Valcar 2021

Bramati, ecco il primo bilancio in casa Fas-Valcar

29.10.2021
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La stagione per Luca Bramati è ormai entrata nel vivo e le giornate del vecchio campione bergamasco vanno avanti a un ritmo quasi infernale, tra allenamenti delle sue ragazze e preparazione delle continue trasferte. L’attività della Fas-Valcar, com’era stato stabilito all’atto della costituzione del team “figlio” di quello della strada, ha una forte impronta internazionale, confermando quell’immagine di team “quasi professionistico” al quale si pensava.

La formazione lombarda ha anche preso parte alla lunga trasferta americana, cedendo Alice Maria Arzuffi alla nazionale ma portando oltreoceano le altre tre ragazze: Eva Lechner, Silvia Persico e Lucia Bramati e i risultati nel complesso sono stati davvero soddisfacenti: «Portare un team al completo dall’altra parte dell’Atlantico, soprattutto in questo periodo, non è facile, ci siamo dovuti adattare, per fortuna la Cannondale ci ha messo a disposizione un bravissimo meccanico che ci ha dato una grossa mano».

Eva Lechner è riuscita anche a centrare una Top 10 e farlo al cospetto di tante olandesi non è mai facile…

Il suo bottino poteva anche essere più cospicuo, ma nella prima gara ha subìto un incollaggio di un tubolare che l’ha fortemente frenata. Eva sta vivendo un buon periodo, è calma e serena mentalmente e quando è così rende di più, considerando poi che siamo ancora a inizio stagione non può che migliorare.

Bramati Honsinger 2021
Lucia Bramati in gara a Waterloo, alle sue spalle la campionessa americana Honsinger
Bramati Honsinger 2021
Lucia Bramati in gara a Waterloo, alle sue spalle la campionessa americana Honsinger
Di Silvia Persico, considerata sempre la numero 3 del panorama nazionale che cosa puoi dire?

I risultati parlano per lei, ha già mostrato di aver fatto un salto di qualità. Sia in America ma ancor più al suo ritorno in Europa, si è attestata nella Top 15 e ha ridotto il gap dalle più forti, è un miglioramento cospicuo e costante che mi rende molto fiducioso.

Per tua figlia Lucia è stata la trasferta più lontana…

Una bellissima esperienza, che ha vissuto con tanta emozione. Si è ritrovata a 18 anni a competere fra le grandi, qualcosa di inaspettato, poi considerando come hanno lavorato gli americani sembrava un immenso paese delle meraviglie… Lei però si è adattata bene e non si è fatta per nulla intimorire. Poi, in Europa, è stata anche ottava di categoria e si è ritrovata un bel premio in denaro…

A proposito di America, anche a te il percorso dei mondiali è piaciuto come a Pontoni?

Altroché! E’ stato una bellissima sorpresa. Sapevo che ci avevano investito tanto, ma quando ti trovi almeno 3 chilometri di percorso costruiti dal nulla, tutti con terra riportata rimani esterrefatto e pensi a come sia possibile una cosa del genere venendo dalla nostra realtà. Hanno speso cifre che per noi sono inimmaginabili.

Valcar Waterloo 2021
Nel gruppo di Bramati si è subito instaurato un bel clima, che dà fiducia per il resto dell’annata
Valcar Waterloo 2021
Nel gruppo di Bramati si è subito instaurato un bel clima, che dà fiducia per il resto dell’annata
Alla vigilia della stagione l’approdo della Valcar nel mondo del ciclocross era visto come una grande scommessa. Dopo le prime esperienze come funziona la convivenza?

Benissimo, come da accordi, anzi ancora meglio. Nello scorso fine settimana, ad esempio, il patron Arzeni era in Olanda per le gare del team su strada, alla domenica ci ha raggiunto a Zonhoven per la tappa di Coppa del Mondo mettendosi a completa disposizione. Sono due realtà diverse, lo avevamo detto ma su queste basi si può davvero lavorare bene e tanto.

Torniamo un attimo a parlare di Lucia: nel suo caso devi rivestire una doppia funzione, quella di tecnico e padre…

Infatti per lei gestire l’attività è più difficile che per le altre, basti pensare che domenica siamo arrivati a casa all’una e mezza e alle 7 era già in piedi per andare a scuola. Devo dire però che da parte mia non è necessario esserle di sprone, è davvero responsabile e concentrata in entrambe le attività, a scuola il suo rendimento è più che soddisfacente, sa che questo è l’anno della maturità e serve grande concentrazione.

Lucia Bramati 2021
Per Lucia Bramati un anno impegnativo: oltre al ciclocross c’è da preparare la maturità scolastica…
Lucia Bramati 2021
Per Lucia Bramati un anno impegnativo: oltre al ciclocross c’è da preparare la maturità scolastica…
Gestisci un team con 4 ragazze di vertice: secondo te è possibile un ulteriore allargamento, magari a qualche maschietto?

Vedremo. Fino allo scorso anno avevo la gestione di Gioele Bertolini e le cose funzionavano, ma devo anche dire che, dalle prime settimane vissute, la gestione del team così com’è strutturato è… totalizzante. Le idee per il futuro sono tante e fra queste c’è anche una squadra mista, ma è presto per parlarne.

In America ti sei trovato a stretto contatto con Pontoni nella sua nuova veste: come vanno le cose fra voi due?

Ottimamente, da atleti eravamo rivali, ma fa parte del passato. Da quel che ho visto e sentito, Daniele ha già creato un clima in squadra decisamente positivo. Quando ha assunto l’incarico ci siamo parlati, mi ha chiesto di essere sincero, dirgli quando sbaglia, essere collaborativo e da parte mia c’è la massima disponibilità. L’aver aperto le porte a tutti sta creando quel sostrato di serenità che farà bene a tutti. Dobbiamo continuare così.

Nasce FAS – Airport Services, nuova realtà del cross femminile

09.10.2021
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Lo scorso fine settimana ha fatto il suo debutto ufficiale un nuovo team di ciclocross femminile. Si tratta del FAS – Airport Services. Anima del progetto è Valentino Villa, presidente della Valcar – Travel & Services che nelle ultime settimane si è prodigato in prima persona per creare la nuova struttura.

È lo stesso Villa a raccontare la nascita della sua nuova creatura sportiva di cui vi avevamo già parlato in un nostro precedente articolo: «Non possiamo nasconderci: la multidisciplinarietà è diventata cruciale per lo sviluppo degli atleti. Il ciclismo sta cambiando e l’evolverci è nel nostro Dna. Quando ho raccontato questa idea ai nostri sponsor, ne sono rimasti entusiasti. Regalare alle nostre atlete questa opportunità è qualcosa di speciale. Quando si spengono i riflettori della stagione su strada – continua Villa – ho notato che l’attenzione sul ciclocross diventa fortissima. I nostri sponsor potranno così godere di una visibilità di dodici mesi su dodici, se si considera che molti di loro ci accompagnano anche nella stagione su strada».

Fas Airport Service è tra i leader mondiali per i servizi negli aeroporti
Fas Airport Service è tra i leader mondiali per i servizi negli aeroporti

Uno sponsor di prestigio

Main sponsor della nuova squadra è la FAS Airport Services, azienda che offre i propri servizi a tutti gli aeroporti Italiani e alle più importanti compagnie aeree del Mondo. Tra i servizi forniti segnaliamo il Passenger Layover, la riprotezione passeggeri, servizi HOTAC o servizi transfer, oppure il trasporto equipaggi e tecnici, la ricerca e selezione Hotel. Si tratta di servizi programmati o continuativi, oppure in situazioni di emergenze aeroportuali, cancellazione voli, over booking, guasti agli aeromobili o scioperi del personale.

FAS Airport Services annovera tra i propri clienti le principali compagnie aeree mondiali operando sui 30 principali aeroporti Italiani. Per Ryanair e Volotea, recentemente ha ampliato il proprio raggio operativo anche su 8 Aeroporti della Polonia e 3 aeroporti della Slovenia e della Croazia. Il prossimi obiettivo è quello di essere operativa entro il 2022 anche in Germania.

FAS Airport services, tramite il proprio marchio di ADV-T.O. Mercedes Travel, si occuperà inoltre di gestire tutti i viaggi, le trasferte, le prenotazioni voli e hotel della squadra.

Una squadra ambiziosa

La nuova squadra sarà composta da quattro atlete guidate da Eva Lechner, argento ai Mondiali 2014 nel ciclocross e nove volte campionessa d’Italia. Con lei ci saranno Alice Maria Arzuffi, l’attuale maglia tricolore, Lucia Bramati e Silvia Persico. Quest’ultima rappresenta in maniera ideale lo stretto legame che lega la nuova squadra alla Valcar – Travel & Service. Responsabile del team sarà Luca Bramati, due volte vincitore della Coppa del Mondo ciclocross e del Super Prestige. A coordinamento del progetto ci sarà invece Davide Arzeni, direttore sportivo della Valcar – Travel & Service.

Il debutto ufficiale è avvenuto lo scorso fine settimana con Alice Maria Arzuffi impegnata in Belgio a Meulebeke nella Challenge Ethias Ciclocross, mentre Eva Lechner, Silvia Persico e Lucia Bramati hanno gareggiato in Italia a Jesolo. La squadra svolgerà poi un calendario principalmente internazionale partecipando a gare di Coppa del Mondo.

A vestire le ragazze nella loro nuova stagione sarà la divisa realizzata per l’occasione da Giessegi, un’arma in più per affrontare al meglio le difficoltà di una disciplina difficile come il ciclocross.

Fas Airport

Jesolo 2021

Stagione in partenza, Pontoni traccia la linea

07.10.2021
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Si comincia. Domenica a Jesolo con la prima tappa di Coppa Europa (foto di apertura, vittorie per Nadir Colledani e Eva Lechner) la stagione del cross è entrata ufficialmente nel vivo, ma non c’è stato neanche il tempo di guardare le classifiche che subito Pontoni e la nazionale hanno preparato le valigie per la lunga trasferta verso gli Stati Uniti, dove da domenica andranno in scena ben 3 tappe di Coppa del mondo nello spazio di una settimana, primi appuntamenti della challenge completamente rimodernata e gonfiata nel suo numero di gare: ben 16.

Il neoresponsabile del settore Daniele Pontoni ha spinto fortemente per programmare la trasferta, a dispetto degli indubbi oneri economici e la Fci lo ha accontentato: «Devo dire grazie alla sensibilità dei dirigenti che hanno capito quanto questo viaggio sia importante. La seconda delle tre tappe sarà sul percorso dei mondiali, avremo così modo di studiarlo nei particolari, conoscerlo e prendere le misure. Andremo con una rappresentativa contenuta nei numeri, ma fatta da ragazzi che hanno già mostrato di avere una buona condizione, adatta al momento considerando che siamo all’inizio e gli appuntamenti che contano davvero sono ancora lontani».

Realini Jesolo 2021
Eva Lechner inseguita da Gaia Realini: le due stelle del cross italiano a Jesolo hanno già mostrato cose buone
Realini Jesolo 2021
Eva Lechner inseguita da Gaia Realini: le due stelle del cross italiano a Jesolo hanno già mostrato cose buone
Si comincia quando la stagione su strada è ancora in corsa…

E’ un fattore che ormai è normale in questo calendario ciclistico senza sosta. La Arzuffi e la Realini hanno svolto molta attività nel corso dell’anno, Toneatti si è dedicato alla Mtb mentre Masciarelli ha già fatto qualche uscita nel ciclocross, ma anche lui ha gareggiato molto su strada. Non è un problema, anzi rientra nell’ottica della multidisciplinarietà che dobbiamo assolutamente perseguire. I ragazzi comunque erano stati preallertati già da oltre un mese e hanno avuto modo e tempo per raggiungere un grado di forma adeguato all’impegno.

Un calendario così ricco (oltre alla Coppa, ci sono 8 tappe di Superprestige e di X2O Trophee e in ambito italiano 7 tappe del Giro d’Italia più altre 23 prove nazionali) non costituisce un’enormità in relazione ai numeri del movimento?

Io sono sempre stato convinto che è meglio l’abbondanza della miseria. Sta ai team e agli atleti sapersi gestire, saper scegliere gli appuntamenti giusti e soprattutto focalizzare gli obiettivi. Avere due prove nazionali ogni domenica non è uno svantaggio, consente ai team di poter fare attività avendo un buon ambito di scelte. Non dimentichiamoci che veniamo da una stagione nella quale ogni appuntamento era a rischio, si è navigato nell’incertezza assoluta. Ora c’è più possibilità di gestirsi.

Bryan Olivo, Daniele Pontoni, 2018
Pontoni (qui con Bryan Olivo) farà il suo esordio da cittì domenica a Waterloo (USA)
Bryan Olivo, Daniele Pontoni, 2018
Pontoni (qui con Bryan Olivo) farà il suo esordio da cittì domenica a Waterloo (USA)
E’ pur vero però che con un accavallarsi dei calendari, il risultato sarà che quel che vedremo a inizio stagione nel ciclocross non corrisponderà ai valori dei mondiali…

Si è già visto e sarà ancora così, sempre di più, ma non è detto che sia un male – risponde Pontoni – inizialmente si andranno a stabilire gerarchie che poi giocoforza saranno rimesse in discussione quando arriveranno i big, presumibilmente non prima di novembre. Guardate cos’è successo lo scorso anno, con Iserbyt protagonista assoluto fino agli europei e poi molto meno brillante quando sono entrati in scena i vari Van der Poel, Van Aert e Pidcock. Dobbiamo abituarci a questo e nel futuro le cose cambieranno ancora.

Come?

Io penso che non ora, ma fra 2-3 anni dovremo fare i conti anche con una nuova specialità, la gravel, che avrà sue gare e suoi interpreti che poi si travaseranno nelle altre discipline e viceversa. Per questo è fondamentale che atleti e team imparino a programmarsi, tenendo anche nel dovuto conto i momenti di totale stacco dall’attività e questo vale per tutte le discipline.

Iserbyt Lokeren 2021
Privo della concorrenza dei 3 Tenori, Eli Iserbyt ha subito vinto al Rapencross di Lokeren
Iserbyt Lokeren 2021
Privo della concorrenza dei 3 Tenori, Eli Iserbyt ha subito vinto al Rapencross di Lokeren
In base a queste tue prime settimane nel nuovo incarico, come sono i rapporti fra strada e offroad, c’è sempre diffidenza dal mondo dei professionisti?

Io dico che le cose stanno cambiando. Vi porto un esempio: Mirko Celestino, il tecnico della Mtb, ha voluto la mia collaborazione per europei e mondiali di cross country e io farò lo stesso per le gare titolate nel ciclocross. C’è dialogo fra tutte le componenti tecniche, su questo la Federazione è stata chiara.

Vero, però poi capitano casi come quello di Francesca Baroni che vive in un conflitto fra i team di strada e ciclocross che potrebbe portarla ad abbandonare l’attività…

E’ un caso delicato che potrà risolversi sono trovando un punto di equilibrio fra atleta e team su strada. Io posso dire che con Francesca ci siamo sentiti spesso e lei sa qual è il suo posto nella nazionale di Pontoni e Bielli, poi rispetteremo le sue scelte, ma sa che l’aspettiamo e che siamo una grande famiglia della quale lei fa parte. Sulla vicenda non voglio dare giudizi, spero solo che tutto si risolva per il meglio. Deve però essere chiaro che non è una vicenda che rispecchia un generale sistema di convivenza fra le varie attività, teso alla collaborazione.

Van Aert VDP 2021
Van Aert e Van Der Poel: ancora in gara su strada, nel ciclocross torneranno forse a novembre
Van Aert VDP 2021
Van Aert e Van Der Poel: ancora in gara su strada, nel ciclocross torneranno forse a novembre
Un’altra novità di queste settimane è l’approdo di Bertolini alla Selle Italia Guerciotti di Dorigoni: per i due più forti del momento essere nella stessa squadra è un vantaggio o no?

Rientriamo nel discorso di prima: se hai più eventi puoi anche decidere di mandarli in gare diverse e farli incontrare solamente in alcuni appuntamenti. Sono due ragazzi ormai maturi, che fanno parte del team forse più preparato in Italia, nel quale ho corso anch’io e so bene come si muovono, con quale professionalità, come sono attrezzati.

Secondo te i tempi sono maturi per abbattere la tanto vituperata diarchia Belgio-Olanda?

No, non ora – sentenzia Pontoni – ma sicuramente si sta lavorando per questo. In tale ottica vedo molto di buon occhio la Coppa Europa, che allarga la base continentale a Paesi non di primissimo piano, ma rendiamoci conto che abbiamo a che fare con realtà che per numeri di praticanti e mezzi sono nettamente avanti. Io sono ottimista e dico che ci si arriverà, ma col tempo.

Bramati Luca Lucia

Bramati e il progetto Valcar: «Abbiamo grandi ambizioni»

26.08.2021
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«Ma da chi avete saputo la notizia?». Luca Bramati, intento a gestire il suo stand Trinx nel villaggio dei Mondiali Mtb in Val di Sole, accoglie in maniera un po’ inattesa le domande sul suo nuovo incarico alla Valcar. La formazione dedita al ciclismo su strada, che sta facendo molto bene pur non essendo tra le squadre WorldTour, differenzierà il suo impegno nel 2022 aprendo una nuova sezione dedicata al ciclocross e toccherà al medagliato mondiale il compito di gestirla, ma soprattutto di dare vita a un nuovo progetto, molto ambizioso.

«Con Valentino Villa ci conosciamo praticamente da sempre – afferma il team manager bergamasco – il primo anno hanno anche usato le bici con il mio marchio. Durante l’estate mi ha proposto l’idea di allargare l’impegno societario anche al ciclocross, ma aveva bisogno di qualcuno che gestisse la squadra nella sua completezza, per permettergli di avere un po’ di riposo prima che riprenda l’attività su strada. Saremo due entità separate, anche se Arzuffi e Persico svolgeranno entrambe le attività».

Arzuffi 2021
Alice Maria Arzuffi, dopo una buona stagione su strada punta a un grande inverno
Arzuffi 2021
Alice Maria Arzuffi, dopo una buona stagione su strada punta a un grande inverno

Un po’ di strada per Lucia

Il gruppo è composto da 4 ragazze: con Alice Maria Arzuffi e Silvia Persico che erano già nel team su strada affluiscono Eva Lechner e Lucia Bramati (nella foto di apertura di qualche anno fa con il papà) provenienti dalla Trinx: «In questo modo sarà più semplice gestire la squadra: nell’ultima stagione di ciclocross Eva e Lucia correvano con un team professionistico belga, ma quella realtà è troppo diversa dalla nostra, lì le atlete sono solo numeri, noi siamo abituati a seguirle di più, a coccolarle. Poi continueranno la loro stagione nella Mtb sempre con il marchio Trinx».

Questo cambiamento ha in sé i prodromi di un passaggio della talentuosa Lucia alla strada? Bramati ci pensa un po’, poi ammette: «Finora ha fatto una sola gara su strada, ai Campionati Italiani allieve finendo ventesima senza avere alcuna esperienza. E’ stata una mia scelta, avevo troppa paura. Ora che sta crescendo vedo che ha la testa giusta e proverà anche la strada, ma intendo farle fare gare dove c’è molta salita, perché sono convinto che è lì che può emergere».

Persico 2021
Da Silvia Persico ci si attende molto nel ciclocross, le possibilità ci sono tutte
Persico 2021
Da Silvia Persico ci si attende molto nel ciclocross, le possibilità ci sono tutte

Squadra pro’ all’italiana…

Luca parlava di un’esperienza belga conclusa non positivamente, ma che ha comunque lasciato qualcosa, soprattutto in termini di idee. Il progetto Valcar non è solo un team di 4 ragazze, ma qualcosa che va al di là e che deve tendere alla costruzione di un team professionistico: «Io sono convinto che possiamo crearlo anche nella nostra realtà, ma alle nostre condizioni. Significa che non ci sono solo io e 4 ragazze, ma c’è una struttura dietro: due meccanici belgi deputati alle gare all’estero, due per le prove italiane che saranno impiegati anche di rinforzo nelle principali trasferte, un massaggiatore fisso, addirittura un bus parcheggiato in Belgio che ci servirà per le prove internazionali. Vogliamo fare le cose per bene e anche per questo abbiamo deciso di coinvolgere solo 4 ragazze per ora, per seguirle al 100%».

L’inizio della stagione è alle porte, Bramati ha già preparato la trasferta negli Usa per le prime prove di Coppa del mondo: «Andremo per raccogliere subito un po’ di punti, poi il resto della stagione sarà tutto da costruire. Parliamoci chiaro: il calendario così concepito è assurdo, con 17 prove di Coppa, gli altri circuiti internazionali, tantissime gare italiane, ci sono mille sovrapposizioni e dovremo fare delle scelte. E’ stata, quella dell’Uci, una scelta disastrosa perché non abbiamo ingaggi, seguire il calendario è molto dispendioso. Vedremo come andranno le prime prove e poi faremo i nostri conti».

Lechner 2021
Eva Lechner, dopo il 25° posto a Tokyo in Mtb, prepara il Mondiale in Val di Sole in programma sabato
Lechner 2021
Eva Lechner, dopo il 25° posto a Tokyo in Mtb, prepara il Mondiale in Val di Sole in programma sabato

Cannondale nel cross

Le ragazze svolgeranno comunque tutta la stagione ciclocrossistica per poi separarsi per i rispettivi destini, esattamente come faranno ora, ricongiungendosi per la trasferta americana: «Arzuffi e Persico hanno staccato un po’ per recuperare man hanno ancora degli impegni su strada, lo stesso dicasi per la Lechner, che dopo Tokyo ha mollato un po’ saltando gli Europei di Mtb, ora è qui in Val di Sole per i Mondiali con una condizione tutto sommato buona, vedremo che cosa potrà fare. Poi si comincerà a pensare al ciclocross».

Il percorso della Valcar è in divenire, in questi giorni dovrebbe arrivare l’abbigliamento, intanto Luca Bramati tiene a sottolineare un importante aspetto tecnico, lavorando di fatto per due team: «Con la Valcar utilizzemo bici Cannondale, la Trinx non è interessata al ciclocross quindi con essa andrò avanti per la Mtb. Anche questo conferma che si tratta di due realtà distinte». Messaggio ricevuto, ora la parola passa ai prati…

Dal Brabante alla Liegi, è ripartita anche Arzuffi

17.04.2021
3 min
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E’ tutto un altro Belgio, pensa Alice Maria Arzuffi pedalando sulle strade dal Brabante alle Ardenne. Per lei che lassù ci passa tutti i mesi d’inverno, il profilo boscoso della regione vallone è uno scenario tutto nuovo. Ma il fatto di ricominciare a correre su strada da queste parti la fa sentire in qualche modo a casa.

Oltre alla campionessa italiana di ciclocross, la Valcar-Travel&Service è sbarcata nuovamente al Nord con Balsamo, Guazzini, Pirrone, Piergiovanni e Malcotti. Nuovamente una casa in affitto e nuovamente Dalia Muccioli in cucina. Arzuffi è rientrata alle corse mercoledì alla Freccia del Brabante. Il lungo stacco dopo la stagione del cross è finito ed è tempo di ricominciare, cercando di mettere chilometri nelle gambe e belle sensazioni negli occhi.

A fine gennaio a Lecce ha conquistato il primo tricolore elite nel cross
A gennaio a Lecce il primo tricolore elite nel cross

«Ho fatto l’ultima gara di cross il 24 febbraio – sorride – e poi mi sono concessa una bellissima vacanza di tre settimane a… Seregno. Ho comprato casa l’anno scorso, non si può andare da nessuna parte, ma se riesci a staccare con la testa, va bene qualsiasi posto. Per quest’anno almeno è andata così».

Sono tante tre settimane senza bici…

Infatti sto facendo tanta fatica. Però, dato che il mio obiettivo rimane il cross, da qui comincia un lungo periodo che porterà alla prossima stagione invernale. Per cui non serve avere troppa fretta, anche perché le gare quassù non saranno tanto allenanti, piuttosto saranno delle belle tirate di collo. Perché i percorsi sono duri. Alla Freccia del Brabante c’erano delle belle salite e dei tratti in pavé, ci sono ragazze che vanno a mille per cui darò una mano e starò semmai in gruppo. Spero di andare meglio in Spagna e poi al Giro d’Italia.

Se inizia la rincorsa al cross, con quale spirito correrai su strada?

Cercando di portare a casa dei buoni risultati. Al Giro voglio puntare a qualche tappa, senza guardare alla classifica generale. Pensando di prendere qualche fuga, correndo in modo aggressivo, non aspettando passivamente le salite. Qualche anno fa potevo ambire a una classifica, ma il ciclismo si sta specializzando e non basta fare cross per essere una scalatrice al livello delle più forti.

A Livigno con sua cugina Maria Giulia Confalonieri (foto Instagram)
A Livigno con sua cugina Maria Giulia Confalonieri (foto Instagram)
Tanto diverso questo Belgio dalle… tue Fiandre?

E’ un altro posto. Nelle mie gare vedo campi e terreni, qua ci sono altri paesaggi. L’unica volta che si viene di qua, è per la Coppa del mondo a Namur.

Ti sei allenata con Maria Giulia Confalonieri nelle scorse settimane?

La mia cuginetta… Abbiamo fatto qualche uscita in bicicletta prima che lei ricominciasse a correre. Se siamo entrambe a casa, ci alleniamo insieme, ma in questo periodo è difficile beccarci. Al massimo ci incrociamo.

Si sta bene alla Valcar?

Sono molto soddisfatta, mi piace andare in giro per l’Europa con questo gruppo. Sono proprio contenta di essere tornata.

Confalonieri, il ciclismo è un affare di famiglia

Giada Gambino
20.02.2021
4 min
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A Giussano, tra Monza e Como, c’è una bella giornata. Il sole risplende, ci sono circa 14 gradi; questo caldo fa ricordare a Maria Giulia Confalonieri il clima della Sicilia nel suo recente ritiro sull’Etna. La lombarda correrà fino al 2022 con la Ceratizit-WNT Pro Cycling e avvolta dal calore della sua terra si racconta… 

Il ciclismo cos’è per te?

Fatica e tanta passione. E’ nato tutto un po’ per caso. Mio papà era il classico amatore della domenica che usciva in bici per divertirsi con gli amici. Io facevo nuoto da tanti anni, ma mi ero stancata, non mi emozionava particolarmente. Un giorno andai con mio zio da un fisioterapista, il quale mi disse che il ciclismo sarebbe stato lo sport giusto per me. Mia mamma mi aveva detto che se avessi lasciato il nuoto avrei comunque dovuto fare uno sport, così le dissi che sarei voluta andare in bicicletta. Pensava che mi sarei stancata subito, invece trascinai con me anche mia cugina Alice Arzuffi e da G6 iniziai. 

Nel 2019 corre la madison agli europei con Paternoster: l’anno prima è stata 3ª ai mondiali
Nel 2019 corre la madison agli europei con Paternoster
Nuoto, bici… non hai mai pensato di fare triathlon ? 

E’ uno sport molto bello e impegnativo, ma l’ho scoperto da grande. Mi intriga abbastanza, ma a piedi sono davvero lenta (ride, ndr).

Le tue prime vittorie importanti… 

Il primo campionato italiano di ciclocross che ho vinto da esordiente di primo anno a Lecce. Su strada non ho vinto molto, da junior ho vinto una gara in solitaria in Friuli che è tutt’oggi la mia ultima vittoria su strada. Infine, per la pista, l’europeo a punti da junior. 

Pista o strada?

Entrambe! Allenarsi in pista è bello, ma statico. Su strada mi piace tantissimo il fatto che posso sempre ammirare panorami diversi e godermi l’aria fresca. Però in gara l’adrenalina che ti dà la pista è unica: bisogna prendere una decisione in pochi secondi, è tutto molto veloce e ti regala una grande emozione (in apertura con l’oro europeo della corsa a punti 2019, ndr). Quando ero piccola facevo anche ciclocross, poi ho dovuto prendere una decisione e ho scelto la pista.

Confalonieri azzurra agli europei di Plouay 2020 su strada
Confalonieri azzurra agli europei di Plouay 2020 su strada
Non ti manca il cross?

Quando fanno le gare con una temperatura media e al sole mi viene voglia di praticarlo, ma quando guardo le corse al freddo e sotto la pioggia preferisco non essere al posto di quelle cicliste (ride, ndr). A volte faccio ciclocross d’inverno per divertimento con Alice. 

Maria o Giulia? Quale nome ti piace di più? 

Ti sembrerà strano, ma non sono due nomi. Si scrivono staccati, è vero, ma è come se fossero attaccati. I miei genitori non hanno saputo prendere una decisione e li hanno lasciati entrambi.

Una corsa che non dimenticherai mai…

I mondiali del 2018, il terzo posto nella madison. Era una specialità nuova ed è stata la prima medaglia dell’Italia. Un’emozione unica, una specialità meravigliosa

Nel 2020 partecipa alla Valenciana (Confalonieri è la prima da destra)
Nel 2020 partecipa alla Valenciana (prima da destra)
Se non avessi scoperto il ciclismo, cosa avresti fatto nella vita?

Questa è una bella domanda che mi sono posta tante volte. Ho 27 anni, ma non ho tuttora le idee molto chiare su cosa fare una volta scesa dalla bici. Ho tante passioni come la lettura, gli animali e la cucina. Ma se ad oggi dovessi dire un possibile lavoro per me… non saprei proprio cosa scegliere. 

Voi azzurre della pista… 

Siamo sempre più unite. Andiamo molto d’accordo fortunatamente, dal momento che passando davvero tanto tempo insieme, sarebbe difficile se non fosse così. Però c’è da dire che quando tante donne si ritrovano a vivere nello stesso posto… è un po’ un caos!

Come si svolgono i tuoi allenamenti nei periodi di stop?

Mi dedico di più alla palestra, che è comunque qualcosa che cerco di fare sempre almeno una volta alla settimana. Vado diverse volte a Montichiari per allenarmi nel velodromo, quando iniziano le corse mantengo comunque sempre la stessa routine dal momento che le gare su pista mi impegnano un solo giorno. Quando invece faccio le corse a tappe su strada… cambia tutto. 

Ai tricolori 2020, facendo la tattica con Giorgia Bronzini, in favore di Elisa Longo Borghini, che vincerà
Ai tricolori 2020, facendo la tattica con Giorgia Bronzini
Hai un idolo nel mondo del ciclismo?

Seguo tanto il ciclismo, ma non ho preferenze. Quando ho iniziato, Tom Boonen era il mio preferito. Adesso ne seguo tanti ma non prediligo nessuno.

I tuoi grandi obiettivi per questa stagione?

Sono tre quelli principali: riuscire ad arrivare davanti con costanza in tutte le gare del Nord, ottenere un posto in nazionale per le Olimpiadi per poi correre al meglio la madison e meritarmi la maglia azzurra per i mondiali su strada in Belgio. 

Arzuffi, altre due settimane di cross, poi la Valcar

11.02.2021
4 min
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Alice Maria Arzuffi è ancora alle prese con il ciclocross. In Italia le corse sono finite, ma è pur vero che da questo punto di vista la ragazza di Giussano è belga fino al midollo, quindi ha ancora davanti due weekend di attività, che porteranno il bilancio stagionale poco intorno a quota 25. Lo scorso anno, senza il Covid, lo score fu superiore a 30. Davvero tanto!

Ventisei anni e gli occhi sempre azzurri, Arzuffi è tornata alla Valcar in cui aveva già corso nel 2019 e da cui tutto sommato non sarebbe mai andata via. Fu costretta dal momento difficile attraversato dalla società nel settembre del 2019, di cui ci ha raccontato anche il presidente Villa. A quel punto, visto che stava per aprirsi la parentesi cruciale del cross, Alice (che comunque è tesserata per le Fiamme Oro) ha deciso di tornare alla Bizkaia Durango, squadra basca, per correre nel cross con il Team 777.

Alice Maria Arzuffi, Lecce 2021
Quest’anno Alice Maria Arzuffi ha conquistato il tricolore elite a Lecce
Alice Maria Arzuffi, Lecce 2021
Quest’anno ha conquistato il tricolore elite a Lecce

«Ma dato che il mio allenatore è Davide Arzeni – dice – il fatto di tornare alla Valcar mi permette di avere una gestione perfetta fra strada e cross. Per cui mi prenderò due settimane di stacco e sarò pronta per il debutto alla Freccia Vallone e alla Liegi. Certo, non sarà un debutto banale: la squadra sa che andrò per aiutare, perché non potrò essere pronta subito. Ma quest’anno sono super motivata anche su strada. Quando fai parte di un gruppo così forte, è normale essere stimolati. Credo di poter centrare buoni risultati nelle classiche. Nelle classifiche generali, la mia preparazione non mi permette di ottenere risultati clamorosi».

Eppure forse per caratteristiche sarebbero il tuo pane quotidiano?

Esatto. Credo che per fibre muscolari e caratteristiche atletiche, potrei essere un’atleta da corse a tappe. Sono fatta più per le gare di endurance che per i 50 minuti a tutta del cross. Ma ugualmente il cross rimane la scelta principale.

Per te questo è chiaro: non si tratta di un riempitivo dopo la strada…

E’ assolutamente una prima scelta. Lo dimostra il livello cui sono arrivati gli uomini con Van der Poel e Van Aert, ma anche le gare femminili in Belgio e Olanda sono molto cresciute. Una come Lucinda Brand che prima veniva per divertirsi, adesso ne ha fatto la sua scelta primaria. A mio giudizio invece in Italia la specialità è sottovalutata. Siamo in due, massimo tre a seguire l’attività internazionale in Nord Europa e francamente è triste.

Ci sono giovani in arrivo.

E magari adesso forse si smuove qualcosa. Servirebbe che i team decidessero di fare attività internazionale. Lasciando stare la stagione del Covid, in Italia ci sono 4 gare internazionali all’anno, in Belgio ce ne sono 25. Anche per questo il livello degli atleti di lassù è così alto.

Sfinita agli europei 2020 di s’Hertogenbosch
Sfinita agli europei 2020 di s’Hertogenbosch
Cosa porterai con te di questa esperienza nel cross?

Tantissima esperienza. Non avrei vinto tante gare senza questa scelta di vita. Prima non ero preparata tecnicamente, adesso so parlare della mia bici, delle scelte tecniche sulle corone, ad esempio, e posso ragionare sulla pressione delle gomme. E poi mi porto via la consapevolezza di quanto sia grande questo sport ed è quello che mi piacerebbe trasmettere agli italiani. A volte penso che vorrei fare il cittì. Servirebbero squadre di cross che d’estate corrano su strada, in modo da dare un programma completo. Altrimenti finirà come sempre che lo junior forte lo mandano su strada…

Per 4 volte tricolore dal 2013 al 2016, qui a Monte Prat 2016
Per 4 volte tricolore dal 2013 al 2016, qui a Monte Prat 2016
Onore alla scelta di Masciarelli, allora?

Merita ammirazione. Ai mondiali ho parlato anche con suo padre, che si è trasferito lassù per dare un’occasione a Lorenzo, ma si sono dati un limite di tempo. Se non dovesse emergere per stare fra i top 10 a livello mondiale, ripiegherà sulla strada.

Parliamo della strada allora, quali sono le tue corse?

Sicuramente le mie preferite sono Amstel e Fiandre. Negli ultimi anni non ho fatto le classiche, perché ad aprile non sono al top della forma, ma sono certamente un obiettivo cui punterò nella mia carriera. E allora magari con il cross mi fermerò dopo il mondiale.

Nel 2020 ha corso su strada con la Bizkaua Durango e nel cross con la 777
Nel 2020 ha corso su strada con la Bizkaua Durango e nel cross con la 777
E la Roubaix?

E’ quella con più affinità con il cross, ma non diciamolo ad Arzeni, perché è troppo vicina al mio rientro. Lo stacco che dovrò fare servirà per recuperare a livello fisico e anche mentale. Potrei tirare dritto, perché la condizione è migliore rispetto a tante che non hanno gareggiato, ma non ho nelle gambe la distanza che serve.

Provata la nuova Cannondale?

Non ancora, ma sono stracontenta di averla. Non vedo l’ora di cominciare, ma adesso sarà meglio pensare al cross. Sabato scorso c’era la neve e guardando le foto che pubblicano le ragazze lassù, sarà comunque freddissimo.

Alice Maria Arzuffi, Lecce 2021

Arzuffi scatena la carica delle ragazze

10.01.2021
4 min
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Il tifoso a bordo strada dice che si vede l’effetto delle gare in Belgio, mentre Alice Maria Arzuffi con la maglia delle Fiamme Oro sfiora il paletto di legno e rilancia l’andatura verso la conquista del campionato italiano. Alle sue spalle, snocciolate come grani di un rosario molto infangato nel pomeriggio di Lecce, Francesca Baroni e Lucia Bramati avanzano verso le rispettive maglie tricolori, delle under 23 e delle junior. Il fatto che abbia smesso di piovere dal mattino sta asciugando il terreno, che è rimasto pesante, ma si è fatto meno scivoloso.

«Non era il mio percorso – dice Arzuffi – ma visto che ho vinto, forse un po’ lo era lo stesso. Non era più così veloce dopo la pioggia della notte, per cui sono partita subito a tutta e ho fatto il ritmo alto».

Francesca Baroni, Alessandro Guerciotti, Lecce 2021
Francesca Baroni recupera le forze accanto ad Alessandro Guerciotti
Francesca Baroni, Alessandro Guerciotti, Lecce 2021
Francesca Baroni con patron Guerciotti

Effetto Belgio

Il Belgio si è visto davvero, però, nella sicurezza e nella leggerezza con cui la campionessa italiana è venuta fuori da ciascuna delle mille curve di un percorso disegnato, come disse Bartoli giorni fa, all’italiana. 

«Quest’anno – die Alice – sono partita più piano per ritrovarmi la condizione avanti nella stagione. Nell’ultimo periodo invece ho corso tanto e dopo una settimana di scarico sono arrivata qui fresca e con tanta fiducia. Adesso ho davanti due settimane di allenamento per il mondiale e poi sarà il momento di dedicarmi alla strada. Rimettere la maglia della Valcar sarà come tornare a casa, perché sono stata con loro fino a due anni fa. Conosco Valentino Villa, il presidente, e Arzeni è da sempre il mio allenatore. Voglio fare una bella stagione anche su strada, per togliermi le soddisfazioni giuste».

La forza di Francesca

Francesca Baroni seduta nel prato accanto ad Alessandro Guerciotti scioglie i capelli e si sistema per la premiazione. La toscana ha fatto gara parallela con Gaia Realini, poi di colpo nel tratto rettilineo in cui si faceva differenza con la potenza ha piazzato un allungo micidiale che ha piegato la piccola abruzzese.

«Non ho fatto niente di che – dice – ho accelerato un po’ e lei si è staccata».

Poi cerca la mamma per mollarle la borraccia, il casco e tutto quello che le ha permesso di arrivare al successo, ma ora non serve per salire sul podio e raccogliere gli applausi. E poi, una volta vestita di bianco, rosso e verde, la foto con Vito Di Tano è la conferma del tanto bel lavoro svolto finora.

Luca e Lucia Bramati, Lecce 2021
Luca e Lucia Bramati, per entrambi la vittoria ha doppio valore ricordando la mamma e la nonna scomparsa
Luca e Lucia Bramati, Lecce 2021
Luca e Lucia Bramati, una vittoria che scuote

Il cuore di Lucia

E poi c’è Lucia, che sorride, ma dentro deve avere un mare niente affatto placido. La famiglia Bramati e il resto della squadra sono partiti da Bergamo dopo il funerale di nonna Maria Teresa, mamma di Luca e nonna di Lucia.

«Non è stato facile correre con questo stato d’animo – racconta lei – né farsi trovare pronta quando tutti se lo aspettano».

Luca invece, con la commozione nel tono di voce, dice che sua mamma stava benissimo e se l’è portata via il Covid.

«Aveva 79 anni e stava benissimo – dice – prima di ammalarsi veniva in negozio da me con l’auto cabrio».

Il cielo schiarisce, non restano che gli elite uomini e poi su Lecce scenderà il silenzio. Ad ora, al netto di un percorso atipico rispetto agli standard internazionali, tutto ha funzionato alla perfezione. Legittima la soddisfazione degli organizzatori e quel sentore di festa che affiora quando ci si rende conto che il porto di arrivo è finalmente in vista.