Dal Brabante alla Liegi, è ripartita anche Arzuffi

17.04.2021
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E’ tutto un altro Belgio, pensa Alice Maria Arzuffi pedalando sulle strade dal Brabante alle Ardenne. Per lei che lassù ci passa tutti i mesi d’inverno, il profilo boscoso della regione vallone è uno scenario tutto nuovo. Ma il fatto di ricominciare a correre su strada da queste parti la fa sentire in qualche modo a casa.

Oltre alla campionessa italiana di ciclocross, la Valcar-Travel&Service è sbarcata nuovamente al Nord con Balsamo, Guazzini, Pirrone, Piergiovanni e Malcotti. Nuovamente una casa in affitto e nuovamente Dalia Muccioli in cucina. Arzuffi è rientrata alle corse mercoledì alla Freccia del Brabante. Il lungo stacco dopo la stagione del cross è finito ed è tempo di ricominciare, cercando di mettere chilometri nelle gambe e belle sensazioni negli occhi.

A fine gennaio a Lecce ha conquistato il primo tricolore elite nel cross
A gennaio a Lecce il primo tricolore elite nel cross

«Ho fatto l’ultima gara di cross il 24 febbraio – sorride – e poi mi sono concessa una bellissima vacanza di tre settimane a… Seregno. Ho comprato casa l’anno scorso, non si può andare da nessuna parte, ma se riesci a staccare con la testa, va bene qualsiasi posto. Per quest’anno almeno è andata così».

Sono tante tre settimane senza bici…

Infatti sto facendo tanta fatica. Però, dato che il mio obiettivo rimane il cross, da qui comincia un lungo periodo che porterà alla prossima stagione invernale. Per cui non serve avere troppa fretta, anche perché le gare quassù non saranno tanto allenanti, piuttosto saranno delle belle tirate di collo. Perché i percorsi sono duri. Alla Freccia del Brabante c’erano delle belle salite e dei tratti in pavé, ci sono ragazze che vanno a mille per cui darò una mano e starò semmai in gruppo. Spero di andare meglio in Spagna e poi al Giro d’Italia.

Se inizia la rincorsa al cross, con quale spirito correrai su strada?

Cercando di portare a casa dei buoni risultati. Al Giro voglio puntare a qualche tappa, senza guardare alla classifica generale. Pensando di prendere qualche fuga, correndo in modo aggressivo, non aspettando passivamente le salite. Qualche anno fa potevo ambire a una classifica, ma il ciclismo si sta specializzando e non basta fare cross per essere una scalatrice al livello delle più forti.

A Livigno con sua cugina Maria Giulia Confalonieri (foto Instagram)
A Livigno con sua cugina Maria Giulia Confalonieri (foto Instagram)
Tanto diverso questo Belgio dalle… tue Fiandre?

E’ un altro posto. Nelle mie gare vedo campi e terreni, qua ci sono altri paesaggi. L’unica volta che si viene di qua, è per la Coppa del mondo a Namur.

Ti sei allenata con Maria Giulia Confalonieri nelle scorse settimane?

La mia cuginetta… Abbiamo fatto qualche uscita in bicicletta prima che lei ricominciasse a correre. Se siamo entrambe a casa, ci alleniamo insieme, ma in questo periodo è difficile beccarci. Al massimo ci incrociamo.

Si sta bene alla Valcar?

Sono molto soddisfatta, mi piace andare in giro per l’Europa con questo gruppo. Sono proprio contenta di essere tornata.