Realini strada 2021

Fidanza è sicuro: «La Realini ha un futuro su strada»

15.07.2021
5 min
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C’è una ragazzina di 20 anni che sta scoprendo limiti impensabili nel ciclismo su strada. Di Gaia Realini (nella foto di apertura intervistata da Dalia Muccioli proprio per bici.PRO) abbiamo parlato spesso, prima per i suoi successi nel ciclocross, poi seguendola nel suo approccio con il mondo “road”, pieno di incognite che alla fine si stanno rivelando dolci promesse. L’ultimo capitolo è stato al Giro d’Italia: neanche nei sogni più azzardati avrebbe mai pensato di sfiorare la Top 10, sfuggita alla fine per soli 11”.

Attenzione però: se guardiamo a chi l’ha preceduta, ci accorgiamo intanto che c’erano ben 4 atlete della corazzata SD Worx monopolizzatrice del podio, poi che è stata la terza italiana, preceduta solamente dall’olimpica Marta Cavalli e dall’esperta Tatiana Guderzo. Parlando con il suo diesse alla Isolmant Premac Vittoria Giovanni Fidanza, è evidente come veda in Gaia un diamante grezzo, che va lavorato poco a poco, ma che può diventare qualcosa di preziosissimo e famoso in tutto il mondo.

Realini Riale Giro 2021
Gaia Realini al Giro Donne 2021. In classifica finale è stata 11esima a 10’53” dalla vincitrice Van Der Breggen
Realini Riale Giro 2021
Gaia Realini al Giro Donne 2021. In classifica finale è stata 11esima a 10’53” dalla vincitrice Van Der Breggen
Siete rimasti sorpresi dal suo rendimento?

Enormemente. Sapevamo che Gaia fosse tutta da scoprire alla sua prima esperienza in una corsa a tappe, non poteva avere alcun riscontro, per questo avevamo impostato una gara da vivere giorno per giorno, senza aspettarci nulla.

Quando è stata decisa la sua partecipazione al Giro?

Eravamo al campionato Italiano che insieme alla corsa rosa era l’appuntamento al quale tenevamo di più in questa stagione. Visto com’era andata (Gaia ha conquistato la 9ª posizione, ndr), le ho suggerito di partecipare guardando alla classifica, ma senza assolutamente pressioni, verificando la situazione tappa dopo tappa. A dir la verità pensavo che se tutto andava bene, poteva ambire anche a una Top 20, invece è andata ben al di là delle aspettative.

Proviamo a dividere la sua stagione in due: che cosa ti era sembrato nei suoi primi approcci su strada?

Noi avevamo pensato di sfruttare inizialmente la condizione acquisita nel ciclocross, puntando alle prime classiche come Strade Bianche e Trofeo Binda, dove non è andata come lei si aspettava. E lì abbiamo iniziato a capire con chi avevamo a che fare, perché si è messa a ragionare, a chiedersi che cosa non fosse andato. Ha lavorato per trovare la condizione per questa fase della stagione e i risultati si sono visti.

Realini strada 2021
Per Realini questa è la prima vera stagione su strada: primavera positiva, estate fulminante. Azzurro alle porte?
Realini strada 2021
Per Realini questa è la prima vera stagione su strada: primavera positiva, estate fulminante. Azzurro alle porte?
Seconda parte: ora che il Giro è alle spalle, che cosa vi ha detto di più su di lei?

Sono emerse due qualità: la prima è la sua determinazione mentale, feroce, con un’idea di dove vuole arrivare e per la quale è pronta a impegnarsi al massimo. La seconda è più tecnica, le sue capacità di recupero che, unite al suo fisico molto minuto, ne fanno una scalatrice di primo piano. Dobbiamo lavorare su quello: è chiaro che su certi percorsi, pianeggianti, ventosi, lei paga dazio, ma sulle grandi salite può davvero fare la differenza. Poi va aggiunto che è bravissima nel fare gruppo, perfettamente integrata nel team.

Se finisci così in alto in una grande corsa a tappe, significa anche che hai doti di resistenza inaspettate…

Noi eravamo già contenti per quello che aveva fatto a Prato Nevoso (6ª a 2’36” da Van der Breggen, ndr), ma spesso condizione di forma, morale e un pizzico di fortuna possono davvero portarti lontano. La sua convinzione è cresciuta col passare dei giorni, la sua tenuta è sicuramente un valore. Devo dire che quando l’avevo vista da junior in una gara a tappe nelle Marche, mi ero accorto che era sempre avanti. Allora sapevo che c’erano altri team dietro di lei e sono rimasto in disparte, poi le cose si sono messe in maniera tale da portarla da noi.

Con lei avete anche Francesca Baroni: parliamoci chiaro, voi siete favorevoli alla loro doppia attività, ciclocross e strada?

E’ un tema delicato sul quale voglio essere chiaro: idealmente sono molto favorevole, ma bisogna gestire bene le ragazze, ossia trovare un punto d’incontro, di equilibrio fra le società che curano l’attività sui prati e su strada, individuando gli eventi sui quali puntare, la preparazione e i necessari momenti di scarico. Lei sicuramente vuole continuare a correre nel ciclocross…

Fidanza 2021
Giovanni Fidanza con sua figlia ai tempi della Eurotarget. Il diesse dell’Isolmant Premac crede molto nelle possibilità della Realini
Fidanza 2021
Giovanni Fidanza, oggi diesse dell’Isolmant Premac, crede molto nelle possibilità della Realini
Possono essere di esempio per chi vuole abbinare più discipline?

Certamente, consideriamo però che ormai l’attività si dipana su 12 mesi, anche su strada se si pensa che già a gennaio in Australia ci sono gare importanti. La multidisciplina serve perché ogni specialità ti dà qualcosa in più, devi poi arrivare a un punto nel quale scegli quella su cui investire maggiormente. Come detto, basta trovare un equilibrio: ci sono squadre che vogliono correre sempre, ma se non hai un organico da WorldTour, non puoi permettertelo. Io preferisco scegliere pochi appuntamenti e puntare su quelli. Correre poco può essere la scelta giusta in alcuni casi.

Una Gaia così brillante non potrebbe guadagnarsi una chance anche per le prove titolate su strada fra le Under 23?

Potrebbe essere, dipende dai tipi di percorsi, gli Europei ad esempio potrebbero anche prestarsi, ma bisogna saperlo per tempo e prepararsi di conseguenza. Non mi piace mai essere preso di sorpresa, le cose vanno ragionate e programmate. Sono sicuro che questo è uno dei primi principi che Gaia ha imparato…