Inutile girarci intorno: l’inizio di stagione nel ciclocross per Wout Van Aert non è andato come sperava. Dopo un’estate su strada quasi da dominatore, con classiche in carniere e un Tour sontuoso, il belga sperava che il poco riposo fosse quanto bastava per ritornare al primo amore da padrone.
Brusco risveglio
Ma Van Aert ha trovato un ambiente ben diverso e anche un po’ di sfortuna. Quella ad esempio materializzatasi a Boom, nella tappa del Superprestige. Wout era in fuga insieme ai suoi rivali, l’ex campione europeo Toon Aerts e la coppia della Pauwels-Sauzen Bingoal, con Eli Iserbyt e Michael Vanthourenhout che da fine ottobre non ne sbagliano una. Aerts era già caduto e poco dopo è toccato a lui. E per i due ragazzi terribili la strada era spianata. Alla fine l’ha spuntata Iserbyt, bravo a cogliere il momento propizio al settimo dei 9 giri in programma, finendo con 15” sul compagno-rivale, Aerts ha chiuso a 21”, Van Aert a 32”.
Superprestige, Eli Iserbyt, Boom, 6.12.2020 Superprestige Boom, Thijs Aerts (BEL – Telenet Balies Lions) Superprestige Boom, gruppo, senza pubblico Wout Van Aert, Superprestige Boom Superprestige Boom, Michael Vanthourenhout (BEL- Pauwels Sauzen – Bingoal) Van Aert, c’è ancora da lavorare
E adesso arriva Vdp
Certamente non un bel biglietto da visita per la prossima tappa, a Gavere nel prossimo weekend. Perché? Perché quel giorno dovrebbe tornare il grande nemico, il campione del mondo Mathieu Van der Poel, quello che gli ha strappato per centimetri il trionfo al Giro delle Fiandre, acuendo una rivalità già forte. Tutti aspettano il primo faccia a faccia sui prati, il belga voleva arrivarci con almeno una vittoria in carniere.
Pidcock rimonta
Intanto attenzione all’altro ragazzino terribile che si divide fra strada e ciclocross (e mettiamoci pure la Mtb…): Tom Pidcock sta crescendo, a Boom ha chiuso 9° a 2 minuti. Troppi? Per ora sì, ma i mondiali sono fra poco meno di due mesi…
Lucinda fa poker
Meno da dire fra le donne, dove ormai non c’è solo il dominio di una nazione (5 olandesi davanti a tutte), ma di una sola donna, Lucinda Brand, alla quarta vittoria consecutiva, che con la sua velocità di base sta diventando uno spauracchio anche per la Alvarado, per la quale il trionfo europeo sembra lontano un secolo fa…