Durante i campionati italiani di ciclocross abbiamo potuto ammirare da vicino molte biciclette. Fra questa ci ha incuriosito in modo particolare la Trinx in dotazione a Eva Lechner. Avevamo parlato di questo marchio in un altro articolo con Luca Bramati, che è il Responsabile del team e collaboratore tecnico per lo sviluppo.
Più spazio per il fango
Ricordiamo che Trinx al momento non è commercializzato in Europa, ma si sta organizzando costruendo una nuova fabbrica, che produrrà tutta l’alta gamma destinata proprio ai nostri mercati.
Abbiamo chiesto a Luca Bramati di descriverci la Factory Team in dotazione alla Lechner.
«Questa bicicletta è prodotta con il carbonio Toray T1000 – inizia a spiegarci – hanno allargato il carro posteriore e hanno tolto il ponticello fra i due pendenti per facilitare lo smaltimento del fango. Anche la forcella anteriore è molto larga sempre per lo stesso motivo». Si nota come i pendenti posteriori hanno l’attacco basso sul tubo verticale. Questa scelta che è molto attuale nelle biciclette moderne, fa si che il carro sia molto compatto e reattivo.
Continua evoluzione
Come ci tiene a sottolineare Bramati, il marchio cinese è molto attento allo sviluppo delle biciclette. Gli ingegneri ascoltano e mettono in pratica con grande velocità i suggerimenti che gli atleti e lui per primo gli forniscono in modo costante.
Proprio grazie a questo lavoro sono state adottate delle soluzioni tecniche interessanti.
«Hanno allargato il cuscinetto superiore dello sterzo che è diventato grande come quello sotto. In questo modo entrambi i cuscinetti sono da 1″-1/8 e sono riusciti a far passare i cavi internamente – Bramati aggiunge – questa soluzione l’adotteremo anche sulle mountain bike per le prossime Olimpiadi».
Doppia corona
Fra le caratteristiche della Trinx della Lechner, abbiamo notato la guarnitura con la doppia corona: «Preferisce così – ci spiega Bramati – perché su certi percorsi più veloci, come quello di Lecce, le piace usare il 42 o il 44 con cui riesce a fare più velocità». Per completezza di informazione diciamo che come corona piccola usa la 38 con un pacco pignoni 11-32.
Tra le altre caratteristiche abbiamo notato che insieme al gruppo Shimano Dura Ace Di2, viene utilizzato un bilanciere posteriore Ceramic Speed. Per quanto riguarda la guarnitura e le pedivelle vengono utilizzati dei prodotti della Easton, così come per il manubrio e l’attacco. Passando alle ruote, la campionessa altoatesina utilizza le Miche SWR che sono in dotazione al Team Star Casinò per il quale gareggia. Per i pneumatici la Lechner utilizza i Challenge, un marchio molto utilizzato nel ciclocross, ovviamente da 33 millimetri.