Consonni e le cadute in gruppo, inesperienza o distrazione?

Giada Gambino
12.02.2022
4 min
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Una sfumatura rosa, improvvisamente, colora l’asfalto della Vuelta CV Féminas in Spagna. E’ quella di Chiara Consonni (nella foto Instagram di apertura) che sembra non poter far altro che cadere e rotolare per terra lasciandosi sfilare la bici dalle gambe. Ecco cosa è successo il 6 febbraio alla tigre della Valcar-Travel&Service… 

Vuelta CV Feminas, il piano della Valcar-Travel&Service di fare la volata con Consonni finisce così
Vuelta CV Feminas, il piano della Valcar-Travel&Service di fare la volata con Consonni finisce così
Cos’è successo esattamente? 

E’ stata un’incertezza. Sono innocente (ride, ndr )! La mia caratteristica è quella di buttarmi nelle volate senza pensare a nulla. Adesso, post gara, penso che magari avrei potuto prendere una linea diversa. La Guarischi ha cambiato traiettoria un po’ bruscamente, ma non è stata colpa di nessuno, dai… 

In gruppo sono tutte capaci di gestire le mischie? 

Noi che facciamo gare UCI, partecipiamo a davvero tante competizioni, ci sappiamo muovere in gruppo e facciamo pratica. Siamo tutte capaci di guidare la bici. Però sì, magari ci sono atlete che hanno iniziato questo sport da poco e altre come me che è da una vita che stanno in sella. Alcune per un po’ di non abitudine e inesperienza causano delle cadute. Per la maggior parte in gruppo ci conosciamo, siamo tutte più o meno esperte e cerchiamo di muoverci per creare meno problemi possibili

Caduta innescata da uno sbandamento per il quale Barbara Guarischi, a destra, è stata retrocessa forse ingiustamente
Caduta innescata da uno sbandamento che ha coinvolto anche Barbara Guarischi
Tu sei una tigre della pista, hai il colpo d’occhio, per le altre… è lo stesso ?

Io riesco ad essere molto spigliata, soprattutto in volata. Tante volte ho sbagliato e mi hanno insegnato come ci si muove e come ci si può posizionare nel miglior modo per prenderla bene. Il colpo d’occhio l’ho sicuramente grazie alla pista e riesco a capire bene dove essere nel momento giusto. Questo è possibile anche grazie alla presenza del treno che fanno le mie compagne. Quindi sì, magari ho il colpo d’occhio, ma mi fido anche ciecamente delle mie compagne, soprattutto Ilaria (Sanguineti che ha concluso in seconda posizione la corsa spagnola, ndr) che è la mia “ultima donna”. 

Nelle cadute quando realizzi ciò che sta succedendo? Hai paura? 

In questa, ma in tutte quelle che ho fatto, sono caduta abbastanza bene. Ho rivisto il video e ho capito che mi stavo infilando in un buco che si era creato tra una ragazza alla mia sinistra e Barbara alla destra, che non mi aveva vista e mi ha tagliato la strada. Non potevo fare altro, non ho avuto la prontezza di frenare anche un minimo, in quegli istanti hai proprio pochi attimi di secondo per reagire. Fortunatamente sono riuscita a coprire la faccia e sono rotolata. Ho abrasioni sia sul ginocchio destro che sinistro. Forse sbaglio, ma la mia indole di buttarmi e fare ciò che mi dice la testa in quel momento è impossibile da placare. 

Prima di partire, per Consonni un selfie con la nuova maglia della Valcar-Travel&Service (foto Instagram)
Prima di partire, un selfie con la nuova maglia della Valcar-Travel&Service (foto Instagram)
Cadere e farsi male è un prezzo che bisogna essere disposti a pagare quando si fa questo sport?

Sì! Correndo da quando avevo sei anni mi sono rotta il radio e mi sono operata, anche l’ulna e ho tutt’ora la placca di metallo, il capitello, il naso. Insomma, mi sono rotta a metà (ride, ndr )! E’ un punto a sfavore che gioca questo sport, ma fa parte di esso. Talvolta sono stata messa da parte per qualche gara importante proprio a causa di qualche mia caduta. Ma fa parte del gioco e bisogna accettarlo. 

Quale consiglio daresti alle altre cicliste per far sì che si evitino il più possibile le cadute in gruppo?

Stare attente non ad inizio gara perché ci sta essere un po’ spensierate, ma fare attenzione soprattutto in discesa o quando ci sono i momenti salienti della corsa. Bisogna prestare attenzione a tutto ciò che si fa: dal parlare alla radiolina al mangiare qualcosa. Siamo su due ruote con un casco che ci salva la vita, ma non ha senso rischiare per così poco. Quindi: stare attente e non prendere nulla sotto gamba.