Michael Vanthourenhout coppa del mondo Tabor 2020

Bramati: «Nel ciclocross non si inventa niente»

29.11.2020
3 min
Salva

A Tabor tutti gli occhi, anche quelli di Luca Bramati, erano puntati sugli Elite. Soprattutto sul ritorno di Pidcock e Van Aert, due dei tre grandi che dai prati si sono proiettati verso la strada con risultati eccezionali. Il ritorno all’antico amore non è però semplice e anche il vincitore della Milano-Sanremo lo ha capito.

Coppa del mondo Tabor
Otto giri sul circuito di Tabor, freddo cade e tratti molli di fango insidioso
Coppa del mondo Tabor
Otto giri su un circuito duro e a tratti fangoso

L’occhio di Bramati

A bordo pista Luca Bramati, uno che di Coppa del mondo se ne intende (ha vinto l’edizione del 1996), ha tratto molte riflessioni interessanti, iniziando proprio dal campione belga.

«Van Aert – ci ha detto – si è visto subito che non aveva ritmo, ma ha fatto leva sul suo grande talento. Contro la coppia della Pauwels, Vanthourenhout-Iserbyt, non aveva abbastanza energie per controbattere gli attacchi. Iserbyt lo ha lasciato per ricongiungersi a Vanthourenhout e la vittoria se la sono giocata loro (con successo per quest’ultimo, foto in apertura, ndr). Il terzo posto vale, però Van Aert è così, ha bisogno di correre per raggiungere la giusta condizione, Van Der Poel è diverso…».

Eli Iserbyt Coppa del mondo Tabor, 2020
Eli Iserbyt ha onorato la maglia di campione europeo, ma è arrivato secondo
Eli Iserbyt Coppa del mondo Tabor, 2020
Eli Iserbyt un secondo posto che sa di conferma
In che senso?

Van Der Poel quando corre lo fa sempre per vincere. Si prepara a fondo, sono sicuro che lo sta già facendo, ma rientra solo se sente di potercela fare. Anche se magari poi anche lui avrà bisogno di qualche gara per raggiungere la forma migliore. Il ciclocross non s’inventa, neanche da parte di fuoriclasse assoluti.

Pidcock lo ha capito oggi…

E’ un bagno di umiltà che gli farà bene. Ha sofferto tanto, non è mai stato brillante. Ha viaggiato sempre lontano dalla lotta per le posizioni che contano. Si è fermato dopo la stagione su strada, ma non puoi pretendere d’inventarti niente. Non è questo il vero Pidcock, bisognerà attendere un po’…

Wout Van Aert, Coppa del mondo Tabor 2020
Wout Van Aert, bel debutto in Coppa: 3° ma condizione insufficiente per vincere
Wout Van Aert, Coppa del mondo Tabor 2020
Van Aert, buon debutto in Coppa: 3° posto
Dorigoni e gli altri azzurri?

Dorigoni sta crescendo, si vede, ma resta sempre lontano dai belgi. A me è piaciuto. Il 15° posto vale anche perché davanti sono praticamente tutti di quelle due Nazioni. Ma è piaciuto anche Gioele Bertolini, che è partito molto indietro e ha chiuso 23°. E’ ancora agli inizi, deve prendere il ritmo. Io sono convinto che il suo valore sia molto superiore e possa finire anche più avanti rispetto a Jakob, ma anche nel suo caso serve avere pazienza.

Quando potremo vedere azzurri in lotta con i grandi?

E’ un discorso lungo, la diarchia Belgio-Olanda non finirà tanto presto, ci sono almeno 6-7 corridori che fanno gara a sé. Si sta lavorando bene attualmente, ma la differenza fra il nostro mondo e il ciclocross che si fa lì è enorme, per questo voglio che Lucia gareggi soprattutto lì. Quella è l’università del ciclocross.