Ilaria Sanguineti alla Trek torna al servizio di Elisa Balsamo

26.09.2022
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«Yaya, non perderla mai di vista. Da adesso fino all’arrivo». Agli europei di Monaco, fuori dal pullman della nazionale prima della partenza, il cittì Paolo Sangalli aveva assegnato ad Ilaria Sanguineti il compito di fare da angelo custode ad Elisa Balsamo. Detto, fatto e medaglia d’argento dietro il totem Wiebes.

Un ruolo importante, quello ricoperto in azzurro dalla 28enne ligure, che diventerà fisso nelle prossime due stagioni. A partire dal 2023 Sanguineti passerà infatti dalla Valcar Travel&Service alla Trek-Segafredo per uno dei colpi di mercato più rilevanti. L’ufficialità è arrivata una settimana fa, anche se la notizia era sempre più nell’aria da inizio luglio. Anzi, inizialmente era stato divertente giocare con Ilaria ad “acqua o fuoco” mentre le chiedevamo conferma sulle prime voci sul suo trasferimento. Ora con lei ne possiamo parlare più serenamente…

Col successo alla Dwars door het Hageland Sanguineti ha rafforzato l’interesse della Trek-Segafredo
Col successo alla Dwars door het Hageland Sanguineti ha rafforzato l’interesse della Trek-Segafredo
Yaya innanzitutto, che sentimento provi nel lasciare la Valcar?

Naturalmente mi dispiace tanto. Siamo tutte tristi, io come le mie compagne che andremo via. C’è sempre stato un grande rapporto fra noi ragazze e lo staff. Con Valentino e il Capo (il presidente Villa e il team manager Davide Arzeni, ndr) mi sono sempre sentita come a casa, anche se con Davide ho un legame di amore-odio (dice scherzando, ndr) che mi mancherà. Però si stavano evolvendo un po’ di situazioni, era giunto il momento di fare delle scelte anche per me.

Raccontaci pure. Come è nato questo contatto?

Durante le classiche di primavera al Nord si sentiva parlare di alcune trattative e alcuni movimenti delle squadre per l’anno prossimo. Erano chiacchiere, anche noi della Valcar non ne eravamo esenti, visti i buoni risultati fatti. Tante mie compagne avevano ricevuto proposte, io no invece. Durante quelle trasferte loro dicevano che ci stavano riflettendo, che ne avevano già parlato con Arzeni e che avrebbero colto l’opportunità di andare nel WorldTour. Io invece, appunto, mi sono ritrovata a pensare se sarei rimasta, e con chi a quel punto, o se sarei dovuta andare anch’io. Ma non avevo ancora nessuna offerta.

Nel 2022 Sanguineti è stata preziosa per la nazionale. Ha pilotato Guarischi all’oro al Mediterraneo e Balsamo all’argento all’europeo
Nel 2022 Sanguineti è stata preziosa per la nazionale. Ha pilotato Guarischi all’oro al Mediterraneo e Balsamo all’argento all’europeo
Come si è evoluta la situazione?

Alla mia età se passano certi treni devi prenderli al volo. Anch’io ho parlato con Capo ma ho interpellato pure il mio procuratore (Lorenzo Carera, ndr). Lui ha sondato il terreno in giro tra le squadre poi il vero interessamento generale su di me c’è stato l’11 giugno dopo la mia vittoria alla Dwars door het Hageland. Quando vinci è normale che ti cerchino. Dieci giorni dopo, al termine del Giro di Svizzera abbiamo avuto il contatto definitivo con la Trek-Segafredo. E da lì abbiamo trovato l’accordo.

Come hai reagito quando lo hai saputo?

Ero al telefono con Lorenzo che mi aveva chiamato per dirmi che aveva in mano l’ingaggio e che mancava solo il mio benestare. Ho avuto 10/15 secondi di silenzio totale. Lui pensava che fosse caduta la linea o che fossi svenuta (ride, ndr). Mi ha riformulato la domanda ed io gli ho risposto di sì senza nemmeno farlo finire, dicendogli che sarei andata alla Trek anche per portare le borracce. Non ho ancora realizzato questo trasferimento.

Cosa rappresenta per te?

E’ un sogno. Sono ancora fuori di testa. Non avrei mai pensato di arrivarci. Però, prima di tutto, mi devo chiedere se sarò all’altezza. E di conseguenza trovare le risposte in fretta. Penso che sarà contemporaneamente un punto di arrivo e di partenza. Punto di arrivo perché credo di averci messo del mio negli ultimi anni. Forse, facendo per una volta l’egoista io che non mi sono mai presa troppo in considerazione, penso di essermi meritata questo passaggio. Sarà però anche un punto di partenza perché per me inizierà una nuova carriera, ripartendo quasi da zero. Vado a fare le stesse cose che ho fatto finora ma più in grande. Avrò più responsabilità. Dovrò calarmi in un’altra realtà, ancor più professionale senza nulla togliere alla Valcar. Non cambierò il mio modo di essere ma so che dovrò essere più formale, soprattutto essendo l’ultima arrivata.

Cosa ti ha detto Elisa del tuo arrivo? Pensi che possa averci messo una buona parola?

Lei era più felice di me (confida sorridendo, ndr). Sicuramente avrà parlato bene di me come credo che abbiano contato le opinioni di Arzeni e del mio agente. Con Elisa siamo state assieme in Valcar per quattro anni e siamo diventate molto amiche tanto da avere un tatuaggio in comune con lei e Silvia Pollicini. Elisa in quel periodo ha imparato a fidarsi di me in gara e lo ha rivisto in nazionale. Per me è un onore essere il suo pesce-pilota. Amo fare quel lavoro e per lei sarà speciale. E poi Elisa ed io ci eravamo ripromesse che ci sarebbe piaciuto essere nuovamente compagne di squadre.

Yaya angelo custode di Elisa in nazionale all’europeo di Monaco. Sarà così anche nella Trek-Segafredo
Yaya angelo custode di Elisa in nazionale all’europeo di Monaco. Sarà così anche nella Trek-Segafredo
Visto il vostro rapporto, avrai più pressioni o sarai più serena nello svolgere il tuo ruolo?

Penso che possa essere un punto a nostro favore avere questa sintonia. Perché sarà più facile risolvere le eventuali incomprensioni o problemi che si possono creare nei finali di gara. Sono certa comunque che lei e l’altra Elisa (Longo Borghini, ndr) mi aiuteranno ad inserirmi in squadra e quindi avere meno problemi nelle varie tattiche.

Sanguineti che lancia Balsamo alla vittoria. Qual è la gara che vorresti che finisse così?

Ce l’ho già pronta. Il Giro delle Fiandre. Vincerlo così sarebbe un sogno davvero. Allargando il campo vi posso dire un’altra bella classica del Nord, tipo la Roubaix. Però, visto che non vedo l’ora di iniziare, vi dico che andrebbe anche la prima gara che faremo assieme.