Vittoria sponsor tecnico delle nazionali azzurre

06.07.2023
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Da sempre siamo abituati a vedere il marchio Vittoria al fianco della nazionale italiana di ciclismo nei suoi tanti trionfi tra strada e pista. Questa storica partnership fa oggi un ulteriore e significativo passo in avanti. Nei giorni scorsi Vittoria ha infatti ufficializzato di essere diventata sponsor tecnico e fornitore ufficiale di pneumatici della Federazione Ciclistica Italiana

Grazie a questo accordo l’azienda di Brembate fornirà il supporto tecnico alle nazionali azzurre mettendo a loro disposizione il meglio dei propri prodotti. Tra questi, un ruolo di assoluto rilievo l’avrà la gamma Pista, l’eccellenza in fatto di copertoncini e tubolari per il ciclismo su pista realizzati da Vittoria. Negli ultimi anni hanno saputo contribuire alla conquista di campionati europei, mondiali e Olimpiadi da parte della Nazionale Italiana.

I successi ottenuti da Vittoria in pista in questi anni sono stati tantissimi: nella foto Elia Viviani
I successi ottenuti da Vittoria in pista in questi anni sono stati tantissimi: nella foto Elia Viviani

Debutto iridato

Il debutto della nuova partnership tecnica tra Vittoria e la Federazione Ciclistica Italiana avverrà il prossimo mese, in occasione della rassegna iridata di Glasgow. In Scozia Vittoria sarà al fianco della Nazionale Italiana con il Bus Servizio Corse, fornendo supporto logistico e tecnico. Sarà una sorta di partenza ideale di un viaggio destinato ad accompagnare gli Azzurri fino alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, ha commentato con queste parole, il nuovo accordo siglato con Vittoria: «Sono certo che la fiducia riposta sia ben ripagata (ha dichiarato, ndr). In questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare i prodotti di questa azienda, frutto di ricerca e passione, la stessa che guida tutti noi della Federazione. Abbiamo un destino comune: essere testimonial dell’Italia nel mondo. Lo facciamo con il nostro stile, lo spirito di squadra e il lavoro di gruppo. Valori comuni che rappresentano il segreto del successo di Vittoria e dei nostri trionfi, i cui meriti condividiamo con piacere con chi ci sostiene da tempo».

La Federazione potrà utilizzare la struttura del Vittoria Park per far allenare i propri atleti
La Federazione potrà utilizzare la struttura del Vittoria Park per far allenare i propri atleti

C’è anche il Vittoria Park

Grazie al l’accordo siglato con Vittoria, la Federazione Ciclistica Italiana potrà usufruire del Vittoria Park come base per gli allenamenti. Situato attorno alla sede aziendale di Brembate, è il primo parco tematico dedicato all’esperienza, innovazione, ricerca e sviluppo degli pneumatici per bicicletta di qualsiasi disciplina ciclistica. I percorsi road e off-road, così come tutte le sue strutture, da oggi sono a disposizione dei ciclisti della Nazionale e del loro staff per le loro sessioni di allenamento fuori stagione.

Stijn Vriends, CEO & Chairman del marchio, ha commentato: «Siamo molto soddisfatti di continuare a supportare a lungo termine la Federazione Ciclistica Italiana attraverso i migliori pneumatici del mondo, il Vittoria Park e i nostri mezzi. E’ un onore poter contribuire al successo dell’eccellenza italiana e dei suoi più grandi atleti in tante gare in tutto il mondo».

Per celebrare la collaborazione con la Federazione Italiana di Ciclismo, Vittoria ha deciso di regalare a tutti gli appassionati uno sconto del 50% sul biglietto d’entrata del Park di sua proprietà, usufruendo del codice: SUM2023

Il codice è valido all’interno dell’app Vittoria Park (è possibile scaricarla da Google Play o App Store, nrd) fino al 15/09/2023.

Vittoria

Cretti: un giugno da favola e la maglia azzurra

03.07.2023
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La voce di Luca Cretti attraversa decisa il telefono, il momento del giovane bergamasco della Colpack-Ballan è positivo. Le prestazioni sono andate di pari passo con dei buoni risultati, il suo mese di giugno è stato un continuo progredire. Al Giro Next Gen sono arrivati due bei piazzamenti, il primo a Cansiglio, quarto, l’altro a Trieste, secondo. Cretti è stato bravo poi a riposarsi ed arrivare pronto al campionato italiano, dove però è stato battuto in volata da BusattoHa poi conquistato il Giro del Veneto (in apertura con la maglia di leader). E ieri, infine, è finito dietro Pellizzari nella Astico-Brenta.

Il giorno dopo il campionato italiano Cretti ha vinto la Pessano-Roncola (foto Rodella)
Il giorno dopo il campionato italiano Cretti ha vinto la Pessano-Roncola (foto Rodella)

Finalmente sbloccato

La prima vittoria stagionale è arrivata il giorno dopo della corsa tricolore, sulle strade di casa, alla Pessano-Roncola. Un bel successo che ha riequilibrato i conti con la fortuna e con qualche occasione lasciata a metà, per sua stessa ammissione. Il corridore bergamasco ha concluso la sua cavalcata del mese di giugno coronandola con la vittoria della classifica generale al Giro del Veneto (photors.it in apertura).

«Non ho considerato la vittoria della Pessano-Roncola come una liberazione – ammette Cretti – sapevo che con la condizione che avevo prima o poi sarebbe arrivato un successo. Quella mattina, però, a dire il vero neanche volevo partire. Alla fine Gianluca Valoti mi ha convinto, ma non mi aspettavo nulla. Non avevo mai vinto su un arrivo in salita, ma ripeto: la gamba c’era.

«Il Giro del Veneto ho insistito io per correrlo e fare classifica. Dopo aver vinto su una salita come quella della Roncola – prosegue Cretti – mi sentivo troppo bene per non provarci. Se mi dovessero chiedere che corridore sento di essere, non saprei rispondere. Questo mese di giugno è stato incredibile. Nel 2023 ho già corso cinque gare a tappe, questo è uno dei motivi per cui sono venuto in Colpack e sono contento che la scelta sia stata ripagata».

Per il corridore della Colpack quest’anno è arrivata anche la prima esperienza al Nord: alla Paris-Roubaix Espoirs
Per il corridore della Colpack quest’anno è arrivata anche la prima esperienza al Nord: alla Paris-Roubaix Espoirs
Facciamo un passo indietro al Giro Next Gen, quando hai capito di andare forte?

Fin dai primi giorni, parlando con i miei compagni nel post tappa capivo di avere sensazioni diverse da loro. Per fare un esempio: a volte parlavamo del ritmo tenuto su qualche salita e io mi accorgevo di aver fatto meno fatica rispetto a loro. Dopo due o tre volte che lo dicevo, ho capito che forse non erano loro ad andare piano, ma io ad essere in ottima forma. 

Tant’è che poi ci hai provato due volte, a Cansiglio e poi a Trieste.

Finiti i primi giorni di lavoro per Persico e Meris abbiamo avuto il via libera (tant’è che a Povegliano ha vinto Romele, ndr). Io nelle ultime due tappe mi sono buttato nella mischia, sono andato in fuga e ci ho provato. Mi considero un corridore da fughe, ce l’ho nel sangue. Non ho un particolare spunto veloce quindi devo sempre provare ad anticipare, inutile aspettare. 

E’ una condizione che hai trovato come?

Dal ritiro in altura che abbiamo fatto a Livigno con la squadra. Era la prima volta che andavo a fare una preparazione del genere ed i risultati si sono visti. 

A Mordano Cretti ha provato in ogni modo ad attaccare Busatto ma non è riuscito a levarselo di ruota (foto Zannoni)
A Mordano Cretti ha provato in ogni modo ad attaccare Busatto ma non è riuscito a levarselo di ruota (foto Zannoni)
Quale secondo posto ti ha fatto “rosicare” di più? Quello di Trieste o al campionato italiano?

Chiaramente vincere la maglia tricolore sarebbe stato un sogno, è una maglia unica alla quale tutti ambiscono. Ma sulle strade di Mordano ho fatto di tutto per staccare Busatto, anche quando siamo rimasti in due ho provato più volte a forzare. Non ho rimpianti. Mentre a Trieste contro Foldager non mi sentivo di aver dato tutto. Il percorso non era così duro e non avevo troppo spazio per provarci. Quindi direi che ho rosicato di più a Trieste. 

Questo è anche il tuo ultimo anno da under 23, un passaggio importante per la tua carriera…

Vero. Ho la fortuna di essere arrivato qui in Colpack in tempo per provare a giocarmi tutto, penso che sia la squadra migliore per farlo. Fin dall’inverno mi sono allenato bene, sono riuscito anche a perdere quei tre chili di troppo e si sente la differenza. Anche se la stagione non era iniziata al meglio.

In che senso?

Ho affrontato la prima parte del 2023 concentrandomi troppo sul fare il risultato. Mi dicevo: «Devi vincere per dimostrare che vali». Ad una gara in Croazia stavo parlando con un mio compagno che mi ha consigliato di andare da un mental coach.

A Trieste qualche rimpianto per Cretti, avrebbe potuto provare a staccare Foldager (foto LaStampa)
A Trieste qualche rimpianto per Cretti, avrebbe potuto provare a staccare Foldager (foto LaStampa)
E come ti sei trovato?

Era un’idea che avevo in mente da tanto tempo, mi stuzzicava. Le prime sedute sono servite per conoscerci, poi ho iniziato a vedere i frutti del nostro lavoro. Ci confrontiamo sul pre e sul post corsa. 

Cosa è cambiato?

Abbiamo spostato il focus dal risultato alla prestazione, bisogna migliorare quest’ultima per essere competitivi. Ci concentriamo sulle parti positive, senza vivere quest’ultimo anno con ansia. E’ tutto nelle mie mani, devo fare del mio meglio, se sei bravo va bene, altrimenti non era destino. 

Il ritiro a Livigno prima del Giro Next Gen ha portato i suoi frutti alla corsa rosa (foto Rodella)
Il ritiro a Livigno prima del Giro Next Gen ha portato i suoi frutti alla corsa rosa (foto Rodella)
Per ora sta andando bene, considerando che anche il cittì Amadori si è accorto delle tue prestazioni. 

Mi ha fatto i complimenti al Giro e poi anche al campionato italiano. In questi giorni mi ha comunicato che sarò tra i convocati per il ritiro in altura al Sestriere. Per gli appuntamenti importanti, come Avenir e mondiale, magari avrà già dei nomi in testa, io farò del mio massimo per metterlo in difficoltà. Se sarò all’altezza di essere convocato darò tutto per la maglia azzurra. 

Che effetto ti fa partire per il ritiro di Sestriere?

Contentissimo, ma l’ho vissuta con tranquillità. Sapevo che con le buone prestazioni sarebbe potuta arrivare questa convocazione. La cercavo da tanto e finalmente è arrivata.

L’affidabilità di Vittoria al servizio del TotA

17.04.2023
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Scatta oggi con la Rattenberg-Alpbach l’edizione numero 46 del Tour of the Alps. Complessivamente saranno cinque le tappe che porteranno il gruppo attraverso l’Euregio Tirolo, l’Alto Adige e il Trentino fino all’arrivo finale di Brunico previsto per venerdì 21. Per il quarto anno consecutivo sarà il Servizio Corse Vittoria a garantire l’assistenza neutra agli atleti in gara.

A seguito degli atleti ci saranno tre auto equipaggiate con biciclette e ruote
A seguito degli atleti ci saranno tre auto equipaggiate con biciclette e ruote

Assistenza top

Per garantire un servizio ai massimi livelli, Vittoria porta sulle strade del Tour of the Alps un team di professionisti estremamente qualificato. Importante anche il “parco mezzi” a loro disposizione: tre auto equipaggiate con biciclette e ruote che montano i migliori pneumatici Vittoria, un bus a sostegno dei team e una moto e delle vetture a seguito della carovana del TotA. 

Grazie al collegamento diretto con Radio Corsa e i giudici, per i tecnici Vittoria sarà possibile intervenire tempestivamente a supporto di tutti gli atleti che richiederanno assistenza in gara.

Parte oggi la 46ª edizione del Tour of the Alps: il via proprio alle 11,45 da Achenrain
Parte oggi la 46ª edizione del Tour of the Alps: il via proprio alle 11,45 da Achenrain

La tutela degli atleti

La decisione di affidarsi per il quarto anno consecutivo al Servizio Corse Vittoria conferma ancora una volta uno dei principali obiettivi degli organizzatori del Tour of The Alps: garantire il massimo della tutela per gli atleti in gara. A confermarlo è lo stesso Giacomo Santini, Presidente del GS Alto Garda, che organizza il TotA:

«La sicurezza – racconta – è un aspetto fondamentale di un evento ad alti livelli. E’ quello che consente a ciascuna componente di dare il massimo e offrire il miglior risultato tecnico e spettacolare. Il TotA ha introdotto negli anni concetti innovativi, come quello degli hotspot ed il team di intervento sul percorso a traffico chiuso, ma il lavoro del Servizio Corse Vittoria rappresenta una certezza indispensabile per noi, come organizzatori, come per tutte le squadre e gli atleti in corsa».

Vittoria Air-Liner
A disposizione degli atleti ci saranno anche i Vittoria Air-Liner Road
Vittoria Air-Liner
A disposizione degli atleti ci saranno anche i Vittoria Air-Liner Road

C’è anche l’Air-Liner Road

Al Tour of the Alps sarà possibile toccare con mano uno dei prodotti più innovativi di Vittoria. Stiamo parlando dell’Air-Liner Road, l’inserto riutilizzabile che migliora le prestazioni e l’affidabilità degli pneumatici tubeless-ready da strada. Questo particolare inserto con una forma ad anello e sezione esagonale previene lo stallonamento del copertone dal cerchio e favorisce la tenuta di pressione in caso di foratura.

A parlare dell’importanza della collaborazione con il Tour of the Alps è Bruno Tecci, Global Marketing Director di Vittoria.

«Siamo felici di proseguire la nostra partnership col Tour of the Alps – racconta – un appuntamento che si svolge nel periodo dell’anno più carico di aspettative per tutti i ciclisti appassionati. E’ proprio in questo ambito che un’azienda come Vittoria vuole avere un ruolo fondamentale e unico. Non solo attraverso i migliori pneumatici del mondo ma anche con ogni possibile soluzione in grado di migliorare l’esperienza in bici, come nel caso degli inserti Air-Liner Road, capaci di incrementare le prestazioni in generale e di aiutare in caso di problemi. Tutto questo è possibile grazie all’approccio che adottiamo e che definiamo The Ride Ahead, ossia cercare di migliorarci sempre».

Vittoria

Il Vittoria Park è pronto a ripartire con tante novità

28.02.2023
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Lo scorso mese di ottobre abbiamo avuto l’opportunità di visitare il Vittoria Park, il primo parco al  mondo dedicato all’esperienza di tutte le discipline ciclistiche. La struttura, voluta da Vittoria accanto alla propria sede di Brembate, è ora pronta a riaprire le sue porte dopo la pausa invernale. L’apertura ufficiale della stagione 2023 è prevista per il primo fine settimana di marzo. La sosta invernale è servita per apportare dei miglioramenti ai percorsi e per implementare i servizi a disposizione degli appassionati e delle aziende che hanno nel Vittoria Park una location perfetta per incontrare i propri partner e clienti.

Il Vittoria Park è pronto ad aprire dopo la chiusura invernale
Il Vittoria Park è pronto ad aprire dopo la chiusura invernale

Per gli appassionati

Il Vittoria Park è oggi in grado di offrire lezioni di training con istruttori certificati per i ciclisti di ogni livello e disciplina. E’ inoltre previsto il noleggio di biciclette e protezioni per coloro che non dispongono di un loro equipaggiamento. Ogni visitatore potrà inoltre usufruire dei servizi messi a disposizione dal negozio con prodotti premium Vittoria e degli ampi spogliatoi con docce. Confermata anche la presenza del Bistrot interno per una pausa pranzo o anche per un semplice momento di ristoro dopo aver usufruito del parco.

Per le aziende

Il Vittoria Park mette a disposizione delle aziende un auditorium, spazi e servizi pensati per ospitare eventi, conferenze, attività di team building, presentazioni e test di prodotto, focus group e analisi quantitative. Sono previsti anche servizi aggiuntivi come produzione di contenuti e merchandise. Il Vittoria Park, con le sue ampie aree verdi e strutture moderne e all’avanguardia, è il luogo ideale per le aziende che intendono organizzare eventi unici e memorabili.

Quella di Vittoria è una “palestra” a cielo aperto per ogni disciplina legata alla bici
Quella di Vittoria è una “palestra” a cielo aperto per ogni disciplina legata alla bici

Weekend dedicati

Ogni fine settimana di marzo, il Vittoria Park ospiterà un evento dedicato ad una specialità ciclistica sempre diversa. Dalla mountain bike al BMX/Dirt, dal gravity al ciclismo su strada. Ambassador e squadre Vittoria mostreranno le loro abilità in bici e condivideranno consigli ed esperienze con i visitatori. Questi ultimi potranno anche godersi acrobazie da togliere il fiato. Figure di primo livello del mondo del ciclismo affronteranno tematiche d’interesse e daranno consigli ai ciclisti di ogni livello.

C’è anche la sostenibilità

Oltre ai miglioramenti dei percorsi e ai servizi aggiuntivi, il Vittoria Park si impegna per la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. Il parco ospiterà un’area di raccolta per pneumatici fuori uso, che saranno poi riciclati per darne nuova vita. I visitatori saranno incoraggiati a portare i loro copertoni usati al punto di raccolta posizionato all’entrata del parco.

Vanessa Ten Hoff, Chief Innovation Officer di Vittoria, ha così commentato l’imminente riapertura del Vittoria Park: «Siamo entusiasti di riaprire il Vittoria Park nella stagione primaverile e di accogliere tutti quanti nella nostra bellissima struttura. Abbiamo apportato miglioramenti importanti ai percorsi e alle strutture per assicurarci che i nostri visitatori possano vivere esperienze memorabili. Siamo entusiasti di offrire nuovi servizi non solo ai consumatori ma anche alle aziende e non vediamo l’ora di ospitare eventi e conferenze». 

Il rettilineo delle grandi classiche: a sinistra il pavé del Fiandre, al centro l’asfalto, a destra la terra senese
Il rettilineo delle grandi classiche: a sinistra il pavé del Fiandre, al centro l’asfalto, a destra la terra senese

Loredana Calò, Cycling Park Managing Director, ha sottolineato con queste parole l’importanza del tema della sostenibilità molto caro a Vittoria: «L’impegno nei confronti della sostenibilità è una parte importante della nostra mission e speriamo che i visitatori ci aiuteranno a preservare l’ambiente riciclando i loro pneumatici fuori uso presso la nostra struttura». 

L’obiettivo di Vittoria Park è offrire esperienze uniche in bicicletta in un ambiente sicuro e all’avanguardia a tutti i visitatori. Per sapere come poter accedere al Vittoria Park basta consultare la pagina dedicata https://www.vittoria.com/it/it/vittoria-park.

Vittoria

Esosport, la seconda vita dei copertoni usati

20.02.2023
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Di Esosport ci accorgiamo ai primi di dicembre leggendo di Vittoria e del programma Re-Cycling, legato allo smaltimento dei vecchi pneumatici. Chi va in bici lo sa bene. Non sempre il ciclista si comporta come dovrebbe. Nelle strade capita di vedere camere d’aria buttate e assai più spesso i negozi di bici, per risparmiare due soldi, chiamano un furgone senza scritte né bandiera che si fa carico di portare via le vecchie gomme. E Dio solo sa dove va a sotterrarle o bruciarle…

L’idea di qualcuno che lavori per rendere il sistema ecologico è stata da subito interessante, unita al riciclo dei materiali che, tramite l’Associazione GoGreen Onlus danno vita ai Giardini di Betty e alla Pista di Pietro. Pietro è Mennea, il compianto campione olimpico dei 100 metri. Betty invece era Elisabetta Salvioni Meletiou, scomparsa prematuramente e coinvolta in prima persona nella nascita di Esosport. E proprio a suo marito Nicolas Meletiou, Managing Director di ESO, abbiamo chiesto di raccontare l’idea, il progetto e l’azienda.

«Già dal 1999 – racconta – abbiamo avuto l’obiettivo di introdurre un servizio che in Italia non esisteva: quello dello smaltimento dei rifiuti da ufficio. La gente buttava i toner delle stampanti nella spazzatura, noi abbiamo proposto di metterli in una scatola che si chiama ESObox, che ritiriamo noi, per evitare che finiscano nelle discariche. Nel 2009, 10 anni dopo, succede una cosa strana…».

Nicolas Meletiou è arrivato al ciclismo per caso e non se ne è più staccato, anche se resta un runner
Nicolas Meletiou è arrivato al ciclismo per caso e non se ne è più staccato, anche se resta un runner
Che cosa?

Io sono maratoneta amatoriale e un giorno arriva Marco Marchei, che invece è un maratoneta vero, e mi dice: «Guarda, io ho 20 paia di scarpe da ginnastica con cui ho corso due volte con la nazionale alle Olimpiadi e un sacco di gare in giro per il mondo. Non voglio buttarle via perché vanno a finire nella raccolta indifferenziata dei rifiuti. Che cosa possiamo fare?». Lo ascolto e gli dico di lasciarmi il tempo per pensarci. Esosport Run nasce così.

Che cosa fate con quelle scarpe?

Iniziamo a tagliarle e a dividere il tessuto dalla gomma. All’epoca come direttore tecnico dell’azienda c’era ancora mia moglie, che è mancata nel 2011. Dopo quella prima fase, iniziamo a triturare le scarpe e capiamo quasi subito che con la gomma possiamo fare dei giardini. Così in un battito, organizziamo il modo per ritirare le scarpe esauste. Quando poi nel 2011 Elisabetta è mancata, io ho deciso di dedicare questo progetto a lei, chiamandolo “Il giardino di Betty”.

Come si passa dalle scarpe da corsa alle gomme della bici?

Per caso. Durante una maratona cambio scarpe e mi lusso un tendine. Vado dal dottor Sergio Migliorini, un pezzo grosso nella medicina dello sport, e lui mi dice: «Per un po’ niente corsa, devi andare in bicicletta». Quindi vado a comprarne una, inizio a pedalare e il terzo giorno buco. Faccio per sistemare la ruota. Rifiuto le offerte di aiuto e alla fine ci riesco, ma resto con la camera d’aria in mano. Quindi cosa faccio? Torno da Decathlon, dove avevo comprato la bicicletta, e chiedo di smaltirla.

Le mattonelle di Esosport sono antishock e sono usate per giardini e piste di atletica
Le mattonelle di Esosport sono antishock e sono usate per giardini e piste di atletica
Che cosa le rispondono?

Il ragazzo del settore ciclismo mi dice che non fanno la raccolta e che rischiano regolarmente di prendere multe. E a me si accende la lampadina, perché quello è il mio lavoro. E dico: «Scusate, perché non ci pensiamo noi a ritirare le camere di area delle biciclette?». E così parte anche Esosport Bike.

Abbiamo letto di Vittoria…

Vittoria è stata brava, perché ha coperto i costi di smaltimento per un certo numero di negozi. Al servizio pensa ESO, perché abbiamo le autorizzazioni e l’impianto per trattare questi materiali. La cosa che trovo interessante è che l’azienda che produce pneumatici si è veramente data da fare per far sì che questi vadano a finire nel modo giusto.

E i negozi?

Tanti ciclisti sono bravissimi, altri sono un po’ birichini. Il servizio non costa tanto, ma alcuni preferiscono chiamare l’abusivo di turno che fa sparire gli pneumatici, ma non si sa dove vanno a finire. Con noi costa 180 euro, con un abusivo ne bastano 50. E se quel meccanico non è una persona attenta all’ambiente, sceglie la soluzione meno pulita.

Parliamo di gomme o anche di altre parti di bici?

Ci sono anche le selle, per le quali siamo in contatto con la Brooks. Stiamo facendo i primi esperimenti di triturazione per fare anche lì del materiale utile per il giardino o le piste di atletica leggera, per esempio. Lo scopo finale è la realizzazione di qualcosa e non il semplice smantellare e disperdere. Recuperare e riciclare, questo è il motto.

E’ un tema che fa parlare?

Suscita molto interesse e combacia con la sostenibilità. Io vado nelle scuole a insegnare, perché i ragazzi hanno bisogno di imparare queste cose, cioè l’etica sociale e l’etica ambientale, che è una cosa estremamente importante.

Le sedi di ESO ed Esosport sono tutte in zona Milano?

ESO, l’azienda che trasporta i rifiuti d’ufficio, è a Milano. Invece a Tolentino, in provincia di Macerata, c’è il primo impianto dei 10 impianti che vogliamo fare in Italia proprio per il recupero dei materiali derivanti dallo sport.

A Tolentino sorge il primo dei 10 impianti Esosport, dedicato ad Amato Cannara
A Tolentino sorge il primo dei 10 impianti Esosport, dedicato ad Amato Cannara
Perché Tolentino?

Perché mio nonno Amato era di Tolentino e quindi ho deciso di dedicare a lui questa cosa. Era un grande lavoratore, una bellissima persona e quindi era importante dare il suo nome al progetto: Amato Cannara Plant. E giusto sabato c’è stata la conferenza stampa col sindaco di Tolentino per celebrare un Giardino di Betty e iniziare il programma di ritiro delle scarpe da ginnastica per la costruzione di un nuovo giardino all’asilo nido di Tolentino.

Vittoria Air Liner e gomme differenziate, cosa cambia

03.01.2023
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Prendendo spunto dalla chiacchierata con Nick Mondelaers prima del Lombardia 2022, abbiamo voluto provare gli inserti road Vittoria Air Liner e i tubeless con sezioni differenziate tra anteriore e posteriore.

Bisogna gestire le pressioni di gonfiaggio e l’inserto diventa un gran bel sostegno per la gomma tubeless, soprattutto per l’anteriore. Non solo perché non abbiamo lasciato nulla per strada (in termini di watt persi) con il tubeless da 28 dietro. Noi abbiamo cercato di replicare il setting dei corridori pro’, utilizzando delle ruote DT Swiss ARC1600 e tubeless Vittoria Corsa N.EXT. Entriamo nel dettaglio dei feedback.

Nick Mondelaers, meccanico del Team Lotto-Soudal-DSTNY (ora Lotto-DSTNY)
Nick Mondelaers, meccanico del Team Lotto-Soudal-DSTNY (ora Lotto-DSTNY)

Scorrevolezza garantita

«I dati relativi alla rolling performance, che traduciamo come scorrevolezza – spiega Tommaso Cappella, product specialist di Vittoria – tengono conto dei test eseguiti su una macchina con superficie liscia. Questa è comune alle prove di tutte le coperture. La scorrevolezza della soluzione TLR, tubeless, è uguale, con o senza AirLiner ed è paragonabile alla versione copertoncino, a parità di sezione. Quest’ultima inoltre prevede l’impiego della camera d’aria in poliuretano, quindi ultra leggera. Questo per contestualizzare un inserto che non toglie nulla nei termini di scorrevolezza. Vittoria Air Liner Road è un progetto che parte da lontano, che prende forma grazie alla versione mtb, ma che in realtà è molto più che una rivisitazione. Air Liner Road punta alla sicurezza e alla prestazione. Inoltre è molto leggero. Contribuisce a trattenere la gomma in caso di foratura e permette di pedalarci sopra.

«Quando si affronta l’argomento degli pneumatici di ultima generazione – continua Capella – è necessario considerare la combinazione tra gomma e ruota. Uno pneumatico da 25-622, misura divenuta comune e di largo utilizzo negli ultimi 7/8 anni, era stata disegnata su cerchi con un canale interno da 15 millimetri. Oggi l’ETRTO relativo alla misurazione degli pneumatici è cambiato e la stessa misura di gomma va disegnata su un cerchio con un canale interno da 19».

PneumaticoInstallazionePeso (g)Rolling Performance
Corsa N.EXT TLR 26-62220 ml Universal Sealant305+ 14,3%
Corsa N.EXT TLR 26-62220 ml Unversal Sealant + Air Liner Road small329+ 14,3%
Corsa N.EXT Fold 26-622Vittoria Ultra Light Speed230+ 14,3%
Corsa N.EXT Fold 26-622Vittoria Competition Latex280+ 13,6%

AirLiner, facile da installare

Il “salsicciotto” si presenta come una sorta di spugna esagonale ed è disponibile in tre misure. Noi abbiamo utilizzato la più piccola, adatta a cerchi con un canale interno che arriva fino a 19 millimetri di larghezza. Vittoria Air Liner ha una consistenza mediamente morbida e molto compatta al tempo stesso. Buona l’elasticità al pari dell’allungamento.

Partendo dal presupposto che il canale interno delle ruote DT Swiss è di 20 millimetri ed è tubeless (non è hookless), l’operazione combinata (tubeless + inserto in taglia small) d’ingaggio non si è allungata in termini temporali. Da considerare che gli pneumatici Corsa N.EXT hanno una carcassa completamente sintetica e nel complesso hanno un’elasticità media. A nostro parere sono tra i migliori tubeless di ultima generazione che hanno trovato sviluppo, considerando l’insieme: facilità di montaggio, versatilità d’impiego e durata, al pari del prezzo.

La gomma da 28 usata per il comparto posteriore ha tallonato in un amen, senza entrare in contrasto con l’inserto. Quella anteriore ha richiesto un minuto in più e uno sforzo minimo aggiuntivo negli ultimi 5/6 centimetri, fattore dovuto ad una sezione minore. Anche in questo secondo caso non si sono verificati attriti con l’Air Liner.

Pressioni da capire

Non c’è da meravigliarsi che le pressioni di utilizzo scendano in modo esponenziale, perché al pari di volumi d’aria considerevoli, abbiamo anche un prodotto che sostiene la gomma da dentro e fa girare l’aria al suo interno. Banale? No, per nulla, perché non ci troviamo di fronte un prodotto che ha l’obiettivo di salvare gli uncini del cerchio in caso di foratura e gomma a terra (per lo meno non solo). L’Air Liner diventa funzionale alla tecnologia tubeless, perché se utilizzato nel modo corretto, con le pressioni adeguate e dentro un cerchio con il canale giusto, spinge contro le pareti dello pneumatico aumentando il sostegno e la tenuta.

Si percepisce di più sulla sezione più piccola (per noi quella anteriore), meno su quella posteriore (che corrisponde alla gomma da 28), per via del maggiore volume d’aria e di un inserto che spinge meno ai lati. A prescindere, lo shape di entrambe le gomme non ha deformazioni e/o cambiamenti, rispetto alla stessa gomma senza inserti. Dopo alcune prove abbiamo trovato il setting ideale con un pressione anteriore di 4,5/4,6 atmosfere e posteriore compresa tra le 4,8/5 atmosfere. Il nostro “peso invernale ready to ride” è di 67 chilogrammi.

In conclusione

L’inserto dedicato alla categoria road, in questo caso il Vittoria Air Liner è molto differente, soprattutto per utilizzo e concept, da quello impiegato in ambito mtb. Sì, è vero, permette di continuare la corsa (per un periodo limitato) in caso di foratura e aiuta a proteggere il cerchio tubeless in carbonio (che non è un aspetto secondario). Però ci sono anche altri fattori da considerare, non dei semplici dettagli e capaci di cambiare la prestazione del prodotto.

L’inserto verde sostiene lo pneumatico tubeless, principalmente ai lati e nelle sezioni mediane, anche quando si decide (i motivi sono diversi) di diminuire la pressione di gonfiaggio. Non indurisce e non influisce in modo negativo sulla pastosità della mescola. La gomma risulta sostenuta, non spancia e non si deforma, neppure in quelle situazioni di fuori sella quando si carica tanto sull’anteriore. La natura e la struttura degli pneumatici influiscono in maniera importante.

Non si hanno percezioni di attriti aggiuntivi, la sensazione di esprimere i watt e scaricarli a terra è la medesima, con o senza inserti. Un singolo inserto ha un valore alla bilancia di 19 grammi (rilevati), poca roba e permette di risparmiare qualche centilitro di liquido anti-foratura che, deve comunque essere inserito.

Concettualmente potremmo comunque farne a meno sui cerchi con predisposizione tubeless, ma onestamente riteniamo un inserto come il Vittoria Air Liner un prodotto molto importante ai fini della sicurezza e della performance per i cerchi hookless in carbonio con pesi ridotti.

Vittoria e Telemos Capital: una svolta importante

23.12.2022
4 min
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Vittoria è riconosciuta come uno dei migliori produttori di pneumatici per biciclette al mondo, grazie al forte know-how e agli stabilimenti produttivi tra i più avanzati ed efficienti del settore.

Oggi la storia dell’azienda di Brembate si arricchisce di un nuovo ed importante capitolo. Il fondo di investimenti londinese Telemos Capital lo scorso 12 dicembre ha infatti annunciato la firma di un contratto vincolante per l’acquisizione della maggioranza di Vittoria. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la leadership di Vittoria nella produzione di pneumatici ad alte prestazioni e di accelerarne la crescita globale.

Un ruolo importante sarà svolto da Wise Equity, realtà che dal 2000 si occupa della gestione di fondi di Private Equity investendo in piccole e medie imprese italiane.

Vittoria ha un forte know-how nella produzione di penumatici dedicati al ciclismo
Vittoria ha un forte know-how nella produzione di penumatici dedicati al ciclismo

Crescita internazionale

L’arrivo di Telemos Capital permetterà a Vittoria di accelerare i piani di espansione internazionale e lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e canali di vendita. L’azienda continuerà ad investire nella sostenibilità, innovazione e ricerca e sviluppo partendo dai propri siti produttivi avanzati e dal Vittoria Park. L’unico parco al mondo dedicato all’innovazione e all’esperienza di tutte le discipline del ciclismo, inaugurato di recente nei pressi della sede Vittoria di Brembate.

Stijn Vriends, Chairman & CEO di Vittoria ha commentato con queste parole l’acquisizione da parte di Telemos Capital: «In Vittoria ci impegniamo a realizzare gli pneumatici per bicicletta più avanzati, per offrire le migliori esperienze a tutti i ciclisti. Il supporto di Wise Equity è stato fantastico negli ultimi anni e siamo molto contenti che Telemos, con tutta l’esperienza nella crescita di brand internazionali di cui gode, abbia deciso di unirsi al nostro viaggio!»

Philippe Jacobs direttore esecutivo di Telemos Capital
Philippe Jacobs direttore esecutivo di Telemos Capital

Un’acquisizione che sa di privilegio

L’acquisizione di una realtà come Vittoria viene vista dal management di Telemos Capital, oltre che come un investimento, come un privilegio. A testimoniarlo sono le prime dichiarazioni di Philippe Jacobs, Executive Chairman of Telemos Capital che così ha commentato: «Da più di 60 anni, Vittoria è sinonimo di ciclismo ad alte prestazioni. Come testimoniato dalle innumerevoli vittorie e record conseguiti in tante e diverse discipline ciclistiche. Per noi è un privilegio essere i nuovi proprietari di un marchio così leggendario, siamo entusiasti di unire le nostre forze con il team Vittoria».

Jacob Polny, Chief Investment Officer di Telemos Capital ha aggiunto: «Crediamo profondamente nelle attuali tendenze di consumo nel ciclismo e nelle altre categorie del mondo outdoor e siamo impressionati dai risultati raggiunti da Vittoria finora. Non vediamo l’ora di collaborare con Stijn e con il Vittoria leadership team, e di contribuire con la nostra esperienza a costruire e a far crescere un altro marchio leader internazionale».

Il Vittoria Park è un’area rivolta all’utenza, ma anche allo sviluppo interno dei prodotti
Il Vittoria Park è un’area rivolta all’utenza, ma anche allo sviluppo interno dei prodotti

Un ruolo attivo sarà svolto come detto da Wise Equity. Paolo Gambarini, Founding Partner di Wise Equity, ha così commentato la nuova acquisizione da parte di Telemos Capital: «Vittoria è l’esempio perfetto di come Wise Equity supporta le aziende italiane e il loro management ad eccellere nel mercato globale. Negli ultimi anni, la crescita di Vittoria è stata impressionante e ha contribuito ad aumentare ulteriormente la sua leadership negli pneumatici premium per bicicletta. Questa posizione dominante sarà rinforzata dai recenti investimenti nel Vittoria Park, nell’Innovation Center e nella prima fabbrica a zero emissioni di CO2 nell’industria del ciclismo. Non vediamo l’ora di continuare la collaborazione con Vittoria, ora rafforzata da Telemos».

L’operazione di acquisizione si concluderà all’inizio del 2023. Gli advisor di Wise Equity e Vittoria sono stati Baird, Simmons & Simmons, OC&C, KPMG, Fieldfisher e Spada&Partners. Gli advisor di Telemos Capital sono stati Lincoln, Linklaters, Oliver Wyman e PwC. L’advisor del management è stato Fides Partners.

Vittoria

Con Vittoria Re-Cycling la gomma ha una nuova vita

07.12.2022
4 min
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Vittoria crede sempre più all’importanza dell’economia circolare e alla sostenibilità dei propri prodotti. Recentemente l’azienda bergamasca ha lanciato in collaborazione con esosport il programma Re-Cycling. Come suggerisce il nome, il suo obiettivo è quello di favorire il riciclo di pneumatici e camere d’aria per biciclette. Stiamo parlando di un programma che per la sua importanza e per gli obiettivi che si propone ha ottenuto il patrocinio della Federazione Ciclistica Italiana.

Sede Vittoria Group vista dall’alto con il nuovissimo Vittoria Park a circondarla
Sede Vittoria Group vista dall’alto con il nuovissimo Vittoria Park a circondarla

Numeri inaccettabili  

In Italia ogni anno vengono gettati nella raccolta indifferenziata circa 2 milioni di pneumatici per biciclette e circa 2 milioni di camere d’aria sempre per biciclette per un totale di circa 1.000 tonnellate di rifiuti destinati a discariche e inceneritori. A fronte di questi numeri non più sostenibili, Vittoria ha deciso di fare qualcosa di concreto attraverso il programma Re-Cycling coinvolgendo negozi di ciclismo e ciclofficine di tutta Italia. Al suo fianco l’azienda bergamasca avrà Esosport, realtà marchigiana nata nel 2009 e specializzata nel recupero e riciclo di materiali di scarto nel mondo dello sport.

Granulato generato da pneumatici e camere d’aria da bici
Granulato generato da pneumatici e camere d’aria da bici

Il negozio al centro

Come anticipavamo, il programma Vittoria Re-Cycling mette al centro i negozi di biciclette. Aderendo al programma, ciascun negoziante potrà godere gratuitamente del servizio di ritiro e smaltimento a norma di legge di copertoni e camere d’aria fuori uso fornito da esosport

Lo stabilimento ESO RECYCLING di Tolentino ospita un innovativo macchinario in grado di trattare e trasformare pneumatici e camere per biciclette in materia prima, sotto forma di granuli, che possono essere utilizzati per realizzare pavimentazioni antitrauma per parchi giochi e superfici sportive.

Facili da riconoscere

I punti vendita che hanno aderito al programma Vittoria Re-Cycling sono facilmente riconoscibili. Oltre ai contenitori per gli pneumatici e camere d’aria fuori uso, Vittoria fornirà loro in maniera gratuita materiale di comunicazione come pannelli pubblicitari, dépliant e cartelli da esporre in negozio. In questo modo, si vuole sensibilizzare il consumatore finale sull’importanza di rifornirsi presso commercianti che si impegnano attivamente a favore della sostenibilità.

In meno di due mesi, molti negozi hanno fatto richiesta di aderire al Vittoria Re-Cycling. Questo dato testimonia non solo la sempre maggiore attenzione al tema della sostenibilità da parte di tutta la filiera, ma anche il bisogno dei negozianti di ricevere supporto economico, legale e logistico per un corretto ritiro e smaltimento di pneumatici e camere d’aria da bici ormai fuori uso.

Ecco lo stabilimento di ESO Recycling a Tolentino
Ecco lo stabilimento di ESO Recycling a Tolentino

Una volontà comune 

Il programma Re-Cycling nasce dal desiderio condiviso di Vittoria e Esoport di introdurre anche nel mondo legato alla bicicletta il tema della circolarità.

Stijn Vriends, Presidente e CEO di Vittoria ha così commentato la nuova iniziativa promossa dalla sua azienda: «Dobbiamo lavorare duramente per creare una vera circolarità nell’industria del ciclismo. Con il programma Vittoria Re-Cycling, compiamo un primo importante passo. Promettiamo che ne seguiranno molti altri!».

Alle parole di Stijn Vriends si aggiungono quelle di Nicolas Meletiou, Managing Director ESO: «Siamo lieti che Vittoria abbia colto la valenza del nostro progetto di trasformazione dei rifiuti sportivi. Ogni piccolo gesto, come la raccolta, l’avvio al recupero e la trasformazione di pneumatici e camere d’aria di biciclette può rappresentare un valore per la sostenibilità ambientale, oltre a rappresentare un messaggio educativo di grande importanza. L’economia circolare è una grande opportunità da cogliere per ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente: è un gioco di squadra, si fa insieme».

Oltre a Vittoria Re-Cycling, l’azienda bergamasca è impegnata in una serie di iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale delle attività e dei prodotti. Vittoria è parte di Shift Cycling Culture, un ente il cui obbiettivo è quello di ridurre in modo strutturale le emissioni di gas serra. Inoltre, Vittoria sta costruendo in Thailandia il primo sito produttivo di pneumatici per biciclette al mondo a zero emissioni di CO2 che entrerà in funzione nel 2023.

Vittoria

Vittoria Park, dove anche i grandi ritornano bambini

04.11.2022
7 min
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Una mattinata nel Vittoria Park di Capriate. L'approfondimento con Loredana Calò, Alberto Arnoldi e Alex Cavalleri che se ne prendono cura, lo gestiscono, progettano le attività e accolgono il pubblico.

Partiamo dalla fine del discorso, mentre tutto intorno il sole carezza i dossi del Vittoria Park e il brusio dell’autostrada è un sottofondo appena percettibile (in apertura la foto dell’inaugurazione è di Annalisa Flori). La stradina in stile Roubaix richiama una bici da strada, dei ragazzi saltano nell’area mountain bike. Un paio di freeriders spiegano come dovrebbe essere fatto un appoggio all’uscita della curva.

L’enorme totem del Vittoria Park lo rende visibile anche da lontano
L’enorme totem del Vittoria Park lo rende visibile anche da lontano

L’ora di motoria

All’interno della Vittoria House invece, Loredana Loi tira fuori l’argomento anticipando la domanda che era sorta spontanea entrando nel parco.

«All’interno dell’Academy – dice la Managing Director del Vittoria Park – potrebbero arrivare anche le scuole. Abbiamo numerose richieste da quelle di questo bacino, ma anche di zone un po’ più lontane per portare qua i bambini. Anziché fare la classica ora e mezza di educazione motoria a scuola, hanno chiesto di farla all’interno del nostro parco. Quindi stiamo offrendo dei pacchetti nei quali avremo l’ingresso, l’istruttore, ma anche la possibilità di avere la bicicletta che verrà fornita da alcuni dei nostri partner».

Il ciclismo nelle scuole è da sempre un miraggio che adesso in questo scorcio della provincia bergamasca può concretizzarsi, aggiungendosi alle altre (poche) località che il modo l’hanno trovato seguendo vie differenti.

Alex e Alberto in prova sul percorso del Vittoria Park: i due provengono dal mondo MTB
Alex e Alberto in prova sul percorso del Vittoria Park: i due provengono dal mondo MTB

Cinque ettari di piste

Vittoria Park, una superficie di 50.000 metri quadri accanto allo stabilimento Vittoria, subito fuori dall’uscita di Capriate. In qualche misura, arrivandoci senza averlo mai visto, fa pensare al mondo dei Teletubbies, con la Vittoria House coperta di prato verde, sotto a un tratto di pista in asfalto.

«In 5 ettari di terreno – spiega Alberto Arnoldi, Bike Park Supervisor – abbiamo cercato di costruire e di riprodurre a 360 gradi tutte le discipline del ciclismo. Per la parte più didattica e per le persone che vogliono approcciarsi al mondo del ciclismo, abbiamo una parte mountain bike divisa su tre livelli di difficoltà, facile, medio e difficile. Tutte queste aree sono suddivise e sono strutturate per fare in modo che la persona si approcci in modo graduale alle difficoltà del parco.

«E per voi che amate il ciclismo su strada – sorride – abbiamo un anello d’asfalto di circa un chilometro, lungo il quale abbiamo riprodotto il terreno delle tre grandi classiche del ciclismo che sono il Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Strade Bianche». 

A corollario del pedalare liberi, spiega, è nata la Vittoria Academy, dedicata al mondo dei bambini e agli adulti. Entrambi hanno come approccio comune la progressione didattica e la crescita nelle varie discipline.

La Vittoria House

La Vittoria House fa pensare ai genitori che accompagnano i figli o alla meritata birra di fine allenamento. L’arredo è moderno, con legno e cristallo che si integrano molto bene nel verde dei dintorni.

«La struttura suddivisa è in due parti – spiega Alex Cavalleri, Workshop Manager di Victoria Park – in un locale c’è la zona bar e all’interno anche una piccola zona shop dove vendiamo i prodotti Vittoria. Nel secondo locale c’è una zona adibita al mondo business, quindi un auditorium per programmare qualsiasi tipo di evento, congresso e show.

«Tra i vari servizi c’è la possibilità di noleggiare diverse tipologie di bici messe a disposizione dai diversi brand che vorranno far testare i loro modelli anche prima del lancio ufficiale. Tutti gli ospiti che entreranno al Vittoria Park avranno un riferimento tecnico per piccole manutenzioni, piccoli setup e consigli tecnici su sfruttare al meglio la propria bicicletta».

La pump track si trova nell’area skills, accanto al grande air bag
La pump track si trova nell’area skills, accanto al grande air bag

Tutto con un’app

Il Vittoria Park, fa notare Cavalleri, è una struttura a 2.0 totalmente digitale, che non prevede l’uso di contanti. Ogni ospite dovrà scaricare l’applicazione Vittoria Park, registrarsi con un proprio account e acquistare le due diverse tipologie di biglietti. Da una parte, quello gratuito come visitatori, che gli permetterà di passeggiare lungo i sentieri pedonali e di entrare nella Vittoria House. Dall’altra parte, il biglietto per il ciclista, che può scegliere un’entrata giornaliera o la mezza giornata.

«Per il futuro stiamo organizzando dei pacchetti di training session da due ore – spiega – e anche la possibilità di un abbonamento per i nostri ospiti più assidui. Tramite l’applicazione Vittoria Park si possono anche noleggiare le biciclette e tutti i dispositivi di protezione individuale».

Le tariffe per ora prevedono il giornaliero a 48 euro, la mezza giornata a 24.

Tre diversi livelli

Loredana Calò, come detto, è la Managing Director del Vittoria Park e spiega che la struttura nasce come un progetto per rispondere all’esigenza di Vittoria di disporre di un’area test e per venire incontro alle esigenze del pubblico.

«Tutto il parco – spiega – è stato sviluppato su tre diversi livelli, sia per l’approccio al consumatore sia per il testing delle nostre gomme, perché questo ci permette appunto di stressare l’utilizzo degli pneumatici. E’ un progetto molto importante perché si basa sul tre fronti strategici che sono appunto tutta l’area di fun and learning e di well being, perché vogliamo rispondere a un segmento di consumatori che cercano il benessere e il miglioramento di se stessi. Abbiamo anche l’aria di branding, un’opportunità sia per Vittoria sia per le aziende che sono con noi nelle diverse partnership, di esporre prodotti, far vedere e testare i propri prodotti sia internamente nelle piste del parco sia con lo stesso consumatore.

«Un grande laboratorio di test all’aperto – conclude – che si arricchirà anche di test all’interno l’anno prossimo grazie ai Vittoria Labs. Quindi diciamo che è un asset strategico per tutta la categoria. Vogliamo diventare un polo di integrazione di tutte le conoscenze e le competenze, per sviluppare nuovi progetti, raccogliere dati e feedback dei nostri consumatori o semplicemente anche per fare eventi».