Un altro Giro per la Jumbo, ma a Trieste vince Foldager

18.06.2023
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TRIESTE – L’ultima tappa di un Giro fa provare sempre dei sentimenti contrastanti. Cessa il nervosismo della corsa, ci si può finalmente rilassare e lasciar andare la tensione accumulata. Al tempo stesso però, fa percepire quel senso di nostalgia verso quello che rimarrà comunque un ricordo indelebile di tutti coloro che lo hanno vissuto.

Quello di quest’anno, in particolare, è un Giro particolare: si assegna il primo Trofeo Next Gen. A metà settimana poi è arrivata la devastante notizia della morte di Gino Mader. E dopo la dedica di Jan Christen, arriva anche quella di Anders Foldager. E’ infatti il danese della Biesse-Carrera ad aggiudicarsi l’ultima tappa del Giro Next Gen, indicando il cielo, là dove ora c’è anche Gino. 

«Ho sognato questa vittoria – racconta Anders – sin dal mio secondo posto dell’anno scorso. E’ stato difficile correre dopo la terribile notizia di due giorni fa, quando abbiamo saputo di Gino Mader. Tutti ci lanciamo in discesa, fa parte del nostro lavoro, ma è una notizia difficile da accettare».

Uno sprint a due

Anche al Giro Next Gen è arrivata l’estate e l’8ª tappa si è svolta all’insegna delle alte temperature. Il gruppo è partito da Tavagnacco (Cavalicco) alla volta di Trieste, per un totale di 135 chilometri. L’altimetria non presenta grandi difficoltà ed evidenzia come gli ultimi chilometri siano in costante discesa. La fuga di giornata si compone di quattro uomini: Anders Foldager (Biesse-Carrera), Manuel Oioli (Q36.5 Continental), Luca Cretti (Colpack Ballan) e Simone Griggion (Zalf Euromobil Fior). Una proficua collaborazione e un generale disinteresse da parte del gruppo gli fa guadagnare fino a 5’10”.

Dietro però le squadre iniziano ad organizzarsi: la Trinity Racing, già forte di due vittorie a questo Giro, e la squadra di casa, il Cycling Team Friuli, si mettono in testa per aumentare l’andatura. Il vantaggio dei fuggitivi inizia a diminuire, ma quando mancano 20 chilometri all’arrivo il gruppo deve recuperare ancora oltre due minuti.

Foldager e Cretti allungano, facendo alzare bandiera bianca agli altri due compagni di fuga: dopo Prosecco, i due in testa hanno ancora un vantaggio di 50” che gli basteranno per arrivare soli al traguardo. E’ uno sprint a due quello di Trieste, vinto nettamente dal danese della Biesse-Carrera Anders Foldager.

La corazzata giallo-nera

Sarà un anno fortunato, sarà l’Italia o forse il Friuli: la Jumbo-Visma è inarrestabile e dopo il Giro d’Italia, vince anche il Giro Next Gen. Non più tardi di un mese fa, la corsa rosa ha consacrato Primoz Roglic maglia rosa sulla salita del Monte Lussari e oggi, sempre in ricordo di Enzo Cainero, Johannes Staune-Mittet vince il suo Giro

«In squadra ne abbiamo parlato per tutta la settimana – dice sorridendo il norvegese in Maglia Rosa – ma Trieste sembrava ancora lontana. E adesso eccoci qua a festeggiare».

D’obbligo l’uso del plurale, perché sul podio di Piazza Unità è salita l’intera Jumbo-Visma Devo Team come migliore squadra della corsa: «Tutti loro si sono meritati di salire sul podio accanto a me. Questa corsa non poteva finire in modo migliore».

Staune-Mittet cammina dietro il palco con un grande sorriso, che non ha negato ai tifosi che si sono avvicinati per una foto o un autografo. 

E Martinelli cresce

Al Giro Next Gen non trionfa solo Anders Foldager con il suo successo di tappa e Johannes Staune-Mittet non veste solo la Rosa. Il vincitore dell’edizione 2023 infatti è anche il leader della classifica dei GPM, guadagnata dopo la vittoria sul Passo dello Stelvio, e di quella Combinata. Alessio Martinelli è invece il miglior italiano del Giro Next Gen, mentre Alexy Faure Prost porta a casa la Maglia Bianca di miglior giovane. E’ di Davide De Pretto la maglia ciclamino.