Jonathan Milan ci ha abituati bene, nelle ultime due stagioni lo abbiamo visto vincere e piazzarsi spesso. Il canovaccio, anche in questo primo assaggio di 2024, non è cambiato, nonostante il gigante friulano abbia cambiato la maglia. Le prime volate con la Lidl-Trek si sono trasformate in una vittoria e in un secondo posto, tutte raccolte alla Volta a Valenciana. L’antipasto è stato servito, ora Milan si appresta a partire di nuovo, ma questa volta il volo non punta al caldo della Spagna, ma al freddo del Belgio.
«Per il momento sono a casa – ci dice un contento Milan da dietro il telefono – parto il 21 febbraio per l’opening weekend. Sono gare che mi piacciono molto, l’anno scorso ero in buona condizione, quest’anno stiamo cercando di fare le cose nel modo giusto per arrivare pronti. Mi sento bene, anche la Valenciana ha confermato queste mie sensazioni».
Subito in testa
Vincere aiuta a vincere. Non perdere il feeling con il successo è importante, per il morale, per le gambe e per iniziare bene la stagione. Muovere i primi passi nella giusta direzione aiuta a lanciarsi verso gli obiettivi che contano con il giusto entusiasmo.
«In Spagna – prosegue Milan – mi sentivo bene, ma era normale, ecco forse non mi sentivo pronto per vincere. Avevo qualche punto di domanda, come giusto che sia a inizio stagione. Le tappe erano impegnative e le altimetrie lo hanno dimostrato, ma gli allenamenti in inverno sono stati buoni. L’ho visto proprio sulle salite, sulle quali ho tenuto molto bene per essere un velocista.
«Le prime volate le ho fatte insieme a Simone (Consonni, ndr), ci conosciamo da tanti anni e abbiamo lavorato molto in pista. Su strada è un’altra cosa, anche in questo campo avevo dei dubbi, ma sono stati spazzati via al primo successo. La volata che mi hanno tirato quando ho vinto è stata perfetta, anche in gara è andato tutto per il verso giusto. Ora faremo altre gare e affineremo la tecnica ancora di più».
In Belgio il weekend del 25 e 26 lancerai la stagione delle Classiche?
Sì, è un punto di partenza per le gare che arriveranno. Sono corse importanti, impegnative e che mi piacciono molto. La squadra è forte, da questo punto di vista sono molto fiducioso. Oltre a me ci sono tanti corridori che possono fare bene: Pedersen e Stuyven ad esempio.
Più frecce allo stesso arco…
Ognuno ha i propri obiettivi, siamo più capitani. Di conseguenza ci sono diverse persone che potranno fare bene quando arriverà il momento di giocarsela. I ragazzi sono pronti e lo sono anche io, ammetto di essere molto carico.
Uno dei tuoi obiettivi, a proposito di Classiche, sarà la Roubaix?
Quest’anno farò due Classiche Monumento: Milano-Sanremo e Roubaix. Pedersen ed io, un mesetto fa, siamo stati a fare delle prove dei materiali per la Roubaix.
Tanto dipenderà dalle gare prima, come la Tirreno-Adriatico.
Sarà una bella prova in preparazione alla Milano-Sanremo, con tante tappe importanti. Tra l’altro la Corsa dei due Mari sarà la prossima che correrò insieme a Consonni. La Sanremo è una gara bella, veloce e che mi piace. E’ difficile da interpretare, ma con il tempo spero di prenderci sempre più dimestichezza.
Ci saranno tanti impegni importanti nel 2024, come li avete programmati?
La stagione è piena e va pianificata bene, ci sono diversi obiettivi: su strada con la squadra e in pista con la nazionale. Su strada i miei impegni maggiori saranno le Classiche e il Giro. Per quanto riguarda la pista il focus sarà sulle Olimpiadi. Sono due grandi obiettivi e tutto va organizzato per il meglio.
Immaginiamo che il cammino sia già praticamente delineato, no?
Direi di sì, mancano dei piccoli dettagli che vedremo dopo la prima parte di stagione. Intanto sono contento dell’equilibrio che hanno trovato la squadra e la nazionale. Alternare bene gli allenamenti tra pista e strada è fondamentale. Dopo il Giro dovrei fermarmi, riposare e preparare l’Olimpiade. In quest’ottica probabilmente farò un ritiro in altura prima di agosto.
Insomma, la stagione è lanciata, in bocca al lupo!
Crepi e ci vediamo sulle strade!