Merida Valtellina social ride: Stelvio e Gavia con Sonny Colbrelli

05.08.2023
3 min
Salva

Saranno le mitiche ascese valtellinesi del Passo dello Stelvio e del Passo Gavia le assolute protagoniste del secondo appuntamento con la social ride di Merida Italy. L’iniziativa consentirà a tutti coloro che vorranno partecipare di pedalare lungo gli epici tornanti dei due passi alpini accompagnati da Sonny Colbrelli ed in sella alle biciclette Merida del team Bahrain Victorious. E questo anche grazie alla perfetta coincidenza, nei stessi giorni dell’iniziativa, di Enjoy Stelvio Valtellina che prevederà (il 2 e 3 settembre prossimi) le strade delle due storiche salite legate alla storia del grande ciclismo completamente chiuse al traffico. Enjoy Stelvio Valtellina è un evento che dal 2018 programma un calendario specifico di chiusure al traffico motorizzato con l’intento di valorizzare i grandi passi alpini del Parco dello Stelvio e dell’Alta Valtellina. 

Dopo il successo della prima iniziativa, andata in scena in giugno in occasione del Sella Ronda Bike Day, torna dunque e… raddoppia l’imperdibile giornata in bicicletta promossa da Merida Italy. Dalle splendide Dolomiti la Merida Social Ride si sposta sposta nello scenario dell’Alta Valtellina dove si potrà scegliere se prendere parte alla pedalata sul Passo dello Stelvio, sabato 2 settembre, oppure a quella lungo i tornanti del Passo Gavia l’indomani domenica 3 settembre. 

Colbrelli insieme allo staff di Merida e la sua Reacto Limited Edition
Colbrelli insieme allo staff di Merida e la sua Reacto Limited Edition

Sui pedali con il Re di Roubaix

E per affrontare al meglio questi due splendidi tracciati, lungo cui si sono scritte autentiche pagine di storia del ciclismo mondiale, Merida Italy metterà a disposizione di ciascun partecipante una Scultura Team: esattamente la stessa bicicletta con cui gareggiano i corridori del Team Bahrain Victorious, nonché la divisa ufficiale del team. Ma non solo, a guidare lo speciale gruppo di 12 fortunati ciclisti selezionati dalla campagna social – già in corso in questi giorni – sarà niente meno che il vincitore della Parigi-Roubaix 2021 Sonny Colbrelli, che pedalerà con la sua personalissima Merida Reacto Limited Edition recentemente presentata presso la sede italiana del bike brand taiwanese.

L’iscrizione alla Merida Valtellina social ride è gratuita, ma la previsione è quella di un massimo di 12 posti disponibili per ciascuna delle due giornate, quella sullo Stelvio e quella sul Passo Gavia (non si potrà prendere parte a tutti e due gli appuntamenti). In entrambi i casi il punto di partenza delle due pedalate sarà Bormio. 

Per scalare i fantastici passi del Parco dello Stelvio come un vero professionista, è già possibile inviare la propria candidatura compilando il modulo al seguente indirizzo (reperibile anche sul sito web e sui profili social di Merida Italy):

Merida

Enjoy Stelvio Valtellina

Merida in Francia con biciclette per… collezionisti

01.07.2023
3 min
Salva

Il Tour de France è oramai in rampa di lancio, e le Merida Reacto e Scultura Team della Bahrain Victorious si presenteranno al via da Bilbao in una versione estremamente originale caratterizzata da design cromatico unico e ispirato alla tradizione millenaria della pesca e del commercio di perle nel Bahrain.

Risalente a oltre 4.000 anni fa, la pesca e il commercio delle perle ha rappresentato l’economia del Bahrain una fiorente attività economica: per molti secoli una vera e propria spina dorsale dell’economia del paese arabo che si affaccia sul Golfo Persico. Con questa “limited edition” Merida ha voluto celebrare questa pratica millenaria. Il design Pearl Edition intende catturare la bellezza naturale di queste gemme marine, con dettagli verde acqua che richiamano le trasparenze del Golfo Persico e sottili tocchi dorati a rappresentare il bagliore delle perle. La nuova colorazione interesserà anche le divise, i caschi, le borracce e le auto della squadra, e sarà ammirabile esclusivamente durante il Tour de France in procinto di partire dai Paesi Baschi.

La colorazione bianca è pensata per omaggiare la tradizione della pesca nello stato del Bahrain
La colorazione bianca è pensata per omaggiare la tradizione della pesca nello stato del Bahrain

Sei esemplari in vendita

Sotto la scintillante verniciatura bianco perla, blu e oro, le biciclette della squadra mantengono però le proprie caratteristiche… La Reacto Team si conferma come la prima scelta per le tappe veloci e pianeggianti, andando a giocare un ruolo decisivo in testa al gruppo nelle volate finali. La Scultura Team, invece, mette in campo le sue eccezionali doti di bicicletta da salita grazie ad un comfort da leader di categoria unito ad una maneggevolezza estremamente precisa.

Le Scultura Team e le Reacto Team Pearl Edition Bahrain Victorious Tour de France 2023 saranno disponibili in edizione limitata in soli tre pezzi ciascuna (dunque appena sei complessive) per gli appassionati e collezionisti italiani che desidereranno possedere una bicicletta davvero più unica che rara.

La novità riguarda tutti gli accessori: divise, caschi e borracce
La novità riguarda tutti gli accessori: divise, caschi e borracce

Ricordiamo che il marchio taiwanese Merida è stato fondato nel 1972 nella città di Yuanlin, e che il nome dell’azienda nasce dalla traduzione delle tre sillabe “Me-Ri-Da” che indicano l’obiettivo di realizzare soltanto prodotti di alta qualità, consentendo a chiunque di raggiungere i propri traguardi nel modo più piacevole possibile.

Produzione a Taiwan e centro di ricerca e sviluppo dei prodotti Merida in Germania, rappresentano un binomio perfetto e di successo che rende Merida uno dei brand di riferimento nel settore, anche in virtù di una offerta che spazia dalle biciclette da strada alle Mtb, dalle bici elettriche a quelle per bambino.

Merida

Le Dolomiti “teatro” della Merida Sellaronda Social Ride 

07.06.2023
3 min
Salva

“Pedalare significa anche condividere una passione comune tra persone che non si conoscono…”. Ed è proprio seguendo questo autentico e sincero pensiero che sabato 10 giugno andrà in scena a Colfosco, in Alta Badia, l’edizione numero uno della Merida Sellaronda Social Ride: primo appuntamento di una serie di giornate 100% dedicate alla bicicletta per permettere a tutti gli appassionati che decideranno di intervenire di pedalare alcune delle migliori biciclette top di gamma prodotte dal notissimo brand taiwanese.

Grazie a questa nuova iniziativa, il già corposo calendario estivo di eventi targati Merida Italy si arricchisce di una nuova Social Ride: sinonimo di giornate da vivere in bicicletta nel corso delle quali si avrà la possibilità di pedalare su alcuni dei modelli Merida – come Scultura e Reacto – nella loro versione Team, ovvero quella riservata ai componenti della formazione WorldTour Bahrain Victorious. Un’iniziativa quest’ultima che rientra a pieno titolo tra le attività promosse per accogliere gli utenti Merida, ma anche per invitare nuovi ciclisti incuriositi di provare, nel corso di una giornata loro riservata, alcune tra le biciclette più performanti del gruppo dei professionisti.

Solo 12 posti

Come appena anticipato, il primo appuntamento con la Merida Sellaronda Social Ride si terrà sabato 10 giugno nello scenario unico rappresentato dalle Dolomiti altoatesine. L’incontro è fissato a Colfosco, in Alta Badia, dove 12 fortunati ciclisti potranno ritirare la propria Scultura, o la propria Reacto, e partire sui pedali accompagnati dallo staff di Merida Italy, circondati da boschi fitti e punte rocciose, alla volta dei quattro valichi dolomitici intorno al massiccio del Sella: il Passo Campolongo, il mitico Pordoi, il Sella e il Passo Gardena, lungo un percorso di 53 chilometri con un dislivello di 1.637 metri. L’appuntamento da segnare il agenda è dunque per le ore 8 di sabato 10 giugno presso Sport Edoardo di Colfosco, dove i tecnici Merida effettueranno uno scrupoloso “bike fitting” ai dodici fortunati partecipanti.

Merida affianca da anni i corridori del team WorldTour Bahrain Victorious
Merida affianca da anni i corridori del team WorldTour Bahrain Victorious

Inoltre, a disposizione degli intervenuti verrà anche fornito un kit MORE S.A.F.E: il sistema “scan for emergency” sviluppato da Merida Italy e composto da un pacchetto di QR Code adesivi, da applicare sulla bicicletta e sul casco, che attraverso una specifica app vengono associati ai dati anagrafici e sanitari del ciclista. In eventuali situazioni di emergenza, i soccorritori potranno scansionare il QR Code presente sugli adesivi per così poter avere immediatamente un identikit della persona da aiutare, oltre ai contatti di emergenza. Un’occasione, dunque, per far conoscere meglio uno strumento che può risultare molto, molto utile a tutti i ciclisti.

L’iscrizione alla Merida Sellaronda Social Ride è gratuita, ma il numero dei partecipanti è limitato a soli dodici posti disponibili. Tutti coloro che volessero vivere questa bellissima esperienza, sono invitati ad inviare la propria candidatura compilando il modulo al seguente indirizzo web: bit.ly/meridasocialride.

Merida

Merida ed i cinquat’anni celebrati con una Scultura “limited”

27.07.2022
3 min
Salva

Il brand taiwanese Merida taglia il traguardo dei primi cinquant’anni di attività. E proprio per festeggiare al meglio queste vere e proprie “nozze d’oro”, la sede italiana di Merida si appresta ad introdurre una “limited edition” del proprio modello Scultura, presentata in settembre.

Saranno 60 biciclette esclusive riservate ad un pubblico di autentici intenditori. 

La storia

La storia di Merida inizia nel 1970, anno i cui Ike Tseng, un giovane uomo d’affari di Taipei, si trova in viaggio per gli USA. Nel corso della trasferta, entrando in un negozio di biciclette, Tseng trova un cartello con un messaggio chiaro: “non si riparano biciclette fabbricate a Taiwan”. La ragione la spiega lo stesso titolare del punto vendita, adducendo alla scarsa qualità delle bici provenienti da quel paese… Superato lo sgomento per quella frase, e raccolto il guanto di sfida, Ike Tseng rientra in patria con l’intenzione di sfatare questo pregiudizio. Un paio di anni più tardi inaugura a Yuanlin, a ovest dell’isola di Taipei, Merida Industry Co. Ltd: un’azienda che sarebbe in poco tempo diventata uno dei principali produttori al mondo di biciclette.

Il nome scelto non è casuale, infatti Merida rappresenta una forma costruttiva delle tre sillabe “Me-Ri-Da” che nella lingua di Taiwan esprimono l’obiettivo dell’azienda di realizzare prodotti di alta qualità, per consentire a chiunque di raggiungere la propria destinazione nel modo più piacevole possibile.

Negli anni il brand ha accresciuto la propria fama: la produzione è sempre più concentrata a Taiwan, dove è possibile avere un controllo costante delle fasi di realizzazione. Lo sviluppo di nuove soluzioni ha come sede un laboratorio di proprietà in Germania, tra i più innovativi del comparto. I due gruppi di lavoro si muovono in sinergia nelle diverse fasi di progettazione di una bici. Per un designer o un ingegnere a Stoccarda c’è sempre una controparte a Taiwan che valuta l’implementazione delle proposte nel ciclo produttivo.

Una iniziativa italiana

Come anticipato, per celebrare al meglio il raggiungimento di questa importante ricorrenza, la sede italiana di Merida ha messo a punto una “limited edition” in appena sessanta esemplari del modello Scultura.

«Quello che tagliamo quest’anno – ha dichiarato Gianluca Bonanomi, il sales manager di Merida Italy – è un traguardo importantissimo. Cinquant’anni di attività sul mercato, vissuti da attori protagonisti, non è da tutti, e quello che come Italia faremo sarà di festeggiare questa ricorrenza attraverso una rielaborazione grafica del nostro modello iconico Scultura. Solo sessanta biciclette, rigorosamente numerate come solo le opere d’arte devono essere».

Merida

Merida alza il velo sulla Scultura Team 2022

01.09.2021
4 min
Salva

L’abbiamo vista per la prima volta seminascosta nel ritiro di Livigno, dove Damiano Caruso stava preparando l’avventura olimpica, mentre contemporaneamente i suoi compagni la usavano per vincere corse in giro per l’Europa.  Per la nuova Scultura Team 2022, Merida ha deciso di fare le cose in grande.

Introdotto nel 2006, il modello è sempre stato sinonimo di leggerezza, affidabilità, comfort e reattività, diventando una delle biciclette più iconiche del WorldTour.

La linea non mente: la Scultura team 2022 è una bici allround, leggera ed aerodinamica
La linea non mente: la Scultura team 2022 è una bici allround, leggera ed aerodinamica

La quinta generazione della Scultura ha continuato la strada tracciata dai modelli precedenti, dal giorno che è stata consegnata al team Bahrain Victorious. E’ stata portata alla vittoria da Mark Padun in due tappe del Critérium du Dauphiné, da Dylan Teuns al Tour de France e ancora da Damiano Caruso alla Vuelta Espana.

Più leggera

La Scultura è sempre stata una bici dedita ad aiutare l’atleta quando la strada si impenna, con la sua predisposizione a ridurre la fatica. Il nuovo telaio, infatti, è più leggero del 4 per cento rispetto al precedente. 

Viene aumentato anche il comfort, sarà possibile, qualora l’atleta lo prediliga, montare pneumatici da 30 millimetri. Il reggisella è più esteso per fornire una seduta migliore e più duratura. Una bici più comoda vuol dire anche meno fatica

Aerodinamica

Il passo in più in casa Merida è lo studio e il netto miglioramento delle parti aerodinamiche. La riduzione della resistenza aerodinamica è migliorata di circa 10 watt rispetto al modello precedente, il peso di 6,8 chilogrammi, imposto dall’UCI, è stato facilmente raggiunto.

La prima cosa che si nota è la differenza nel disegno del carro posteriore, del tubo sterzo e nel profilo della forcella, geometrie più accattivanti, pronte a fendere l’aria come una sciabola.

Spariti tutti i cavi

Vi ricorderete la vecchia Scultura, con ancora qualche cavo in mostra? Bene dimenticatela. La nuova Merida Scultura ha il passaggio cavi totalmente integrato. Rimane la versatile e leggera “tuttofare” di casa ma con la possibilità di stupire ed essere ancor di più protagonista.

La nuova Scultura sarà visibile al Bike Festival di Rimini dal 10 al 12 settembre presso lo stand Merida Italy.

merida-bikes.com

Caruso, i meccanici e la Scultura: premio alla concretezza

04.06.2021
5 min
Salva

Damiano Caruso è così un bravo ragazzo da non rompere le scatole nemmeno ai meccanici. E certo i meccanici delle squadre più grandi ne vedono e ne hanno viste di tutti i colori. La sua Scultura è standard e questo da un lato depone a favore delle Merida con cui corre il Team Bahrain Victorious, dall’altro fa capire che quando un corridore si trova bene, non c’è poi molto da pretendere in regolazioni e sfumature.

Merida Scultura Bahrain
Questa è la Merida Scultura con cui Caruso ha corso il Giro d’Italia
Merida Scultura Bahrain
Questa è la Merida Scultura con cui Caruso ha corso il Giro d’Italia

«Damiano è un corridore normale – dice Ronny Baron – che non stressa i meccanici, ma è molto attento che la bici sia perfetta. Non vuole errori, ma una volta assodato questo, non fa richieste strane e si fida di noi. Quando al mattino scende dal pullman, arriva alla bici, la solleva, fa girare le ruote e controlla che il peso della valvola sia ben bilanciato. E’ uno dei pochi che prima di andare a cena sul camion ristorante passava da noi che ancora eravamo al lavoro, sempre col sorriso, a chiederci come stessimo».

Zoncolan con il 36×32

Quando ti va bene la bici di serie, c’è poco da raccontare, se non allungare lo sguardo ai componenti che di volta in volta durante un Giro d’Italia così eterogeneo, con tappe su sterrato e salite dalle pendenze proibitive, capita di utilizzare.

Ronny Baron è fra i meccanici più esperti del Team Bahrain Victorious
Ronny Baron è fra i meccanici più esperti del Team Bahrain Victorious

«Prima del Giro – continua Baron – i direttori sportivi avevano esaminato bene ogni tappa e visto se ci fossero state variazioni dell’ultima ora, per cui la scelta dei rapporti è abbastanza inquadrata. In tutto il Giro, Damiano ha usato una sola volta il 36×32 sullo Zoncolan. Di base, preferisce avere un plateau più piccolo davanti che dover usare il 32 dietro, in modo da far lavorare meglio la catena. Perciò, ad eccezione della tappa dello Zoncolan, davanti usava il 38. Anche nel giorno che ha vinto e sempre con pedivelle da 172,5. Queste piccole variazioni le riportiamo esattamente anche sulla bici di scorta. Deve essere identica a quella da gara, una cosa in più da guardare in un Giro in cui ha piovuto spesso e tutte le sere siamo stati costretti a lavare, asciugare e lubrificare tutte le bici».

Meglio i tubolari

Sul fronte delle ruote, Caruso ama sentire la bicicletta bella rigida, per cui usa sempre le ruote Vision Metron da 55 e solo in rare occasioni, come ad esempio nella tappa di Montalcino, ha usato quelle da 40.

Sulle strade bianche con cerchi da 40 e tubolari Continental ALX da 25
Sulle strade bianche con cerchi da 40 e tubolari Continental ALX da 25

«Quel giorno in particolare – spiega Baron – hanno usato tutti tubolari da 25, i Continental Alx, più spessi e zigrinati con cui avevamo già corso alla Strade Bianche senza forature. Proprio sul fronte delle gomme, Damiano è abbastanza netto. Ha provato i tubeless che gli piacciono, ma in corsa vuole i tubolari, soprattutto nelle tappe di salita. Per il resto, la sua bici è fedele alla Scultura di serie, misura 54 con sella Prologo Nago C3, per la quale abbiamo raggiunto davvero un ottimo livello. Pesa 6,880 chili e non scendiamo al limite perché dovendo montare il transponder di Velon, bisogna tenersi un centinaio di grammi di tolleranza. E ci si trova talmente bene, da non aver usato la doppia bici. Nelle tappe veloci avrebbe potuto usare la Reacto, ma ha preferito non lasciare la Scultura».

Crono sul Teide

Un altro fronte interessante riguarda la bici da cronometro, perché il siciliano è andato bene sia in quella di Torino che nell’ultima a Milano.

Questo il manubrio Metron 6D integrato che Caruso usa con attacco da 12 e larghezza da 42
Questo il manubrio Metron 6D integrato che Caruso usa con attacco da 12 e larghezza da 42

«Caruso ci ha lavorato – dice Baron – sin da inizio stagione. Aveva la bici da crono anche sul Teide, sia per fare i suoi carichi di lavoro, sia per abituarsi alla posizione. Tramite Fsa gli è stato fatto un body scan mentre era sul rullo, grazie al quale sono state rilevate le sue misure da cui è stato ricavato un manubrio su misura con poggia gomiti integrati. Come integrato è anche il manubrio sulla bici da strada, il Metron 6D, con attacco da 120 e larghezza da 42. Damiano non ha grandi richieste. Anche quando gli arrivano gli scarpini nuovi, li affida a noi per le tacchette. E noi sappiamo che devono essere perfetti».

Ha lavorato tanto a crono, anche sul Teide. Il manubrio è su misura
Ha lavorato tanto a crono, anche sul Teide. Il manubrio è su misura

Il giusto assetto

Magari a questo punto è anche sbagliato dire che Caruso si accontenti. Corre in una squadra di vertice che dispone di materiale eccellente. Ha raggiunto una posizione in sella che gli permette di esprimersi al meglio. E’ circondato da professionisti top di gamma che si occupano di lui. Perché perdere energie nervose inseguendo millimetri e variazioni cervellotiche quando hai la certezza di essere a posto?