Dieci domande a Bartoli per esplorare il mondo di Paletti

14.03.2025
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Da quando Luca Paletti, nell’intervista fatta alla vigilia del Trofeo Laigueglia, ci ha detto che il suo preparatore è Michele Bartoli, ci si è accesa una spia. Quando un corridore entra nell’orbita dell’ex professionista e preparatore toscano non è mai per caso. Il ragazzo della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè si allena sotto i dettami di Michele Bartoli fin da quando era al secondo anno juniores, i due sono arrivati ormai al quarto anno di lavoro insieme. Ma cosa ha trovato Bartoli nel giovane emiliano?

«Fin da quando era junior – racconta il vincitore di un Fiandre e due Liegi – era un ragazzo, anzi ragazzino, interessante. Nonostante la giovane età, era parecchio determinato e con le idee chiare. Nel parlarci si capiva avesse una maturità superiore ai suoi coetanei. Devo ammettere che lavorare insieme è stato facile fin da subito. Paletti era in grado di darmi dei feedback, per quanto riguarda gli allenamenti e i lavori da fare, che mi aspettavo di trovare in un corridore di ben altra esperienza. Per me contano tanto le risposte e le considerazioni che un atleta riesce a darmi».

Paletti è arrivato alla Vf Group-Bardiani nell’inverno del 2022
Paletti è arrivato alla Vf Group-Bardiani nell’inverno del 2022
Per certi versi un ragazzo già pronto?

Consapevole di quello che doveva fare. Ad esempio era in grado di capire quali riscontri avrebbe dovuto avere da un certo tipo di allenamento e riusciva a riportarmi le sue sensazioni a riguardo. Una sensibilità che da un ragazzo di 17 anni non ti aspetti. 

Che atleta hai trovato?

Tutto da scoprire, forte in salita e a cronometro. Ma è anche molto bravo nel ciclocross, disciplina che ha sempre tenuto fino a questo inverno e che non escludo possa tornare a fare. Per il momento abbiamo deciso, in accordo con il ragazzo e la squadra, di accantonare un attimo il cross. Si è trattato di una scelta non facile, io sono favorevole alla doppia attività, ma alla sua età è importante formarsi. Per certi aspetti il cross toglie equilibrio alla preparazione su strada. 

In che senso?

Quando sei un atleta formato, come possono essere Van der Poel o Van Aert, si possono tenere più discipline senza troppi pensieri. I problemi, se così li vogliamo definire, arrivano quando si è giovani. All’età di Paletti, 20 anni, si è alla ricerca della propria dimensione su strada e si è soggetti a molti giudizi. Nell’inverno appena trascorso lui ha avuto modo di identificarsi.

Il giovane emiliano ha sempre fatto ciclocross durante la stagione invernale (foto Alessandro Billiani)
Il giovane emiliano ha sempre fatto ciclocross durante la stagione invernale (foto Alessandro Billiani)
Cosa avete capito?

E’ un ragazzo che può crescere parecchio nelle gare a tappe. Nelle salite lunghe e a cronometro si trova a suo agio. Lo abbiamo visto in questi primi appuntamenti del 2025, sia alla Valenciana che al Gran Camino si è piazzato tra i primi venti a cronometro. E nelle tappe di salita è sempre rimasto agganciato ai primi. 

Questo è stato un inverno che ha aperto nuove porte sulle qualità di Paletti?

Se vogliamo possiamo considerare il 2025 come il suo primo anno da professionista, nonostante sia alla Vf Group da due stagioni e abbia iniziato la terza. Abbiamo iniziato a lavorare sulle sue basi e per essere la prima stagione in cui si concentra al massimo sulla strada, siamo a buon punto. Con i giovani non si deve lavorare sul presente, ma in prospettiva futura.

Uno dei passi fatti è l’aver inserito delle sessioni in palestra?

Sicuramente è un aspetto molto importante per formare un corridore. Deve essere però inserita nel momento giusto, gli anni scorsi Paletti non era pronto per certi versi, aveva ancora un muscolo acerbo. Anche gli esercizi in palestra vanno inseriti con la giusta programmazione, da juniores si può fare core stability. 

Bartoli, che lo allena da quando era junior secondo anno, ha evidenziato ottime qualità a crono e nelle salite lunghe
Bartoli, che lo allena da quando era junior secondo anno, ha evidenziato ottime qualità a crono e nelle salite lunghe
Ci sono degli aspetti sui quali avete lavorato in maniera specifica?

Sulla resistenza, certamente. Però la maturazione del corridore passa dal curare tutti i particolari. Viste le sue qualità deve allenarsi sul VO2Max e sulla cronometro. Tuttavia a 20 anni non si può tralasciare nessun aspetto, è un gioco di percentuali in cui nulla va trascurato. 

Quindi deve essere pronto ad affrontare le gare di un giorno.

E’ il destino degli atleti moderni. Non si può curare un solo aspetto, ma si deve essere polivalenti. Se si guarda ai grandi nomi, cosa corretta da fare con le giuste proporzioni, si vede questa cosa. Ora anche corridori da corse a tappe come O’Connor sono in grado di fare un secondo posto al mondiale. Senza scomodare Pogacar, che quello è un fuoriclasse.

Un’altra qualità di Paletti è la capacità di restare per tanto tempo fuorisoglia
Un’altra qualità di Paletti è la capacità di restare per tanto tempo fuorisoglia
Lo stesso Paletti ha detto di essersi sentito bene in queste prime uscite, nelle quali ha corso davanti…

Ha fatto un bel progresso a livello di testa e consapevolezza nei propri mezzi. E’ un allenamento anche imparare a correre tra i primi nonostante non si sia al 100 per cento. Deve essere capace di interpretare la gara con una mentalità vincente sempre. Magari ora non è in grado di vincere al Gran Camino, ma deve muoversi da protagonista.

Cosa che gli torna utile tra gli under 23, vista la doppia attività che fa con la Vf Group-Bardiani.

Passare subito professionista non è facile, per diversi motivi. Gli under 23 della Vf Group corrono solo gare internazionali, che vanno bene per crescere e fare esperienza. Al primo e al secondo anno l’obiettivo deve essere questo, poi si inserisce il passo successivo: provare a fare la corsa. La stessa cosa accade tra i professionisti. Ora Paletti è arrivato in un momento in cui può provare a primeggiare, soprattutto tra gli under 23. 

La snervante attesa delle wild card. Bellini ne sa qualcosa…

11.03.2025
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Siamo all’11 marzo, eppure delle wild card per la prossima edizione del Giro d’Italia che partirà dall’Albania il prossimo 9 maggio, nessuna traccia. Mai in passato c’era stato così tanto da aspettare, così tanta incertezza sulle scelte degli organizzatori, che stanno spingendo in tutti i modi per poter allargare a 4 il numero di team professional da invitare. Uno “stato dei lavori” che certamente non agevola chi deve programmare non solo la partecipazione, ma l’intera stagione.

Marco Bellini, nei tanti anni trascorsi al fianco di Gianni Savio quando i loro team erano professional italiane, ha affrontato tante volte questa situazione, si può ben dire ad ogni stagione, e sa che cosa significa rimanere in quest’incertezza. Oggi, dopo la dolorosa scomparsa di Gianni, Bellini è a pieno titolo immerso nell’avventura della Petrolike e quindi guarda il tutto da lontano ma si sente, quando affrontiamo il discorso, che il legame con il ciclismo italiano, con quegli ambienti e quelle sensazioni è ancora vivissimo.

Marco Bellini, secondo da sinistra, al tempo dell’Androni Giocattoli: l’attesa per la wild card era sempre tanta…
Marco Bellini, a sinistra, al tempo dell’Androni Giocattoli: l’attesa per la wild card era sempre tanta…

«Una wild card può davvero cambiare tutto per una squadra professional italiana – dice – come anche per una spagnola nel caso della Vuelta. Il Tour è a sé stante, non va considerato neanche viste le caratteristiche del movimento locale, con molte squadre nel WorldTour. La partecipazione al Giro è, per un team italiano, una svolta soprattutto nei rapporti con gli sponsor, ma sono sempre stato dell’avviso che bisogna essere rispettosi di questi e quindi evitare di fare promesse. E’ chiaro però che per un’azienda sapere che la squadra parteciperà o meno alla corsa rosa cambia tutto».

Quanto incide nel budget?

In maniera direi quasi decisiva. Il sistema è questo, se non sei nel WorldTour ti dibatti con una base economica che non consente voli pindarici e trovare fondi è davvero difficile. Sapere che sarai presente alla vetrina più importante dell’anno apre porte importantissime, ma serve anche il tempo per farlo…

Che cosa significa secondo te arrivare all’11 marzo senza sapere ancora quale sarà il proprio destino?

E’ la testimonianza di quanto ho detto, ma io voglio spezzare una lancia a favore della RCS Sport che sta facendo di tutto per ottenere il quarto invito che metterebbe tutto a posto. Abbiamo due squadre italiane, Polti e VF Group che, diciamola tutta, tengono in piedi il ciclismo italiano, facendo correre tanti giovani nostrani e che avrebbero tantissimo bisogno di esserci. Ma dall’altra parte abbiamo due team come Q36.5 e Tudor che hanno budget importanti, che hanno costruito squadre di altissimo spessore ed è difficile tenerle fuori da un Grande Giro. Se non verrà accettata la proposta della quarta wild card, gli organizzatori si troveranno a fare una scelta comunque drammatica. Certamente però il tempo non aiuta chi è ancora in bilico. E parlo dei due team italiani ai quali va tutto il mio apprezzamento e rispetto.

Perdere una delle due squadre italiane sarebbe però un grave, ulteriore smacco per il nostro movimento…

Esatto e questa situazione deve far capire che il ciclismo, così com’è, non va. Bisogna cambiare alcune regole del gioco. L’UCI ormai gestisce un impero nel quale se non hai i soldi, fai un’enorme fatica a galleggiare. Rispetto ai tempi miei e di Gianni, la situazione è diventata molto più difficile.

Il richiamo di Pidcock alla corsa rosa è difficilmente accantonabile da parte di Rcs Sport
Il richiamo di Pidcock alla corsa rosa è difficilmente accantonabile da parte di Rcs Sport
Gli sponsor sono disposti ad aspettare?

Fino a un certo punto. Noi per nostra fortuna non ci siamo mai – e ribadisco mai – sbilanciati. Abbiamo sempre detto alle varie aziende che non potevamo garantire la partecipazione al Giro, perché tutte ce la chiedevano. Noi proponevamo una doppia soluzione economica, con o senza partecipazione alla corsa rosa. Era l’unica cosa da fare per non prendere in giro nessuno ed essere il più possibile trasparenti.

C’è la stessa attenzione, da parte di chi sponsorizza, per altre corse, magari sempre della RCS?

No ed è facile capire il perché. Il Giro d’Italia è una cosa diversa. Secondo me non è neanche un evento sportivo, o almeno lo è solo in parte perché parliamo di qualcosa che riguarda tutta la società italiana. Il Giro d’Italia lo vede il ragazzino come la massaia, lo trovi in tutti i media, non è un evento che riguarda solo chi è appassionato. Io non ho mai visto le scolaresche o gli abitanti di una piccola città scendere in strada per il Giro di Lombardia, ma il Giro d’Italia è un’autentica festa per ogni paese attraversato. Questo lo sa bene chi ti sponsorizza per vendere la propria immagine, per questo è tanto importante.

Alberto Dainese, una delle punte per la Tudor. Anche lui attende di sapere se sarà al via dall’Albania
Alberto Dainese, una delle punte per la Tudor. Anche lui attende di sapere se sarà al via dall’Albania
E’ un discorso che ormai ti vede solo semplice spettatore, almeno per ora. Ma un domani?

Noi con il nostro team abbiamo un progetto diluito nel tempo. Siamo una squadra continental e per ora questi discorsi non ci riguardano né ci interessano più di tanto. L’obiettivo del team è far crescere nuovi talenti sudamericani e arrivare con i passi dovuti a essere una squadra professional. Quando saremo strutturati e ci arriveremo, valuteremo anche la partecipazione a un Grande Giro. La nostra fortuna è non avere pressioni né dover andare a caccia di sponsor. Possiamo lavorare con calma, non invidio chi invece a quest’ora è ancora sulla graticola…

Un caffè con Paletti: ragionando sul presente e parlando del futuro

06.03.2025
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LAIGUEGLIA – Luca Paletti è un cumulo di ricci con gambe magre e spalle strette. E’ tanto alto quanto timido, ma basta sedersi un attimo e lasciarlo respirare che le parole fluiscono da sole. Il reggiano è uno dei giovani dell’infornata della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè che è pronto a maturare e spiccare il volo. Dopo due stagioni in cui è cresciuto parecchio è arrivato al 2025 forte e determinato. Nelle prime gare della stagione ha già raccolto gli stessi punti del 2024, per gli amanti dei numeri. 

Paletti al Trofeo Laigueglia terminato al 30° posto a 1′ e 15″ dal vincitore Ayuso
Paletti al Trofeo Laigueglia terminato al 30° posto a 1′ e 15″ dal vincitore Ayuso

Un inverno diverso

Ieri al Trofeo Laigueglia, prima gara italiana della stagione, è arrivato un trentesimo posto, il secondo miglior giovane dopo Simone Gualdi. Risultati frutto di un inverno diverso nel quale si è concentrato molto sulla strada.

«E’ un anno un po’ particolare – racconta – senza ciclocross. Il primo da quando vado in bici dove non ho fatto attività invernali. Chiaramente nella preparazione è cambiato qualcosa, ad esempio mi sono concentrato maggiormente sulla distanza. Devo ammettere che sto sentendo la differenza, complice anche la crescita e qualche elemento diverso. In due anni (Paletti è passato professionista nel 2023, ndr) sono cambiato tanto, complice anche l’età. E’ normale che a vent’anni si sia ancora nella fase dello sviluppo».

Luca Paletti insieme a Tolio, il rapporto con i corridori più grandi è fondamentale (foto Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè)
Luca Paletti insieme a Tolio, il rapporto con i corridori più grandi è fondamentale (foto Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè)
Ti è dispiaciuto lasciare il cross?

E’ stata una decisione presa con la squadra perché abbiamo voluto provare a fare qualcosa di diverso.  Non è che mi sia dispiaciuto molto, so che dietro questa decisione c’è un motivo importante. E poi non è detto che il prossimo anno possa tornare. Se non dovessi vedere i miglioramenti che mi sono prefissato non escludo un passo indietro. 

Per il momento cosa è cambiato?

A livello atletico sento di essere arrivato con più fondo alle gare di inizio stagione. Anche mentalmente è stato diverso visto che ho fatto quasi tre settimane senza bici a novembre, non mi era mai capitato. Di solito staccavo qualche giorno finita la stagione su strada e poi un’altra settimana finita quella del ciclocross. Fare un periodo di stacco più lungo mi permette di sentirmi più riposato. 

Paletti ha mostrato ottime cose durante le corse di inizio anno in Spagna, qui al Gran Camino
Paletti ha mostrato ottime cose durante le corse di inizio anno in Spagna, qui al Gran Camino
Sei partito subito forte…

Quando si sta bene anche la tattica in corsa cambia. Ne parlavo con il mio preparatore, Michele Bartoli, il quale mi diceva che finalmente mi ha visto attaccare. Ora che sento di avere una buona gamba mi viene la voglia di provare. 

E’ cambiato altro durante l’inverno?

Ho inserito anche un po’ di palestra, cosa che non avevo mai fatto fino ad adesso. Prima non l’avevo mai fatta perché il preparatore vedeva un muscolo ancora acerbo, un po’ per questo e anche per le mie caratteristiche ha sempre preferito tenere indietro la palestra. 

Come arrivi a questo terzo anno con la Vf Group-Bardiani, è arrivato il tuo momento?

Sicuramente ci proverò. Non nascondo che il Giro Next Gen è uno dei miei obiettivi, sia per caratteristiche che per ambizioni. Ma anche alle gare di primavera come Piva, Recioto e Belvedere proverò a fare qualcosa. Sento di essere cresciuto mentalmente, quindi sarà anche un po’ più facile tenere duro di testa. Mi sento pronto per fare classifica. 

La Vf Group-Bardiani nel 2024 ha vinto la classifica a squadre al Giro Next Gen (foto Lisa Paletti)
La Vf Group-Bardiani nel 2024 ha vinto la classifica a squadre al Giro Next Gen (foto Lisa Paletti)
Cosa intendi con “tenere duro di testa”?

Ad esempio nelle scorse settimane al Gran Camino ero quello messo meglio in classifica per la squadra. Nell’ultima tappa non mi sentivo bene, sono andato all’ammiraglia e ho detto: «Oggi non finisco la corsa». Invece mi hanno convinto a tenere duro e a metà tappa ho iniziato a sentirmi meglio, tanto che nel finale ho provato a fare la volata. Queste situazioni mentali che oltrepassi sono un grande bagaglio di esperienza. Al Giro Next Gen, altro esempio, se dovessi trovarmi in una situazione simile so cosa fare. 

La Vf Group è in un momento di ricambio generazionale, voi da dentro come lo vivete?

Avere dei riferimenti come Marcellusi o Magli per noi è fondamentale, ci spiegano come muoverci e ci danno una grande mano in gara. Soprattutto nelle fasi di gestione. Secondo me quest’anno tra gli under 23 ci divertiremo parecchio, già nel 2024 ci siamo dati da fare ed eravamo tanti ragazzi al secondo anno. 

Durante l’inverno Paletti non ha corso nel cross, questo gli ha permesso di lavorare maggiormente sul fondo
Durante l’inverno Paletti non ha corso nel cross, questo gli ha permesso di lavorare maggiormente sul fondo
Quali pensi siano i passi giusti da fare?

Forse un po’ la capacità di resistere sulla distanza, ma arriverà correndo. Devo dire che sui punti in cui devo migliorare non ho preoccupazioni, sto lavorando tanto e credo che la crescita farà il resto.Un punto su cui mi sto allenando sono i cambi di ritmo, ma sono fiducioso di quanto sto facendo con Bartoli. 

Obiettivi quindi?

Arrivare pronto alle gare internazionali riservate agli under 23. Piva, Belvedere e Recioto sono degli obiettivi concreti, anche per mettermi alla prova in gare non troppo vicine alle mie qualità, ovvero quelle di un giorno

Ventura sale in sella con la VF Group Bardiani-CSF Faizanè

05.03.2025
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Quando un nuovo brand decide di entrare nel mondo del ciclismo è sempre una bella notizia, soprattutto se questo brand ha a che fare con il benessere e con uno stile di vita sano. E’ questo il caso di Ventura, azienda genovese, riferimento nella produzione e distribuzione di frutta secca ed healthy snack che da quest’anno sarà al fianco della VF Group Bardiani-CSF Faizanè. In particolare Ventura sarà Nutritional Partner della formazione della famiglia Reverberi fornendo frutta secca e mix bilanciati per supportare gli atleti durante i ritiri, gli allenamenti e naturalmente in gara.

Ventura produce una serie di snack salutari pensati per chi pratica attività sportiva
Ventura produce una serie di snack salutari pensati per chi pratica attività sportiva

Una passione comune

A spingere Ventura a entrare, anzi a debuttare nel mondo del ciclismo, è la passione per la performance, il benessere e più in generale per uno stile di vita sano, tutti fattori che ben si sposano con lo sport in generale, e quindi con il ciclismo. 

Ventura vanta oltre 85 anni di esperienza nel settore alimentare, ed è da sempre un brand sinonimo di qualità e innovazione, offrendo prodotti studiati per rispondere alle esigenze di chi desidera una alimentazione equilibrata e naturale. Nasce quindi su questi presupposti la collaborazione con la  VF Group Bardiani-CSF Faizanè, come tiene a sottolineare la stessa azienda ligure.

«Siamo orgogliosi di intraprendere questa collaborazione con il Team VF Group Bardiani-CSF Faizanè – dichiarano da Ventura – una squadra che rappresenta l’eccellenza del ciclismo italiano. Condividiamo gli stessi valori di dedizione, impegno e attenzione alla salute. Essere al fianco di atleti professionisti ci permette di promuovere i benefici della frutta secca come fonte di energia naturale per lo sport e non solo».

Tanti prodotti perfetti da inserire durante i pasti
Tanti prodotti perfetti da inserire durante i pasti

Ideali per le gare

Gli atleti del Team VF Group Bardiani-CSF Faizanè potranno contare su una selezione di prodotti Ventura progettati per supportare le esigenze nutrizionali durante le competizioni più impegnative. I mix di frutta secca, essiccata e disidratata, ricchi di energia e nutrienti, rappresentano un valido alleato per affrontare sfide di alto livello con la massima efficienza. 

A confermare l’importanza di poter contare da oggi su un partner così qualificato come Ventura è Luca Porfido, nutrizionista del Team VF Group Bardiani-CSF Faizanè.

«Per noi è un grande valore aggiunto poter contare su un’eccellenza del Made in Italy – ha dichiarato Luca Porfido – che grazie ai suoi prodotti di prima qualità, sarà in grado di garantire il massimo supporto agli atleti in ogni momento della giornata, durante ritiri, allenamenti e gare».

Con la partnership con la Vf Group-Bardiani, Ventura conferma l’impegno nella promozione di una nutrizione sana
Con la partnership con la Vf Group-Bardiani, Ventura conferma l’impegno nella promozione di una nutrizione sana

Un riferimento in tema di benessere

Con questo importante debutto nel ciclismo, Ventura conferma il proprio impegno nella promozione di una nutrizione sana e di uno stile di vita attivo, consolidando il proprio ruolo di riferimento per chi desidera abbracciare il benessere, nello sport come nella vita quotidiana.

Ricordiamo che Ventura è un marchio di Madi Ventura SPA, azienda genovese che opera nel mercato della frutta secca confezionata e sfusa. Con un fatturato di 140 milioni di euro è uno dei maggiori operatori del settore. Distribuisce i suoi prodotti attraverso le principali catene della Distribuzione Moderna in Italia e opera attraverso una unità di produzione e distribuzione situata in provincia di Cremona.

Madi Ventura

La nuova G.JET di Gaerne per la VF Group Bardiani

27.02.2025
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Dopo appena un anno di pausa, il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè celebra questa stagione il ritorno del logo Gaerne sulla propria maglia, in virtù di una partnership triennale che unisce tradizione e innovazione. La definizione di questo accordo rappresenta un forte legame con le radici italiane, fondato su valori condivisi quali la passione per il ciclismo, l’impegno nello sviluppo dei giovani talenti e la costante ricerca dell’eccellenza nelle prestazioni.

La rinnovata collaborazione, siglata tra le famiglie Reverberi e Gazzola, riafferma dunque la volontà di investire in un progetto interamente italiano, capace di coniugare l’esperienza artigianale con le tecnologie più avanzate. In questo contesto, Gaerne torna ufficialmente sulla divisa del team, posizionando il proprio logo sulle spalle della maglia, garantendo così una visibilità costante durante tutte le competizioni stagionali. 

Il nome Gaerne torna sulle maglie della squadra di Bruno e Roberto Reverberi
Il nome Gaerne torna sulle maglie della squadra di Bruno e Roberto Reverberi

Identità… di squadra

Parallelamente a questo ritorno, l’azienda trevigiana lancia la nuova scarpa G.JET, ideata appositamente per il team e caratterizzata da una speciale colorazione aqua, perfettamente in sintonia con l’identità della squadra. Dal punto di vista tecnico, la G.JET rappresenta l’ultima evoluzione nelle calzature da ciclismo di alta gamma. La tomaia è dotata della tecnologia G.Frametex, che combina tessuto e poliuretano in una struttura di supporto studiata per migliorare la stabilità e conferire una sensazione di leggerezza. Le perforazioni strategiche ottimizzano la ventilazione, mantenendo i piedi freschi e asciutti durante lunghe pedalate. Il sistema di chiusura INFIT CLOSURE SYSTEM 1.0, con le sue regolazioni differenziate per zone, riduce i punti di pressione e garantisce una calzata precisa, mentre la piattaforma BOA Li2 DIAL F consente aggiustamenti rapidi e personalizzati, assicurando comfort e controllo ottimali.

Il design della scarpa è ulteriormente esaltato dalla linguetta FIT TONGUE 1.0, priva di cuciture e dotata di imbottitura high-tech, e dal tallone ANATOMICAL HEEL CUP 1.0, che offre un supporto superiore e migliora notevolmente il trasferimento di potenza grazie al trattamento antiscivolo interno. La soletta interna, con supporto anatomico e micro forature, è studiata per ottimizzare la traspirazione e garantire un microclima ideale all’interno della scarpa, eliminando il fastidio del sudore durante le fasi di sforzo intenso.

Infine, la suola in carbonio Gaerne EPS Lightweight Full Carbon Sole 12.0, ultra-leggera e sottile, è realizzata in fibra di carbonio e progettata per trasferire ogni singolo watt di potenza ai pedali. Dotata di prese d’aria, inserti antiscivolo e tacchetti intercambiabili, permette una regolazione personalizzata della stabilità e della trazione, offrendo così un equilibrio perfetto tra performance e comfort.

Gaerne lancia anche un nuovo modello di scarpe: le G.JET
Gaerne lancia anche un nuovo modello di scarpe: le G.JET

Tradizione e innovazione

«Siamo lieti di riaccogliere il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè – ha dichiarato il Cavalier Ernesto Gazzola, presidente di Gaerne spa – e di sostenere i giovani talenti, accompagnandoli nella loro crescita professionale. Da 63 anni realizziamo scarpe artigianali in Italia, mettendo al centro qualità, comfort e innovazione. La nuova G.JET è proprio il risultato di questo impegno e garantirà agli atleti prestazioni di altissimo livello. Tradizione e ricerca tecnologica sono alla base della filosofia di Gaerne, finalizzata a offrire prodotti in grado di rispondere alle esigenze delle competizioni moderne».

«Siamo entusiasti di rinnovare la partnership con Gaerne – ha replicato Bruno Reverberi, general manager della VF Group Bardiani-CSF Faizanè – e faremo davvero del nostro meglio per ripagare la fiducia riposta in noi con i risultati sul campo. La presenza del logo Gaerne sulla maglia garantisce un’eccellente visibilità, confermando il nostro impegno nel valorizzare i giovani talenti italiani».

Gaerne

C’è sempre la tecnologia di Bryton per la Vf Group-Bardiani 

06.02.2025
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La collaborazione tecnica fra il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè e Bryton, brand di riferimento nella produzione di ciclocomputer GPS, è sempre più forte. A confermarlo è il fatto che la formazione della famiglia Reverberi ha deciso di rinnovare la sua collaborazione con Ciclo Promo Components, la commerciale veneta che distribuisce in esclusiva Bryton per il mercato italiano. La collaborazione, giunta al suo quinto anno, avrà come protagonista il nuovissimo Bryton Rider S510, un ciclocomputer GPS all’avanguardia, lanciato recentemente sul mercato internazionale (in apertura foto Vf Group-Bardiani/Gabriele Reverberi).

I ragazzi del team Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè utilizzeranno ciclocomputer Bryton per il quinto anno consecutivo (foto Gabriele Reverberi)
I ragazzi del team Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè utilizzeranno ciclocomputer Bryton per il quinto anno consecutivo (foto Gabriele Reverberi)

Parola a team e azienda

Come anticipato, Bryton sarà partner tecnico del team VF Group Bardiani-CSF Faizanè per il quinto anno consecutivo, grazie anche all’ottimo rapporto che si è venuto a creare in questi anni tra lo stesso team e Ciclo Promo Components. A confermarlo è lo stesso Roberto Reverberi, team manager della squadra, che si è espresso con le seguenti parole: «Siamo grati a Loris Campagnolo (socio co-fondatore di Ciclo Promo Components SPA, ndr) per la fiducia dimostrata ancora una volta nei nostri confronti. Questa partnership tecnica sta dando ottimi risultati e siamo felici di proseguire insieme questa collaborazione. Abbiamo avuto l’opportunità di testare in anteprima il Bryton Rider S510, un prodotto sviluppato tenendo conto delle necessità dei ciclisti professionisti».

La soddisfazione espressa da Roberto Reverberi è confermata dalle parole di Loris Campagnolo: «Siamo entusiasti di rinnovare questa partnership con il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè, una squadra con cui condividiamo una visione orientata all’eccellenza e all’innovazione. Fornire i ciclo computer Bryton al team ci permette di continuare a crescere e di rafforzare la presenza di uno dei marchi di ciclo computer più conosciuti nel mercato italiano ed internazionale. Grazie ai continui feedback degli atleti, Bryton continua a perfezionare i propri prodotti per rispondere alle esigenze degli atleti professionisti».

Il modello in dotazione per la stagione 2025 sarà il Rider S510 (foto Vf Group-Bardiani/Gabriele Reverberi)
Il modello in dotazione per la stagione 2025 sarà il Rider S510 (foto Vf Group-Bardiani/Gabriele Reverberi)

Il meglio per il team

A fine 2024 i corridori del team hanno avuto l’opportunità di testare il nuovo Bryton Rider S510, che da quest’anno accompagnerà in gara e in allenamento la VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Gli stessi corridori hanno avuto modo di dare un contributo al suo sviluppo attraverso i loro continui feedback.

Merita di essere ricordato che il nuovo Bryton Rider S510 si distingue per il suo display touchscreen a colori da 2,8” e un’interfaccia intuitiva, che garantiscono un’esperienza di utilizzo fluida. Tra le sue caratteristiche principali segnaliamo le seguenti: navigazione avanzata con mappe regionali precaricate e monitoraggio in tempo reale; Climb Challenge 2.0, per affrontare le salite con dati dettagliati; ricerca vocale e Group Ride, per una connettività senza pari; durata della batteria fino a 30 ore, ideale per allenamenti intensivi e gare; integrazione con l’app Bryton Active, per personalizzare gli allenamenti e rimanere sempre connessi tramite Live Track.

Gli atleti del team avranno inoltre in dotazione la fascia cardio, completando così un set tecnologico progettato per massimizzare le loro performance.

Segnaliamo in chiusura che il nuovo Bryton Rider S510 è già disponibile nei negozi affiliati Ciclo Promo Components.

Ciclo Promo Components

Al tempo libero della Vf Group-Bardiani ci pensa Clique

28.01.2025
3 min
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Sono tanti gli aspetti che rendono un team “elegante” in corsa, a partire dalla bellezza della sua divisa per arrivare naturalmente alla bicicletta, spesso oggetto del desiderio di tanti appassionati. L’eleganza di una squadra si misura però anche lontano dalle gare, nel cosiddetto tempo libero. Lo sanno bene in casa VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Per il sesto anno consecutivo la formazione di Bruno e Roberto Reverberi potrà contare infatti sull’abbigliamento da riposo Clique, brand leader europeo nell’abbigliamento fuori-gara, presente nel nostro Paese grazie a New  Wave Italia.

Clique veste i ragazzi del team Vf Group-Bardiani-CSF Faizanè quando sono lontani dalle gare (foto Sprint Cycling)
Clique veste i ragazzi del team Vf Group-Bardiani-CSF Faizanè quando sono lontani dalle gare (foto Sprint Cycling)

Linea completa 

Anche per la stagione 2025 Clique ha pensato sia agli atleti che allo staff della professional italiana. La nuova linea di abbigliamento per il tempo libero comprende T-shirt, polo, felpe, tute, giubbini e giacche, oltre a zaini e borse del freddo. Per la dirigenza sono state realizzate camicie personalizzate. I direttori sportivi avranno a disposizione pratiche borse porta computer. Completano la dotazione il Podium Cap ufficiale e il berretto invernale.

Una serie di capi d’abbigliamento per tutti i momenti dell’anno (foto Sprint Cycling)
Una serie di capi d’abbigliamento per tutti i momenti dell’anno (foto Sprint Cycling)

Le dichiarazioni

Roberto Reverberi, team manager della VF Group Bardiani-CSF Faizanè si è così espresso in merito alla rinnovata collaborazione con il marchio Clique: «Ringrazio Mario Bianchi per la fiducia accordataci, la nostra è una collaborazione duratura e sappiamo che il materiale da riposo è di prima qualità e viene da un’azienda affermata nel settore. Abbiamo apportato qualche modifica per sottolineare l’italianità della squadra con un’azienda d’eccellenza del made in Italy».

Ecco invece il pensiero di Mario Bianchi, CEO di New Wave Italia:  «Siamo orgogliosi di rinnovare e proseguire la prestigiosa e proficua partnership con il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè anche nel 2025. La passione per il ciclismo ci accomuna alla famiglia Reverberi che gestisce una struttura organizzatissima ed efficiente con cui è un vero piacere collaborare».

Non solo vestiti, Clique realizza anche accessori come zaini e borse, per spostarsi e viaggiare con maggiore comodità (foto Sprint Cycling)
Non solo vestiti, Clique realizza anche accessori come zaini e borse, per spostarsi e viaggiare con maggiore comodità (foto Sprint Cycling)

Scopriamo Clique

Per quanti ancora non conoscono Clique, segnaliamo che si tratta di un brand leader europeo nell’abbigliamento personalizzabile ed offre un vasto assortimento di indumenti sportivi e casual di assoluta qualità, comodi e funzionali, resistenti nel tempo e sempre più eco-sostenibili.

Tutti i prodotti presentano uno straordinario rapporto qualità/prezzo. Sono inoltre idonei all’applicazione di stampe e ricami per la personalizzazione con loghi e grafica pubblicitaria nonché per il merchandising di ogni genere. Consegne rapidissime e perfetta decorazione dei capi sono garantiti dalla rete capillare di rivenditori specializzati in abbigliamento sportivo, pubblicitario e da lavoro.

I dealer ufficiali Clique sono facilmente identificabili sul sito ufficiale.

New Wave

Cetilar Nutrition Official Partner del Giro d’Italia (e non solo…)

22.01.2025
3 min
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Cetilar Nutrition è il nuovo Official Nutrition Partner di Giro d’Italia Giro-E, Giro Next Gen e Giro d’Italia Women. PharmaNutra, la realtà farmaceutica con sede a Pisa e della quale Cetilar Nutrition fa parte, ha difatti annunciato la definizione di una partnership triennale che vedrà il brand Cetilar Nutrition al fianco degli eventi ciclistici di RCS Sport & Events.

Questo importante accordo consolida il ruolo di Cetilar Nutrition come attore protagonista nel settore dell’integrazione alimentare sportiva, rafforzando il legame tra il marchio e le competizioni “endurance”. Il Giro d’Italia, infatti, non è solo una gara ciclistica, ma un evento che celebra la cultura, la storia e la passione italiana, esportando l’eccellenza nazionale in tutto il mondo. Questa collaborazione rappresenta per PharmaNutra un’opportunità unica di visibilità internazionale, sposando valori condivisi come l’impegno, la ricerca dell’eccellenza e la dedizione.

Innovazione e qualità

Lanciata nel 2023, la linea Cetilar Nutrition è stata concepita per soddisfare le esigenze degli sportivi, con una gamma di prodotti innovativi che supportano energia, idratazione e recupero. Progettati per affrontare e supportare le sfide degli sport di lunga distanza, i prodotti Cetilar Nutrition rispondono alle necessità di chi pratica ciclismo: uno sport che richiede resistenza fisica e una gestione ottimale delle risorse energetiche. La presenza del marchio nel settore è tra l’altro già significativa, con collaborazioni con squadre professionistiche come VF Group-Bardiani-CSF Faizanè e con eventi di rilievo quali la Gran Fondo Strade Bianche e la Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi.

La partnership con il Giro d’Italia, il Giro-E, il Giro Next Gen e il Giro d’Italia Women – rappresenta un ulteriore passo avanti per Cetilar Nutrition. Grazie alla copertura mediatica globale e al vasto pubblico che segue l’evento, il marchio avrà difatti la possibilità di ampliare la propria presenza sul mercato, generando benefici economici e di immagine. L’accordo prevede inoltre attività di co-branding e campagne promozionali, con l’obiettivo di dimostrare l’impegno di PharmaNutra verso l’innovazione e la qualità.

Roberto Lacorte, Vice Presidente PharmaNutra spa
Roberto Lacorte, Vice Presidente PharmaNutra spa

L’impegno nel ciclismo

«Essere scelti come Official Nutrition Partner del Giro d’Italia è per noi motivo di grande orgoglio – ha dichiarato Roberto Lacorte, Vice Presidente di PharmaNutra spa – e questa partnership in modo particolare testimonia il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni innovative per supportare gli atleti nelle loro sfide più complesse. Inoltre, il Giro d’Italia, dopo ben 45 anni, farà tappa a Pisa, sede della nostra azienda, rendendo l’accordo ancora più bello e significativo. Grazie a questa collaborazione, PharmaNutra conferma il proprio ruolo di protagonista nel mercato della nutrizione sportiva, preparandosi a tre anni di sport, innovazione e passione. Cetilar Nutrition continuerà inoltre a essere Official Nutrition Partner di eventi di rilievo come Strade Bianche, Gran Fondo Strade Bianche e Gran Fondo Il Lombardia, e del team VF Group-Bardiani CSF-Faizanè riaffermando così il proprio forte impegno nel mondo del ciclismo».

Cetilar Nutrition

VF Group-Bardiani: rinnovata la collaborazione con BMZ

15.01.2025
3 min
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La stagione 2025 della VF Group Bardiani-CSF Faizanè si arricchisce di una novità tecnologica che arriva direttamente dal Giappone. Parliamo della conferma, e dunque del rinnovo dell’accordo di partnership con il brand produttore di solette innovative BMZ

Questi accessori all’avanguardia, sviluppati grazie a una tecnologia brevettata, sono difatti progettati per ottimizzare le prestazioni degli atleti, migliorando sia il comfort che l’efficienza durante la pedalata. Le solette BMZ offrono benefici significativi, garantendo una maggiore spinta e un appoggio più stabile durante la pedalata. I professionisti della VF Group Bardiani-CSF Faizanè possono scegliere tra due varianti: la versione “Classic”, ideale per l’utilizzo quotidiano, e la versione in carbonio, più rigida e pensata per le competizioni su strada. 

La collaborazione tra BMZ e VF Group Bardiani-CSF Faizanè si fonda su valori comuni di eccellenza, innovazione e sostenibilità. Con un’esperienza pluridecennale nella produzione di solette sportive avanzate, BMZ fornisce soluzioni personalizzate, studiando le esigenze specifiche degli atleti. Questo approccio mira a migliorare non solo le prestazioni ma anche la sostenibilità delle attività sportive, promuovendo tecnologie che rispettano il corpo umano e l’ambiente.

Le solette BMZ hanno una tecnologia che permette di sfruttare l’osso cuboide, per una spinta sui pedali senza eguali
Le solette BMZ hanno una tecnologia che permette di sfruttare l’osso cuboide, per una spinta sui pedali senza eguali

Supporto Cuboide e stabilità ottimale  

Un elemento distintivo delle solette BMZ è il supporto per l’osso cuboide, una caratteristica unica che contribuisce al benessere del piede. Questa tecnologia innovativa migliora la stabilità e la mobilità degli atleti senza compromettere la postura naturale. Grazie a una inarcatura ideale dell’arco plantare, le solette sono difatti in grado di garantire una distribuzione uniforme del peso corporeo, riducendo di conseguenza il rischio di infortuni e migliorando l’efficienza complessiva durante l’attività fisica.

Tra i vantaggi principali delle solette BMZ vi è l’eliminazione della pressione sull’arco del piede, che consente un movimento libero delle dita e favorisce un flusso sanguigno ottimale. Questo aspetto aiuta a prevenire gonfiori, raffreddamenti e affaticamenti del piede, oltre a ridurre lo stress su caviglie e ginocchia. Le solette si rivelano poi particolarmente efficaci nella prevenzione di lesioni comuni come fascite plantare e alluce valgo.

Anche Adriano Malori, campione del mondo Under 23 a cronometro nel 2008, utilizza le solette BMZ
Anche Adriano Malori, campione del mondo Under 23 a cronometro nel 2008, utilizza le solette BMZ

Grazie a questa importante partnership tecnica, il team VF Group Bardiani-CSF Faizanè può continuare a contare su un supporto di alto livello, contribuendo a raggiungere nuovi traguardi sportivi: le solette BMZ non rappresentano solo un accessorio tecnico, ma un vero e proprio alleato per il benessere e le performance degli atleti. 

BMZ