Shimano GRX gravel. A sinistra leva ST RX715R, a destra leva BL RST17L

Nuove leve e design, la famiglia Shimano GRX Di2 si allarga

16.12.2025
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Shimano GRX è la piattaforma dedicata al gravel. L’ultima release adotta la soluzione Di2, ovvero la base elettronica per la trasmissione. L’azienda giapponese aggiunge un altro tassello alla famiglia GRX, grazie ai componenti RX717 1×12 (in apertura, a sinistra la leva dual control ST RX715R, a destra la BL RST17 L).

L’obiettivo principale è quello di allargare ulteriormente l’utenza che adotta il sistema Di2 nel gravel ed il core concept dei componenti RX717 è proprio questo. Entriamo nel dettaglio.

Nuove leve e design, la famiglia Shimano GRX Di2 si allarga
Allargare ancora di più l’utenza Di2 in ambito gravel
Nuove leve e design, la famiglia Shimano GRX Di2 si allarga
Allargare ancora di più l’utenza Di2 in ambito gravel

Shimano GRX Di2 RX717, i plus tecnici

Prima di tutto: la nuova piattaforma GRX nasce per essere robusta, affidabile e prende spunto dalla famiglia Di2 mtb di Shimano. Diverse soluzioni sono in comune. Come ad esempio il design, la protezione dei componenti più sensibili e anche la funzione di recupero del rapporto dopo un (eventuale) impatto violento.

La gamma RX717 include una leva dual control (sempre idraulica) sul lato destro. Sono invece due le opzioni per la leva sinistra, che non integra l’elettronica e prevede esclusivamente la leva del freno. Si differenziano per la scritta, una con marchio GRX e l’altra con la scritta Shimano.

Si passa alla gabbia posteriore del cambio, proprio della serie GRX RX717. Quest’ultimo è disegnato per supportare una cassetta 12 velocità 10-51 (quindi una gabbia lunga), che allarga il range di utilizzo ed interpretazione (spingendosi anche verso un gravel che sconfina nella mtb). Da non far passare in secondo piano: GRX RX717 1×12 è una trasmissione completamente wireless, in quanto la batteria è integrata nel bilanciere posteriore, proprio come la trasmissione mtb.

La batteria utilizzata è la medesima di XTR, Shimano XT e Deore, ultima versione di GRX RX827. Il suo alloggio è studiato per offrire aumentare la protezione del comparto, mettendo la stessa batteria al riparo da colpi proibiti, danni e anche umidità, senza interferire con la facilità di ricarica. Questa tipologia di batteria e di integrazione conservativa permette di avere un delta di autonomia compreso tra i 700/1000 chilometri, considerando le variabili legate all’utilizzo e all’ambiente esterno. E’ comunque molto e nell’ottica di utilizzare il sistema anche su biciclette adventure, bikipacking e per i viaggi, il plus tecnico è certamente da considerare.

Restando nell’ambito del bilanciere posteriore, questo integra la tecnologia Shadow ES, un vero e proprio stabilizzatore che garantisce sempre la giusta tensione (e stabilità) della catena.

Design delle leve dal segmento road

Ci piace. Perché avvicina il gravel al settore strada con quell’impatto estetico che è una sorta di family feeling design e sfrutta la bontà tecnica (robustezza ed affidabilità) dell’impianto MTB. Significa anche ergonomia e una confidenza immediata per chi passa dalla bici road a quella gravel. Le leve hanno la regolazione della corsa, sono totalmente compatibili con la app E-tube Shimano. Utilizzano delle batterie CR1632 di facile accesso e sostituzione (con una durata che può arrivare fino ai 4 anni, ma è sempre necessario considerare le variabili legate ad utilizzo, condizioni climatiche ed eventuali aggiornamenti). E’ da considerare anche il cappuccio ergonomico migliorato. Non un semplice dettaglio, ma un componente che influisce proprio sulla comodità e sull’esperienza della pedalata, capace anche di smorzare le vibrazioni negative che arrivano inevitabilmente al manubrio.

Il vantaggio del design è relativo anche alla configurazione con manubri diversi, più votati al segmento gravel, oppure maggiormente tirati ed aerodinamici, pensando ai manubri gravel race mutuati dal road. E’ facile pensare anche ad un abbinamento con leve già esistenti, Dura Ace, Ultegra e Shimano 105 Di2.

Shimano

Classified e Shimano Di2, sempre più integrati e compatibili

Classified e Shimano Di2, sempre più integrati e compatibili

14.11.2025
4 min
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Classified e la piattaforma Di2 Shimano sembrano sempre più una cosa sola. Tra le due piattaforme c’è un colloquio molto stretto che porta ad una integrazione sempre maggiore, oltre ad una interfacciabilità semplificata.

Classified ha lanciato di recente un aggiornamento che permette ai manettini Di2 di azionare il Powershift presente nel mozzo, quindi di cambiare rapporto. Inoltre arriva la nuova cassetta a 12 velocità con scala 11-34, compatibile al 100%. Per meglio contestualizzare il tutto abbiamo chiesto una battuta a Marco Toselli, responsabile marketing di Classified.

Classified e Shimano Di2, sempre più integrati e compatibili
Marco Toselli è il responsabile marketing di Classified
Classified e Shimano Di2, sempre più integrati e compatibili
Marco Toselli è il responsabile marketing di Classified

Competitività e qualità

«La nuova cassette 11-34 – spiega Toselli – è stata disegnata per unire l’integrazione tra Classified e Di2 a una compatibilità perfetta tra il mozzo Powershift Hub di Classified e i gruppi Shimano. Abbiamo lavorato per rendere il pacco pignoni il più leggero possibile, ma allo stesso tempo ad alte prestazioni e affidabilità. E’ la nostra nuova soluzione di punta per i set-up Shimano Di2 road e gravel e non vediamo l’ora di vederla sulle prossime specifiche. L’integrazione con Shimano – conclude Toselli – ci ha permesso di fare un grande balzo in avanti a livello di competitività e siamo felici che nuovi brand di bici credano nel nostro progetto. Classified sta continuando a investire in nuovi progetti e lavoriamo per rendere il 2026 un anno eccezionale».

Classified e Shimano Di2, sempre più integrati e compatibili
Il mozzo Powershift, anima e cuore del sistema
Classified e Shimano Di2, sempre più integrati e compatibili
Il mozzo Powershift, anima e cuore del sistema

Powershift hub, tutto parte dal mozzo

Il mozzo posteriore è di fatto il cuore dell’intero sistema Classified. Powershift ha una meccanica interna che si basa su due azioni ben distinte. Trasmette/riceve gli impulsi della cambiata tramite la linguetta sinistra, che funge proprio da trasmettitore/ricevitore ed è anche la leva che permette l’estrazione del perno passante della ruota. Ha dimensioni classiche, 142×12 millimetri ed è perfettamente adattabile a tutti i telai road e gravel del mercato.

L’ultimo aggiornamento lanciato porta con se l’integrazione e massima compatibilità con gli shifter Di2 Shimano a 12 velocità. Significa che i tasti dei manettini, opportunamente configurati, si trasformano nei tasti di cambiata del sistema. In questo modo si ottiene una trasmissione 1X12 alla vista, con tutti i vantaggi del doppio rapporto integrato nel mozzo e assolutamente invisibile, proprio come se fosse una doppia corona anteriore. E’ fondamentale scaricare la app specifica Classified, disponibile iOs e Android.

Arriva la nuova cassetta 11-34

La nuova cassetta (a 12 velocità) pignoni 11-34 marchiata Classified è un vero e proprio completamento del sistema ed è leggerissima. Sono dichiarati soli 179 grammi con una struttura ibrida tra acciaio ed alluminio, un risparmio notevole che permette al pacchetto Powershift di essere ancora più competitivo anche sotto questo aspetto.

Grazie a questo componente la differenza di peso tra una trasmissione Ultegra Di2 (52-36/11-34) ed un pacchetto Classified Di2 1X (52/11-34) è ora di 87 grammi (1.693 grammi per Shimano, 1.780 grammi per Classified), tenendo come riferimento solo le parti meccaniche relative alla trasmissione. La parte del leone è recitata dal mozzo Powershift, con i suoi 495 grammi dichiarati. La nuova cassetta 11-34 ha un doppio significato, ovvero quello di aprire ulteriormente l’ingresso di Classified nel mondo road, considerando i consensi ottenuti in ambito gravel.

Classified

Whistle Vaero seconda generazione, prezzo e qualità super top

Whistle Vaero, seconda generazione: prezzo e qualità super top

07.11.2025
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Si chiama Vaero2 di Whistle. E’ la bici road top di gamma che si pone anche come un vero gamechanger in termini di rapporto tra qualità, prezzo e performance. In realtà le bici sono due, perché al modulo di carbonio “standard” (o modulo civile come lo abbiamo ribattezzato noi), si aggiunge la versione 2R (ribattezzata modulo militare, più leggera e tirata).

Rispetto alla Whistle Vaero di prima generazione cambiano le forme, rese maggiormente accattivanti, funzionali ed aero oriented. Non subisce variazioni il concetto Whistle, che vuole una bici ricercata nella qualità del carbonio, nei diversi allestimenti e che si propone a prezzi di listino davvero interessanti. Entriamo nel dettaglio di questa anteprima anche grazie al contributo di Massimo Panzeri, amministratore delegato di Atala.

Whistle Vaero seconda generazione, prezzo e qualità super top
Massimo Panzeri è l’amministratore delegato di Atala, proprietaria del marchio Whistle
Whistle Vaero seconda generazione, prezzo e qualità super top
Massimo Panzeri è l’amministratore delegato di Atala, proprietaria del marchio Whistle

Bici di qualità e prezzi ragionevoli

«Il progetto Whistle Vaero nasce nel 2023 – racconta Panzeri – quasi come una scommessa. Eravamo giunti a un punto in cui ci siamo chiesti se intraprendere nuovamente la via delle bici da strada di qualità, oppure restare su altre categorie. Avevamo una grande conoscenza del carbonio, un know-how derivante da tutto quello fatto in precedenza sulle e-bike e sulle mtb, oltre alle tante connessioni con i vari fornitori. La prima produzione delle road Vaero contava 300 biciclette, bruciate dal mercato in meno di due mesi. Da quel momento in avanti abbiamo deciso di aumentare la produzione e di pensare allo sviluppo di una generazione successiva, senza mai perdere di vista il bilanciamento perfetto tra prezzo di listino e qualità complessiva.

«I prezzi che proponiamo – conclude Panzeri – prendono forza grazie a diversi fattori. Non abbiamo un team WorldTour da sponsorizzare e di conseguenza adattiamo la strategia marketing, i costi si riducono di molto a favore di un listino vantaggioso. Abbiamo la fortuna di poter sfruttare conoscenze e tecnologie di livello molto alto, create per tante categorie di bici e che possiamo adattare in base ad esigenze differenti».

Il carbonio di Vaero2 e 2R

Partiamo dal presupposto che le due versioni adottano le medesime forme e geometrie. Le differenze principali sono legate alla fibra di carbonio e a tutto quello che concerne gli allestimenti. Vaero2 è costruita con una fibra di carbonio a modulo T800, mentre per Vaero2R è usato un blend di tessuti compositi, T800 e T1000. Quest’ultimo è posizionato nei punti strategici, con orientamenti dedicati. Vaero2R vuole essere più leggera e corsaiola, comunque non estrema nelle risposte, anche nell’ottica di mantenere quel “feeling un po’ adatto a diverse tipologie di utenza”, pur entrando in un segmento di biciclette ricercate e dedicate all’agonismo.

I numeri della 2R raccontano una rigidità superiore (rispetto alla Vaero2) del 33% nella sezione dello sterzo, del 3% e 10%, rispettivamente per movimento centrale e carro posteriore. Si tratta di telai costruiti con la tecnologia monoscocca di ultima generazione. All’interno dello stampo (all’interno dei tubi) sono posizionati dei mandrini in PP e non più in lattice come in passato. Ne guadagnano la qualità e la riduzione dei pesi. Il contrafforte in PP blocca le pelli di carbonio durante la cottura, in modo che queste non cambino orientamento. E’ utilizzata una quantità inferiore di resina e c’è la possibilità di ottimizzare gli spessori dei profilati, senza interferire sulla resa tecnica.

Semplicità e massima compatibilità

La forcella è completamente in carbonio. La seconda generazione di Vaero porta in dote nuove sedi per i perni passanti (anche per il retrotreno). Lo sterzo è stato completamente ridisegnato, ora maggiormente aero concept ed aggressivo, sempre con sviluppo ACR di FSA (a favore di un’ampia compatibilità). La scatola del movimento centrale adotta sedi press-fit con diametro da 42 millimetri ed i punti di appoggio del movimento centrale hanno superfici aumentate. Completamente ridisegnati i punti di unione dei foderi bassi e obliqui del carro posteriore. Questi ultimi sono stati rinforzati e sono pronti per le trasmissioni che verranno.

E’ stato aggiunto il forcellino UDH per il bilanciere, mentre il supporto del deragliatore può essere rimosso (in ottica monocorona) e senza problemi arriva a supportare corone fino a 54/55 denti. Il reggisella è sempre full carbon ed è specifico per la Vaero, con il profilo posteriore piatto che bene collima con il design del piantone. E’ disponibile con due arretramenti, zero off-set oppure a 12 millimetri. Vaero2 e Vaero2R sono prodotte in Cina su specifiche Whistle. Per ogni lotto viene selezionato un numero specifico di telai, utilizzati per i test di qualità e sicurezza. A questi si aggiungono le prove TUV, eseguite in Germania ed in Italia.

Taglie, allestimenti e prezzi

Per entrambe le versioni (2 e 2R) le taglie disponibili sono cinque: 48 e 52, 54, 56 e 58. Entrando nel dettaglio delle quote geometriche si notano alcuni valori in comune, come ad esempio l’angolo del piantone e dello sterzo, rispettivamente 75° e 71°. Il primo ha un angolo importante bello dritto, mentre l’avantreno piuttosto aperto in avanti. Traducendo, il corpo centrato sulla bici e non scaricato vero il retro, mentre l’anteriore è più facile e comodo. Anche per quanto concerne il reach e lo stack, taglia per taglia, si nota la propensione corsaiola della bici, che resta comunque ben equilibrata. Rientra in questo equilibrio geometrico la lunghezza di ogni sterzo, mai troppo compressa.

Whistle Vaero2R è disponibile con trasmissione Campagnolo Super Record 13 a 7.999 euro. Con due montaggi Shimano Dura Ace, con power meter e senza (quest’ultima ha il suffisso Lite), 6.999 e 5.849 euro, mentre il pacchetto Shimano Ultegra ha un listino di 4.599 euro. Ognuno di questi montaggi è abbondantemente al di sotto della media della categoria. Tutte le Vaero2R montano il cockpit integrato Vision Metron 5D Evo e le ruote Vision SC45 (gommate Continental GP5000s TR da 30). Per gli amanti dei valori alla bilancia, le due top del catalogo si attestano intorno ai 7,4-7,5 chilogrammi nella misura media.

Infine, i tre montaggi previsti per Vaero2. Ultegra Lite, Shimano 105 Di2 e trasmissione 105 a base meccanica (non Di2). Ognuna di queste non prevede il montaggio del manubrio integrato Vision, ma un cockpit (sempre full carbon) integrato Whistle, così come per le ruote Whistle C35 con cerchio in carbonio. I prezzi di listino sono rispettivamente di: 3.499, 2.899 e 2.399 euro.

Whistle

S-Phyre RX910: la scarpa gravel di alta gamma by Shimano

06.09.2025
4 min
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Il gravel sta crescendo sempre più, così come le sfumature di questa disciplina che è capace di spaziare dai viaggi di diversi giorni fino alle gare più estreme e impegnative. Per chi vive il fuoristrada con uno spirito competitivo ed è sempre alla ricerca della miglior prestazione è importante cercare prodotti in grado di dare tutto ciò. Uno di questi lo presenta Shimano: sono le scarpe gravel S-Phyre RX910. Si tratta di un modello realizzato da zero grazie al prezioso contributo tecnico di atleti professionisti. 

Alla base di questo nuovo modello di scarpe c’è la ricerca del miglior trasferimento di potenza, pari a quello che si trova sulle calzature stradali. Un dettaglio capace di fornire il miglior controllo anche nei settori più tecnici, al quale è correlato il massimo comfort. 

L’esperienza degli atleti

Nelle uscite gravel, così come nelle gare, il ciclista è chiamato ad affrontare diverse situazioni che lo spingono sempre vicino al limite. Serve una grande efficienza di pedalata per riuscire a fare la differenza nei lunghi tratti in cui è necessario spingere sui pedali. Allo stesso modo è importante avere alcuni dettagli tecnici sui quali contare come: trazione nei tratti a piedi, comfort e resistenza. 

Le nuove scarpe Shimano S-Phyre RX910 garantisco un trasferimento di potenza senza pari, stabilità nella camminata e comfort di pedalata per tutto il giorno con un design compatto e performante. Peter Stetina, ex-ciclista professionista che dal 2019 corre nel gravel, il quale collabora con Shimano ha dato un importante contributo allo sviluppo delle S-Phyre RX910

«Per ottimizzare le prestazioni nel gravel – ha detto Stetina – serve una scarpa leggera e rigida, con una superficie di contatto solida per un trasferimento di potenza costante, oltre alla capacità di affrontare tratti a piedi e situazioni fangose».

Novità

La S-Phyre RX910 è il risultato di una grande innovazione da parte di Shimano che risponde alle esigenze specifiche delle competizioni gravel. Una novità importante è il nuovo sistema Pontoon Cleat, che include una coppia di blocchi di contatto in TPU modulari, sostituibili. In questo modo il punto tra scarpa e pedale risulta ottimizzato per trasferire al meglio la potenza dell’atleta. 

Una serie di soluzioni che danno un interfaccia simile a quello delle scarpe da strada ma che mantiene la compatibilità con il sistema di aggancio rapido SPD. 

Per offrire un’ottima trasmissione di potenza è importante avere una rigidità della suola, che per le S-Phyre RX910 è il massimo: 12 su 12. 

Peso: 304 grammi.

Prezzo: 399,99 euro. 

Shimano

Bici nuove, caschi e body senza cerniera: anche questo è il Tour

14.07.2025
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Il Tour de France è la vetrina principale, non solo per i corridori, ma per tutto quello che ruota intorno al ciclismo. Bici sotto embargo (non ancora ufficializzate), caschi nuovi, i body senza cerniera frontale e molto altro. Come ogni anno torna pertanto l’approfondimento legato alle curiosità viste durante la prima settimana della Grand Boucle.

Una nuova Merida in gruppo

Un misto tra forme assottigliate, filanti, con linee decise che naturalmente (come vuole lo sviluppo attuale) si intrecciano con l’aerodinamica. Non abbiamo notizie precise e dettagliate in merito, ma di sicuro quella utilizzata dai corridori del Team Baharain-Victorious è una bici tutta nuova.

Sembra il blend perfetto tra le attuali Scultura (quella leggera) e la Reacto (quella aero). Anche Merida si avvia verso una piattaforma unica?

Guarnitura Elilee super light per Buitrago
Guarnitura Elilee super light per Buitrago

Guarnitura diversa per Buitrago

E’ una guarnitura con power meter SRM ed firmata Elilee, montata sulla nuova Merida di Buitrago. Di cosa si tratta? Di una delle guarniture più leggere in commercio, ha le pedivelle in carbonio e nella configurazione usata da Buitrago (senza corone Shimano) ferma l’ago della bilancia intorno ai 500 grammi (dichiarati): poco più, poco meno.

Non le solite ruote Shimano

Quelle sbirciate nel corso delle prime frazioni non sono le “tradizionali” Dura Ace. Hanno un mozzo diverso e una raggiatura che si discosta (non poco) dalle ruote Shimano viste fino a poco tempo addietro. Mozzo più magro ed asciutto, raggiatura radiale dal lato opposto al disco e potremmo giurare sui raggi in carbonio. E’ l’antipasto per un futuro nuovo gruppo Dura Ace?

Nuovo Abus da crono

In realtà lo abbiamo visto in anteprima al Giro Donne ed ha subito vinto grazie al primato di Marlen Reusser, per poi essere utilizzato nella frazione contro il tempo al Tour (mercoledì 9 Luglio). Coda allungata e calottata nella sezione inferiore, visiera ampia e arrotondata, forma ampia che tende a coprire in modo importante le spalle dell’atleta.

Un nuovo Giro per la Visma-Lease a Bike?

Potremmo dire che, Campenaerts a parte, tutti gli atleti della corazzata olandese indossano un casco del tutto nuovo. Ricorda il Giro Eclipse Spherical e nessuno vieta di pensare che sia proprio un aggiornamento del casco tra i più utilizzati fino a prima del Tour de France.

Il body con la cerniera dietro

E’ uno dei plus che Hushovd (General Manager del Team Uno-X Mobility) ci aveva spoilerato durante i giorni del Fiandre, in ottica Tour de France e che ci aveva pregato di tenere nascosto. La squadra norvegese è di fatto il primo team ad usare in modo ufficiale un body senza cerniera frontale (è a ¾ ed è sulla schiena) durante le gare in linea.

Il fornitore dei capi tecnici è Fusion, marchio danese e poco presente nella parte latina dell’Europa, azienda che ha un importante know-how nel triathlon.

Una “areo” di Factor: è la nuova One?

Ovviamente non passa inosservata, soprattutto per le sue forme avveniristiche e anche per il fatto che non mostra nulla in termini di nomi, acronimi e riferimenti. Profili alari ovunque, con una forcella mastodontica e super tagliente.

Di sicuro ricorda la bici da pista Hanzo. Potrebbe essere la nuova One, modello storico di Factor? Così come la vediamo oggi rispetterà le “future regole dell’UCI”, sempre se verranno effettivamente applicate?

La nuova SLR vista sulle Factor presenti al Tour
La nuova SLR vista sulle Factor presenti al Tour

La nuova Selle Italia SLR

Abbiamo visto la rinnovata SLR, la prima volta, al Giro d’Italia e non ci era stato possibile fotografarla. Dopo il suo esordio ufficiale ad inizio Luglio, ecco la nuova generazione di una sella iconica. Sempre corta (Boost), spoilerata nella sezione posteriore e con un naso e una sezione centrale con una sorta di forma anatomica. A favore di una pedalata profonda e che permette di sfruttare tanto la parte frontale, quanto di spostarsi facilmente verso il retro.

Casco nuovo per Pogacar e compagni

La parte frontale ricorda a pieno il modello esistente del Trenta 3K Carbon, con piccole diversità nella zona perimetrale. Cambia completamente la sezione sopra le orecchie, maggiormente calottata e filante, di sicuro è stato oggetto di una rivisitazione aerodinamica per aumentarne l’efficienza.

Classified a Eurobike: innovazione e connessioni al centro

09.07.2025
3 min
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La fiera di Francoforte è stata ancora una volta il cuore pulsante del ciclismo mondiale in occasione della recente rassegna expo Eurobike, un evento che ha superato la semplice vetrina di prodotti per diventare un crocevia di incontri, scambi e trend di innovazione. Tra i protagonisti di questa edizione, il brand belga Classified ha saputo distinguersi, non solo per le sue rivoluzionarie soluzioni tecnologiche ma anche per la capacità di creare un’atmosfera di autentica connessione con ciclisti, partner e appassionati.

Lo stand Classified si è difatti trasformato in un vivace punto di ritrovo, dove il dialogo e la condivisione hanno regnato sovrani. I visitatori hanno avuto l’opportunità unica di toccare con mano le ultime novità, tra cui l’attesissima integrazione Di2, e di sperimentare in prima persona il sistema QuantumShift sul mozzo Vistar. Accanto a biciclette mozzafiato, non sono mancate occasioni per brindare con una birra belga e scambiare pareri con il team, raccogliendo feedback preziosi e anticipando le future direzioni nell’ottimizzazione della trasmissione.

Classified ha introdotto il sistema integrato con il Di2 di Shimano
Classified ha introdotto il sistema integrato con il Di2 di Shimano

L’integrazione Di2: un passo avanti

L’annuncio principale di Classified a Eurobike 2025 è stato senza dubbio l’integrazione del mozzo Powershift con il sistema di trasmissione Shimano Di2. Questa innovazione consente ai ciclisti che utilizzano trasmissioni Di2 di azionare il mozzo Powershift a due velocità interno direttamente tramite le proprie leve cambio Shimano esistenti. Il risultato è un’esperienza utente incredibilmente fluida e intuitiva, che elimina la necessità di pulsanti o telecomandi aggiuntivi, unendo la rinomata precisione Di2 all’efficienza rivoluzionaria di Powershift.

Un aspetto notevole di questo aggiornamento è che è completamente gratuito e non richiede alcun hardware aggiuntivo. Questa integrazione unisce i vantaggi del mozzo Powershift di Classified con l’affidabilità della trasmissione posteriore Shimano Di2 a 12 velocità. Il risultato finale è una configurazione 1x pulita e ad alte prestazioni, capace di offrire cambi di marcia istantanei e sotto carico, garantendo al contempo un’ampia gamma di rapporti e una progressione ottimale.

Per attivare la connessione Di2, è indispensabile l’utilizzo dell’app Classified, disponibile per dispositivi iOS e Android. L’applicazione rappresenta anche l’unico canale per aggiornare il firmware del Smart Thru-Axle di Powershift all’ultima versione disponibile. È difatti fondamentale assicurarsi di utilizzare la versione più recente dell’app per garantire la piena compatibilità e l’accesso a tutte le funzionalità.

Philippe Gilbert è ambassador di Classified
Philippe Gilbert è ambassador di Classified

Efficienza senza precedenti

La domanda “Come funziona Classified?” trova una risposta nelle prestazioni di cambiata, nell’efficienza e nell’aerodinamica senza precedenti che questo sistema offre. Classified ha dimostrato che esiste una valida alternativa al deragliatore anteriore, in grado di offrire la stessa funzionalità eliminando tutti gli svantaggi intrinseci. La risposta è la tecnologia Powershift: un sistema di cambio wireless a 2 velocità integrato direttamente nel mozzo posteriore. Questa soluzione rivoluzionaria permette cambi di marcia in una frazione di secondo, anche sotto pieno carico e su qualsiasi tipo di terreno.

Il motto “Less is more” riassume l’approccio di Classified all’efficienza della trasmissione. L’eliminazione del deragliatore anteriore non solo riduce significativamente il tempo di manutenzione, ma anche la resistenza aerodinamica. Viene poi eliminato l’incrocio della catena, aumentandone l’efficienza grazie a linee di catena più dritte. Inoltre, l’assenza della corona piccola evita il 45% in più di forze sulla catena stessa.

Classified

4Guimp

Shimano e RCS Sport: partnership rinnovata per altri quattro anni

22.05.2025
3 min
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Shimano conferma il proprio impegno nel mondo ciclismo professionistico rinnovando, per altri quattro anni, l’accordo di partnership con RCS Sport & Events. Il marchio giapponese continuerà così a garantire il Servizio di Assistenza Tecnica Neutrale nelle più prestigiose competizioni italiane, tra cui spiccano il Giro d’Italia (uomini e donne), la Milano-Sanremo, Il Lombardia, la Tirreno-Adriatico e le Strade Bianche.

Shimano continuerà a fornire l’Assistenza Tecnica Neutrale alle corse targate RCS Sport, qui alla Strade Bianche 2025
Shimano continuerà a fornire l’Assistenza Tecnica Neutrale alle corse targate RCS Sport, qui alla Strade Bianche 2025

Non solo i grandi eventi

La collaborazione, attiva già dal 2018, coinvolgerà un ampio calendario di gare targate RCS, tra cui anche l’UAE Tour, la Milano-Torino, il Giro d’Abruzzo, il Giro Next Gen, il Giro-E e il Gran Piemonte. L’assistenza sarà gestita da Shimano Italia, la divisione nazionale con sede a Milano, che rappresenta il cuore operativo del servizio.

La presenza delle iconiche auto e moto blu Shimano, perfettamente equipaggiate per fronteggiare ogni imprevisto meccanico, sarà fondamentale per garantire la prosecuzione regolare delle competizioni anche in caso di guasti o problemi tecnici. Il team Shimano si compone di meccanici esperti dislocati sia lungo il percorso, in postazioni fisse, sia in movimento, al seguito del gruppo, pronti a intervenire in ogni fase della corsa.

Questa presenza capillare e altamente professionale consente a tutti gli atleti – indipendentemente dal team di appartenenza – di ricevere assistenza immediata, nel pieno rispetto dei principi di sicurezza, parità di trattamento e spettacolarità delle competizioni.

Ilaria Deidda, Country Manager di Shimano Italia
Ilaria Deidda, Country Manager di Shimano Italia

Un supporto tecnico essenziale

«Siamo entusiasti di proseguire questa collaborazione con RCS Sport – ha dichiarato Ilaria Deidda, Country Manager di Shimano Italia – da anni il nostro obiettivo è supportare gli atleti in ogni fase della loro corsa, contribuendo a mantenere alti gli standard di sicurezza e professionalità. Le nostre auto e moto blu rappresentano ormai un punto di riferimento nel gruppo e rappresentano il nostro impegno per un ciclismo sempre più accessibile e performante».

Questo accordo rafforza ulteriormente la posizione di Shimano come partner tecnico globale nel ciclismo. Oltre agli eventi di RCS Sport, il brand fornisce il servizio di Assistenza Tecnica Neutrale anche al Tour de France, alla Vuelta a Espana, alle Classiche del Nord come Parigi-Roubaix e Giro delle Fiandre, ai Campionati del Mondo UCI e persino alle Olimpiadi.

Fondata nel 1921, Shimano è leader mondiale nella produzione di componenti per biciclette e abbigliamento tecnico per ciclisti. Con oltre 100 anni di storia alle spalle, l’azienda continua a ispirare generazioni di atleti, offrendo soluzioni all’avanguardia che combinano performance, innovazione e passione per la natura.

Shimano

Bici, sella, abbigliamento e casco: la nuova vita di Elia Viviani

18.03.2025
6 min
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Una piacevole chiacchierata con Elia Viviani. L’argomento principale è stato entrare nel dettaglio dei nuovi materiali che ha iniziato ad usare al Team Lotto. L’abbiamo ascoltato al rientro da un allenamento di oltre 4 ore, super disponibile come sempre e preparatissimo sulle dotazioni tecniche.

Dalle bici Orbea con la doppia scelta, tra versione Aero della Orca, passando per la versione sviluppata per gli scalatori. Dai caschi (ben tre versioni stradali a disposizione) ed occhiali, ai capi tecnici, fino ad arrivare alle DMT con i cavi (senza rotori Boa), una novità per Viviani.

Il debutto in Belgio al GP Criquielion con la nuova maglia (foto Team Lotto)
Il debutto in Belgio al GP Criquielion con la nuova maglia (foto Team Lotto)
Allenamento lungo oggi?

Quattro ore, poco più, sono rimasto asciutto, non ho preso pioggia, quindi una bella giornata produttiva e con un clima tutto sommato buono.

Sei ancora in fase di adattamento con i nuovi materiali, oppure sei a regime al 100 per cento?

Devo affinare ancora qualche dettaglio, ma sono a buon punto. Non è stato un passaggio normale il mio, accelerato e veloce. Non ho avuto i ritiri invernali classici dove si prende confidenza con i materiali un po’ alla volta, quasi obbligato a velocizzare l’assestamento generale.

Orbea Orca Aero la prima scelta di Viviani (foto Team Lotto)
Orbea Orca Aero la prima scelta di Viviani (foto Team Lotto)
Il Viviani che non lascia nulla al caso che approccio ha utilizzato?

Due giorni dopo l’ufficialità dell’ingaggio al Team Lotto sono partito per il Belgio e ho fatto una full immersion al service course della squadra. A tutta con i meccanici per scegliere e analizzare le caratteristiche dei materiali, non solo la bici. Buona parte delle ore passate sono state investite per fare le misure.

Hai avuto difficoltà, o hai delle difficoltà di adattamento?

Nessuna difficoltà, ma onestamente mi ritengo anche fortunato. Bici a parte avevo usato in passato caschi e occhiali Ekoi in Cofidis, vestiario Vermarc alla Quick-Step. Una prima volta sulle bici Orbea, ma in Cofidis avevo usato Selle Italia, quindi partivo con un piccolo vantaggio nella scelta della sella e poi tutto l’impianto Shimano usato sulle Pinarello in Ineos.

In maglia Ineos e con bici bici Pinarello
In maglia Ineos e con bici bici Pinarello
Sei riuscito a sfruttare delle sovrapposizioni in fatto di misure?

Sì, perché Orbea e Pinarello pur essendo bici molto differenti, nella taglia a me più congeniale hanno il medesimo orizzontale. I punti di contatto principali combaciavano con la bici precedente, piccoli aggiustamenti, normali in una situazione del genere.

Hai sfruttato qualche giornata di training intenso per forzare l’adattamento?

Quattro giorni di super allenamenti dove mi sono posto degli obiettivi per settare la bici al meglio. Rispetto all’anno passato ho variato di mezzo centimetro l’arretramento della sella (da Prologo a Selle Italia SLR Boost-NDR) e l’inclinazione delle leve del manubrio (da Pinarello Most, all’integrato Vision Metron 5D Evo-NDR). Tutto gestibile.

Si torna ad usare anche la componentistica FSA/Vision (foto Photonews-Team Lotto))
Si torna ad usare anche la componentistica FSA/Vision (foto Photonews-Team Lotto))
Per la bici hai avuto delle opzioni di scelta?

Torno ad avere la doppia bici, una aero e una bici super leggera da scalatore. Taglia 53 Orbea per la Aero, 51 per la leggera. La versione normale della Orca devo ancora usarla e con tutta probabilità la terrò come terza bici da pedalare quasi ed esclusivamente per le frazioni di montagna, durante le corse a tappe. Diciamo pure che un corridore con le mie caratteristiche sente maggiormente sua una bici aerodinamica.

Il valore alla bilancia passa in secondo piano?

Non avendo l’obbligo di puntare agli arrivi in salita, ma cercando di fare bene negli sprint, l’obiettivo è avere una bici veloce, rapida e grintosa. Bici aero e ruote alte, il peso maggiorato di 400 grammi circa, poco più, poco meno, anche in base al setting, non è il primo fattore da considerare. L’Elia Viviani velocista preferisce la bici aerodinamica.

Con i nuovi materiali segui anche tu il trend delle pedivelle corte?

Preferisco mantenere le 172,5 come d’abitudine, 170 in pista. Ho cambiato i rapporti, perché avendo la guarnitura/power meter FSA ho l’opportunità di montare la combinazione 55-40. Sempre 11-34 posteriore perché non mi piace cambiare i pignoni e quando la strada sale riesco a sfruttare una maggiore agilità, rispetto ad una cassetta 11-30.

Per quanto le ruote?

Una parte della fase di adattamento che è in corso, come accennavo in precedenza. Il passaggio da Continental a Vittoria è importante, perché le differenze tra pneumatici ci sono, ovviamente le ruote, da Shimano ad Oquo. Ho fatto le prime corse con la sezione da 30, a casa mi alleno con le 28. La mia fase di studio e presa confidenza è in corso d’opera.

Ekoi per caschi ed occhiali, usati in epoca Cofidis (foto Team Lotto)
Ekoi per caschi ed occhiali, usati in epoca Cofidis (foto Team Lotto)
Rispetto agli standard hai apportato delle modifiche alle pressioni?

Con i tubeless in generale preferisco aumentare leggermente, rispetto alle indicazioni di base. Mi piace sentire di più la bici, la strada ed una immediatezza maggiore del binomio tubeless/ruote.

Torni su Vermarc ed Ekoi dopo qualche anno. Trovi differenze importanti?

L’abbigliamento è sempre una conferma ed una garanzia. Non è il marchio che azzarda delle soluzioni tecniche estreme, ma il comfort e l’ergonomia di ogni singolo capo fanno la differenza, soprattutto per noi che indossiamo i capi per tante ore ogni giorno. Credo che il 90% delle performance di un capo arrivano da qualità di confezionamento e cuciture ben fatte. Ekoi, rispetto al periodo Cofidis è cambiata molto nel settore caschi aero.

Le DMT con i cavi per Viviani (foto Team Lotto)
Le DMT con i cavi per Viviani (foto Team Lotto)
Sotto quale aspetto?

Soprattuto il nuovo modello Aerodinamica mi ha sorpreso in positivo. E’ leggero, non soffre i flussi d’aria ed è funzionale per le tappe miste. Credo che lo indosserò molto spesso perché mi piace anche il suo impatto estetico, al pari degli occhiali Magnetic, molto interessanti con la clip magnetica tra montatura e lente.

Elia Viviani con le DMT senza Boa?

Per ora, in modo da non gravare ulteriormente sulla fase di adattamento alla bici. Stavo usando da tempo le DMT con i cavi, l’ultima versione che non ha più le stringhe. Continuerò ad usarle visto che sono già abituato, ma una volta presa la giusta confidenza con tutto il resto, non escludo di tornare alla scarpa con i Boa.

Non cambierà nulla per i materiali della pista
Non cambierà nulla per i materiali della pista
Perché non usavi le stringhe?

Durante un allenamento e una gara regolo più volte la calzata della scarpa. La versione precedente con le stringhe non mi permetteva questo passaggio, i rotori Boa ovviamente sì, l’ultima versione della Pogi’s ha la calzata customizzabile anche quando si pedala.

Cambierai qualcosa anche in pista?

I materiali da usare in pista non cambieranno. In quel contesto tutto è legato agli sponsor della Federazione.

Shimano rinnova (fino al 2032!) con Alpecin-Deceuninck 

04.03.2025
4 min
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Shimano rafforza il proprio impegno nel ciclismo professionistico attraverso l’estensione fino al 2032 della propria partnership con il team Alpecin-Deceuninck e il suo corrispettivo femminile Fenix-Deceuninck. Questo rinnovo, che porta la collaborazione a un totale di 24 anni, non è solo una sponsorizzazione di materiali, ma un’alleanza strategica basata sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca dell’eccellenza sportiva.  

Fin dal suo inizio, nel 2009, questa partnership ha supportato i team nell’utilizzo e nello sviluppo delle tecnologie Shimano su strada, gravel, ciclocross e Mtb XCO. Il prolungamento dell’accordo assicura dunque che le squadre continueranno a beneficiare della tecnologia Shimano nelle prossime stagioni, con un focus sull’ottimizzazione delle performance e sulla continua evoluzione dei componenti.  

Stagione… iridata

L’ultima stagione ha registrato risultati straordinari per entrambi i team, con quattro titoli mondiali conquistati. Tra le vittorie più significative, spicca quella della giovane Puck Pieterse, che ha vinto il titolo iridato nell’XCO femminile a Pal Arinsal, Andorra, oltre al titolo mondiale su strada nella categoria under 23 ai Campionati del Mondo di Zurigo. Non da meno il “collega” Mathieu van der Poel, che ha siglato una doppietta storica, conquistando il suo primo titolo mondiale gravel e difendendo il titolo di campione del mondo di ciclocross, eguagliando così il record del belga Eric De Vlaeminck, icona della disciplina tra gli anni ’60 e ’70.  

Il rinnovo della partnership include anche un supporto personalizzato per Mathieu van der Poel e Puck Pieterse. Per Van der Poel, l’accordo avrà una durata di otto anni, mentre Pieterse beneficerà del supporto di Shimano per quattro stagioni.  

«Le partnership a lungo termine con marchi chiave, che hanno un ruolo significativo nelle mie prestazioni, sono fondamentali per me – ha dichiarato Van der Poel – non a caso è dal 2011 che utilizzo esclusivamente Shimano. Poter contare sui suoi componenti in tutte le discipline lo considero davvero un vantaggio enorme».

Innovazione e qualità

Il rinnovo dell’accordo conferma la filosofia di Shimano, che va oltre il semplice concetto di sponsorizzazione.

«Siamo impegnati a supportare non solo un team – ha commentato Yuzo Shimano, Senior Executive Officer dell’azienda – ma una visione del ciclismo che combina prestazioni atletiche superiori con componenti e innovazione di altissima qualità».

Dal canto loro, Christoph e Philip Roodhooft, i responsabili della gestione del team Alpecin-Deceuninck, hanno sottolineato il valore della fedeltà reciproca: «Shimano è con noi dal 2009, supportandoci nel percorso da un piccolo team continental di ciclocross a un WorldTeam multidisciplinare di livello mondiale. Rinnovare questa partnership per altri otto anni è una testimonianza della fiducia e dei valori condivisi».  

Per le prossime stagioni, i team Alpecin-Deceuninck e Fenix-Deceuninck continueranno a utilizzare le più avanzate tecnologie Shimano, come i gruppi completi Dura Ace Di2 e XTR e le scarpe S-Phyre. Shimano e Alpecin-Deceuninck hanno già collaborato a numerosi sviluppi tecnologici nel corso della loro lunga relazione. L’estensione dell’accordo sottolinea quanto Shimano punti sull’innovazione e sul futuro del ciclismo professionistico, continuando a essere un riferimento fondamentale per le squadre di alto livello.  

Shimano