Met Trenta 3K Carbon, lo abbiamo provato

06.10.2022
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Met Trenta 3K Carbon è uno dei caschi più vincenti, è il casco di Pogacar e tra i più utilizzati dai ragazzi del UAE Team Emirates. L’ultima versione prevede l’integrazione del nuovo sistema Mips Air e non è una semplice aggiunta.

Leggero, aerodinamico ed estremamente ventilato, a prescindere dalla posizione della testa, il Trenta 3K ha un design unico nel suo genere e mai invadente una volta indossato. Ecco le nostre considerazioni.

Al Giro dell’Emilia, Pogacar riesce a staccare un indomito Pozzovivo proprio negli ultimi metri
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Polivalente e con il nuovo Mips

Il suo design e lo shape non lasciano margine a tante considerazioni: il casco ha un’aerodinamica particolarmente efficiente, che non si basa su un casco chiuso. Questo di Met fa collimare una penetrazione ottimale dello spazio con una ventilazione costante della testa, a prescindere dalla posizione del capo e dalla velocità. Le feritoie sono ben posizionate e permettono di distribuire l’aria in modo ottimale sulla testa. Gli stessi flussi di aria non sono “forzati e obbligati” all’interno di canali e corridoi. L’asola superiore fa entrare l’aria e la fa correre verso il basso: è utile ed efficiente.

E poi c’è il Mips Air, ovvero l’ultima generazione del sistema che amplifica lo scivolamento del casco in caso di caduta ed impatto. Nel caso del Met Trenta 3K Carbon lo fa grazie alla combinazione tra imbottiture e pacchetto dedicato alla ritenzione, non ci sono gabbie innestate e ancorate nel mold. Anche il valore alla bilancia ne guadagna.

Le fibbie verso il retro

Le fibbie tendono ad essere maggiormente arretrate rispetto agli standard del mercato, una peculiarità che abbiamo apprezzato, principalmente per due motivi. Il primo è che c’è un margine ulteriore di personalizzazione in fase di calzata e setting, il secondo è il perfetto adeguamento al mento delle stesse fibbie e del buckcle di chiusura. Inoltre, regolate nel giusto modo, le fibbie non sfarfallano.

Un casco sicuramente leggero
Un casco sicuramente leggero

Come indossarlo

E’ un casco che ha un ampio range di personalizzazione, grazie ad un sistema di chiusura che si sviluppa lungo l’intero perimetro. Ha una calzata profonda e al tempo stesso non invasiva, un prodotto che non stringe sulla fronte, ai lati e neppure nella zona delle ossa occipitali.

La gabbia posteriore, quella che sostiene il rotore è regolabile in altezza. I due piccoli pannelli di appoggio sono scaricati, mediamente morbidi e si adeguano al meglio alle forme della testa. Qui non ci sono imbottiture e si evitano accumuli di sudore.

Nella personalizzazione della taglia entrano in gioco anche le imbottiture, abbastanza spesse e con una consistenza davvero compatta, fattore che trasmette un buon comfort e limita (azzera) eventuali aggiustamenti durante l’attività.

Il Mips sparisce, non si percepisce e l’aver eliminato la “gabbia gialla” è un aspetto positivo anche per la ventilazione durante le giornate più calde e lungo le salite lunghe.

La forma del Trenta 3K è di quelle importanti, con una parte frontale pronunciata, asciutta ai lati e dietro. Il casco scende parecchio anche nella zona delle orecchie ed è tanto protettivo nel punto occipitale. Il filler di regolazione presente in questo punto tiene i terminali degli occhiali lontano dalla cute, oppure per chi preferisce aiuta a bloccare gli stessi occhiali.

In conclusione

Il Met in questa ultima versione si presenta come un casco leggero, molto curato nei materiali e nelle forme. Non è un casco che accetta compromessi, ma un prodotto dedicato a chi ricerca uno strumento tanto gratificante in termini di immagine, quanto performante. I compromessi non esistono anche in termini di prezzo: il listino recita 330 euro.

Met Trenta 3K Carbon è un casco che una volta indossato “si sente” ed è fermo anche quando si incontrano tratti di strada poco ortodossi, oppure sulle strade sterrate. Il Trenta non darà mai la sensazione di essere allacciato male e/o di “ballare” sulla fronte.

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