Pieve di Soligo, la grande festa del Cycling Stars Criterium

03.06.2025
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PIEVE DI SOLIGO – Per capire cosa sia il Cycling Stars Criterium, ieri sera bisognava essere fuori dal bus parcheggiato nella piazza di Pieve di Soligo appena prima che uscissero i corridori. Dietro il nastro che delimitava l’area riservata agli atleti era assiepato uno stuolo di bambini in attesa di vedere da vicino i campioni che, solo il giorno precedente, avevano terminato il Giro d’Italia numero 108

Emanuel, l’operatore della tv messicana, filma un bambino che aspetta Del Toro per farsi regalare gli occhiali (spoiler: non ce la farà)
Emanuel, l’operatore della tv messicana, filma un bambino che aspetta Del Toro per farsi regalare gli occhiali (spoiler: non ce la farà)

Presente anche la televisione messicana

D’altronde il ciclismo è lo sport popolare per definizione, passa per le strade dei paesi, e non di rado i campioni erano e sono ancora degli eroi provenienti dal popolo. Lo scopo di questa kermesse è esattamente questo: riportare i campioni vicino ai tifosi, specie ai più piccoli. Mentre attendiamo anche noi assieme ai bambini facciamo due chiacchiere con un operatore televisivo dai tratti centro-americani.

Sarà mica un invitato della tv messicana venuto in Italia a seguire il fenomeno Del Toro? Lo è. Si chiama Emanuel e lavora per Televisa Mexico, l’equivalente della Rai. E’ arrivato domenica a Roma e oggi è qui perché domani ha in programma un’intervista col nuovo fenomeno della UAE Emirates. Dice che vedere un connazionale in maglia rosa, che ha quasi vinto una corsa così importante come il Giro d’Italia, ha acceso l’entusiasmo di tutto il Paese, perché lì il ciclismo è uno sport seguitissimo. 

L’uscita di Del Toro dal bus messo a disposizione dalla Soudal-QuickStep
L’uscita di Del Toro dal bus messo a disposizione dalla Soudal-QuickStep

L’entusiasmo dei bambini e le parole di Del Toro

Il fermento tra i bambini inizia già quando dal bus scende Carlos Verona, vincitore della tappa di Asiago, a cui i giovani tifosi già chiedono foto e autografi. Si mantiene alto all’arrivo di Masnada e Zana, altre foto e altri autografi. Con la discesa di Fortunato c’è un mezzo boato, quando arriva Pellizzari un boato intero e quando è il momento di Del Toro un boato e mezzo, anzi due. D’altronde questi campioni hanno una decina d’anni più di loro. A ben pensarci c’è molta più differenza d’età tra Caruso e Del Toro che tra Del Toro e un bambino di quinta elementare

Quando Del Toro percorre i pochi metri che lo portano dal bus al cancelletto che immette nel percorso facciamo a spallate con la ressa di bambini per fargli qualche domanda. Abbiamo la meglio solo per il vantaggio dato dalla stazza, non certo per la maggior determinazione. Dice che l’intenzione ad inizio Giro era quello di stare davanti, ma quello che poi è successo – tutti quei giorni in rosa, il sostegno di tutto un paese – è stato un sogno.

Gli chiediamo se sul Finestre lasciar andare Yates sia stata questione di tattica o gambe. Risponde che sicuramente c’è stata molta tattica, ma non vuole e non può cambiare il passato e quindi va bene così. Lo vedremo al Tour al fianco a Pogacar o alla Vuelta? Ancora non ha nessun programma, ora pensa solo a godersi il momento e riposare. 

Tra le donne ha vinto la campionessa europea Lorena Wiebes (foto Miriam Teruzzi)
Tra le donne ha vinto la campionessa europea Lorena Wiebes Wiebes (foto Miriam Teruzzi)

Iniziano le ostilità, ma non troppo ostili

Prima della competizione riservata ai pro’ avevano già gareggiato gli ex professionisti, dove ha vinto Alessandro Ballan, e le donne, tra le quali si è imposta la campionessa europea Lorena Wiebes davanti alla campionessa italiana Elisa Longo Borghini e Soraya Paladin

I professionisti in gara sono 22 e partono attorno alle 21,20, quando la piazza è gremita. In programma ci sono 30 giri del circuito lungo un chilometro nel centro di Pieve di Soligo. Uno dopo l’altro si alternano in testa Masnada, Verona, Mosca, Zana, Fortunato, Vendrame, Caruso, Frigo, Pietrobon, un po’ tutti i volti più noti si fanno vedere in un’azione a favore di pubblico, com’è giusto che sia. 

Lorenzo Fortunato in una fase di corsa: finirà terzo (foto Miriam Teruzzi)
Lorenzo Fortunato in una fase di corsa: finirà terzo (foto Miriam Teruzzi)

La telecronaca Mei-Cassani e lo spunto del messicano

A fare la telecronaca ci sono Davide Cassani e Paolo Mei, lo speaker del Giro. Mentre i giri passano, Cassani racconta di quella volta che ha perso la Coppa Placci per una tattica sbagliatissima assieme a Chiappucci, di quella volta (quelle volte) che ha vinto il Giro dell’Emilia, del fatto che Caruso è uno dei suoi corridori preferiti, un vero uomo squadra, tanto che l’ha portato in entrambe le Olimpiadi in cui era CT. 

Anche questo è parte del bello del Cycling Stars Criterium: sentire e vedere dal vivo una voce che la maggioranza delle persone ha sentito e visto solo in televisione. A pensarci meglio, è qualcosa di molto più simile a un concerto rock che ad una gara di ciclismo.

Un gruppetto prova la fuga e Mei chiede a Cassani: «Quante possibilità hanno di arrivare all’arrivo?».

«Poche, credo quasi nessuna».

Poi: «Davide, che rapporti usano?». «54×15, 54×14, perché in questo circuito serve rilanciare nelle curve».

Quando però Del Toro, Fortunato e Pellizzari vanno in fuga all’ultimo giro, Cassani sentenzia: «Non li prendono più». E così sarà. Del Toro (e chi sennò) ha allungato nelle ultime centinaia di metri e si è andato a prendere la 10ª edizione del Cycling Stars Criterium. Secondo Pellizzari, terzo Fortunato

Un successo condiviso

Dopo le premiazioni, e dopo aver assaggiato (bis) il famoso spiedo di Pieve di Soligo, avviciniamo Enrico Bonsembiante, che ha organizzato la kermesse assieme ad Alessandro Ballan. 

«Mi sembra sia andata benissimo – dice – oltre le aspettative, nonostante il meteo ballerino che alla fine comunque ci ha graziati. Stimiamo circa 10 mila persone venute nel corso della serata ad assistere al Criterium, quindi è stato un successone. Anche per questo dobbiamo dire grazie agli oltre 100 volontari, ai nostri partner e alle tantissime associazioni locali, a tutti quelli che ci hanno dato una mano a rendere possibile tutto questo».

Il “tutto questo” di cui parla Bonsembiante è una serata in cui il ciclismo è declinato in festa, in spettacolo, in concerto rock. Qualcosa che va oltre ad una gara in bicicletta.

Cycling Stars Criterium: grande festa nelle Colline del Prosecco

29.05.2025
5 min
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Nel cuore pulsante delle Colline del Prosecco, patrimonio UNESCO, torna protagonista il grande ciclismo con il Cycling Stars Criterium, una manifestazione capace di fondere lo spettacolo sportivo con la promozione del territorio. Giunta alla sua quarta edizione a Pieve di Soligo (Treviso), l’evento si conferma come un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle due ruote, grazie a una sinergia vincente tra sport, istituzioni e aziende del territorio.

Il Cycling Stars Criterium non è una semplice corsa. E’ un momento di celebrazione, condivisione e spettacolo, pensato per avvicinare il pubblico ai grandi nomi del ciclismo internazionale. A poche ore dalla conclusione del Giro d’Italia, le strade delle Colline del Prosecco si animano con la presenza dei campioni, pronti a regalare emozioni in un’atmosfera festosa e autentica. Il contatto diretto tra atleti e tifosi è il tratto distintivo dell’evento, capace di riportare il ciclismo alle sue radici popolari, in un contesto di straordinaria bellezza paesaggistica.

Il Criterium raggruppa realtà economiche locali che vedono in esso una grande promozione (foto Cycling Stars Criterium)
Il Criterium raggruppa realtà economiche locali che vedono in esso una grande promozione (foto Cycling Stars Criterium)

Il territorio fa squadra

Dietro il successo del Criterium c’è una rete compatta di istituzioni e aziende che credono nel valore dello sport come motore culturale, economico e turistico. In prima linea la Regione Veneto, il Comune di Pieve di Soligo e l’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, impegnate nel sostenere iniziative in grado di valorizzare il patrimonio locale.

«Il Cycling Stars Criterium – ha dichiarato Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco – è molto più di un evento sportivo: è una vetrina per il nostro territorio, per le sue eccellenze e per la sua vocazione all’accoglienza. Siamo davvero orgogliosi di contribuire alla crescita di una manifestazione che rappresenta al meglio la nostra identità culturale e paesaggistica».

Ci sarà Bettiol? Lui è Velasco, dopo il Giro 2024 in maglia tricolore (foto Cycling Stars Criterium)
Ci sarà Bettiol? Lui è Velasco, dopo il Giro 2024 in maglia tricolore (foto Cycling Stars Criterium)

Enogastronomia e ciclismo

A sottolineare il legame tra ciclismo e territorio, anche quest’anno farà tappa al Criterium il Festival Cucina Veneta Tour – Eccellenze Venete, con il suo food truck che proporrà specialità della tradizione locale. Un’occasione per raccontare l’anima gastronomica del Veneto, in un connubio perfetto tra sapori autentici e performance sportive. La promozione dell’enogastronomia regionale rappresenta un valore aggiunto dell’evento, trasformando il Criterium in un’esperienza completa per il pubblico. Una giornata all’insegna dello sport, ma anche del gusto e della convivialità.

Accanto alle istituzioni, un ruolo chiave è svolto dagli sponsor che con entusiasmo rinnovano il loro supporto alla manifestazione. Tra i principali partner si conferma Banca Prealpi, da sempre vicina al tessuto sociale e sportivo locale, insieme a Naturelle – Gruppo Eurovo, un vero riferimento nazionale nel settore alimentare. A sostenere il progetto anche marchi simbolo della qualità produttiva veneta, come Bocon, Micrometal, Banca Mediolanum, Azienda Agricola Luca Ricci, Latteria Soligo e Cà del Poggio, iconica salita tanto amata dai ciclisti e celebre anche per la sua offerta enogastronomica.

Organizza l’Unione Ciclistica Giorgione

Alla base del successo del Criterium ci sono l’impegno e la competenza dell’Unione Ciclistica Giorgione, storico partner dell’evento che, anche in questa edizione, ha messo in campo tutta la propria esperienza per garantire un’organizzazione fluida e sicura.

«Il Cycling Stars Criterium è una vera festa popolare – ha sottolineato Enrico Bonsembiante, ideatore e organizzatore della manifestazione – una celebrazione autentica dello sport e delle eccellenze locali. Ogni singolo sponsor, ogni partner, ogni volontario contribuisce a rendere questo evento unico. E’ una squadra che lavora con passione per valorizzare il territorio attraverso il ciclismo».

Il successo del Cycling Stars Criterium dimostra come lo sport possa essere un efficace strumento di promozione territoriale, capace di attivare sinergie tra mondi diversi ma complementari: quello sportivo, istituzionale e imprenditoriale. Con numeri in crescita, e una partecipazione sempre più ampia, l’evento guarda già alle prossime edizioni, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento nel panorama del ciclismo italiano ed europeo.

Le Colline del Prosecco si confermano ancora una volta scenario d’eccellenza, non solo per i turisti e gli amanti del buon vino, ma anche per chi vive la passione per le due ruote. Un territorio che pedala compatto, facendo squadra per promuovere bellezza, sport e tradizione.

Cycling Stars Criterium

Cosa c’è dietro le quinte del Cycling Stars Criterium?

13.05.2025
6 min
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Il prossimo 2 giugno si terrà a Pieve di Soligo la 10ª edizione del Cycling Stars Criterium, la kermesse di fine Giro d’Italia che porta i grandi campioni del ciclismo nelle piazze delle città venete. Ma come si organizza un evento del genere? Quando iniziano i preparativi, quali sono le difficoltà maggiori e quali le soddisfazioni?

Per andare a dare uno sguardo nel dietro le quinte abbiamo contattato Enrico Bonsembiante che, assieme ad Alessandro Ballan, è l’anima del Cycling Stars Criterium.

Bonsembiante, assieme ad Alessandro Ballan, organizza il CSC dal 2015 (qui con alle spalle Elisa Longo Borghini)
Bonsembiante, assieme ad Alessandro Ballan, organizza il CSC dal 2015 (qui con alle spalle Elisa Longo Borghini)
Enrico, quest’anno il Criterium compie dieci anni, un bel traguardo

Sicuramente. Le prime due edizioni le abbiamo fatte nel 2015 e nel 2016 a Valdobbiadene, con un format un po’ diverso, ma già facendo incontrare i bambini con i professionisti. Poi ci siamo spostati per due anni a Montebelluna e successivamente a Belluno – 2019 e 2021 -.  Nel 2022 siamo tornati a Valdobbiadene e, infine, dal 2023 siamo approdati a Pieve di Soligo.

Entriamo nel merito. Quando si inizia ad organizzare un evento simile? 

Presto, già l’inverno precedente. Come prima cosa bisogna trovare la località, anche se negli ultimi tre anni siamo stabilmente a Pieve di Soligo e questo certamente ci aiuta. Poi naturalmente occorre trovare le risorse economiche, cioè bussare a potenziali partner e sponsor. E poi c’è tutto un lavoro delicato con l’amministrazione per organizzare al meglio permessi, piano di sicurezza, hospitality, ambulanze e tutto il necessario a livello burocratico. Dietro c’è un lavoro davvero importante, la gente magari non se ne rende conto quanto arriva lì la sera, ma a monte ci sono ore e ore passate negli uffici e al telefono per fare in modo che il giorno del Criterium sia tutto perfetto. Quel giorno ci sono 100 persone che lavorano per noi, per fortuna negli anni io e Alessandro abbiamo creato un grande gruppo di lavoro che funziona molto bene.

La sera del Criterium c’è al lavoro un centinaio di persone, tra cui gli addetti all’hospitality
La sera del Criterium c’è al lavoro un centinaio di persone, tra cui gli addetti all’hospitality
Come funziona la fase del reclutamento degli atleti?

Quella è forse la più complicata. Con gli ex corridori e con le donne è un po’ più facile, infatti abbiamo già la conferma ufficiale della partecipazione di Elisa Longo Borghini, la campionessa europea Lorena Wiebes, Barbara Guarischi e Soraya Paladin. Con i professionisti è ovviamente più difficile, perché dobbiamo intercettare gli atleti a maggio, durante il Giro, cioè a pochi giorni dal Criterium, trovare il momento giusto per parlare con loro e con i manager è fondamentale. Il fatto che il Giro arrivi a Roma complica un po’ tutto a livello logistico, comunque la risposta è molto buona.

Immaginiamo che avere tra gli organizzatori un personaggio come Alessandro Ballan dia una bella mano per convincere anche i grandi nomi

Avere accanto un campione del mondo ti apre molte porte, non c’è dubbio. Come anche per lui è importante avere vicino un braccio operativo. Lui ha la capacità di avvicinarci agli sponsor e ai corridori, poi io mi occupo del resto. Ormai lavoriamo assieme da molti anni, durante i quali ci siamo creati un’immagine credibile, le persone ci stimano e questo, ovviamente, rende le cose più facili ogni giorno che passa. 

Da diverse edizioni è stata inserita la gara femminile, sempre più seguita: qui Paladin, Ragusa e Longo Borghini
Da diverse edizioni è stata inserita la gara femminile, sempre più seguita: qui Ragusa e Longo Borghini
Ai corridori viene dato anche un gettone di presenza, giusto? 

Certo perché si tratta di professionisti, è il loro lavoro ed è giusto che siano pagati per svolgerlo. Alla fine si tratta di logiche aziendali in cui si cerca di portare a casa i migliori nomi al miglior prezzo, spiegando anche il valore che il Criterium può avere per loro. Diversi corridori mi hanno già contattato spontaneamente, altri invece li cerchiamo noi. Ma gli facciamo sempre capire che partecipare a questo evento è importante per farsi vedere da vicino, per entrare ancora di più nel cuore dei tifosi

Restando ancora un attimo sulle questioni economiche. Quanto costa, in tutto, una serata del genere? 

In tutto siamo sui 200 mila euro. Sembra molto, ma in questo modo portiamo in una città un evento di altissimo livello che fa molto bene a tutto il territorio. Il giorno del Criterium, Pieve di Soligo si riempie di migliaia di persone, i locali finiscono le scorte del magazzino, tutti gli hotel nel raggio di 30 km sono pieni. Che è poi il motivo per cui le amministrazioni pubbliche ci supportano, in primis la Regione nella persona di Alberto Villanova e il Comune con il sindaco Stefano Soldan, che ci tengo a ringraziare pubblicamente.

L’evento è anche un’occasione per assaggiare le tipicità locali, come lo spiedo gigante di Pieve di Soligo
L’evento è anche un’occasione per assaggiare le tipicità locali, come lo spiedo gigante di Pieve di Soligo
In questi anni avrai molti aneddoti da raccontare… 

Il primo che mi viene in mente è personale. Più di una volta il Giro è arrivato a Roma e finite le premiazioni la sera sono partito in macchina e ho guidato quasi tutta la notte, per arrivare direttamente a Pieve di Soligo il giorno del Criterium. Ma ce ne sono molti che riguardano gli atleti. Per esempio nel 2022 a Valdobbiadene è venuto Cavendish e a fine serata mi ha detto che non si era mai divertito così tanto in una gara di bici. Questo perché i corridori arrivano da noi dopo un periodo di grande pressione e quella sera finalmente possono rilassarsi.

Con altri si fa più fatica?

L’anno scorso per avere Tiberi, la Maglia Bianca del Giro 2024, c’è stata una trattativa incredibile con il manager e la squadra, poi è venuto e alla fine non faceva che ringraziarmi. Un altra cosa che non si sa è che sempre l’anno scorso eravamo disposti a noleggiare un elicottero per portare gli atleti da Roma a Pieve di Soligo. Poi abbiamo fatto diversamente, ma noi siamo disposti a tutto per rendere la serata unica.

Lo scopo del Criterium è avvicinare i campioni ai tifosi, specialmente ai più piccoli. Qui sopra, nel 2024, Milan, Vendrame e Tiberi
Lo scopo del Criterium è avvicinare i campioni ai tifosi, specialmente ai più piccoli. Qui sopra, nel 2024, Milan, Vendrame e Tiberi
Tanto lavoro insomma, che poi però ripaga a vedere i numeri che crescono di anno in anno. Cosa ti resta più di tutto una volta finito l’evento?

Le facce delle persone, dei tifosi, soprattutto i più piccoli. Negli ultimi anni facciamo accompagnare i campioni alla partenza dai bambini, perché quel momento lasci a loro un ricordo indelebile. Ho visto mamme che piangevano dalla commozione, e questo per noi non ha prezzo.

Abbiamo detto che la prossima edizione del Criterium sarà la 10ª. Per festeggiare questo traguardo porterete a Pieve di Soligo la Maglia Rosa? 

Sì, l’obiettivo è quello, sicuramente. E se non dovessimo riuscirci stiamo già lavorando per un altro grande colpo a sorpresa. 

Northwave conquista il mondiale gravel in casa con Mohoric

16.10.2023
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Il successo iridato di Matej Mohoric, centrato in occasione dei recenti campionati del mondo gravel, ha letteralmente trascinato sul gradino più alto del podio anche Northwave, il brand di calzature italiano utilizzato dal fortissimo corridore sloveno. Per Mohoric, trionfatore solitario sul traguardo di Pieve di Soligo, quello del mondiale gravel è un successo che va ad arricchire un palmares sempre più prestigioso. Per Northwave, azienda trevigiana che da ben due anni “pedala” insieme a Mohoric, la conquista dell’iride rappresenta una vittoria speciale, perché ottenuta sui (bellissimi) percorsi di casa, quelli delle Colline del Prosecco.

In oltre trent’anni anni di storia vissuta al fianco di numerosi e grandi campioni del ciclismo mondiale, Northwave è stata in grado di conquistare la maglia iridata in ciascuna disciplina: dalla strada alla Mtb, dal ciclocross alla pista… Ed oggi ecco arrivare il titolo nel gravel, un successo che si aggiunge a questa incredibile collezione di allori a dimostrazione dell’approccio globale al ciclismo che ha sempre caratterizzato l’operato di Northwave. 

Mohoric ha regalato a Northwave il titolo iridato al mondiale gravel a Pieve di Soligo
Mohoric ha regalato a Northwave il titolo iridato al mondiale gravel a Pieve di Soligo

Extreme Pro 3 iridate

Domenica scorsa Mohoric ha conquistato la propria terza maglia iridata, dopo il successo del 2012 fra gli juniores e del 2013 fra gli under 23 (ancora in Italia, a Firenze). Assieme a Northwave, Mohoric ha centrato anche la vittoria alla Milano-Sanremo 2022. Inoltre, vincitore di tappa in tutti e tre i grandi Giri, il 28enne di Kranj ha conquistato quest’anno anche la classifica generale del Tour de Pologne

Matej Mohoric ha affrontato il mondiale gravel affidandosi alle Extreme Pro 3, le scarpe top di gamma della collezione “road” di Northwave. Le Extreme Pro 3 si caratterizzano per la propria suola ergonomica Powershape, oltre ad essere dotate della tecnologia ARS (Anatomic Reticular Support): un esoscheletro che fascia e si adatta al piede così da distribuire in modo uniforme e controllato gli sforzi durante la pedalata. 

Il campione sloveno ha indossato le Extreme Pro 3
Il campione sloveno ha indossato le Extreme Pro 3

In vista della prossima stagione estiva 2024, l’ampia gamma di prodotti Northwave per il gravel si arricchirà anche grazie all’avvento delle nuove Hammer, “sbirciate” in anteprima all’Italian Bike Festival, calzature caratterizzate dalla nuova suola Jaws Evo di NW e capaci di offrire reattività sui pedali e una flessibilità inedita nella fase di camminata, grazie ad ampi inserti gommati che garantiscono sicurezza e stabilità una volta scesi di sella. 

Northwave

Un mondiale gravel illuminato da tante stelle. Si parte oggi

07.10.2023
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PIEVE DI SOLIGO – Le ore che mancano all’inizio del secondo campionato del mondo gravel sono sempre meno. Ieri le strade di questo paesino si sono colorate delle maglie dei vari corridori che da oggi si daranno battaglia per la maglia iridata. Tanta polvere, tanti sorrisi ed altrettante salite aspettano i più di 1.000 iscritti tra master ed elite

Il primo ottobre Lorena Wiebes (al centro) ha conquistato l’europeo gravel. Terza Cecchini (foto UEC)
Il primo ottobre Lorena Wiebes (al centro) ha conquistato l’europeo gravel. Terza Cecchini (foto UEC)

La maglia della Wiebes

Si comincerà alle 10,30 con la prova femminile, che prenderà il via dalle Bandie. Le sfidanti sono numerose ed il parterre è di alta qualità, con la campionessa europea gravel, Lorena Wiebes, a guidare il gruppo con il suo nuovo simbolo del primato. 

«Mi sono organizzata – spiega la neo campionessa europea di specialità – per lasciare spazio a queste corse nel mio calendario stagionale. Sono partita dalle qualificazioni e devo dire che è una disciplina che mi piace molto. Ho usato per qualche volta in allenamento la bici da gravel ed è stato diverso, più divertente. Arrivo dalla strada e sono due modi di correre diversi. In corsa mi aspetto una partenza al massimo, saremo tante e non ci sarà spazio per tutte, quindi la lotta sarà serrata. Il finale di gara, invece, sarà molto selettivo con tante salite a fare da giudice».

Demi Vollering e compagne durante la ricognizione sul percorso del mondiale gravel
Demi Vollering e compagne durante la ricognizione sul percorso del mondiale gravel

Vollering guida la caccia 

Lorena Wiebes non è la sola atleta che dalla strada è passata in prestito al mondo del gravel. Infatti oggi al via c’era anche Demi Vollering, un nome che nel campo femminile attira sempre tante attenzioni. L’olandese della SD Worx, vincitrice del Tour de France Femmes, arriva con tante aspettative. Il suo palmares su strada, nel 2023, conta: Strade Bianche, Liegi-Bastogne-Liegi, Freccia Vallone e Amstel Gold Race. Vollering ha fatto anche incetta di corse a tappe, oltre alla Grande Boucle femminile ha vinto la Vuelta a Burgos e Tour de Romandie

«Penso che sia il finale perfetto di stagione – dice in sala stampa – era il 2019 quando ho preso in mano per la prima volta una bici gravel. La uso per allenarmi in alcune situazione e anche per fare qualche viaggio. Anche io mi aspetto una gara tosta, ma sono qui anche per godermi un modo diverso di correre».

Come detto la starting tlist femminile è ricca di tante atlete interessanti, su tutte Kasia Niewiadoma. Un mondiale gravel che si apre, come giusto che sia, anche alle esperte del fuoristrada, come Emma Norsgaard, Ashleig Moolman-Pasio e la campionessa austriaca gravel Sabine Sommer. Tra le italiane spiccano il nome di Persico e Realini: ragazze cresciute nel ciclocross, che ora sperimentano questa nuova disciplina. 

Gianni Vermeersche
Gianni Vermeersch rimetterà in palio la maglia di campione del mondo, conquistata nel 2022 sempre in Veneto

Il titolo di Vermeersch

Il belga Gianni Vermeersch metterà in palio domani la maglia iridata, conquistata un anno fa sempre in Veneto. I pretendenti sono tanti, su tutti il nome del gigante della Jumbo-Visma Wout Van Aert (foto di apertura Houffa Gravel): tre volte campione del mondo nel ciclocross.

«Il gravel, di fatto, lo pratico sin da piccolo – racconta Van Aert – quando con la mia bicicletta da ciclocross facevo uscite di lunghi chilometraggi. Ho cominciato però ad apprezzarlo nell’anno del Covid, mi ha permesso di fare percorsi e strade nuove in allenamento e ho seguito con curiosità la sua rapida ascesa. Quest’anno cercavo un bell’obiettivo per il finale di stagione e il Mondiale Gravel UCI mi è sembrato quello più interessante, così ho chiesto alla squadra il permesso di correrlo». 

Il belga alla sua prima apparizione nel gravel ha stracciato la concorrenza, ma domenica dovrà far ben più attenzione. 

Pro’, ex pro’ e specialisti

Non mancheranno i nomi di spicco nemmeno nella gara maschile riservata agli elite. Fin da inizio 2023 quella di Alejandro Valverde era una presenza quasi certa. L’embatido ha salutato il mondo dei professionisti al termine della scorsa stagione e si è lanciato nel gravel con la stessa fame di vincere. Oltre allo spagnolo ci saranno tanti ex professionisti, come Niki Terpstra, vincitore di una Parigi-Roubaix e un Giro delle Fiandre. Senza tralasciare il padrone di casa Sacha Modolo, o altri nomi di spicco del calibro di Nicholas Roche e Laurens Ten Dam. 

Tra i protagonisti della stagione su strada che si cimenteranno in questo secondo mondiale gravel c’è Matej Mohoric. Dopo una stagione che gli ha regalato anche una vittoria di tappa al Tour de France, lo sloveno si metterà alla prova fuoristrada. 

«Questo mondiale – dice Mohoric – era un mio obiettivo fin dall’inizio della stagione. E’ il modo migliore per finire il 2023, non sento alcuna pressione per performance o risultati. Il percorso disegnato è davvero bello e tecnico, ha tratti simili a quelli che si possono trovare su strada, ma anche sezioni impegnative. Chi è abituato a gareggiare in queste corse potrebbe essere avvantaggiato, anche se non credo che Wout (Van Aert, ndr) avrà tante difficoltà a staccare tutti (ride, ndr). Torno a correre in una regione che mi ha dato tanto fin da quando ero junior e ne sono super felice, perché mi tornano alla mente molti ricordi».

La giusta dose di esperienza in conferenza stampa, la porta Mattia De Marchi che tra polvere e strade bianche ha tanto da dire

«Pedalo tutti i giorni su queste strade – spiega – conosco il territorio a menadito. Ho tanti amici che praticano il gravel e tutti sono rimasti piacevolmente sorpresi dal percorso. In questa specialità conta la forza, ma anche tanto il saper reagire alle sfortune, ci sono molte zone “nere” dove un guasto può compromettere l’intera corsa. Il gravel non è una corsa di tattica, ma un all-in».

Felt tra i protagonisti del mondiale gravel

05.10.2023
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Siamo ormai arrivati alla vigilia della seconda edizione dell’UCI Gravel World Championship. Il mondiale gravel è infatti in programma nel prossimo fine settimana sulle bellissime colline del Prosecco. Tra i possibili protagonisti della rassegna iridata sono annunciati Sebastian Schönberger e Jonas Orset, entrambi in gara su bici Felt. Ricordiamo che il marchio californiano è entrato di recente nel portfolio brand di Pierer Mobility, realtà di riferimento per quel che concerne la mobilità elettrica e non solo.

Felt sta diventando un marchio sempre più attento al mondo gravel
Felt sta diventando un marchio sempre più attento al mondo gravel

Sempre più gravel

In Felt credono fortemente nelle potenzialità di crescita del gravel tanto da prevedere una propria presenza “importante” a Pieve di Soligo, sede del mondiale. Il villaggio di arrivo sarà allestito con i colori di Felt. Grazie ad un’ampia zona espositiva, sarà inoltre possibile vedere da vicino e toccare con mano le ultime novità firmate Felt. Sarà in particolare presente un’ampia gamma di prodotti all’avanguardia per il gravel, la strada e il triathlon. Tra i modelli esposti anche la Breed Carbon, il modello Felt realizzato appositamente per il gravel e che Schönberger e Orset porteranno in gara nella prova iridata di domenica.

Sebastian Schönberger gareggia per il team Human Powered Health. Ha debuttato quest’anno nel gravel in occasione della tappa italiana della UCI Gravel World Series, La Monsterrato, ottenendo un ottimo terzo posto. Al mondiale gravel dello scorso anno Schönberger era arrivato vicino alla top 10 confermando la sua ottima predisposizione per il gravel. Ultimamente l’atleta austriaco ha partecipato al Tour de Slovaquie e ai recenti campionati europei con la propria nazionale.

Niki Terpstra doveva essere uno dei protagonisti del mondiale gravel, ma una caduta lo ha messo fuori gioco
Niki Terpstra doveva essere uno dei protagonisti del mondiale gravel, ma una caduta lo ha messo fuori gioco

Jonas Orset è invece di nazionalità norvegese ed è fortemente votato al gravel. Nel corso di questa stagione ha partecipato alle principali competizioni del calendario gravel, tra cui spiccano due prove della UCI World Series in Germania e Svezia, due tappe del circuito Belgian Waffle Ride in Arizona e California, e la Garmin UNBOUND, ultra-race americana di 300 km. Il risultato di maggior prestigio da lui ottenuto è stato la vittoria alla Sea Otter Classic – La Gravilla. 

Al mondiale di domenica mancherà un possibile protagonista che avrebbe sicuramente dato massima visibilità al marchio Felt. Si tratta di Niki Terpstra che ha dovuto rinunciare alla prova iridata a causa di una caduta avvenuta la scorsa settimana durante la ricognizione del percorso della prima edizione del campionato europeo gravel.

Il marchio Felt sarà comunque ben rappresentato da tutti i componenti della nazionale austriaca grazie all’accordo di sponsorizzazione tecnica raggiunto la scorsa primavera fra Pierer Mobility e la federazione ciclistica austriaca.

Felt

GSG veste gli ex pro’ del “Cycling Stars Criterium”

26.05.2023
3 min
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E’ oramai tutto pronto per il via ufficiale dell’edizione 2023 del “Cycling Stars Criterium”, lo spettacolare evento in circuito in programma a Pieve di Soligo lunedì 29 maggio ad appena qualche… ora dalla conclusione a Roma del Giro d’Italia numero 106. E le maglie – di cui sveliamo il disegno e la grafica – che verranno indossate dai partecipanti alla speciale prova riservata agli ex professionisti saranno prodotte e fornite dal maglificio GSG di Simone Fraccaro.

Al Cycling Stars Criterium di quest’anno sarà presente il campione italiano Filippo Zana. Assieme a lui ci saranno anche Jonathan Milan, Damiano Caruso, Andrea Pasqualon e di Santiago Buitrago: tutti portacolori della Bahrain Victorius. Ai nastri di partenza anche Andrea Vendrame della formazione francese AG2R Citroen Team e Alberto Dainese, splendido vincitore della tappa di Caorle.

La sede di GSG a Vallà di Riese PIo X, in provincia di Treviso
La sede di GSG a Vallà di Riese PIo X, in provincia di Treviso

Ciclismo e buona cucina

Ma il Cycling Stars Criterium 2023 non “vivrà” di solo ciclismo… ma bensì anche di eccellenze enogastronomiche venete! La kermesse sarà difatti anche l’occasione per visitare lo speciale “truck” enogastronomico predisposto dalla Regione Veneto, assaggiare lo spiedo gigante, oltre alle famose polpette della Stanga. Non saranno dunque solamente alcuni grandi campioni a darsi battaglia sulle strade di Pieve di Soligo: il Cycling Stars Criterium sarà anche l’occasione per un viaggio nell’enogastronomia veneta. Non a caso, l’organizzazione – assieme agli attivissimi enti locali – si è difatti spesa per realizzare una serata indimenticabile anche per quanto riguarda il buon bere e il buon cibo: tutti ingredienti fondamentali di una grande festa… proprio come il Criterium!

Simone Fraccaro, fondatore e titolare GSG
Simone Fraccaro, fondatore e titolare GSG

Il grande “truck” della Regione Veneto dedicato alle eccellenze regionali arriverà nel pomeriggio: un mezzo che è in costante viaggio per l’Italia per promuovere la ricchissima offerta enogastronomica di un territorio premiato con ben nove siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. E come anticipato, la proloco di Pieve di Soligo si occuperà dell’allestimento di un’altra eccellenza locale: lo spiedo gigante. Durante il pomeriggio sarà predisposto uno spiedo che garantirà a chi volesse di godere di una prelibatezza che in provincia di Treviso è un vero e proprio rito!

Il Cycling Stars Criterium ha sempre rappresentato una grande festa di ciclismo, e quest’anno sarà anche una indimenticabile festa per il… palato!

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