La stagione del ciclocross corre veloce con il suo calendario sempre ricco di appuntamenti. Se in Italia a farla da padrone è stato fin qui il Giro delle Regioni, in Belgio le prime sfide hanno avuto come palcoscenico i tanti circuiti che ogni settimana richiamano tantissimi appassionati di ciclocross. Tutto questo in attesa dell’inizio della Coppa del Mondo previsto il prossimo 24 novembre ad Anversa. Se il roster dei vari team è ormai definito da diverse settimane, non mancano però novità relative al tema sponsor che meritano di essere raccontate. Restando in ambito italiano, nei giorni scorsi il team FAS Airport Services Guerciotti Premac ha annunciato due importanti novità.
La prima ha riguardato l’ingresso dell’azienda Isolmant fra i propri sponsor. La seconda novità è stata invece di natura squisitamente tecnica e ha interessato caschi e occhiali in dotazione alla squadra.
Lucia Bramati e Gioele Bertolini con i nuovi prodotti che Ekoi fornirà al team GuerciottiLucia Bramati e Gioele Bertolini con i nuovi prodotti che Ekoi fornirà al team Guerciotti
Ecco Ekoi
Agli osservatori più attenti non sarà certo sfuggita in queste prime gare la presenza di un partner tecnico molto importante accanto al team della famiglia Guerciotti. Si tratta di Ekoi, che dall’inizio di questa stagione fornisce i caschi e gli occhiali ai ragazzi del team FAS Airport Services Guerciotti Premac. Attraverso un comunicato stampa inviato nei giorni scorsi ai media specializzati, il team ha voluto ufficializzare questa nuova e prestigiosa partnership tecnica.
Gli atleti correranno con il casco AR14 e gli occhiali MagneticGli atleti correranno con il casco AR14 e gli occhiali Magnetic
Prodotti top
Per quel che riguarda il casco, si tratta del modello aero AR14. Quest’anno lo abbiamo visto indossato dai migliori team professionistici, come Israel Premier-Tech e Cofidis. Si tratta di un casco dalle eccellenti prestazioni in quanto combina aerodinamica all’avanguardia, comfort ergonomico e protezione ottimale. Testato in galleria del vento, è costruito per garantire velocità e versatilità, offrendo una ventilazione ottimale e un design leggero, perfetto per ogni disciplina.
Per quanto riguarda invece gli occhiali, la scelta è caduta sul modello Magnetic. Si tratta di occhiali dotati di tecnologia innovativa, con lenti che consentono una rapida e intuitiva sostituzione. Sono infatti disponibili tre diverse tipologie di lenti, adatte a qualsiasi condizione di visibilità.
Ekoi rappresenta un partner tecnico di grande importanza per il team FAS Airport Services GuerciottiPremac. Grazie al supporto tecnico di Ekoi gli atleti del team potranno pertanto contare su prodotti in grado di garantire loro sicurezza e prestazioni ai massimi livelli.
Gaia Tormena fa un altro passo vero la multidiciplina e dopo la pista prova la crono. Lo fa con una bici Guerciotti. Obiettivo: il tricolore di specialità
Siamo solo a metà novembre e la stagione del ciclocross deve ancora entrare nel vivo. Tanto per restare in ambito internazionale, la coppa del mondo scatterà infatti solo il prossimo 24 novembre da Anversa. Se anche la stagione dovesse terminare oggi ci sarebbe un team italiano che potrebbe sicuramente ritenersi soddisfatto per i risultati fin qui raggiunti. Stiamo parlando del FAS Airport Services Guerciotti Premac. La formazione della famiglia Guerciotti, oltre a fare incetta di successi in Italia, pochi giorni fa ha visto i suoi portacolori conquistare importanti successi ai campionati europei di ciclocross di Pontevedra, in Spagna. In terra iberica, e solo per restare alle gare individuali, sono infatti arrivate le medaglie d’oro di Mattia Agostinacchio fra gli juniores e quella d’argento di suo fratello Filippo fra gli under 23.
Mattia Agostinacchio con a destra Paolo Guerciotti e a sinistra suo figlio Alessandro Mattia Agostinacchio con a destra Paolo Guerciotti e a sinistra suo figlio Alessandro
Un nuovo sponsor
Il periodo estremamente positivo a livello di risultati è coinciso con l’arrivo di un nuovo sponsor. Si tratta dell’azienda Isolmant, già presente da anni nel mondo del ciclismo su strada tanto da essere main sponsor del team professionistico femminile guidato da Giovanni Fidanza, la Isolmant Premac Vittoria. L’azienda lombarda, specializzata nell’isolamento acustico e termico, diventa così il quarto nome del team di Paolo e Alessandro Guerciotti e conferma il suo feeling con il mondo ciclismo. Tanto per restare in ambito ciclocross, lo scorso anno Isolmant è stato tra gli sponsor dei Campionati Italiani di Ciclocross organizzati da Guerciotti. Nel ruolo di Amministratore Delegato dell’azienda troviamo Eugenio Canni Ferrari.
Il team FSA Airport Guerciotti Premac ha una grande impronta nel ciclocross femminile, qui Elisa Bianchi (foto Lisa Paletti)Il team FSA Airport Guerciotti Premac ha una grande impronta nel ciclocross femminile, qui Elisa Bianchi (foto Lisa Paletti)
Orgoglio Guerciotti
Alessandro Guerciotti, Team manager della FAS Airport Services Guerciotti Premac si è fin da subito dichiarato estremamente orgoglioso per l’ingresso di Isolmant fra gli sponsor della sua squadra.
«La partnership con Eugenio e il marchio Isolmant ci rende molto orgogliosi – ha dichiarato Alessandro Guerciotti – in quanto rappresenta un marchio presente da anni nel mondo del ciclismo ad importanti livelli. Questo grazie alla passione di Eugenio, che è una persona estremamente carica e positiva. Ci siamo conosciuti quando siamo diventati sponsor tecnico del team Isolmant Premac Vittoria e tra di noi si è creata subito un’ottima sintonia. E’ un piacere poter contare su uno sponsor come Isolmant perché sono persone che mangiano e vivono il ciclismo come pochi e lo stesso Eugenio ci ha confermato che sarà presente ad alcune gare, prima fra tutte i campionati italiani di Faè di Oderzo. Se il buongiorno si vede dal mattino, grazie a questo inizio vittorioso di stagione, sono pronto a puntare sul fatto che daremo ottime soddisfazioni a tutti i nostri sponsor».
L’orgoglio di Guerciotti è lo stesso che ritroviamo nelle parole di Eugenio Canni Ferrari.
«Per la nostra azienda e per il nostro brand – ha dichiarato – è motivo di orgoglio essere entrati nella grande famiglia del team FAS Airport Services Guerciotti Premac. Questa partnership è la naturale prosecuzione di un rapporto importante che si è andato costruendo con la famiglia Guerciotti e che si fonda sui valori positivi dello sport come la passione e il sacrificio. Siamo pronti a sostenere il team in tutte le gare certi che ci saranno per questa maglia ottime opportunità di successo e visibilità».
Il marchio milanese Guerciotti ha deciso di rinnovare e migliorare ulteriormente il progetto della Eclipse S 2025. Una bici dedicata totalmente alla ricerca della migliore prestazione con un’anima totalmente competitiva. La versione nuova del top di gamma di casa Guerciotti è già disponibile, ma dal 2025 il suo assortimento sarà totale. Eclipse S risponde alle esigenze di chi la bicicletta e il ciclismo li vive con lo scopo della competizione e della ricerca della massima performance.
Le novità apportate al progetto riguardano tutte le parti: dal carbonio con il quale viene realizzato il telaio, alla struttura stessa, fino ad arrivare anche alle grafiche: sempre più accattivanti e varie. Ogni ciclista potrà trovare così la versione che più gli appartiene, sia per tecnica che per spirito.
Il telaio della versione 2025 della Eclipse S pesa 50 grammi in meno rispetto alla precedenteUna delle novità tecniche è il forcellino UDHL’offset offre tre sedute differenti con arretramento di 0, -25 e -35 millimetriIl passaggio dei cavi è totalmente integratoIl telaio della versione 2025 della Eclipse S pesa 50 grammi in meno rispetto alla precedenteUna delle novità tecniche è il forcellino UDHL’offset offre tre sedute differenti con arretramento di 0, -25 e -35 millimetriIl passaggio dei cavi è totalmente integrato
Più leggera e non solo
«Il telaio – ci spiega Micaela Guerciotti, Marketing Director dell’azienda – è realizzato con il solito stampo, quello che cambia è il carbonio. Insieme al nostro fornitore abbiamo optato per utilizzare il Mitsubishi T65, una fibra leggera e molto resistente. Il guadagno di peso rispetto alla versione precedente è di 50 grammi. Si passa dai 780 della Eclipse S ai 730 grammi della Eclipse S 2025. Il carico di rottura per millimetro quadro passa da un valore di 850 Newton a 1350 Newton. Questo vuol dire che nonostante il peso sia diminuito è aumentata la resistenza del telaio. Si ha quindi una bicicletta più leggera ma allo stesso tempo maggiormente robusta».
«Essendo questa una bici dedicata ai team agonistici che supportiamo – racconta ancora – vogliamo fornire il prodotto migliore. Oltre al carbonio è presente un nuovo forcellino con sistema UDH che dona ancora più resistenza in un punto delicato del telaio. Infine, abbiamo lavorato a tre sedute diverse lavorando sull’offset, ci sono quindi tre sedute differenti con arretramento da 0 millimetri, -25 millimetri e -35 millimetri».
Questa è una delle versioni della gamma “Inspired by Milano”Qui invece il modello Fleur direttamente dalla collezione “Ride the Art”Questa è una delle versioni della gamma “Inspired by Milano”Qui invece il modello Fleur direttamente dalla collezione “Ride the Art”
Design accattivante
Non cambiano solo alcuni concetti tecnici, i quali portano ai miglioramenti appena evidenziati. Guerciotti ha deciso di incrementare anche l’offerta delle varie colorazioni, oltre alle quattro standard ce ne sono disponibili tante altre. Si parte con la gamma “Inspired by Milano” per poi passare alla “Ride the Art”.
«Due gamme di colorazioni – dice Micaela Guerciotti – diverse tra di loro. La prima è nata da un’indagine di mercato nella quale abbiamo analizzato i diversi trend del momento. Il tema grafico nella serie “Inspired by Milano” ha due livelli: quello superiore con tonalità luminose e cromatiche accattivanti. La parte inferiore ha un effetto più brillante. Sempre nella serie “Inspired by Milano” abbiamo voluto dare ad ogni telaio una colorazione unica, questo perché si arrivano ad utilizzare anche otto vernici differenti. A seconda della mano dell’addetto alla verniciatura nel mischiare i colori ogni modello ha un design unico, con effetti sempre diversi. Nelle sette colorazioni che presentiamo due di queste vanno anche sulla variante Madame. Si tratta della versione al femminile della Eclipse S, che arriviamo a produrre anche in taglia XXS».
Guerciotti, Eclipse S 2025 Madame, con taglia XXS, ideale per il pubblico femminileGuerciotti, Eclipse S 2025 Madame, con taglia XXS, ideale per il pubblico femminile
«Ride The Art è il nome della nuova collezione Guerciotti – conclude – che rappresenta il connubio perfetto tra arte e performance. I modelli saranno tre: Fleur, Barcellona e Skull. In questo caso utilizziamo una speciale tecnica di lavorazione che permette di trasportare la stampa direttamente sul telaio rendendo le grafiche un vero capolavoro».
Affiancare Davide Arzeni ed Elisa Balsamo nella nuova avventura con la neonata squadra di esordienti e allieveè solo l’ultimo passo fatto da Guerciotti nei confronti del ciclismo giovanile e femminile. Il marchio milanese ha legato il proprio nome, nel corso degli anni, a diversi team di ciclismo femminile e giovanile (in apertura Zamperini vince il campionato italiano U23 a Trissino in sella a una bici Guerciotti, immagine photors.it). Si tratta di qualcosa che ha radici profonde, che affondano nella storia di Guerciotti e nel quale i fratelli Alessandro e Micaela credono molto. Partiamo con il raccontare quest’ultima novità.
«Essere accanto al team di Arzeni – spiega Alessandro Guerciotti, CEO dell’azienda – ci è venuto naturale visto il legame che ci accomuna con lui. Nel corso della sua carriera è stato diesse del team Cadrezzate, nostro vivaio per quanto riguarda diversi corridori nel ciclocross. Da lì, ha seguito diverse squadre su strada e ci siamo un po’ allontanati. Ma quando ci ha spiegato questo progetto e il fatto che il team ha anche una squadra nel ciclocross, non ci siamo potuti tirare indietro. Il cross è ancora in stato embrionale, ma dal 2025 l’obiettivo è crescere e noi non possiamo che supportarli. Chiaramente la presenza di un nome come Elisa Balsamo è un bella calamita per l’immagine, ma non è stata la chiave di tutto. Alla base c’è il fatto di credere nel progetto».
Marta Della Vedova (a sinistra) e Layla Dresco, allieve di secondo e primo anno del team di Arzeni e BalsamoMarta Della Vedova (a sinistra) e Layla Dresco, allieve di secondo e primo anno del team di Arzeni e Balsamo
Tra i giovani
Quando si passa dalle parti di una corsa giovanile non si può fare a meno di notare che molte delle bici in gruppo sono marchiate Guerciotti. La presenza dell’azienda milanese, che da poco ha festeggiato i 60 anni di attività, è ben radicata tra i ragazzi.
«Sia per quanto riguarda gli uomini che le donne – continua Alessandro Guerciotti – anzi, siamo partiti proprio dal ciclismo femminile. Abbiamo affiancato la Luperini quando correva nella Menikini-Selle Italia e la Guazzini quando ha vinto il titolo europeo a cronometro da junior. Ora siamo accanto alla Isolmant di Gaia Tormena e da anni forniamo le bici anche ai team juniores più forti. Nel ciclismo maschile – prosegue – collaboriamo con la Vangi, il CC Canturino, la Giorgi e tante altre realtà giovanili».
Tra gli U23 Guerciotti ha legato il suo nome anche al team Hopplà-Petroli Firenze (foto robertorizaphoto)L’azienda milanese fornisce le bici anche agli juniores della Vangi (foto Instagram)Tra gli U23 Guerciotti ha legato il suo nome anche al team Hopplà-Petroli Firenze (foto robertorizaphoto)L’azienda milanese fornisce le bici anche agli juniores della Vangi (foto Instagram)
Come mai un impegno così importante a livello giovanile?
Crediamo siano il futuro e che sia giusto quindi supportarli al meglio. Con le nostre bici sono cresciuti ragazzi come Fancellu, Montoli e tanti altri. E’ una possibilità di investire per il movimento del ciclismo italiano, in generale. Poi dare le nostre bici a squadre importanti come la Vangi ci fornisce anche un ritorno di immagine notevole.
Le vostre bici “spuntano” ovunque.
Se si guarda un ordine di arrivo, capita di vedere nove biciclette su dieci con il nostro nome tra i primi. Da un lato è un interesse commerciale, perché più bici ci sono in giro con il nome Guerciotti più siamo radicati. Le squadre giovanili sono molto presenti a livello regionale, quindi riusciamo ad essere più capillari.
Qui Fabiana Luperini vincitrice di una tappa al Giro Donne in maglia tricolore Tra le atlete che hanno pedalato su una bici Guerciotti c’è anche Vittoria Guazzini che vinse il titolo a cronometro europeo junioresQui Fabiana Luperini vincitrice di una tappa al Giro Donne in maglia tricolore Tra le atlete che hanno pedalato su una bici Guerciotti c’è anche Vittoria Guazzini che vinse il titolo a cronometro europeo juniores
I ragazzi imparano a conoscere i vostri mezzi…
Certamente. Inoltre certe partnership sono radicate nel tempo e durano da 7 anni o più. Tanti corridori sono cresciuti correndo su una bicicletta Guerciotti. La conoscono, ne apprezzano la qualità e in certi casi diventano anche clienti. Se siamo da tanti anni fornitori di una squadra, vuol dire che lavoriamo bene.
Come riuscite ad accontentare così tante categorie?
Partiamo dal presupposto che ormai si usano biciclette sloping. Quindi le geometrie sono standard, la differenza la fanno i componenti. Nella nostra gamma di prodotti arriviamo a fornire la taglia XXS, che va bene per ragazzi alti 152 centimetri. Poi il tutto si aggiusta con le misure dei vari componenti.
Una grande tradizione di Guerciotti è legata al fuoristrada, qui Sanne van Paassen vincitrice coppa del mondo ciclocross nel 2011Una grande tradizione di Guerciotti è legata al fuoristrada, qui Sanne van Paassen vincitrice coppa del mondo ciclocross nel 2011
In questo caso usate misure standard o fate richieste particolari?
Su un attacco manubrio arriviamo a montare lunghezze ridotte, ad esempio 60 millimetri. Abbiamo due o tre modelli di bici che destiniamo ai vari team e con quelle abbiamo trovato un metodo di lavoro meticoloso che ci permette di essere efficienti, sta tutto alla base. Le uniche richieste particolari le abbiamo da squadre di rilievo, come può essere la Vangi, che ci chiede i telai del colore della divisa.
Quante squadre fornite e in che modo?
In totale tra donne e uomini arriviamo a 25 team. Offriamo due metodi: vendita a prezzo speciale oppure un noleggio davvero competitivo. Nel primo caso la bici diventa di proprietà del team, che a fine anno può rivenderle o sistemarle. Se si decide per il noleggio a fine stagione noi ritiriamo i mezzi, li sistemiamo e poi li rivendiamo sui nostri canali. C’è un mercato davvero importante che permette di avere una bici a prezzi vantaggiosi. Una bici che diamo alla Hopplà, giusto per fare un esempio, ha un valore di mercato di 6.500 euro. Dopo un anno di utilizzo la rivendiamo a meno della metà, quindi un cliente in questo caso fa anche un buon affare.
Il 2024 di Guerciotti non smette di regalare sorprese e non potrebbe essere diversamente dal momento che l’azienda milanese quest’anno ha tagliato un traguardo importante come i sessant’anni dalla sua fondazione. Il recente Italian Bike Festival ne è stato ulteriore prova con la presentazione ufficiale del libro “Guerciotti, la stella di Milano”, edito dal quotidiano Tuttosport che ripercorre i “primi” sessant’anni del marchio lombardo.
Italian Bike Festival è stata anche l’occasione per ufficializzare un’importante collaborazione con una società ciclistica che nella sua ultracentenaria storia ha scritto pagine sportive davvero importanti. Si tratta della Sc Padovani 1909 che dal prossimo anno tornerà nel mondo dei dilettanti e lo farà anche grazie al supporto di Guerciotti che fornirà le proprie biciclette al team veneto.
La foto di presentazione del nuovo progetto della Sc Padovani (photors.it)La foto di presentazione del nuovo progetto della Sc Padovani (photors.it)
Si torna in gruppo
Dopo essere ripartita nel 2012 dalle categorie giovanili, la Sc Padovani 1909 ha deciso che il 2025 segnerà il suo ritorno nel gruppo dei dilettanti. Stiamo parlando di una categoria in cui la formazione veneta vanta già un incredibile palmares di successi, sia su strada che su pista. Tra il 1958 e il 1971 la Sc Padovani 1909 ha visto i suoi atleti conquistare in maglia azzurra 11 medaglie olimpiche, di cui quattro d’oro. Alle queste si aggiungono ben 14 titoli mondiali. Ora è pronta a ritornare fra i dilettanti, oggi elite-U23, grazie anche al supporto tecnico di Guerciotti che fornirà alla formazione veneta il suo modello top di gamma. Si tratta della Eclipse S che avrà una livrea speciale bianca e verde, da sempre i colori dello storico team padovano.
La voce del team
Al timone della Sc Padovani 1909 troviamo oggi Galdino Peruzzo nel ruolo di presidente. Accanto a lui Alberto Ongarato e Martino Scarso, entrambi vice presidenti. A loro spetta il difficile compito di riportare la Sc Padovani 1909 ai fasti di un tempo.
Galdino Peruzzo ha così commentato la nuova collaborazione con Guerciotti ufficializzata lo scorso fine settimana a Misano in occasione di Italian Bike Festival.
«Con la famiglia Guerciotti abbiamo trovato subito la giusta sintonia: condividiamo la passione per il ciclismo e per il lavoro. Unire la storia della Sc Padovani alla tradizione made in Italy del marchio Guerciotti è per noi un onore e un motivo di orgoglio. Abbiamo impostato il nostro team scegliendo di mettere a disposizione degli atleti i migliori tecnici e professionisti. Ora con Guerciotti, avranno anche la possibilità di correre sulle biciclette più belle e performanti del gruppo».
Tra le prime novità ufficializzate dalla dirigenza della Sc Padovani va segnalato l’arrivo di Alessandro Petacchi nel ruolo di Team Manager.
Una foto all’IBF con la famiglia Guerciotti insieme a Vittoria. Tra i due marchi è nata una importante partnership (foto Guerciotti)Una foto all’IBF con la famiglia Guerciotti insieme a Vittoria. Tra i due marchi è nata una importante partnership (foto Guerciotti)
Orgoglio Guerciotti
La chiusura non poteva che spettare a Guerciotti ed in particolare ad Alessandro Guerciotti, che insieme alla sorella Micaela e papà Paolo, è al timone dell’azienda milanese: «E’ per noi un onore essere partner di una delle squadre più storiche del panorama ciclistico italiano. La SC Padovani vanta una storia di oltre 100 anni e noi abbiamo appena festeggiato i nostri 60 anni. Due partner che rappresentano la storia del ciclismo. Con il presidente Galdino Peruzzo e tutto lo staff abbiamo trovato l’accordo in una settimana e questo rappresenta di sicuro un’ottima base di partenza, avendo già fin da subito le idee chiare in merito agli obiettivi da raggiungere. Considerata l’importanza del team, ma soprattutto i programmi previsti nel medio e lungo periodo, abbiamo deciso di fornire alla squadra il nostro top di gamma Eclipse S, nella nuova versione 2025. Noi che puntiamo molto anche sull’estetica della bicicletta, studieremo una livrea dedicata al team per valorizzare ancora di più il prodottofornito e la nostra partnership».
Guerciotti celebra i sessant’anni di attività, un traguardo davvero importante per l’azienda milanese e per un marchio iconico dell’industria ciclistica italiana.
Per festeggiare il compleanno nasce Sixty, una bicicletta fuori dagli schemi, una bici esclusiva da strada che viene proposta anche in edizione limitata con verniaciatura oro. Entriamo nel dettaglio.
Alessandro Guerciotti con la sorella Micaela e la nuova SixtyAlessandro Guerciotti con la sorella Micaela e la nuova Sixty
Non solo icona del cross
«Sessant’anni è un bel traguardo – dice Alessandro Guerciotti – e abbiamo voluto creare una bici capace di rappresentare l’eccellenza delle nostre bici delle diverse epoche. Sixty è una bici nuova, non è una rivisitazione e una riproposizione, una bicicletta che anche in fatto di design non è mai stata realizzata prima d’ora. Non è un azzardo, ma il risultato di un progetto che inizia a prendere forma nel 2022 e frutto di una collaborazione stretta con Mitsubishi, uno dei supplier di carbonio più importanti al mondo.
«Proprio questa collaborazione – prosegue Guerciotti – ci ha permesso di disegnare un telaio tanto importante nelle forme, quanto leggero, oltre che particolare per alcuni concetti che porta con sé. Ad esempio tutto l’avantreno con la forcella che non ha il classico stelo, ma presenta una sorta di pivot rigidissimo e particolarmente efficiente sotto il profilo tecnico».
Aerodinamica e leggera al tempo stessoLa Sixty presentata ufficialmente a MilanoAerodinamica e leggera al tempo stessoLa Sixty presentata ufficialmente a Milano
La Sixty nel dettaglio
E’ in carbonio ed utilizza la fibra Mitsubishi T65 con finitura esterna unidirezionale, fondamentale per compattare il composito e fornire rigidità. Oltre ad una fibra dalle elevate qualità tecniche, il fiore all’occhiello (e il segno di distinzione) della Guerciotti Sixty è il design che si spinge verso un’aerodinamica marcata, a tratti estremizzata.
Partendo dall’avantreno, una sorta di blocco unico, dove l’integrazione raggiunge la massima espressione. Forcella, sezione frontale del tubo sterzo e manubrio formano un tutt’uno. La prima ha gli steli dritti, con una sezione frontale risicata e un profilo posteriore tronco. Sottile frontalmente, con sezioni laterali maggiorate ed una testa che si innesta nell’obliquo. Al pari di questa soluzione di design ci sono degli incavi che non fanno altro che aumentare l’efficienza aerodinamica.
Il manubrio è un integrato con l’attacco sdoppiato e rialzato rispetto alla linea dell’orizzonte, mentre la piega è piatta nella parte superiore. Le curve hanno un flare leggermente accentuato.
L’edizione limitata in livrea oro lucido (foto Guerciotti)L’edizione limitata in livrea oro lucido (foto Guerciotti)
Orizzontale schiacciato e carro semi-curvo
L’obliquo ha volumi equilibrati lungo tutto il suo percorso, mentre l’orizzontale, il piantone e tutto il carro posteriore hanno forme decisamente originali. Il primo diventa quasi una lama, con uno spessore ridottissimo in prossimità del nodo sella (che ha il blocchetto di chiusura integrato). Il reggisella è specifico per la Sixty.
Il piantone è dritto nella prima parte (alta) e si curva verso l’interno del triangolo dalla metà, fino ad arrivare il punto in cui si unisce alla scatola del movimento centrale. Questa soluzione contribuisce anche ad accorciare il retrotreno. I foderi bassi del carro sono dritti ed i volumi non sono eccessivi, mentre gli obliqui ricordano una semi-curva con arcuatura e disegno a lama. Sono piatti ed aerodinamici soprattutto nella parte più alta, delle vere e proprie lame che diventano una cosa sola con l’orizzontale.
La particolarità di tutto l’avantreno (foto Guerciotti)La particolarità di tutto l’avantreno (foto Guerciotti)
Edizione limitata “gold” in 60 pezzi
Per festeggiare i 60 anni di attività, Guerciotti Sixty viene lanciata in edizione limitata (soli 60 esemplari) con verniciatura oro e finitura lucida, ruote in carbonio QTC Hurricane e trasmissione Shimano Dura Ace. Ognuna di queste bici avrà inciso il nome dell’acquirente. Il prezzo di listino per la limited edition è di 15.000 euro.
La Sixty entra però ufficialmente nel listino Guerciotti. Non solo limited edition, perché la nuova bici sarà disponibile anche con combinazioni cromatiche tradizionali e montaggi differenti con diversi range di prezzo. Guerciotti Sixty è disponibile in cinque taglie: xs, s e m, l e xl.
MILANO – E’ da sempre, o meglio da sessant’anni esatti, uno dei marchi simbolo di Milano, e per celebrare in grande stile un compleanno davvero speciale lo scorso mercoledì Guerciotti ha voluto avere accanto a se i tanti amici che hanno contribuito, ciascuno a modo loro, a rendere unica la sua storia. Per farlo ha scelto una location davvero esclusiva, Terrazza Martini, in pieno centro a Milano, a pochi passi dal Duomo, un altro simbolo del capoluogo lombardo, come lo è appunto Guerciotti per tutti gli appassionati di ciclismo.
Terrazza Martini e la sua veduta mozzafiato sul DuomoTerrazza Martini e la sua veduta mozzafiato sul Duomo
Una serata di campioni
Alla Terrazza Martini si sono dati appuntamento, fra gli altri, i tanti campioni che hanno pedalato e vinto in sella ad una bicicletta Guerciotti, come Gilberto Simoni e Alessandro Bertolini, solo per citarne qualcuno. Quando si pensa a Guerciotti, l’accostamento al ciclocross viene però naturale ed ecco gli ex-campioni del mondo Roland Liboton, Vito Di Tano, Daniele Pontoni, Mike Kluge e Henrik Djernies. Nessuno di loro ha voluto mancare all’invito ricevuto da Paolo Guerciotti e dai figli Alessandro e Micaela. Stiamo parlando di campioni che sono stati capaci di scrivere pagine indimenticabili nella storia del ciclocross mondiale in sella ad una bicicletta Guerciotti.
Prima il logo
Qualche piccola anticipazione sulla serata l’avevamo già avuta a fine aprile da Micaela Guerciotti, Direttore Marketing dell’azienda di famiglia. L’avevamo incontrata in quanto incuriositi dal logo Guerciotti che era stato creato per festeggiare i 60 anni e che sta accompagnando in questo 2024 tutte le comunicazioni aziendali. La stessa Micaela Guerciotti ci aveva parlato di una serata davvero unica, nel corso della quale celebrare la storia dell’azienda di famiglia e svelare alcune importanti novità di prodotto.
Presentazione della nuova SIXTYPresentazione della nuova SIXTY
Una nuova Guerciotti
Terrazza Martini e la sua vista mozzafiato su piazza Duomo hanno così fatto da cornice ad un evento che si è rivelato un grandissimo successo, anche per merito di una perfetta regia organizzativa che ha saputo emozionare i tanti ospiti presenti. A testimoniarlo le parole della stessa Micaela Guerciotti, vera regista dell’intera serata: «Siamo estremamente orgogliosi di questa serata e dell’ottima riuscita dell’evento. Leggere negli occhi dei nostri ospiti l’emozione provata nel condividere insieme a noi un momento così importante, ci ha nuovamente confermato che siamo sulla strada giusta. E’ una nuova Guerciotti quella che stiamo presentando, forte del suo passato carico di storia, ma carica di entusiasmo e spinta creativa che si traduce in prodotti unici e progetti straordinari».
Ecco le novità
Le sale di Terrazza Martini hanno fatto da sfondo alla presentazione delle ultime novità firmate Guerciotti, a partire dal modello SIXTY, una bici in edizione limitata, capolavoro di tecnica e stile, lanciata per festeggiare il Sessantesimo anno di attività dell’azienda e della quale presto speriamo di potervi raccontare qualcosa di più.
Da sempre attenta alle richieste del mercato, Guerciotti ha saputo cavalcare al meglio la crescita registrata in questi anni da parte del settore della pedalata assistita. Gli invitati alla serata di Terrazza Martini hanno avuto l’opportunità di vedere le ultime novità e-bike di Guerciotti caratterizzate dal nuovo motore EP3+ GP di Polini, partner ormai storico dell’azienda milanese.
L’importanza di avere al proprio fianco i propri partner tecnici è stata sottolineata dallo stesso Alessandro Guerciotti, CEO dell’azienda di famiglia.
«E’ per noi fonte di grande soddisfazione poter festeggiare un momento così importante per la nostra azienda insieme a clienti e fornitori che rappresentano per noi dei veri partner. Per crescere e poter puntare ad ambiziosi traguardi non solo è importante condividere la stessa visione di business, ma anche costruire delle solide relazioni destinate a durare nel tempo. E l’ampia partecipazione all’evento di questa sera ne è la prova».
Paolo, Micaela e Alessandro Guerciotti con i tanti campioni che hanno corso con le loro biciPaolo, Micaela e Alessandro Guerciotti con i tanti campioni che hanno corso con le loro bici
Parola a Paolo Guerciotti
La serata di Terrazza Martini è stata un grande successo, anzi un evento memorabile, come ci ha confidato lo stesso Alessandro Guerciotti la mattina successiva. Per celebrare al meglio questo evento memorabile è giusto allora concludere con le parole di Paolo Guerciotti, fondatore sessanta anni fa dell’azienda insieme al fratello Italo.
«Non avrei potuto festeggiare in modo migliore questo straordinario anniversario, che non vedo come un punto di arrivo ma come un punto di partenza per continuare a crescere e raggiungere obiettivi di assoluta eccellenza. E sono orgoglioso di avere accanto a me i miei figli. Sono certo che saranno in grado di rendere ancora più brillante la nostra stella».
Allora Buon compleanno Guerciotti e appuntamento al 2034 per festeggiare i tuoi “primi” 70 anni.
Dopo aver sentito Franzoi, questa volta abbiamo chiesto ad Alessandro Guerciotti di raccontarci le evoluzioni tecniche delle bici per questa specialità
Venerdì scorso, nella galleria del vento di Milano, Nibali ha lavorato con Wilier, Limar e Giordana su crono e materiali. Il suo racconto e le immagini
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Il 2024 per il brand Guerciotti si annuncia come un anno speciale, che merita di essere celebrato in grande stile. Era infatti il 1964, esattamente 60 anni fa, quando l’azienda, guidata oggi da Paolo Guerciotti e dai sui figli Alessandro e Micaela, muoveva i suoi primi timidi passi in via Petrella a Milano, poco lontano dalla stazione Centrale, in quello che allora era semplicemente un piccolo negozio di poco più di venti metri quadrati. A dare vita a uno dei marchi simbolo di Milano furono lo stesso Paolo e suo fratello Italo. Da allora sono passati ben 60 anni e il marchio Guerciotti ne ha fatta di strada tanto da essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Una delle prime biciclette Guerciotti. Nel logo il richiamo alla prima sede di via PetrellaUna delle prime biciclette Guerciotti. Nel logo il richiamo alla prima sede di via Petrella
Un logo speciale
L’azienda ha in programma per i prossimi mesi diverse iniziative per celebrare i suoi “primi” 60 anni di attività, a partire da un logo creato per l’occasione, come ha confermato la stessa Micaela Guerciotti, Marketing Director dell’azienda di famiglia, attraverso un comunicato stampa di qualche giorno fa.
«Abbiamo creato un logo dedicato a questo nostro anniversario – spiega – di ispirazione moderna, ma che ribadisce con forza le nostre radici, integrando l’anno della nostra fondazione: il 1964. Questo logo rappresenta la sintesi di 60 anni di avventure, di sfide e di trionfi che si fondono in un’icona che incarna l’anima vibrante della nostra città. Un simbolo rappresentativo e tangibile del nostro passato glorioso e delle promesse del domani».
Per sapere qualcosa di più sulle iniziative alle quali sta lavorando l’azienda per rendere speciale il suo 2024, abbiamo voluto sentire direttamente la stessa Micaela Guerciotti.
Partiamo dal logo, da oggi in avanti dove lo potremo vedere?
Andrà ad affiancarsi al nostro tradizionale logo con la stella che da sempre ci contraddistingue. Sarà presente all’interno del materiale di comunicazione che ci accompagnerà nel corso di quest’anno che per noi è davvero importante. Stiamo già lavorando alla realizzazione di una serata celebrativa che si terrà il prossimo 19 giugno alla Terrazza Martini, in pieno centro a Milano, da sempre la nostra città e alla quale siamo molto legati.
Che cosa ci dobbiamo aspettare da quella serata?
Sarà un momento davvero speciale per noi di Guerciotti nel corso della quale celebreremo la nostra storia, quello che siamo diventati oggi e quelli che sono i nostri programmi per il futuro. Lo faremo insieme a tanti amici che ci hanno accompagnato in tutti questi anni, a cominciare dai tanti campioni che hanno pedalato e vinto in sella ad una bicicletta Guerciotti. Sulle nostre biciclette hanno gareggiato atleti del calibro di Giovan Battista Baronchelli, Gilberto Simoni, Alessandro Bertolini, oltre ai mai dimenticati Michele Scarponi e Davide Rebellin… solo per limitarci alla strada. Nell’occasione sveleremo anche due novità e una di queste sarà una Guerciotti speciale realizzata in edizione limitata. Saranno solo 60 modelli, come 60 sono gli anni di vita del nostro marchio.
Paolo Guerciotti in azione nell’amato ciclocrossPaolo Guerciotti in azione nell’amato ciclocross
Avete altre iniziative in programma per i prossimi mesi?
Assolutamente sì, anche se al momento non possiamo anticipare nulla. Stiamo lavorando a due progetti: uno televisivo e uno editoriale. Il primo partirà a breve, a metà maggio, e ripercorrerà la nostra storia. Anche il secondo, quello editoriale, avrà la stessa finalità, ma lo farà in maniera totalmente diversa. Appena sarà possibile sveleremo tutti i dettagli. Quello che possiamo tranquillamente affermare è che si tratta di due iniziative che incarnano alla perfezione la nostra nuova strategia di comunicazione, una strategia moderna ma che non dimentica le nostre radici.
L’ultima volta che ha avuto tra le mani una Gaia proveniente dal fuoristrada, Giovanni Fidanza ha plasmato una certa Realini, che ora è una delle atlete più promettenti a livello mondiale. L’abruzzese veniva dal ciclocross e nella Isolmant-Premac-Vittoria del tecnico bergamasco prese le misure alle corse su strada e spiccò il volo. Per questo oggi, scherzando ma neanche troppo, è venuto spontaneo chiedere a Giovanni che cosa tirerà fuori dalla nuova Gaia, che di cognome fa Tormena, ugualmente proveniente dal fuoristrada. Nel suo caso però, la specialità è l’eliminator di mountain bike, nella quale è una superstar internazionale, avendo vinto quattro mondiali e cinque europei. Nel mezzo la valdostana ha provato anche la pista e la BMX con quel vecchio sogno di andare alle Olimpiadi che probabilmente dovrà essere rimandato.
Giovanni lo intercettiamo in magazzino, mentre prepara i mezzi e le ultime cose in vista del primo ritiro e del debutto. La squadra ha ancora bici Guerciotti, il modello Veloce S, mentre è cambiato il fornitore dell’abbigliamento. Da Nalini, che ha il suo bel da fare per seguire le tre squadre del Team DSM Firmenich, sono passati con Rosti e il 24 febbraio presenteranno il team nel Bike Park Vittoria (in apertura, un’immagine del 2023 di Foto Ossola).
Giovanni Fidanza con Rossato e Realini: un’immagine del 2022, l’anno della consacrazione di GaiaGiovanni Fidanza con Rossato e Realini: un’immagine del 2022, l’anno della consacrazione di Gaia
Direttore, un’altra Gaia in squadra: ci sono similitudini?
Sono diverse. Tormena sicuramente ha motore. Il suo problema però è che non viene dalla strada e dal poco che l’ho vista nel 2023, le manca l’esperienza per capire i momenti di corsa. Penso che l’anno scorso abbia fatto il passo troppo lungo andando nel UAE Devo Team. Magari avrebbe fatto meglio a passare prima da noi, iniziando con un’attività più tranquilla. Comunque è andata così, ha ancor 21 anni e se ha voglia, potremo lavorare bene.
Ti sembra che questa voglia ci sia?
Deve capirlo. Se vuoi arrivare a certi contratti, la sola via possibile è la strada. In mountain bike hai i tuoi sponsor, ma la possibilità di guadagnare e farne un mestiere ce l’hanno di qua. Secondo me, lei è ancora combattuta. Potrebbe avere il timore di non sapere fin dove potrà arrivare su strada, è legittimo che abbia qualche dubbio.
E come si superano?
Vanno via quando cominci a prendere fiducia e vedi i primi risultati. Lei ha fondo, sta facendo le sue distanze anche su strada. Ha le caratteristiche dei pistard che fanno endurance, cioè ha tenuta ed è anche abbastanza veloce. Deve lavorarci passo per passo. Crescendo avrà sempre più resistenza, sarebbe sbagliato adesso mettere l’asticella troppo in alto. Cominceremo con le nostre corse open, poi ne faremo di più importanti e piano piano prenderà le misure.
L’arrivo di Gaia Tormena è una scommessa che potrebbe dare grandi risultati (foto Isolmant Premac Vittoria)L’arrivo di Gaia Tormena è una scommessa che potrebbe dare grandi risultati (foto Isolmant Premac Vittoria)
Un’altra Gaia che può spiccare il volo?
Non bisogna neanche caricarla troppo. Deve cominciare. Provare ad arrivare a fare la volata. Fare il primo piazzamento. E da lì capisci come lavorare per migliorare. Io dico sempre che prima di arrivare ai grandi risultati, bisogna fare un certo tipo di percorso naturale. Come fra gli uomini, non dobbiamo guardare quello che fanno i fenomeni, ma seguire il nostro percorso e poi a fine anno si tireranno le somme.
Quando si comincia?
Il 24 facciamo la presentazione, poi andiamo in ritiro Montecatini e ai primi di marzo si comincia come negli anni scorsi. La vita con tante WorldTour si è fatta più complicata per noi. Da una parte è bello, il movimento è cresciuto tantissimo e le ragazze finalmente non corrono solo per passione. Ormai l’attività è quasi parallela con quella maschile, le grandi corse hanno entrambe le prove, il problema è che fuori dal WorldTour si fa fatica a correre. Le continental devono sperare nell’invito, ma capitano anche grandi corse con pochi partecipanti che con noi potrebbero guadagnare partenti e impatto, invece preferiscono schierare solo 100 ragazze.
E’ un peccato…
Senza dubbio, perché anche noi dobbiamo avere un minimo di calendario per far fare esperienza. Alla fine il nostro ruolo è questo, ma abbiamo bisogno della platea per dare visibilità agli sponsor: anche loro si impegnano e meritano un riscontro. Non so nemmeno se avrebbe senso diventare il devo team di qualcun altro, perché significherebbe perdere la propria identità e disperdersi, come sta succedendo con la Valcar.
Emanuela Zanetti, qui prima al Memorial Silvia Piccini nel 2021, è tornata con Fidanza dopo i 4 mesi con la Zaaf (foto Ossola)Emanuela Zanetti, qui prima al Memorial Silvia Piccini nel 2021, è tornata con Fidanza dopo i 4 mesi con la Zaaf (foto Ossola)
Che cosa puoi dirci delle tue ragazze? Ci sono tante giovani e un paio di veterane…
Abbiamo Beatrice Rossato, con cui abbiamo ritrovato l’accordo e ha il suo lavoro di insegnante. Io non le metto pressione, si gestisce e sa quando è pronta. Le altre, a parte Sara Mazzorana cui diamo questa possibilità, sono giovani che devono crescere. Arrivano dopo gli juniores, hanno tre anni di tempo per arrivare a un certo livello e poi spiccano il volo. Questo è il nostro ruolo ed è importante. Perché se salta il passaggio e vanno subito negli squadroni, sarà sempre più difficile che abbiano una crescita adeguata e tante smetteranno.
Saresti in grado di indicare quale fra le tue è pronta per qualche risultato interessante?
Emanuela Zanetti ha avuto alti e bassi. Il 2023 è stato un anno particolare. Prima la vicissitudine della squadra dov’era andata (quattro mesi alla Zaaf Cycling Team prima che si scoprisse il brutto bluff, ndr), poi è tornata con noi, ma è stata male. Secondo me su certi percorsi è competitiva e lo ha dimostrato. Poi c’è Asia Zontone…
La quale?
La quale due anni fa ha vinto una tappa al Giro delle Marche, mentre nel 2023 ho avuto una stagione difficile fra alti e bassi, senza trovare una costanza di rendimento. Penso che possa fare il piccolo salto che manca per diventare grande.
Asia Zontone è passata su strada dal cross nel 2022, vincendo la seconda tappa del Giro delle Marche (foto Ossola)Asia Zontone è passata su strada dal cross nel 2022, vincendo la seconda tappa del Giro delle Marche (foto Ossola)
Cosa dici di Sara Pepoli, figlia d’arte?
Una bella atleta, solo che nel 2023 era al primo anno, quindi aveva la scuola e poi le è venuta una forte mononucleosi a inizio stagione. Praticamente i primi mesi li ha persi tutti, ha cominciato a correre bene a giugno e non è andata male. Ha fatto il suo. Sperando che quest’anno non incappi in problemi di salute, ha iniziato la preparazione con le altre e sono sicuro che abbia buoni margini di crescita.
Un’ultima battuta su Arianna e Martina, le sue figlie nel WorldTour con la maglia Ceratizit, impegnate fra strada e pista, poi Fidanza riprende il suo lavoro di sistemazione in magazzino. La stagione delle grandi squadre è iniziata dall’Australia, qui in Italia serivrà ancora qualche settimana.