Luca Paletti è da poco tornato dall’europeo in Francia, la sua prima esperienza internazionale nel ciclocross da under 23. Il corridore della Green Project-Bardiani-CSF Faizanè ha messo alle spalle la sua prima stagione da professionista. Intorno a lui sono cambiate un po’ di cose, ma nel suo calendario è rimasto saldo il ciclocross, con obiettivi ben chiari.
«Avevo impostato insieme alla squadra – racconta Paletti – per arrivare all’europeo e poi fermarmi per una settimana e riposare. Partecipare alla spedizione continentale era il mio obiettivo negli ultimi mesi. Volevo essere convocato per fare nuove esperienze internazionali, quella in Francia sarebbe stata la mia prima tra gli under 23. Da junior ho corso spesso all’estero, partecipando a sei prove di Coppa del mondo e al mondiale».
Un anno di prova
Il salto nella categoria under 23, per quanto riguarda il ciclocross, Paletti lo aveva già fatto nell’inverno del 2022. Ma la sua stagione sul fango è stata nettamente ridotta rispetto agli anni precedenti.
«Lo scorso inverno – spiega – ho fatto solamente gare del calendario italiano, volevo correre fuoristrada, ma senza un impegno troppo elevato. Insomma, il piano era di tenermi in movimento fino al momento in cui avrei iniziato la preparazione con la Green Project per la stagione su strada.
«E’ stato un anno intenso – continua Paletti – perché ho iniziato nell’autunno del 2022 e sono arrivato fino a luglio 2023 senza mai fermarmi. Insieme alla squadra avevamo previsto un periodo di pausa dopo il Giro Next Gen, così da avere le energie per arrivare fino all’europeo dello scorso fine settimana».
Ritmi diversi
La stagione di Luca Paletti, quindi, ha vissuto di momenti “sfalsati” rispetto agli altri ragazzi della Green Project. Tuttavia la pianificazione della sua prima annata da professionista è stata studiata per essere in pari con i propri compagni nei momenti opportuni.
«I miei compagni alla Green Project – ci spiega Paletti – si sono fermati un mese dopo rispetto a me. Dopo il Tour of Taihu Lake, in Cina a metà settembre, ho messo da parte la bici da strada e ho iniziato gli allenamenti per il ciclocross. Ho debuttato il primo ottobre a Tarvisio (in apertura foto di Alessandro Billiani), le sei corse fatte in Italia mi sono servite per arrivare pronto all’europeo. Dal quale, devo essere sincero, torno soddisfatto per quanto fatto.
«Ora mi riposo per una settimana – dice – e poi riprendo con gli allenamenti su strada fino al ritiro di Benidorm di dicembre. Penso che la mia condizione, nonostante il mese di attività in più nel cross, sarà la stessa dei miei compagni. Una volta tornato da quel blocco di lavoro riprenderò ancora la bici da cross per finire la stagione».
I benefici ci sono
Il giovane corridore guidato da Rossato e Reverberi ha già avuto modo di vedere i benefici della doppia attività lo scorso inverno. Sicuramente il lavoro fatto fuoristrada mantiene il fisico attivo e pronto ai primi impegni della stagione.
«Utilizzo questo metodo di gestione delle due attività da quando ero junior secondo anno – conclude Paletti – mi trovo molto bene. Ho fatto più fatica ad adattarmi ai ritmi che ho trovato su strada, in quanto molto diversi rispetto agli anni precedenti. I benefici di fare cross, invece, li ho sentiti fin dalle prime corse in Croazia, dove sono arrivato pronto. Sarà importante mantenere lo stesso equilibrio e vedere come uscirò dalla stagione del cross».