Paletti a 18 anni ha le idee chiare anche tra i pro’

19.01.2023
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Luca Paletti ci aveva avvisato: «Farò la scelta migliore per il passaggio di categoria, ma non voglio ostacoli nel mio orientamento su come continuare la doppia attività». Così il figlio d’arte classe 2004, aveva chiuso la nostra intervista. A distanza di sei mesi Luca si è messo in tasca un quadriennale con la Green Project Bardiani Csf Faizanè. Ha fatto il grande salto nei pro’ e ha aggiunto una postilla al suo contratto che gli darà la possibilità di portare avanti la sua passione per il cross

Proviamo a chiamarlo, ma non ci risponde. Luca è a scuola, giustamente il diciottenne è all’ultimo anno di superiori. Per lui infatti il passaggio di categoria sarà graduale e dalle sue parole si percepisce che i piedi sono ben saldi a terra e che i passi che farà saranno attenti e misurati. Complice una famiglia che respira ciclismo da tre generazioni.

Per Paletti il contratto firmato prevede quattro anni
Per Paletti il contratto firmato prevede quattro anni
Come sta andando il tuo inserimento in squadra?

Abbiamo fatto un ritiro a dicembre di quindici giorni e poi ne abbiamo fatto uno a ottobre dove ci siamo conosciuti tutti. Sto facendo una settimana tranquilla dopo l’italiano, per poi iniziare la preparazione e iniziare esclusivamente su strada. 

Cosa vuol dire andare a scuola la mattina e indossare la maglia Bardiani al pomeriggio?

É un po’ difficile perchè tra impegni legati allo studio e quelli sportivi, trovare una quadra non è semplice.  Ma è un orgoglio. Per esempio oggi tra compito e studio non sono riuscito ad uscire in bici perchè si è fatto buio. Ma con la squadra ne abbiamo parlato e mi vengono molto incontro. 

Senti pressioni per questo salto di categoria?

Sia la scuola che mi da una mano, sia il team che non mi mette pressione, tutti capiscono l’impegno. Quindi per la prima parte della stagione sarà strutturata in questo modo senza riempirla di impegni per riuscire bene in tutto. 

Che anno ti aspetti?

Sarà un anno dove soffrirò un po’ ma come percorso so che avrò dei guadagni in futuro. So che non sarà facile e soffrirò con la testa, dovrò tenere duro. 

Qui la prima vittoria in maglia Bardiani al 4° Trofeo Città di Flero
Qui la prima vittoria in maglia Bardiani al 4° Trofeo Città di Flero
Con la preparazione stai aumentando i chilometraggi?

Diciamo che nel ritiro che abbiamo fatto a dicembre mi avevano avvisato che avrebbero fatto le ore da professionisti e mi sono preparato per arrivare la con qualche chilometro in più nelle gambe

Domenica hai fatto nono al campionato italiano di ciclocross. Che gara è stata?

Purtroppo abbiamo avuto un problema con la squadra, nella comunicazione della partenza. Sono arrivato tardi fisicamente alla partenza. L’orario ufficiale era 11:30 e io sono arrivato esattamente a quell’ora. Le griglie erano già schierate. Sarei dovuto partire in prima fila ma alla fine sono partito nell’ultima. E’ stata tutta una gara in rimonta. Ho chiuso nono ma si poteva fare molto meglio.

Un banale errore di comunicazione…

Purtroppo è stata proprio una svista da parte nostra e di tutto lo staff. C’era la convinzione che si dovesse partire alle 11:45. Era tutto nuovo anche per loro

Il podio di Paletti davanti al duo della Selle Italia Guerciotti Elite formato da Ettore Loconsolo e Samuele Leone
Il podio di Paletti davanti al duo della Selle Italia Guerciotti Elite formato da Ettore Loconsolo e Samuele Leone
Avevi buone sensazioni?

Stavo bene, partivo dalla prima fila il percorso era adatto alle mie caratteristiche, c’è molto rammarico. Un po’ di rabbia anche ma fa bene provarla, sarò più carico al prossimo anno. 

Hai sempre rimarcato la voglia di praticare la multidisciplina. Lo avete scritto nero su bianco?

Sì è stata una cosa che abbiamo inserito nel contratto per avere questa possibilità. Farò la mia stagione su strada poi mi confronterò con il mio preparatore per organizzare quella del ciclocross. 

Come mai questa volontà?

E’ una disciplina che mi piace molto, i primi anni sarò un po’ indietro su strada, quindi è una cosa che mi farà crescere se continuo a praticarla. Per i primi due anni ci tengo, perchè già è un passaggio grosso da compiere, facendo un po’ di cross mi darà una mano

Quindi non pensi che possa appesantire la stagione?

Io lo vedo come un aiuto per la strada. Poi dipende da come lo fai. Ci sono atleti come Iserbyt che fanno ciclocross da inizio settembre fino a febbraio. Invece Van Aert lo fa per tre mesi e ne ricava una preparazione ottima. 

Qui, Paletti nelle ripetute al ritiro con la squadra a dicembre
Qui, Paletti nelle ripetute al ritiro con la squadra a dicembre
Che intenzioni hai rispetto a questa disciplina per l’anno prossimo?

Se viene un risultato non lo butto di certo via. Quest’anno ci ho puntato, dai prossimi anni sarà più inteso come un allenamento

Correrai solo in Italia o anche all’estero?

Vedremo, ne ho parlato un po’ con i miei direttori e loro mi hanno detto che se voglio fare qualche esperienza all’estero mi daranno la possibilità e mi accompagneranno. 

Gareggerai con gli under o con i pro’?

Questo sinceramente non lo abbiamo definito. Teoricamente nel cross posso correre negli U23 nelle gare internazionali. Così come su strada, essendo una squadra professional posso partecipare solo alle corse internazionali. Per questo il calendario classico under inizia con la Coppa San Geo, ma non essendo internazionale sarò costretto a partire dalla Croazia a inizio marzo.