Il nuovo Garmin Rally power meter non è un aggiornamento ed una rivisitazione del modello già esistente. E’ stato cambiato nel profondo, tantissimo nel cuore del sistema, molto anche nel corpo ed il risultato finale è super.
Ai fini della rilevazione, della ripetibilità dei dati e anche per quello che concerne la gestione del dispositivo, lo stesso Garmin Rally è più preciso e facile. Tra il resto ci sono da evidenziare due valori aggiunti. Il primo è legato al perno sostituibile/intercambiabile dove alloggia tutta l’elettronica. Il secondo è un plus delle metriche di potenza, ovvero la possibilità di quantificare la forza espressa in newton. L’ecosistema Garmin aggiunge un altro (utilissimo) tassello. Vediamo di cosa si tratta anche grazie al contributo di Michele Dalla Piazza ed entriamo nel dettaglio della prova.


Quantificare la forza quando si pedala
«Per misurare la forza, con tutta probabilità il sistema pedale è quello migliore – argomenta Dalla Piazza – o comunque tra i migliori. Riesce a far risaltare le reali differenze tra gamba destra e sinistra. Prendere in esame i newton, la forza espressa durante l’attività in bici è una pratica utilizzata da tempo da alcuni portali di analisi, ad esempio Intervals.icu, GoldenCheetah (ovviamente il portale Garmin Connect) e pochi altri.
«Il valore in Newton misurato da un power meter – prosegue – rappresenta la forza tangenziale, ovvero quella che potremmo categorizzare come forza davvero efficace per far avanzare la bicicletta. Semplificando, è quella perpendicolare alla pedivella. Ai fini della valutazione di un training di qualità è utile a quantificare lo stress muscolare, la fatica meccanica, utile a capire come un atleta genera watt. I newton danno un senso molto più preciso del profilo dell’atleta, identificando il range di cadenza preferita e quella con maggiore efficienza».


Garmin Rally RS210, l’aspetto tecnico
Molto bene il fattore di intercambiabilità del mandrino. E’ uno dei cardini di questo progetto Garmin, un valore aggiunto non banale a favore della precisione e della longevità. Tutta l’elettronica è inserita (e protetta) all’interno del perno, batteria ricaricabile inclusa. Ottimo il fattore Q del pedale, 53 millimetri, perfettamente in linea con i competitor e con i pedali medio/alto di gamma. Anche il valore dello stack (altezza complessiva del pedale) è buono con i suoi 12,2 millimetri.
Eccellente l’autonomia rilevata con una sola ricarica. Oltre le 80 ore di attività, anche se in questo caso è sempre bene considerare le variabili legate alle condizioni climatiche e alle eventuali attivazioni (non volute) a bici ferma. I pedali sono sensibili e talvolta, con un semplice spostamento della bici il sistema Rally si attiva.














Calibrare non è mai stato così facile
Molto bene a nostro parere il fattore calibrazione, che non è sempre necessaria ad ogni uscita (è comunque possibile farla a piacimento). Diciamo che è meglio eseguirla quando è richiesta dal dispositivo (può comparire una notifica sul device), potremmo dire obbligatoria quando si trasferiscono i pedali da una bici ad un’altra, quando si estrae il perno per manutenzione e pulizia.
Non serve mettere la pedivella in quella posizione oppure in un’altra. Non serve mantenere sempre il medesimo angolo ed inclinazione in modo da avere dati ripetibili e sovrapponibili da un’uscita a quella successiva. C’è una calibrazione di fabbrica impostata e quella resta. Ci piace.












Le nostre considerazioni
Il valore dei newton durante una prestazione è un campo che si aggiunge agli altri, va interpretato, capito ed analizzato. E’ uno strumento utilissimo per capire come si ottengono i watt, se attraverso una pedalata che predilige l’agilità, oppure una cadenza più bassa. Con il tempo e con i grafici la funzione dei newton aiuta ad interpretare il gesto, con le sue fasi di spinta e trazione (ci vuole anche un device che supporta le dinamiche della pedalata). Con metodo, tempo e pazienza è un vero e proprio strumento che aiuta a migliorare, sfruttando l’efficienza della pedalata (tutta).
I newton sono il plus dei nuovi pedali/power meter Garmin? Il quantificare la forza tangenziale è uno dei fiori all’occhiello di questa versione dei Rally, eppure se dovessimo puntare l’obiettivo sul vero punto di forza di questo sistema, l’attenzione si sposterebbe sulla semplificazione del prodotto. Proprio così: rispetto alla versione più anziana il nuovo power meter Rally è più facile, versatile e robusto (è molto sostanzioso), più immediato, tanto stabile e preciso. Un misuratore che si adatta a molte interpretazioni. Ci piace.

























































