Pesaro, magica Serata: brindisi e un pizzico di nostalgia

16.11.2024
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PESARO – Difficile scegliere quale sia stato il momento più bello nella Serata di Grande Ciclismo di ieri a Pesaro. Se i racconti dei campioni presenti in sala e intervistati da Riccardo Magrini e Luca Gregorio. Se i momenti di cabaret dei due commentatori di Eurosport. Oppure le premiazioni ai protagonisti del ciclismo giovanile. Se l’annuncio, fatto dall’assessore allo sport Mila Della Dora che entro un anno Pesaro avrà una pista ciclo-rotellistica o se ancora gli incontri prima che la serata iniziasse, in cui abbiamo avuto la possibilità di incontrare amici dalle provenienze più disparate che di solito troviamo alle corse con ruoli d’ogni genere.

E allora forse il momento più bello della Serata è stata la Serata stessa: per la passione da cui nasce da quattro anni e l’attesa che la accompagna. Ieri nel salone dell’Hotel Baia Flaminia c’erano 240 persone e alla fine nessuno di loro aveva voglia di andarsene.

Al tavolo dei campioni, abbiamo incontrato Rachele Barbieri e Manlio Moro. Filippo Baroncini, Gianmarco Garofoli e Giovanni Carboni. E poi, sparsi per la sala, Roberto Conti e Massimo Giunti, come pure Alberto Puerini e i suoi ragazzi del Pedale Chiaravallese. Fabrizio Vangi e il duo diesse Berti e anche Gianluca Geremia, tecnico regionale del Veneto. Ciascuno con la sua storia da raccontare, l’aneddoto, sia pure la stranezza di un controllo antidoping sull’onda del racconto di Moro che si è ritrovato gli ispettori, partiti da Nairobi, durante le vacanze in Kenya. Vita singolare quella di un professionista, con regole accettate e da accettare affinché si smetta di parlarne nel modo sbagliato.

Il tavolo dei campioni

E i ragazzi hanno parlato e detto cose importanti. Rachele Barbieri ha difeso il ciclismo femminile dall’affondo piuttosto intempestivo di Boonen.

«Le corse femminili a volte sono davvero bizzarre da guardare – ha detto il belga – le guardo, perchè spesso sono corse davvero impegnative. Però, tatticamente, l’80 per cento delle volte non si capisce cosa stiano facendo. E’ tutto così diverso dalle gare maschili. Penso che la differenza di livello tra le più forti e le altre sia ancora troppo grande». La modenese ha difeso l’imprevedibilità del ciclismo femminile dall’attesa a volta noiosa di quello maschile e ha invitato Boonen a seguire una corsa dall’interno per formarsi un’opinione completa.

Carboni ha raccontato il suo anno di ricostruzione al Team Ukyo e la scoperta della cultura giapponese e della loro accoglienza, che gli ha permesso di ritrovare le sicurezze per l’approdo dal 2025 nella nuova squadra. Garofoli ha ripercorso i suoi primi due anni difficili e raccontato le emozioni nel passare alla Soudal-Quick Step. Baroncini, con il cerotto sull’avambraccio per aver finalmente tolto la placca, ha parlato della prima vittoria e ricevuto il premio per la Challenge bici.PRO. E alla fine tutti hanno partecipato al taglio della torta, facendo saltare il tappo alle magnum di Prosecco Astoria che ancora una volta ha supportato il brindisi.

Una lunga storia

La Serata di Grande Ciclismo è l’appuntamento voluto quattro anni fa per la prima volta da Maurizio Radi e Giacomo Rossi, rispettivamente titolari dello Fisioradi Medical Center e di Ca’ Virginia Country House. All’inizio quattro amici al bar, come ha detto Radi scherzando, adesso invece un vero evento con numeri e protagonisti di spicco

Ci siamo anche noi di bici.PRO con la nostra Challenge perché è giusto metterci la faccia e sostenere (come si può) iniziative che fanno il bene del ciclismo. E veder sfilare sul palco i migliori giovanissimi, gli allievi, gli esordienti e gli juniores che sfilando sul palco e posando per le foto, gettavano ogni volta lo sguardo verso il tavolo dei campioni dà il senso del passaparola che rende questo sport vivo più che mai.

La Serata di Grande Ciclismo è organizzata da Maurizio Radi e Giacomo Rossi, con il microfono in mano
La Serata di Grande Ciclismo è organizzata da Maurizio Radi e Giacomo Rossi, con il microfono in mano

Vedendo sfilare sul palco i corridori di oggi, quelli che lo sono stati e quelli che lo saranno, soltanto alla fine, guidando verso casa, il pensiero è andato a un amico che non c’è più e che avrebbe popolato con la sua risata ben più di un momento.

Capita spesso, tornando nelle Marche di pensare a lui. Ce lo hanno ricordato le immagini di Garofoli con il pappagallo Frankie sul casco, l’abbraccio fra Magrini e Giunti e il ricordo delle maglie bianconere della Domina Vacanze. Sono passati sette anni, ma avere in questa sala anche Michele Scarponi avrebbe reso il sogno una splendida realtà. Ricordarlo in qualche modo ci ha scaldato ulteriormente il cuore.

“Serata di Grande Ciclismo”: successo oltre ogni previsione

22.11.2023
4 min
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SAN GIOVANNI IN MARIGNANO – E’ andata in archivio oramai da qualche giorno l’edizione 2023 de la “Serata di Grande Ciclismo”, l’evento, ideato e organizzato da Fisioradi Medical Center e dal Cà Virginia Country House & Wellness, che puntualmente in novembre, da tre stagioni a questa parte, celebra il meglio del ciclismo nazionale oltre a quello giovanile marchigiano.

Da sinistra: Filippo Zana, Rachele Barbieri, Simone Velasco, Filippo Baroncini
Da sinistra: Filippo Zana, Rachele Barbieri, Simone Velasco, Filippo Baroncini

Presenti alla serata di gala, che si è svolta presso la splendida Tenuta del Monsignore di San Giovanni in Marignano (Rimini), il campione italiano professionisti in carica Simone Velasco, il romagnolo e “prossimo” UAE Emirates Filippo Baroncini, l’ex tricolore Filippo Zana e Giovanni Carboni. Con loro anche l’azzurra Rachele Barbieri, quest’ultima una presenza davvero molto gradita, che ha raccontato quanto sia grande la propria passione per la bicicletta e di quanto sia attesa la prossima stagione agonistica su strada 2024.

Oltre ai professionisti – tutti premiati con i riconoscimenti realizzati e stampati in 3D dalla friulana Morfeo Gadget – i riflettori sono stati puntati anche sui migliori giovani 2023 del movimento ciclistico marchigiano. Nello specifico, gli oltre duecento partecipanti alla serata presenti in sala hanno potuto applaudire Luca Nicoloso, campione regionale allievi, Sebastiano Fanelli, campione regionale juniores, Leonardo Grimaldi, campione regionale esordienti 1° anno ed Edoardo Fiorini il campione regionale esordienti 2° anno. Il premio speciale “Memorial Marco Ragnetti” è stato invece consegnato direttamente dalle mani dei genitori dell’indimenticato Marco a Lino Secchi, storico presidente del Comitato regionale Marche della Federazione Ciclistica Italiana.

La musica di Gregorio & Moser

E a rendere la “Serata di Grande Ciclismo” ancora più coinvolgente, a dirigere l’orchestra – è proprio il caso di dirlo… – sono stati due autentici esperti del mondo delle due ruote: ovvero le voci del ciclismo di Eurosport Luca Gregorio e Moreno Moser. Aneddoti, curiosità raccontate direttamente dal palco, ma anche tanta musica suonata e cantata dagli stessi Gregorio e Moser… complici anche di un divertente video collegamento con Riccardo Magrini che ha idealmente ricomposto per qualche minuto lo stesso affiatato trio televisivo.

Come da programma, la “Serata di Grande ciclismo” non è però terminata con la cena di gala, ma ha avuto una gradevole appendice la mattina del giorno successivo con lo svolgimento lungo le strade tra Fano e Fossombrone di un’escursione in bicicletta in compagnia di tutti i professionisti che hanno partecipato all’evento. Un’occasione splendida per pedalare assieme a loro lungo le strade che il prossimo Giro d’Italia 2024 affronterà in occasione di una spettacolare tappa con arrivo a Fano.

Partner della “Serata di Grande Ciclismo”, sono state numerose aziende del territorio, ma non solo. Tra queste, Fisioradi Medical Center, Cà Virginia Country House & Wellness, Enervit, NOB, Eyerise, Cicli Olivieri, Pesaro Assicura, Imatra, Falegnameria Artigianale, Crainox, Valeriani & Rossini, Stemas, Azienda Agricola Aia Vecchia, Green Bike, Netability e Hotel Blu Arena.

I premi, realizzati in stampa 3D dalla Morfeo Gadget
I premi, realizzati in stampa 3D dalla Morfeo Gadget

Si pensa già al 2024

«La Serata di quest’anno – ha commentato Maurizio Radi, che assieme a Giacomo Rossi ha ideato e materialmente organizza questo importante appuntamento – è davvero andata oltre le più rosee previsioni. Siamo molto soddisfatti di quanto abbiamo proposto: della nuova location, e di quanto la passione per il ciclismo sia stata evidente ed abbia unito tutti gli oltre duecento partecipanti! Una conferma evidente di quanto la bici sia anche sinonimo di condivisione e di amicizia».

Il pubblico, oltre 200 gli intervenuti alla Tenuta del Monsignore
Il pubblico, oltre 200 gli intervenuti alla Tenuta del Monsignore

«Tutto molto bene – ha ribattuto dal canto suo Giacomo Rossi – con la nostra attenzione che si sposta adesso sulla prossima edizione 2024 per poter rendere questo evento ancora più importante e riconosciuto. Abbiamo diverse idee in mente, una di queste potrebbe essere quella di allargare il parterre anche a personalità ed atleti di altre discipline ciclistiche. Ma abbiamo tempo per rifletterci e soprattutto per realizzare un’edizione, quella che verrà, ancora più ricca e piacevole».

Fisioradi

Cà Virginia

Pensieri e parole di Velasco sulla magia del tricolore

19.11.2023
5 min
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SAN GIOVANNI IN MARIGNANO – Una “Serata di Grande Ciclismo” sulle colline riminesi al confine tra Romagna e Marche. L’occasione creata da Fisioradi e Ca’ Virginia per incontrare i campioni italiani e non solo, per premiarli in nome della bici.PRO Challenge. Arrivata alla sua terza edizione, quest’anno a ricevere la maglia tricolore stampata in 3D da Morfeo Gadget non poteva che essere Simone Velasco.

Il bolognese dell’Isola d’Elba è stato infatti premiato per la sua stagione e per la vittoria conquistata in quel di Comano Terme (Trento). Sul palco Simone ha risposto con tanto orgoglio e un sorriso che lo accompagnerà per 365 giorni. Arrivati quasi al giro di boa, abbiamo chiesto un bilancio di questo suo finale di stagione in tricolore e le ambizioni per il 2024. 

La vittoria al campionato italiano ha riacceso l’entusiasmo nel 2023 di Velasco
La vittoria al campionato italiano ha riacceso l’entusiasmo nel 2023 di Velasco

Piccola rinascita

Per Velasco il 2023 è stato un anno di svolta. Le vittorie sono state “solo” due, ma il significato di quella che gli è valsa la maglia tricolore, ha mosso sicuramente qualche consapevolezza in lui. Magari basata sul passato, quando il professionismo era solo un sogno. 

«Davo segnali di forza e di classe – spiega Velasco – a sprazzi non ero più quello che ero una volta, quando da juniores o da dilettante avevo la mia continuità ed ero sempre ai vertici. Da quando ho vinto la maglia tricolore ho ritrovato questa voglia e si è visto durante tutto il corso della seconda parte della stagione. Questo mi fa ben sperare per il 2024. E’ sicuramente un’iniezione di fiducia e di motivazione.  

«Questo 2023 – dice – si è concluso con la “botta” alla Veneto Classic che mi ha lasciato un po’ di traumi e di residui. Comunque abbiamo ripreso normalmente la preparazione. Adesso stiamo preparando al meglio il 2024 e speriamo che sia un’altra bella annata. Avendo avuto l’infortunio facciale nella zona dentale ed essendo un punto molto delicato, poteva compromettere anche parte dell’inverno. Però in qualche giorno ho recuperato, un po’ di punti ma fortunatamente eravamo già a riposo e non mi ha compromesso niente».

Per Simone Velasco un buon finale di stagione che ha confermato l’ottima annata
Per Simone Velasco un buon finale di stagione che ha confermato l’ottima annata

Oneri e onori

Il ciclismo è da sempre uno sport democratico e paritario. Allo stesso modo ogni anno vengono assegnate le maglie di campioni nazionali che vestono il ciclista che per un anno rappresenterà quella nazione sulle strade di tutto il mondo. Una responsabilità che comporta oneri e onori e questo Simone lo ha già imparato.

«Non sono in tanti – afferma Velasco – che possono dire di aver vinto la maglia tricolore. Quando rappresenti la tua Nazione per un anno intero e lungo tutte le strade del mondo, poi rimani nelle pagine della storia per sempre. Quindi è per me è un onore vestire la maglia di campione italiano. Ti regala quella spinta per dare ancora qualcosina in più e fare sempre il meglio possibile.

«Sicuramente si fa fatica a riposarsi – sostiene Simone – però allo stesso tempo è bello essere in queste manifestazioni. Fino a poche ore fa, ero in tutt’altra parte d’Italia, ho fatto una corsa per esser qui. Ho piacere di prendere parte a questa serata e penso che sia anche doveroso essere presente per chi vuole premiarti e omaggiarti con passione e sorrisi. Vedo sempre tanti giovani ed è importante fare queste cose anche per loro».

L’apertura dello spumante Astoria per il brindisi finale
L’apertura dello spumante Astoria per il brindisi finale

La ciliegina

Salito sul palco per ritirare il premio e mettere in palio le sue maglie (dimenticate a casa, ndr) per la lotteria della serata, Velasco si rivolge a Filippo Zana che siede al suo stesso tavolo: «Vorrei fare come Filippo e vincere magari al Giro in maglia tricolore. Sarebbe la ciliegina sulla torta».

Un auspicio che fa sognare gli appassionati e può essere un obiettivo realizzabile e replicabile in più occasioni, non solo al Giro. Un modo per motivarsi per il 2024 alzando l’asticella e ponendosi standard di nuovo più ambiziosi a cui Simone forse mancavano da un po’.

«La preparazione per il 2024 – conclude Velasco – rimane bene o male la solita. E’ certo che cerchiamo di concederci qualche momento di relax in meno perché gli anni passano anche per me. Quindi ogni anno bisogna fare qualcosina in più e implementare quello che poi riguarda la performance, però comunque non andiamo a stravolgere niente. Quello che faremo sarà focalizzare il programma in funzione di qualche appuntamento importante. Come le classiche di inizio stagione tipo Milano-Sanremo e in prospettiva magari del Giro d’Italia, poi si vedrà».

I trofei realizzati con la stampante 3D da Morfeo Gadget rappresentata da Riccardo Pellegrini
I trofei realizzati con la stampante 3D da Morfeo Gadget rappresentata da Riccardo Pellegrini

Grande ciclismo

Oltre 200 partecipanti, appassionati e praticanti hanno applaudito nel corso della serata anche gli altri campioni presenti: Filippo Zana, Rachele Barbieri, Filippo Baroncini e Giovanni Carboni. Saliti sul palco si sono raccontati. Zana, premiato l’anno scorso con la maglia tricolore Challenge bici.PRO ha portato a termine una stagione ai vertici in più occasioni. Le vittorie al Giro e quella dello Slovenia su tutte. La Barbieri, ha invece spiegato a cuore aperto il suo addio momentaneo alla pista che ha raccontato anche a noi qualche giorno fa. Baroncini, ha rilanciato sulle classiche e sulla voglia di essere protagonista con la maglia della UAE Emirates. Infine Carboni, a cui è andato l’in bocca al lupo della sala per la ricerca della squadra per il 2024

Gli ospiti erano tanti, dai ciclisti più piccoli a quelli d’onore. Tra quelli che hanno sicuramente strappato un sorriso sono stati i tre commentatori di Eurosport. Luca Gregorio e Moreno Moser, dal palco, hanno videochiamato il convalescente Riccardo Magrini in via di guarigione, ma sempre sorridente e con la battuta pronta. Una “Serata di Grande Ciclismo” guidata dalla voce di Ivan Cecchini e gli interventi di Maurizio Radi di Fisioradi e Giacomo Rossi di Ca’ Virginia

Rossini-Raffaello: aziende e territorio vincono assieme

21.06.2023
3 min
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E’ oramai questi tutto pronto per la disputa, domenica prossima 2 luglio, dell’edizione numero due della Rossini-Raffaello – Memorial Marco Ragnetti, la gara in linea riservata alla categoria allievi con partenza dal centro di Pesaro ed arrivo fissato nella meravigliosa Urbino proprio difronte alla celebre facciata rinascimentale del Palazzo Ducale. E giusto qualche giorno fa, presso la Sala Rossa del Comune di Pesaro, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di questo importante evento giovanile, manifestazione che quest’anno sarà valevole per l’assegnazione della maglia di campione regionale: una bellissima novità per una competizione che cresce veloce…

All’incontro di presentazione hanno partecipato gli organizzatori Maurizio Radi, del Fisioradi Medical Center, e Giacomo Rossi, titolare quest’ultimo della struttura Cà Virginia Country & Wellness Resort, e poi Fabio Francolini, Presidente FCI della provincia di Pesaro-Urbino e vice presidente AlmaJuventusFano, insieme a Michele Sgherri consigliere AlmaJuventusFano. Oltre a loro, presenti anche le principali autorità pubbliche a testimoniare l’importanza fondamentale di una coalizione esistente tra settore privato e pubblico con l’obiettivo di alzare il livello di qualità dello stesso progetto agonistico. Presenti tra il pubblico degli intervenuti anche i genitori di Marco Ragnetti, il giovane corridore marchigiano al quale viene dedicata la manifestazione. 

La Rossini-Raffaello, gara dedicata agli allievi, è alla sua seconda edizione
La Rossini-Raffaello, gara dedicata agli allievi, è alla sua seconda edizione

Un valore per il territorio

E proprio Maurizio Radi anche quest’anno ha voluto rimarcare l’importanza dell’evento, un progetto che unisce due città come Pesaro (Rossini) e Urbino (Raffaello) attraverso una gara ciclistica di 80 chilometri in grado di toccare diversi Comuni dell’entroterra della provincia. Radi stesso ha anche riportato alcuni numeri molto significativi della scorsa edizione: i soggiorni negli hotel della zona (150 persone), il numero delle persone che hanno pranzato nei ristoranti tra Pesaro e Urbino (600/650), mentre oltre 1.000 sono state le persone che si sono riversate sulle strade lungo il tracciato di gara

Un progetto nato con il supporto del Fisioradi Medical Center
Un progetto nato con il supporto del Fisioradi Medical Center

A rimarcare l’importanza della gara ciclistica, non solo da un punto di vista sportivo ma considerando anche l’aspetto del cicloturismo, sono stati Giacomo Rossi, sostenuto dall’Assessore allo Sport di Pesaro Mila della Dora, ed il Consigliere regionale Andrea Biancani. Entrambi hanno ricordato il forte investimento realizzato per una mobilità sostenibile, un investimento che ha conferito un valore aggiunto a tutta la Provincia di Pesaro. 

Fisioradi Medical Center

Ca’ Virginia: la magia dell’autunno in sella tra profumi e colori

23.09.2022
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Giornate miti e i colori di una stagione che si intrecciano con i profumi di una terra unica come quella delle Marche. Un momento dell’anno da vivere all’insegna della bici godendosi le temperature e le ore di luce ancora amiche del ciclista. Ca’ Virginia accomuna tutti questi desideri e li racchiude in un soggiorno dedicato alle due ruote rivolto ai profumi dell’autunno

Dalle escursioni alla tavola, partendo dal paradiso verde dove è immersa la Country House, tra le colline del Montefeltro a pochi chilometri da Urbino città patrimonio UNESCO e dalla calorosa e cugina Romagna. Un ambiente unico, storico, dove la cultura e la natura della campagna sono in grado di regalare una vacanza nelle Marche rilassante, memorabile e speciale.

La stagione più bella

I Bike Hotel sono un piccolo nido da cui i ciclisti possono spiccare il volo per le proprie escursioni. Un momento per godersi il tempo tra bici, famiglia e il benessere. L’autunno per Ca’ Virginia rappresenta un momento speciale da vivere assolutamente. 

«E’ la stagione più bella – spiega il titolare Giacomo Rossi – per andare in bici. Le giornate sono ancora miti e non troppo corte. I colori dell’autunno investono tutta la natura circostante con delle tonalità meravigliose, vedi il cambio delle foglie. Soprattutto nell’entroterra dove ci troviamo noi le eccellenze gastronomiche di questa stagione affiorano e ci permettono di gustarle a tavola tutti insieme. I funghi porcini, il tartufo bianco che dalla prossima settimana si può iniziare a raccogliere ma anche il nero che si può ancora trovare. Dal punto di vista ciclistico ed enogastronomico è una stagione d’oro da vivere con qualunque tipo di mezzo dal gravel, Mtb, ebike e strada. Io dico, mettiti in sella e goditi l’esperienza». 

I colori dell’autunno sono un aspetto iconico da vivere immersi nella natura
I colori dell’autunno sono un aspetto iconico da vivere immersi nella natura

I profumi dell’autunno

Il profumo del mosto e della vendemmia, i profumi dell’autunno, quelli che quando si pedala inebriano e fanno godere di ciò che sta intorno. Sapori ed escursioni in grado di rendere un soggiorno unico e ripetibile per un solo periodo l’anno. 

«Per questa stagione unica – spiega Rossi – abbiamo studiato un pacchetto dedicato. Due notti e tre giorni. Arrivo il venerdì e partenza la domenica tardo pomeriggio con late check-out per poter sfruttare al massimo la giornata: pernottamento in camere Fienile, colazione del ciclista con la specialità dello zabaglione fresco ogni mattina e tante cose buone fatte in casa con il giusto mix tra proteine e carboidrati, bike room sicura ed attrezzata per accogliere e coccolare le bici, lavanderia quotidiana con consegna sacca in camera, mappe a disposizione e possibilità di avere tracce su misura e personalizzate». 

Per chi prenota e farà la vacanza entro questo autunno, compresi nel prezzo anche percorso di due ore alla Spa centro benessere con sauna, bagno turco e piscina interna con acqua calda, escursione guidata del sabato con il titolare Giacomo con tappa degustazione in cantina. Il prezzo per l’offerta riservata è di 175 euro a persona. 

Giacomo Rossi è il titolare della struttura nonché anche Bike Manager
Giacomo Rossi è il titolare della struttura nonché anche Bike Manager

Servizi unici

Protagonista e vincitore della puntata di 4 Hotel di Bruno Barbieri in onda su Sky, nella puntata dedicata ai Bike Hotel, Ca’ Virginia propone i servizi e le attenzioni che si sono viste in tv. 

«Una delle nostre proposte dedicate – racconta – è quella che si è vista anche nella puntata di 4 Hotel. Non si parla di chilometri, è adatta a tutti. Si fa la ricerca del tartufo con il cavatore e i cani e poi si degusta qui da noi tutti insieme al termine della passeggiata in sella oppure anche a piedi. E’ un’esperienza da vivere per chi ama la bici ma è anche fattibile per tutti gli accompagnatori.

«Al termine di un’uscita in bici, se la giornata è un po’ più pungente si prenota la Spa e per chi vuole anche un bel massaggio sportivo rilassante in modo tale da rimettere a puntino le gambe per il giorno successivo. Un toccasana in grado di far recuperare mente e corpo da soli o con i propri accompagnatori». 

Terra di bici

Le strade sono quelle su cui si allenava Marco Pantani, tra queste a pochi chilometri si trova il Carpegna, una delle salite più iconiche dell’entroterra che circonda Ca’ Virginia. 

«Le strade da percorrere – dice – sono infinite, una più bella dell’altra. Tra queste la Gola del Furlo che è stata riaperta dopo essere stata chiusa per due anni. Poi le strade di Mombaroccio e tutta la parte che collega la vallata del Foglia alla vallata del Metauro. Poi c’è la Panoramica bella tutte le stagioni. E infine il Carpegna diventato ormai una tappa famosa e unica, la preferita del Pirata». 

Ad accompagnare gli ospiti oltre alle guide c’è proprio lo stesso Giacomo Rossi in prima persona che conosce queste strade a menadito. «Per me accompagnare i clienti e gli ospiti è sempre bello. E’ un onore e un piacere. Ti dà modo di legare e di capire ogni particolarità ed esigenza per migliorarsi sempre. Poi si condivide la stessa passione quindi diventa più facile anche far conoscere il nostro bellissimo territorio». 

Autunno in tavola

Il menù passa dalla stagionalità e da ciò che sta intorno a Ca’ Virginia proponendo le eccellenze del territorio rivisitate dallo Chef Massimo Emiliozzi anche lui appassionato di ciclismo. Chi arriva nella Country House trova una cucina specializzata nel tartufo, con un menù degustazione ogni giorno diverso, con piatti realizzati rigorosamente con materia prima stagionale di altissima qualità, proveniente da orto proprio e colli marchigiani.

A Ca’ Virginia ogni pietanza racchiude in sé una storia, che narra di stagioni e di territorio. La valorizzazione delle ricchezze agroalimentari locali giunge all’esaltazione dei sapori della terra e della tradizione, delle quali il tartufo è il testimone più prezioso perché nascosto proprio intorno alla struttura. Il tutto in una cucina a misura di ciclista dalla colazione agli spuntini extra realizzati ad hoc per ogni esigenza. 

Ca’ Virginia

4 Hotel: la puntata dei bike hotel la vince il Ca’ Virginia

26.07.2022
4 min
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Il format televisivo Bruno Barbieri 4 Hotel, produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia e sempre disponibile on demand, ha recentemente mandato in onda una puntata dove a contendersi il successo sono stati quattro bike hotel, due romagnoli e due marchigiani, ben noti sia al pubblico degli appassionati ciclisti quanto agli addetti ai lavori.

Giacomo Rossi all’interno del suo bike hotel Cà Virginia Country House & Wellness (foto Sky)
Giacomo Rossi all’interno del suo bike hotel Cà Virginia Country House & Wellness (foto Sky)

A mettere in mostra le proprie caratteristiche, la personale predisposizione all’ospitalità e gli specifici servizi a beneficio degli ospiti-ciclisti sono stati il Lungomare Bike Hotel di Cesenatico, l’Hotel Dory di Riccione, l’Hotel Marinella di Gabicce Mare e il Ca’ Virginia Country House & Wellness che ha la propria sede a Montecalvo in Foglia, nell’entroterra marchigiano, esattamente a metà strada tra Pesaro ed Urbino. E ad aggiudicarsi questo originale “contest” è stato proprio quest’ultimo, il Ca’ Virginia, che ha avuto la meglio per un solo punto sul riccionese Dory (foto Sky in apertura).

Per meglio approfondire, e per farci raccontare qualcosa in più relativamente questa originale iniziativa televisiva di successo, abbiamo colto l’occasione per scambiare qualche battuta con Giacomo Rossi che del Ca’ Virginia Country House & Wellness è – assieme alla sorella Francesca – l’amministratore.

Bruno Barbieri nella suite che lo ha ospitato per la puntata dedicata ai bike hotel (foto Sky)
Bruno Barbieri nella suite che lo ha ospitato per la puntata dedicata ai bike hotel (foto Sky)
Allora Giacomo, una bella ribalta televisiva questa offerta da 4 Hotel di Bruno Barbieri…

Non vi nascondo che siamo davvero molto contenti per come sono andate le cose. In primis per aver avuto la possibilità di partecipare. In seconda battuta, ovviamente, per aver vinto! La competizione si annunciava difatti serratissima. Tutti e tre gli altri concorrenti sono bike hotel molto riconosciuti e di successo. Hanno dalla loro sia la storia sia servizi specifici di primissima categoria messi a disposizione dei loro clienti-ospiti-ciclisti. Cesenatico, Riccione e Gabicce Mare sono realtà dove l’accoglienza turistica dei ciclisti è buona, buonissima praticata da moltissimo tempo…».

Quali pensi siano stati i punti di vantaggio che hanno poi condotto il Cà Virginia al successo?

Riflettendoci a mente fredda e dopo aver rivisto la trasmissione, credo che un aspetto importante, diciamo persuasivo ed apprezzato per la formazione del giudizio finale di Bruno Barbieri, sia stato quello legato alla nostra forte attenzione per l’ambiente. La nostra struttura ad esempio ha un impianto fotovoltaico da 200KW installato nel 2003, siamo stati tra i primi nelle Marche. Nel nostro parcheggio sono installate due colonnine di ricarica veloce per le auto elettriche. E poi abbiamo eliminato l’uso della plastica in tutte le stanze. E nelle stesse camere effettuiamo una rigorosa raccolta differenziata dei rifiuti…

Questo è l’interno della suite dove ha soggiornato lo chef Barbieri (foto Sky)
Questo è l’interno della suite dove ha soggiornato lo chef Barbieri (foto Sky)
Servizi per i ciclisti ma anche tanta, tantissima attenzione al tema del “green” dunque…

Esatto. Credo sia stato proprio questo corretto mix tra servizi, bicicletta e attenzione per le buone pratiche ambientali a farci vincere. Senza naturalmente tralasciare la location, che a differenza delle altre tre in gara è l’unica situata nell’entroterra. La struttura del Ca’ Virginia Country House & Wellness si caratterizza per essere un riuscito recupero strutturale di una antica residenza rurale dei primi del millecinquecento. E anche questo vantaggio… geografico a mio giudizio ha pesato in sede di valutazione finale.

Vedendo la puntata, emerge anche molta attenzione per quanto riguarda la cucina del Ca’ Virginia: raccontaci qualcosa in più…

Assieme ai servizi e ai vantaggi che ci concede naturalmente la nostra location, puntiamo moltissimo sulla buona cucina e sulla Spa: quest’ultima perfetta, assieme alla piscina scoperta nel grande giardino esterno, per accogliere e coccolare i nostri ospiti una volta terminata la propria escursione in bici. Relativamente alla cucina, al Ca’ Virginia si è letteralmente nelle mani dello chef Massimo Emiliozzi: un marchigiano doc, oltretutto anche appassionato ciclista, che con i prodotti del territorio riesce sempre a deliziare i nostri ospiti. Non a caso, e mi piace poterlo sottolineare, da noi il tartufo è disponibile e proposto da chef Emiliozzi tutto l’anno…

Bruno Barbieri ha avuto modo di testare le bici a disposizione dei clienti di Cà Virginia (foto Sky)
Bruno Barbieri ha avuto modo di testare le bici a disposizione dei clienti di Cà Virginia (foto Sky)
E relativamente al territorio che circonda la vostra struttura cosa potresti aggiungere?

Il Ca’ Virginia ha certamente dalla sua la location. Chi vuole ritagliarsi un soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità, da noi può trovare una destinazione veramente ideale. Ma un soggiorno rilassante non disdegna anche l’attività in bici oppure quella culturale… La meravigliosa Urbino, ad esempio dista dal Ca’ Virginia appena 15 chilometri. Carpegna, col suo mitico “Cippo Pantani”, il mio percorso preferito, si raggiunge in bici dopo 40 chilometri, mentre le prime spiagge affacciate sul mare non sono distanti più di 18/20 chilometri.

Cà Virginia