ESG LAB: Wilier Triestina ridefinisce il modo di fare business

08.01.2024
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Wilier Triestina ha da qualche tempo intrapreso uno specifico percorso per la sostenibilità aziendale, compiendo già delle concrete azioni finalizzate al miglioramento delle performance ESG dell’azienda.

Tutti noi sappiamo quanto la bicicletta sia uno strumento ideale, diremmo perfetto, per favorire spostamenti veloci a zero emissioni. Ma come impattano sul nostro ambiente le azioni legate alla produzione di una bicicletta? Una domanda semplice che apre un tema altamente complesso, che Wilier Triestina ha deciso di affrontare con il progetto mirato – chiamato ESG LAB – volto a favorire le numerose opportunità di crescita e di sviluppo comune. Con ESG LAB Wilier Triestina ha scelto di indagare, di ridurre e di migliorare l’impatto ambientale della propria produzione: dalla decisione di investire importanti risorse economiche,  partendo dalla definizione di processi produttivi responsabili, fino ad arrivare a tematiche di sostenibilità sociale e di governance aziendale. 

Da sinistra: Michele, Enrico e Andrea Gastaldello
Da sinistra: Michele, Enrico e Andrea Gastaldello

Il “valore” delle emissioni

Per meglio individuare gli ambiti e gli interventi di miglioramento, Wilier si è sottoposta ad un primo “assesment ESG” certificato GRI (l’ente internazionale no profit che sviluppa e definisce gli standard necessari per la rendicontazione delle performance di sostenibilità delle aziende): una valutazione necessaria per comprendere il punto di partenza di questo progetto e monitorarne i progressi futuri

La prima attività intrapresa è stata la quantificazione dell’impatto. Lo studio della Carbon Footprint (analisi certificata secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 14064-1:2019) ha permesso di tracciare e di rendicontare in modo scientifico le emissioni dei gas a effetto serra causate sia direttamente che indirettamente dalle attività aziendali durante l’anno 2022. Il risultato che è emerso è che il 98% della CO2e prodotta deriva dalle emissioni indirette, riconducibili al ciclo di vita di tutti i beni prodotti e commercializzati, ed in modo particolare a pesare principalmente sono le emissioni derivanti dalle forniture lungo tutta la catena di approvvigionamento. Viceversa, solamente il 2% della CO2e emessa è sotto il controllo diretto e operativo d’azienda (emissioni dirette). 

I dati emersi hanno evidenziato la necessità di intervenire sul fronte esterno, attraverso investimenti importanti e mirati, collaborando virtuosamente con tutti i partner ed i fornitori al fine di ridurre al minimo le emissioni di CO2e generate dal ciclo di vita di ciascun prodotto e servizio. I risultati delle azioni correttive che Wilier Triestina ha in programma di svolgere saranno progressivamente monitorati con dati sempre più accurati e sempre più estesi alle diverse categorie (dirette e indirette) di rendicontazione delle emissioni. 

Wilier è al fianco delle imprese sostenibili di Omar Di Felice
Wilier è al fianco delle imprese sostenibili di Omar Di Felice

Un Gruppo… sostenibile

L’analisi delle performance ESG ha riguardato anche la sfera sociale e di governance, ovvero identificare come l’azienda contribuisca allo sviluppo economico del territorio in cui opera e quali politiche specifiche intenda adottare per migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti per così potersi proiettare verso un futuro più virtuoso. Da diversi anni Wilier Triestina contribuisce allo sviluppo e al benessere della collettività attraverso alcune diversificate azioni. Tra queste segnaliamo la collaborazione con associazioni no profit, supportando eventi e iniziative locali di promozione sportiva, oppure adottando politiche di welfare per i dipendenti. Ora, grazie all’analisi ESG, si potrà finalmente quantificare quanto fatto e dunque monitorare nel tempo i risultati raggiunti. 

Sono Wilier quest’anno le bici della Groupama-FDJ
Sono Wilier quest’anno le bici della Groupama-FDJ

«Il nostro obiettivo – dichiarano con una punta d’orgoglio dal quartier generale Wilier di Rossano Veneto – è quello di migliorare le performance anche sotto questo punto di vista, implementando nuove iniziative, con l’auspicio di diventare presto un riferimento nella bike industry, e non solo. Il nostro impegno per la sostenibilità aziendale verrà progressivamente esteso anche alle altre aziende del Gruppo, attuali e future. Un gruppo che nasce nel 2022 proprio al fine di avviare uno sviluppo sinergico insieme a Miche sotto tutti i punti di vista, da quello industriale a quello commerciale. Ed ora anche per il miglioramento della sostenibilità aziendale».

Wilier Triestina

La nuova Wilier Filante SL, più comoda e accessibile

01.10.2023
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La nuova Wilier Filante SL presentata da Claudio Salomoni. Il design è mutuato dalla SLR, confermando un progetto aero di riferimento, ma c'è un blend di fibre di carbonio leggermente differente, un comfort maggiore e un range di prezzo più accessibile

MISANO-Le forme sono quelle della Wilier Filante SLR utilizzata dai pro. Arriva la versione SL della bici aerodinamica dell’azienda veneta e utilizza lo stesso design, ma con un carbonio differente.Si rivolge ad un pubblico che vuole utilizzare una bici top level, ma con un range di prezzo più accessibile. Entriamo nel dettaglio.

In versione total black
In versione total black

Wilier Filante, il progetto aero non cambia

La nuova SL mutua il disegno (e l’impatto estetico), i volumi dei profilati e le geometrie dalla SLR. La differenza principale è legata al blend di fibre di carbonio di telaio e forcella, che adotta una quantità minore di alto modulo.

Incrementa leggermente il valore alla bilancia di circa 120/150 grammi, a parità di taglia e configurazione. Aumenta il comfort, per una bicicletta che diventa ancora più versatile proprio questo sotto punta di vista e si abbassano i prezzi.

Otto allestimenti e sei taglie

Si parte dalla configurazione che alla base ha lo Shimano 105 Di2 a 12 rapporti ( e le ruote Miche Syntium Aero in alluminio) che ha un prezzo di listino di 5.100 euro. Si arriva all’apice con le due configurazioni che possiamo categorizzare come delle vere e proprie race ready, con il pacchetto Ultegra Di2 e lo Sram Force AXS, entrambe con le nuove ruote Wilier NDR da 50 con il cerchio in carbonio (sviluppate da Miche). Queste due hanno un prezzo di listino di 7.000 euro. Mentre le taglie vanno dalla XS, fino ad arrivare alla XXL.

Nel mezzo troviamo le Wilier Filante SL con lo Sram Rival AXS eTap e il Campagnolo Chorus, entrambe disponibili con le ruote Miche, oppure con le NDR 50 full carbon.

Due particolarità molto interessanti

Il reggisella è full carbon ed è lo stesso che è in dotazione alla SLR. E’ disponibile con l’arretramento e nella versione zero off-set. La Filante SL utilizza degli attacchi manubrio con una sorta di semi integrazione delle guaine, che scorrono nella parte sottostante. Questo offre un impatto estetico pulito ed elegante, perfettamente in linea con il concetto che esprime Wilier ed è anche utile in caso di manutenzione.

Wilier

Wilier Rave SLR UNBND: l’avventura a colori

12.06.2023
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Per la Wilier Rave SLR UNBND ogni terreno è buono per andare a caccia di avventure e di vittorie. Il progetto di questa bici, nato dalla collaborazione tra Wilier Triestina e MAAP, vuole celebrare il successo di Ivar Slik all’Unbound Gravel. La gara più importante al mondo per gli amanti dell’avventura e delle strade bianche. 

Il mondo gravel

Le vittorie meritano di essere celebrate nella maniera migliore, Wilier ha deciso così di omaggiare Ivar Slik con una colorazione particolare. Qualcosa che si farà sicuramente notare nel mondo del gravel e non solo. Ciò che caratterizza al meglio questa disciplina è il contatto con la natura ed ogni sua sfumatura. Dagli sterrati, al fango, passando per pioggia e sole. 

Questi elementi sono quelli che hanno aiutato a definire la livrea della Rave SLR UNBDN. Lo stesso Ivar Slik ripete spesso: «La pioggia e il fango sono davvero i principali fattori di selezione nella nostra specialità». Parole colte al volo dai designer di Wilier e MAAP, i quali hanno incarnato la grinta dell’atleta. 

Colorazione speciale

L’estetica della nuova colorazione della Rave SLR aggiunge un tocco di stile esclusivo al design leggero e reattivo. La bicicletta sfoggia una verniciatura MAAP personalizzata, che riflette la dedizione del marchio all’estetica e alle prestazioni. Questa collaborazione rappresenta una fusione di passione e competenza, creando un capolavoro ciclistico davvero unico e decisamente accattivante.

Wilier ha voluto racchiudere le storie di tutti quei ciclisti che, sempre a testa alta, affrontano le avventure e le difficoltà di questo sport. Momenti che si vivono sempre oltre i limiti, cercando di governare tutte le condizioni attorno a noi. 

Wilier Triestina

Wilier pensa all’estate con la maglia Vibes

20.05.2023
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L’estate, anche se così non sembra, si sta avvicinando e presto ci ritroveremo a pedalare sotto i caldi raggi del sole. Dal punto di vista dell’abbigliamento non ci si può far trovare impreparati, in nessun modo. Wilier Triestina ha deciso di fare un passo verso di noi proponendo la sua linea di magliette estive. E’ la Vibes, una delle più conosciute ed apprezzate del marchio vicentino, linea che ha deciso di rifarsi il look.

La maglia Vibes ha dalla sua anche un design molto fantasioso, per gli animi più estroversi
La maglia Vibes ha dalla sua anche un design molto fantasioso, per gli animi più estroversi

Estiva e traspirante

Una delle grandi qualità della linea Vibes è l’ottimo rapporto qualità/prezzo, tanto da renderla una delle best seller di casa Wilier. I tessuti utilizzati per realizzare i capi sono altamente tecnici e leggeri, tanto da avere una grande traspirabilità. Quest’ultima porta questa maglietta ad essere estremamente apprezzata durante le lunghe pedalate, quando le temperature si fanno sempre elevate. 

Il tessuto utilizzato da Wilier Triestina per la maglia Vibes è 100% poliestere con vestibilità standard, per uno stile confortevole

Nella parte posteriore sinistra la maglia è dotata di un foro per far passare gli auricolari
Nella parte posteriore sinistra la maglia è dotata di un foro per far passare gli auricolari

Dettagli tecnici

La maglia Vibes ha nei dettagli e nelle scelte tecniche le sue qualità, come ogni capo di ottima fattura. La zip di chiusura è lunga, a vista e con cursore autobloccante, una scelta utile per rimanere sempre comodi. Il fine manica è in lycra e a taglio vivo, mentre il fondo maglia ha un elastico siliconato, utile per mantenere la vestibilità. 

Le tasche posteriori sono tre e nella parte posteriore sinistra è presente un foro per auricolari

Le taglie, invece, vanno dalla S alla XXL, il prezzo è di 49 euro.

Wilier Triestina

Casa Wilier, conoscete Avondetto? Ve lo presentiamo…

11.09.2022
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Se ne sta seduto nello stand Wilier Triestina con la maglia iridata indosso, guardandosi intorno. Un campione del mondo in carica non capita spesso. E anche se Simone Avondetto il mondiale l’ha vinto sulla mountain bike, che non è esattamente terreno di caccia per bici.PRO, lo squillare di quelle righe è un richiamo troppo forte. Anche perché il ragazzo ha vinto anche gli europei di Anadia e il profumo di campione è inconfondibile.

La sua bici lo aspetta al limite dello stand. Si chiama Urta SLR World Champion e nei suoi colori c’è quell’inconfondibile richiamo all’iride unito al giallo e nero della sua squadra: la Wilier Triestina Pirelli Factory Team. La forcella arancione Fox 34 SC forma un blocco super coerente con il manubrio Urta brevettato da Wilier, il reggisella è telescopico e il gruppo è lo Shimano XTR.

Avondetto ha vinto il mondiale U23 a Les Gets il 28 agosto (foto FCI)
Avondetto ha vinto il mondiale U23 a Les Gets il 28 agosto (foto FCI)

La benedizione del cittì

Di lui dice un gran bene Mirko Celestino, cittì azzurro che anche il popolo della strada ricorda per le sue vittorie e la sua grinta.

«E’ un ragazzo d’oro – dice – di quelli di una volta, che parlano poco, timido. Però quando sale sulla bici dà grandi soddisfazioni, non solo perché ha vinto mondiale ed europeo. Ha fatto un’annata eccezionale, bisogna dirlo. Quando ce l’hai in ritiro, sembra quasi che non ci sia».

Simone Avondetto è nato il 15 aprile 2000 a San Secondo
Simone Avondetto è nato il 15 aprile 2000 a San Secondo

Un ragazzo pulito

E quando gli dici che la sensazione parlandoci è di un ragazzo nato sulla mountain bike, senza alcun legame o riferimento con la strada, Celestino conferma prontamente.

«Gare su strada non le ha mai fatte – dice – magari non so se con questi risultati, qualche squadra lo inviterà a provare. Sembra brutto dire che potrebbero portarcelo via ed è normale che il biker sogni il futuro da pro’. Ma lui è giovane, compie 22 anni e dal prossimo sarà elite. E’ uno di quegli atleti su cui scommetterei forte se avessi una squadra. E’ un ragazzo pulito, in crescita, genuino. E ancora la malizia e la cattiveria deve tirarle fuori. La cosa che mi ha sempre sorpreso sin da quando era junior è la grinta che ci mette in bicicletta. Simone lotta sempre…».

La presentazione è stata ghiotta e non c’è parola di Celestino che non troverà conferma in quelle di Avondetto.

La Wilier Urta di Avondetto ha il carro con le inconfondibili strisce iridate
La Wilier Urta di Avondetto ha il carro con le inconfondibili strisce iridate
Che cosa ti ha lasciato questa vittoria, a parte la maglia?

Una bella emozione, è un orgoglio poterla sfoggiare alle gare. E poi è arrivata giusto in tempo, visto che sono all’ultimo anno ad under 23. Era l’ultima occasione e quindi sono contento di esserci riuscito.

Dopo gli europei, la vittoria era una possibilità oppure è stata una sorpresa?

E’ stata comunque una sorpresa. Contavo di far bene, credevo in una medaglia, ma vincere non me l’aspettavo. Meglio di così…

Sei nativo biker, zero strada e solo mountain bike?

Uso principalmente la mountain bike, poi comunque ogni tanto usciamo anche con l’enduro e solo raramente con la bici da strada. Gran parte della mia settimana è in mountain bike, anche per i lavori specifici.

Hai vinto tutte le maglie a disposizione, compresa la tricolore: tutto come nei piani?

All’inizio dell’anno ci eravamo concentrati più che altro su campionati italiani, europeo e mondiale. E poi anche la Coppa del mondo, però non tutte le tappe. Abbiamo fatto un po’ di sacrifici per puntare ai nostri appuntamenti, ma ha funzionato.

Allo stand Wilier Triestina, con Simone Avondetto anche Giada Specia, tricolore U23 e a un soffio dal podio mondiale
Allo stand Wilier Triestina, con Simone Avondetto anche Giada Specia, tricolore U23 e a un soffio dal podio mondiale
Con quali riferimenti ciclistici cresce un biker classe 2000 come te?

Ce ne sono tanti nella mountain bike. Sicuramente Nino Schurter, una leggenda un po’ per tutti. A me è sempre piaciuto molto anche Kulhavy e poi ce ne sono anche tanti altri, a partire da Absalon. Sono campioni che mi piacciono per le loro caratteristiche e il loro atteggiamento. Come corrono, la loro mentalità e tutto quello che fa di loro delle grandi persone.

Qual è stata la cosa più strana che ti è successa dopo la vittoria?

C’è più gente attorno, è un po’ strano, ma bisogna farci l’abitudine. Per rendermi conto c’è voluto qualche giorno, però è davvero molto bello.

Campione italiano, europeo e mondiale, Avondetto corre con il Wilier Triestina Pirelli Factory Team
Campione italiano, europeo e mondiale, Avondetto corre con il Wilier Triestina Pirelli Factory Team
Quali sono adesso i programmi?

Adesso facciamo ancora un paio di gare, poi staccheremo e poi inizieremo a ragionare sui programmi. Poi ci sarà il classico ritiro al caldo d’inverno e poi si ricomincia. Altro non so, vedremo il calendario 2023 verso fine febbraio. Ma ci concentreremo sugli appuntamenti di sempre, la Coppa del mondo, gli europei, i mondiali e gli italiani.

La proposta di portarti su strada c’è mai stata?

Non ancora, ma mi sento di dire che il mountain bike è un mondo che mi piace. Magari mi piacerebbe ogni tanto magari buttarmi nella mischia, ma giusto così, per vedere l’effetto che fa. Finora proposte non ci sono state, vedremo cosa fare se arriveranno.

Wilier Filante SLR, molto più che una bici aero

25.05.2022
7 min
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Il test della Wilier Filante SLR, non solo una bici aero concept.

La Wilier Filante SLR non è solo l’evoluzione della bicicletta aerodinamica, ma è un concentrato di soluzioni di design, di eleganza e del binomio perfetto che si può ottenere tra la leggerezza e l’aero concept. Questa è una bici da corridore, senza se e senza ma, una delle poche aero che in salita spinge tanto quanto una una bicicletta da scalatore. E’ briosa e decisa nelle traiettorie, con un’agilità non comune a questa categoria di prodotti.

Una colorazione cangiante e una tubazione obliqua non eccessiva
Una colorazione cangiante e una tubazione obliqua non eccessiva

Wilier Filante e l’evoluzione della specie

Il progetto Filante è la naturale evoluzione della piattaforma Air e Cento10, ovvero la famiglia di biciclette aerodinamiche di casa Wilier. Un aspetto facile da comprendere, ormai ben noto, eppure ci troviamo di fronte una bicicletta completamente stravolta, che non ha nulla in comune con le aerodinamiche delle generazioni precedenti.

La Filante SLR è leggera, con un telaio da 870 grammi (dichiarati e la bicicletta test nella sua totalità ha un peso rilevato di 7,1), è moderna e sfrutta a pieno l’integrazione dei componenti, ma anche un design votato a far collimare efficienza e stile. E l’aerodinamica? C’è e non è nascosta, ma anche in questo caso sfrutta uno step superiore, con quelle tubazioni che non sono mai eccessive e “non stancano l’occhio”.

I tubi non sono tutti uguali

La Wilier Filante SLR è un monoscocca in carbonio e per la sua costruzione è stata utilizzata la stessa fibra composita della 0 SLR. Inoltre, solo nei punti strategici, è stata inserita la resina Liquid Cristal Polymer, con l’obiettivo di irrobustire i comparti senza gravare sul valore alla bilancia. Le sei taglie disponibili hanno delle tubazioni dedicate, in modo da offrire le risposte e doti di rigidità adeguate taglia per taglia. Per questo motivo anche l’orientamento delle fibre è dedicato e specifico.

E poi c’è quel passaggio ampio nella forcella e nel carro posteriore, un altro dettaglio che fa aumentare il valore tecnico della Filante SLR e non comune a questa categoria di biciclette. I due passi ruote sono ampi e lasciano parecchia luce tra pneumatico e profilati (obliqui e foderi della forcella).

Il piantone cambia volume più volte
Il piantone cambia volume più volte

Due componenti fanno la differenza

La bicicletta in test è quella che prevede la trasmissione Shimano Dura Ace a 12 velocità, ma ci sono due comparti che si abbinano alla perfezione. Il primo è quello che si riferisce alle ruote, con le Wilier SLR42, belle da vedere e gratificanti in fatto di performance. Sono un buon compromesso tra rigidità, scorrevolezza, comfort e “vestono” la bicicletta. Sono un ottimo prodotto anche per i macinatori di chilometri e sono adatte a differenti tipologie di utenza.

Il secondo è il cockpit integrato, il Filante Bar e questo può fare la differenza sul comparto anteriore. E’ rigido, si integra perfettamente al design della bici e nasconde al suo interno le guaine. Si adatta allo sterzo di matrice ACR, dove al suo interno non sono previsti blocchi: il manubrio ruota da parte a parte. La curva del manubrio è compact, con lo stem che ha dei gradi negativi che variano in base alle misure. La sezione dritta è piatta, ma non ingombrante e anche in salita è ampiamente sfruttabile. Wilier Filante Bar è un gran bel manubrio.

Le nostre considerazioni

Quando si utilizzano biciclette del genere è sempre necessario e fondamentale entrare nell’ottica che sono mezzi da agonista. Sono capaci di esprimere tutto il loro potenziale quando si spinge a fondo sull’acceleratore. Non è solo una questione di rigidità, di reattività e di agilità della bicicletta, o di “quanta gamba” si ha a disposizione, perché anche la geometria gioca un ruolo fondamentale.

La Wilier Filante SLR non è una bicicletta estrema, “non ti butta giù di sella”, anzi, è piuttosto versatile e capace di adattarsi. Il binomio con le ruote SLR42 ne è un esempio, pacchetto che rende il mezzo ampiamente sfruttabile anche per i giri più lunghi e con tanti metri di dislivello. Però c’è da considerare la geometria e non è un dettaglio.

Una bici aero gratificante anche in salita (foto Sara Carena)
Una bici aero gratificante anche in salita (foto Sara Carena)

Il triangolo principale è il protagonista

Gambe e zona lombare sul piantone, sguardo perpendicolare al mozzo della ruota anteriore: la geometria endurance è un’altra cosa. L’assetto è quello preferito dai corridori, che vogliono “sentire” la bicicletta in ogni sua parte, alla minima accelerazione e capace di cambiare traiettoria al minimo spostamento del corpo.

Senza (o con un numero ridotto) spessori tra l’attacco manubrio e la serie sterzo è davvero bella da vedere, perché l’integrato in carbonio sembra un tutt’uno con il telaio, ma il design degli spacers ha il vantaggio di non smorzare l’effetto racing. Questo è un aiuto a chi vuole questa bicicletta e “deve” usare qualche spaziatore in aggiunta.

Salita e discesa, non sembra una bici aerodinamica

Lo abbiamo sottolineato più volte: la Wilier Filante SLR, a tratti, sembra una bici votata alla salita. Quello che ci ha colpito maggiormente però, è la sua vocazione ad essere “trattata male” in discesa. Velocissima e precisa, dove si possono montare pneumatici anche da 28 (quelli da 30 ci stanno alla grande) per andare ancora più forte ed azzardare pieghe degne di nota.

La bicicletta è bilanciata in maniera ottimale e la forcella non è così rigida da “obbligare” ad essere sempre sulla corda con le braccia. Permette qualche correzione e anche il carro posteriore segue fedele.

Molto gratificante anche in discesa
Molto gratificante anche in discesa

In conclusione

Una gran bicicletta, per palati fini e dedicata soprattutto agli agonisti. La Wilier Filante SLR è, sotto molti punti di vista, il risultato di un’ulteriore evoluzione dell’aerodinamica applicata alle bici di alta gamma, meno estremizzata rispetto al passato, più versatile ed efficiente, sfruttabile un po’ da tutti.

Non è una bicicletta da usare “solo” con le ruote ad alto profilo, fattore che diventa un vantaggio in termini di valore alla bilancia, comodità e anche in fatto di reattività: perché sfruttare a pieno una bici aero con le ruote alte, è cosa per pochi.

Wilier

Dalla galleria a Budapest, Nibali porta al Giro la Turbine SLR

07.05.2022
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Le foto di Nibali in galleria del vento lasciavano già intravedere qualcosa, ma era troppo presto per parlarne. Era la metà di gennaio. Oggi, a distanza di cinque mesi, Wilier Triestina ha portato in gara al Giro d’Italia la Turbine SLR, evoluzione della Turbine su cui nelle ultime stagioni hanno corso i corridori dell’Astana. La stessa con cui ad esempio Matteo Sobrero lo scorso anno ha conquistato il tricolore di specialità.

Cura dimagrante

Il confronto con il modello 2021 fa notare immediatamente che ad essere cambiata è soprattutto la parte posteriore della bici. Il nuovo disegno del piantone, che prima seguiva una sorta di sagomatura per integrare la ruota posteriore, è ora molto più snello, copiando la soluzione già adottata ad esempio su Filante.

Il reparto Innovation Lab di Wilier Triestina, viene indicato dalla casa veneta, ha realizzato alcune importanti modifiche per migliorare le prestazioni, arrivando a una nuova versione che su percorsi con dislivello e continui cambi di direzione è nettamente più veloce. 

Chiaramente questo sfinamento del piantone e aver reso il carro molto più snello porta a una forte riduzione del peso complessivo del telaio di ben 300 grammi. Minor peso che significa una superiore facilità di rilancio: uno degli obiettivi nel mirino di Wilier e Astana Qazaqstan Team, dopo aver notato che probabilmente la vecchia Turbine soffriva un po’ troppo nei percorsi più nervosi.

Dai test in galleria del vento di Nibali si erano riconosciute le linee della nuova bici
Dai test in galleria del vento di Nibali si erano riconosciute le linee della nuova bici

Più guidabile

Sostanzialmente immutato è invece l’avantreno, con il generoso rinforzo previsto nella zona del tubo di sterzo. Questa solidità, unita all’utilizzo del perno passante, fa sì che la bici sia reattiva e molto guidabile.

A livello di design e soluzioni tecniche, il nuovo telaio è stato ottimizzato per l’utilizzo di gruppi di ultima generazione, come il nuovo Shimano Dura Ace 12V: il tubo obliquo, ad esempio, non presenta più alcun foro per il passaggio dei cavi della centralina.

A Budapest i corridori del team kazako hanno corso con guarnitura 44-58 e pignoni 11-30. Ruote Corima Chrono Three Spokes all’anteriore e Corima Disc C+ al posteriore con gomme Vittoria da 25.

Nuovo cockpit

Fra gli elementi di novità, spicca il comparto del manubrio: questo proprio fu reso evidente da quei test di Nibali in galleria del vento. Le nuove protesi su misura disegnate da Wilier Triestina e poi ottimizzate in galleria del vento e in velodromo, segnano un bel passo avanti per gli atleti dell’Astana. Se fino allo scorso anno le protesi da crono sulla loro Turbine erano piuttosto elementari rispetto alla dotazione dei rivali, ora gli atleti del team kazako non hanno nulla da invidiare agli specialisti di altri colori.

Il percorso di Budapest non era dei più filanti e… gratificanti per le bici veloci, ma ha mostrato – assieme a un Nibali in grande spolvero – che proprio quelle doti di guidabilità e la nuova leggerezza hanno sortito l’effetto sperato. «Veloce come il vento», ha scritto il siciliano su Twitter. Per avere la controprova decisiva, dovremo ora aspettare la crono di Verona.

Wilier Triestina

Nel dettaglio la Wilier Zero SLR di “Superman” Lopez

25.04.2022
3 min
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Al Tour of the Alps i corridori del Team Astana-Qazaqstan hanno utilizzato le Wilier 0 SLR. Andiamo a vedere nel dettaglio quella del vincitore della tappa con arrivo a Kals am Grossglockner, Miguel Angel Lopez.

Manubrio full carbon Wilier
Manubrio full carbon Wilier

Una Wilier taglia xs

Piccola e compatta, leggera ed aggressiva, quattro aggettivi che rispecchiano anche il carattere competitivo dell’atleta colombiano. La Wilier 0 SLR utilizzata da Lopez è una misura xs, quella più piccola disponibile, con un manubrio integrato full carbon, sempre di casa Wilier. Tra lo stem e lo sterzo ci sono i due spessori base, necessari in presenza di sistema integrato. I due manettini del cambio sono vistosamente curvati verso l’interno del manubrio. Uno spacer è presente anche sopra lo stem, soluzione che lascia margine nel caso il corridore richieda una variazione di setting. Superman Lopez utilizza una sella corta, la Prologo Scratch M5 PAS, con foro centrale e telaio in carbonio.

53-39 e 11-34

La trasmissione Dura Ace di Shimano è un blend. La guarnitura ed il power meter sono della generazione precedente, con la doppia corona 53/39. I pignoni sono con scala 11/34 e il bilanciere del cambio è CeramicSpeed, CS che è presente anche nel movimento centrale. I pedali sono i Look Keo Blade Ceramic, con lama di carbonio “rossa”, quella da 18.

Corima senza i raggi in carbonio

Sono le Corima WS con cerchio full carbon da 47 millimetri e con la predisposizione al tubolare. Questo prodotto ha i raggi in acciaio, profilati della Sapim. Con tutta probabilità il corridore colombiano non usa la versione MCC per non scendere al di sotto del peso consentito. I tubolari sono Vittoria Corsa da 26.