Omar Fraile

Tosello ci presenta le Wilier dell’Astana

04.12.2020
5 min
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Wilier una storia lunga oltre 100 anni, Tosello racconta. Corse nel sangue e bici da sogno. Senza andare indietro di troppi anni anni, hanno pedalato su bici di questo marchio campioni come Pantani e Pozzato. Gli ultimi della lista sono i corridori dell’Astana, di cui la casa veneta è partner tecnico. 

In vista della prossima stagione ai due gioielli già dati in dotazione al team, la Wilier 0 Slr e la Turbine, si affiancherà anche la Filante Slr, l’ultima arrivata. «Questa bici – dice Gabriele Tosello, meccanico dell’Astana – è la proposta aero di Wilier per il nostro team, anche se non è troppo diversa dalla Zero, in quanto al peso».

Tosello
Gabriele Tosello meccanico dell’Astana
Tosello
Gabriele Tosello meccanico dell’Astana

Tosello è di ritorno dal magazzino Astana, la cui sede è a Nizza. Tra inventari e controlli dei materiali, il meccanico dice che ogni anno hanno a che fare con oltre 200 bici.

«Senza contare – riprende “Toso” – le edizioni speciali per i capitani. Ogni atleta ha cinque bici da strada e due da crono, ma i leader, ne hanno tre. Una per casa e altre pronte ad essere spostate nelle corse. Quindi in totale trattiamo non meno di 150 bici da strada e 60 da crono».

Wilier 0 Slr
Wilier 0 Slr, la bici usata quest’anno dai turchese
Wilier 0 Slr
Wilier 0 Slr, la bici usata quest’anno dai turchese

La 0 Srl

E’ la bici che abbiamo visto al Tour e al Giro. Miguel Angel Lopez ci ha vinto la tappa più bella Grande Boucle, con arrivo a Col de la Loze.

Si tratta di un telaio monoscocca in carbonio ad alto modulo (HUS-MOD). Il suo peso è di soli 780 grammi. Mentre la forcella, 340 grammi non è tra le più leggere ma forse proprio per questo è molto molto precisa.

L’Astana ha il contratto con Shimano e chiaramente il gruppo è il Dura Ace Di2, anche perché su questo telaio si possono montare solo gruppi elettronici. Il cambio posteriore però non ha il bilanciere del brand giapponese, ma è quello di Ceramicspeed con le rotelline oversize e cuscinetti speciali a vantaggio della scorrevolezza.

Un elemento di pregio è la piega manubrio “0”: 330 grammi, presa ergonomica e anche essa in fibra Hus-Mod.

Le ruote sono le Corima. «E lo saranno – riprende Tosello – anche per il prossimo anno. Avevamo a disposizione quattro modelli: le Ws da 32, 47 e 58 millimetri e quelle speciali per la salita le 47 Mcc Ws+. Quelle da 32 però le hanno utilizzate davvero poco, giusto in qualche tappa di salita più dura».

Wilier Filante
Wilier Filante, il team l’avrà a partire da febbraio
Wilier Filante
Wilier Filante, il team l’avrà a partire da febbraio

La Filante Slr

«La Filante arriverà non prima di febbraio e avrà gli stessi colori che abbiamo usato questa stagione. Una grafica che, visto il covid non è stata sfruttata troppo, e che quindi Wilier vuol proporre ancora visto che è piaciuta molto. In tal senso, immagino ci sarà qualche novità in vista del Tour, quando i colori cambieranno pensando al mercato 2022».

Sarebbe sbagliato dire che la Filante è l’evoluzione della Wilier 0 perché di fatto sono due bici differenti, però è anche vero che questa è la bici sviluppata con l’ausilio e i feedback dei corridori dell’Astana, partendo proprio da quello che “mancava” (o che volevano in più) rispetto alla Wilier 0.

«Questa bici l’avranno prima i leader, Vlasov, Fuglsang, Lutsenko, e man mano tutti gli altri. I leader forse ne avranno due, gli altri una».

La Filante è senza dubbio una bici di elevatissima gamma. Il peso è di pochissimo superiore a quello della Wilier 0. La fibra utilizzata è in questo caso unidirezionale e con una tecnica di lavorazione che prevede l’utilizzo di una resina speciale, la LCPs (Liquid crystal polymers). Grazie a questa resina, nonostante il materiale utilizzato sia di più (superfici dei tubi più ampie), il peso rispetto alla 0 è superiore di soli 90 grammi. Ricordiamo: è una bici aero.

Anche questa bici sarà equipaggiata Shimano e con tutte le specifiche della “sorella” maggiore. «Ma cambieranno le gomme. Passiamo da Wolfpack a Vittoria». Ci sta quindi che i corridori Astana useranno molto anche il tubeless. In ogni caso potranno montare coperture larghe fino a 30 millimetri. E probabilmente vedremo molto il 28 millimetri, tanto caro a Vittoria.

E la sella? «Sempre Prologo – dice Tosello – Avevamo a disposizione l’intera gamma, ma usavamo 7 modelli con 30 atleti. Il più usato: l’M5».

Wilier Turbine
La Wilier Turbine, bici da crono
Wilier Turbine
La Wilier Turbine, bici da crono

La Turbine

Infine ecco la Turbine, la bici da cronometro, questa sì una vera macchina da guerra. Le linee massicce la rendono super rigida. Una bici così non è facilissima da guidare e infatti i top rider ci escono non meno di una volta a settimana proprio per abituarsi all’assetto estremo che propone. Forse l’immagine migliore per mostrare questa bici sarebbe quella frontale, così da rendersi conto quanto l’impatto sia ridotto: forcella, ruota, tubo di sterzo e manubrio sembrano un componente unico.

Uno dei punti di forza di questa bici è il carro super compatto: 405 millimetri nonostante i tubi del carro (foderi, pendenti e piantone posteriore) oversize. Merito dell’angolo a 76°. Ci si potrebbe immaginare un anteriore “seduto”, ma non è così. Anzi è molto reattivo grazie all’angolo di 72,5°. 

«Il peso del telaio nudo è di circa 1.400 grammi, 1.420 per la precisione – conclude Tosello – e quello della forcella è di 450. Su questa bici trova alloggiamento una copertura fino a 26 millimetri, ma non mezzo millimetro di più in quanto i tubi posteriori sono grandi».