Nei segreti della Bolide d’oro con mastro Buttarelli

14.08.2021
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Dettagli, meccanica e meccanico. Se le Pinarello Bolide Hr a Tokyo sono andate così forte il merito è anche del meccanico che era in Giappone. Anzi i meccanici: Carlo Buttarelli e Giovanni Carini. Ebbene con Buttarelli, ci tuffiamo nei segreti di queste bici. Come sono state preparate, come sono scese in pista…

Se a Tokyo tutto è filato liscio, il merito è anche dei meccanici che hanno svolto un lavoro certosino
Se a Tokyo tutto è filato liscio, il merito è anche dei meccanici che hanno svolto un lavoro certosino

Una Bolide già d’oro

Partiamo dalla Bolide in generale. Alla fine il set completo (manubrio, ruote…) che abbiamo visto a Tokyo lo si è avuto meno di un mese prima delle Olimpiadi.

«Il telaio è in pratica lo stesso da 4-5 anni – afferma Buttarelli – è quello del primo mondiale di Ganna e lo stesso che aveva utilizzato Viviani a Rio. Ruote e manubri sono arrivati ad un mese dal via (anche meno). Le bici complete del quartetto pesavano 7,2 chili, 7,3 quelle degli atleti più grandi. Ma il peso non è fondamentale in pista. Quelle dei velocisti fanno anche 8 chili».

Le bici quindi avevano telaio Pinarello, manubrio Most sempre di matrice Pinarello ma realizzato in collaborazione con Hardskin, movimenti CeramicSpeed, ruote Campagnolo e gruppo Miche.

Nonostante sia vincente, a Parigi 2024 si avrà una nuova Bolide. Qui i lavori a Montichiari prima di partire per Tokyo
Nonostante sia vincente, a Parigi 2024 si avrà una nuova Bolide. Qui i lavori a Montichiari prima di partire per Tokyo

Movimenti super scorrevoli

«I movimenti CeramicSpeed – spiega Buttarelli – li abbiamo montati direttamente a Tokyo ed erano già stati trattati da loro. Poi c’era il movimento centrale, Miche. Questo è un componente molto importante. Di solito noi lo apriamo, gli togliamo le calotte, o-ring e ogni altra guarnizione o paratia che possa creare frizioni. Con delle presse particolari rimontiamo il tutto. La parte a sinistra va a battuta, quella destra è serrata forte (mettiamo anche una goccia di frenafiletti), ma senza che “tiri” troppo, altrimenti come si dice in gergo si “impacchettano” i cuscinetti e gira meno. Prima però, Giovanni ed io con la benzina ripuliamo i cuscinetti all’interno e poi aggiungiamo un solvente specifico che li rende completamente puliti e secchi. A quel punto aggiungiamo un olio particolare, un olio per armi, ne bastano due o tre gocce, e il gioco è fatto. Noi con l’occhio clinico del meccanico ormai vediamo quando sono apposto.

«Sistemata la parte del movimento, montiamo le pedivelle. Queste vengono serrate al massimo. A quel punto le si fanno girare un po’, a Tokyo li abbiamo fatti girare un po’ un paio di giorni prima delle gare. Affinché l’olio messo faccesse il suo lavoro. Questo scaldandosi va dappertutto e vedi proprio che non si fermano più».

I due meccanici azzurri: Giovanni Carini (a sinistra) e Carlo Buttarelli (a destra)
I due meccanici azzurri: Giovanni Carini (a sinistra) e Carlo Buttarelli (a destra)

La catena

Uno dei componenti che più viene messo sotto stress dai pistard è la catena. E infatti quella che abbiamo visto era decisamente “corposa”. Non è di certo la catena che si usa sulle bici da strada!

«La catena – riprende Buttarelli – l’abbiamo trattata con una polvere ceramica che sembra più “dura” rispetto all’olio tradizionale, ma che invece a detta dei ragazzi sembra più scorrevole. Dà un leggero vantaggio. Questa catena è stata sviluppata con Miche, anche su indicazione di noi meccanici. E’ stata sigillata in un certo modo e la “rotellina” che va a contatto con la corona s’ingaggia meglio trasmettendo di più la forza. Si tratta di una catena molto rigida. Se la si guarda da davanti (o dietro) si vede che è molto più dritta rispetto alle altre».

Il lavoro svolto da Miche è stato davvero certosino. Maglie interne, esterne e perno hanno una lavorazione particolare. E quando si parla di “fiumi di watt”, scaricati tra l’altro con una certa violenza, si capisce facilmente quanto sia importante questo componente che poi di fatto è quello che trasmette la forza alle ruote.

Rapporti e gomme

Magari sembrerà un po’ strano, ma la scelta dei rapporti va a riguardare anche quella delle gomme. E adesso vedremo come. Ma andiamo con ordine.

«I ragazzi hanno usato il 63×14 (che sviluppa 9,40 metri) ad eccezione di Milan che ha preferito il 64×14. La scelta è fatta dal tecnico e dai ragazzi stessi. Questa piccola differenza di un dente e di cadenza si “aggiusta” con la scelta del tubolare. Avevano il Vittoria Speed Oro. La sezione era di 19 millimetri all’anteriore e di 23 al posteriore, ma Milan aveva il 19 anche dietro. Questo infatti sviluppa 1-1,5 centimetri in meno rispetto al 23. Sono piccoli dettagli…

«Abbiamo visto, in galleria del vento, che il 19 all’anteriore ci dava dei piccoli vantaggi aerodinamici. La pressione delle gomme era di 20 bar all’anteriore e di 16 bar al posteriore. Il velodromo ci ha messo a disposizione un compressore Makita che spingeva fino a 32 bar. Le gomme vengono gonfiate circa 40′ prima del via e di fatto le gonfiamo leggermente di più di quanto detto perché con la camera d’aria del tubolare in lattice e non in butile ci sta che si perda qualcosina. Ma è importante gonfiarle prima perché si ha il tempo di vedere se la gomma perde pressione, di controllare la spalla. Insomma che tutto sia okay ed eventualmente poter intervenire».

Milan ha scelto un dente in più: si è giocato con tubolare e regolazione della ruota nel forcellino per limare le differenze coi compagni
Milan ha scelto un dente in più: si è giocato con tubolare e regolazione della ruota nel forcellino per limare le differenze coi compagni

Ma la bici di Milan…

Tornando al 64 di Milan, si è intervenuti sul numero delle maglie per colmare la differenza del rapporto?

«No, la differenza è talmente poca – spiega Buttarelli – che ci si regola con il serraggio della ruota lungo il forcellino. L’importante è che tra il battistrada e il telaio ci sia luce, che la ruota non sia carenata: questo dice il regolamento, altrimenti ci sarebbero dei vantaggi aerodinamici non consentiti. Basta ci sia spazio per una carta di credito».

Per quanto riguarda le pedivelle invece: Milan e Ganna, i più alti, avevano quelle da 175 millimetri, mentre Consonni e Lamon quelle da 172,5. Chiaramente erano sempre di Miche, così come i pignoni.

La Campagnolo Ghibli degli azzurri era leggermente diversa da quelle in commercio
La Campagnolo Ghibli degli azzurri era leggermente diversa da quelle in commercio

I siluri di Campagnolo

E dalle gomme passiamo alla ruote. Anche in questo caso il lavoro corale e l’investimento fatto è stato eccezionale. Segno ulteriore di quanto si credeva in questo quartetto. Sentiamo Buttarelli.

«Campagnolo ci ha fornito delle vere “bombe”. All’anteriore c’era la Ghibli ottimizzata per la nostra forcella, leggermente più stretta. Ha una struttura un po’ diversa da quella in produzione standard e dava più stabilità. La struttura del cerchio è diversa tra i due lati. Anche la lenticolare posteriore era un po’ più stretta. Inoltre avevano un sistema di aggancio tramite una chiave da 5 che potevamo regolare al millimetro, proprio per non compromettere lo scorrimento dei mozzi. E’ lo stesso discorso “dell’impacchettamento” dei cuscinetti fatto prima.

«Avevamo due tipologie di ruote, una più rigida e una più morbida. Parliamo di differenze impercettibili, che solo un atleta di vertice è in grado di cogliere: parliamo, di differenze di tensionamento (numeri a caso) di 15 Nm contro 15,2. Campagnolo ha sviluppato un tensionamento segreto. Alla fine i ragazzi si sono trovati meglio con la ruota più rigida. Il set dell’intera bici è rimasto lo stesso per tutte le sessioni».

Per la bici di Lamon niente cera nei punti in cui viene agganciata al blocco (lo strumento rosso)
Per la bici di Lamon niente cera nei punti in cui viene agganciata al blocco (lo strumento rosso)

Dettagli e millesimi

Passione, dettagli, millimetri, sfumature… tutto conta e niente è marginale quando c’è da spaccare il decimo di secondo. Persino la pulizia della bici.

«Noi laviamo le bici con del normale sgrassatore, ma poi ci passiamo una cera di Muc-Off il cui risultato è stupefacente. La bici oltre che essere bellissima e luccicante, è molto scorrevole. Lo senti proprio quando ci passi il dito. La passiamo dappertutto tranne che su sella, manubrio e pedali. Chiaramente lì del grip deve esserci. E neanche nella parte del telaio che va a contatto con il blocco di partenza (la bici di Lamon): perché è così scorrevole che in fase di lancio la bici potrebbe muoversi quel mezzo centimetro e dare un contraccolpo inaspettato. Si passa un diluente diverso anche sulle ruote».

«Il grosso del nostro lavoro – conclude Buttarelli – è avvenuto ben prima di Tokyo. Laggiù sapevamo cosa serviva. Si trattava solo di scegliere cosa montare e fare piccoli ritocchi. Per esempio con la dima potevamo vedere se l’inclinazione di un pad cambiava di mezzo grado perché magari la spugnetta di appoggio si era un po’ consumata con l’uso».

Vittoria pensa vintage con il Vittoria per L’Eroica by A. Dugast

06.08.2021
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Lo scorso mese di maggio, il produttore olandese di pneumatici da bici Dugast ha deciso di entrare a far parte dell’italianissima Vittoria, storica azienda produttrice di pneumatici da ciclismo, apportando il proprio prezioso contributo in termini di qualità ed esperienza. L’inizio di questa collaborazione è stata segnata dal lancio di un nuovo tubolare, realizzato completamente a mano: il tubolare Vittoria per L’Eroica by A. Dugast. In esso rivivono alcune delle caratteristiche che hanno reso celebre il Vittoria Corsa CX, come ad esempio il battistrada con trama a diamanti che garantisce un grip eccellente sia sull’asfalto asciutto che bagnato.

Il nuovo tubolare Vittoria per l’Eroica by A. Dugast è realizzato a mano
Il nuovo tubolare Vittoria per l’Eroica by A. Dugast è realizzato a mano

Entriamo nei dettagli

Andiamo allora a scoprire in che cosa consista il contributo di Dugast. Innanzitutto si nota la speciale carcassa in cotone “Flying Doctor” che offre maggiore protezione dai tagli laterali, mentre il rivestimento in neoprene garantisce maggiore protezione in condizioni meteorologiche avverse. Vengono utilizzati materiali naturali di prima qualità come cotone, gomma e lattice naturale che gli artigiani olandesi lavorano con grande impegno e professionalità. L’impiego delle migliori materie prime e di processi artigianali inoltre permette ad A. Dugast di offrire ai ciclisti un prodotto ecosostenibile, il cui impatto ambientale risulta essere veramente minimo.

E’ un’edizione limitata, può essere anche personalizzato
E’ un’edizione limitata, può essere anche personalizzato

Personalizzabile

Non è finita qui: grazie alla lavorazione a mano è possibile anche personalizzare il prodotto. Sulla parte laterale del tubolare Vittoria per L’Eroica by A. Dugast infatti riscontriamo il numero di serie e le iniziali di chi lo acquista, o di qualunque altra persona che voglia l’acquirente. Queste personalizzazioni faranno di ogni tubolare un pezzo unico da collezione.

E’ il frutto di un lavoro preciso da parte degli artigiani olandesi, svolto con impegno e professionalità
E’ il frutto di un lavoro preciso da parte degli artigiani olandesi, svolto con impegno e professionalità

Edizione limitata

Ricordiamo che il tubolare Vittoria per L’Eroica by A. Dugast è disponibile nella misura da 25 millimetri, al fine di garantire il miglior comfort e un attrito esiguo sull’asfalto. I tubolari in questione inoltre sono realizzati in edizione limitata. Si parla di appena 118 pezzi, per cui soltanto 59 persone potranno equipaggiare la loro bici con questi speciali tubolari realizzati completamente a mano. Il prezzo consigliato al pubblico è di 230 euro.

vittoria.com

Vittoria Revolve, suola in carbonio e doppio Boa: prestazioni top

05.08.2021
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Vittoria rilancia l’azione con i nuovi Revolve, 100 per cento Made in Italy, che nascono da un concetto innovativo e vi spieghiamo il perché. Per realizzarli vengono impiegati due materiali di altissima qualità come la Microfibra Matte Silk e un inserto di Microfibra Square (rete di alta densità in nylon) che permettono di confezionare una calzatura performante e soprattutto confortevole, data la sua elevata capacità di fasciare il piede che ha la fortuna di calzarla.
Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda la capacità dei Revolve di lasciar traspirare il piede. La traspirabilità
infatti è garantita da microforature eseguite con il laser: sono presenti nella parte laterale della tomaia e assicurano al piede la giusta freschezza, soprattutto nelle stagioni più calde.

Chiusura efficace

Molto importante sul fronte della stabilità dello scarpino è il sistema di chiusura, che in questo caso prevede il doppio rotore BOA in alluminio anodizzato (che offre una finitura premium antiscivolo) e garantisce a sua volta una presa sicura in ogni condizione atmosferica (quindi anche indossando guanti pesanti). Elegante e a basso profilo, il rotore Li2 Dial assicura precisione micrometrica e resistenza ai massimi livelli. E’ quindi possibile gestire la forza del serraggio semplicemente eseguendo un piccolo movimento del rotore senza alcun tipo di sforzo.

Suola in carbonio

Ad agevolare la performance del ciclista concorre anche la suola in carbonio FCT con spessore da 3,5 millimetri e 3 fori compatibili con tacchette Look, che offre la migliore trasmissione di potenza. Mentre all’interno della scarpa troviamo una soletta anatomica termoformabile che si modella perfettamente sulla forma del piede.

Una nota di merito va infine rivolta anche al design accattivante degli Vittoria Revolve, il cui colore verde militare si abbina perfettamente alla linguetta nera, mentre la parte destra dello scarpino risulta essere per metà nera e per metà verde. Il peso di questo modello è di 230 grammi per la misura 41. Il prezzo consigliato al pubblico è di 399 euro.

vittoriacycling.shop

Vittoria lancia il servizio di “pneumatici in abbonamento”

20.07.2021
3 min
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Nei giorni scorsi Vittoria, realtà leader nel mercato degli pneumatici di alta gamma, ha presentato Vittoria2GO. Si tratta di un servizio basato su un abbonamento mensile per le aziende di noleggio biciclette a lungo termine e in leasing. L’obiettivo è ridurre l’incertezza dei costi operativi e di soddisfare le esigenze del cliente.

https://www.youtube.com/watch?v=EkoDYU4VlRc

Tanti i servizi offerti

Grazie a Vittoria2GO le aziende che sottoscriveranno l’abbonamento mensile riceveranno gli pneumatici di cui avranno bisogno senza che venga richiesto loro alcun pagamento anticipato. Sarà sufficiente riconoscere appunto una commissione mensile.

In caso di foratura o danneggiamento, verranno forniti pneumatici sostitutivi a costo zero. E il relativo costo di manutenzione sarà a carico di Vittoria. Stessa cosa nel caso di furto della bicicletta o atti vandalici ai danni degli pneumatici. Anche in questo caso sarà possibile ricevere nuove gomme gratuitamente o con il rimborso dei costi eventualmente sostenuti. Il servizio Vittoria2GO è completato dal recupero degli pneumatici consumati, per il loro smaltimento o riciclo.

Un logo speciale per questa importante iniziativa
Un logo speciale per questa importante iniziativa

La riduzione dei rischi   

Con il servizio Vittoria2GO, le aziende che aderiranno all’iniziativa potranno offrire prodotti premium ai propri clienti. Sopratutto potranno esternalizzare i rischi operativi, gestendo i resi attraverso una piattaforma centralizzata in grado di offrire informazioni utili riguardo a prestazione e manutenzione. 

Cosa da non sottovalutare, aderendo al nuovo servizio offerto da Vittoria potranno prendere parte ad un ecosistema innovativo e sostenibile. 

Il primo cliente

Swapfiets, azienda olandese di noleggio a lungo termine di biciclette più grande in Europa, sarà il primo cliente a usufruire del servizio Vittoria2GO. Swapfiets equipaggerà le proprie biciclette con una versione aggiornata del Vittoria Adventure Tech. Questa è una gomma realizzata con mescole potenziate dal grafene. Le sue prestazioni sono migliorate in termini di grip sul bagnato e durata. Adventure Tech utilizza una carcassa elastica per maggiore comfort e uno strato in gomma antiforatura di ben 3 millimetri per una protezione estrema. Gli pneumatici saranno disponibili sia in colore nero che in blu.

Marc de Vries, CEO Swapfiets, non ha mancato di esprimere la soddisfazione per il nuovo servizio offerto da Vittoria: «Il successo di Swapfiets testimonia che il modello di “acquisto per abbonamento” è apprezzato dai consumatori e ci consente di fornire loro prodotti di qualità superiore. Speriamo che l’approccio rivoluzionario di Vittoria possa influenzare positivamente l’industria del ciclismo e aiutarci a diventare un business al 100% circolare entro il 2025».

Per celebrare questa collaborazione, Swapfiets e Vittoria hanno voluto coinvolgere il Team Jumbo-Visma realizzando un’edizione speciale completamente blu del famoso Vittoria Corsa che i corridori della squadra olandese hanno utilizzato in occasione del Tour de France.

Stijn Vriends alla guida di Vittoria Group
Stijn Vriends alla guida di Vittoria Group

Una nuova visione…

Il servizio in abbonamento Vittoria2GO è un passo importante per Vittoria verso un approccio più sostenibile alla distribuzione dei propri prodotti. È un primo esempio di economia circolare applicata all’industria degli pneumatici per bicicletta.

Stijn Vriends, President & CEO Vittoria Group ha voluto rimarcare l’importanza del nuovo servizio: «La fornitura tramite abbonamento e la circolarità sono concetti nuovi per l’industria degli pneumatici per bicicletta. Grazie a Vittoria2GO possiamo dare inizio ad un impiego più sostenibile dei nostri prodotti».

Vittoria2Go

Il Tour de Pologne si affida nuovamente a Vittoria

09.07.2021
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Nei giorni scorsi il Tour de Pologne ha ufficializzato che anche per il 2021 il servizio neutro in corsa sarà affidato a Vittoria. Per il secondo anno consecutivo l’azienda italiana sarà partner tecnico della più importante corsa a tappe professionista in calendario nell’Est Europa.

La flotta Vittoria è già pronta ad entrare in gara
La flotta Vittoria è già pronta ad entrare in gara

La competenza di Vittoria

Il Tour de Pologne potrà contare sulla competenza, l’esperienza e la qualità del cambio ruote Vittoria e del suo personale specializzato in grado di fornire un supporto rapido ai corridori in caso di foratura, caduta o incidente meccanico. Complessivamente saranno tre le macchine che garantiranno il servizio neutro nei sette giorni di gara. E a queste si aggiungerà una moto. Nulla è lasciato quindi al caso.

Le strade polacche sono molto belle, ma spesso anche molto mosse, con alcuni tratti che molto ricordano quelle del Tour. E quest’anno abbiamo visto quanto nervosismo ci fosse in gruppo.

Lang, l’organizzatore del Tour de Pologne
Lang, l’organizzatore del Tour de Pologne

La soddisfazione di Lang

Un altro bel colpo per l’azienda lombarda quindi. Bisogna infatti ricordare che quest’anno Vittoria ha già fornito i propri servizi al Tour of The Alps, un’ulteriore conferma della propria serietà e affidabilità. 

Non a caso Czeslaw Lang, direttore generale del Tour de Pologne ha sottolineato la propria soddisfazione per il rinnovato accordo: «Siamo particolarmente contenti di collaborare con un’azienda importante quale Vittoria. La loro presenza e la qualità dei loro pneumatici innalza il livello tecnico della nostra gara e permetterà agli atleti di essere assistiti in ogni momento della gara. La continua ricerca e la voglia di migliorare sono tra i valori che accomunano Vittoria e il Tour de Pologne».

Personale preparato e velocissimo per gli interventi in gara
Personale preparato e velocissimo per gli interventi in gara

Le corse, test per prodotti

Ernesto Garcia Domingo, direttore commerciale Vittoria Group, ha voluto rimarcare l’importanza di una collaborazione come quella instaurata con il Tour de Pologne: «Partecipare a corse World Tour è molto importante per noi e per lo sviluppo dei nostri prodotti. I test su strada in queste occasioni sono feedback importantissimi per migliorarne costantemente la qualità. Il nostro pneumatico stradale “Corsa”, top di gamma della nostra azienda, è stato per anni la scelta quotidiana dei professionisti. I suoi punti di forza sono la struttura in cotone e la mescola arricchita con grafene. La carcassa in cotone offre flessibilità allo pneumatico, che si traduce in un continuo contatto tra il suolo e lo pneumatico stesso».

Ricordiamo che l’edizione 2021 del Tour de Pologne è in programma dal 9 al 15 agosto con partenza da Lublino e arrivo a Cracovia. Alla corsa saranno presenti i seguenti team che hanno in Vittoria il proprio partner tecnico: Jumbo-Visma, UAE Team Emirates, Lotto Soudal, Team DSM, Astana, Education First-Nippo e Alpecin-Fenix. 

Vittoria

Cervélo R5

R5 e S5, a voi le Cervélo di Van Aert e Roglic

20.04.2021
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Il team olandese Jumbo Visma, dopo alcuni anni di collaborazione e successi con le biciclette Bianchi, quest’anno ha deciso di equipaggiare i suoi corridori con le canadesi Cervélo. A disposizione di Primoz Roglic e Wout Van Aert ci sono diversi modelli: R5, S5, Caledonia-5 e P5.

R5 la versatile

La R5 (nella foto di apertura) è la bicicletta più versatile fra quelle in dotazione allo squadrone olandese grazie alla sua geometria e alle soluzioni tecniche di cui è dotata. Per i tubi, si è fatto ricorso alla tecnologia Squoval Max. Essa unisce i vantaggi di una forma più quadrata con quelli di una forma più ovale cercando il punto di equilibrio fra rigidità, comfort e leggerezza. La zona del tubo sterzo e del movimento centrale godono di una lavorazione particolare del carbonio che ne ha aumentato la rigidità, rispettivamente del 18% e del 26% rispetto alla precedente versione.
Proprio per la zona del movimento centrale Cervélo ha sviluppato il sistema BBright, che vede una misura oversize dei tubi verticale, obliquo e del fodero sinistro, con un vantaggio in termini di rigidità ed efficienze di pedalata.

Manubrio FSA

Il manubrio del team olandese è prodotto da FSA per la R5, dove la maggior parte dei corridori utilizza l’attacco e manubrio separati. Le ruote sono fornite da Shimano con le Dura Ace C40 in carbonio e con un profilo di 40 millimetri. Il peso di queste ruote è di 626 grammi per la ruota anteriore e di 774 grammi per la posteriore nella versione disco per tubolari.

Cervélo S5 Jumbo Visma
L’aerodinamica S5 con le ruote Dura Ace
Cervélo S5 Jumbo Visma
L’aerodinamica S5 con le ruote Dura Ace

Attacco manubrio a V

La S5 è la bicicletta più aerodinamica, utilizzata dai corridori della Jumbo Visma nelle tappe dal profilo altimetrico piatto o leggermente vallonato. Il design TrueAero della S5 combina una forma dei tubi specifica con una posizione di guida più aerodinamica, proprio per minimizzare l’impatto con l’aria. Anche sulla S5, per il movimento centrale si è adottato il sistema BBright. La lavorazione particolare della zona del tubo sterzo e del movimento centrale con un incremento di rigidità rispettivamente del 13% e del 25% rispetto alla versione precedente.
Il manubrio di Cervélo è studiato in galleria del vento ed è composto dall’attacco CS28 a forma di V, che è stato progettato per lavorare alla perfezione con il manubrio, tanto da sembrare un integrato. Sono disponibili 6 taglie di lunghezza e 4 di larghezza con 5 gradi di rotazione possibile. Le ruote sono le Shimano Dura Ace C50 in carbonio con profilo da 50 millimetri.

Cervélo Caledonia-5
La Caledonia-5 è adatta per le gare con i terreni sconnessi
Cervélo Caledonia-5
La Caledonia-5 è la bicicletta adatta per le gare con i terreni sconnessi come la Roubaix

La più confortevole

Oltre alla R5 e alla S5, il Team Jumbo Visma può contare anche sulla Caledonia-5. E’ la bicicletta votata ai terreni più sconnessi. come il pavé. Questo modello è stato sviluppato insieme ai professionisti proprio per fornire una bicicletta dall’ottima guidabilità e maggiormente confortevole.

Le geometrie sono più… rilassate e il passaggio gomme permette di montare coperture fino a 34 millimetri di larghezza. Manubrio e attacco sono di FSA e le ruote di Shimano.

Cervélo P5
La P5 è un vero bolide per le cronometro
Cervélo P5
La Cervélo P5 è un vero bolide per le cronometro

Carbonio speciale

La P5 è l’arma di Roglic e Van Aert nelle cronometro. Su questa bicicletta tutto è stato pensato con l’unico scopo di massimizzare la velocità. I test in galleria del vento sono stati fatti per simulare le condizioni reali.

Un occhio è stato dedicato anche al peso, con l’utilizzo di uno speciale tipo di fibra carbonio. Il manubrio da cronometro è realizzato sempre da Cervélo. Le ruote sono Shimano.

Manubrio V-Stem
Il manubrio con l’attacco a forma di V di Cervélo
Manubrio V-Stem
Il manubrio con l’attacco a forma di V di Cervélo, un vero capolavoro di aerodinamica

La scheda tecnica

GruppoShimano Dura Ace Di2
RuoteShimano Dura Ace
PneumaticiVittoria
ManubrioCervélo e FSA
Sella Fizik
ReggisellaCervélo
PedaliShimano Dura Ace

Un tocco di Italia

Il gruppo è lo Shimano Dura Ace Di2, cme del marchio giapponese sono i pedali Dura Ace. Le selle sono le italiane Fizik, i portaborraccia e le borraccie sono di Tacx. Infine vengono dall’Italia anche gli pneumatici: i Vittoria Corsa in graphene.

Le forature del Fiandre e il punto su sezioni e gonfiaggio

08.04.2021
4 min
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Trentin che per delle forature rimane più volte fuori dalla lotta per le classiche. Una volta è un caso, due sono un problema. Le strade del Nord sono da sempre terreno accidentato per le quali si studiavano soluzioni a dir poco cervellotiche, ma efficaci in rapporto alle varie epoche. 

I primi rimedi

Negli anni 90 si cercavano tutti i modi per rendere più rigide le ruote in alluminio, saldando i raggi ad esempio, con la consapevolezza che utilizzando tubolari maggiorati ma non grandissimi, dovevano essere proprio il cerchio e in alcuni casi il telaio ad assorbire quei colpi. Per cui la bici per lassù, soprattutto per la Roubaix, aveva magari il carro più lungo e la forcella con un rake più generoso, al fine di ammortizzare e dare stabilità.

Gli ultimi 15 anni

Che cosa sia cambiato negli ultimi 15 anni è sotto gli occhi di tutti. Le ruote con cui si corre oggi il Fiandre sono in carbonio con profilo fino a 60 millimetri. Hanno il perno passante. E sono abbinate a telai in carbonio sicuramente più rigidi di quelli di allora. Non basta. Sono aumentate sensibilmente anche le velocità e questo fa sì che l’impatto della ruota sul sasso sia più violento.

E’ facile intuire a questo punto che ci sono soltanto due elementi chiamati ad assorbire i colpi: le gomme e lo stesso ciclista.

Al Fiandre e prima ad Harelbeke, Trentin tradito da forature
Al Fiandre e prima ad Harelbeke, Trentin tradito da forature

Le nuove ruote

Se per il corridore c’è poco su cui ragionare, salvo sull’esigenza di metterlo in sella nel modo più bilanciato affinché possa guidare al riparo da mal di schiena e vari sovraccarichi, sulle gomme si è aperto un mondo.

I cerchi con il canale largo hanno cambiato radicalmente le abitudini, l’avvento del freno a disco ha liberato dall’imbarazzo di pneumatici troppo grossi per essere… contenuti dall’archetto del caliper. Si usano coperture di sezione maggiore, che fanno sembrare il 25 ormai obsoleto e molto sottile. Al Fiandre abbiamo constatato la grande diffusione di pneumatici da 28 millimetri e alla Roubaix, rinviata a ottobre, avremmo certamente visto quelli da 30.

La gomma più larga permette di ridurre la pressione di gonfiaggio, senza che questo aumenti la resistenza al rotolamento. E qui forse casca l’asino. Perché abbinando le velocità più alte alla rigidità della bici, si deduce abbastanza facilmente che il rischio di foratura da impatto aumenti in modo sensibile.

Kristoff vinse la Gand del 2019 con tubeless e Air Liner all’interno
Kristoff vinse la Gand del 2019 con tubeless e Air Liner all’interno

Rischio tubolare

«Soprattutto se si utilizza il tubolare – dice Tommaso Cappella di Vittoria – che viene reso più vulnerabile dalla camera d’aria. Se la pressione di gonfiaggio è troppo bassa, si rischia di pizzicare. Colpi se ne prendono tanti. Nel tubeless invece la camera d’aria non c’è, quindi non si pizzica. mentre per le piccole forature, si mette dentro il liquido sigillante che permette di tappare i buchi più piccoli. I meccanici revisionano le bici tutti i giorni, per cui è praticamente impossibile che non ci si accorga di una foratura».

Sarà un caso o forse no, ma certo al via del Fiandre e prima di Harelbeke, Trentin era il solo corridore del Uae Team Emirates a fare uso dei tubolari (come si vede nella foto di apertura).

Vittoria Air-Liner
Vittoria fornisce il Team Uae Emirates degli Air-Liner, che però non sono ancora troppo utilizzati
Vittoria Air-Liner
Vittoria fornisce gli Air-Liner al Uae Team Emirates

Rischio stallonamento

Ma la questione è anche un’altra e accende la luce sulle abitudini dei corridori. Il cerchio largo infatti porta all’aumento della sezione del pneumatico.

«Ma quello che conta – dice ancora Cappella – è la forma del pneumatico. Se uso una sezione troppo piccola, ad esempio un 25, l’impressione di avere sotto una ruotona rimane, ma la gomma non ha la forma a goccia che la rende più impenetrabile e, così deformata, espone al rischio di foratura sui lati. E il rischio di foratura in questi casi è ancora più marcato se fino a pochi giorni prima si sono usati i tubeless e si torna al tubolare, che come abbiamo detto sono meno resistenti».

La Gand di Kristoff

Uno dei casi che confutano questa osservazione risale alla Gand del 2019 vinta da Kristoff. 

«Prima di quella corsa – racconta Cappella – facemmo un test di nascosto. Assieme al meccanico della Uae, portammo le bici sotto una tenda e inserimmo nel tubeless l’Air-Liner. Kristoff dovette fermarsi per 4 volte. Due volte perché utilizzava gomme da 25 che tendevano a stallonare, facendo perdere aria. In altri due casi bucò, ma l’Air-Liner gli permise di continuare e cambiare poi la bici agevolmente. Non so di preciso ora che cosa sia successo a Trentin. In casi normali, sarei andato a verificare di persona, ma a causa del Covid, si sta alla larga dalla squadre».

Vittoria lancia l’Air-Liner per i tubeless da strada

02.04.2021
4 min
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Con il lancio da parte di Vittoria dell'Air-Liner Road, i pneumatici tubeless fanno un ulteriore salto di qualità. I vantaggi che dà questo inserto sono molteplici, a partire da un livello di sicurezza più alto in caso di brusco abbassamento della pressione della gomma. Altri punti vantaggiosi sono una scorrevolezza migliore e una comodità più elevata, senza avere un aggravio di peso particolare. Anche il montaggio e lo smontaggio risultano semplici ed intuitivi, anche grazie alle clip e alla pinza inclusi nel Road Tubeless Tool-Kit creato da Vittoria.

Come più volte abbiamo avuto modo di dire il pneumatico tubeless si sta facendo strada anche tra i professionisti. I vantaggi di questo tipo di copertura sono quantificati in una minore resistenza al rotolamento e un comfort maggiore. Ora Vittoria introduce l’Air-Liner Road, una tecnologia volta a migliorare anche l’aspetto della sicurezza e incrementare il comfort.

Frutto dell’evoluzione

Le biciclette si evolvono, così come i freni, le ruote e tutti i componenti, fornendo prestazioni sempre maggiori. Negli ultimi anni è arrivato nel mondo strada il tubeless, che è frutto dell’evoluzione che si è avuta in precedenza sulla mountain bike. Ora con l’inserto Air-Liner Road di Vittoria si sta introducendo un altro elemento, che è già presente da alcune stagioni nell’off road. Una storia che potremo dire abbiamo già visto con altri componenti.

Vittoria Air-Liner Road
Il montaggio dell’Air-Liner Road è simile a quello di una camera d’aria
Vittoria Air-Liner Road
Il montaggio dell’Air-Liner Road è simile a quello di una camera d’aria

Anche in run-flat

Il Vittoria Air-Liner Road è una parte integrante del sistema tubeless, fornendo protezione, assorbimento dagli urti e garantendo un livello di sicurezza più elevato nel caso di forature improvvise. Infatti, in caso di perdita di pressione, l’inserto Air-Liner Road permette di continuare a pedalare in modalità run-flat e tornare tranquillamente verso casa. Da sottolineare il funzionamento di questo inserto che si stringe con l’aumentare della pressione nel pneumatico e riprende la sua forma originale con il diminuire della stessa.

Valvola Multiway per Air-Liner Road
La valvola Multiway con i fori maggiorati
Valvola Multiway per Air-Liner Road
La valvola Multiway con i fori più grandi per far passare meglio l’aria e il sigillante

Valvola apposita

Questo nuovo prodotto è stato pensato per i sistemi tubeless, ma è compatibile con tutte le marche di copertoni disponibili sul mercato. Il materiale è molto leggero e non assorbe il liquido sigillante. Inoltre, Vittoria ha ideato la valvola tubeless Multiway Valve che ha dei fori più larghi del normale per facilitare l’afflusso d’aria e del sigillante.

Tre misure

L’Air-Liner Road è disponibile in tre misure: small, medium e large. Il primo è adatto a copertoni da 25 millimetri e pesa 24 grammi, il medium è per i pneumatici da 28 millimetri e pesa 31 grammi, mentre il più grande è adatto per gomme da 30 millimetri e pesa 39 grammi. Il prezzo è di 35 euro.

Pinza Air-Liner Road
La pinza ideata da Vittoria per rimuovere l’Air-Liner
Pinza Air-Liner Road
La pinza ideata da Vittoria per facilitare la rimozione dell’Air-Liner

Il Kit e il sigillante

Vittoria ha ideato anche il Road Tubeless Tool-Kit composto da una pinza e sei clip realizzate per consentire il montaggio e lo smontaggio dell’inserto. La pinza è stata ideata per rimuovere in modo sicuro il copertone. Inoltre, i manici sono stati disegnati per essere usati come leva-gomme.
Anche per il liquido sigillante, Vittoria ha sviluppato il nuovo Universal Tubeless Tire Sealant adatto a tutte le discipline, dalla mountain bike, fino alla strada passando per il gravel. E’ un prodotto senza ammoniaca, a base liquida che durante i test ha riparato istantaneamente forature fino a 7 millimetri, mantenendo la pressione fino a 1200 chilometri di autonomia.

Universal Tubeless Tire Sealant
Il liquido sigillante Vittoria è adatto a tutti i tipi di pneumatici
Universal Tubeless Tire Sealant
Il liquido sigillante Vittoria può essere usato per tutti i tipi di pneumatici

Comfort maggiorato

Abbiamo avuto modo di provare l’Air-Liner Road per diverse uscite. Per prima cosa diciamo che il montaggio è molto semplice, quasi come fosse una camera d’aria, con l’aggiunta del liquido sigillante.

A livello di sensazioni, si nota subito un comfort maggiorato, nel senso che la capacità di assorbire i colpi che derivano da buche o asfalto rovinato è molto maggiore rispetto al copertoncino e anche rispetto alla configurazione standard del tubeless. Se è vero che l’Air-Liner si rimpicciolisce con l’aumentare della pressione, è anche vero che un piccolo contributo ad un effetto ammortizzante maggiore c’è e si sente.

Scorrevolezza e sicurezza

La scorrevolezza è molto elevata e in certi momenti si ha quasi la sensazione di galleggiare sull’asfalto. Sapere di avere un inserto interno che in caso di perdita di pressione tiene il tubeless nella sua sede, aumenta anche la sensazione di sicurezza. Nel complesso l’Air-Liner Road non comporta un aggravio di peso eccessivo e migliora notevolmente la comodità, la scorrevolezza e la sicurezza.

vittoria.com

Vittoria fabbrica

Vittoria partner di Eroica: è un fatto di affinità

24.03.2021
3 min
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Vittoria ha recentemente siglato un rilevante “deal” in chiave promozione del brand, divenendo partner degli eventi Eroica e Nova Eroica in tutto il mondo. Attraverso questa collaborazione, lo storico marchio italiano intende contribuire al successo planetario di Eroica fornendo al tempo stesso un supporto a tutti i partecipanti.

Passione per il ciclismo autentico

Il ciclismo autentico, quello puro e intimo, è probabilmente l’unico sport in grado di regalare emozioni così estreme e contrastanti: fatica, gioia, dolore e pace interiore tutte insieme. Eroica è una serie di eventi unica nel suo genere perché porta magnificamente in vita l’autenticità del ciclismo. E l’obiettivo, lo scopo di questi appuntamenti non è solo portare migliaia di cicloturisti in alcuni dei luoghi più belli del mondo in sella ad una bici, ma è anche quello di promuovere il ciclismo come mezzo di scoperta, di meraviglia, di turismo. Correre l’Eroica significa contemplare i paesaggi e la bellezza della natura, fare nuove amicizie mentre si scoprono le delizie dei luoghi di cui si è ospiti.

Eroica
L’Eroica è una serie di eventi con lo scopo di scoprire il territorio
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L’Eroica è una serie di eventi che vuole promuovere e scoprire le bellezze del territorio

Tra storia e innovazione

Eroica e Vittoria condividono la stessa identica passione per la storia del ciclismo. Vittoria è stata la prima a realizzare i tubolari in cotone, e tante imprese epiche che fanno parte della storia di questo meraviglioso sport sono state compiute proprio utilizzando tali coperture. Vittoria è sinonimo di innovazione fin da quando è nata, negli anni ’50, in un piccolo stabile della provincia bergamasca. Ed è proprio grazie alla costante voglia di innovare che l’azienda è diventata oggi il maggior produttore di copertoni per biciclette al mondo: la sola ad avere speciali mescole che impiegano il grafene, la scelta dei professionisti. Vittoria offre ancora oggi una gamma di tubolari in cotone di altissima qualità e per ogni condizione.

Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria
Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria
Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria
Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria

Obiettivo: supportare i ciclisti

«Essere partner di Eroica – ci ha confessato Ernesto Garcia Domingo, il Direttore Commerciale di Vittoria – ha un significato molto profondo. Significa supportare persone che condividono il nostro stesso modo di intendere il ciclismo. Non vedevamo l’ora di collaborare con Eroica. Siamo pronti a lavorare insieme per regalare nuove esperienze e nuove scoperte a tutti gli appassionati di ciclismo e di ciclismo eroico».

«Siamo orgogliosi – ha ribattuto Nicola Rosin, il Presidente di Eroica – di aggiungere tra i nostri partner un’azienda e un marchio così importante e storico del mondo del ciclismo. Vittoria negli anni ha dimostrato di saper ben interpretare le necessità delle diverse tipologie di ciclisti. Siamo certi che la collaborazione sarà di mutua soddisfazione sia nel mondo Classic che nel mondo, oggi così importante per Eroica, di Nova».

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