BH lancia Gravel XR, ovvero la bici dedicata alle competizioni gravel, dove la rigidità e la reattività sono protagoniste. La Gravel X, lanciata alla fine dell’estate 2023 è il punto di unione tra la mtb ed il gravel, la XR ha una vocazione corsaiola più marcata e diventa il punto di unione tra il mondo road ed il gravel veloce.
Le forme del telaio e della forcella identificano bene il progetto della casa basca che proprio in termini di design è facilmente accostabile alle bici road della gamma. Entriamo nel dettaglio.
Estetica BH, il marchio di fabbrica
Inserzione estremamente ribassata dei foderi obliqui, forcella con disegno AirBow e terminali delle tubazioni orizzontali del carro arcuati verso l’alto. Questi sono i cardini principali delle ultime produzioni dell’azienda basca, che rendono riconoscibili le biciclette, ma hanno anche una funzione tecnica da non sottovalutare.
La forcella esprime un concetto aero non banale, così come un sostegno che si riflette sulla stabilità complessiva. Rispetto alla forcella da strada, questa montata sulle bici gravel è rivista per interfacciarsi con l’off-road, con un passaggio gomme più ampio e una laminazione differente del carbonio. E poi la forma del profilato dello sterzo, con la “solita” abbondanza nella parte superiore e la nervatura che è marchio di fabbrica BH. La scatola del movimento centrale (marcatamente asimmetrica) è larga 8,5 millimetri e ha sedi bb386 Evo per i cuscinetti. I foderi posteriori obliqui sono un elemento iconico per le bici di ultima generazione e nel caso della BH Gravel XR adottano una forma leggermente spanciata verso l’esterno.
Il passaggio ruota è davvero ampio, è garantito il montaggio di pneumatici fino a 45 millimetri di larghezza, anche se è sempre bene considerare la tipologia delle ruote. E poi i profilati bassi del carro, con la parte finale dei foderi arcuata vero l’alto. Fungono come dissipatore, smorzano le vibrazioni e permettono di accorciare il carro (ed il passo complessivo) di qualche millimetro rispetto alla media. I perni passanti con le leve di estrazione a scomparsa (Hidden Quick Levers), una soluzione mutuata dal settore road (utilizzata in quell’ambito già da qualche stagione), utile, comoda e anche elegante.
Forme aero anche per il gravel
Le uniche tubazioni che possiamo categorizzare come “tradizionali” sono quelle oblique del carro, leggermente arrotondate. L’inserzione al piantone è diretta, non c’è lo snodo come nel caso della BH Gravel X. I tubi più esposti al confronto con lo spazio, foderi della forcella, sterzo e piantone, reggisella e obliquo, hanno tutti il loro posteriore tronco, con un netto e chiaro richiamo all’efficienza aerodinamica. La faccia interna dell’obliquo permette di posizionare su due livelli differenti il portaborraccia, oppure prevedere un portaborraccia ed un supporto per un contenitore con attrezzi di pronto intervento.
Quattro allestimenti
Gli allestimenti sono quattro e come vuole la tradizione BH sono differenti tra loro, tra mono corona e doppio plateau, con prezzi aggressivi ed interessanti. Il montaggio 6.5 è quello più corsaiolo (5.000 euro), con la trasmissione Shimano GRX Di2 2×12 e le ruote alte di Vision SC45. Sempre il pacchetto GRX Di2 2×12, ma ruote in alluminio per la 5.5, con un prezzo di listino di 3.500 euro.
Infine sono due le possibilità di acquisto per gli amanti della corona singola anteriore, 4.5 e 3.5, rispettivamente con lo Sram Apex AXS e Shimano GRX meccanico con i 12 rapporti posteriori. I prezzi sono rispettivamente di 3.700 e 3.300 euro. Le taglie disponibili sono quattro: sm, md e la, xl.