Decathlon, inaugurazione store Como

Decathlon sbarca a Como…con tante novità

09.12.2025
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COMO – Lo scorso 4 dicembre Decathlon Italia ha inaugurato a Como un nuovo store. Si tratta di un grande spazio dedicato allo sport e all’innovazione, pensato per offrire alla clientela un’esperienza personalizzata e multiservizio. 

La superficie di vendita è davvero importante: 4.000 metri quadrati messi a disposizione della comunità locale, ma non solo. Il bacino di riferimento comprende infatti oltre 380.000 persone, cui si aggiunge una presenza turistica costante durante tutto l’anno. All’inaugurazione del nuovo store era presente anche il sindaco di Como Alessandro Rapinese che ha tenuto a sottolineare gli sforzi compiuti dalla sua amministrazione affinché fosse tutto pronto per la data dell’inaugurazione. Lo stesso primo cittadino ha voluto poi evidenziare come il nuovo store rappresenti un’opportunità di lavoro per il territorio dal momento che impiegherà 65 persone tra collaboratrici e collaboratori.

Decathlon, inaugurazione store Como
Al centro Alessandro Rapinese, sindaco di Como, con Paola Santini e Francesco Terrazzani, Amministratore Delegato del Como 1907
Decathlon, inaugurazione store Como
Al centro Alessandro Rapinese, sindaco di Como, con Paola Santini e Francesco Terrazzani, Amministratore Delegato del Como 1907

Un nuovo format

Il tradizionale taglio del nastro ha ufficialmente segnato l’apertura del primo store Decathlon in Italia a introdurre un innovativo format “shop-in-shop”.

Davide Zurini, Store Manager di Decathlon Como ha spiegato questo particolare format che ridisegna il modo di vivere l’esperienza sportiva in negozio: «Con l’apertura di Como – ha dichiarato Zurini – vogliamo offrire un’esperienza sportiva a 360 gradi, che unisca la qualità dei nostri prodotti alla forza delle partnership con marchi che condividono con noi valori come la passione, la performance e la sostenibilità. Questo store rappresenta un laboratorio di innovazione per tutto il network Decathlon Italia». 

Inaugurazione Decathlon Como, Paola Santini, Marketing Santini Cycling
All’inaugurazione dello store Decathlon a Como era presente anche Paola Santini, Marketing Santini Cycling
Inaugurazione Decathlon Como, Paola Santini, Marketing Santini Cycling
All’inaugurazione dello store Decathlon a Como era presente anche Paola Santini, Marketing Santini Cycling

C’è anche Santini

Il primo brand che ha deciso di essere presente in maniera importante all’interno del nuovo store Decathlon di Como è Santini. L’azienda bergamasca da diversi anni collabora in Italia con Decathlon, soprattutto per quel che concerne la linea di capi legati ai campionati del mondo di ciclismo.

All’interno del nuovo store è presente un vero shop-in-shop Santini, un’area di oltre 400 mq con cassa e personale dedicato, dove i clienti possono vivere un’esperienza immersiva nel mondo del ciclismo, grazie a un servizio di personal shopper e messa in sella personalizzata. 

Oltre al meglio della collezione Santini, gli appassionati di ciclismo potranno trovare le ultime novità dei brand 3T e Kask.

All’inaugurazione dello scorso 4 dicembre era presente Paola Santini, Marketing Manager di Santini Cycling. Ecco le sue parole: «Siamo orgogliosi della collaborazione con Decathlon, iniziata nel 2021 e cresciuta anno dopo anno grazie a una visione condivisa che unisce la passione per il ciclismo all’obiettivo di rendere questo sport sempre più accessibile. L’apertura di un negozio Santini all’interno del nuovo store Decathlon di Como segna un ulteriore passo in avanti in questo percorso, offrendo agli appassionati un punto di riferimento esclusivo dove poter scoprire da vicino la qualità e la tecnologia  dei nostri capi».

Inaugurazione Decathlon Como
Lo store vede una collaborazione con altri brand legati al mondo del ciclismo, come Santini e 3T
Inaugurazione Decathlon Como
Lo store vede una collaborazione con altri brand legati al mondo del ciclismo, come Santini e 3T

Il Como gioca in casa

Oramai non è più una sorpresa del nostro campionato, ma una certezza. Stiamo parlando del Como 1907. All’interno del nuovo store Decathlon trova spazio anche il corner ufficiale della società lariana, con 100 metri quadrati interamente dedicati al merchandising e alle maglie ufficiali della squadra guidata da Fabregas. 

«Siamo entusiasti di aprire questo negozio in collaborazione con Decathlon», ha dichiarato Francesco Terrazzani, Amministratore Delegato del Como 1907. «E’ un’opportunità per avvicinarci ai nostri tifosi e rafforzare il legame tra il club e la comunità locale. Questa collaborazione ci consente di offrire un’esperienza ancora più completa a chi vive e respira Como ogni giorno». 

Il cliente al centro

Il negozio di Como è stato progettato per offrire servizi che rispondono alle nuove esigenze dei clienti e valorizzano la circolarità, mettendo a disposizione il servizio di riparazione e personalizzazione dei prodotti, la possibilità di noleggiare attrezzatura sportiva, lo spazio 2Hand dedicato al riuso e l’incordatura per gli appassionati di tennis e padel. Completano l’esperienza i kiosk digitali per l’accesso al catalogo completo Decathlon, un locker esterno per il ritiro autonomo degli ordini online (24/7) e un laboratorio interno per la manutenzione di biciclette e altre attrezzature sportive. 

Inaugurazione Decathlon Como, Como Calcio
Una parte importante sarà riservata al Como 1907
Inaugurazione Decathlon Como, Como Calcio
Una parte importante sarà riservata al Como 1907

Continua il rinnovamento

L’apertura dello store di Como si inserisce nel più ampio piano di rimodellamento e sviluppo della rete di punti vendita di Decathlon Italia, che dal 2024 ha già coinvolto oltre 25 negozi con un rebranding e un ripensamento dei format per offrire esperienze d’acquisto più moderne e coinvolgenti. Questo percorso include l’introduzione di spazi per la pratica sportiva, la collaborazione con partner locali per ampliare l’offerta e l’espansione in territori finora inesplorati. L’obiettivo di Decathlon è quello di essere sempre più vicina alle mutate abitudini di acquisto e ai nuovi bacini di utenza, rafforzando il proprio impegno a rendere lo sport accessibile al maggior numero di persone, in modo sostenibile, offrendo un’esperienza che integra la dimensione fisica e digitale e servizi che incoraggiano la pratica sportiva, la riparazione e il riutilizzo dei prodotti. 

Chiudiamo con qualche informazione utile ai futuri clienti del nuovo store. Il negozio si trova in via Cecilio 15 e sorge a 5 chilometri dal centro della città, in una zona strategica e facilmente raggiungibile dall’autostrada (uscita Como Centro).

Decathlon

Kask Elemento, è quello indossato (quasi) sempre dal Team Ineos

17.05.2025
6 min
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Elemento è l’ultimo nato in casa Kask e l’impatto estetico (marchio di fabbrica Kask), pur facilmente accostabile al Protone, dice molto di questo prodotto che non conosce limiti di utilizzo. Insieme al modello Nirvana è il riferimento per i corridori del Team Ineos (al netto del casco specifico per le crono).

E’ aerodinamico perché è efficiente, ma più di ogni altro Elemento rende funzionale l’aerodinamica al concetto di ventilazione e comfort termico. Sotto il profilo del fitting e dell’aerazione interna raggiunge livelli top. Ecco le nostre considerazioni.

Bernal al Giro con il “suo” Elemento personalizzato
Bernal al Giro con il “suo” Elemento personalizzato

Come è fatto Kask Elemento

La prima cosa da raccontare, uno dei punti chiave di Kask Elemento, sono gli inserti Fluid Carbon 12, inseriti in punti diversi. Fluid Carbon 12 è un tecno-polimero composito che assorbe e distribuisce energia in modo maggiore, rispetto ai materiali tradizionali. Grazie a questo, Elemento risulta molto scaricato in tutta la sezione interna, leggero e con canali interni di ventilazione davvero grandi, profondi e senza ostacoli. L’aria passa internamente in modo abbondante (e si sente) anche quando la velocità non è elevata. I punti di appoggio sulla testa sono solo quelli necessari alla stabilità e alla sicurezza. A nostro parere una bella espressione di tecnica, di studio e di connessione tra materiali diversi tra loro.

Poi ci sono le imbottiture, diverse dal solito. Quelle frontali, poste al di sotto delle due bocche, sono rifinite in lana Merino, mentre quelle superiori sono chiamate Multipod. Oltre ad assolvere alla funzione di imbottitura vera e propria, il materiale isotropo (flette e si comprime in modo uguale in tutte le direzioni) aumenta e implementa in concetto WG11 di Kask ed è importantissimo nella fase (eventuale) di distribuzione delle forze generate in caso di impatto. Il disegno a celle non trattiene il calore e lascia passare l’aria, azzera l’accumulo di umidità e vapore. Il sistema di chiusura, ben fatto, permette di regolare anche la taglia.

Il sistema di ritenzione

E’ composto dalla gabbia posteriore, regolabile (abbondantemente) in altezza, mentre i due pentagoni laterali sono fissi. Il rotore micrometrico è Kask e agisce sul filler perimetrale ancorato a destra e alla sinistra nelle zone delle ossa sfenoidi. Il modo in cui si innesta nel casco offre dei vantaggi non da poco. Il punto di ancoraggio è situato in una svasatura, in modo da ottimizzare la distribuzione delle forze ed è protetto dall’imbottitura frontale.

Il materiale plastico non è a contatto con la pelle. Lo stesso disegno del filler, quasi irregolare e scaricato è un altro punto a favore del comfort. Le fibbie laterali, in particolare nel punto di snodo, non sono completamente piatte, ma mostrano un comfort di buon livello e si adattano bene alla forma del viso.

Sembra il Protone, ma non lo è

A nostro parere è più comodo, anche se il concetto di fitting Kask (superlativo sotto molti punti di vista) non è stato stravolto. Elemento è più fresco e ventilato, più leggero ed impercettibile anche quando la temperatura esterna sale in maniera importante. Non comprime nessuna delle zone più delicate della testa, soprattutto quella sfenoide e occipitale. Il design è gratificante, perché è rotondo, ma non è una palla, è compatto, ma completa l’immagine del ciclista (oggi non è un fattore secondario), con o senza occhiali. Inoltre, soprattutto nella sezione anteriore, sulla linea orizzontale non sporge e non crea fastidi.

Non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nel posizionare gli occhiali, davanti e nelle feritoie posteriori, anche se il Kask Elemento non prevede degli inserti grippanti. Le aste, una volta inserite beneficiano di canali profondi che, da un lato bloccano, dall’altro fanno sì che non interferiscano con la testa.

In conclusione

Un gran bel prodotto, un casco al quale non manca nulla e tecnicamente è un passo avanti agli altri. Kask Elemento è pienamente gratificante sotto il profilo dell’estetica, sostanzioso per quello che concerne tecnica e tecnologie integrate, super comodo. Con tutta probabilità un utente “normale” (non un ciclista professionista) non riesce a quantificare i reali benefici dell’aerodinamica, mentre è più semplice per tutti tramutare la stessa aerodinamica in efficienza relativa al comfort termico. In questo caso si è fatto bingo.

Si tratta di un casco che ha un prezzo di listino elevato, 375 euro sono tanti soldi. E’ vero, Elemento è 100% Made in Italy. Utilizza delle soluzioni tecniche e materiali che fanno scuola e verranno mutuati da altri in futuro, è un casco della fascia premium, un accessorio d’elite e la sicurezza non ha prezzo. Una cifra del genere fa entrare un casco da bici in una categoria lusso, accessibile a pochi, o per lo meno un aspetto che diventa un freno per molti ciclisti italiani.

Kask

E’ sempre più forte la partnership KASK – Ineos Grenadiers

17.01.2025
4 min
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Esattamente quattro anni fa vi raccontavamo del rinnovo dell’accordo di collaborazione tecnica fra KASK e il team Ineos Grenadiers. Essendo della durata di 4 anni, a dicembre 2024 l’accordo è giunto alla sua naturale conclusione. Naturale è stata anche la scelta di prolungarlo, visto l’ottimo rapporto che intercorre dal lontano 2010 fra l’azienda bergamasca e il team britannico che nel corso degli anni ha cambiato nome (all’inizio si chiamava Team Sky, ndr), ma non la voglia di raggiungere importanti successi potendo anche contare sul supporto tecnico di KASK. 

Egan Bernal ha vinto l’ultima grande corsa a tappe firmata Ineos: il Giro d’Italia 2021
Egan Bernal ha vinto l’ultima grande corsa a tappe firmata Ineos: il Giro d’Italia 2021

Tra successi e innovazioni

Grazie alla collaborazione con il team britannico sono arrivate per KASK tantissime vittorie. Tra queste spiccano le sette maglie gialle al Tour de France, i tre successi nella classifica generale al Giro d’Italia e i due trionfi alla Vuelta. Oltre a queste, tre vittorie in classiche monumento, due record dell’ora e numerosi altri successi nel WorldTour.

I successi ottenuti sono stati accompagnati dallo sviluppo da parte di KASK di caschi capaci di rispondere alle richieste in arrivo dal team inglese in tema di maggiore performance, protezione, termoregolazione e comfort.

Uno dei volti di riferimento di questa prima parte del 2025 per la Ineos sarà Filippo Ganna
Uno dei volti di riferimento di questa prima parte del 2025 per la Ineos sarà Filippo Ganna

Il ruolo del team

In tutti questi anni gli atleti della Ineos Grenadiers hanno avuto una parte attiva nello sviluppo dei caschi prodotti da KASK. Da questa felice collaborazione sono nati modelli iconici come Valegro, apprezzato per la sua leggerezza, ventilazione e comfort, ma anche Mistral e Bambino Pro Evo, due caschi che hanno portato il concetto di aerodinamica all’estremo, sfruttando l’aria a proprio vantaggio nelle prove contro il tempo. Il modello Elemento ha invece innalzato gli standard in termini di sicurezza, aerodinamica e ventilazione a un livello completamente nuovo. E infine Nirvana, la novità dell’anno 2024, progettato per garantire massima velocità e minor resistenza all’aria grazie al suo design innovativo e alle sue linee aerodinamiche. 

Sono questi i cinque modelli che verranno indossati dai ragazzi della Ineos Grenadiers nel corso della stagione 2025. 

Il modello Nirvana ha delle caratteristiche che lo rendono il riferimento tra i modelli aero
Il modello Nirvana ha delle caratteristiche che lo rendono il riferimento tra i modelli aero

Entusiasmo condiviso

Seppure apparso come un passaggio naturale, il prolungamento della collaborazione fra KASK e Ineos Grenadiers ha saputo generare un rinnovato entusiasmo in entrambi i protagonisti del nuovo accordo.

Diego Zambon, General Manager di KASK, si è espresso con le seguenti parole. «Siamo entusiasti – ha dichiarato – che la nostra collaborazione con Ineos Grenadiers sia stata prorogata, poiché il loro contributo al design e allo sviluppo dei nostri caschi è stato inestimabile sin dall’inizio della nostra partnership nel 2010. La loro meticolosa attenzione ai dettagli e l’approccio inflessibile alla performance ci hanno spinto a migliorare costantemente la nostra gamma di caschi e a soddisfare tali aspettative. Siamo davvero orgogliosi di estendere questa partnership e non vediamo l’ora di raggiungere molti altri successi insieme nel futuro».

Ecco invece le dichiarazioni John Allert, CEO di Ineos Grenadiers: «La nostra lunga e proficua collaborazione con KASK si è sempre basata sull’innovazione nel design dei caschi, per garantire sia la sicurezza che le prestazioni dei ciclisti. Insieme, abbiamo stabilito nuovi standard in entrambi gli ambiti nel corso delle ultime 15 stagioni. Prolungare questa importante partnership significa continuare con questa filosofia e assicurare ai nostri ciclisti i migliori caschi in ogni gara, per ogni terreno e in qualsiasi condizione meteorologica».

Kask

Nirvana, il casco “totale” di KASK

08.08.2024
4 min
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In un mondo in cui i dettagli aerodinamici fanno sempre più la differenza, in cui sempre più spesso vediamo corridori indossare caschi da crono nelle prove in linea, KASK presenta Nirvana, il nuovo casco “totale”. Il brand dichiara infatti che Nirvana è pensato per ciclisti su strada, su pista e per triatleti, insomma chiunque sia alla ricerca della massima performance. Questo perché può contare su un’aerodinamica superiore unita ad una ventilazione eccezionale che gli garantiscono – a detta di KASK – prestazioni molto migliori rispetto ai modelli top di gamma della sua categoria.

Aerodinamica e ventilazione

Nell’ottica dell’aerodinamica, KASK ha sviluppato il suo nuovo casco con l’obiettivo di garantire la minor resistenza all’aria e la massima velocità, grazie ad un design studiato nei minimi dettagli.

Le linee di Nirvana sono infatti il frutto di un processo di progettazione portato avanti grazie all’ausilio di un software che ha permesso di effettuare simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale). Grazie ad esso, è possibile testare le performance aerodinamiche, ma anche la ventilazione e la termoregolazione del casco.

Questo processo ha permesso di creare un prodotto con un grado di areazione (e quindi comfort) mai visto prima in un casco aero, grazie alle canalizzazioni interne che garantiscono una termoregolazione ottimale nella parte frontale e superiore della testa.

La somma di queste caratteristiche ha determinato numeri che parlano da soli. KASK dichiara per Nirvana una riduzione della resistenza aerodinamica del 35% e un aumento della ventilazione del 19% rispetto ai migliori caschi aero della stessa categoria.

Nirvana ha quello che serve per essere aerodinamico durante una crono o un triathlon
Nirvana ha quello che serve per essere aerodinamico durante una crono o un triathlon

Imbottitura stampata in 3D

Nirvana si avvale di una delle principali innovazioni tecnologiche recentemente introdotte da KASK: l’imbottitura Multipod. Si tratta una struttura stampata in 3D che consente una migliore gestione dell’energia derivante dagli impatti lineari e rotazionali. Ha un comportamento isotropico, cioè si comporta nello stesso modo a prescindere dalla direzione in cui arriva l’urto.

Il particolare disegno a nido d’ape “aperto” di Multipod concorre anche a migliorare la ventilazione del casco rispetto ad un’imbottitura tradizionale, permettendo in questo modo un passaggio dell’aria a diretto contatto con la testa del ciclista.

Regolazione OCTOFIT+ e lana Merino

Tra le altre caratteristiche che rendono Nirvana un casco “totale”, c’è il sistema di regolazione OCTOFIT+, che assicura stabilità e comfort grazie a una regolazione micrometrica sulla nuca, e il classico cinturino in finta pelle.

Oltre al già citato Multipod è presente una seconda tipologia di imbottitura interna in Merino wool, posizionata nella parte frontale e laterale della calotta. Questi inserti garantiscono ancora più comfort e un ottimo assorbimento del sudore senza irritazioni. Infine Nirvana dispone di un alloggiamento per gli occhiali da sole nella parte anteriore e un inserto rifrangente nella parte posteriore.

L’aerodinamica e la leggerezza fanno la differenza anche in salita
L’aerodinamica e la leggerezza fanno la differenza anche in salita

Colorazioni, peso e prezzo

Nirvana è disponibile nei classici colori Black Matt e White Matt e in tre livree inedite dall’effetto sfumato: Cherry Burst, Blueberry Fade e Ultraviolet.

Le taglie sono due, M e L, con un peso che nella taglia M si attesta sui 270 grammi. Il prezzo consigliato al pubblico è di 360 euro.

KASK

KASK pronta a festeggiare i “primi” vent’anni di successi

29.03.2024
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Il 2024 si annuncia decisamente importante per KASK. Il brand bergamasco si appresta a festeggiare i “primi” vent’anni di attività. Era infatti il 2004 quando, in un piccolo laboratorio, Angelo Gotti iniziava a sviluppare progetti innovativi di caschi, con il sogno di creare una propria produzione indipendente. Due anni dopo ecco i primi esemplari per il ciclismo che verranno presto indossati dai ciclisti di una squadra inglese, capace di scrivere alcune delle più importanti pagine della storia del ciclismo moderno. Stiamo naturalmente parlando del Team Sky, l’attuale Ineos Grenadiers.

La collaborazione con gli ingegneri e gli atleti di un team che ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia del ciclismo ha permesso a KASK di progettare caschi sempre più sicuri e sempre più performanti, ma soprattutto vincenti. In questi anni sono infatti arrivati tantissimi successi. Fra i tanti che meritano di essere ricordati, sette vittorie al Tour de France, tre al Giro d’Italia e due alla Vuelta.

KASK ha affiancato negli anni il team Sky, diventato poi Ineos (foto Cauldphoto, Cyclingimages, Ineos Grenadiers)
KASK ha affiancato negli anni il team Sky, diventato poi Ineos (foto Cauldphoto, Cyclingimages, Ineos Grenadiers)

Oltre il ciclismo

I risultati ottenuti nel ciclismo hanno permesso all’azienda bergamasca di approcciarsi con successo ad altre discipline sportive. Nel 2009 sono arrivati i primi caschi dedicati allo sci, seguiti nel 2015 da quelli  per l’equitazione. KASK non è però solamente sport, ma anche sicurezza legata al lavoro.

Oggi il marchio è presente in oltre 80 Nazioni. Dalla propria sede di Chiuduno, in provincia di Bergamo, l’azienda è cresciuta sui mercati internazionali tanto da aprire filiali negli Stati Uniti e in Australia, grazie alle quali è stato raggiunto il numero di un milione di caschi venduti in un solo anno. Meritano un riconoscimento speciale gli oltre 170 dipendenti e il loro lavoro quotidiano presso le tre filiali.

KASK si è sempre impegnata per fornire prodotti interamente Made in Italy
KASK si è sempre impegnata per fornire prodotti interamente Made in Italy

Fedeli alla mission

In tutti questi anni è cambiato graficamente il logo dell’azienda. Ciò che è rimasto immutato è stato il colore verde lime che da sempre lo caratterizza, ma soprattutto la mission di offrire prodotti Made in Italy di alta qualità, mettendo al centro la sicurezza e la protezione dell’individuo, sia che si tratti di un atleta professionista o di un operatore di cantiere. Tutto questo non può che passare attraverso una ricerca e uno sviluppo continui a cui si aggiunge l’attenzione ai dettagli e controlli scrupolosi prima che il casco arrivi nei negozi.

A confermare tutto ciò sono le parole di Angelo Gotti, fondatore e CEO di KASK: «Ho sempre voluto trasmettere ai miei collaboratori la passione per lo sviluppo di prodotti di qualità. Ritengo infatti che le persone che lavorano all’interno della sfera KASK siano esse stesse il punto di forza per il successo dell’azienda: non solo le 170 donne e uomini che lavorano nelle nostre tre filiali, ma anche i partner, dai fornitori ai clienti, che contribuiscono ogni giorno al posizionamento internazionale del brand tanto da averlo reso un punto di riferimento nei singoli mercati».

Il 2015 ha visto l’inserimento di prodotti legati all’equitazione
Il 2015 ha visto l’inserimento di prodotti legati all’equitazione

Presto la festa

I festeggiamenti per il ventesimo compleanno di KASK prevedono un evento aperto al pubblico che si svolgerà il 29 e 30 giugno presso Daste Bergamo. Un weekend che includerà numerose attività legate allo sport, conferenze, l’esposizione dei caschi che hanno maggiormente segnato la storia di KASK e la presenza di un pop-up store.

Diego Zambon, General Manager di KASK, ha così parlato in merito alla ricorrenza per i venti anni dalla nascita di KASK: «Un traguardo importante quello dei vent’anni, che ci porta a tracciare un bilancio non solo numerico di quanto abbiamo realizzato, ma anche analizzare dal punto di vista qualitativo i risultati raggiunti. KASK ha un grande potenziale che può essere sviluppato in progetti di più ampio respiro e riteniamo che sapremo ancora stupire per quanto potremo realizzare».

KASK

Casa Ineos, il casco non è più un marginal gain

16.01.2024
5 min
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Il casco da bici non fa più parte della categoria marginal gains, ma è uno strumento alla base del pacchetto performance dell’atleta. Fa parte di un puzzle in cui vanno inclusi tutta la bici, l’abbigliamento, la posizione in sella e in cui la variabile più grande resta il corridore. Nell’economia della performance complessiva quanto conta l’efficienza di un casco?

Lo spunto tecnico nasce dalla curiosità legata al nuovo Kask, non ancora ufficiale e già vittorioso in Australia con Narvaez. Approfondiamo l’argomento con Luca Oggiano, amministratore delegato di NablaFlow, genio della ricerca aerodinamica, uomo chiave per il Team Ineos-Grenadiers nell’ambito della ricerca e della performance.

Narvaez vittorioso in Australia con il nuovo casco
Narvaez vittorioso in Australia con il nuovo casco
E’ corretto il suffisso aerodinamico riferito ad un casco da bici?

Non esiste una risposta corretta. Forse usare il termine aerodinamico è eccessivo. E’ altrettanto vero che la ricerca, la tecnologia (e in questo sono da includere gli studi dell’aerodinamica applicata al ciclismo) portano ad usare termini che non appartenevano a questo sport anni addietro. I caschi di oggi non hanno nulla a che vedere con quelli di un’epoca passata. Si lavora sulla riduzione dell’impatto frontale e sul peso che ha l’aerodinamica sull’efficienza. Sopra tutto c’è il caposaldo della sicurezza.

Filippo Ganna e Luca Oggiano (foto Luca Oggiano)
Filippo Ganna e Luca Oggiano (foto Luca Oggiano)
La linea di studio per lo sviluppo di un casco da bici è una oppure ci sono diversi indirizzi?

Dipende sempre da cosa si vuole ottenere dal prodotto e le linee guida vengono dettate dalle aziende. Uno dei segreti è quello di far collimare al meglio i diversi fattori e le tante variabili. A noi vengono chiesti i dati ed i numeri, dalle aziende, dai team e anche dagli staff delle nazionali. Anche le nuove generazioni di corridori sono preparati e cuoriosi, vogliono sapere che cosa indossano.

Una simulazione dell’impatto dello spazio su bici e ciclista (grafico NablaFlow)
Filippo Ganna e Luca Oggiano (foto Luca Oggiano)
Atleta, bici ed equipaggiamenti in generale, quanto conta il casco nel pacchetto totale?

Dipende dalla disciplina. In una cronometro tantissimo, in una prova su strada influisce meno, mediamente il 3/5%, perché in questo secondo caso l’atleta è più esposto all’impatto frontale. Un casco può arrivare ad influire complessivamente fino al 10%. Tantissimo, se contiamo che oggi si vincono le gare con una margine scarso di qualche watt.

Si parla sempre di guadagni di watt, ma la sensazione è quella che man mano la ricerca va ad esplorare nuovi modi per esprimere il potenziale. E’ così?

E’ difficile immaginare quanta ricerca c’è dietro ad un semplice casco, dico semplice proprio perché è complicato pensare a tutte le simulazioni e interazioni. Centinaia, migliaia. Anni addietro i guadagni della performance erano facili, perché il plateau tecnologico non esisteva. Oggi è più complicato. Il livello dei prodotti è davvero elevato e quel plateau tecnologico che ho menzionato si è evoluto. E alla portata di molti, ma dipende anche dagli investimenti. I costi sono elevati e anche questo fattore ha un peso da non sottovalutare. Siamo molti vicini, con le dovute proporzioni, alla F1.

Anche per Ganna orecchie coperte nella sezione superiore (foto Cauldphoto, Cyclingimages, Ineos Grenadiers)
Anche per Ganna orecchie coperte nella sezione superiore (foto Cauldphoto, Cyclingimages, Ineos Grenadiers)
Se dovessimo pensare alla porzione più complicata da sviluppare e disegnare?

L’interno del casco. I parametri da considerare sono tanti, ad esempio i capelli. Studiare la porzione interna di un casco non è semplicemente capire come far passare l’aria o come far indossare il casco. I flussi che passano all’interno del casco si riuniscono a quelli esterni. Se studiati male, mandano alle ortiche tutto il lavoro fatto anche per l’esterno.

Prendiamo come soggetto il Kask che abbiamo visto in alcune immagini. Che guadagno può portare la calottatura delle orecchie?

Partiamo dal presupposto che è un casco che nasce per le classiche, dove la velocità media di gara è elevata. Più che sulla calottature delle orecchie, c’è da considerare quanto è il peso che ha la resistenza aerodinamica di un casco, rispetto alla leggerezza.

Spiegaci meglio!

Un casco più pesante, ma con un’efficienza aerodinamica migliore, anche solo dell’1%, mostra dei vantaggi non trascurabili, risultando più efficiente rispetto ad un casco più leggero e con tante aperture. Stiamo argomentando la ricerca della performance migliore. Il nuovo Kask inoltre considera anche l’eliminazione dei cosiddetti rumori aerodinamici, un fattore percepito in modo negativo da diversi atleti.

Una soluzione che vedremo anche in futuro, magari adottata su larga scala sui caschi da strada?

Nel ciclismo come in quasi tutte le altre categorie ci sono i conservatori ed i progressisti. E’ probabile. Di sicuro noi abbiamo smosso le acque con una sorta di trasposizione del casco da crono verso la strada. Il mercato ha come sempre l’ultima parola.

KASK si racconta con un nuovo sito

18.11.2023
3 min
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KASK si è dimostrato fin dalla sua nascita un brand capace di rivoluzionare il modo di sviluppare, progettare e realizzare caschi di alta qualità dedicati al mondo dello sport e della sicurezza. L’innovazione non passa però esclusivamente attraverso i prodotti ma anche dagli “strumenti” che un’azienda utilizza per presentarsi al pubblico. In Kask lo sanno bene e proprio per questo l’azienda di Chiuduno ha recentemente presentato il suo nuovo sito.

Non si tratta del restyling estetico del sito precedente, ma è qualcosa di totalmente nuovo. Si tratta infatti di un importante passo nel processo di trasformazione digitale intrapreso dall’azienda bergamasca per innovare il modo attraverso il quale presentarsi agli occhi dell’utente finale.

Il modello Protone è uno dei più iconici del brand
Il modello Protone è uno dei più iconici del brand

Vicino al cliente

In KASK sono estremamente consapevoli di quanto sia importante oggi avere dei punti vendita dove il consumatore finale possa trovare e scegliere il proprio casco, grazie anche al prezioso supporto del rivenditore. Spesso però non è semplice per il consumatore raggiungere i punti vendita, in quanto lontani dalla propria abitazione, oppure trovare il casco nella taglia e nel colore desiderato.

Per rispondere a tale problematica, KASK ha scelto di affiancare ai punti vendita di distributori e retail partner, il cui ruolo rimane comunque fondamentale, un nuovo sito con uno spazio rinnovato e dedicato all’e-commerce. Un’area dedicata alla vendita, dove l’utente ha la possibilità di acquistare tutti i prodotti KASK delle tre linee della sezione sport. Una vetrina che contiene tutti i prodotti disponibili nelle varianti taglie e colori, accessori compresi. E’ importante ricordare che si tratta di una sezione al momento disponibile soltanto per gli utenti in Europa. 

Kask ha aperto anche uno store a New York
Kask ha aperto anche uno store a New York

Voglia di raccontarsi

Per KASK il nuovo sito non è solo uno strumento per presentare le ultime novità di prodotto. Nelle intenzioni dell’azienda deve essere anche uno spazio virtuale attraverso il quale potersi raccontare. L’utente, oltre ad avere accesso immediato all’acquisto dei prodotti, può navigare tra le pagine che ospitano le esperienze degli atleti e ambassador KASK con contenuti che raccontano la passione per lo sport e le diverse discipline, mostrando come i prodotti KASK siano al fianco di ogni sportivo, professionista o meno. Non mancano poi i dietro le quinte e gli approfondimenti sulla storia di KASK e il processo che porta il prodotto finito all’atleta. Ricordiamo che KASK è partner tecnico del team Ineos e che tutti i successi della formazione britannica sono stati ottenuti da atleti che indossavano i loro caschi.

«Questo nuovo spazio rappresenta per noi un punto di svolta molto importante – spiega Diego Zambon, General Manager di KASK – grazie a questo progetto di digital transformation, saremo più vicini alle esigenze del cliente, più veloci nel rispondere creando allo stesso tempo un luogo dove raccontare KASK, non solo attraverso i prodotti, ma portando anche approfondimenti e testimonianze di atleti e testimonial. E’ stato costruito uno spazio che speriamo possa essere un nuovo punto di forza nel presentare i nostri caschi e la loro storia a tutti gli amanti dello sport».

Il nuovo sito è oggi disponibile in cinque lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Tra i tanti servizi offerti, anche uno store locator che permette all’utente di visionare una lista dei rivenditori dei prodotti KASK più importanti nel mondo e trovare quello più vicino a sé.

Kask

Kask Elemento, un casco rivoluzionario dal design innovativo

29.05.2023
3 min
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Un casco che rinuncia al compromesso. Un design inedito abbinato a tecnologie innovative. Il Kask Elemento è il frutto di un’importante fase di ricerca e sviluppo divisa tra test in laboratorio e prove sul campo grazie alla collaborazione con il team Ineos Grenadiers. Elemento si rivolge agli atleti professionisti e semi-professionisti, sia su strada che in ambito cross-country, ciclocross e gravel, alla ricerca della performance. 

C’è anche il comfort termico, messo sullo stesso grado di importanza di aerodinamica e peso del casco. Elemento è stato progettato per essere un casco filante e al tempo stesso fortemente ventilato, grazie al suo design e all’introduzione di alcune innovazioni tecnologiche, come il Fluid Carbon 12 e il Multipod.

Pregi tecnici

La tecnologia costruttiva del modello Elemento si basa su due pregi tecnici dominanti. Il primo è il Fluid Carbon 12: un tecnopolimero composito in grado di assorbire maggiormente l’energia derivante da un impatto rispetto ai materiali tradizionali. Ma anche di distribuire la forza generata in modo più omogeneo su tutto il casco. Questa sua proprietà ha consentito agli ingegneri di aumentare la dimensione delle canalizzazioni interne, per una maggiore ventilazione, e al tempo stesso di ridurre la dimensione dei fori di ventilazione, per migliorare l’aerodinamica. 

Il secondo pregio tecnico è il Multipod, una struttura progettata da Kask, stampata in 3D e utilizzata come padding interno. Tra i benefici apportati c’è una migliore gestione dell’energia derivante dagli impatti lineari e rotazionali e un comportamento isotropico. Ossia si comporta nello stesso modo a prescindere dalla direzione in cui viene applicata la forza. A riprova di ciò Elemento ha ottenuto cinque stelle nell’autorevole test di Virginia Tech che misura le performance dei caschi in caso di impatti lineari e rotazionali. Infine, il particolare disegno della struttura di Multipod ha permesso di migliorare notevolmente anche la ventilazione, aumentandone le capacità di regolazione termica

Cura del dettaglio

Oltre alle caratteristiche rivoluzionarie già citate, c’è l’insieme dei dettagli che fa di Elemento un casco unico. Tra questi particolari c’è OCTOFIT+, il nuovo sistema di regolazione del casco che assicura maggior comfort e stabilità. Il cinturino “Pro” è lo stesso estremamente leggero utilizzato dal team Ineos Grenadiers. Per quanto riguarda la sicurezza è inoltre presente un inserto rifrangente nella parte posteriore per aumentare la visibilità del ciclista e due diverse tipologie di padding interno: oltre al già citato Multipod, anche uno in lana merino, per garantire comfort e termoregolazione di alto livello. 

Come gli altri prodotti della famiglia Kask, Elemento è stato sviluppato nel rispetto del Kask Rotational Impact WG11 Test, il protocollo interno che misura le prestazioni dei caschi rispetto agli impatti rotazionali.

Il design innovativo e ammaliante di questo modello top di gamma è stato valorizzato dai colori classici e ricercati. Accanto alle versioni immancabili Black e White, ci sono le nuove colorazioni con finitura metallica: Beetle Green, Oxford Blue, Red e Silver. Con un peso di 260 grammi (taglia M) Elemento è disponibile a un prezzo consigliato al pubblico di 375 euro.  

Kask

Kask e KOO conquistano New York

16.12.2022
3 min
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Sono passati appena otto mesi da quando Kask ha aperto nel cuore di New York un punto vendita monomarca di Kask e KOO Eyewear. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta solamente lo scorso 29 marzo ed in pochissimo tempo il flagship store dell’azienda bergamasca è diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di ciclismo che vivono e lavorano nella Grande Mela.

La creazione del nuovo store arriva dopo la creazione di Kask USA, la filiale americana che è andata ad affiancarsi a quella australiana.

In un periodo storico dove il commercio al dettaglio sta sempre più convertendosi alle piattaforme digitali, un negozio monomarca in una città come New York rappresenta per Kask una scelta importante di branding, complementare alle strategie del trade tradizionale attraverso i canali dei distributori nazionali.

L’esterno dello store di Kask e KOO a New York
L’esterno dello store di Kask e KOO a New York

Nel cuore di New York

Il negozio voluto da Kask si trova nel cuore di Manhattan, precisamente al 214 W 39th St, a pochi isolati da Times Square. Nei suoi 70 metri quadrati ospita in modo continuativo i caschi dedicati al mondo bike ed equitazione. Per i mesi invernali sono state inoltre inserite le proposte snow di Kask. All’interno dello store sono presenti anche le diverse collezioni di prodotti KOO Eyewear, brand dedicato all’occhialeria sportiva nato nel 2016 nei laboratori di ricerca e sviluppo dell’azienda bergamasca.

Voglia di Made in Italy

L’idea di aprire un punto vendita nel centro di New York conferma ancora una volta il desiderio dell’azienda bergamasca di dare una risposta all’altezza alla voglia di Made in Italy presente in ogni angolo del pianeta. 

Oggi Kask è un punto di riferimento mondiale nella produzione di caschi sportivi e per la sicurezza. Ogni suo singolo prodotto è entrato nella lista dei desideri di ciclisti, biker, triatleti, e appassionati di sci e di equitazione in tutto il mondo. Non solo prodotti in grado di proteggere e garantire maggior sicurezza, ma anche caschi dal design distintivo, diventati vere e proprie icone di eleganza. Stiamo parlando di aspetti qualitativi ed estetici particolarmente apprezzati anche oltreoceano

Ricordiamo qui le parole di Angelo Zamboni, General Manager di Kask, in occasione dell’inaugurazione avvenuta a fine marzo: «Siamo davvero orgogliosi di essere approdati in una città che è la più rappresentativa d’America e in grado di offrire tutto, sia ai propri cittadini che ai turisti. Esportiamo negli Stati Uniti da diversi anni, ma avviare uno store dedicato permette a tutti gli appassionati delle discipline che trattiamo di avere un punto di riferimento per informarsi sui prodotti e toccare con mano le nostre novità».

Per chi si trovasse a New York, magari per le vacanze di Natale, ricordiamo che il flagship store è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16. Il negozio si propone anche come una base per varie tipologie di eventi, tra cui le uscite di gruppo in bicicletta. Mira inoltre a diventare un punto di incontro per la comunità sportiva di New York.

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