MISANO – Design e tecnologia: le tendenze del mercato, per quello che concerne le forme e di ricerca passano ancora una volta da Poc. Cytal Carbon e Procen Air sono i due prodotti che abbiamo visto (soprattutto) nel periodo compreso tra il Tour de France e le Olimpiadi di Parigi. Sono prodotti di elevata caratura tecnica che rientrano in una fascia di mercato identificabile come hors categorie, anche in fatto di prezzo (il listino è intorno ai 400 euro).
Il primo è una sorta di casco con forme tradizionali Poc, discendente diretto della famiglia Ventral. Procen Air porta con sé dei concetti di aerodinamica estremizzata, con la lente integrata e utilizzato in diverse occasioni (dai pro) anche per le gare in linea. Entriamo nel dettaglio dei nuovi caschi.
Famiglia Poc Cytal
Il simbolo e il top di gamma è il Cytal Carbon, casco dai contenuti tecnici e tecnologici al top. Poc dovrebbe prevedere nei prossimi mesi un inserimento ufficiale a catalogo anche della versione standard, senza carbonio, con le medesime forme. Concentriamoci sul Carbon.
Il disegno del Cytal Carbon si basa su una sorta di superficie frontale rialzata e asole con ampiezza aumentata. La soluzione è voluta per massimizzare l’ingresso dell’aria verso i canali interni del casco ed aumentare l’efficienza in fase di aerazione. La superficie superiore presenta una lamina in carbonio leggera, rigida ed estremamente protettiva. Il disegno di questo Poc è il risultato di un’analisi approfondita dei dati ottenuti con nuovi modelli CFD, inoltre le stesse forme hanno l’obiettivo di minimizzare l’impatto frontale quando l’atleta è in posizione ribassata al manubrio.
Densità differenziate
Il mold interno ha densità differenziate con un duplice obiettivo. Il primo si riferisce alla sicurezza, perché deve dissipare in modo adeguato dove serve e contrastare l’impatto in altri punti dove le forze negative agiscono in maniera differente. Il secondo si riferisce alla necessità di sostenere tutto l’impianto di chiusura del casco, sostegni delle fibbie e regolazioni della gabbia posteriore.
Nel concetto di sicurezza, abbinato al design iconico, rientra anche la forma rialzata nella zona delle orecchie, che non contrasta le aste degli occhiali e permette un’aerazione costante in un punto dove è possibile l’accumulo di sudore e calore.
Procen Air, crono oriented
Le prime apparizioni di questo casco, indossato dagli atleti e dalle atlete delle compagini EF, hanno destato un interesse particolare. Un casco da crono usato nelle gare in linea? La forma allungata verso il posteriore e la visiera/lente integrata ricorda da vicino un casco da crono e/o da triathlon, ma la realtà è che il Procen Air rappresenta il futuro dei casco aero concept da usare per le competizioni in linea.
Porta i benefici tecnici normalmente utilizzati per i caschi da crono, con un focus non secondario anche sulla qualità della ventilazione (elevatissima se consideriamo la categoria della quale fa parte), il comfort, l’integrazione e naturalmente il fattore sicurezza.
Lenti integrate, clip magnetica
Dal punto di vista dell’impatto estetico, Poc Procen Air si presenta come un casco rotondo in tutte le sue parti, con una coda troncata, ma non in modo netto (un’evoluzione del design Venturi). La soluzione è voluta e “nasconde” delle asole di estrazione per l’aria calda che è veicolata verso l’esterno. Inoltre lo stesso casco non copre in modo netto la zona cervicale, in modo di lasciare libertà di circolazione dell’aria. Viene protetta anche la gabbietta di ritenzione, in modo che questa non influisca in modo negativo sull’efficienza aerodinamica.
Le orecchie sono coperte solo in parte, non completamente. Le lenti integrate sono Poc con tecnologia Zeiss e hanno una clip magnetica. Sono amovibili e in caso di necessità si posso spostare verso il posteriore, ad esempio quando si affronta una salita lunga e la temperatura sale. I due caschi Poc, Cytal Carbon e Procen Air utilizzano il gancetto classico per la chiusura, non è magnetico.