KASK pronta a festeggiare i “primi” vent’anni di successi

29.03.2024
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Il 2024 si annuncia decisamente importante per KASK. Il brand bergamasco si appresta a festeggiare i “primi” vent’anni di attività. Era infatti il 2004 quando, in un piccolo laboratorio, Angelo Gotti iniziava a sviluppare progetti innovativi di caschi, con il sogno di creare una propria produzione indipendente. Due anni dopo ecco i primi esemplari per il ciclismo che verranno presto indossati dai ciclisti di una squadra inglese, capace di scrivere alcune delle più importanti pagine della storia del ciclismo moderno. Stiamo naturalmente parlando del Team Sky, l’attuale Ineos Grenadiers.

La collaborazione con gli ingegneri e gli atleti di un team che ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia del ciclismo ha permesso a KASK di progettare caschi sempre più sicuri e sempre più performanti, ma soprattutto vincenti. In questi anni sono infatti arrivati tantissimi successi. Fra i tanti che meritano di essere ricordati, sette vittorie al Tour de France, tre al Giro d’Italia e due alla Vuelta.

KASK ha affiancato negli anni il team Sky, diventato poi Ineos (foto Cauldphoto, Cyclingimages, Ineos Grenadiers)
KASK ha affiancato negli anni il team Sky, diventato poi Ineos (foto Cauldphoto, Cyclingimages, Ineos Grenadiers)

Oltre il ciclismo

I risultati ottenuti nel ciclismo hanno permesso all’azienda bergamasca di approcciarsi con successo ad altre discipline sportive. Nel 2009 sono arrivati i primi caschi dedicati allo sci, seguiti nel 2015 da quelli  per l’equitazione. KASK non è però solamente sport, ma anche sicurezza legata al lavoro.

Oggi il marchio è presente in oltre 80 Nazioni. Dalla propria sede di Chiuduno, in provincia di Bergamo, l’azienda è cresciuta sui mercati internazionali tanto da aprire filiali negli Stati Uniti e in Australia, grazie alle quali è stato raggiunto il numero di un milione di caschi venduti in un solo anno. Meritano un riconoscimento speciale gli oltre 170 dipendenti e il loro lavoro quotidiano presso le tre filiali.

KASK si è sempre impegnata per fornire prodotti interamente Made in Italy
KASK si è sempre impegnata per fornire prodotti interamente Made in Italy

Fedeli alla mission

In tutti questi anni è cambiato graficamente il logo dell’azienda. Ciò che è rimasto immutato è stato il colore verde lime che da sempre lo caratterizza, ma soprattutto la mission di offrire prodotti Made in Italy di alta qualità, mettendo al centro la sicurezza e la protezione dell’individuo, sia che si tratti di un atleta professionista o di un operatore di cantiere. Tutto questo non può che passare attraverso una ricerca e uno sviluppo continui a cui si aggiunge l’attenzione ai dettagli e controlli scrupolosi prima che il casco arrivi nei negozi.

A confermare tutto ciò sono le parole di Angelo Gotti, fondatore e CEO di KASK: «Ho sempre voluto trasmettere ai miei collaboratori la passione per lo sviluppo di prodotti di qualità. Ritengo infatti che le persone che lavorano all’interno della sfera KASK siano esse stesse il punto di forza per il successo dell’azienda: non solo le 170 donne e uomini che lavorano nelle nostre tre filiali, ma anche i partner, dai fornitori ai clienti, che contribuiscono ogni giorno al posizionamento internazionale del brand tanto da averlo reso un punto di riferimento nei singoli mercati».

Il 2015 ha visto l’inserimento di prodotti legati all’equitazione
Il 2015 ha visto l’inserimento di prodotti legati all’equitazione

Presto la festa

I festeggiamenti per il ventesimo compleanno di KASK prevedono un evento aperto al pubblico che si svolgerà il 29 e 30 giugno presso Daste Bergamo. Un weekend che includerà numerose attività legate allo sport, conferenze, l’esposizione dei caschi che hanno maggiormente segnato la storia di KASK e la presenza di un pop-up store.

Diego Zambon, General Manager di KASK, ha così parlato in merito alla ricorrenza per i venti anni dalla nascita di KASK: «Un traguardo importante quello dei vent’anni, che ci porta a tracciare un bilancio non solo numerico di quanto abbiamo realizzato, ma anche analizzare dal punto di vista qualitativo i risultati raggiunti. KASK ha un grande potenziale che può essere sviluppato in progetti di più ampio respiro e riteniamo che sapremo ancora stupire per quanto potremo realizzare».

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