Integrazione e alimentazione, l’intervista con Marengo

19.02.2022
6 min
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Continua il percorso di approfondimento che ha come soggetto l’integrazione degli atleti. Come molte categorie legate al mondo dello sport di alto livello e non solo, anche l’integrazione è soggetta ad un profondo cambiamento. Rispetto a qualche stagione fa, ci sono più conoscenza e coscienza, informazione e anche disponibilità di prodotti, pre, durante e post gara/training.

Abbiamo intervistato Umberto Marengo della Drone Hopper-Androni-Sidermec, atleta molto sensibile, preparato e curioso sul tema di alimentazione e integrazione. Il solo che durante la conferenza su Zoom con Ethic Sport si mise a far domande…

I gel con diverse combinazioni di zuccheri e carboidrati, la nuova “frontiera” della riserva di energia (foto Drone Hopper)
I gel con diverse combinazioni di zuccheri e carboidrati (foto Drone Hopper)
Se dovessi fare un confronto con il passato, come è cambiato il tuo modo di alimentarti e di integrare?

E’ necessaria una premessa: a me piace molto sperimentare quando vedo che ci sono dei margini di miglioramento. Alla Drone Hopper ho diverse possibilità in questo senso, una situazione nuova che voglio sfruttare proprio per progredire ulteriormente. Rispetto al passato ho cambiato il modo di integrare e di alimentarmi in bici, mentre una volta sceso dalla bicicletta le abitudini sono rimaste più o meno le stesse.

Un rifornimento per gli atleti del team italiano durante la Challenge de Mallorca (foto Drone Hopper)
Un rifornimento per gli atleti del team italiano durante la Challenge de Mallorca (foto Drone Hopper)
Hai ricevuto delle indicazioni precise e dei consigli?

Uno dei vantaggi è avere dei dottori nutrizionisti molto preparati che ci supportano, in parallelo all’azienda che ci fornisce gli integratori. Insieme è stato strutturato un piano di integrazione che ha come soggetto i carboidrati in diverse forme. Avevo bisogno dei consigli e delle indicazioni, e personalmente ho iniziato ad usare proprio i carboidrati nel modo corretto, apportando delle variazioni di assunzione.

Un rifornimento di metà gara, con i gel a rilascio prolungato (foto Drone Hopper)
Rrifornimento di metà gara, con i gel a rilascio prolungato (foto Drone Hopper)
Hai notato delle differenze?

Ho provato diverse soluzioni e di sicuro è migliorata la disponibilità di energia. Utilizzo un numero maggiore di Gel, nello specifico i Superdextrin, non solo in gara, ma anche in allenamento e questa è la prima novità. Oltre ad una digeribilità eccellente e nessun fastidio allo stomaco, la prima sensazione è proprio quella di avere le energie sempre pronte ad essere usate. Inoltre ho azzerato il senso di pesantezza che di tanto in tanto si verificava in passato, quando eccedevo con i cibi solidi e sfruttavo delle tempistiche di assunzione non ottimali. Ho imparato e sto imparando a sfruttare i benefici che gli integratori di buona qualità possono offrire ad un atleta.

Gel a rapida assimilazione e la borraccia con maltodestrine, un binomio ampiamente sfruttato (foto Drone Hopper)
Gel a rapida assimilazione e la borraccia con maltodestrine (foto Drone Hopper)
Generalizzando, quale è la scaletta di assunzione che utilizzi attualmente?

Nella prima parte della gara e dell’allenamento qualcosa di solido, barrette e qualche alimento preparato fresco. Inizio ad usare i gel già a metà gara, ma anche in allenamento. Questa è una pratica nuova e devo dire che funziona molto bene. Nel finale, sia in gara che in allenamento, solo i gel, carbo in forma liquida e anche quelli con caffeina. Nella borraccia non devono mai mancare le maltodestrine. Uso anche l’integratore con i sali minerali, poi ovviamente dipende dalla durata e dallo sforzo preventivato. In sostanza, ora l’alimentazione e l’integrazione del workout hanno una composizione che si rivolge molto più ai liquidi, cercando di tenere un bilanciamento ottimale anche in termini di gusto.

Hai fatto anche delle prove e dei test a livello personale? Anche per sola curiosità?

Assolutamente sì, come detto in precedenza a me piace sperimentare e sfruttare una situazione vantaggiosa che mi permette di migliorare. Ho fatto diverse prove con la fornitura di integratori a disposizione e ho provato ad alimentarmi anche solo con i liquidi, gel e maltodestrine. L’ho fatto in un allenamento molto spinto di 4 ore, dove i lavori ad elevata intensità si susseguivano. Il risultato è stato molto buono, per energia disponibile nelle gambe e per le sensazioni a livello di stomaco e digestione.

I primi collegiali sono anche l’occasione per testare i nuovi integratori (foto Drone Hopper)
I primi collegiali sono anche l’occasione per testare i nuovi integratori (foto Drone Hopper)
Riusciresti a quantificare alcune differenze?

Non ho un confronto documentabile con i numeri, perché la mia crescita fisica è tutt’ora in una fase di evoluzione. Posso esprimermi attraverso le sensazioni, legate ad un senso di comfort e benessere. E poi ci sono quelle energie sempre disponibili. Di sicuro mi sorprende in positivo il fatto di assumere tanti carboidrati liquidi e non avere acidità di stomaco. E poi una maggiore autonomia e un senso di pesante praticamente assente.

Hai notato degli aumenti di peso?

Avevo paura di questo e invece sono rimasto costante, considerando anche il periodo invernale. Qui entra in gioco anche un senso di benessere maggiore nel post allenamento, dove si riescono a limitare le abbuffate.

Cosa significa?

Per quanto mi riguarda, una migliore integrazione e alimentazione quando pedalo, si riflettono in una fame controllabile quando ho finito di allenarmi.

Il RamtechHydro di EthicSport, aminoacidi ramificati da sciogliere nella borraccia
Il RamtechHydro di EthicSport, aminoacidi ramificati da sciogliere nella borraccia
E invece in merito agli aminoacidi in gara? Li hai provati?

Non ancora, ma la mia curiosità a tal proposito esiste. Seguendo comunque una sorta di piano concordato non ho ancora avuto modo di usarli, ma la stagione è appena iniziata. Gli integratori a disposizione sono tanti, di diverse categorie e ci vuole del tempo per testarli tutti con i giusti modi. Posso dire che gli aminoacidi ramificati li assumo, ma parallelamente alle fasi di recupero, cosciente del fatto che un integratore come RamtechHydro non è banale.

La dieta quotidiana e il protocollo d’integrazione sono definiti dal nutrizionista del team con i vostri feedback, necessità ed esigenze?

Fino all’anno passato avevo un mio nutrizionista e mi affidavo a lui. Ora abbiamo anche il supporto di uno staff del team. Mi sono confrontato con loro fin dai primi giorni, ho presentato le mie necessità ed abitudini. Le variazioni quotidiane e legate all’alimentazione tradizionale sono state minime. Importanti invece quelle dell’integrazione e degli integratori stessi.

Cosa non dovrebbe mai mancare ad un ciclista?

Rimanendo in tema alimentare, l’equilibrio, che dovrebbe riflettersi in tutto. Penso che ogni cosa è fondamentale. Non si può mangiare solo pasta e bistecca. E’ necessario capire cosa è più giusto anche per se stessi e per le proprie necessità. Essere capaci di sfruttare quello che il mondo dell’integrazione ci mette a disposizione oggi, può diventare un bel vantaggio.

Santa Madre: gli integratori entrano in un’altra era

12.02.2022
3 min
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Parola d’ordine carboidrati. Santa Madre, azienda spagnola che opera nel settore degli integratori, qualche giorno fa ha indetto un webinar destinato principalmente ai suoi rivenditori, non solo per “spiegare” i suoi prodotti, ma anche per capire il perché di un loro determinato sviluppo.

La direttrice di questo sviluppo? Aumentare il consumo di zuccheri, la “benzina nobile” dello sportivo, nell’unità di tempo.

Se il corpo umano può assumere 30-60 grammi di zuccheri/ora, con i mix di Santa Madre si arriva ben oltre i 100 grammi
Se il corpo umano può assumere 30-60 grammi di zuccheri/ora, con i mix di Santa Madre si arriva ben oltre i 100 grammi

Più zuccheri…

Santa Madre, che quest’anno è distribuita da Beltrami TSA, si è resa protagonista di alcuni interessantissimi studi i quali evidenziano come negli sport di endurance, tra cui anche il ciclismo, sia notevolmente aumentata la richiesta di carboidrati.

Abbiamo parlato di questo argomento anche con Giacomo Garabello, nutrizionista dell’Astana Qazaqstan. , che ci ha spiegato perché si vada alla ricerca di prodotti che diano più zuccheri ai muscoli sul momento. Chiedendosi se fosse possibile arrivare a consumare 120 grammi carboidrati/ora.  

«Questo è possibile – dicono in Santa Madre – con dei mix degli zuccheri stessi. Abbiamo creato alcuni prodotti che rispondono a queste esigenze. E li abbiamo previsti in diversi pack: più o meno grandi, con o senza caffeina».

L’Unusual 60, uno dei gel più apprezzati dagli sportivi di endurance di alto livello

L’Unusual 30

Come tutti i prodotti di Santa Madre ci si rifà a nutrienti biologici e naturali, persino nelle proteine. E l’Unusual 60 non è esente da questo dogma. E’ forse il gel energetico con il più alto apporto di carboidrati sul mercato senza sciroppo, formulato solo con un’attenta selezione delle materie prime. Garantisce un apporto energetico prossimo agli 80 minuti (merito anche del pack relativamente grande).

E’ un gel a bassa densità prodotto e a tecnologia liquida, ma al tempo stesso ha un’alta carica energetica, unico sul mercato, privo di stimolanti, da assumere durante l’esercizio. Contiene 60 grammi di carboidrati e combina tre tipi di carbo (maltodestrine, isomaltulosio e fruttosio) in modo da garantire un apporto energetico duraturo.

Da non sottovalutare la tecnologia “Refresh” per aiutare il corpo nella sua termoregolazione, grazie alla sensazione di fresco che lascia sul palato.

L’Energy Jelly, gelatina facile da ingerire. Qui nelle versione con e senza caffeina

Energy Jelly

Tornano in questo periodo molto “di moda” le gelatine. Uno zucchero più denso e in teoria a rilascio più lento. Anche questa gelatina va presa durante l’attività fisica. Energy Jelly è molto facile da deglutire, cosa affatto scontata quando si è sotto sforzo e il fiatone impedisce appunto di masticare o mandare giù gli alimenti. La gelatina proposta da Santa Madre invece si scioglie facilmente in bocca.

La base del prodotto è l‘agar-agar, un’alga che ha diversi benefici per l’organismo in termini di prestazioni e recupero. È un prodotto totalmente vegano, senza lattosio e senza glutine.

Santa Madre

Beltrami TSA

EthicSport raddoppia tra i pro’: “sua” anche la Biesse Carrera

22.01.2022
3 min
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Dopo la già annunciata partnership tecnica con la Drone Hopper Androni di Gianni Savio e Marco Bellini, EthicSport aumenta in modo progressivo la propria presenza, nel mondo del ciclismo professionistico. Nel 2022 sarà, infatti, partner anche del team Biesse Carrera.

EthicSport collaborerà con il team Biesse Carrera nella stagione 2022
EthicSport collaborerà con il team Biesse Carrera nella stagione 2022

Produzione certificata

La produzione di integratori alimentari per lo sport EthicSport è sinonimo di qualità ed efficienza. Basti solamente pensare che tutti i prodotti “Ethic” sono realizzati esclusivamente mediante l’impiego di materie prime eccellenti e unicamente attraverso processi produttivi altamente innovativi. Le specifiche formulazioni sono inoltre da sempre attentamente studiate con l’obiettivo di ottenere prodotti efficaci, prestazionali e gradevoli al gusto. Ma, soprattutto, con la massima attenzione a qualsiasi esigenza alimentare del singolo atleta.

Gli integratori EthicSport rappresentano pertanto una vera e propria garanzia di sicurezza. Basti pensare che ciascun lotto di prodotto viene testato in laboratori sanitari pubblici indipendenti. Inoltre, vengono successivamente sottoposti a rigorosi test anti-doping per confermare l’adozione e il rispetto di tutti i requisiti igienico-sanitari e normativi.

La divisa e la bici del team Biesse Carrera per la stagione 2022
La divisa e la bici del team Biesse Carrera per la stagione 2022

Strategie e consulenza

Tutto l’organico del team Biesse Carrera avrà a disposizione un’ampia gamma di integratori ideali per impostare il pre, il “durante” ed il recupero dopo gara. Inoltre, come avviene anche per i corridori della DH Androni, anche le borracce saranno firmate EthicSport, così i mitici sacchetti del rifornimento.

«Abbiamo consegnato gli integratori EthicSport ai ragazzi proprio in questi giorni – ha dichiarato il direttore sportivo Marco Milesi – e tutti li hanno già utilizzati nel corso di una importante fase di preparazione, nell’attesa che la stagione abbia inizio, che abbiamo programmato in Spagna. Siamo soddisfatti di poter collaborare con un’azienda italiana che, oltre alla qualità, riesce ad offrire anche un coinvolgimento in termini di partecipazione e formazione. I consigli d’uso personalizzati, le strategie e l’attenzione al dettaglio saranno un aspetto importante della collaborazione tra EthicSport e Biesse Carrera per la stagione 2022».

Gamma dei prodotti che EthicSport metterà a disposizione degli atleti della Biesse Carrera
Gamma dei prodotti che EthicSport metterà a disposizione degli atleti della Biesse Carrera

E’ difatti da evidenziare che tutti gli atleti del team Biesse Carrera ricevono costantemente preziosi consigli sul tema integrazione da tecnici esperti EthicSport: proprio l’aspetto educativo e divulgativo rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello del brand riccionese. E per una squadra giovane, con atleti che stanno mettendo le basi per un futuro importante nel mondo del ciclismo, quest’ultimo è da considerare un importante valore aggiunto, oltre ad essere un’occasione di apprendimento e di crescita.

EthicSport

Integrazione: torniamo in casa Drone Hopper col dottor Giorgi

12.01.2022
6 min
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Vi avevamo raccontato di una call in diretta fra la Drone Hopper-Androni e EthicSport, l’argomento sul banco chiaramente erano gli integratori e l’integrazione: come dovevano essere usati e ancora di più ottimizzati. Il meeting aveva riguardato sia i corridori che lo staff sanitario della squadra di Gianni Savio. E dello staff sanitario faceva parte anche Andrea Giorgi, medico chirurgo specialista in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, esperto di metodologia di allenamento, valutazione funzionale e biomeccanica, alimentazione per il ciclista professionista.

Le annotazioni di Giovanni Ellena, uno dei diesse della Drone Hopper, avevano anche sollevato qualche domanda sull’utilizzo degli stessi integratori. In particolare ci aveva colpito il fatto che i colombiani volessero solamente i sali e non i sali e le maltodestrine.

La call su Zoom, fra Drone Hopper (in quel momento ancora Androni), EthicSport e il nostro direttore Vicennati (secondo in alto a sinistra)
La call su Zoom, fra Drone Hopper (in quel momento ancora Androni), EthicSport e il nostro direttore Vicennati (secondo in alto a sinistra)
Dottor Giorgi, partiamo proprio dai sudamericani…

I sudamericani sono gestiti soprattutto da Giovanni Ellena, lui li conosce molto bene e in effetti è vero: per loro la borraccia è con i sali, punto. Fa parte della loro cultura. Io credo che tutto ciò dipenda da due questioni principali. La prima è che da quelle parti fa molto caldo e quindi si tendono ad utilizzare parecchio i sali. La seconda è che Gatorade negli anni ’90 fece una massiccia campagna pubblicitaria e probabilmente sono cresciuti con queste convinzioni. Anche oggi se tu in gara e gli dai una borraccia, contenente anche le maltodestrine te la ridanno indietro. Ed è un problema.

In effetti non è cosa da poco nel ciclismo del dettaglio attuale…

Inoltre anche a livello scientifico è dimostrato che i sali minerali non sono così necessari. Non serve un apporto in tali quantità, anche perché questi sono contenuti anche nel paninetto, nella barretta… ciò che interessa a noi sono soprattutto gli zuccheri.

Zuccheri, la “benzina” più pregiata…

Esatto, noi dobbiamo attenerci alle indicazioni, dobbiamo sfruttare al massimo le capacità di trasporto di questi zuccheri. Mediamente l’assorbimento dello zucchero è di un grammo al minuto, ma possiamo arrivare a 1,4 grammi al minuto miscelando zuccheri di diversa natura, come glucosio e fruttosio. Le linee guida dicono che con sforzi non troppo intensi si consumano 60 grammi di zuccheri ogni ora, ma  per sforzi più prolungati e intensi si può arrivare a 90-120 grammi all’ora. Insomma, il concetto è semplice: bisogna incamerare più zuccheri possibili dall’alimentazione per risparmiare lo zucchero immagazzinato nel corpo, chiamato glicogeno.

Il dottor Giorgi con Mattia Bais… (foto Instagram)
Il dottor Giorgi con Mattia Bais… si scherza sull’idratazione vista la bottiglia di spumante! (foto Instagram)
Si ottimizza tutto…

Nel ciclismo però è importante anche la parte solida e le ditte specializzate hanno già molti prodotti nella loro offerta. Per noi che dobbiamo provvedere all’alimentazione degli atleti è più facile farlo seguendo le loro indicazioni, perché  sappiamo cosa contengono effettivamente e ogni ragazzo ha le sue “problematiche”: chi non digerisce questo, chi ricerca il gusto…

E come fate?

Non è facile, ma soprattutto all’inizio stagione cerchiamo di accontentare le esigenze di ognuno. Oggi si usa molto il Supersapiens, per noi sono le prime volte. È un “lavorone” creare dei prodotti specifici per ogni singolo atleta… Facciamo delle prove sul campo. In allenamento diciamo ad ogni atleta: oggi mangia questa barretta, domani quel panino netto, bevi questo, bevi quest’altro… E vediamo come risponde. E’ molto importante poi utilizzare prodotti le cui indicazioni sui nutrienti siano precise.

Perché?

Perché il paninetto più o meno sappiamo cosa contiene, ma appunto “più o meno”. Mentre un prodotto già pronto è preciso nella quantità di calorie e nutrienti che contiene. Con il Supersapiens siamo in grado di vedere come risponde la glicemia dell’atleta e cerchiamo di capire come può mangiare in corsa.

Si ragiona in modo preciso…

Io lo dico sempre ai miei corridori: “Quando vi allenate, allenate anche l’intestino non solo le gambe”. Se tu a casa mangi altri cibi, o fai riferimento ad altri prodotti di integratori perché hai altri sponsor e poi in corsa devi utilizzare quelli della squadra non va bene, magari ti senti male perché sono diversi e non ci sei abituato.

EthicSport integratori
EthicSport, come altri produttori, vanta una vasta gamma di integratori. I team scelgono quelli che più si adattano alle loro esigenze
EthicSport integratori
EthicSport, come altri produttori, vanta una vasta gamma di integratori. I team scelgono quelli che più si adattano alle loro esigenze
Come fate questi test in allenamento?

Eseguiamo dei test di valutazione soprattutto dopo la fatica. Tra l’altro io faccio parte di un gruppo internazionale che sta studiando proprio come lo sforzo fisico e la fatica influiscono sulla prestazione e recupero. Eseguiamo dei test ad elevata intensità e andiamo a vedere dopo un determinato intervallo di tempo quante kcal sono state bruciate. Da qui vediamo chi va più forte dopo un determinato dispendio energetico.

Ci spieghi meglio…

Faccio un esempio: brucio 2.000 kcal. Dopo questo dispendio eseguiamo un test su strada. Però è importante capire come è avvenuto questo dispendio delle 2.000 kcal in precedenza. Perché se è avvenuto in maniera molto blanda, il corridore professionista neanche lo avverte. Se invece è avvenuto a fasi intermittenti, alcune delle quali molto intense, il discorso cambia. Ebbene, noi vogliamo vedere la perdita di prestazioni che è ciò che fa la differenza nel finale di gara.

Nella preparazione dei rifornimenti interviene anche il medico? Noi immaginiamo che sia il massaggiatore a preparare le borracce e dei paninetti, ma le indicazioni le dà anche lei?

Va fatta anche una distinzione rispetto ai grandi team del WorldTour, noi non abbiamo il cuoco o il nutrizionista. Noi medici diamo delle indicazioni ai massaggiatori sulla quantità e anche sulle merende dei corridori. Gli suggeriamo di ricorrere alla bilancia, molto importante. Così come sono importanti i pasti del dopo corsa: riso, patate… E anche la parte proteica.

A proposito di proteine: quante se ne usano?

Proteine, ma anche carboidrati e grassi, vanno assunti in base al proprio peso corporeo e bisogna sempre pensare le quantità in base a tutto l’arco della giornata a prescindere dall’attività fisica. In corsa l’apporto di proteine è minimo, visto che non si riesce ad utilizzarle appieno, piuttosto è molto importante nel post gara.

Cioè…

Durante il recupero la regola sarebbe di assumere 1 grammo di carboidrati per chilo di peso corporeo entro i 30 minuti dal termine dello sforzo. Ma se c’è anche l’apporto proteico la composizione cambia e diventa: 0,8 grammi di carboidrati e 0,2 di proteine. Non solo, ma questa fase di integrazione andrebbe ripetuta ogni ora nelle quattro ore successive. Almeno durante le corse a tappe, visto che non si ha mai la possibilità di recuperare totalmente del tutto il dispendio energetico. Servirebbero 48 ore, che chiaramente non si hanno a disposizione. Mentre tutto ciò va a decadere quasi del tutto in caso di una corsa di un giorno.

Cosa è emerso dall’incontro con EtichSport? Vi è mai capitato di lavorare in questo modo?

Sono 10 anni che collaboro con questo team e la parte nutrizionale ha assunto sempre più valore. I primi cambiamenti veri ci sono stati già circa quattro anni fa. Ma è dall’anno scorso soprattutto che siamo più attivi su questo fronte. I primi approcci con il Supersapiens hanno dato un bell’impulso.

Due ore su Zoom con Androni ed EthicSport. Di cosa si parla?

31.12.2021
7 min
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Le 18,30 di ieri sera, quasi cinquanta persone su Zoom fra medici, direttori, staff e atleti dell’Androni (in procinto di diventare Drone Hopper-Androni). Il motivo è il primo incontro con Massimiliano di Montigny, responsabile marketing di EthicSport che dal 2022 fornirà integratori e supporti alimentari alla squadra di Savio. Gianni non c’è, manda a dire di scusarlo.

Fra i cambiamenti per la nuova stagione, questo è uno dei più significativi. I corridori hanno le loro abitudini, i massaggiatori sono abituati a preparare le borracce in un certo modo: il passaggio sarà indolore o comporterà qualche problema? Se ne era parlato in ammiraglia con Ellena nei giorni del raduno di Benidorm.

«Amiamo questo tipo di incontri – comincia Massimiliano – per migliorare la conoscenza del prodotto e creare una collaborazione con la struttura tecnica della squadra. Ci piacerebbe ricevere i vostri feedback dopo che avrete conosciuto i prodotti, per sapere se ci siano accorgimenti da adottare. Nel periodo in cui abbiamo lavorato con la Nippo, abbiamo riscontrato tanti errori e tante abitudini inculcate col tempo. Quello che vorrei dirvi è di sperimentare anche le novità, perché non sempre quel che è stato valido fino a ieri lo sarà domani».

La frase risulterà oltremodo profetica, sarà presto evidente che il professionismo ha esigenze da approfondire e che non è semplice convincere corridori, preparatori e medici a sperimentare soluzioni diverse. La spiegazione comincia.

Benidorm, Marengo, qui con Spezialetti, è parso tra i più curiosi sul recupero post gara
Benidorm, Marengo, qui con Spezialetti, è parso tra i più curiosi sul recupero post gara

Schermo condiviso

Il racconto inizia con la condivisione dello schermo. Si parla dell’idratazione pre, durante e dopo lo sforzo. Viene spiegato un idrosalino energetico di nome PowerFlux che contiene prodotti vasodilatatori: assunto prima della gara, ad esempio una crono, ha un impatto incisivo.

Il pdf riassume i prodotti in base alla fase di assunzione, Massimiliano si sofferma sul SuperDextrin, sul quale invoca i primi feedback. E’ un prodotto brevettato e contiene ciclodestrine a catena ramificata, con un meccanismo di rilascio energetico progressivo.

«Non ripristina i minerali – sottolinea – è solo energetico. In allenamento si potrebbe sperimentare di fare una borraccia da litro con SuperHydro e SuperDextrin. Una volta mescolata, si divide in due borracce più piccole e si ha una bevanda isotonica, che fornisce sali e ciclodestrine».

Chi vuole la caffeina

I corridori ascoltano e il discorso passa alle barrette, che devono essere masticabili, resistere alle temperature e non avere retrogusto fastidioso. «Quello viene dalla chimica – dice Massimiliano – le nostre magari durano di meno, però non contengono conservanti, sono prodotti più puliti».

Si parla di energetici con o senza caffeina. Il dettaglio viene sottolineato per tutti i prodotti a seguire. «Il caffè – dice – non piace a tutti, mentre altri devono stare attenti a non abusarne. EnergiaRapida Professional è un prodotto in tre gusti che ne contiene un quantitativo significativo. E poi c’è EnergiaRapida + un prodotto con impatto veloce. Utile quando senti che stai perdendo lucidità».

Righi va al sodo

Prodotti e proprietà. Il discorso va avanti, pensiamo che al di là delle parole saranno l’uso e il riscontro degli atleti a dare la prima svolta. E infatti Daniele Righi interrompe con una domanda.

«Possiamo organizzare con i dottori e con il nostro preparatore Borja – chiede – un vademecum che può servire a noi in ammiraglia nelle varie situazioni? In modo che abbiamo borracce già pronte».

«Con i dottori – spiega Massimiliano – c’è da fare delle scelte per individuare i prodotti più utili in base alle esigenze dei singoli atleti, non credo che tutti abbiano le stesse esigenze…».

Zuccheri subito pronti

Chiamato in causa, il dottor Andrea Giorgi prende la parola. «Abbiamo visto tanti prodotti – dice – in assoluto ci serve qualcosa per massimizzare l’uso degli zuccheri. Se si crea una situazione come quella di Van der Poel alla Tirreno, difficilmente si riesce ad aprire le barrette, per cui può servire un prodotto che basti da sé. Capisco la richiesta di Righi, perché il corridore in certi momenti non è lucido. Ci sono in giro prodotti con grande quantità di carboidrati e anche isotonici».

Gli altri prodotti

Di Montigny ascolta e chiede che gli si facciano i nomi. «Se riuscite a darmi i nomi e la composizione – rilancia – possiamo parlare con la produzione e intervenire. Proviamo a cambiare punto di vista. Descrivetemi le vostre esigenze, definiamo il tipo di gare e di situazioni e noi cercheremo di offrire le varie opzioni. Si riesce a fare a stretto giro di posta. Per noi è un valore aggiunto importante. E alle prime gare verifichiamo tutto».

Il preparatore Borja, con Benedetti ed Eduard Grosu
Il preparatore Borja, con Benedetti ed Eduard Grosu

Carboidrati esagerati

Stuzzicato dall’Abruzzo da cui risponde, Stefano Di Zio comincia a parlare di prodotti e intanto mangia pizza e beve prosecco. «Un prodotto che si usa tanto – dice – ha una quantità di carboidrati esagerata. Si può avere qualcosa del genere da EthicSport?».

Massimiliano risponde e non si secca, anzi forse se lo aspetta che gli propongano confronti con altre aziende. «Sto guardando ora – dice – ma approfondiamo per vedere se in realtà quel che proponiamo noi non sia meglio. SuperDextrin è di un altro livello e magari quello che si usa tanto in giro è frutto del marketing. Le farmacie e i negozi sono pieni di prodotti. Se prendo qualcosa che poi dà problemi di digeribilità, i vantaggi vanno a farsi benedire. Bisognerà partire dalla palatabilità…».

Antidoping in agguato

C’è sempre l’antidoping in agguato e così il dottor Giorgi chiede se EthicSport sia collegata a Informed Sport, una piattaforma Android e iOS, che permette agli atleti di verificare se il prodotto acquistato sia in regola. «C’è sempre la paura di inciampare in qualche ingrediente irregolare – dice – e con questo loro possono inserire i dati e avere una risposta attendibile».

Massimiliano prende nota e promette che riferirà per capire la fattibilità della richiesta. Dice di aver lavorato con Informed Sport quando hanno sponsorizzato i mondiali di Mtb all’Elba e chiederà di inviare gli stessi documenti per verificare la possibilità di farlo.

Solo sali, si può?

Ancora Giorgi fa notare che i corridori sono curiosi di sapere il rapporto tra fruttosio e isomaltulosio e che con il caldo sarebbe utile sviluppare dei prodotti a base di mentolo, come altre aziende stanno già facendo. Poi la parola passa al dottor Maurizio Vicini, il medico più esperto del team che finalmente ha risolto i problemi di collegamento.

«Abbiamo esaminato i prodotti che ci avete mandato – dice – e abbiamo qualche dubbio su un aspetto. Durante la corsa, i massaggiatori preparano le borracce. Abbiamo visto il SuperHydro che contiene elettroliti e anche carboidrati. Se volessimo solo un prodotto a base di sali, è possibile? Serve per sapere che ci sono borracce univoche, di sali e di maltodestrine».

La domanda provoca un istante di silenzio. «Così su due piedi, la risposta è no, non ci era mai stato chiesto», replica Di Montigny.

«In Sudamerica – entra anche Giorgi – i corridori vogliono solo sali. E’ più semplice avere un prodotto che contiene solo sali, avendo già fatto a parte il calcolo degli zuccheri. E’ più facile da gestire».

Fase di stallo, la situazione è chiara. «Ora non è possibile – dice Massimiliano – ma secondo me, quando ci avrete comunicato tutte le vostre esigenze e avrete sperimentato i nostri prodotti, supereremo questa fase».

Cosa mettere nelle borracce? Qui Ravanelli con le maltodestrine
Cosa mettere nelle borracce? Qui Ravanelli con le maltodestrine

Abitudini e marketing

Ellena, abituato a guidare la squadra e anche i discorsi, getta il salvagente. «La borraccia per il sudamericano è di sali – dice – probabilmente a causa del marketing di Gatorade che anni fa sbarcò laggiù e creò l’abitudine. Dobbiamo lavorare sulla nostra cultura interna. Come per certi gel, di cui non farebbero a meno. Gli ho fatto vedere che sono a base d’acqua, ma sono le mie parole contro il marketing delle grandi aziende».

Proteine e recupero

Si va avanti con Marengo a chiedere in che modo si gestisca il recupero. Il pasto subito dopo. Le proteine. E i ramificati che secondo Ethic Sport è meglio assumere prima di andare a letto, perché la ricostruzione inizi nelle ore del vero recupero corporeo.

«Il recupero è vario e soggettivo – spiega il dottore – il vostro prodotto è un ottimo prodotto, ma va associato al fattore temporale. Bisogna convincere i ragazzi a iniziare il recupero subito dopo la corsa».

Grosu ambasciatore

Il resto sono domande di ordine pratico. Dal prezzo d’acquisto dei prodotti per l’uso personale, fino a Grosu che chiede se ci sia modo di farli arrivare in Romania. Il discorso interessa, al punto da ipotizzare che il velocista possa diventare una sorta di testimonial per il suo Paese. La chiosa finale spetta nuovamente a Ellena.

«Ho partecipato a tanti meeting di questo tipo – dice – e so che le aziende del settore sono molto rigide. E’ la prima volta che vedo questa disponibilità a modificare i prodotti in base alle nostre esigenze. E’ un grande inizio. Vi manderemo subito le nostre richieste. Per il momento ci salutiamo. E buon anno a tutti!».

Barrette: impariamo a leggere l’etichetta

24.12.2021
5 min
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Le barrette sono prima di tutto una comodità, perché le abbiamo pronte all’uso, ci sostengono nella nostra attività e con il passare degli anni hanno raggiunto dei livelli di gusto ottimali. Tutti i ciclisti hanno mangiato una barretta, di qualsivoglia natura, almeno una volta durante l’uscita in bici. Però le barrette sono un alimento: un aspetto da non tralasciare, un prodotto che nel corso degli anni è aumentato di qualità e specificità. Approfondiamo l’argomento con il dottor Enrico Baggio.

Barrette e supplementi per l’attività sportiva, non deve essere “solo” una questione di comodità
Barrette e supplementi per l’attività sportiva, non deve essere “solo” una questione di comodità

Panino o barrette?

La popolazione sportiva si trova spesso divisa in due fronti: da un lato i sostenitori degli alimenti sportivi, dall’altro quelli legati alla tradizione: ”un panino con la marmellata risulta insostituibile”. Entrambi hanno ragione, ma le barrette ad uso sportivo sono le più indicate, quelle di buona/ottima qualità. Buona e ottima qualità, significa che si deve porre attenzione ad alcuni fattori, come ad esempio l’etichetta. Quello che troviamo scritto sul retro ci aiuta a discriminare un prodotto adeguato da uno meno utile per la nostra pratica sportiva.

Non lasciamoci ingannare

I nomi commerciali che riempiono gli scaffali di barrette, biscotti e snacks per sportivi sono numerosi, lasciando spesso il consumatore disorientato. In tutto ciò la prima regola è non farsi ingannare dalle etichette con immagini di atleti prestanti o dipinte con colori accesi. La scelta della barretta corretta può fare la differenza tra una prestazione ottimale e una mediocre. Ecco, quindi, una breve guida in tre step, per dirigere la scelta verso le nostre effettive esigenze.

Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020
Davide Cimolai, in un punto di rifornimento al Giro d’Italia 2020
Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020
Davide Cimolai, in un punto di rifornimento al Giro d’Italia 2020

Le informazioni nutrizionali

La tabella presente sul retro di tutte le barrette è la chiave di volta della prestazione sportiva e naturalmente, “la targa qualitativa” dello stesso prodotto. In questo schema, leggere le calorie riportate per singolo pezzo non è utile. Il ciclista deve prendere come riferimento i quantitativi dei singoli nutrienti, che vanno scelti in base al timing di assunzione.

  • Proteine: prima e dopo l’allenamento la barretta non ne deve contenere più di 5g. Al termine, ne deve apportare almeno 15g.
  • Grassi: similmente alle proteine, non devono superare i 5g-10g per pezzo prima e durante l’uscita in bici. Al termine, la quantità può essere maggiore ma senza superare i 15g. Queste barrette sono pur sempre alimenti processati contenenti una buona percentuale di grassi saturi.
  • Carboidrati: la quota minima per barretta è di 25g, che può arrivare oltre i 30g durante pedalate lunghe e intense e nelle gare. Se è previsto un secondo allenamento nell’arco della stessa giornata, questi valori vanno mantenuti anche per lo snack al termine della prima attività. Al contrario, una quota di 10g-20g per pezzo è sufficiente alla conclusione dell’esercizio.
  • Fibre: un’ottima barretta da usare prima e durante l’allenamento, ne deve contenere il meno possibile, per evitare l’insorgenza di disturbi intestinali.
Per molti è un dettaglio secondario, eppure la lettura degli ingredienti di un prodotto confezionato dovrebbe essere un aspetto primario
La lettura degli ingredienti di un prodotto confezionato dovrebbe essere un aspetto primario

La lista degli ingredienti

Il secondo step nella scelta della barretta giusta si compie con la lettura della lista ingredienti. La regola generale (valida per tutti gli alimenti) è che più corta è questa lista, meglio è! Tutti gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente, da quello presente in maggior quantità a quello presente in tracce.

  • Proteine. Quelle del siero di latte sono assorbite più velocemente e quindi utili subito al termine dell’attività. Proteine dell’uovo, della caseina o da fonti vegetali (soia) hanno un assorbimento più lento, e sono utili lontano dagli allenamenti.
  • Carboidrati. Si deve porre l’attenzione allo specifico tipo di zucchero presente. Per un’attività di endurance, come il ciclismo, si devono preferire barrette contenenti un mix di carboidrati differenti, in particolare glucosio (presente nei cereali) e fruttosio (quest’ultimo presente nella frutta).
  • Frutta secca. Sebbene aumenti la percentuale di grassi buoni, l’utilizzo di queste barrette è da preferire al termine degli allenamenti o come spuntino nell’arco della giornata.
  • Aiuti ergogenici e aminoacidi. Nelle barrette più tecniche possono essere presenti BCAA e caffeina. I primi sono utili durante l’esercizio per sostenere il muscolo come al termine per ottimizzarne il recupero. La caffeina invece, (e altre sostanze simili come il matè e il guaranà) serve per aumentare tono e concentrazione, garantendo più spinta nella pedalata. Attenzione alla sensibilità verso il principio attivo.
  • Additivi, emulsionanti e conservanti. A volte sono preceduti dalla sigla indicata con la lettera E seguita da un numero a tre cifre (E220, E200, ecc..). Talvolta sono indicati per nome o inseriti dei similari naturali (lecitina di soia, anidride solforosa, sorbati, ecc…). In entrambi i casi si deve porre attenzione. Queste sostanze, durante l’esercizio intenso possono essere mal sopportate dal nostro intestino creando sensibilità alimentari temporanee, alterando la composizione della flora batterica (utile a sostenere i sistemi energetici) e favorendo disturbi intestinali.
E poi ci sono da considerare le eventuali intolleranze
E poi ci sono da considerare le eventuali intolleranze

Luogo di produzione

Quest’ultimo è spesso ignorato ma altrettanto importante quanto i punti precedenti. La regolamentazione in fatto a produzione di integratori sportivi varia da paese a paese. Non si può negare che all’esterno dell’Italia, le prassi di buona produzione (GMP) non sono sempre rispettate (si mantengono bassi i costi). La bassa qualità produttiva e dei controlli, insieme alla dubbia provenienza di alcuni ingredienti, favorisce la contaminazione dei prodotti (in buona o cattiva fede) con sostanze bandite dai maggiori regolamenti sportivi (la WADA ne porta l’esempio). Non è solo una questione di doping, perché è da considerare anche l’insorgenza di problemi di salute sul lungo termine. Scegliere una barretta i cui metodi di produzione sono certificati è un diritto e un dovere dello sportivo per tutelare la sua salute e mantenere una prestazione qualitativamente elevata, parallela ad una buona salute.

Inoltre l’assunzione corretta, in base alla tipologia di sforzo, può influenzare la prestazione
Inoltre l’assunzione corretta, in base alla tipologia di sforzo, può influenzare la prestazione

In conclusione

Leggendo al meglio l’etichetta, si evince quindi che la barretta migliore si può trovare sia nel negozio per sportivi che tra gli scaffali del supermarket. Il consiglio è di non giudicare un prodotto dal nome e dalle immagini proposte ma di sceglierlo solo dopo aver letto con attenzione le informazioni sul retro. Fatto ciò, è possibile identificare la barretta in base al proprio gusto personale: essa deve sempre essere gradita al palato per non favorire l’insorgenza della fatica indotta dal gusto, che conduce ad un rapido decremento della performance.

Collagene, un modo efficace per favorire il recupero

25.11.2021
4 min
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Si parla e si scrive di collagene, non solo in ambito estetico e come anti-aging, ma anche nello sport. Diversi studi documentano, come l’integrazione di questa molecola può essere d’aiuto nell’ambito sportivo. Il collagene è utile nella prevenzione, utile a contrastare i disturbi muscolari, ma anche quelli articolari dovuti ad attività fisiche intense. Approfondiamo l’argomento con il dottor Enrico Baggio.

In questo caso un pack monodose di collagene KeForma HydroFlex
In questo caso un pack monodose di collagene KeForma HydroFlex

L’integrazione di collagene, una buona abitudine

Una giusta integrazione e un’adeguata alimentazione, sono fondamentali per mantenere efficiente il comparto muscolare e favoriscono una sintesi di collagene, costante e di qualità.

Il collagene è il costituente principale del tessuto connettivo e svolge un’importante funzione strutturale a livello delle articolazioni e dei muscoli. In natura lo si ritrova nei prodotti di origine animale dai quali si ricava la classica gelatina, utilizzata in pasticceria e per scopi alimentari in genere. Un tessuto connettivo di ottima qualità deve essere una prerogativa per il ciclista (e per lo sportivo in genere) che desidera continuare ad allenarsi mantenendo la stessa performance nel tempo.  

Diminuiscono i tempi di recupero

Utilizzare integratori (di buona qualità) a base di collagene, è una pratica con effetti benefici nello sportivo. La sostanza contribuisce alla riduzione dei tempi di recupero e allevia i dolori muscolari in seguito ad esercizi intensi. Non di meno, con l’avanzare degli anni, la sintesi di collagene all’interno del corpo tende a diminuire. Una corretta integrazione può rallentare questo processo garantendo dei movimenti più fluidi ed efficienti anche nei ciclisti più anziani. Agisce in maniera positiva ed aiuta nelle fasi di recupero da un infortunio. Ad esempio contribuisce alla rapidità di ricostruzione dei tessuti di rimargino delle ferite.

L’usura delle articolazioni e la loro salvaguardia sono aspetti che gli atleti non trascurano
L’usura delle articolazioni e la loro salvaguardia sono aspetti che gli atleti non trascurano

Alcuni concetti pratici da considerare

  • Sebbene la gelatina contenga buone quantità di questa proteina, il collagene più digeribile (e quindi utile in ambito sportivo) è quello idrolizzato.
  • L’efficacia dell’integrazione dipende molto dal metodo di produzione e dal peso molecolare della proteina. Quando si parla di integratori è bene considerare che, non tutti gli integratori sortiscono gli stessi effetti. Per questo motivo si deve prestare attenzione alla scelta del prodotto più adeguato, per non incorrere in un semplice effetto placebo.
  • L’assunzione di collagene deve essere sempre accompagnata da adeguate dosi di vitamina C, indispensabile per promuoverne la sintesi. Salvo eccezioni, i prodotti presenti in commercio sono già addizionati di vitamina C o acido ascorbico ( leggere l’etichetta non guasta mai e dovrebbe essere un’abitudine).
  • L’integrazione separata dei soli aminoacidi che costituiscono il collagene (prolina, glicina, glutammina e idrossiprolina) non apporta gli stessi effetti benefici dell’assunzione della molecola intera idrolizzata.
  • L’assunzione di collagene porta ad un aumento di massa magra, determinabile tramite un’analisi della composizione corporea. Questa variazione però, è dovuta al tessuto extra cellulare e non deve essere confusa con l’aumento del muscolo.
  • In ottica di prevenzione dagli infortuni e diminuzione del dolore associato al tessuto muscolare, l’integrazione di collagene deve essere fatta tutti i giorni per una durata di almeno 3 mesi.
  • Per velocizzare il recupero muscolare: è consigliabile  assumere una dose singola di collagene, un’ora prima del training.
Un altro importante fattore da considerare, le indicazioni riportate sulla confezione
Un altro importante fattore da considerare, le indicazioni riportate sulla confezione

Stimolare una sintesi corretta è fondamentale

Il ciclista che vuole ottimizzare la qualità e la quantità del proprio collagene deve però prestare attenzione anche a quei fattori che ne ostacolano la sintesi e la rigenerazione, ovvero l’eccesso di zuccheri semplici, il fumo di sigaretta e  lo stress, l’inquinamento ambientale ed eventuali predisposizioni genetiche.

Dal punto di vista dell’alimentazione invece, l’attenzione ad alcuni micronutrienti può stimolare la sintesi fisiologica di questa importante proteina.

  • Vitamina C, ampiamente presente in agrumi, kiwi e peperoni dolci.
  • Prolina, inclusa nell’albume d’uovo, in funghi e latticini.
  • Glicina, abbondante in carne, pesce e legumi.
  • Rame, presente all’interno di lenticchie, cacao, anacardi, semi di girasole nonché crostacei.
  • Manganese, disponibile nel riso integrale, nelle mandorle e nelle nocciole.

Anche in questo caso possono tornare utili alcune ricette della tradizione: ad esempio il brodo di pesce e di pollo fatto in casa (includendo all’interno le ossa e la pelle dell’animale), il midollo di ossa e lo zampetto di maiale.

In ottica di prevenzione e mantenimento dell’efficienza muscolare/articolare, l’integrazione del collagene risulta quindi una valida alternativa. Ad oggi non ci sono prove certe di un possibile effetto ergogenico a carico della prestazione e che l’assunzione di questo integratore a scopo prettamente agonistico potrebbe non portare alcun effetto significativo.

Abbiamo preso ad esempio l’integratore di collagene HydfroFlex KeForma

Con Volchem Isodrink i crampi hanno vita breve

19.05.2021
2 min
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L’importanza dell’idratazione in corsa o durante l’attività sportiva in genere è un aspetto cruciale, che può influenzare moltissimo la prestazione. Lo sanno bene in casa Volchem, azienda padovana specializzata in produzione di integratori alimentari. Infatti per l’integrazione di sali minerali è stato realizzato l’Isodrink, un prodotto che contrasta l’insorgenza di crampi e l’affaticamento muscolare tramite la composizione studiata nei minimi dettagli.

Rapida assimilazione

Il nostro organismo, come ben noto, disperde liquidi in grande quantità per mantenere costante la temperatura corporea, anche nelle situazioni di difficoltà. Volchem ha studiato nei minimi dettagli la composizione salina con l’aggiunta di vitamina C e maltodestrine ricavate dal mais per massimizzare l’efficacia del prodotto. La concentrazione è equilibrata: in 100 grammi di prodotto ci sono potassio (0,28 g), sodio (0,77 g) e magnesio (93,3 mg), per un apporto calorico di 373 calorie. La dose consigliata sono due misurini, ovvero 60 grammi di prodotto in 500 ml di acqua.

Integratore Isodrink e Borraccia Thermo Ice
Integratore Isodrink e Borraccia Thermo Ice

Prima, durante e dopo

L’uso dell’Isodrink è consigliato prima, durante e dopo l’attività fisica, per mantenere costante il flusso di sali e per il reintegro immediato di quanto perso durante l’attività fisica. Grazie a questo prodotto è possibile ridurre la fatica e ottimizzare il recupero al fine di migliorare la performance sotto ogni punto di vista. Ricordiamo che tutti i prodotti Volchem non contengono coloranti artificiali e sono di grado farmaceutico, che ne garantisce la purezza.

La borraccia Thermo Ice, realizzata con materiali riciclabili
La borraccia Thermo Ice, realizzata con materiali riciclabili

Tre gusti

I gusti disponibili sono limone, arancia e pesca. Ma non è tutto, Volchem ha pensato bene di abbinare anche una borraccia termica all’utilizzo di tali integratori. La Thermo Ice riesce infatti a isolare nel migliore dei modi l’acqua al suo interno, proteggendola da eccessivi surriscaldamenti, mantenendo un gusto fresco e inalterato dei sali minerali Isodrink. E’ realizzata con prodotti riciclabili e può essere lavata anche in lavastoviglie.
Il prezzo al pubblico della borraccia Thermo Ice e della confezione da 1.110 grammi è di euro 29,90.

volchem.it

Namedsport> Lamborghini

Giro-Tour-Vuelta: lo “Slam” è sempre NAMEDSPORT>

13.05.2021
4 min
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Il giusto mix di strategia e passione, una preparazione attenta e focalizzata sugli obiettivi, ambizione e intraprendenza per spingersi oltre i propri limiti e raggiungere le vittorie più inaspettate. Questo è lo spirito con cui NAMEDSPORT>, colosso italiano nel settore della nutrizione sportiva, è da tre anni sponsor di Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. Un vero e proprio Grand Tours Slam che dà lustro, gratifica e rende prestigiosa questa produzione tutta italiana legata al settore dell’integrazione alimentare per lo sport.

Fabio Canova CEO di Named S.p.a. e Andrea Rosso, CEO e Co-Fondatore di NAMEDSPORT>
Fabio Canova CEO di Named S.p.a. e Andrea Rosso, CEO e Co-Fondatore di NAMEDSPORT>
Fabio Canova CEO di Named S.p.a. e Andrea Rosso, CEO e Co-Fondatore di NAMEDSPORT>
Fabio Canova CEO di Named S.p.a. e Andrea Rosso, CEO e Co-Fondatore di NAMEDSPORT>

Protagonisti al Tour de France

«Per noi, essere parte di queste tre incredibili manifestazioni – ha commentato Andrea Rosso, CEO e Co-Fondatore di NAMEDSPORT> – significa esporre il nostro marchio davanti ad una platea sconfinata. Per questo motivo le squadre ciclistiche schierano le migliori formazioni possibili, e per questo motivo c’è un continuo gioco al rialzo quando si tratta di ridiscutere i contratti di partnership commerciale e di sponsorizzazione. In modo particolare, al Tour de France, fino al 2023, saremo Official Sponsor della Classifica Squadre, che comporta anche la presenza del numero brandizzato NAMEDSPORT> sulle maglie del primo Team in classifica oltre ad un’impattante presenza lungo il percorso di gara».

Il programma Informed-Sport

I prodotti NAMEDSPORT> sono riconosciuti dagli sportivi, in modo particolare di endurance, come sinonimo di qualità e rigore sia nella loro formulazione quanto nella loro realizzazione. Informed-Sport è un programma di certificazione riconosciuto a livello mondiale. L’obiettivo è attestare la qualità dei prodotti, dei fornitori e delle strutture di produzione nel settore dell’alimentazione sportiva. Tutti gli integratori che riportano il logo “Informed-Sport” possono vantare l’assenza assoluta nella propria composizione di oltre 250 sostanze proibite in ambito sportivo. E questo grazie a controlli eseguiti da un laboratorio internazionale di ricerca e controllo antidoping che opera da oltre cinquant’anni.

Le migliori materie prime

E sono dunque sempre più gli atleti, professionisti e amatori, che ricercano prodotti di qualità per integrare la propria dieta alimentare. E da questo punto di vista NAMEDSPORT> è sin dalla propria costituzione dedita ad un’attenta cura alla selezione delle migliori materie prime e ad un rigoroso controllo di tutte le fasi di produzione, impegnandosi ad ottenere la certificazione Informed-Sport quale ulteriore garanzia per i propri prodotti. Quest’ultimi vengono sottoposti con continuità ad un elevato numero di test e analisi. I risultati, per ciascun lotto di produzione, vengono pubblicati in tempo reale sul sito dedicato informed-sport.com

Primi in Italia con la certificazione

NAMEDSPORT> è stato il primo brand italiano ad aver ottenuto questa importante certificazione con il prodotto HydraFit>. In tempi successivi sono seguiti: Omega 3 Double Plus, Aminonam Sport, Aminonam Sport Sachets, CreaFast® e 100% Whey Protein Shake. A conferma dunque di un impegno crescente che esprime la volontà del brand di garantire al consumatore finale formulazioni di elevata qualità e totale sicurezza

namedsport.com