Guerciotti, uno dei più importanti e noti brand italiani nel campo del ciclocross, ha lanciato il suo nuovo telaio, Vito. Il nome è un omaggio a Vito Di Tano, due volte Campione del mondo di cx, nonché figura legata molto strettamente alla famiglia Guerciotti.
Oltre al nome, Vito è un telaio che già a prima vista manifesta la sua anima pensata per le gare. Un design aggressivo, con degli accorgimenti particolari soprattutto al posteriore e un peso molto interessante.
Il telaio Vito prende il nome da Vito Di Tano, due volte Campione del Mondo di ciclocrossIl telaio Vito prende il nome da Vito Di Tano, due volte Campione del Mondo di ciclocross
Telaio con foderi disassati
Il telaio, naturalmente in carbonio, è in fibra Mitsubishi T65 e in Guerciotti si sono avvalsi della tecnologia EPS (Expanded Polypropylene System). Questo procedimento fa in modo che il carbonio si comprima nello stampo nel miglior modo possibile, eliminando cioè le possibili bolle d’aria e la resina in eccesso.
Questo per quanto riguarda i materiali. Ma a saltare immediatamente all’occhio è il design di Vito. Si nota subito il tubo piantone svasato per assecondare la forma della ruota posteriore. Questo accorcia la lunghezza della bici aumentando così la reattività generale. Ma, ancora di più, a farsi notare sono i foderi posteriori asimmetrici. Quelli del lato destro sono visibilmente più bassi di quelli sul lato sinistro, in modo che il tubo sella sia “bloccato” in quattro diversi punti. A detta dell’azienda questo design migliora la trazione e il controllo, offrendo maggiore stabilità e trazione.
In questa foto di notano bene i foderi posteriori disassati, cioè collegati al tubo sella in 4 diversi puntiIn questa foto di notano bene i foderi posteriori disassati, cioè collegati al tubo sella in 4 diversi punti
Forcellino UDH, cavi integrati
Vito è nata dai feedback del team Fas Airport Services Guerciotti Premac, da cui sono arrivate alcune importanti indicazioni. Tra queste la compatibilità del telaio con il forcellino UDH, il nuovo standard soprattutto nei gruppi dedicati al fuoristrada.
C’è poi anche l’integrazione totale dei cavi, che contribuisce all’estetica pulita della bici come anche all’aerodinamica, sempre più importante anche nel ciclocross. Inoltre proprio in questa disciplina garantisce l’ulteriore vantaggio di proteggere meglio il telaio dagli agenti esterni come fango e acqua. Il telaio Vito è disponibile sia con manubrio tradizionale (manubrio e attacco manubrio), che con cockpit integrato QTC in carbonio, forse la scelta che meglio si allinea all’estetica generale.
Oltre alla tipica livrea gialla di Guerciotti, Vito è disponibile in altri due colori. Uno è in bicolore salviaL’altro è il bianco perla con dettagli tricoloriOltre alla tipica livrea gialla di Guerciotti, Vito è disponibile in altri due colori. Uno è in bicolore salviaL’altro è il bianco perla con dettagli tricolori
Colori e peso
Il telaio Vito è presenta in tre differenti colori. Salvia, Bianco con dettagli tricolore (usata dal campione italiano Patrik Pezzo Rosola) e nella versione Team, con una base giallo brillante.
Infine il peso. Il nuovo telaio di Guerciotti è davvero leggero, ulteriore prova dell’attenzione alla perfomance messa dall’azienda: solo 830 grammi.
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Un ridimensionamento del team? Nelle ultime settimane era circolata questa voce, a proposito del Fas Airport Services-Guerciotti. Considerando le notizie riguardanti suoi atleti approdati in altri team, come Gioele Bertolini, sembrava che la squadra considerata il riferimento del panorama italiano dovesse quantomeno rivedere programmi e aspettative. Niente di più falso, il team prosegue il suo cammino passando per un’opera di rinnovamento, questo sì, ma le ambizioni sono sempre molto alte.
Paolo e Alessandro Guerciotti con la new entry Patrick Rosola Pezzo (foto team)Paolo e Alessandro Guerciotti con la new entry Patrick Rosola Pezzo (foto team)
Tanti cambiamenti per crescere
Alessandro Guerciotti ammette che gli ultimi mesi sono stati perlomeno impegnativi con molti cambiamenti in essere: «Abbiamo dovuto lavorare molto ma alla fine direi che il livello del team (presente domani alla seconda prova del Giro delle Regioni, ndr) è sempre molto competitivo, anzi secondo me da un certo punto di vista è cresciuto rispetto all’anno scorso.
«Proprio la scorsa settimana abbiamo tesserato il campione italiano juniores Patrick Pezzo Rosola, che subito ha messo la sua firma nella prova inaugurale della stagione a Illnau, in Svizzera. Con lui alla fine abbiamo tre figli d’arte: lui con due campioni per genitori, la figlia di Luca Bramati e la figlia di Franco Pellizzotti e tra l’altro anche Giorgia ha esordito con un successo».
A Illnau (SUI) subito due vittorie per il team italiano con la Pellizotti e con Rosola Pezzo (foto team)A Illnau (SUI) subito due vittorie per il team italiano con la Pellizotti e con Rosola Pezzo (foto team)
Come numeri cambia qualcosa?
Direi di no nel senso che siamo presenti in tutte le categorie. Avremo un elite che al posto di Bertolini è Federico Ceolin. Torna da noi e per come sta crescendo dico che può competere tranquillamente con Fontana, Bertolini e gli altri di vertice. Tra gli under 23 abbiamo ancora Tommaso Ferri, come l’anno scorso. E’ un corridore che può farsi vedere bene nelle gare nazionali e darci il suo contributo per il campionato italiano team relay. Di Pezzo Rosola c’è poco da dire…
Diciamolo ugualmente…
E’ il campione italiano (e il nostro team avrà così ancora una maglia tricolore), si è già distinto con podi internazionali e potrebbe anche essere l’Agostinacchio di turno. Per questo gli faremo fare un percorso uguale a quello che abbiamo fatto fare a Mattia. Con lui Francesco Dell’Olio che è un junior primo anno ma che tra gli allievi è sempre andato al podio. Su strada è andato fortissimo e si sa che se emergi d’estate, lo farai anche d’inverno e viceversa.
Patrick Rosola Pezzo ha riportato la maglia tricolore nel team guidato da Luca Bramati (foto team)Patrick Rosola Pezzo ha riportato la maglia tricolore nel team guidato da Luca Bramati (foto team)
E fra le donne?
Intanto abbiamo Lucia Bramati che passa elite andando a completare una categoria nella quale non eravamo presenti la scorsa stagione. Poi abbiamo confermato Elisa Ferri che tra le juniores ha fatto benissimo e passa under con tante aspettative e avremo Beatrice Fontana che è all’ultimo anno nella categoria, seconda all’italiano dell’anno scorso. Quindi diciamo che abbiamo due atlete che, nel caso la Corvi dovesse rinunciare alla stagione, possono essere protagoniste. Fra le juniores abbiamo la Pellizotti, anche lei già in evidenza al primo anno anche all’estero e sulla quale puntiamo forte come su Pezzo Rosola. Inoltre c’è una new entry, Nicole Righetto che a livello giovanile ha vinto quattro campionati italiani, due da esordiente e due da allieva, quindi in prospettiva è una delle atlete più interessanti del panorama.
Coprite quindi tutte le categorie, puntate a fare l’en plein ai tricolori?
Non voglio fare proclami, diciamo che abbiamo una squadra di 9 elementi, 5 donne e 4 uomini, molto competitiva dappertutto, che sicuramente può puntare al titolo tricolore nella staffetta, al quale teniamo molto. Secondo me comunque il team è un gradino superiore all’anno scorso e parliamo di un team 2024-25 che aveva colui che è diventato campione del mondo…
Dopo un’ottima stagione nella mtb, Giorgia Pellizotti punta in alto anche a livello internazionale (foto team)Dopo un’ottima stagione nella mtb, Giorgia Pellizotti punta in alto anche a livello internazionale (foto team)
Nella ristrutturazione del team, che chiaramente richiede tempo e impegno, c’è stato qualche momento di difficoltà che avete affrontato e che ha portato alle voci di un ridimensionamento?
Nella costruzione del team sì. Sapendo chi andava via, chi era ingaggiato dai grande team. Lo ammetto senza timori, ma io lo reputo anche abbastanza normale, nell’ordine delle cose: al nostro livello fare il ciclocross diventa sempre più difficile. Un Agostinacchio ad esempio non puoi trattenerlo, non puoi competere con i team della massima serie che dal nulla possono creare una struttura concorrenziale anche nel ciclocross. Devi solo sperare che vada a finire in un team dove non fanno attività ciclocrossistica e quindi si debbano appoggiare a una squadra già esistente.
Dispiaciuti che sia andato via?
Ci sarebbe piaciuto averlo ancora con noi per un anno, ma non si sono create le condizioni. Lo stesso Pezzo Rosola lo abbiamo rincorso per un paio di mesi siamo andati a definirlo a fine agosto, perché aveva contatti con altre squadre e poi ha fatto la scelta secondo me più sensata per essere in una squadra italiana che possa fargli fare una attività internazionale.
Dopo l’esordio in Svizzera, il team Guerciotti seguirà lo sviluppo friulano del Giro delle Regioni (foto Facebook)Dopo l’esordio in Svizzera, il team Guerciotti seguirà lo sviluppo friulano del Giro delle Regioni (foto Facebook)
Che cosa rispondi allora a chi preconizzava un calo?
Noi partiamo con gli stessi presupposti del settembre 2024. Chi allora si sarebbe potuto aspettare che Agostinacchio potesse vincere mondiale ed europeo e che Bertolini vincesse un altro campionato italiano? Oggi invece abbiamo un corridore, Ceolin, che è comunque ai livelli di Bertolini e anziabbiamo una visibilità maggiore, non solo a livello juniores uomini, ma anche donne. Possiamo giocare le nostre carte in tutte le categorie. Insomma, secondo me la squadra è molto più competitiva. In futuro sarà sempre più difficile tenere questo livello.
Per voi però avere questo livello è fondamentale, anche come marketing per l’azienda considerando la diffusione delle vostre bici…
E’ vero, per noi la passione è legata a doppio filo a un discorso tecnico. La squadra la utilizziamo anche come veicolo per proporre nuovi prodotti e far conoscere l’azienda. I successi di Casasola prima e di Agostinacchio poi hanno indotto un bell’incremento di vendite in Belgio, Guerciotti è tornata a essere molto visibile come marchio, molto richiesto. Quindi appunto è importante che la squadra rimanga e lo faccia a un livello degno.
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La notizia era nell’aria da una decina di giorni, esattamente dalla giornata inaugurale di Italian Bike Festival in quel di Misano, quando Guerciotti ha annunciato che a distanza di due anni dall’ultima volta tornerà ad organizzare i Campionati Italiani di Ciclocross.
La prossima rassegna tricolore andrà in scena sabato 10 e domenica 11 gennaio 2026. Coinvolgerà tutte le categorie federali, ad eccezione di esordienti ed allievi, passando per juniores, under 23, elite e amatori, e rappresenterà il momento clou della stagione crossistica italiana.
Il campionato italiano di ciclocross del 2025 si è svolto a Faè di Oderzo, in provincia di TrevisoIl campionato italiano di ciclocross del 2025 si è svolto a Faè di Oderzo, in provincia di Treviso
Doppia veste
I prossimi Campionati Italiani di ciclocross saranno validi come come 46° edizione del Gran Premio Guerciotti, storica competizione di livello nazionale e internazionale, e come 16° edizione del Brugherio CX International, evento che nel corso degli anni ha saputo conquistare un posto di rilievo nel calendario UCI.
Ad ospitare l’intera manifestazione sarà il Parco Increa di Brugherio, in provincia di Monza e Brianza. Una location perfetta per una rassegna tricolore. Il tracciato, interamente disegnato all’interno del Parco Increa, si preannuncia altamente spettacolare e tecnico, con curve, rilanci, salite e tratti da interpretare con grande abilità. Un contesto ideale per assegnare le ambitissime maglie tricolori e per offrire al pubblico due giornate di sport e adrenalina ai massimi livelli.
Il Gran Premio Guerciotti torna ad essere prova valevole per il campionato italiano due anni dopo l’ultima voltaIl Gran Premio Guerciotti torna ad essere prova valevole per il campionato italiano due anni dopo l’ultima volta
Parla Guerciotti
Micaela Guerciotti, responsabile Marketing e Comunicazione del team Sportivo Fas Airport Services–Guerciotti–Premac, non ha mancato di sottolineare come sia motivo di orgoglio poter tornare a organizzare un Campionato Italiano:
«Siamo orgogliosi di riportare i Campionati Italiani alle porte di Milano – ha dichiarato Micaela Guerciotti – la città che ha visto nascere la nostra azienda nel 1964 e che è stata teatro di alcune tra le edizioni più spettacolari del Gran Premio Guerciotti, dalle prime svoltesi al Parco Lambro a quelle più recenti presso l’Idroscalo. La partnership con Brugherio CX International e la grande competenza ed entusiasmo del suo team renderà questa edizione dei Campionati Italiani capace di offrire uno spettacolo di altissimo livello».
Alle parole di Micaela Guerciotti hanno fatto seguito quelle del fratello Alessandro, Team Manager del team Fas Airport Services–Guerciotti–Premac:
«A distanza di soli due anni ci ritroviamo a riorganizzare un altro campionato italiano – ha dichiarato Alessandro Guerciotti – Anche in questa occasione, ci troveremo a rivestire il doppio ruolo sia di società organizzatrice che di team in gara, puntando a trionfare nelle diverse categorie presenti ai nastri di partenza. Il Parco Increa rappresenta uno dei percorsi, se non il percorso, più spettacolare del circuito italiano, e lo sarà anche in questa edizione grazie anche al livello e all’impegno tecnico di tutti i partecipanti, che sarà elevatissimo. Come accade per ogni Gran Premio Guerciotti, daremo la massima copertura TV anche per quella giornata. Come Team ci presenteremo ai nastri di partenza con l’obiettivo di riconfermarci per il quarto anno consecutivo vittoriosi nel team relay e faremo in modo di ripetere la tripletta conquistata a Faè di Oderzo nel 2025».
Alessandro e Micaela GuerciottiAlessandro e Micaela Guerciotti
Parola alla padrona di casa
Rosa Digioia, Presidente di MTB Increa Brugherio, nel ruolo di “padrona di casa” dei prossimi Campionati Italiani di ciclocross si è espressa con queste parole:
«Siamo orgogliosi di partecipare all’organizzazione del Campionato Italiano di Ciclocross 2026 che si terrà al Parco Increa di Brugherio il 10 e 11 gennaio. Questa sarà la prima edizione che si svolgerà in questo magnifico luogo, con un percorso che nel corso degli anni è sempre stato apprezzato per essere unico e completo per la disciplina. Ospitare il Campionato Italiano al Parco Increa è un’emozione unica per noi e non vediamo l’ora di accogliere tutti gli atleti e i team per questo evento che speriamo possa essere indimenticabile. Ci vediamo il 10 e 11 gennaio per una grande festa del ciclocross!»
Guerciotti lancia il modello Brera dedicato alla specialità gravel. Una bici che può affrontare qualsiasi terreno, leggera e confortevole con freni a disco
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Quando il gravel sbarcò… in città, furono tanti quelli che credettero di avere di fronte una bici da ciclocross con qualche accorgimento tecnico in più. Altri credettero di riconoscervi i tratti di una mountain bike più leggera e altri ancora pensarono a una bici da strada rinforzata per andare sugli sterrati. In Guerciotti probabilmente iniziarono a sorridere, avendo in casa tutto il know-how necessario per interpretare il nuovo corso del ciclismo.
Per Guerciotti infatti, il gravel è l’evoluzione di decenni di esperienza maturati nel ciclocross, dove fango, sabbia e rilanci violenti hanno plasmato negli anni decine di modelli vincenti che hanno fatto la storia. Per questo, uniti i puntini e sommate le esperienze, inizialmente nacque Greto: di fatto una delle prime gravel italiane.
Anima Caramello: monocorona e cerchi ad alto profiloAnima Nero, questa volta ci sono deragliatore e doppia corona anterioreAnima verde, la terza versione: anche qui integrazione totale dei caviAnima Caramello: monocorona e cerchi ad alto profiloAnima Nero, questa volta ci sono deragliatore e doppia corona anterioreAnima verde, la terza versione: anche qui integrazione totale dei cavi
Da Greto ad Anima
Ma il ciclismo non è lo sport di chi si ferma e così, chilometro dopo chilometro e un feedback dopo l’altro, è nata la nuova Anima. E’ stata spoilerata e annunciata a fine luglio sui social dell’azienda milanese. Per toccarla con mano bisognerà invece aspettare l’Italian Bike Festival, che si svolgerà a Misano dal 5 al 7 settembre.
Anima è la nuova interpretazione del gravel da parte di Guerciotti. Un mezzo per il fuoristrada, che però non rinuncia alla precisione e alla reattività di una bici che nasce concettualente e tecnicamente strizzando l’occhio all’agonismo. Il telaio è infatti in fibra di carbonio Mitsubishi T65 e costruito con tecnologia EPS (Expanded Polypropylene System). Così realizzata, la struttura ha una compressione ottimale del carbonio, riduce al minimo (si potrebbe dire che elimina) microfori e resina in eccesso. Se ne ottengono la massima rigidità, il controllo degli spessori e un peso di soli 830 grammi. In cambio non si rinuncia alla possibilità di prestazioni eccellenti su ogni fondo: anche il più sconnesso.
L’integrazione totale dei cavi, unita al colpo d’occhio dei cerchi ad alto profilo, abbina performance assoluta ad un’estetica pulita ed elegante. Ogni dettaglio è studiato per affrontare ogni tipo di situazione con la stessa sicurezza, siano essi i percorsi tecnici, gli sterrati veloci, salite e tratti vallonati.
I foderi posteriori asimmetrici, che Anima mutua da Vito, danno a questa Guerciotti un senso di grande aggressivitàI foderi posteriori asimmetrici, che Anima mutua da Vito, danno a questa Guerciotti un senso di grande aggressività
Il segreto sta nel carro
Il bello sta (quasi) tutto nel carro. Anima condivida geometrie e struttura con Vito, la bici racing dedicata al cross, con i suggestivi e innovativi foderi posteriori asimmetrici, che vengono fissati in quattro punti, migliorando trazione e controllo soprattutto nei tratti più tecnici. Bisogna ammetterlo: con quei cerchi ad alto profilo e quelle lame al posteriore, il senso della velocità è davvero prepotente.
Anche il piantone, che ricorda le linee delle più filanti bici da strada, ottiene il duplice vantaggio di migliorare l’aerodinamica e insieme di ammortizzare le sollecitazioni della guida più veloce. Esso può accogliere il deragliatore, nell’eventualità di una doppia corona, ma anche un semplice guidacatena casomai si puntasse sulla monocorona.
La Guerciotti Anima del 2025 strizza l’occhio al fuoristrada più sconnesso e insieme veloceLa Guerciotti Anima del 2025 strizza l’occhio al fuoristrada più sconnesso e insieme veloce
Fino a pneumatici da 47
La scatola del movimento centrale T47-86, abbinata ai posteriori orizzontali a loro volta disassati, conferisce una rigidità strutturale eccezionale. La bici è così pronta al rilancio e precisa nei tratti tecnici. L’utilizzo del forcellino con sistema UDH garantisce una maggiore solidità e resistenza e permette il montaggio dei gruppi di nuova generazione. Anima può montare coperture fino a 47 mm ed è anche disponibile nella versione con manubrio integrato QTC in carbonio.
Anima è una gravel cattiva e seducente. E’ tecnica, essenziale, evoluta. E’ la perfetta tentazione per chi cerca una bici da competizione capace di adattarsi a ogni tipo di sfida, dentro e fuori dai percorsi battuti.
Guerciotti presenta un nuovo modello dedicato a chi ricerca una bici dall’animo racing ma che possa abbracciare un bacino di utenza maggiore: si chiama Veloce SLR e permette al marchio milanese di compiere un passo importante in termini di evoluzione tecnica. Stiamo parlando di una bicicletta con delle geometrie e un design votati in maniera estrema al racing e alla ricerca di prestazioni di alto livello. I passi in avanti fatti dal marchio milanese sono arrivati in termini di materiali e forme ancora più accattivanti. La principale novità, una nuova finitura in carbonio, si presenta nella parte del carro posteriore.
«All’inizio – racconta Micaela Guerciotti, marketing director dell’azienda – l’intento era di avere una bici che fosse l’evoluzione della Veloce S, poi però abbiamo arricchito il progetto e abbiamo deciso di realizzare un modello che si inserisse a tra la Veloce S ed il nostro modello top di gamma l’Eclipse S».
La Veloce SLR prevede un design pulito anche grazie ai cavi totalmente integratiIl carro posteriore è uno dei punti di forza del nuovo modello di GuerciottiLa Veloce SLR prevede un design pulito anche grazie ai cavi totalmente integratiIl carro posteriore è uno dei punti di forza del nuovo modello di Guerciotti
Carbonio
La scelta del materiale per realizzare il telaio della Veloce SLR è ricaduta sul carbonio Mitsubishi T45 con finitura UD. In questo modo la rigidità risulta aumentata così come le performance in velocità e percorrenza rispetto al modello Veloce. Il movimento centrale utilizzato è il T47 BSA che migliora ulteriormente la stabilità del telaio consentendo all’utente di montare qualsiasi tipo di pedivella.
A livello di design il telaio presenta un tubo sterzo molto ampio in modo da donare una migliore aerodinamicità, inoltre Guerciotti ha previsto l’utilizzo del nuovo forcellino con sistema UDH al fine di garantire un’elevata resistenza.
«Il carbonio scelto – continua Micaela Guerciotti – è il T45 di Mitsubishi, abbiamo deciso di collaborare ancora insieme perché la qualità dei loro prodotti ci permette di avere un telaio all’avanguardia. Anche la grafica è rivolta a valorizzare il carbonio T45 e le sue linee. Infatti nella parte del carro posteriore la verniciatura esalta le linee e ne valorizza la finitura».
La Veloce SLR è una bici racing ed è già risultata vincente ai campionati italiani juniores femminili con Matilde Rossignoli del Team BFT Burzoni (photors.it)La Veloce SLR è una bici racing ed è già risultata vincente ai campionati italiani juniores femminili con Matilde Rossignoli del Team BFT Burzoni (photors.it)
Nei dettagli
La Veloce SLR prevede il passaggio dei cavi totalmente integrato per una pulizia delle linee senza paragoni arricchendo ulteriormente l’aspetto estetico di una bici nata per la velocità e la ricerca della massima aerodinamicità. Il tubo sterzo ampliato permette al ciclista di avere una guida sicura con un inserimento in curva preciso e reattivo.
Il reggisella è disponibile in tre versioni offset: 0, -25 millimetri e -35 millimetri per rispondere in modo puntuale alle diverse esigenze di seduta dell’utente. Il telaio è compatibile con tutti i gruppi. A catalogo sono state previste le seguenti tre opzioni: Shimano Ultegra 8170 Di2 a 12 velocità, Shimano Dura Ace 9270 Di2 a 12 velocità e SRAM Red AXS 2×12.
«La Veloce SLR – conclude Micaela Guerciotti – è una bici dotata di un animo racing ma rimane alla portata di diversi soggetti. Questo modello lo forniamo anche alle squadre giovanili, juniores principalmente, una testimonianza delle sue qualità tecniche. Ai recenti campionati italiani juniores femminili la Veloce SLR ha trionfato insieme a Matilde Rossignoli del team BFT Burzoni VO2 Team Pink».
Le colorazioni previste da Guerciotti sono tre: rosso/nero, bianco/azzurro e bianco/nero.
In occasione dell’ultima edizione di Italian Bike Festival siamo stati testimoni diretti dell’ufficializzazione di una nuova interessante partnership tecnica che ha coinvolto Vittoria Group e Guerciotti. A ufficializzarla erano stati personalmente Stijn Vriends, Presidente & CEO di Vittoria Group, e Alessandro Guerciotti, alla guida dell’azienda di famiglia insieme alla sorella Micaela e a papà Paolo.
Grazie all’accordo raggiunto, a partire dall’attuale stagione ciclocrossistica, in pieno svolgimento, il team FAS Airport Services–Guerciotti–Premacha come nuovo sponsor tecnico il marchio di tubolari A Dugast, che dal 2021 fa parte di Vittoria Group. Nello stesso tempo l’azienda di Brembate ha ospitato presso il suo Vittoria Park la 45° edizione del Trofeo Mamma e Papà Guerciotti.
Anche il campione europeo juniores Mattia Agostinacchio sta affrontando questa stagione con i copertoni A DugastAnche il campione europeo juniores Mattia Agostinacchio sta affrontando questa stagione con i copertoni A Dugast
Il top del ciclocross
Per tutti gli appassionati di ciclocross, A Dugast è un punto di riferimento. Fin dagli anni novanta ha rappresentato una scelta quasi obbligata da parte dei più forti ciclocrossisti al mondo, in alcuni casi disposti a pagare a proprie spese questi prodotti, pur di competere con i tubolari A Dugast.
Come dicevamo, da questa stagione i tubolari A Dugast sono montati su tutte le biciclette del catalogo Guerciotti appartenenti alla gamma ciclocross. La scelta di equipaggiare le biciclette Guerciotti con i tubolari Dugast ha portato fin da subito ottimi risultati, a partire dal titolo europeo conquistato da Mattia Agostinacchio, autore fin qui di una stagione davvero strepitosa costellata da diversi successi anche a livello internazionale.
Tanti i modelli a disposizione del team FAS Airport-Guerciotti-Premac, utili su ogni terrenoTanti i modelli a disposizione del team FAS Airport-Guerciotti-Premac, utili su ogni terreno
Il meglio di A Dugast
Dugast mette a disposizione di tutti gli atleti del team FAS Airport Services-Guerciotti-Premac diversi modelli, tutti pensati per garantire le massime prestazioni anche a fronte di percorsi particolarmente accidentati. La gamma Typhoon è quella più utilizzata per percorsi misti, il modello Rhino è ideale per i percorsi con elevato tasso di fango, mentre lo Small Bird è la soluzione ideale per i percorsi fangosi definiti intermedi. La gamma Pipisquallo è invece utilizzata per percorsi che prevedono la presenza di sabbia, proprio come Zonhoeven, prova di Coppa del Mondo dove Mattia Agostinacchio è stato l’assoluto dominatore.
Da parte loro gli atleti del team FAS Airport Services – Guerciotti – Premac, a partire dal “veterano” Gioele Bertolini, non hanno mancato di fornire alla stessa Vittoria feedback molto utili per garantire uno sviluppo prodotto sempre più accurato e la realizzazione di soluzioni in grado di offrire elevate prestazioni.
Spesso per comodità, o anche per semplice pigrizia, siamo abituati a utilizzare l’espressione “Team Guerciotti” per riferirci alla FAS Airport Services-Guerciotti-Premac, la formazione guidata da Paolo e Alessandro Guerciotti, punto di riferimento del ciclocross tricolore. Giustamente in più di una occasione dal team ci è arrivata la richiesta di utilizzare il nome per esteso, anche per ringraziare gli sponsor che con il loro tangibile sostegno permettono alla formazione giallonera di svolgere al meglio la propria attività agonistica.
Il team FAS Airport Service-Guerciotti-Premac è il punto di riferimento nel ciclocross italiano (foto Giorgio De Negri)Il team FAS Airport Service-Guerciotti-Premac è il punto di riferimento nel ciclocross italiano (foto Giorgio De Negri)
Tanto ciclismo
Fra gli sponsor della FAS Airport Services-Guerciotti-Premac un ruolo primario è svolto proprio da Premac, azienda bresciana specializzata nella realizzazione di sottofondi con sistemi e materiali innovativi nel campo dell’isolamento termico ed acustico. Il nome Premac nasce da “premiscelati a macchina”. A guidare l’azienda fondata nel 2005 troviamo Angelo Tonoli, che due anni fa ha deciso di mettere il suo nome sulle maglie del team della famiglia Guerciotti.
L’azienda bresciana è sponsor di altri due team. Stiamo parlando della formazione femminile Isolmant-Premac-Vittoria, guidata da Giovanni Fidanza, e della Biesse-Carrera, impegnata nella categoria Continental e che ha in Simone Boifava il nuovo presidente.
A unire la FAS Airport Services-Guerciotti-Premac alla Isolmant-Premac-Vittoria non è solamente lo sponsor comune, Premac appunto, ma anche il marchio di bici. Entrambe le formazioni gareggiano su biciclette Guerciotti.
Il 2025 porterà in “dote” alla Premac una nuova formazione. Si tratta della Salus Seregno impegnata nella categoria juniores.
Tra le atlete spicca anche Nelia Kabetaj, campionessa nazionale albanese (foto Flaviano Ossola)Tra le atlete spicca anche Nelia Kabetaj, campionessa nazionale albanese (foto Flaviano Ossola)
Tutti importanti
Risulta molto difficile per Angelo Tonoli stilare una classifica di importanza fra i team da lui sponsorizzati.
«Come squadre sono tutte importanti allo stesso modo per me – racconta Angelo Tonoli – è diverso il rapporto strettamente personale. Ad esempio Davide Boifava è un mio amico da tanti anni, mi ha trascinato nella Biesse-Carrera e altri progetti ciclistici. Io quando penso a Boifava sono contento di aiutarlo a vincere, non tanto alla pubblicità che mi faccio. La stessa cosa per Giovanni Fidanza, grazie al quale mi sono altresì avvicinato al mondo Guerciotti. Tutti alla pari con uno scopo: formare gli atleti, donne e uomini, prepararli ad avere responsabilità maggiori».
Su strada l’azienda bresciana affianca le ragazze della Isolmant-Premac-VittoriaSu strada l’azienda bresciana affianca le ragazze della Isolmant-Premac-Vittoria
Gioia Agostinacchio
Gli ultimi mesi del 2024 hanno regalato alla Premac una soddisfazione davvero speciale grazie a Mattia Agostinacchio, campione europeo juniores nel ciclocross.
«Mattia Agostinacchio si è laureato campione d’Europa e per noi sponsor la gioia è immensa. Paolo e Alessandro Guerciotti, grazie a Mattia, hanno completato un mosaico. Il palmares della squadra abbondava di titoli nazionali e Mondiali, quello Europeo mancava. Di colpo è arrivato quello di Mattia nella gara individuale di cross. Senza dimenticare l’altro Europeo, quello di team relay, ottenuto dallo stesso Mattia Agostinacchio con suo fratello Filippo e Lucia Bramati. Gli ho portato bene».
Angelo Tonoli è alla guida dell’azienda Premac dal 2005 (foto Ossola)Angelo Tonoli è alla guida dell’azienda Premac dal 2005 (foto Ossola)
Un pensiero per i giovani
Lasciamo allo stesso Angelo Tonoli la chiusura parlando dei giovani e non solo: «Ciò che conta è contribuire alla loro crescita. La consapevolezza che Mattia Agostinacchio e gli altri boys di Guerciotti siano orgogliosi di avere il nostro marchio sulla maglia è un premio. La serietà professionale dei ragazzi è un altro premio. La loro gioia dopo che hanno dato tutto nelle competizioni è ulteriore premio. Non tollero il doping: fa del male all’atleta, a chi lo sponsorizza e in generale al ciclismo».
Gaia Tormena fa un altro passo vero la multidiciplina e dopo la pista prova la crono. Lo fa con una bici Guerciotti. Obiettivo: il tricolore di specialità
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Guerciotti allarga ancora di più il suo sguardo sui team giovanili arrivando a fornire le biciclette per la stagione 2025 anche alla SC Padovani Polo Cherry Bank, neonata formazione continental veneta. Anche i ragazzi guidati dal presidente Galdino Peruzzo, affiancato da Scarso e Ongarato con Alessandro Petacchi come team manager, correranno con l’iconico modello dell’azienda milanese: la Eclipse S. Per i corridori della SC Padovani però, Guerciotti ha deciso di fare le cose in grande, con una bicicletta in edizione limitata e impreziosita da una livrea unica e affascinante (in apertura photors.it).
Livrea speciale realizzata da Guerciotti per la Eclipse S della SC Padovani Polo Cherry Bank (photors.it)Livrea speciale realizzata da Guerciotti per la Eclipse S della SC Padovani Polo Cherry Bank (photors.it)
L’allestimento
Guerciotti, in occasione della stagione 2025 ha messo mano al modello Eclipse S, perfezionandolo e rendendolo ancora più iconico e performante. La fibra di carbonio è cambiata e si è passati alla Mitsubishi T65. Il peso del telaio è di soli 730 grammi, ma la sua resistenza alle pressioni è aumentata.
Le Guerciotti Eclipse S, utilizzate dai corridori della SC Padvani Polo Cherry Bank, tra cui spiccano il velocista Lorenzo Ursella e il giovane pistard Ares Costa, montano un gruppo Shimano Ultegra con guarniture Dura Ace. La sella e il nastro manubrio sono forniti da Prologo, mentre le borracce e portaborracce da Elite. Le bici saranno completate dalla gamma di ruote Ursus con coperture Vittoria.
«La collaborazione con la Sc Padovani Polo Cherry Bank è per noi molto stimolante – ha detto Alessandro Guerciotti – perché si tratta di un team di alto livello sempre alla ricerca dei migliori prodotti presenti sul mercato. Siamo certi che in sella alle nostre Eclipse S gli atleti avranno la possibilità di esprimere al meglio tutto il proprio potenziale».
La Eclipse S è realizzata con una nuova fibra di carbonio, che porta il peso del telaio a soli 730 grammi (photors.it)Il manubrio è fornito da QTC, mentre il nastro è Prologo (photors.it)La Eclipse S è realizzata con una nuova fibra di carbonio, che porta il peso del telaio a soli 730 grammi (photors.it)Il manubrio è fornito da QTC, mentre il nastro è Prologo (photors.it)
Pronti? Via!
I 14 atleti che compongono il roster della SC Padovani Polo Cherry Bank in questi giorni si sono trovati ad Abano Terme, in provincia di Padova, per dare inizio alla stagione 2025. Pedaleranno e testeranno le loro Eclipse S sulle strade dei Colli Euganei in un primo ritiro in preparazione agli impegni del nuovo anno.
«Guerciotti è un partner fondamentale per il nostro team: abbiamo a disposizione una bicicletta molto performante a cui abbiamo abbinato una verniciatura in edizione limitata che darà un tocco di fascino in più al nostro ritorno in gruppo – ha sottolineato il vice presidente del team Martino Scarso – gli atleti si sono rivelati subito entusiasti di questa bella novità e sono certo che anche ai tanti appassionati che ci seguono e ci sostengono piaceranno molto le nostre nuove bici con cui puntiamo ad essere protagonisti da subito».
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A chi come noi di bici.PRO ha avuto l’opportunità di essere presente domenica 1 dicembre al 45° Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti, non sarà certo passata inosservata una bella novità che ha interessato il team FAS Airport Services-Guerciotti-Premac. Mentre si svolgeva la gara riservata alle donne open, lo speaker della manifestazione ha chiamato vicino a se per una breve intervista Maurizio Schiavon, co-titolare con il fratello Franco dell’azienda Selle SMP.
E’ stata quella l’occasione per ufficializzare una partnership tecnica davvero importante fra il team milanese e l’azienda padovana. Da quest’anno le biciclette in dotazione ai ragazzi del team guidato da Paolo e Alessandro Guerciotti possono infatti contare sul supporto tecnico di Selle SMP.
Alessandro Guerciotti insieme a Elisa Bianchi ed Elisa Ferri, le juniores che hanno dominato il Trofeo Guerciotti domenica 1 dicembreAlessandro Guerciotti insieme a Elisa Bianchi ed Elisa Ferri, le juniores che hanno dominato il Trofeo Guerciotti domenica 1 dicembre
Eccellenza italiana
Senza timori di essere smentiti, possiamo tranquillamente affermare che oggi il marchio Selle SMP rappresenta un punto di riferimento nel mondo delle selle, con modelli in grado di assecondare le esigenze di chi ama l’agonismo come di chi vede nella bicicletta un semplice mezzo di trasporto o di svago.
Selle SMP è da sempre legata al mondo del ciclocross, così come lo è la famiglia Guerciotti. Negli ultimi anni l’azienda di Casalserugo, comune del padovano, ha investito molto nel ciclocross. Una scelta che ha reso il brand fortemente riconoscibile grazie ad un mix perfetto di eccellenza di prodotto, abile strategia di comunicazione ed investimenti mirati.
Gli atleti del team FAS Airport Services-Guerciotti-Premac correranno con le selle di Selle SMPGli atleti del team FAS Airport Services-Guerciotti-Premac correranno con le selle di Selle SMP
Il meglio di Selle SMP
Maurizio Schiavon ha commentato con queste parole la nuova collaborazione con la famiglia Guerciotti.
«Siamo orgogliosi di questa nostra nuova collaborazione e di pedalare al fianco del team FAS Airport Services-Guerciotti-Premac. Questo rappresenta non solo una nuova partnership, ma quello che vogliamo dare è un supporto concreto che permetterà agli atleti del team di affrontare le sfide future al massimo della loro performance».
I ragazzi del team potranno contare sui modelli F20C, VT20C e VT30C. Si tratta di selle progettate con un’attenzione particolare al fuori strada e nello specifico al ciclocross.
«Le nostre selle – ha aggiunto Maurizio Schiavon – permettono una maggiore libertà di movimento, facilitando i cambi di posizione rapidi e frequenti necessari nel ciclocross. Questo design, inoltre, contribuisce a migliorare il controllo della bicicletta e la stabilità, soprattutto in situazioni tecniche come le curve strette e i terreni viscidi e fangosi. La nostra tecnologia avanzata e la filosofia ergonomica “Designed on your body” mira a migliorare le prestazioni degli atleti permettendogli di concentrarsi completamente sulla competizione».
Mattia Agostinacchio si è di recente laureato campione europeo nella categoria juniores Mattia Agostinacchio si è di recente laureato campione europeo nella categoria juniores
Orgoglio Guerciotti
Lasciamo la chiusura ad Alessandro Guerciotti, team manager del team FAS Airport Services-Guerciotti-Premac: «Siamo orgogliosi e onorati che un’azienda leader del settore come Selle SMP abbia sposato il nostro team. Selle SMP, ma soprattutto la famiglia Schiavon, oltre a essere grandi intenditori di ciclismo, sono prima di tutto grandi appassionati di ciclocross. E questo lo dimostra il fatto di come negli anni hanno incrementato gli interventi in tutte le competizioni più importanti del panorama italiano.
«Possiamo sicuramente offrire ai nostri corridori dei prodotti di eccellenza e all’avanguardia per poter competere sui più importanti scenari nazionali e internazionali. Da parte nostra, non possiamo fare altro che portare risultati e ritengo che abbiamo iniziato nel migliore dei modi, poiché in questo inizio di stagione abbiamo conquistato due traguardi storici come il titolo europeo di Mattia Agostinacchio e la medaglia d’argento con suo fratello Filippo. Oltre ovviamente alle vittorie in tutte le classiche internazionali con i nostri corridori».