Eroica, il ciclismo d’altri tempi raccontato da Giancarlo Brocci

17.04.2022
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“Indice di luminosa virtù e di fermezza irremovibile, degno d’un eroe.” Questa è la definizione che si trova sul dizionario sotto la voce “eroica”. Questa parola però rappresenta molto di più. Un movimento, un evento che è stato ed è tutt’ora in grado di riportare il ciclismo fuori dall’asfalto, di nuovo sulle strade bianche. Un ritorno al ciclismo degli Eroi, con la lettera maiuscola, che hanno forgiato la disciplina delle due ruote con imprese e storie che ancora oggi segnano questo sport.

L’Eroica intesa come il gruppo di eventi, racchiude tutti i valori che il ciclismo di una volta era in grado di trasmettere. Con le rievocazioni e la sua continua evoluzione, è diventato oggi un concetto che definisce un modo di interpretare il ciclismo. Giancarlo Brocci, fondatore di Eroica, ci ha accompagnato nella storia di questo evento che ha influenzato il mondo e ora è presente in molti angoli del pianeta.

Giancarlo Brocci, ideatore e fondatore di Eroica (foto Facebook/Eroica)
Giancarlo Brocci, ideatore e fondatore di Eroica (foto Facebook/Eroica)

Atti d’amore

Parlando con Giancarlo Brocci si capisce fin da subito che questo concetto sia nato e cresciuto da una sua voglia di valorizzare ciò che gli stava intorno e che lo appassionava di più, il ciclismo di una volta

«Eroica è nata – dice Brocci – per due atti d’amore. Il primo, per come lo sport del ciclismo si andava perdendo. Stava diventando una produzione di spettacolo in mano ai manager che seguendo l’avvento dei diritti televisivi hanno indirizzato gli sport in una direzione volta alla spettacolarizzazione, in un cinema. Si stava perdendo quella che era l’essenza del ciclismo e che ha rappresentato per l’Italia.

«Il secondo atto d’amore era per il territorio. Il mio territorio. Il rischio era che tutto diventasse periferia e che le campagne si spopolassero. L’ambizione di alcune autorità era solo quella di di rimpolpare le città per portare più linfa al commercio cittadino. Uno degli input più genuini fu quello della salvaguardia delle strade bianche, che a quel tempo rappresentava per assurdo, un parametro di zona repressa».

La rievocazione è fedele e ha come prerogativa l’utilizzo di materiali antecedenti al 1987 (foto Facebook/Eroica)
La rievocazione è fedele e ha come prerogativa l’utilizzo di materiali antecedenti al 1987 (foto Facebook/Eroica)

La storia

Per capirne l’evoluzione e lo sviluppo della filosofia che oggi viene esportata nel mondo, bisogna fare un passo indietro e capire da dove è nata questa manifestazione.

«La prima edizione – racconta Brocci – è del 1997. Era un gadget gratuito della Gran Fondo Gino Bartali. La risposta fu di 92 partecipanti contro i 520 della GF. Alla prima edizione si poteva partecipare con qualsiasi bicicletta».

«Fatta il 5 ottobre. Andò sulla rivista a novembre. A quel tempo non poteva competere di certo con le Gran Fondo più affermate. Pian piano però fece notizia e si conquistò le pagine di carta stampata. Poi le copertine, perché era un’immagine particolare e unica.

«L’anno successivo – dice Brocci – si replicò e si aumentò di poco a 140 iscritti. Alla terza edizione però si incrementarono i partecipanti e si dovette resistere alla quasi normalizzazione, con l’evento che riscuoteva successo, ma senza una vera e propria esplosione. Io lo facevo per pura passione e divertimento. Non avevo in mente un progetto rivolto al puro guadagno».

Le strade bianche sono una motivazione in più per la riqualificazione e la conservazione di questi tratti distintivi (foto Facebook/Eroica)
Le strade bianche sono una motivazione in più per la riqualificazione de la conservazione di questi tratti distintivi (foto Facebook/Eroica)

Passo dopo passo

La crescita costante dell’evento dovuto alla sua unicità fece si che fosse costante ma senza un vero e proprio exploit. Ci sono però tre passaggi importanti che ne hanno determinato la sua affermazione a livello prima nazionale e poi internazionale. 

«Il primo step – spiega Brocci – fu una fase personale, in un periodo della mia vita dove potevo permettermi di sperimentare. Nel mio paese Gaiole in Chianti. Al tempo era una corsa in ottobre, che si preparava in due mesi. Con regole nostre, non competitive e con un’organizzazione semplice. La direttrice dell’Apt di Siena, Fiorenza Guerranti, aprì le porte del territorio che promuoveva e decidemmo di far passare parte degli itinerari anche per le strade intorno a Siena.

«Il secondo step fu nel 2004, quando arrivò il primo sponsor internazionale. Selle Royal che acquistò lo storico marchio inglese Selle Brooks. Per rilanciare il brand ci contattarono, e ci dissero che una manifestazione di quel tipo sembrava creata ad hoc per rilanciare il marchio. Così si presentarono con giornalisti europei e del Nord America e le prime foto e articoli iniziarono a fare il giro del mondo».

L’intuizione di Giancarlo Brocci di portare l’arrivo della prova riservata i pro’ in Piazza del Campo a Siena (foto Facebook/Eroica)
L’intuizione di Giancarlo Brocci di portare l’arrivo della prova riservata i pro’ in Piazza del Campo a Siena (foto Facebook/Eroica)

Eroica dei pro’

A chiudere il cerchio delle intuizioni che hanno portato Eroica ad essere quella che è diventata oggi, c’è la gara dei pro’. «Una mia idea – racconta Brocci – che prese forma nel 2005. Claudio Martini l’allora Presidente della Regione Toscana, mi dimostrò totale appoggio e mi spronò a fare dei progetti ancora più ambiziosi. I messaggi di supporto erano positivi e la Toscana in occasione dell’evento diventava un palcoscenico senza tempo.

«Così il 9 ottobre 2007 – dice – quell’idea prese forma e si partì da Gaiole in Chianti direzione Piazza del Campo di Siena con la Monte Paschi Eroica. Fu vinta da Aleksandr Kolobnev, con entusiasmo generale e condiviso da tutti i tifosi. A meno di cinque mesi ci fu la seconda edizione, il 7 marzo del 2008. Venne vinta da Fabian Cancellara davanti ad Alessandro Ballan. Un ordine d’arrivo che parlava da solo con il vincitore della Parigi-Roubaix davanti al vincitore del Fiandre.

«Questa immagine fece il giro del mondo e l’Eroica prese forma e il giusto palcoscenico. Da allora ci siamo potuti permettere di escludere nel 2009 le bici moderne. Questo ci fece passare da 3.300 iscritti a 2.200. La regola del partecipare con una bici antecedente al 1987 fu un limite iniziale che però già dall’anno successivo fece tornare i numeri a 3400 partecipanti, facendo partire una crescita costante fino agli 8.710 iscritti del 2021».

L’evento è presente anche sulle Dolomiti e sfrutta le strade bianche per evitare il traffico sui passi (foto Facebook/Eroica)
L’evento è presente anche sulle Dolomiti e sfrutta le strade bianche per evitare il traffico sui passi (foto Facebook/Eroica)

Eroica nel mondo

Eroica è quindi diventata sinonimo di valorizzazione del territorio e ritorno alle origini, ai valori di un ciclismo che si stava per dimenticare. Dall’estero questo messaggio è stato percepito e la voglia di replicarlo ha fatto sì che il brand Eroica venga continuamente esportato in tutto il mondo

«Siamo in Giappone e Sud Africa – afferma Brocci – e abbiamo successi clamorosi in Inghilterra. Per esempio a Goodwood i primi di agosto faremo la rievocazione della vittoria mondiale di Giuseppe Saronni del 1982. E ancora Germania, Spagna, Svizzera, Stati Uniti. Inoltre abbiamo creato la formula Nova Eroica che ha aperto un nuovo filone e piace molto. Consiste nella possibilità di utilizzare bici gravel e ha segmenti cronometrati.

«Siamo riusciti – conclude – a riportare la bici da corsa di nuovo fuori dall’asfalto. La necessità di trovare un contesto più tranquillo dovuto a un traffico sempre più arrogate. Un’altra motivazione è quella di recuperare strade che da inaccessibili possono tornare amiche delle due ruote. Per esempio noi faremo una Nova Eroica sul Gran Sasso. Abbiamo individuato insieme alla regione Abruzzo 53 km di strade, sistemate e recuperate. Io le chiamo “piste ciclabili naturali“. Allo stesso modo abbiamo lavorato per Eroica Dolomiti».

Il libro “Bartali, l’ultimo eroico. L’uomo di ferro nato per il Tour”, Minerva Edizioni (foto Facebook/Eroica)
Il libro “Bartali, l’ultimo eroico. L’uomo di ferro nato per il Tour”, Minerva Edizioni (foto Facebook/Eroica)

Gli eroi del passato

I concetti che Giancarlo Brocci snocciola sono ricchi di passione e si comprende il perché una manifestazione così caratteristica, riesca a riscuotere così tanto successo nel mondo

La sua ispirazione deriva dal ciclismo degli eroi e alla domanda: perché si chiama Eroica? La risposta è stata questa: «A suo tempo quel tipo di ciclismo era considerato ciclismo da eroi. Il mio ultimo libro “Bartali, l’ultimo eroico”, parla di un ciclismo che dal mio punto di vista è finito con lui (Gino Bartali,ndr) che poi è cambiato definitivamente con Fausto Coppi. Henri Desgrange al Tour de France voleva non solo il campione ma l’eroe. Ci sono stati campioni che riuscivano ad eccellere solo in quella competizione. Come Ottavio Bottecchia che vinse quasi solo in quella competizione.

«Henri Pélissier disse a Desgrange quando si ritirò dal Tour vinto da Bottecchia del 1924: “Voi non volete il purosangue, ma il mulo. Non volete i muscoli ma il callo”. Erano corse di resistenza. Il Tour che vinse Lucien Buysse fu il più lungo della storia del 1926 e contava 5745 chilometri. Erano corse da Eroi.

«Io ho fatto – conclude Brocci – tutti i lunghi delle corse più famose al mondo. Sono convinto che il lungo della Terra Eroica sia il più duro di tutti. Con i suoi 112 chilometri e quasi 4.000 metri di dislivello di strade bianche, con quelle bici, è una vera prova da eroi. Ci sono ciclisti che partono alle quattro del mattino e arrivano a notte inoltrata. Per questo, “La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa”. Non a caso l’ho chiamata Eroica, non placida…».

Terra Eroica, i percorsi permanenti per il gusto dell’impresa

29.03.2022
4 min
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Condivisione, amicizia e amore per il territorio. E’ da questi valori che prende forma Terra Eroica. Una mappatura permanente che tutela l’ambiente e le strade bianche famose in tutto il mondo. Dalla sua nascita, 25 anni fa, L’Eroica ha sempre fatto della passione per le due ruote il suo mezzo per legare i ciclisti di tutte le nazionalità.

Con questo progetto i percorsi permanenti de L’Eroica e Eroica Montalcino rappresentano il fil rouge tra la storia e la tradizione del ciclismo e il futuro, rimanendo ancorati ad un percorso che non viene contaminato dal passare del tempo.

La rievocazione storica de L’Eroica va in scena su queste strade ogni anno (foto Facebook/Eroica)
La rievocazione storica de L’Eroica va in scena su queste strade ogni anno (foto Facebook/Eroica)

I percorsi permanenti

I percorsi permanenti de L’Eroica e Eroica Montalcino rappresentano la vacanza a pedali ideale per migliaia di appassionati. L’intero percorso si snoda per 288 chilometri con 5.400 metri di dislivello nel cuore delle Terre di Siena attraverso il Chianti, le Crete Senesi e la Val d’Orcia. Un lungo viaggio nel leggendario paesaggio toscano.

Un’immersione in una terra senza tempo tra i sapori e i vini conosciuti in tutto il mondo. L’intento della rete è sviluppare una sinergia al servizio dei cicloturisti per un sistema integrato di opportunità. Le imprese del settore ricettivo, della ristorazione, dei servizi e della produzione di prodotti della filiera agroalimentare sono le protagoniste di Terra Eroica. L’obiettivo è rispettare principi di base quali il rispetto del territorio, l’ospitalità per il turista, la disponibilità a fornire servizi per l’assistenza del ciclista.

Sulle strade sono presenti Bike Point dove è possibile acquistare la mappa e i kit (foto Facebook/Eroica)
Sulle strade sono presenti Bike Point dove è possibile acquistare la mappa e i kit (foto Facebook/Eroica)

I benefici per il turismo

L’impatto economico sul territorio genererà posti di lavoro nel settore ricettivo e nuovi posti nei servizi collegati, come ad esempio le guide cicloturistiche. L’Eroica, da evento italiano, è sempre più un appuntamento diffuso in tutto il mondo, con oltre 10 tappe che coinvolgono più di 20.000 ciclisti all’anno. L’obiettivo è intercettare oltre 30.000 persone.

Terra Eroica è quindi la vacanza a pedali già scelta ogni anno da decine di migliaia di appassionati, costituisce un vero e proprio progetto di cicloturismo nei luoghi in cui è nata. Cioè la Toscana più bella dove strade bianche, paesaggi infiniti, eccellenze, cultura e forti passioni, storia millenaria e ciclismo rappresentano un’esperienza unica da vivere tutto l’anno.

La bellezza del territorio è a misura delle due ruote e per ogni utilizzatore (foto Facebook/Eroica)
La bellezza del territorio è a misura delle due ruote e per ogni utilizzatore (foto Facebook/Eroica)

Una vacanza su misura 

Prossimamente il sito internet di Terra Eroica consentirà di organizzare la propria vacanza a pedali, da uno a sette giorni. Dipende dalla preparazione fisica e soprattutto dal tempo che si vuole dedicare anche alle cartoline ed ai paesaggi che scorrono di fianco o che si scorgono all’orizzonte.

I percorsi permanenti si possono iniziare da qualsiasi comune attraversato. L’itinerario può essere completato durante tutto l’anno e con qualsiasi tipo di bici.

Presso i Bike Point Terra Eroica si possono acquistare la mappa e il kit per effettuare i percorsi permanenti al costo di 10 euro. In tutti i punti designati si potrà effettuare il timbro sulla tua mappa in modo da certificare l’impresa eroica.

I percorsi permanenti sono un valore aggiunto per la promozione del territorio toscano (foto Facebook/Eroica)
I percorsi permanenti sono un valore aggiunto per la promozione del territorio toscano (foto Facebook/Eroica)

Il Club per farne sempre parte

Ciclo Club Eroica nasce per aggregare e dar voce a una grande comunità di appassionati di ciclismo di tutto il mondo, non solo agli appassionati di bici storiche, ma anche a quelli che vivono la bicicletta da corsa con passione in ogni sua forma e stile. Il CCE rappresenta un modo di essere, una filosofia di vivere la bicicletta e condividere le proprie esperienze, le proprie conoscenze.

L’obiettivo del Club è crescere e dare l’opportunità a tutti i membri di fare esperienze eroiche. I soci hanno una vera società sportiva per partecipare attivamente tutto l’anno ad eventi ciclistici agonistici e ciclo turistici. Un Team composto da personale specializzato sarà disponibile per organizzare e fare assistenza negli eventi Eroica e eventi in collaborazione di Eroica.

Eroica

Eroica, l’evento senza tempo in continua evoluzione

08.03.2022
4 min
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“La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa. Lo spirito di Eroica è tutto nel fascino di quella che non è una semplice impresa sportiva, ma un vero e proprio stile di vita.” Con questa citazione viene descritto l’evento forse più caratteristico del panorama nazionale e internazionale. La rievocazione nasce dalla volontà di appassionati che dall’anno della sua creazione nel 1997, vede prima centinaia e poi migliaia di ciclisti percorrere le strade bianche delle colline toscane.

Un evento che negli anni si è allargato e paradossalmente innovato, rimanendo ancorato alle rigide regole di rievocazione storica. Dopo due anni difficili dovuti alla pandemia l’evento Eroica ha inoltre saputo rialzarsi e trarre benefici anche da questo periodo complicato. 

Come se per un giorno, il datario tornasse indietro di 60 anni (foto Facebook/Eroica)
Come se per un giorno, il datario tornasse indietro di 60 anni (foto Facebook/Eroica)

Che cos’è l’Eroica?

L’Eroica è una manifestazione cicloturistica d’epoca su strade bianche, nata nel 1997 in Toscana, a Gaiole in Chianti, dall’idea del fondatore Giancarlo Brocci. La partecipazione è riservata a bici d’epoca ed atleti con abbigliamento ispirato al ciclismo del passato. L’evento madre, L’Eroica, si svolge a Gaiole in Chianti ad ottobre e comprende cinque percorsi di diversa lunghezza e difficoltà (209 km, 135 km, 106 km, 81 km e 46 km).

Esistono anche altre manifestazioni, le due principali sono Eroica Montalcino e Nova Eroica Buonconvento. Quella di Montalcino è la ciclo-storica che si svolge nella zona a sud di Siena tra la Val d’Arbia, le Crete Senesi e la Val D’Orcia. Nova Eroica Buonconvento è invece un evento specificamente dedicato alle biciclette gravel, ciclocross e moderne da strada, si svolge nelle Crete senesi e si spinge fino al Chianti. 

Si pedala nelle zone più belle e iconiche del Chianti (foto Facebook/Eroica)
Si pedala nelle zone più belle e iconiche del Chianti (foto Facebook/Eroica)

I percorsi permanenti

L’evento Eroica si occupa anche di cicloturismo ed esistono infatti due percorsi permanenti, percorribili durante tutto l’anno e con qualsiasi tipo di bici: L’Eroica, percorso permanente di 209 km e Eroica Montalcino, percorso permanente di 153 km. Questi fanno parte della cosiddetta Terra Eroica, un progetto volto a conservare le strade e l’integrità della rievocazione aprendo le porte anche durante l’anno. Inoltre presso i Bike Point Terra Eroica si possono acquistare la mappa e il kit per effettuare i percorsi permanenti al costo di €10.

Un’evoluzione continua che ha saputo anche rinnovarsi esportando il marchio Eroica oltre i confini nazionali. Infatti sono molti gli eventi dislocati in tutte le parti del mondo e con anche il primo spazio permanente dedicato. Un caffè situato a Barcellona che indossa i valori e onora il popolo che partecipa all’evento, in una grande città. 

Attorno a Eroica e grazie ad essa è fiorito il mercato delle bici vintage e dei ricambi (foto Facebook/Eroica)
Attorno a Eroica e grazie ad essa è fiorito il mercato delle bici vintage e dei ricambi (foto Facebook/Eroica)

La ripartenza

Dopo due anni che vedono forse la luce definitiva nell’indomani prossimo, un’uscita da un periodo pandemico decisamente ostico per eventi di questo tipo. Eroica è stato un esempio di come il virus abbia sì limitato lo svolgersi dell’evento ma ne ha comunque rafforzato l’ideologia. Per questo importante aspetto andremo a citare in questi due paragrafi la tesi di Laurea di Elettra Spagnoli conseguita nella facoltà della Sapienza di Roma,  per il Corso di laurea in Turismo e gestione delle risorse ambientali. “L’impatto del Covid-19 sul turismo e sugli eventi: il caso Eroica”.

Nella tesi sono stati trattati nello specifico gli aspetti che hanno portato l’Eroica a consolidarsi anziché indebolirsi durante gli ultimi due anni. Uno su tutti, l’edizione “fantasma” andata in scena a ottobre 2020. Nonostante l’annullamento dell’evento, delle 8000 persone iscritte se ne presentarono comunque circa 1000. Fu quindi una pedalata non ufficiale ma che incarnò a pieno i valori dell’evento rafforzando quello che è lo spirito dei ciclisti appassionati che la praticano.

L’ideatore è Giancarlo Brocci, medico, sognatore e amante del vero ciclismo (foto Facebook/Eroica)
L’ideatore è Giancarlo Brocci, medico, sognatore e amante del vero ciclismo (foto Facebook/Eroica)

Il futuro

Nel 2021 l’Eroica si è disputata e tra i ciclisti è ricomparso l’entusiasmo genuino che la pedalata tra le colline toscane vuole onorare. Per il futuro l’obbiettivo, attraverso il progetto Terra Eroica, è quello di rendere più semplice ed immediato il rapporto con il cicloturista anche attraverso la tecnologia.

Nello specifico, oltre alle informazioni sul sito internet, si prevede la creazione di una pagina dedicata sulla piattaforma Komoot. Saranno visibili percorsi permanenti, ma anche ai singoli operatori attraverso la geolocalizzazione nella mappa con highlights e foto. L’impatto economico sul territorio genererà posti di lavoro nel settore ricettivo e nuovi posti nei servizi collegati, come ad esempio le guide cicloturistiche.

Al Borgo Pieve a Salti si respira ciclismo, in tutte le sue forme

27.01.2022
5 min
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Esiste un luogo, in Toscana, tra Buonconvento e la splendida Montalcino (siamo a circa 25 chilometri a sud da Siena percorrendo la consolare Via Cassia) che da qualche anno è indubbiamente riconosciuto quale uno dei migliori “bike hotel” del territorio. Ad essere onesti, il Borgo Pieve a Salti è molto più di una struttura turistica con una specifica inclinazione ad accogliere ospiti-ciclisti. Ma scopriamone il motivo, scambiando quattro chiacchiere con colui che del “Pieve a Salti” può esserne considerato il riferimento: Gian Paolo Sandrinelli.

Allora Gian Paolo, raccontaci un poco la storia di questo piccolo angolo di paradiso…

Siamo sulle colline che guardano Montalcino, e Pieve a Salti nasce come piccolo borgo – considerato tra i più belli d’Italia – prendendo il proprio nome dall’antica Pieve Santa Maria in Salti, una chiesa battesimale del VI/VII secolo. All’interno della nostra struttura tutto è letteralmente pervaso di storia: il corpo centrale ad esempio è un fabbricato risalente al XVII secolo. Il nostro ristorante è un luogo dove poter gustare i piatti tipici senesi e bere dell’ottimo Brunello, mentre le camere sono suddivise in standard, superior, deluxe ed appartamenti: questi ultimi davvero ideali per gruppi di ciclisti. Completano l’offerta due piscine, una coperta ed un’altra scoperta, campi da tennis, il centro SPA con sauna e bagno turco e il nostro fantastico maneggio. Da noi posso dire che si respira un’atmosfera di tranquillità assoluta».

Come nasce, o meglio da dove arriva la vostra passione per il ciclismo?

La passione per il ciclismo è qualcosa che mi porto dentro da tantissimo tempo. Sono trentino, di Mori, e dunque non poteva essere altrimenti. E’ il cuore che mi ha portato in Toscana, qui a Pieve a Salti. Ma il legame con la mia terra, con lo sport della bicicletta e con i miei amici corridori professionisti non è mai venuto a mancare. Da molti anni il Borgo Pieve a Salti ospita diversi team WorldTour in occasione della Strade Bianche. Su tutti mi piace ricordare la Lotto-Soudal e, in modo particolare, la squadra femminile della SD Worx. L’anno scorso portammo anche parecchia fortuna, considerando la vittoria della Chantal Blaak. E poi qui da noi Anna Van Der Breggen è davvero di casa: appassionatissima di buona cucina, la consideriamo davvero una di famiglia. E’ e sarà sempre la benvenuta. Quest’anno poi c’è una grande ed importante novità: siamo difatti orgogliosi di aver rafforzato la nostra partnership con il team Mtb Soudal Lee Cougan del due volte campione del mondo marathon Leonardo Paez, con il nostro logo (foto di apertura, ndr) ben evidente sulla nuova divisa!

Gian Paolo Sandrinelli General Manager del Borgo Pieve a Salti con Anna Van der Breggen
Gian Paolo Sandrinelli General Manager del Borgo Pieve a Salti con Anna Van der Breggen
Hai citato Strade Bianche: raccontaci qualcosa di più…

Per noi quella settimana è davvero magica. E’ un rito. Si respira un’atmosfera vera, di grandissimo ciclismo. Al pari di quelle che ho vissuto nelle Fiandre in coincidenza con i loro grandi eventi… Altro aspetto che vale la pena ricordare riguarda poi la collocazione geografica di Borgo Pieve a Salti. Siamo esattamente lungo uno dei tratti di sterrato del percorso (il numero 6, lungo ben otto chilometri, a circa metà gara) e dunque la stessa struttura è davvero ideale anche come base di partenza per dei sopralluoghi, per degli intensi allenamenti, oppure, più in generale, per delle bellissime escursioni sul territorio.

Borgo Pieve a Salti è anche Eroica, giusto?

Esattamente. Il rapporto con Eroica è di lunga data. Abbiamo organizzato per loro dei ristori memorabili, considerando che siamo anche sul percorso. Oggi rivestiamo ancora il ruolo di partner ufficiali, e diamo la possibilità a tutti i partecipanti di trovare nei loro pacchi gara, e così di provare, i nostri prodotti biologici: delle vere e proprie eccellenze…

Il Borgo Pieve a Salti, fin dagli inizi della sua attività nel 1978 produce alimenti biologici
Il Borgo Pieve a Salti, fin dagli inizi della sua attività nel 1978 produce alimenti biologici
Perchè la vostra attività è ben avviata anche in quel settore, corretto?

Sì, è così. L’azienda agricola Fattoria Pieve a Salti è nata nel 1978. Sin dalla propria fondazione il metodo di produzione adottato è stato di tipo semi-estensivo, e questo ha comportato l’ampio ricorso a rotazioni lunghe incentrate sul ruolo delle foraggere miglioratrici (leguminose) coltivate in alternanza con i cereali antichi e minori tipici di questa zona. Questo ha determinato col tempo l’adesione allo schema di certificazione volontaria in materia di agricoltura biologica per la produzione in modo sostenibile di alimenti sani. La costante volontà nel voler ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività, e nel voler chiudere il ciclo di produzione e trasformazione per poter produrre alimenti realmente a Km zero, ha poi determinato – a partire dal 1998 – la messa in opera di un impianto aziendale di trasformazione dei cereali completamente auto prodotti.

Borgo Pieve a Salti

Repower e L’Eroica, connubio vincente

21.10.2021
3 min
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Repower, gruppo leader nella mobilità sostenibile, è stato protagonista dell’ultima edizione de L’Eroica. Evento che ogni anno riunisce a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, migliaia di appassionati che vogliono rivivere il ciclismo dei tempi eroici. In occasione della manifestazione è stato presentato il progetto DINAclub. Si tratta del club che riunisce tutte le strutture dotate di strumenti di ricarica Repower per biciclette a pedalata assistita e che vuole elettrificare tutte le ciclovie italiane.

Davide Damiani, PR and Sales Promotion Manager Repower, Giancarlo Brocci, Paolo Bettini
Davide Damiani, PR and Sales Promotion Manager Repower, Giancarlo Brocci, Paolo Bettini

A battesimo da Bettini

A tenere a battesimo il nuovo progetto è stato Paolo Bettini. Il campione olimpico e due volte campione del mondo ha fatto da testimonial al lancio del progetto DINAclub avvenuto alla vigilia de L’Eroica. Lo stesso Bettini nelle prossime settimane sarà protagonista delle attività di comunicazione che Repower legherà alle crete senesi. L’incontro con L’Eroica segna infatti per Repower l’inizio della collaborazione con Terra Eroica. Progetto di valorizzazione dei percorsi permanenti di Eroica Gaiole in Chianti e Montalcino. Si tratta di un progetto finalizzato alla creazione di un club di prodotto destinato a coinvolgere le strutture di eccellenza locali. E per di più vuole anche promuovere le terre dell’Eroica come una destinazione ciclabile 365 giorni l’anno, con ogni tipo di bicicletta.

Il progetto di Repower è quello di valorizzare i percorsi permanenti dell’Eroica Chianti e Montalcino
Il progetto di Repower è quello di valorizzare i percorsi permanenti dell’Eroica Chianti e Montalcino

Un QR code dedicato

Cardine del progetto è lo strumento di ricarica DINA, firmato dallo studio del Compasso d’Oro alla carriera Makio Hasuike. Ad ogni struttura appartenente al circuito DINAclub è associato un QR code. Una volta scansionato l’utente ha la possibilità di raccogliere punti utili per riscattare gratuitamente le mappe regionali all’interno della piattaforma komoot. La partecipazione al circuito non è vincolata all’utilizzo dello strumento di ricarica. L’attività è aperta agli utilizzatori di ogni tipo di bicicletta, tradizionale oppure a pedalata assistita.

Un esempio della struttura DINAclub che permetterà di riscattare le mappe regionali all’interno della piattaforma komoot
Un esempio della struttura DINAclub che permetterà di riscattare le mappe regionali all’interno della piattaforma koomot

L’importanza della bicicletta

Fabio Bocchiola, amministratore delegato di Repower, non ha mancato di sottolineare l’importanza della bicicletta come strumento principale di una nuova mobilità. Ha così dichiarato: «Repower vede nella bicicletta uno straordinario mezzo per la scoperta del territorio, un elemento chiave di una nuova mobilità nella quale crediamo fortemente. È questo il principio su cui abbiamo costruito il progetto DINAclub, il primo network di ricarica dedicato alla pedalata assistita che punta ad elettrificare le ciclovie italiane. Siamo felici di presentare DINAclub in occasione di un evento il cui nome parla da solo. L’Eroica è capace come pochi di esprimere lo spirito di un ciclismo profondamente legato ai territori. È, inoltre, un modo per viaggiare riscoprire una terra di grande pregio, in piena sostenibilità

Repower

Wega a Gaiole, la qualità sposa la cultura della bici

02.10.2021
4 min
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Manca oramai pochissimo al via ufficiale dell’edizione 2021 de L’Eroica. La manifestazione, divenuta di “culto”, che nel borgo di Gaiole in Chianti e lungo le strade della Provincia di Siena, raduna ogni anno migliaia di ciclisti entusiasti. Arrivano da tutto il mondo in questo meraviglioso angolo d’Italia per partecipare ad una manifestazione unica.

L’Eroica è una manifestazione di culto che si svolge nella splendida cornice di Gaiole in Chianti
L’Eroica è una manifestazione di culto che si svolge nella splendida cornice di Gaiole in Chianti

Wega WBar x Eroica

Wega, che opera nella produzione di macchine per caffè, è un nuovo e importante partner commerciale. Si aggiunge all’elenco di brand internazionali che nel progetto Eroica ritrovano l’importante opportunità per rendere ancora più efficace la propria comunicazione. La magia di questo format di manifestazioni – un progetto ideato da Giancarlo Brocci, declinato anche per i più giovani ed oggi esportato in tutto il mondo con una decina di eventi dedicati – consiste nel riscoprire le radici autentiche del vero ciclismo, pedalando nella storia con biciclette ed abbigliamento d’epoca.


L’avventura di Wega in questo mondo comincia dunque proprio quest’anno con la partecipazione all’Eroica di Gaiole in Chianti in programma nel weekend. Proprio di fronte alla zona di partenza, che si svlgerà alle prime luci dell’alba toscana, verrà predisposto un Eroica Caffè all’aperto dove troverà collocazione una macchina Wega WBar dedicata appunto ad Eroica.

Wega WMini x Eroica

In aggiunta alla già citata area caffè, in zona partenza/arrivo a Gaiole in Chianti saranno previsti anche tavoli e spazi per il relax. Oltre ad un’area dedicata alle macchine domestiche prodotte da Wega. Inoltre, a tutti i ciclisti che vorranno portare a casa con sé un ricordo speciale della manifestazione, sarà riservata una specifica offerta per acquistare una WMini. La macchina domestica – ma con caratteristiche professionali – versatile ed intuitiva di Wega, perfetta per ottenere un espresso di altissima qualità. WMini è dotata di due lance. Una a vapore per montare il latte. Un’altra dedicata all’acqua calda per il the. La tanica dell’acqua interna ha una capacità di 2,5 litri e l’erogazione del caffè avviene tramite la pratica levetta manuale.

Paolo Nadalet, CEO di Wega
Paolo Nadalet, CEO di Wega

Paolo Nadalet, il CEO di Wega

«L’equilibrio è il vero e proprio fil rouge che lega due brand come Wega e L’Eroica», ha dichiarato Paolo Nadalet. «Basti pensare – ha poi spiegato Il CEO di Wega – che un buon espresso, proprio come la bicicletta, necessita di un bilanciamento perfetto. Il segreto sta proprio in questa alchimia di fattori. L’Eroica non è solo una semplice ciclostorica. L’Eroica è vera e propria cultura in movimento. E’ territorio, tradizione. E l’atmosfera che avvolge questo evento è esattamente quello che vorremmo far provare a chi assaggia il caffè prodotto dalle nostre macchine. Un caffè contraddistinto da un gusto avvolgente e indimenticabile che fa letteralmente sognare il consumatore.

«Inoltre, per un ciclista, la pausa caffè è sacra. Ed è per questo che siamo molto felici di aver disegnato una macchina personalizzata per questo evento. Il nostro non è solo un modo per sancire la nuova partnership ma anche il desiderio di rafforzare il punto d’incontro tra questi due mondi».

wega.it

Vittoria pensa vintage con il Vittoria per L’Eroica by A. Dugast

06.08.2021
3 min
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Lo scorso mese di maggio, il produttore olandese di pneumatici da bici Dugast ha deciso di entrare a far parte dell’italianissima Vittoria, storica azienda produttrice di pneumatici da ciclismo, apportando il proprio prezioso contributo in termini di qualità ed esperienza. L’inizio di questa collaborazione è stata segnata dal lancio di un nuovo tubolare, realizzato completamente a mano: il tubolare Vittoria per L’Eroica by A. Dugast. In esso rivivono alcune delle caratteristiche che hanno reso celebre il Vittoria Corsa CX, come ad esempio il battistrada con trama a diamanti che garantisce un grip eccellente sia sull’asfalto asciutto che bagnato.

Il nuovo tubolare Vittoria per l’Eroica by A. Dugast è realizzato a mano
Il nuovo tubolare Vittoria per l’Eroica by A. Dugast è realizzato a mano

Entriamo nei dettagli

Andiamo allora a scoprire in che cosa consista il contributo di Dugast. Innanzitutto si nota la speciale carcassa in cotone “Flying Doctor” che offre maggiore protezione dai tagli laterali, mentre il rivestimento in neoprene garantisce maggiore protezione in condizioni meteorologiche avverse. Vengono utilizzati materiali naturali di prima qualità come cotone, gomma e lattice naturale che gli artigiani olandesi lavorano con grande impegno e professionalità. L’impiego delle migliori materie prime e di processi artigianali inoltre permette ad A. Dugast di offrire ai ciclisti un prodotto ecosostenibile, il cui impatto ambientale risulta essere veramente minimo.

E’ un’edizione limitata, può essere anche personalizzato
E’ un’edizione limitata, può essere anche personalizzato

Personalizzabile

Non è finita qui: grazie alla lavorazione a mano è possibile anche personalizzare il prodotto. Sulla parte laterale del tubolare Vittoria per L’Eroica by A. Dugast infatti riscontriamo il numero di serie e le iniziali di chi lo acquista, o di qualunque altra persona che voglia l’acquirente. Queste personalizzazioni faranno di ogni tubolare un pezzo unico da collezione.

E’ il frutto di un lavoro preciso da parte degli artigiani olandesi, svolto con impegno e professionalità
E’ il frutto di un lavoro preciso da parte degli artigiani olandesi, svolto con impegno e professionalità

Edizione limitata

Ricordiamo che il tubolare Vittoria per L’Eroica by A. Dugast è disponibile nella misura da 25 millimetri, al fine di garantire il miglior comfort e un attrito esiguo sull’asfalto. I tubolari in questione inoltre sono realizzati in edizione limitata. Si parla di appena 118 pezzi, per cui soltanto 59 persone potranno equipaggiare la loro bici con questi speciali tubolari realizzati completamente a mano. Il prezzo consigliato al pubblico è di 230 euro.

vittoria.com

Eroica Juniores, domani nasce un’altra storia

15.05.2021
5 min
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Montalcino, per un mese capitale. Delle strade bianche, per le quali è un tempio naturale, ma anche e soprattutto della ripresa. Con gli amatori. Con i professionisti. E adesso anche con gli juniores. Domani si svolgerà la prima Eroica Juniores-Coppa Andrea Meneghelli, gara nazionale.

Accade che il sindaco vuole essere sicuro che funzioni tutto bene per l’arrivo del Giro d’Italia, mercoledì prossimo. E siccome la teoria non sempre riesce a suffragare la pratica, la cosa migliore magari è inventarsi un’altra corsa che dia continuità al maggio delle strade bianche. E perché allora non tirare dentro gli juniores, affinché scoprano un ciclismo da cui troppo spesso sono tenuti fuori?

«Il ciclismo – dice proprio Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino e presidente della Provincia di Siena – si sta dimostrando sempre più un asset di grande sviluppo che si aggiunge ad una eccellenza mondiale come il Brunello. La corsa juniores ci avvicina ad un mondo giovanile di grande interesse per il territorio soprattutto grazie al supporto di Eroica, che a Montalcino e in provincia di Siena offre delle opportunità straordinarie ed una visione del futuro che si basa su solidi radici culturali. Dopo soli tre giorni dal traguardo degli juniores, Montalcino ospiterà l’arrivo della tappa del Giro d’Italia che ritorna a regalare emozioni sulle strade bianche che anni fa fecero vivere agli appassionati una giornata di ciclismo indimenticabile».

Eroica Juniores 2021, ecco l’altimetria generale
Eroica Juniores 2021, ecco l’altimetria generale

Notizia bomba

Inutile dire che nell’ambiente la notizia sia deflagrata come una vera bomba. Il calendario nazionale scricchiola, le squadre sono costrette a trasformarsi in organizzatori, per cui avere in dono una nuova corsa e per di più di simile portata è stato accolto come una manna dal cielo. Nel giro di due settimane, sulle strade intorno Montalcino sono arrivate ammiraglie e giovani campioni, desiderosi di capire se quello che hanno letto a proposito delle sfide dei pro’ rispondesse a realtà. Hanno dovuto scegliere gomme e pressioni. E socchiudendo gli occhi avranno pensato di trovarsi al centro di un’arena infinitamente più grande rispetto a quelle cui sono abituati.

«Il percorso di gara – spiega Franco Rossi, presidente di Eroica Italia – insiste su un territorio che il mondo ci invidia. Si tratta infatti di 113 chilometri di bellezza assoluta. La gara è possibile grazie alla sensibilità dimostrata dall’intera provincia di Siena, attraverso l’impegno e il lavoro delle Istituzioni, a cominciare da Regione Toscana e dai comuni di Siena e Montalcino, dalle tante associazioni di volontariato. I ragazzi  gareggeranno su strade che dopo tre giorni ospiteranno la carovana rosa e che poi offriranno la scenografia a tanti cicloturisti e appassionati che verranno a pedalare in Terra Eroica. A cominciare da tutti quelli che già il 30 maggio saranno protagonisti di Eroica Montalcino».

Giro d’Italia 2010, a Montalcino, Cadel Evans porta la sua maglia iridata sul traguardo
Giro d’Italia 2010, a Montalcino, Evans porta la maglia iridata sul traguardo

Quattro settori

Il percorso, appunto. Come orografia impone, sarà molto ondulato, senza salite lunghe ma con numerosi strappi a volte anche ripidi. I tratti di strada bianca sono complessivamente quattro, per un totale di circa 25 chilometri. Si tratta di settori in perfette condizioni con fondo ben tenuto e battuto, ma la storia insegna che se dovesse piovere (le previsioni purtroppo dicono questo) il paradiso dei ciclisti potrebbe trasformarsi in breve nell’inferno, rendendo la conquista ancora più eroica.

Il ritrovo e la partenza avranno luogo alle 14 dalla Fortezza Medicea di Siena. La prima asperità arriva dopo 13 chilometri: una salita di poco meno di 3 chilometri con una pendenza media del 6 per cento e punte oltre il 10. Il primo tratto di strada bianca (La Piana) arriva al chilometro 27. Il secondo tratto è denominato Val di Cava e sono circa 6 chilometri impegnativi e nervoso. La corsa va avanti così, dentro e furi dai paesi, dentro e fuori dalle varie statali che attraversa. 

Eroica Juniores 2021, logo
Eroica Juniores 2021, logo

Lasciata Montalcino la strada scende verso Castelnuovo Dell’Abate dove i corridori troveranno il terzo tratto bianco: Sesta, per una lunghezza di 8 chilometri. La serie dei tratti di strada bianca si conclude al chilometro 94 con il settore di Argiano, lungo circa 6 chilometri. Finale impegnativo tornando verso Montalcino, quando da Tavernelle si inizia a salire per 5 chilometri con punte oltre il 10 per cento. Arrivo a Montalcino, in Piazza del Popolo intorno alle 17.

Trentasei le squadre iscritte da tutta Italia. Fra queste, ancora in pista la nazionale di ciclocross e la rappresentativa del Friuli Venezia Giulia.

Un brand che vola

Il nome Eroica è oggi un brand conosciuto in tutto il mondo. A seguire, ecco il calendario del 2021, suddiviso per le tre tipologie di manifestazione con cui l’evento si svolge.

Eroica Classic
24 aprileEroica South AfricaMontagu-Cape Winelands
23 maggioEroica JapanKita Karuizawa
30 maggioEroica MontalcinoMontalcino
4 settembreEroica LimburgValkenburg
12 settembreEroica CaliforniaCambria-California
3 ottobreL’EroicaGaiole in Chianti
17 ottobreEroica HispaniaHaro-La Rioja
Nova Eroica
24 aprileEroica South AfricaMontagu-Cape Winelands
17 luglioNova EroicaBuonconvento
11 settembreEroica CaliforniaCayucos-California
26 settembreNova Eroica SwitzerlandSion
Club Eroica
21 agostoEroica GermaniaRgeingau
4 settembreEroica DolomitiSan Candido

Passato e futuro

L’ultima battuta è per Giancarlo Brocci, colui che nella filosofia di Eroica ha sempre creduto, l’ha ideata ed ebbe la visione di estenderla ai professionisti. Fu dura convincerli, ma quando ci riuscì e i professionisti iniziarono a sfidarsi su quelle strade, lo scetticismo iniziale si trasformò in una sorta di scippo. Venne prima l’affiancamento dei due nomi, poi l’estromissione di Brocci dalla gara dei pro’.

«L’Eroica – spiega il medico senese – non ha mai voluto essere archeologia del ciclismo. E’ nata viva e proiettata al futuro perché subito si è legata alla salvaguardia delle ultime strade bianche, il meraviglioso terreno tecnico su cui oggi tutti sembrano collocare la linea di sviluppo. Eroica mirava a far riscoprire, oltre a strade polverose e marginali, il ciclismo grande, quello che aveva entusiasmato almeno due generazioni con racconti epici. Ma lo ha sempre fatto guardando al futuro, a cercare di trasmettere geni virtuosi di passione che stavano perdendosi».

Vittoria fabbrica

Vittoria partner di Eroica: è un fatto di affinità

24.03.2021
3 min
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Vittoria ha recentemente siglato un rilevante “deal” in chiave promozione del brand, divenendo partner degli eventi Eroica e Nova Eroica in tutto il mondo. Attraverso questa collaborazione, lo storico marchio italiano intende contribuire al successo planetario di Eroica fornendo al tempo stesso un supporto a tutti i partecipanti.

Passione per il ciclismo autentico

Il ciclismo autentico, quello puro e intimo, è probabilmente l’unico sport in grado di regalare emozioni così estreme e contrastanti: fatica, gioia, dolore e pace interiore tutte insieme. Eroica è una serie di eventi unica nel suo genere perché porta magnificamente in vita l’autenticità del ciclismo. E l’obiettivo, lo scopo di questi appuntamenti non è solo portare migliaia di cicloturisti in alcuni dei luoghi più belli del mondo in sella ad una bici, ma è anche quello di promuovere il ciclismo come mezzo di scoperta, di meraviglia, di turismo. Correre l’Eroica significa contemplare i paesaggi e la bellezza della natura, fare nuove amicizie mentre si scoprono le delizie dei luoghi di cui si è ospiti.

Eroica
L’Eroica è una serie di eventi con lo scopo di scoprire il territorio
Eroica
L’Eroica è una serie di eventi che vuole promuovere e scoprire le bellezze del territorio

Tra storia e innovazione

Eroica e Vittoria condividono la stessa identica passione per la storia del ciclismo. Vittoria è stata la prima a realizzare i tubolari in cotone, e tante imprese epiche che fanno parte della storia di questo meraviglioso sport sono state compiute proprio utilizzando tali coperture. Vittoria è sinonimo di innovazione fin da quando è nata, negli anni ’50, in un piccolo stabile della provincia bergamasca. Ed è proprio grazie alla costante voglia di innovare che l’azienda è diventata oggi il maggior produttore di copertoni per biciclette al mondo: la sola ad avere speciali mescole che impiegano il grafene, la scelta dei professionisti. Vittoria offre ancora oggi una gamma di tubolari in cotone di altissima qualità e per ogni condizione.

Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria
Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria
Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria
Ernesto Garcia Domingo, Direttore commerciale di Vittoria

Obiettivo: supportare i ciclisti

«Essere partner di Eroica – ci ha confessato Ernesto Garcia Domingo, il Direttore Commerciale di Vittoria – ha un significato molto profondo. Significa supportare persone che condividono il nostro stesso modo di intendere il ciclismo. Non vedevamo l’ora di collaborare con Eroica. Siamo pronti a lavorare insieme per regalare nuove esperienze e nuove scoperte a tutti gli appassionati di ciclismo e di ciclismo eroico».

«Siamo orgogliosi – ha ribattuto Nicola Rosin, il Presidente di Eroica – di aggiungere tra i nostri partner un’azienda e un marchio così importante e storico del mondo del ciclismo. Vittoria negli anni ha dimostrato di saper ben interpretare le necessità delle diverse tipologie di ciclisti. Siamo certi che la collaborazione sarà di mutua soddisfazione sia nel mondo Classic che nel mondo, oggi così importante per Eroica, di Nova».

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