Tutti fanno un passo indietro e l’Eroica Juniores salta

05.04.2025
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Dopo due edizioni l’Eroica Juniores Nations Cup si ferma. A poche settimane dal via la corsa a tappe dedicata ai ragazzi nati tra il 2007 e il 2008 non partirà. I problemi sono stati di natura economica. I due fondatori di questa corsa, Giancarlo Brocci e Franco Rossi non hanno trovato le certezze adeguate per portare avanti un impegno del genere (in apertura foto Eroica Juniores/Guido Rubino). 

«Sono assolutamente dispiaciuto – dice in prima battuta Giancarlo Brocci – questa è la conferma che non ci sono le condizioni di tranquillità per proporre eventi di calibro internazionale in quella che è la categoria di riferimento del ciclismo giovanile. Nessuna delle istituzioni chiamate in causa ci ha potuto dare conferma dell’impegno preso, per motivi diversi. Né Rossi e nemmeno il sottoscritto poteva esporsi ulteriormente per portare avanti una manifestazione che ha dei costi notevoli».

Giancarlo Brocci al via della seconda tappa nell’edizione del 2024 (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
Giancarlo Brocci al via della seconda tappa nell’edizione del 2024 (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)

Un passo indietro

Alla luce di quanto appena detto da Giancarlo Brocci è evidente che l’idea e la volontà di portare avanti un evento come quello dell’Eroica Juniores Nations Cup era in mano alla passione dei due fondatori. Nel cercare una soluzione e una stabilità economica si sono imbattuti nel “passo del gambero” da parte delle istituzioni che avevano dapprima dato il via libera per poi fermarsi e ritrattare. 

«Gli enti chiamati in causa – continua Brocci – con i quali avevamo un accordo iniziale non erano in grado di coprire le spese perché anche loro aspettavano finanziamenti che tardavano ad arrivare. Siamo partiti con il cercare supporto da Regione Toscana e dai Comuni che hanno manifestato interesse per le iniziative legate al marchio Eroica. La Nations Cup ha il suo appeal, ma è difficile trovare continuità di spesa. E i bilanci di questi enti alla fine non prevedono risorse da destinare». 

L’Eroica Juniores porta i giovani a conoscere un ciclismo dal sapore antico (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
L’Eroica Juniores porta i giovani a conoscere un ciclismo dal sapore antico (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
Insomma, signor Brocci, tutto è legato all’incertezza…

Quando fai una corsa a tappe internazionale ovviamente devi mettere in conto una cifra importante, sopra i 40.000 euro a tappa. Il tirarsi indietro da parte degli enti deriva dal fatto che non possono darti a bilancio le cifre necessarie. Servirebbe una potenza di fuoco maggiore, che ad esempio è propria del Giro d’Italia. Loro possono agire con anticipo e avere già dei fondi. Noi ci muoviamo su bilanci che sono più difficili da gestire, perché siamo sempre nell’arco dell’imprevedibilità.

Cosa che porta a non avere un budget sufficiente…

Arrivi a raccogliere sempre meno di quanto preventivato, per diversi motivi. Rossi e io siamo spinti da un grande spirito, ma quando alla fine ti manca un 20 o 30 per cento del budget previsto non è facile. Negli anni scorsi il marchio Eroica ha coperto le spese rimanenti e lo ha fatto in maniera importante, soprattutto nella prima edizione (il 2023, ndr). Il problema fondamentale è uno…

Quale?

Se non hai una delibera formale (da parte di Regione Toscana e gli altri enti, ndr) dove viene assegnato un fondo sul quale contare cosa si può fare? Io vengo da una storia in cui ho messo cifre astronomiche che mi hanno cambiato la vita proprio per il romanticismo con cui ho proposto il Giro Bio e altri eventi. Sapete bene che non si può continuare a vivere di romanticismo e di imprevisti.

Stefano Viezzi, campione del mondo ciclocross, in azione sugli sterrati della provincia di Siena (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
Stefano Viezzi, campione del mondo ciclocross, in azione sugli sterrati della provincia di Siena (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
E’ mancato interesse nella promozione della manifestazione?

Dietro eventi come questi c’è una promozione del territorio che ha una risonanza mondiale. Con Eroica e Strade Bianche abbiamo portato la Provincia di Siena al centro del movimento del ciclismo e del cicloturismo. Lo abbiamo fatto in quella che era la provincia meno ciclistica della Toscana. Abbiamo fatto delle cose che hanno inciso sulla cultura mondiale di questo sport, basti pensare al Tour de France del 2024 con l’inserimento di 32 chilometri di strada sterrata dentro la nona tappa. 

L’arrivo del Giro a Siena, oltre alla Strade Bianche, può aver contribuito nella mancanza di fondi?

Può anche essere, ma questo lo state supponendo voi. L’Eroica Juniores Nations Cup è una manifestazione che ha un costo elevato, vicino ai 250.000 euro ed è sempre stata in mano all’aleatorietà. Cosa che il primo anno è ricaduta in gran parte su Eroica Srl. Ma a un certo punto devono anche essere le istituzioni a fare un passo verso di te e dirti: «Abbiamo individuato questo tipo di risorse». Ma se fino all’ultimo non sappiamo quanto è il contributo come fai a fidarti? Se poi al posto che 80 ti danno 30 chi mette quel che manca?

Gli anni scorsi lo ha fatto il marchio Eroica, come ci dicevi?

Esattamente, come detto prima loro arrivavano a coprire quel che mancava, ma non è un modo sostenibile di andare avanti. 

L’arrivo in Piazza del Campo a Siena vinto dal norvegese Felix Orn-Kristoff (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
L’arrivo in Piazza del Campo a Siena vinto dal norvegese Felix Orn-Kristoff (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
Come mai Eroica ha fatto un passo indietro?

Chi gestisce l’utilizzo del marchio deve farlo per le manifestazioni che hanno una resa per i soci. Il marchio Eroica dice che se non ci sono garanzie quest’anno non potremo coprirvi perché il primo anno abbiamo messo 100, il secondo anno 30 ma dal nostro punto di vista possiamo sostenervi soltanto per la corsa di un giorno. 

Eroica prestava il nome, senza quindi un contributo economico fisso?

Sì. Il discorso è stato semplice. Eroica ci ha fornito un contributo economico fisso a fronte della manifestazione di un giorno (che si terrà a maggio, ndr). Che porta anche il nome di Andrea Meneghetti, un socio del marchio purtroppo scomparso. Eravamo noi (Brocci e Rossi, ndr) che vedevamo anche nella corsa a tappe un’opportunità importante. 

Come mai poi non c’è stato un accordo economico fisso sulla corsa a tappe? 

Perché rispetto a un impegno economico di un certo tipo, Eroica ha detto che a quelle condizioni non lo avrebbero sostenuto. Credo sia legittimo, è un marchio che deve rendere conto ai soci della propria produttività. La corsa su quattro o cinque giorni non siamo in grado di garantirla perché non sappiamo quanto ci potrà costare se non ci sono le garanzie istituzionali. 

Permettere ai ragazzi di vivere l’atmosfera del ciclismo dei grandi è un’occasione unica (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
Permettere ai ragazzi di vivere l’atmosfera del ciclismo dei grandi è un’occasione unica (foto Eroica Juniores/Guido Rubino)
Perché poi alla fine non c’è stata questa garanzia a livello di istituzioni?

Noi a Regione Toscana abbiamo fatto richiesta di un contributo per una cifra e ci hanno risposto che tutta non ci sarebbe stata. Poi quanto ci avrebbero dato non si sa, non siamo stati in grado di avere una risposta. Se poi ti manca anche il contributo del marchio Eroica tutto finisce. Sono scelte legittime. 

Il discorso può essere racchiuso con la frase “Ubi maior, minor cessat” già usata in un nostro editoriale quando si era parlato dell’evoluzione del ciclismo. Le cose non cambiano quando si parla di eventi. L’avvento, gradito, della Sanremo Woman ha portato alla cancellazione del Trofeo Ponente in Rosa. E l’impressione è che il coinvolgimento di Siena per l’arrivo della nona tappa del Giro abbia contribuito a tagliare i fondi per l’Eroica Juniores.

Nel 2024 la città ha ospitato l’arrivo in Piazza del Campo vinta dal giovane Felix Orn-Kristoff, e sempre da Siena erano partite due frazioni della corsa riservata agli juniores. Il rischio è che se si arriva al punto in cui gli eventi di primo livello mangiano quelli più piccoli ci ritroveremo con una casa dal bel tetto ma senza fondamenta.

Eroica Juniores: la Nations’ Cup torna sulle strade bianche

15.04.2024
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A breve, giovedì prossimo, scatterà la seconda edizione dell’Eroica Juniores Nations Cup. Una gara a tappe di quattro giorni, con cinque frazioni, tra le strade bianche delle terre del Chianti e non solo. Viene replicato quello che l’anno scorso è stato un successo. Anzi, a testimoniare la buona riuscita dell’edizione passata, la corsa è stata rivisitata. Nel 2023 le tappe erano state tre, distribuite in due giorni, dove a vincere fu Jorgen Nordhagen, talento norvegese passato nel Visma-Lease a Bike Development Team. 

La Nation’s Cup degli juniores si è aperta il 7 aprile con la Parigi-Roubaix e per il 2024 propone 11 tappe: L’Eroica Juniores e il G.P. F.W.R Baron sono le sole due prove italiane.

Per il territorio

Il successo e l’apprezzamento dell’Eroica Juniores Nations Cup ha portato gli organizzatori, a capo dei quali troviamo Franco Rossi, a spingere e promuovere l’evento. 

«E’ una gara – ci racconta – nata per rafforzare il messaggio valoriale del territorio. Si è capito subito che la manifestazione potesse avere un buon sviluppo, anche perché è stata apprezzata da tutti: corridori, cittì e addetti ai lavori. L’invito ad allargarla, anzi direi anche la voglia, è venuta da sé e così quest’anno abbiamo raddoppiato i giorni e i chilometri. Ci siamo rivolti agli juniores perché è diventata una categoria fondamentale nel ciclismo moderno, che può decretare già chi saranno i corridori del futuro. Poi c’è anche la parte valoriale, legata al voler trasmettere ai giovani il piacere delle strade bianche. Il nostro evento madre, la ciclostorica L’Eroica, vede avvicinarsi, piano piano tanti ragazzi, e questo ci fa un immenso piacere».

L’edizione 2024 si aprirà con una cronometro a squadre di 22,5 chilometri
L’edizione 2024 si aprirà con una cronometro a squadre di 22,5 chilometri

Da tutto il mondo

L’edizione 2024 dell’Eroica Juniores Nations Cup supera di poco i 400 chilometri, una fatica non da poco se si pensa alla categoria e al fatto che è tutto racchiuso in cinque giorni. Il Giro della Lunigiana, giusto per fare un esempio, viaggia sugli stessi numeri in quanto a giorni e chilometri di gara. 

«C’è stata una grande adesione – continua Rossi – con la presenza di ben 18 team nazionali. Ai quali si aggiungono i team satellite del WorldTour come Decathlon AG2R La Mondiale U19, JEGG-Dir Academy U19-Visma e la Grenke Auto Eder-Bora. Ci saranno anche quattro rappresentative regionali italiane: Veneto, Lombardia, Sicilia e Toscana. Infine Team Veleka, Fensam Hoves, Team Alta Austria e la Vangi Pirata.

«Avere così tante Nazioni rappresentate – continua – è un modo per far capire quanto il brand Eroica si sia esportato nel mondo. Già portiamo il valore del ciclismo eroico e del nostro territorio in nove Paesi del mondo con eventi organizzati».

Entriamo nel dettaglio di questi 400 e passa chilometri con la presentazione delle cinque tappe. Ogni frazione prevede almeno un passaggio su una strada bianca il vero filo conduttore della manifestazione.

«Il primo giorno – spiega Rossi – ci saranno due tappe: una cronometro a squadre da 22 chilometri con partenza da Punta Ala e arrivo a Castiglione della Pescaia. Il pomeriggio, invece, una frazione da 68 chilometri. Volevamo fare una prima tappa in linea pianeggiante, ma da noi in Toscana non ce n’è molta e già il primo giorno ci saranno 500 metri di dislivello. Nella seconda giornata ci sarà l’arrivo a Siena, in Piazza del Campo, dopo 110 chilometri e cinque tratti di strade bianche. Si passano i luoghi iconici della Strade Bianche, la gara dei professionisti. Penso che far arrivare i ragazzi dove pochi mesi fa ha trionfato Pogacar sia un motivo di orgoglio per noi e per loro.

«La terza tappa – conclude – sarà quella che probabilmente scaverà i veri distacchi in classifica generale. Si parte da Siena e si arriva a Montevarchi, con un doppio passaggio sull’arrivo e un traguardo volante a Gaiole in Chianti, dove è nata L’Eroica. Qui ci sarà il passaggio su una salita di 7 chilometri, tutta di strada bianca, il Passo di Monte Luco, che collega il Chianti alla Valdarno. L’ultima fatica prevede 102 chilometri, da Siena a Chiusdino e attraversa tutta la provincia di Siena e la Val d’Elsa. Dopo un duplice passaggio sotto l’arrivo festeggeremo il successore di Nordhagen».

Anche il Tour sullo sterrato, alla ricerca del ciclismo eroico

05.11.2023
5 min
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In Spagna si chiamano “caminos de tierra”, in Francia “chemins de vigne”, in Italia “strade bianche”. Una volta erano il terreno su cui si misuravano gli eroi del ciclismo, oggi sono diventate lingue di sterrato preziose e temute. La nona tappa del Tour de France 2024 avrà ben 14 settori di sterrato spalmati sui 199 chilometri da Troyes a Troyes

Una frazione che sulla carta è già spettacolare, così come il contesto che la ospiterà. Immersi nelle vigne dello Champagne e del Pinot Nero, questo tipo di strade approderanno per la prima volta al Tour de France. Se si parla si strade bianche e ciclismo eroico, il primo nome che salta alla mente è quello del suo creatore Giancarlo Brocci, che ha reso queste strade dimenticate da tutti un valore aggiunto. 

Qui Vincenzo Nibali durante l’iconica tappa da Carrara a Montalcino nel 2010
Qui Vincenzo Nibali durante l’iconica tappa da Carrara a Montalcino nel 2010

Spettacolo da vedere

E’ impresso negli occhi di tutti l’immagine di Vincenzo Nibali in maglia rosa, imbiancato dalla polvere bagnata della frazione che da Carrara andava a Montalcino. Neanche a dirlo ma in Italia questo spettacolo in un Grande Giro lo abbiamo già visto. Ed è stato uno show incredibile. 

«Ho impresse – dice Giancarlo Brocci – le parole che mi disse Gianni Mura nel 2010 in occasione di quella tappa. “Il ciclismo disegnerà il suo futuro guardando al passato.” Da Repubblica gli raddoppiarono le righe che avrebbe dovuto scrivere perché in redazione tutti avevano guardato la tappa. Il segreto è tutto qui. Quel ciclismo che torna all’antico, recupera improvvisamente l’innocenza perduta e una dimensione umana che unisce tutto il gruppo. Il Tour tutto questo lo sa e ha rispetto per chi guarda la corsa».

Qui Pidcock alle Strade Bianche 2023 in mezzo a due ali di folla esaltate
Qui Pidcock alle Strade Bianche 2023 in mezzo a due ali di folla esaltate

Ciclismo eroico

Remco Evenepoel in merito a questa tappa ha detto: «Ci sono già gare e campionati separati per lo sterrato, non c’è bisogno di inserirle nei grandi Giri». Il pensiero di ASO per il 2024 è esattamente l’opposto e, inutile dirlo, Brocci approva. 

«Sulla strada bianca non si può stare a ruota – dice – e fare grande lavoro di squadra come sull’asfalto. Le differenze le noti e poi introduci altri elementi che sono la destrezza, la capacità di guida di una bicicletta e il coraggio, insomma, ci vogliono delle abilità supplementari per poter andare forte anche su strada bianca. Il Tour ha visto questi valori ed è andato anch’esso alla ricerca di quel ciclismo eroico che esce dalle dinamiche di oggi.

«Nel 2008 con l’Eroica io cercai proprio questo e da lì è partito un movimento che cresce sempre di più, nonostante la continua evoluzione dei materiali e della preparazione. Chi vince una Strade Bianche o una Roubaix rimane nella storia. Il volto infangato e l’impresa è un qualcosa che va a colpire lo spettatore e gli scolpisce un ricordo indelebile».

Qui alcuni dei tratti che verranno affrontati nella nona tappa del Tour (foto E.Garnier-L’Equipe)
Qui alcuni dei tratti che verranno affrontati nella nona tappa del Tour (foto E.Garnier-L’Equipe)

Patrimoni da conservare

Per la nona tappa il luogo individuato dagli organizzatori di ASO è quello delle colline dello Champagne. Strade sterrate che vanno su e giù in mezzo alle vigne. Luoghi magici e affascinanti come il villaggio di Essoyes, dove Pierre-Auguste Renoir visse e dipinse per trenta estati, trasponendo sulle sue tele la straordinaria gamma di colori della vite locale. Le strade non vedranno la carovana passare su di esse proprio per tutelare questi tratti oggi diventati preziosi.

«L’idea di riportare la bici da strada fuori dall’asfalto – prosegue Brocci – è quella che ha caratterizzato l’Eroica. E’ nata anche per la salvaguardia delle ultime strade bianche che a suo tempo erano fondamentalmente un disvalore, cioè erano un parametro di zona depressa. Oggi il ciclista deve avere coraggio per prendere la bici e pedalare in mezzo alle macchine e al traffico. Questo è un modo per avvicinare anche i giovani e portare il cicloturista a godersi una pedalata come lo era un tempo».

Giancarlo Brocci, ideatore e fondatore di Eroica e della Strade Bianche per i pro’ (foto Facebook/Eroica)
Giancarlo Brocci, ideatore e fondatore di Eroica e della Strade Bianche per i pro’ (foto Facebook/Eroica)

Un passo avanti

Un Grande Giro ogni anno disegna il suo percorso per mostrarlo al mondo intero. Per il 2024 il Tour ha deciso di misurarsi con le strade sterrate, mettendo un possibile primo appuntamento che potrebbe diventare un elemento caratteristico della corsa gialla. In Italia la classica di inizio anno e gli eventi di Eroica, ogni anno portano migliaia di appassionati in terra Toscana. L’abbiamo visto nel 2010 e in qualche altra timida occasione. 

«Sono stato contattato varie volte da Prudhomme – continua Brocci – per parlare anche di questo. Sono contento che abbiano deciso di puntarci e di mettersi in gioco, so che ci stavano lavorando da tempo. Negli anni ho provato anche io a proporre l’appuntamento “fisso” nella corsa rosa, ma l’idea non ha mai trovato una risposta positiva».

In un articolo realizzato da Gaétan Scherrer per L’Equipe, Thierry Gouvenou, direttore tecnico dell’evento e responsabile del percorso ha detto: «Ci siamo ripromessi di non disputare mai più di due tappe sprint di fila nel Tour. Tuttavia, con la configurazione del percorso nel 2024, ci troveremo in pianura all’uscita delle Alpi (4a tappa)  a Cantal (11a tappa). Quindi abbiamo dovuto trovare un trucco e togliere i sentieri bianchi rimasti un’ipotesi per cinque anni».

Santini celebra il ciclismo dell’Eroica

27.05.2023
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Capi in lana e in tessuti tecnici, accessori e un’ampia gamma di t-shirt e felpe casual, per vivere un ciclismo d’altri tempi. Santini ed Eroica presentano una nuova collezione dedicata alla corsa vintage più famosa del mondo. Un’occasione per riscoprire le radici di questo sport.

L’azienda bergamasca è partner della manifestazione dal 2015 e quest’anno ha lanciato una collezione che comprende capi “Eroica Approved”, cioè modelli che possono essere regolarmente indossati in gara, prodotti ispirati ai valori storici del ciclismo e una linea casual di t-shirt e felpe ufficiali Eroica.

Le collezioni Original e Modern Wool per pedalare all’insegna dello stile vintage
Le collezioni Original e Modern Wool per pedalare all’insegna dello stile vintage

Le linee

Per rivivere le sensazioni del ciclismo d’epoca, pedalando sulle strade polverose de L’Eroica, Santini propone alcuni capi rigorosamente realizzati in lana. La linea si chiama Original Wool e vanta capi dal fascino eterno. Le maglie, Spazio e Vento, sono arricchite da bottoni madreperla sulle tasche posteriori e zip corta in metallo, proprio come una volta. Entrambe sono “Eroica Approved” quindi possono essere indossate regolarmente in gara durante gli eventi Eroica.

I capi in Modern Wool invece sono realizzati in un mix di lana merino e poliestere che li rende più simili ai moderni capi in microfibra ma con un tocco di stile eroico: un match tra tradizione e tecnologia.  Parliamo della maglia Luce e dei pantaloncini Eroica. Questi ultimi sono confezionati con lana sullo strato esterno e poliammide all’interno e sono dotati del fondello GIT con cuore in gel antishock, per regalare un look eroico, ma godere del confort delle tecnologie moderne. I colori scelti sono il bianco, il rosso e il bordeaux, e per la maglia Luce anche il verde scuro.

Technical Garments ricca di capi tecnici e performanti per lui e per lei
Technical Garments ricca di capi tecnici e performanti per lui e per lei

Capi tecnici

La collezione Technical Garments è stata pensata per contestualizzare il fascino vintage e attualizzarlo alle prestazioni tessili del presente. Una linea di capi in microfibra nei toni del rosso e bordeaux per lui, e del rosa e bordeaux per lei, a cui si aggiunge una giacca antivento molto leggera che si richiude nella sua stessa tasca. 

Per l’uomo, la proposta 2023 è formata dal completo Brina e dalla maglia Sole, anch’essa da abbinare ai pantaloncini Brina, mentre per lei Santini propone maglia a baselayer Sogno. Completano il look il cappellino da indossare anche sotto il casco e i calzini in tre colori: nero, rosso e bianco.

Linea casual per tutti i giorni
Linea casual per tutti i giorni

L’Eroica addosso

Per vivere L’Eroica tutti i giorni e portare un po’ di spirito eroico in città e nella vita quotidiana, Santini ha realizzato una linea di capi casual. T-shirt per lui, per lei e per i più piccoli, ma anche felpe con e senza il cappuccio. 

Ma anche il cappellino con il logo L’Eroica e due pregiati foulard in pura seta. I foulard, in particolare, sono un omaggio al ciclismo d’altri tempi quando si usavano per proteggere la bocca dalla polvere sollevata durante la gara. Dettagli, cure, trovate stilistiche che il maglificio bergamasco ha saputo attualizzare con sapienti tecniche produttive. Un modo innovativo nel pieno rispetto della tradizione per omaggiare una delle corse più affascinanti del mondo. 

Santini

Al Fuorisalone la storia del ciclismo è firmata Santini

02.05.2023
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Dopo tre anni non facili a causa del Covid, il Salone del Mobile di Milano è tornato in grande stile facendo registrare numeri davvero importanti. Con esso è tornato anche il Fuorisalone, capace di animare per una settimana intera il capoluogo lombardo con tantissime iniziative. Fra queste merita sicuramente di essere ricordata, anche perché ci tocca da vicino, una bella esposizione di maglie storiche da ciclismo realizzate da Santini.

Presso Eroica Caffè, in apertura, le sorelle Monica e Paola Santini con Turci e Bertocchi di Colnago (foto Erik D’Avanzo)
Presso Eroica Caffè, in apertura, le sorelle Monica e Paola Santini con Turci e Bertocchi di Colnago (foto Erik D’Avanzo)

Nel salotto di Milano

L’esposizione delle maglie è stata inaugurata lo scorso 21 aprile e proseguirà fino al prossimo 21 maggio. La location scelta è di assoluto prestigio. Si tratta de L’Eroica Caffé di Viale Tunisia, in zona Porta Venezia a Milano. Quello tra L’Eroica, manifestazione cicloturistica conosciuta a livello mondiale, e Santini, è un rapporto ormai consolidato nel corso degli anni. L’azienda di Bergamo è infatti sponsor de L’Eroica dal 2015. 

A organizzare la serata inaugurale è stato lo stesso staff de L’Eroica che ha riunito per l’occasione, oltre a Santini, anche Colnago, altro sponsor dell’evento nato nel 1997 a Gaiole in Chianti, nel senese, ed oggi esportato con successo in tutto il mondo.

Fino al 15 maggio all’Eroica Caffè sarà possibile ammirare ed acquistare le maglie d’epoca di Santini
Fino al 15 maggio all’Eroica Caffè sarà possibile ammirare ed acquistare le maglie d’epoca di Santini

Da Tapie a Bugno

Fino al prossimo 15 maggio i clienti dell’Eroica Caffè di Milano potranno ammirare esposte alle pareti del locale alcune delle maglie realizzate da Santini che hanno fatto la storia del ciclismo. Tra queste ricordiamo quella de La Vie Claire, il team francese guidato dal patron Bernard Tapie, la maglia Peugeot a scacchi bianco/neri, della prima squadra sponsorizzata Santini, e la maglia di campione del mondo di Gianni Bugno. Tutte queste maglie raccontano la storia di Santini che dal 1965 confeziona capi per i grandi campioni del ciclismo e non solo. Sono infatti tanti i team amatoriali che ogni anno si rivolgono all’azienda bergamasca per realizzare la propria divisa. Da quest’anno Santini è inoltre presente fra gli Under 23 “vestendo” la Colpack.

Tra le maglie esposte, anche quelle in lana con i nomi degli sponsor ricamati a mano, che raccontano il ciclismo d’altri tempi, quando ancora non esistevano i tessuti sintetici. 

A proposito di lavori fatti a mano, in occasione della serata inaugurale Santini ha allestito all’interno di Eroica Caffè, un corner con macchina da cucire dove la signora Rosita, dipendente che da 35 anni lavora in azienda, ha cucito un patch Eroica sulle maglie acquistate dai presenti nel corso della serata.

Durante la serata, la signora Rosita ha cucito il logo Eroica sulle maglie acquistate (foto Erik D’Avanzo)
Durante la serata, la signora Rosita ha cucito il logo Eroica sulle maglie acquistate (foto Erik D’Avanzo)

A suggellare l’importanza che l’azienda ripone nelle proprie radici, su alcune cartoline che sono disponibili nello store milanese è riportata la storia delle maglie esposte a Eroica Caffè di Milano. 

Chiudiamo con il pensiero di Paola Santini, Marketing Manager di Santini Cycling Wear: «Siamo un’azienda che guarda al futuro investendo continuamente nell’evoluzione di nuovi tessuti e in soluzioni tessili innovative, ma non vogliamo dimenticare le nostre origini e per questo crediamo sia giusto valorizzare il nostro passato e le pagine di ciclismo che i corridori hanno scritto con le nostre maglie».

Santini

Podere San Giuseppe, un angolo di tranquillità da vivere in sella

05.04.2023
5 min
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In cima ad una collina, nel cuore della Toscana, sorge il Podere San Giuseppe. Un nido per ciclisti e amanti della natura che vogliono ricaricare le pile e godersi del tempo per sé, la propria famiglia o compagni di squadra. Situata nel Comune di Montalcino, la proprietà svetta dominando un panorama mozzafiato arricchito dalle strade bianche che ogni anno vengono animate dall’Eroica e dall’omonima corsa. Qui gastronomia, natura e sport si incontrano all’insegna di un’esperienza unica da vivere insieme alla propria bicicletta da corsa, Mtb o gravel che sia. Consociamo il Podere attraverso le parole del proprietario Gian Paolo Sandrinelli

Situato nel Comune di Montalcino il Podere si trova nel cuore della Toscana

Il Podere

«E’ un podere – spiega Sandrinelli – costruito nei primi anni del ‘900 in cima ad una collina nel Comune di Montalcino e intorno non c’è niente. Ci sono sette appartamenti. Ogni unità ha due camere matrimoniali e ognuna ha il bagno privato. Sono grandi e dotati di tuti i comfort. La struttura storica ha un parco privato dove ci sono due piscine che dominano il panorama. Un salone con una cucina comune dove si può mangiare tutti assieme e questo è comodo per le squadre che ci vengono a trovare

«La vista che ha questa struttura – afferma – è unica. E’ appunto in cima alla collina e non ha impedimenti a 360 gradi. Domina la Val d’Orcia, guarda verso Siena e Pienza che si vedono illuminate la notte».

Caratteristiche che rendono questi sette appartamenti una meta perfetta per chi vuole conoscere il cuore verace della Toscana. E’ possibile raggiungere le famose regioni vinicole e città pittoresche come Montalcino, Siena e Montepulciano. Le sorgenti termali sgorgano nell’ex piazza del paese di Bagno Vignoni. Il Parco Naturale della Maremma, con le più belle spiagge della Toscana meridionale, è raggiungibile in poco più di un’ora. E infine la vicina Firenze, culla del Rinascimento. 

Per la bici

Al Podere San Giuseppe la bici è di casa. Le strade sono libere dal traffico e immerse in terre uniche. E’ infatti possibile incontrare luoghi meravigliosi come Montalcino, Pienza, Bagno Vignoni raggiungendoli a colpi di pedale. 

Per gli amanti di questo sport, sono numerosi i percorsi adatti a tutte le esigenze e preparazioni. Chi sceglie questa meta si può rilassare facendo lunghe passeggiate in bicicletta nei percorsi immersi nel verde tra le colline senesi. Tratti misti di asfalto e sterrati tra oliveti, vigneti e morbide salite saranno gli scenari usuali delle escursioni in bicicletta. E’ inoltre possibile noleggiare presso punti convenzionati qualsiasi tipologia di bici. E se qualcuno ne avesse bisogno il Podere vanta collaborazioni con atleti ex professionisti del calibro di Alessandro Bertolini, Daniele Righi che accompagneranno i gruppi di ciclisti in esplorazione.

Le colline si perdono a vista d’occhio
Le colline si perdono a vista d’occhio

Arrivano i pro’

Il Podere San Giuseppe gode già di ospiti illustri che di ciclismo vivono e hanno “approvato” la struttura. «L’anno scorso – racconta Sandrinelli – è stato ospite qui da noi, Tiesj Benoot della Jumbo-Visma a fare un po’ di recupero dopo l’incidente di Livigno. Siamo stati meta anche di importanti aziende come Smith Optics, produttrice di occhiali da sole, maschere e caschi. In inverno abbiamo avuto il piacere di ospitare il team di Specialized e tutto l’entourage direttivo.

«Insomma, un posto meraviglioso dove si può fare attività fisica, fare riunioni in tranquillità, team building o ritiri per le squadre. Si adatta a tutte le tipologie di ospiti che si vogliono godere un periodo di tranquillità con la possibilità di pedalare e vivere queste colline.

«In occasione dell’Eroica – conclude – ospiteremo ad ottobre un team di professionisti, di cui al momento non si può fare il nome, che ha scelto Podere San Giuseppe per vivere questa esperienza sulle strade bianche. Un onore per noi».

Basta rilassarsi 

Sfogliando le pagine del sito online dove è possibile conoscere la struttura, si possono consultare anche i servizi che mette a disposizione la struttura. Tra questi ci sono attività di ogni genere.

A partire dalle degustazione enogastronomica con assaggi di ogni tipo, ad esempio una bruschetta con dell’ottimo olio biologico della Fattoria, dei formaggi pecorini tipici delle tradizioni locali ed un calice di buon vino come per esempio il Brunello, prodotto a pochi passi. 

Il Podere San Giuseppe offre ai suoi ospiti la possibilità di partecipare ad un corso di fotografia tenuto da un fotografo professionista, partner della struttura. Oppure un’esperienza yoga, per trascorrere l’intero periodo di soggiorno all’insegna della meditazione. E ancora, sono a disposizione 30 cavalli ben domati, ben allenati, ben curati, preparati con professionalità e passione per ogni livello di esperienza. Insomma, a chi sceglie Podere San Giuseppe come propria meta, una volta arrivati qui basta rilassarsi. 

PodereSanGiuseppe

Abus per Eroica: sicurezza moderna, stile d’altri tempi

22.09.2022
4 min
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Una collaborazione che esalta entrambi i brand creando una sinergia unica ed esclusiva. Abus ed Eroica hanno presentato una collezione in edizione limitata di caschi realizzati per la corsa iconica da poter utilizzare in tutti gli eventi sia Classic che Nova. La protezione moderna fatta di aerodinamica, leggerezza e sistemi innovativi incontra lo stile della rievocazione e delle strade bianche. I caschi scelti sono due StormChaser e Airbraker dipinti con colori che ricordano il ciclismo che è stato e la natura che incontra ancora oggi. 

La protezione dei caschi si integra con l’indole eroica della corsa senza tempo
La protezione dei caschi si integra con l’indole eroica della corsa senza tempo

Stile e performance 

Abus, che celebrerà il suo centenario nel 2024, sta producendo i caschi Eroica nella propria sede in Italia nel nuovo stabilimento di Vicenza. Un valore aggiunto che rende questi modelli unici e Made in Italy. I colori scelti rievocano il ciclismo d’altri tempi tramite una tavolozza ispirata dalla natura Toscana. Lo StormChaser è disponibile in colorazione Pine Grey e Strade Bianche. Mentre l’Airbraker in versione Tuscany Green e Chianti Red. 

La collezione di caschi Abus per Eroica è prodotta in quantità limitata ed è disponibile sullo shop online di Eroica e sarà acquistabile anche presso lo stand Abus e Bottega Eroica durante L’Eroica XXV di Gaiole in Chianti. 

StormChaser 

Il casco perfetto per affrontare ogni sfida eroica senza rinunciare alla sicurezza moderna. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, infatti, lo StormChaser è adatto a ogni tipo di corsa, Classic, Nova e qualsiasi altra avventura in sella alla bici. È leggero ed estremamente confortevole, inoltre gode di un’ottima aerazione ed è disponibile in due varianti colore, Pine Grey e Strade Bianche. 

Le caratteristiche tecniche sono rivolte al comfort e alla leggerezza. La struttura in-mold lo rende leggero e stabile grazie alla fusione solidale di EPS e calotta in Policarbonato. La ventilazione è ottima grazie alle sette aperture d’aria e i sedici punti d’estrazione. Il sistema d’areazione è innovativo ed efficace mediante i canali disposti in maniera intelligente nell’EPS. La regolazione è semplice e precisa grazie al sistema Zoom Ace Urban. Infine è presente il supporto per gli occhiali AirPort, aerodinamico e dotato di alloggiamenti per le asticelle. 

Il prezzo per questa edizione limitata è di 150 euro. 

Airbreaker

Per chi cerca la massima performance senza rinunciare ad uno stile elegante che richiama la raffinatezza del passato, l’Aribreaker di Abus per Eroica è la scelta perfetta. Un casco in grado di unire aerodinamica e leggerezza senza però rinunciare al comfort. Utilizzato anche dai pro’ è un prodotto indispensabile per chi vuole il massimo sotto tutti gli aspetti. I colori dedicati per questa versione speciale sono Tuscany Green e Chianti Red. 

La tecnologia in-mold assicura un’unione duratura tra calotta esterna e materiale dissipante del casco (EPS). La Forced Air Cooling Technology è una tecnologia che aumenta la ventilazione per una termoregolazione ottimale. Questa è permessa anche dagli undici convogliatori d’aria e i tredici estrattori collegati tramite i canali di flusso. Il Multi Speed Design, una struttura a nido d’ape fornisce la ventilazione necessaria in ogni situazione. Per quanto riguarda la struttura, è presente l’ActiCage Lite un rinforzo della struttura integrato nell’EPS per migliorare la stabilità complessiva.

Il prezzo consultabile sul sito di Eroica e presso gli stand Abus e Bottega Eroica durante L’Eroica XXV di Gaiole in Chianti è di 250 euro. 

Abus

Eroica

L’Eroica festeggia il 25° anniversario con Vittoria

15.06.2022
3 min
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Il ciclismo eroico suscita sempre grandi emozioni, ci fa viaggiare nei ricordi riscoprendo le passioni antiche, vere. In Toscana, alle porte di Siena, più precisamente a Gaiole in Chianti, 25 anni fa Giancarlo Brocci ed un gruppo di appassionati hanno dato il via ad una tradizione ciclistica unica: L’Eroica. Questa manifestazione è cresciuta sempre di più, anno dopo anno, richiamando appassionati da tutto il mondo e di tutte le generazioni. A testimonianza di quanto il ciclismo possa unire le persone. 

Un tubolare speciale

L’Eroica ha deciso di festeggiare il suo 25° compleanno insieme a Vittoria, e dalla loro collaborazione è nato un tubolare unico. Disponibile in edizione limitata. Si tratta di uno pneumatico polivalente fatto interamente a mano e pensato per biciclette vintage. Vittoria ha unito le forze con A Dugast creando un prodotto artigianale di grande qualità.

Come base di partenza si è utilizzato il battistrada del glorioso Vittoria Pavé, pneumatico testato da tanti anni di gare sulle leggendarie strade della Parigi-Roubaix e del Fiandre. Il tubolare dedicato al 25° anniversario per L’Eroica è costruito sulla migliore carcassa in cotone A Dugast – la Flying Doctor – per offrire maggiore protezione laterale e durabilità anche nelle condizioni meteorologiche più avverse.

208 esemplari

La larghezza disponibile per questo tubolare è una sola: 25 millimetri, una sezione di questa misura aumenta il comfort ed offre una minore resistenza al rotolamento. Il numero di pezzi disponibili – 208 – non è una scelta casuale. 208 sono anche i chilometri dell’Eroica stessa. I tubolari sono realizzati al 100% a mano in Olanda dagli artigiani di A Dugast utilizzando solo cotone di alta qualità, gomma e lattice, il tutto di origine naturale per avere un basso impatto ambientale.

Uno dei vantaggi della produzione interamente manuale è la possibilità di personalizzare il prodotto. Il tubolare XXV L’Eroica sarà numerato e personalizzato con le iniziali dell’acquirente, o di chiunque altro, possono essere aggiunte massimo 4 lettere. I copertoni sono confezionati e spediti all’interno della consueta scatola delle scarpe utilizzata da A Dugast, in omaggio ci sarà anche il cappellino da ciclista vintage Vittoria.

Il prezzo al pubblico del tubolare XXV Eroica è di 240 euro per la coppia.

Vittoria

Fattoria Pieve a Salti, gastronomia Km zero e strade bianche

21.04.2022
5 min
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Immerso nelle colline di Montalcino a 25 chilometri da Siena, è presente un piccolo borgo storico, che ospita la Fattoria Pieve a Salti. Uno splendido scenario naturale ricco di storia, d’arte e di tradizioni secolari, questa struttura è in grado di offrire ospitalità in confortevoli camere e tipici appartamenti di varie dimensioni. 

Un Bike Hotel che respira aria di ciclismo tutto l’anno perché situato proprio sui percorsi dell’Eroica e sulle strade bianche dell’omonima corsa per professionisti. Con i suoi servizi e le specialità del territorio, Pieve a Salti è un rifugio tra le colline toscane. A valorizzare il contesto, la Fattoria vanta 700 ettari di azienda agricola a produzione biologica direttamente apprezzabile una volta seduti a tavola. 

Pieve a Salti è partner e sponsor dell’Eroica fornendo i propri prodotti tipici all’interno dei pacchi gara
Pieve a Salti è partner e sponsor dell’Eroica fornendo i propri prodotti tipici all’interno dei pacchi gara

Territorio Eroico

Nel cuore delle dolci colline senesi, il territorio che circonda la Fattoria Pieve a Salti rappresenta il non plus ultra delle vacanze in sella alla propria bici. Un contesto che immerge subito il ciclista nella natura e nei percorsi resi famosi dalle corse su queste colline. 

«Siamo sul percorso lungo – racconta Gian Paolo Sandrinelli, manager di Pieve a Salti – di Eroica e facciamo parte storicamente di uno dei tratti sterrati della Strade Bianche dei professionisti. Siamo sponsor di Eroica, infatti nei pacchi gara di quasi tutte le eroiche d’Italia si possono trovare il farro perlato e le gallette di farro di nostra produzione. 

Un altro aspetto importante è la scoperta del territorio che circonda la struttura, per questo il Bike Hotel mette disposizione tutti gli strumenti per apprezzarlo.

«Le guide turistiche sono presenti ed è un servizio molto apprezzato. Non tutti i ciclisti vogliono scaricare il percorso e seguirlo sul proprio dispositivo. Preferiscono essere accompagnati da persone esperte che conoscono il territorio e sono in grado di fartene innamorare. Abbiamo delle guide esperte, tra cui Daniele Righi ex professionista che viene spesso a trovarci e si presta per accompagnare i ciclisti».

Un rifugio per i pro’

Grazie ai suoi servizi dedicati alla bici e alla sua posizione, Pieve a Salti ospita da anni i professionisti delle squadre che diventano protagonisti nella gara senza tempo

«Per le Strade Bianche – racconta Sandrinelli – vengono Lotto Soudal da 8 anni e il Team SD Works da 4 anni. Ci piace dire che Pieve a Salti abbia già vinto quattro volte strade bianche. Con Anna Van Der Breggen e Chantal Van Den Broek-Blaak della SD Works e quest’anno Lotte Kopecky. E tra gli uomini con Tiesj Benoot della Lotto Soudal. Benoot e Blaak sono venuti ad allenarsi anche da soli senza le squadra. Vengono spesso a fare ritiri in autonomia». 

La struttura è situata sul percorso della gara per i pro’ Strade Bianche
La struttura è situata sul percorso della gara per i pro’ Strade Bianche

I servizi

Presso la struttura sono presenti i servizi che fanno di questo Bike Hotel un riferimento per la zona. E’ infatti presente il noleggio biciclette accessoriate da strada, ibride, elettriche e mountain-bike. Il locale sicuro attrezzato a deposito e piccole riparazioni. E’ disponibile una convenzione con officine e negozi per riparazioni macchine ed acquisti. Infine il servizio lavanderia giornaliero per abbigliamento tecnico.

«Un aspetto importante – spiega Sandrinelli – è la predisposizione per pasti ad hoc in base agli orari. Con la particolarità di far trovare una merenda rafforzata per quando i ciclisti tornano da allenamenti ad orari non canonici per il servizio. Quindi a orari metà pomeriggio, trovano, crostate frutta prosciutto, barrette specifiche. 

«E’ presente inoltre una piscina coperta con idromassaggio, molto apprezzata dai ciclisti per il recupero. Ci sono sale massaggi con del personale specializzato per massaggi sportivi. Abbiamo introdotto anche lo yoga, che sta prendendo sempre più piede, specialmente prima degli allenamenti. E abbiamo la possibilità di seguire le escursioni con il nostro pulmino nove posti che anticipa il gruppo in alcuni punti con pranzo a buffet e rifornimenti spalmati sul percorso».

Il Bike Hotel offre servizi dedicati alle due ruote per un soggiorno cucito sul ciclista
Il Bike Hotel offre servizi dedicati alle due ruote per un soggiorno cucito sul ciclista

Dalla terra alla tavola

La Fattoria Pieve a Salti è anche azienda agricola specializzata nella trasformazione e nella coltivazione dei cereali che circonda gli oltre 700 ettari di proprietà. Un chilometro zero puro e genuino che si può ritrovare ogni giorno sulla tavola durante i pasti offerti dallo Chef. 

«Un esempio sono i professionisti che fanno colazione da noi. I quali attingono direttamente dal buffet che mettiamo a disposizione. Non per forza mangiano quello che viene messo a disposizione dai massaggiatori. Questo perché abbiamo previsto un menù che è stato pensato in maniera importante per i ciclisti. Siamo un’azienda agricola che trasforma i cereali biologici. Alla colazione si trovano i fiocchi d’avena di nostra produzione, così come i cereali a il farro soffiato nostro, le crostate fatte con la farina di farro, molto più digeribile rispetto alla farina di grano tenero».