Azzurri Liberazione 2021

Dal ciclocross alla strada: così nascono i nostri VDP

07.05.2021
4 min
Salva

Alla conclusione della stagione di ciclocross, Fausto Scotti lo aveva promesso: «C’è ancora tanto da fare, anche fuori dall’attività specifica». La nazionale sui prati non si è fermata, anzi. Il Ct ha continuato a controllare, contattare, lavorare e ha portato avanti un progetto ambizioso, difficile ma che promette molto: tenere in attività i suoi ragazzi facendo fare loro altre specialità. E’ nata da quest’idea la partecipazione degli azzurri all’ultimo Gran Premio Liberazione su strada a Roma. E non sarà un episodio isolato.

«Facendo parte dell’organizzazione della classica romana – spiega il tecnico azzurro – ho pensato che fosse l’occasione giusta per far fare esperienza ai miei ragazzi junior. Avrei voluto vedere all’opera anche gli allievi, ma la loro partecipazione era più complicata, così abbiamo lasciato spazio a un altro team. Con i ragazzi ero stato chiaro: per i primi 10 giri avevano libertà assoluta, poi l’impegno era stare nei primi 3 e provare a fare la corsa e hanno tutti risposto bene».

Siffredi ai piedi del podio

Effettivamente, rivedendo a mente fredda l’evoluzione della gara, la partecipazione della nazionale non è stata fine a se stessa e poteva anche essere più fruttuosa, senza gli incidenti a Lorenzo Masciarelli, costretto a un gran lavoro per rientrare privandolo delle energie utili per il finale e a Filippo Agostinacchio (rottura della forcella in una caduta e ritiro anticipato). Nel finale Matteo Siffredi ha provato il colpo a sensazione, alla fine il suo 4° posto è stato comunque un attestato di valore per tutto il gruppo.

Carrer Masciarelli 2021
Il pugliese Carrer aiuta Masciarelli a rientrare in gruppo (foto Bit & Led, anche in apertura)
Carrer Masciarelli 2021
Il pugliese Carrer aiuta Masciarelli a rientrare in gruppo (foto Bit & Led, anche in apertura)

Il progetto di Scotti guarda sempre al ciclocross come fine ultimo, ma serve anche per inculcare nei ragazzi quella cultura alla multidisciplina che sta facendo proseliti nel mondo, dietro i risultati sensazionali dei “tre tenori” Van Der Poel, Van Aert e Pidcock. Siffredi rispecchia fedelmente questi canoni: «Strada l’ho sempre fatta, il problema è riuscire a conciliare le varie attività: adesso per esempio entriamo nella parte clou della stagione di Mtb, con le prove di Coppa del Mondo e le gare titolate e per me sono l’obiettivo principale».

Il genovese classe 2003 riconosce che questi continui salti sono però utili per allargare i suoi orizzonti: «Mi accorgo sempre più che ogni disciplina aiuta a crescere nelle altre: l’attività offroad, ad esempio, si è rivelata utilissima per assimilare i cambi di ritmo su strada ed essere quindi propositivo, non correre passivamente. Per me la Mtb resta la disciplina principale nel mio futuro, ma continuerei a dividermi volentieri se trovassi una squadra che me lo permettesse».

Azzurri ciclocross Liberazione 2021
Da sinistra: Paletti, Masciarelli, Olivo, Agostinacchio, Siffredi e Carrer
Azzurri ciclocross Liberazione 2021
Alcuni degli azzurri in gara. Da sinistra: Paletti, Masciarelli, Olivo e Agostinacchio

Agostinacchio: «Ci voglio riprovare»

Chi invece si proietta direttamente verso il ciclocross è Filippo Agostinacchio: «Anch’io voglio fortemente continuare a praticare tutto, dalla strada alla Mtb ma il ciclocross è la specialità che mi affascina maggiormente. Su strada avevo già corso in questa stagione finendo nella Top 10 a Stevenà di Caneva e vorrei continuare, se Scotti mi chiamerà ancora, ma devo dare spazio preminente alla Mtb dove difendo la posizione di leader di categoria agli Internazionali d’Italia».

Con questi ritmi, quando potranno riposare questi ragazzi? Non c’è il rischio di saturazione? E’ lo stesso Agostinacchio a rispondere: «Basta effettuare riposi più brevi, invece del mese canonico senza bici io stacco un paio di settimane a settembre e riprendo la preparazione per il ciclocross leggermente più avanti”. Un po’ quello che fa Mathieu Van Der Poel: “Lo so, mi ispiro a lui…».

Scotti Bielli
Fausto Scotti e il suo aiutante Luigi Bielli: Presto di nuovo impegnati nel calendario U23
Scotti Bielli
Fausto Scotti e il suo aiutante Luigi Bielli: presto di nuovo impegnati nel calendario U23

E ora si punta all’Eroica…

Già, VDP. L’idea di avere tanti piccoli VDP in squadra illumina gli occhi di Scotti: «Sono ragazzi che sanno guidare e che riescono a cavarsela in ogni situazione. Sono fenomenali, pieni di energie, sanno già leggere la gara ma sono anche pieni di domande e di curiosità com’è giusto per la loro età».

Il progetto non è concluso con il Liberazione, anche perché dopo le loro prove a Roma stanno fioccando gli inviti: «Grazie anche al tecnico di categoria De Candido che mi appoggia in pieno. Probabilmente saremmo all’Eroica junior del 16 maggio, con un gruppo ancora più folto, poi andremo avanti fino a metà agosto quando inizieremo i lavori per il ciclocross. L’importante è che i ragazzi mantengano questa voglia di mettersi sempre alla prova per conoscersi meglio. I campioni nascono così…».