Mavic Cosmic, le ruote sinonimo di (alta) velocità e (storica) competizione. Proprio così, ogni volta che la casa francese – sempre riconoscibilissima grazie al proprio logo nero su sfondo giallo – presenta un nuovo prodotto, l’attenzione degli appassionati subisce un richiamo a dir poco… “prepotente”. Perché tale è la credibilità del marchio, anche e soprattutto quando si parla di ruote di alta gamma.
La coppia di ruote pesa 1550 grammi, ottime in pianura, ma anche in salitaLa coppia di ruote pesa 1550 grammi, ottime in pianura, ma anche in salita
Due fattori importanti
Oggetto di questo approfondimento è il modello in fibra di carbonio Cosmic SLR 65 specifiche per freni a disco, un vero e proprio concentrato di tecnologia e innovazione pensato per esaltare le aspettative degli appassionati più esigenti.La prima particolarità che ha catturato la nostra attenzione è il profilo del cerchio NACA, alto 65 millimetri e con canale da 26, pensato e realizzato per assecondare due caratteristiche indispensabili. La prima è quella legata alla complessiva resa aerodinamica di queste ruote, che è elevatissima, mentre la seconda – grazie alla loro straordinaria stabilità – consiste nella capacità di contrastare il vento laterale. Ma il vero punto di forza delle Cosmic SLR 65 Disc è però un altro. Parliamo della scorrevolezza, che colloca questa speciale coppia di ruote direttamente nel vertice dell’intera gamma del brand transalpino.
Una scorrevolezza molto elevata che deriva alla combinazione di due specifici fattori. Il ricorso al sistema Tubeless Road UST rielaborato, che prevede l’assenza della camera d’aria per generare un minore attrito con il terreno, e l’affidabilità in termini di aderenza e di una migliore protezione contro le forature che proprio la mancanza di camera d’aria è in grado di garantire.
Lo speciale mozzo Infinity, con perno rigido e cuscinetti ad alta resistenzaLo speciale mozzo Infinity, con perno rigido e cuscinetti ad alta resistenza
Mozzo Infinity
Merita poi una menzione speciale anche il mozzo Infinity, con perno rigido e cuscinetti ad alta resistenza: l’ideale per ottimizzare l’accoppiamento con i raggi in acciaio. Offrendo quinidi la massima trasmissione di potenza. Proprio i raggi presentano su queste ruote Mavic una particolare sezione ellittica che aumenta l’aerodinamica complessiva. Inoltre, grazie al la tecnologia Fore Carbon, i raggi si fissano con un inserto metallico filettato all’interno della struttura in carbonio del ponte inferiore del cerchio, anziché ricorrere al tradizionale foro. Vi facciamo notare infine, a seguito di queste speciali caratteristiche, che anche il peso della coppia senza pneumatici scende a 1.550 grammi. Il prezzo consigliato al pubblico è invece di 1.850 Euro.
Bottecchia Aerospace: la “superleggera” (e super veloce…) bicicletta italiana, lo stesso modello in dotazione anche quest’anno ai professionisti del team Androni Giocattoli Sidermec, è oggi ordinabile anche assemblata con il nuovo gruppo elettronico Sram Rival eTap AXS. Questa trasmissione ha rappresentato quest’anno una vera e propria novità nel settore. La Aerospace è un prodotto destinato a soddisfare le esigenze e le aspettative di una larghissima fetta di consumatori. Si può disporre in “un unicum” sia della migliore tecnologia di cambiata “wireless” messa a punto da Sram, quanto di un misuratore di potenza integrato e della connettività AXS. Il tutto ad un prezzo allettante, ideale per attrarre nuovi utenti al “club” degli utilizzatori del cambio elettronico. La cambiata wireless è combinata con l’impiego di ottimi freni a disco idraulici.
Essa infatti garantisce una prestazione tecnica ottimale. Se a questo idillio meccanico si aggiunge anche il livello di esperienza e di guida garantito dalla rivoluzionaria cambiata logica eTap il gioco è fatto.
Realizzato con cura
Una caratteristica importante di questo nuovo gruppo, che merita di essere posta in evidenza, è l’attenzione che i tecnici Sram hanno rivolto all’aspetto ergonomico. In modo particolare alla forma delle impugnature. L’obiettivo è quello di potersi adattare a qualsiasi grandezza delle mani e conseguentemente fare in modo che l’azione sulle leve freno possa essere confortevole con qualsiasi impugnatura estremamente.
E’ la preferita dei velocisti del team Androni Giocattoli SidermecE’ la preferita dei velocisti del team Androni Giocattoli Sidermec
Specifiche tecniche
Tornando alla Bottecchia Aerospace, uno dei primi particolari che balza all’occhio è l’estrema pulizia, a partire dai cavi. Questi ultimi sono “nascosti” mediante la tecnologia Internal Routing che prevede il passaggio interno di questi ultimi. Il risultato è un miglioramento estetico notevolissimo, ma aerodinamico. E’ davvero tanta la qualità concentrata su questa bicicletta da corsa, come anticipato una tra quelle a disposizione dei corridori della Androni Giocattoli Sidermec.
L’Aerospace riesce ad esprimersi al meglio su qualsiasi terreno, anche se la sua principale caratteristica è la velocità e dunque “adora” andare forte, specialmente in pianura. L’obiettivo degli ingegneri Bottecchia, attraverso il disegno di questa bici aero, è stato quello di fornire un’esperienza di guida speciale. E per giungere a questo risultato sono stati appunto considerati aspetti primari come il comfort e, appunto, il tema dell’aerodinamica.
Esprime il meglio di se su ogni terreno: ottima anche per le volateEsprime il meglio di se su ogni terreno: ottima anche per le volate
Forcella top
Inoltre, prestando particolare attenzione alle tubazioni, notiamo facilmente che l’obliquo presenta una sezione al tempo stesso generosa e sagomata, mentre il tubo orizzontale è più sottile. Il carro posteriore invece si innesta qualche centimetro sotto il reggisella, ricalcando un orientamento tecnico che va per la maggiore tra le bici di questo segmento e capace di conferire alla stessa bicicletta sia reattività che comfort.
La forcella, che pesa 445 grammi, presenta degli steli diritti ed estremamente solidi che donano rigidità massima all’avantreno, come si addice ad una bicicletta che nasce anche per vincere le volate.
Aerodinamica e leggera…Nata per essere competitivaAerodinamica e leggera…Nata per essere competitiva
Design moderno
E se c’è un altro motivo per cui la Bottecchia Aerospace spicca nel gruppo è senza ombra di dubbio anche il design. Infatti, grazie al proficuo lavoro del nuovo centro di ricerca e sviluppo Bottecchia, dedicato espressamente allo studio dei colori e del design, sono state realizzate cinque innovative colorazioni, rispettivamente denominate Prisma, Camaleonte, Sparkling Glass, Black Rainbow e Blue Rainbow.
Queste ultime, pensate, hanno il privilegio di rendere la luce parte integrante del design tramite delicati e sottili contrasti. Mentre il continuo variare delle condizioni di luce altera il colore della grafica stessa donandole un aspetto sempre diverso ed originale.
Ricordiamo che il telaio pesa 1.225 grammi, tenendo in considerazione la taglia M.
AbsoluteBLACK, azienda britannica nota per la produzione di corone ovali, lancia la nuova pulegge Oversize Hollowcage. Si tratta di un componente il cui utilizzo può apportare notevoli benefici in termini di scorrevolezza e di risparmio energetico.
Pulegge performanti
Le pulegge più comuni sono realizzate in polimero e in alluminio, ma presentano alcune imperfezioni come una rumorosità amplificata, dato che il materiale in questione irradia il suono più di qualsiasi polimero, rendendole rumorose. Uno dei principali obiettivi che si è posta AbsoluteBLACK infatti è quello di introdurre una versione innovativa di pullegge in carbonio con cuscinetti in ceramica, che siano in grado di ridurre il livello sonoro di 12-14 dB rispetto alle media. La gabbia in questo modo diventa molto più silenziosa di circa il 60 per cento. Tutto questo è possibile anche grazie a una soluzione in attesa di brevetto che prevede speciali fasce sospese in gomma xring, il cui compito è quello di diminuire l’attrito della catena sui denti della puleggia, eliminando quindi il rumore di innesto, che è il più grande contributore al rumore complessivo della trasmissione.
Grazie all’utilizzo delle pulegge Oversize Hollowcage la scorrevolezza aumenterà notevolmenteGrazie all’utilizzo delle pulegge Oversize Hollowcage la scorrevolezza aumenterà notevolmente
Flessibilità
Arriva il momento in cui bisogna sfatare dei luoghi comuni. Uno di questi sostiene che una gabbia rigida offra migliori prestazioni rispetto a una gabbia flessibile. Non è così. Come ci dimostra il brand britannico, la flessibilità risulta essere una degna alleata in quanto permette alla gabbia (e quindi alla puleggia inferiore) di allinearsi meglio con l’angolo della catena quando si utilizzano i rapporti più alti della cassetta. Questo implica una riduzione sensibile dell’attrito, quindi di conseguenza anche un risparmio di watt poiché la puleggia non trova un ostacolo nella catena.
Grazie al carbonio di alta qualità è stata ridotta notevolmente la rumorositàGrazie al carbonio di alta qualità è stata ridotta notevolmente la rumorosità
Vantaggi per la trasmissione
Anche la trasmissione, come accennato in precedenza, gode di vantaggi notevoli grazie alla pulegge Oversize Hollowcage, non solo in termini di rumorosità, ma anche per quanto riguarda la cambiata stessa. Questo avviene principalmente grazie all’utilizzo di denti ad alto profilo che conferiscono una precisione e una velocità invidiabili alla trasmissione. Un altro aspetto degno di considerazione è anche l’aerodinamica. Quest’ultima è portata ai massimi livelli tramite una gabbia sovradimensionale ma al tempo stesso leggera (ricordiamo che il peso complessivo della pulegge Oversize Hollowcage è di 71 grammi) che ha dimostrato i suoi vantaggi aerodinamici in alcuni test effettuati in galleria del vento. E’ curioso come in così pochi grammi di prodotto si nascondano invece tanti vantaggi. Questo è il frutto della passione e di un intenso lavoro da parte di AbsoluteBLACK, che ricordiamo è distribuita in Italia da Amg Srl.
La Wilier Filante SLR rappresenta il concetto più moderno della bicicletta aerodinamica, efficiente quando bisogna essere veloci, leggera e reattiva in salita.
Tornano in Italia le celebri ruote americane Spinergy. Le scoprimmo grazie alla Cannondale della Saeco. Il brevetto dei raggi Pbo è la loro arma in più
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Cadex lancia il nuovo suo modello di ruote, le Cadex 36 Disc Tubeless, ideate per una migliore accelerazione ed una maggiore performance in salita.
Le ruote Cadex, disegnate per coperture tubeless,offrono una manovrabilità sicura e precisa anche in condizioni ventose, infatti, con il loro profilo da 36 millimetri offrono un’ottima aerodinamicità senza subire disturbi esterni.
Canale da 22,4 mm
La tecnologia hookless presenta un’ampia larghezza interna del cerchio, ben 22,4 millimetri, e una resistente struttura in fibra di carbonio. Questo consente un controllo e una maneggevolezza superiore.
La larghezza del canale consente di avere una superiore superficie di appoggio e ciò crea una migliore trazione ed un assorbimento degli urti. In questo modo il corridore ha una maneggevolezza e una sicurezza assolute.
La tecnologia hookless presenta un’ampia larghezza interna del cerchio, ben 22,4 millimetriLa tecnologia hookless presenta un’ampia larghezza interna del cerchio, ben 22,4 millimetri
Poco più di un chilo
Il loro peso è di solamente 1.032 grammi, grazie ad un lay-up che permette un posizionamento preciso della fibra di carbonio. Si crea così una struttura più rigida e forte, capace di trasmettere al meglio la potenza impressa dall’atleta.
Anche i raggi godono di tale tecnologia, grazie al carbonio Cadex si riduce al minimo la flessione laterale aumentando l’accelerazione ed il trasferimento di potenza.
La cassetta al centro di un incrocio di raggi che rende rigidissima la ruota posteriore
Si alleggerisce significativamente il carico sui cuscinetti, i quali a loro volta sono ancora più efficienti
Un lavoro particolare è stato fatto sul mozzo R1-C30, a basso attrito
La ruota ha cerchio in carbonio con profilo da 36, ottime anche nel vento
La cassetta al centro di un incrocio di raggi che rende rigidissima la ruota posteriore
La ruota ha cerchio in carbonio con profilo da 36, ottime anche nel vento
Un lavoro particolare è stato fatto sul mozzo R1-C30, a basso attrito
Si alleggerisce significativamente il carico sui cuscinetti, i quali a loro volta sono ancora più efficienti
Cuscinetti a basso attrito
Un lavoro particolare è stato fatto sul mozzo R1-C30, a basso attrito. Si alleggerisce significativamente il carico sui cuscinetti, i quali a loro volta sono ancora più efficienti, garantendo una resistenza al rotolamento 1,5 volte più fluida.
Grazie a questi nuovi studi e sviluppi le ruote Cadex 36 Disc Tubeless sono l’ideale per chi cerca la prestazione e il comfort in tutte le condizioni di terreno e di clima.
Prezzo super, sfere ceramiche, sono le Mavic Cosmic SLR 45. Canale interno da 23 e sezione complessiva abbondante, le abbiamo provate in grande anteprima.
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Olympia è uno dei marchi che hanno fatto la storia della bicicletta in Italia essendo nato addirittura nel 1893. Il modello di riferimento per il settore strada è la Leader. La scelta del nome non è casuale, dal momento che si tratta del top di gamma della collezione. Una bici con caratteristiche di eccellenza, tra le quali spicca sicuramente la leggerezza. Infatti il telaio pesa appena 850 grammi.
Tre tipi di carbonio
I disegno dei tubi abbandona la sezione tonda e vede sagomature pensate per accrescere solidità e aerodinamica. Il raccordo fra i segmenti nella zona del cannotto di sterzo (solido e affidabile, da 1-1/2 x 1-1/2) fa pensare a prima vista a un comparto molto rigido. Il telaio è monoscocca e nel costruirlo, in funzione delle porzioni e delle caratteristiche strutturali da conferire loro, si sono combinate tre tipologie di carbonio Toray: T1000, T800 e M40J. Per la sua realizzazione, Olympia ha fatto ricorso alla tecnologia EPS, che produce una superficie interna perfettamente levigata e priva di materiale di riporto in eccesso. In questo modo si ottiene una struttura più compatta, leggera e rigida. Per compensare la grande rigidità dell’avantreno, l’avancorsa è stato allungato e il rake della forcella (anch’essa monoscocca in carbonio) è stato portato a 42 millimetri.
La bici Leader, top di gamma dell’intera collezione Olympia
La bici Leader, top di gamma dell’intera collezione Olympia
Rigida e confortevole
E’ una bici rigida, confortevole e soprattutto versatile:per le sue caratteristiche esprime ottime potenzialità su ogni terreno. Reattiva in salita, aerodinamica in pianura, guidabile in discesa.
Come tendenza vuole, anche la Olympia Leader è montata con freni a disco Sram Force Etap AXS , a beneficio della sicurezza e della guidabilità. E’ equipaggiata con il gruppo Sram Force Etap AXS, le ruote sono a scelta fra tre modelli. Le Miche Race DX, le Vision Metron SC40 DB Carbon oppure le Vittoria Qurano 46 Disc con coperture a scelta fra Vittoria Rubino PRO G2.0 e Vittoria Zaffiro PRO G2.0. La sella è una Selle Italia SP-01. Per chi invece volesse optare per il gruppo Shimano, l’azienda di Piove di Sacco offre l’opportunità di montare la bici con l’Ultegra FC-8000.
Le ruote Bora sono un simbolo dell’eccellenza di Campagnolo, infatti è facile associare queste ruote a numerose vittorie conseguite ai più alti livelli. Il marchio italiano presenta la nuova serie Bora Ultra WTO con tre profili del cerchio disponibili da 33, 45 e 60 millimetri.
Sviluppate con i pro’
Le nuove Bora Ultra WTO, dove ricordiamo che l’acronimo WTO sta per Wind Tunnel Optimized, sono frutto di un intenso lavoro di ricerca e sviluppo che è avvenuto nella sede centrale di Campagnolo a Vicenza e che ha portato una serie di novità che hanno migliorato l’aerodinamica, il peso e la rigidezza. I risultati si sono già avuti, infatti le nuove ruote sono state portate alla vittoria da Caleb Ewan nella settima tappa dell’UAE Tour e sono già diventate le preferite di Tadej Pogacar. Anche il campione olimpicoGreg Van Avermaet le ha utilizzate durante le classiche di inizio stagione. Questo è un ulteriore segnale di come Campagnolo abbia sviluppato le nuove Bora Ultra WTO in stretta collaborazione con i professionisti.
Tim Wellens e Caleb Ewan con le nuove Bora Ultra WTOTim Wellens e Caleb Ewan impegnati con le nuove Bora Ultra WTO
Nuova costruzione
Le nuove ruote hanno richiesto quasi tre anni di ricerca e sviluppo e sono dotate di diverse tecnologie innovative di Campagnolo che le rendono più veloci migliorando l’aerodinamica e il peso. Fra le varie tecnologie utilizzate c’è la costruzione dei cerchi con tecnologia H.U.L.C.(Hand Made Ultra-Light Carbon). I nuovi cerchi sono aerodinamicamente concepiti per pneumatici da 25 millimetri e grazie alla tecnologia H.U.L.C. è stato possibile agli ingegneri Campagnolo ottimizzare l’uso di fibre e resina. In questo modo si è arrivati ad un peso delle ruote che va dai 1.385 grammi del profilo da 33 millimetri fino ai 1.530 grammi del profilo da 60 millimetri passando per i 1.425 grammi del profilo da 45 millimetri. Bisogna considerare che il risultato in termini di peso è notevole, in quanto stiamo parlando di ruote per freni a disco e già pronte per essere montate con i tubeless.
Le nuove Campagnolo Bora Ultra WTO 45Le nuove Campagnolo Bora Ultra WTO 45 con raggiatura G3
Finitura Luxury
A proposito di tubeless, Campagnolo ha ideato una bella finitura Campagnolo Luxury a specchio (C-LUX). Questa finitura presente sui cerchi e sul mozzo anteriore è perfettamente liscia e non richiede l’utilizzo di verniciatura. In questo modo, oltre all’aspetto estetico, si hanno dei vantaggi in termini di peso e di maggiore garanzia nel posizionamento più sicuro dei tubeless, diminuendo i rischi di eventuali danneggiamenti ai talloni delle coperture.
Per le gare più veloci ecco le Bora Ultra WTO 60Per le gare più veloci ecco le Bora Ultra WTO 60
Nipples aerodinamici
A livello aerodinamico sono state apportate notevoli migliorie fra cui spiccano i nipples interni Aero Mo-Mag. Si tratta dell’ultima evoluzione della tecnologia Mo-Mag di Campagnolo, che permette di avere un flusso d’aria più pulito ed efficiente. Ad incrementare la capacità aerodinamica delle ruote ci sono anche i raggi ellittici di Campagnolo. Oltre al vantaggio aerodinamico la tecnologia Mo-Mag permette di ricavare i fori dei nipples e delle valvole direttamente dallo stampo del cerchio, senza dover forare la fibra di carbonio. Il vantaggio si traduce in una migliore resistenza interna e riduzione dello stress localizzato, andando così ad allungare la vita a fatica della ruota. Un ulteriore vantaggio è che i nipples interni garantiscono un allineamento perfetto risultando in una costruzione della ruota più precisa.
Con la finitura C-LUX è più semplice inserire i tubelessGrazie alla finitura C-LUX è più semplice inserire far tallonare i tubeless
Niente nastri per tubeless
Grazie alla tecnologia Aero Mo-Mag si ha anche il vantaggio di non avere fori nel canale del cerchio 2-Way Fit. Così si evita di applicare un nastro per il montaggio dei tubeless o dei copertoncini. Il montaggio risulta essere così più veloce. La regolazione della tensione dei raggi avviene in maniera semplice grazie ad uno strumento apposito, che viene fornito in dotazione. Inoltre, permette di diminuire o aumentare la tensione anche con il pneumatico montato.
Raggiatura G3
Per quanto riguarda lo schema di raggiatura, le Bora Ultra WTO sono dotate dell’iconica raggiatura G3 tipica del marchio vicentino. Il sistema G3 asimmetrico ottimizzato per i freni a disco permette di trasferire al meglio la potenza riducendo lo stress durante gli sprint e nelle frenate brusche. Questa tecnologia combinata con un sistema integrato, mozzo, raggi, nipples e cerchio, rende le Bora Ultra WTO molto rigide e facili da guidare.
Lo strumento per regolare la tensione dei raggiLo strumento che viene dato in dotazione con le ruote per regolare la tensione dei raggi
Guadagno con il vento laterale
L’insieme di tutte le tecnologie applicate alle Bora Ultra WTO ha portato a un guadagno in termini di watt, soprattutto con la presenza di vento fra i 10 e i 20 gradi. Non a caso questa è la condizione più comune nell’ambiente reale.
Mozzi tutti nuovi
A livello di mozzi troviamo un’altra novità, infatti il mozzo anteriore è stato totalmente riprogettato ed è realizzato in carbonio, mentre il mozzo posteriore è in alluminio. Questa scelta è stata fatta perché le forze in gioco nelle due ruote, anteriore e posteriore, sono diverse. Nella ruota posteriore il mozzo in alluminio permette di mantenere la raggiatura G3 e trasferire in maniera ottimale la tensione delle diverse forze senza portare a degli squilibri. Nella ruota anteriore le forze in gioco sono diverse, in quanto c’è solo la presenza del freno a disco. Per questo motivo è stato possibile costruire un mozzo in carbonio con flangia integrata.
Il mozzo anteriore completamente in carbonioIl mozzo anteriore completamente in carbonio e con la flangia integrata
Cuscinetti ceramici
Per assicurare la massima scorrevolezza sono stati usati i cuscinetti Campagnolo Ceramic Ultimate Level Technology (CULT) che sono stati ottimizzati aerodinamicamente con una flangia più stretta. I cuscinetti CULT sono più durevoli di quelli in acciaio e offrono 5 volte e mezzo in meno di attrito rispetto a cuscinetti standard sigillati in acciaio.
Compatibili con tutti i marchi
Le Bora Ultra WTO utilizzano il corpetto ruota libera Next 3Ways (N3W) che può ospitare cassette Campagnolo a 11, 12 e 13 velocità. Inoltre, le nuove ruote sono disponibili con corpetto ruota libera Shimano HG e Sram XDR.
Il mozzo posteriore è in alluminioIl mozzo posteriore è in alluminio per trasferire meglio le tensioni a cui è sottoposta la ruota
Canali diversi
Una curiosità che è emersa durante la presentazione delle nuove ruote è che il modello con profilo da 33 millimetri ha una larghezza del canale interno di 21 millimetri. Mentre le ruote da 45 e 60 millimetri hanno una larghezza di 19 millimetri. Questa scelta, come ci ha spiegato Nicolò Martinello che è il Product Manager delle ruote Campagnolo, è voluta per mantenere il peso basso delle ruote da 33 millimetri, che sono state pensate per dare il meglio in salita. Avere un cerchio più largo aiuta mantenere il peso più basso. Più l’area del cerchio è ampia e maggiore sarà la rigidità, quindi con un cerchio più stretto per mantenere la stessa rigidità bisogna aumentare i fogli di carbonio andando ad aggiungere peso. I 2 millimetri in più di larghezza delle ruote da 33 millimetri hanno permesso di avere un alto livello di rigidità senza aggiungere fogli di carbonio e quindi senza aggiungere grammi.
La Bora Ultra WTO 33 con canale interno da 21 millimetriLa Bora Ultra WTO 33 con canale interno da 21 millimetri
Stesso prezzo
Per finire forniamo il prezzo delle Bora Ultra WTO, che è lo stesso per qualunque tipo di profilo ma cambia in base al corpetto montato. Nella versione con il corpetto N3W il prezzo è di 3.150 euro, con il corpetto HG di 3.155 euro, mentre con il corpetto XDR di 3.160 euro.
Alberto Contador e Ivan Basso hanno creato il loro marchio di biciclette: Aurum. L’obiettivo dei due campioni è quello di realizzare le migliori biciclette da corsa combinando: aerodinamica, rigidità, comfort, peso e maneggevolezza. Il primo modello è la Magma, che è in dotazione al team professional Eolo-Kometa.
Geometria equilibrata
Contador e Basso hanno voluto che la Magma fosse una bicicletta completa, dalle ottime prestazioni su tutti i terreni. Per fare questo i due campioni si sono confrontati da subito con gli ingegneri e i progettisti descrivendogli la loro idea di bicicletta perfetta, quella sulla quale avrebbero da sempre voluto gareggiare. Il primo elemento per ottenere una bicicletta equilibrata è la geometria. L’esperienza di Contador e Basso nei migliori WorldTour del mondo, li ha portati a conoscere l’importanza di un corretto adattamento sulla bici e la necessità di dover cambiare la posizione anche più volte durante l’anno. Proprio per questo Magma è stata realizzata usando componenti standard. Il reggisella e il manubrio di matrice tradizionale permettono una maggiore semplicità delle regolazioni e di cambi di alcuni componenti, tipo l’attacco manubrio.
Il telaio Magma nel colore Glacial BlueIl telaio Magma nel colore Glacial Blue
Guidabilità perfetta
Un punto chiave della Magma è l’avantreno, infatti questa parte è fondamentale per la qualità di guida del mezzo. La forcella ha due offset differenti in base alla misura del telaio. In questo modo sia le misure più piccole che le più grandi beneficeranno della migliore guidabilità possibile. Anche i valori di Stack e Reach dimostrano che la Magma è stata pensata sia per la ricerca delle performance, ma con un occhio particolare al comfort. Infatti, Contador e Basso affermano che sulle lunghe distanze non basta solo la rigidità, ma un buon comfort in sella porta a migliori prestazioni. A conferma di questo concetto basta pensare che la Magma è stata ottimizzata per montare coperture da 25 o da 28 millimetri, anche se è possibile arrivare fino a 30 millimetri.
Per quanto riguarda il carro posteriore i foderi orizzontali oversize corti contribuiscono ad avere una maggiore reattività, soprattutto in salita, mentre il movimento centrale con un baricentro più basso e un passo della bici abbastanza generoso, portano a un assetto migliore e a una stabilità maggiore nei tratti veloci, soprattutto in discesa.
Erik Fetter impegnato sulla sua Magma Erik Fetter impegnato sulla sua Aurum Magma alla Coppi e Bartali 2021
Aerodinamica
Anche l’aerodinamica ha avuto il suo peso nella progettazione della Magma, infatti è stata progettata usando un software CFD avanzato e testato in galleria del vento. In questo modo gli ingegneri hanno adattato le forme dei tubi generate dal computer alle condizioni reali. Una caratteristica aerodinamica è l’Head Tunnel, che canalizza i cavi dei freni attraverso il telaio, direttamente dal manubrio. Questa soluzione è stata scelta per favorire l’aerodinamica frontale e anche per facilitare il montaggio e le regolazioni della posizione.
Ben visibile l’Head Tunnel che canalizza i cavi nel telaioBen visibile l’Head Tunnel che canalizza i cavi direttamente nel telaio
Carbonio giusto nei punti giusti
La rigidità torsionale è un altro punto chiave sul quale Contador e Basso hanno puntato molto. Per arrivare ad un ottimo risultato sono stati selezionati una serie di fibre di carbonio diverse e tecniche di stampaggio avanzate. Gli stampi in acciaio di alta precisione hanno consentito pressioni di stampaggio più elevate del normale, spremendo più resina dalla fibra. Le anime in schiuma rivestite in lattice hanno creato un interno pulito e senza imperfezioni. Aurum ha così sviluppato la tecnologia ECT: Experience Carbon Technology. Questa tecnologia utilizza sei diversi tipi di fibra di carbonio che vengono applicate in maniera diversa nelle zone varie parti del telaio. In pratica si è cercato di mettere le fibre giuste nei posti giusti per un equilibrio tra peso, rigidità e comfort. Grazie all’ECT ogni dimensione del Magma è stata progettata e sviluppata individualmente, con un programma di laminazione e gradi di fibra di carbonio specifici. Il risultato è un telaio che in taglia 54 pesa 805 grammi.
In fase di sviluppo
Per le prove contro il tempo Aurum sta ancora sviluppando il suo telaio, che proprio Alberto Contador sta provando per mettere a punto gli ultimi dettagli.
Vincenzo Albanese nella cronometro di San Benedetto del TrontoVincenzo Albanese nella cronometro di San Benedetto del Tronto della Tirreno Adriatico
La scheda tecnica
Gruppo
Shimano Dura Ace Di2
Ruote
Enve
Pneumatici
Vittoria
Manubrio
Enve
Sella
Prologo
Reggisella
Enve
Pedali
Look
Componentistica
La Magma della Eolo-Kometa è montata con il gruppo Shimano Dura Ace Di2, ma con la guarnitura fornita da Rotor. Per quanto riguarda le ruote, i manubri e i reggisella troviamo i prodotti marchiatiEnve. Per le selle sono state scelte lePrologo che offre un’ampia scelta di modelli. Come pneumatici Frapporti e compagni possono sfruttare la tecnologia di Vittoria, mentre per i pedali ci sono i sempre affidabiliLook.
Shimano Dura Ace a 12 velocità combina due protocolli, quello wireless e la trasmissione dei dati via cavo. Efficienza e customizzazione, ma anche uno smart concept che porta innumerevoli vantaggi
Bontrager lancia la nuova linea di ruote Aeolus RSL e un nuovo profilo per quanto riguarda la gamma Aeolus Pro. Il marchio americano in questo modo allarga la sua offerta di modelli a prestazioni elevate, apportando notevoli miglioramenti in termini di velocità e stabilità.
Tre nuovi profili
Per quanto riguarda la linea RSL (Race Shop Limited) sono stati introdotti tre nuovi profili: Aeolus RSL 51, Aeolus RSL 62 e Aeolus RSL 75. Queste tre novità vanno ad aggiungersi alla già collaudata Aeolus RSL 37. In questo modo la linea RSL va a soddisfare tutte le diverse necessità.
Le Bontrager Aeolus RSL 62, in evidenza anche in aperturaLe nuove Bontrager Aeolus 62 con profilo da 62 millimetri montate anche sulla bici in apertura
Nuova progettazione
Rispetto al passato, Bontrager ha utilizzato un processo completamente nuovo, infatti in precedenza, il ciclo di progettazione e sviluppo era basato su modellazioni bidimensionali. Per questa versione delle Aeolus RSL si è ricorso a modelli CFD (Computational Fluid Dynamics) tridimensionali. Questo ha permesso agli ingegneri di Bontrager di tenere conto con una precisione molto elevata di ogni grammo di resistenza, in ogni direzione, attraverso qualsiasi piano e in tutti gli aspetti del sistema ruota/pneumatico.
Con questo nuovo modo di progettare si è riusciti a replicare fedelmente le condizioni del mondo reale. Il risultato è che il design delle ruote ottimizza l’aerodinamica e la resistenza al rotolamento, due aspetti che sono fondamentali nel ciclismo moderno.
Le Aeolus RSL 51 montate sulla Trek DomaneLe Bontrager Aeolus RSL 51 montate sulla Trek Domane
Le Bontrager più veloci
Tutto questo fa dire ai tecnici di Bontrager che le ruote Aeolus RSL sono le più veloci mai realizzate dal marchio americano. Oltre alla velocità è stato dato un peso importante alla stabilità. Per raggiungere tutti questi obiettivi è stato fatto un costante lavoro con i corridori del Team Trek-Segafredo che hanno continuamente fornito i loro feedback.
Larghezza interna del cerchio di 23 millimetriLa larghezza interna del cerchio per le Aeolus RSL è di 23 millimetri
Cerchio molto largo
Un primo elemento da analizzare è che i tre nuovi modelli Aeolus RSL hanno una larghezza interna del cerchio di 23 millimetri, mentre ricordiamo che le RSL 37 hanno la larghezza di 21 millimetri. Questa scelta verso un allargamento del cerchio assicura una migliore connessione aerodinamica con i pneumatici garantendo uno scorrimento più efficace. Come ormai ben sappiamo, un cerchio più largo permette anche di abbassare ulteriormente la pressione di gonfiaggio dei pneumatici, che porta un comfort maggiore, una fluidità di guida migliore e maggiore velocità.
Carbonio top di gamma
Altro punto importante, è il materiale usato da Bontrager. Tutte le ruote Aeolus RSL sono realizzate con il carbonio OCLV di livello RSL, che è il più leggero e resistente fra quelli utilizzati da Bontrager. Questo carbonio è stato l’elemento chiave per permettere di avere dei cerchi con dei profili aerodinamici a dei pesi molto competitivi.
Il carbonio OCLV di livello RSLLe nuove ruote sono realizzate con il carbonio OCLV di livello RSL
Stessa velocità con meno watt
Le forme del cerchio e il profilo ruota/pneumatico aerodinamicamente più efficiente hanno ridotto la resistenza al rotolamento portando un risparmio di watt. I tecnici Bontrager hanno constatato che rispetto ai modelli Aeolus precedenti con profilo del cerchio simile, le nuove ruote hanno permesso a Mads Pedersen di risparmiare fino a 34 watt durante le sue volate.
Mozzi DT Swiss
A completare le caratteristiche delle nuove RSL c’è l’adozione del mozzoDT Swiss 240s, che grazie ai freehub Ratchet EXP garantiscono un peso ridotto accompagnato da elevata scorrevolezza.
Il mozzo DT Swiss 240sLe ruote Aeolus RSL sono equipaggiate con il mozzo DT Swiss 240s
Tubeless Ready
Le Aeolus RSL sono tutte per i freni a disco e possono essere montate con i copertoncini oppure con i tubeless, infatti si possono configurate in modalità tubeless utilizzando il nastro copricerchio Bontrager TLR oppure un qualsiasi sistema a striscia sigillante tradizionale.
Andando nello specifico di ogni modello vediamo che le Aeolus RSL 51 hanno un profilo di 51 millimetri e un peso di 1.410 grammi, le Aeolus RSL 62 vantano un profilo di 62 millimetri con un peso di 1.520 grammi ed infine, le Aeolus RSL 75 hanno un profilo di 75 millimetri per un peso di 1.645 grammi. Ricordiamo che è possibile acquistarle singolarmente e poter creare così delle combinazioni con profili diversi fra ruota anteriore e posteriore.
Il nastro copricerchio e la valvola tubeless di BontragerIl nastro copricerchio e la valvola tubeless di Bontrager
La linea Pro
Come dicevamo all’inizio oltre ai tre profili RSL è stato introdotto un nuovo modello della gamma Aeolus Pro con un profilo da 51 millimetri. Questa ruota vanta la stessa larghezza interna del cerchio delle RSL da 23 millimetri e la stessa forma. Le differenze sono l’utilizzo del carbonio OCLV Pro e il mozzo DT Swiss 350. Questo permette di avere una ruota con profilo da 51 millimetri ad un peso di 1.590 grammi con un prezzo un pò più basso rispetto alla linea RSL.
Le ruote Aeolus Pro 51Le nuove ruote Bontrager Aeolus Pro 51
Programma fedeltà Bontrager
Come tutte le ruote in carbonio Bontrager, anche le Aeolus RSL sono supportate dal programma fedeltà Carbon Care Wheel. Nell’improbabile eventualità che le ruote in carbonio Bontrager subiscano un danno entro i primi due anni dall’acquisto, verranno riparate o sostituite gratuitamente.
Abbiamo provato le selle Repente Prime e Prime 2.0. Due selle molto simili che differiscono per i materiali usati per realizzare lo scafo. La Prime ha una maggiore presenza di carbonio e risulta 10 grammi più leggera, mentre la Prime 2.0 grazie al sistema LCF di Repente, che utilizza delle fibre di carbonio lunghe, rimane leggera e allo stesso tempo con un prezzo molto competitivo. Entrambe strizzano l'occhio a quei ciclisti che cercano prestazioni elevate, favorendo una pedalata aggressiva, sempre in spinta. Questo è dovuto al profilo piatto che permette di muoversi facilmente e all'ottima rigidità di cui sono dotate.
Repente è un giovane marchio tutto italiano che progetta e realizza le sue selle in Veneto, una terra che vanta una grande tradizione in questo specifico prodotto. All’interno della gamma di Repente ci sono le selle Prime e Prime 2.0. Abbiamo voluto vedere le loro caratteristiche e quali differenze ci sono tra i due modelli.
Punti in comune
Iniziamo dalle caratteristiche che le accomunano, infatti entrambe sono lunghe 275 millimetri e larghe 132 millimetri. Il design è lo stesso con una forma che possiamo definire tonda e un profilo piatto, che favorisce una pedalata aggressiva in posizione avanzata. Il rivestimento è per entrambe in PU e il rail è in fibra di carbonio UD T700.
Forma tonda e profilo piatto per la PrimeForma tonda e profilo piatto per la Prime
Telaio in Tepex
La differenza fra i due modelli la troviamo nel telaio di supporto. Quello della Prime è in Tepex Dynalite, una trama di carbonio in una matrice termoplastica, che conferisce un’alta resistenza e un peso più contenuto. La Prime fa fermare l’ago della bilancia a 160 grammi ed è venduta a 196,00 euro
Lo scafo della Prime realizzato in Tepex DynaliteLo scafo della Prime realizzato in Tepex Dynalite
Fibre lunghe
La Prime 2.0 vanta uno scafo prodotto con il sistema LCF, vale a dire Long Carbon Fibers. In pratica vengono iniettate nello scafo in PA12, un polimero nobile, delle fibre di carboniolunghe, che vengono orientata in maniera longitudinale. Questo viene fatto per fare in modo che si abbia l’effetto di una trama e aumentare così la resistenza dell’intera struttura. I vantaggi derivati da questa tecnologia sono diversi. Il primo è che si evita che la sella si possa sfondare verso il centro con l’andare dell’utilizzo. Un altro vantaggio è che Repente riesce a offrire questo prodotto ad un prezzo molto competitivo, infatti stiamo parlando di una sella dal peso di 170 grammi venduta a 129,00 euro.
Il telaio della Prime 2.0 realizzato con il sistema LCFIl telaio della Prime 2.0 realizzato con il sistema LCF
Cover sostituibile
Un altro punto a favore delle selle Repente è la possibilità di sostituire la cover e poter montare quella di un altro modello presente nella gamma. Questo può essere molto vantaggioso in quei casi in cui la microfibra della parte superiore o laterale si rovina, magari a causa di una caduta, e si può sostituire solo una parte della sella senza ricomprarla per intero.
Forma e profilo della Prime 2.0 sono uguali a quelli della PrimeForma e profilo della Prime 2.0 sono uguali a quelli della Prime
Per chi vuole spingere
Le selle Prime e Prime 2.0 sono indicate per i ciclisti che cercano prestazioni elevate, infatti sono molto resistenti e rigide anche nelle fasi in cui si spinge al massimo. Inoltre, come dicevamo all’inizio la forma piatta permette di avanzare e di spingere in maniera più profonda sui pedali.
E' Gieira la linea gravel di Regola Bikes: il bello è che non ci sono dettami, ognuno è libero di creare il proprio modello a seconda di gusti e utilizzp