Exept la bellezza integrata è sinonimo di performance

25.08.2022
6 min
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La vera bicicletta monoscocca su misura. Prestazioni al top e la capacità di assecondare le esigenze del corridore. Componenti a scelta. Dopo aver descritto come nasca il telaio custom al 100%, ecco il nostro test della Exept

E’ fatta su misura ed è l’unica che adotta la tecnologia monoscocca per farlo. Custom e performances, questo è il fil rouge di Exept.

La bicicletta su misura è una sorta di punto di arrivo, l’apice di un progetto e di una passione, ma è importante sottolineare che una bicicletta cucita addosso può anche essere il top in fatto di resa tecnica. Il prezzo? In linea con le biciclette top di gamma presenti sul mercato, anzi, alcuni confronti evidenziano una Exept meno costosa (ed è comunque su misura). L’abbiamo provata.

Ingegnerizzata e prodotta in Italia (foto Matteo Malaspina)
Ingegnerizzata e prodotta in Italia (foto Matteo Malaspina)

Personalizzata in ogni parte

La bicicletta è ingegnerizzata e prodotta in Italia. Le geometrie e le misure sono concordate con l’azienda e se non si è esperti di angoli, proporzioni e numeri in genere, ci si può affidare tranquillamente a chi disegna le biciclette su misura per mestiere.

Sono custom le colorazioni e le livree, così come la componentistica. Non sono personalizzabili le forme dei tubi, perché seguono un processo di test ben preciso, legato all’applicazione delle pelli di carbonio. Un fattore interessante e da non sottovalutare è che ogni parte della bicicletta rispetta perfettamente gli standard di compatibilità imposti dal mercato. Cosa significa: significa che possono utilizzare i normali pezzi di ricambio, senza delle produzioni specifiche e fuori norma per il prezzo. Significa che un meccanico può intervenire sulla bicicletta in ogni momento, in qualsiasi parte del mondo e con le attrezzature comuni. E’ semplice e logico, ma per le bici su misura non è sempre stato così.

Exept è di sicuro un prodotto particolare, lo soprattutto per la fase di costruzione, ma nasce dalla passione di gente che in bicicletta ci va.

La Exept in test

Il telaio e la forcella sono completamente in carbonio. Gli inserti in alluminio sono ridotti al minimo: le filettature dei portaborraccia, la chiusura del reggisella e le zone dove ingaggiano i perni passanti, nulla di più. C’è il reggisella disegnato per questa bicicletta, con una forma anteriore a goccia e con il profilo tronco dietro. C’è l’integrazione del cockpit (il Deda Alanera), con la serie sterzo che sfrutta un incavo tra orizzontale e profilato dello sterzo. Non ci sono cavi e guaine che passano all’esterno.

La trasmissione è la Shimano Dura Ace a 12 rapporti, 52-36 e 11-30. L’impianto frenante è Dura Ace e con i dischi, entrambi da 160 millimetri di diametro.

Le ruote sono le DTSwiss ARC1600 Dicut e sono gommate Vittoria Corsa 2.0 da 25 millimetri. La sella è la Selle Italia Boost Superflow con i rails in carbonio.

Abbiamo rilevato un peso di 7,42 chilogrammi. Il prezzo di listino della Exept descritta è di 12.990 euro (6.290 euro il frame-kit).

Disegnata in base alle richieste

Questa Exept è una bicicletta da usare per il test, ma è stata costruita considerando anche alcune indicazioni fornite, che riprendono il nostro stile di guida. Una lunghezza più contenuta, rispetto a quello che potrebbe essere, per sfruttare meglio la posizione da scalatore con le mani alte sul manubrio.

Un reach più corto e uno stack che limita lo schiacciamento sull’avantreno, per avere un’uscita di sella sempre pronta ed efficiente, perché ci piace pedalare molto in fuori-sella e rilanciare spesso l’andatura. E poi l’obiettivo di sfruttare al meglio le quote geometriche, pensando che non devono essere un limite per la componentistica, a favore di una versatilità pronunciata, uno dei concept di Exept. C’è anche l’abbinamento cromatico, essenzialmente moderno.

Una volta su strada

La Exept è una bicicletta piuttosto veloce, non è estrema per quello che concerne la rigidità ed è difficile trovare un limite di utilizzo. E’ un mezzo prestazionale capace di mostrare i muscoli, ma non ti butta giù di sella quando lo stato di forma è precario ed è meglio fare la classica uscita da cappuccino, piuttosto che gareggiare e/o allenarsi seriamente.

Si adatta bene a diverse tipologie di allestimento e il nostro riferimento è il comparto ruote. Con delle alto profilo, in pianura non fa rimpiangere le bici aero più costose (anzi, la Exept è più gestibile), con delle medie e basse è la bicicletta perfetta per gli scalatori ed i discesisti. Spinge ed invita a farlo, con un retrotreno che non pesa ed è sempre scorrevole. La sezione centrale è tosta, merito della combinazione tra seat-post e piantone, ben strutturati entrambi.

In discesa è un rasoio e come ci piace scrivere “la guidi con il minimo spostamento della testa”. Non è stancante e non esigente, quindi permette di correggere le traiettorie e di ammorbidire le braccia senza perdere il giusto feeling. Attenzione a farsi prendere la mano, perché la semplicità con la quale guadagna velocità in tempi ridotti, obbliga anche a tenere alto il livello di attenzione.

In conclusione

La Exept non è una bicicletta per i ciclisti che sono a fine carriera o per quelli che vedono la bicicletta su misura come l’ultima voglia di una passione sconfinata. Provare per credere; al pari di un prodotto dalla qualità sartoriale, c’è una bici dalle performances eccellenti, che in pochissimi sono in grado di riprodurre. Una Exept non è un compromesso, ma è semplicemente la capacità di far collimare le tecnologie più moderne di lavorazione del composito e renderle fruibili da chi parla la lingua della bici, per lavoro e per passione.