Canyon con Canopy per un imballaggio sempre più sostenibile

06.02.2025
3 min
Salva

Nei giorni scorsi Canyon ha ufficializzato la propria collaborazione con l’organizzazione ambientale no-profit Canopy attraverso l’iniziativa Pack4Good. Oggetto della collaborazione la messa in pratica di procedure responsabili verso l’ambiente nella fase di imballaggio delle biciclette.

Conosciamo Canopy

Prima di entrare nel dettaglio di questa collaborazione è opportuno fare un passo indietro e presentare Canopy. Si tratta di un’organizzazione ambientale no-profit orientata alle soluzioni, impegnata a preservare le foreste, la fauna selvatica e il clima del mondo. Canopy si impegna a proteggere le foreste antiche e in via di estinzione collaborando con aziende di tutti i settori per adottare pratiche di approvvigionamento responsabili e passare a soluzioni a basso contenuto di carbonio e a basso impatto.

Canyon negli ultimi anni ha ridotto notevolmente il materiale di scarto derivante dagli imballaggi
Canyon negli ultimi anni ha ridotto notevolmente il materiale di scarto derivante dagli imballaggi

L’ambiente al centro

Utilizzando le migliori pratiche apprese dall’iniziativa Pack4Good di Canopy, Canyon ha deciso di ripensare il modo in cui vengono imballate e spedite le proprie biciclette, concentrandosi sulla riduzione dell’impatto ambientale. Il team di imballaggio di Canyon ha lavorato per ridurre i materiali utilizzati, abbassare le emissioni e diminuire i rifiuti. Solo per fare alcuni esempi, possiamo citare la riduzione delle dimensioni e degli imballaggi in carta utilizzati per le protezioni di alcune biciclette, il passaggio a lucchetti in plastica riciclata, l’aumento del contenuto di plastica riciclata e la rimozione della plastica ove possibile. Questi sforzi hanno contribuito a ottimizzare i costi senza compromettere la qualità degli stessi imballaggi. Attraverso queste misure Canyon ha calcolato un risparmio totale di 297.900 euro e circa 65.000 kg di emissioni di CO2.

Questo il report dell’iniziativa di Canyon
Questo il report dell’iniziativa di Canyon

Parola a Canyon 

Sul tema della responsabilità ambientale e sull’iniziativa Pack4Good di Canopy, Anne Bauer, Lead Packaging Engineer di Canyon, si è espressa con queste parole: «Noi di Canyon consideriamo nostra responsabilità proteggere l’ambiente e ridurre il nostro impatto sul pianeta. Nell’ambito della nostra partnership con l’iniziativa Pack4Good di Canopy abbiamo ottenuto una riduzione della quantità di imballaggi di carta che utilizziamo e abbiamo fatto un passo avanti per ridurre la pressione sul clima e sulle foreste critiche per la biodiversità. Abbiamo anche ridotto i rifiuti di imballaggio, abbassato le nostre emissioni di carbonio e stiamo utilizzando materiali provenienti da fonti certificate che proteggono anche le foreste».

Tutti questi sforzi sono in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che prevedono l’utilizzo di pratiche di produzione più responsabili, il sostegno degli ecosistemi e della biodiversità e il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, oltre ad essere strettamente collegati alla politica di conservazione delle foreste di Canyon, anch’essa sviluppata in collaborazione con Canopy.

Si è già stabilito un piano di eco-design riguardante gli imballaggi con obiettivi che vanno oltre il 2025
Si è già stabilito un piano di eco-design riguardante gli imballaggi con obiettivi che vanno oltre il 2025

Il pensiero di Canopy

Ecco invece una dichiarazione di Canopy sulla collaborazione con Canyon: «Sono stati fatti progressi sostanziali nell’approvvigionamento responsabile dei materiali e ora sta segnalando i propri progressi ambientali attraverso il Carbon Disclosure Project. Attraverso la partnership con Pack4Good, Canyon sta stabilendo un nuovo standard per l’imballaggio responsabile nel settore del ciclismo, dimostrando che l’innovazione può essere sia ad alte prestazioni che sostenibile».

Attualmente Canyon ha già stabilito un piano di eco-design per imballaggi con obiettivi che vanno oltre il 2025. Questi obiettivi riflettono l’impegno dell’azienda tedesca per il miglioramento continuo in tema di sostenibilità e innovazione, inclusa l’esplorazione di soluzioni di imballaggio innovative come le fibre di nuova generazione e l’aumento del contenuto riciclato.

Canyon

Una stagione da record per Canyon

27.12.2024
4 min
Salva

Gli ultimi giorni di dicembre sono solitamente dedicati a stilare i bilanci dell’anno che si sta concludendo e ad impostare i programmi dell’anno che verrà. Guardando in casa Canyon, l’azienda tedesca non può che ritenersi molto soddisfatta per i risultati sportivi ottenuti in questa stagione. Il 2024 passerà infatti alla storia di Canyon come uno degli anni di maggior successo mai registrati. Grazie a campioni del calibro Mathieu Van der Poel, Jasper Philipsen, Kasia Niewiadoma, Chloé Dygert, Puck Pieterse, Laura Phillip e Patrick Lange, solo per citare i più famosi, sono arrivati 17 titoli mondiali UCI, 2 campionati del mondo Ironman, una vittoria in un grande giro e un oro olimpico. A questi titoli prestigiosi vanno ad aggiungersi oltre 180 vittorie tra strada, cronometro, pista, gravel, cross-country, enduro e downhill.

In sella alla sua Canyon Gravel CFR Mathieu Van Der Poel è diventato campione del mondo in Belgio lo scorso ottobre
In sella alla sua Canyon Gravel CFR Mathieu Van Der Poel è diventato campione del mondo in Belgio lo scorso ottobre

Da Mathieu a Kasia

Il vero mattatore della stagione è stato senza dubbio Mathieu Van de Poel. L’asso olandese ha saputo conquistare la maglia di campione del mondo nel ciclocross e nel gravel. Due successi arrivati rispettivamente sui modelli Inflite CFR e Gravel CFR. Non vanno poi dimenticati i successi alla Parigi-Roubaix e al Fiandre ottenuti in sella alla Aeroad CFR

Un’altra stella nella stagione di Canyon è stata sicuramente Kasia Niewiadoma con la sua vittoria al Tour de France Femmes avec Zwift, ottenuta con la sua Canyon Aeroad CFR.

Uno dei successi più importanti per Canyon è arrivato dal ciclismo femminile con la vittoria del Tour de France da parte di Kasia Niewadona
Uno dei successi più importanti per Canyon è arrivato dal ciclismo femminile con la vittoria del Tour de France da parte di Kasia Niewadona

Padroni della pista

Non sono mancati anche i successi in pista. Chloé Dygert, Jennifer Valente, Lily Williams e Kristen Faulkner del Team USA hanno portato a casa l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre femminile. Tobias Aagaard Hansen, Carl-Frederik Bevort, Niklas Larsen e Frederik Rodenberg Madsen della Danimarca hanno vinto i titoli di campione del mondo nell’inseguimento a squadre, nel madison, nella gara a punti e a eliminazione. Tutti questi risultati sono stati ottenuti grazie al supporto della Speedmax Track CFR di Canyon.

Nel mondo del triathlon, Laura Philipp ha vinto il campionato mondiale Ironman femminile a Nizza. Ai campionati mondiali Ironman maschili a Kona, Patrick Lange ha conquistato il suo terzo titolo mondiale. Ad accompagnarli nei loro trionfi mondiali la Speedmax CFR.

Il modello Speedmax Track CFR è stato protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024
Il modello Speedmax Track CFR è stato protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024

Pieterse…e non solo

Il futuro di Canyon è sicuramente in buone mani quando si pensa alla poliedrica Puck Pieterse, capace di ottenere vittorie su strada, nel ciclocross e nella mountain bike, queste ultime ottenute sulla Lux World Cup CFR.

La Pieterse non è la sola promettente stella in casa Canyon. Accanto a lei troviamo altri giovani ciclisti che nel 2025 faranno sicuramente parlare di sé. Ci riferiamo a Zoe Bäckstedt, Tibor Del Grosso, Ivan Romeo, Antonia Niedermaier e Cat Ferguson, tutti campioni del mondo nel 2024 fra under 23 e junior.

La giovane olandese Puck Pieterse, infine, è stata capace di vincere sia su strada che fuoristrada
La giovane olandese Puck Pieterse, infine, è stata capace di vincere sia su strada che fuoristrada

Sempre vicino ai professionisti 

Fin dalla sua nascita avvenuta nel 2002, Canyon ha visto il mondo del professionismo come parte integrante della sua storia. Nel corso degli anni dai professionisti che hanno corso su bici Canyon sono infatti arrivate innumerevoli informazioni per il reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda tedesca. 

Andreas Walzer, Pro Sports Director di Canyon, ha così commentato lo straordinario 2024 a livello di successi ottenuto dalla sua azienda: «Il 2024 passerà alla storia come un anno in cui le nostre affermate stelle dello sport hanno dimostrato ancora una volta perché sono le migliori al mondo. Siamo incredibilmente orgogliosi di lavorare in partnership con alcuni dei migliori ciclisti della loro generazione. Le preziose intuizioni che ci danno consentono a Canyon di creare nuove innovazioni che possono spingere i confini di ciò che è possibile nel ciclismo professionistico, alcune delle quali portano direttamente alle nuove bici che vedrete nel 2025».

Canyon

CFR Road e Aero ecco i nuovi caschi Canyon

14.08.2024
5 min
Salva

CALPE (Spagna) – Dopo le calzature, Canyon entra di petto anche nel segmento dei caschi. I prodotti sono due ed entrambi della famiglia CFR, quindi si parla di alta gamma. Canyon CFR Road, più tradizionale e CFR Aero con un impatto aero che non è nascosto.

I caschi Canyon sono i primi ad integrare la tecnologia HighBar. Si tratta di un innovativo sistema rigido/semi rigido che sostituisce le fibbie tradizionali. Così come per le scarpe, anche per i caschi c’è la collaborazione di Eric Horton, leader nella progettazione di prodotti nel settore del ciclismo e degli sport d’azione, e anche di Swiss Side. Entriamo nel dettaglio.

Canyon e Swiss Side per i caschi

«Siamo partiti subito con il progetto CFR – racconta Horton – un acronimo che identifica il top di gamma di Canyon. Questo fa capire anche il posizionamento di una serie di prodotti che, seppur nuovi vogliono essere tutt’altro che una prova. I caschi CFR sono stati sviluppati coinvolgendo anche Swiss Side e il sistema HighBar ha dimostrato un’efficienza superiore alle classiche fibbie.

«Si parla di un’aerodinamica migliore che permette di risparmiare 7 watt a 40 chilometri orari di media. Se traduciamo questi watt in secondi metri, significa risparmiare 36 secondi e circa 500 metri. Non è poco. Efficienza significa anche una migliore termoregolazione, perché si riesce a contenere l’aumento della temperatura, risparmiando 4,8°C».

Eric Horton, leader nella progettazione di prodotti nel settore del ciclismo e degli sport d’azione
Eric Horton, leader nella progettazione di prodotti nel ciclismo e negli sport d’azione

Come sono fatti i caschi

Perché una fibbia rigida? Non si tratta esclusivamente di proporre qualcosa di diverso, anche se è giusto considerare che i caschi CFR di Canyon sono i primi ad usare questa soluzione. Tutto si sviluppa attorno ad HighBar che non fa pardere nulla in fatto di sicurezza ed è più efficiente del 50% rispetto ad una fibbia morbida, anche in termini di stabilità complessiva del casco. I due supporti più alti sono ancorati direttamente all’interno del mold del casco e sono una struttura composita rigida.

La parte inferiore è una sorta di gomma più morbida che ruota su due asole e si adatta alle forme del viso con un rotore. La parte rigida è staccata dalla pelle e dalle orecchie (soluzione che permette una ventilazione e freschezza inaspettate), quella più morbida a contatto con la cute è quasi impercettibile. Non si bagna, non si sporca, non assorbe nulla e non subisce l’azione del sudore. Nel complesso vengono azzerati tutti gli sfarfallamenti delle comuni fibbie e anche i rumori creati dal vento.

La versione Road è quella con maggiori feritoie e nella parte posteriore ha un’asola dove è possibile montare un led magnetico che aumenta la visibilità. La versione CFR Aero è quella che si spinge verso concetti aerodinamici estremizzati, calottata nella sezione superiore e più allungata verso il retro. Entrambi i caschi hanno la gabbia posteriore regolabile anche in altezza, con HighBar che si sviluppa con lo stesso design e concetto.

Feeling in fase di regolazione

Quando viene indossato il casco con HighBar, è necessario trovare il giusto grado di fitting con la regolazione posteriore, quella che serve per stabilizzare il casco. Solo in seguito si può abbassare il sistema anteriore HighBar. Il rotore è facilmente aggiustabile anche durante l’attività. Entrambi i caschi adottano la soluzione Mips Air Node, integrato grazie alle imbottiture.

Canyon

Canyon va a canestro con LeBron James

23.07.2024
3 min
Salva

Sono passati esattamente due anni da quando vi avevamo raccontato dell’investimento azionario in Canyon effettuato da LRMR Ventures, il gruppo imprenditoriale dell’icona mondiale del basket LeBron James. La partnership iniziata nel 2022 ora si arricchisce di un ulteriore capitolo che merita assolutamente di essere raccontato. Al centro del nuovo progetto il desiderio da parte dello stesso LeBron e di Canyon di ispirare milioni di potenziali ciclisti in tutto il mondo a capire quanto una bicicletta possa cambiare la loro vita. 

La partnership di LeBron James con Canyon è iniziata nel 2022
La partnership di LeBron James con Canyon è iniziata nel 2022

L’importanza della bicicletta

LeBron James ha avuto più volte modo di sottolineare il ruolo che la bicicletta ha avuto nell’aiutarlo a diventare uno degli atleti più conosciuti al mondo. Il suo viaggio in bici è iniziato quando era ancora un bambino ad Akron, in Ohio. Oggi il fuoriclasse dell’NBA rimane un sostenitore del ruolo che può svolgere la bicicletta nel processo di crescita di un bambino e della libertà, mobilità e accessibilità che questa è in grado di offrire. 

«Andare in bicicletta – ha dichiarato LeBron – è sempre stata una parte importante della mia vita. Quando sono cresciuto, è stato il modo in cui mi sono spostato, dalle passeggiate con gli amici in città agli allenamenti e a qualsiasi altro luogo in cui dovevo essere. Mi ha dato la libertà non solo di raggiungere i luoghi, ma anche di accedere a cose che altrimenti sarebbero state fuori portata. Ancora oggi, andare in bicicletta mi fa sentire di nuovo un bambino. Non c’è niente di meglio che sentire l’aria sul viso e la libertà di pedalare”.

Ecco il videoclip

Il primo step della nuova partnership fra LeBron James e Canyon è rappresentato da un videoclip che vede lo stesso LeBron nel ruolo di protagonista. Accanto a lui Olivia Silva, promessa della mountain bike, ma anche Mathieu van der Poel, Fabio Wibmer e Samantha Soriano, fenomeni del freeride, il ciclista di dirt e gravel Andrew Jackson, la ciclista di Canyon // Sram Generation Diane Ingabire. Grazie al loro impegno, tutti questi atleti in sella alla loro Canyon vogliono incoraggiare le persone a credere nella propria forza e nel proprio potenziale, alimentando la resilienza e il desiderio di riuscire. Il fine che li accomuna è ispirare le persone di tutto il mondo, a partire dalla stessa OliviaSilva, a sperimentare in prima persona il potere che ha in sé la bicicletta come strumento di libertà. Tutto ciò è ben riassunto nel claim “Find Your Freedom”.

Tra gli atleti coinvolti c’è Samantha Soriano, fenomeno del freeride
Tra gli atleti coinvolti c’è Samantha Soriano, fenomeno del freeride

Le biciclette come premio

La partnership fra Canyon è LeBron James vede l’azienda tedesca fornire un supporto concreto al programma “I PROMISE” della LeBron James Family Foundation. La Fondazione riconosce da tempo il potere delle biciclette e la mobilità, l’accessibilità e la forma fisica che questo straordinario mezzo meccanico può offrire ai giovani ed in particolare agli studenti di Akron, la città natale di LeBron. Dall’inizio del programma “I PROMISE” avvenuto nel 2011, la LeBron James Family Foundation ha fornito a ogni studente una bicicletta nuova di zecca come parte della sua promessa di lavorare sodo, finire la scuola e vivere uno stile di vita attivo e sano. Canyon donerà le sue biciclette Grand Canyon Young Hero alla classe di studenti I PROMISE al termine dell’attuale anno accademico, come parte della filosofia della Fondazione riassunta nello slogan “earned, not given”. 

Chiudiamo con le parole di  Nicolas de Ros Wallace, CEO di Canyon: «Crediamo nel potere di trasformazione delle biciclette. Questa collaborazione con LeBron celebra la libertà che le biciclette offrono e il potere di ispirare una nuova generazione di ciclisti. E chi meglio di una delle star sportive di maggior successo di tutti i tempi, insieme ad alcuni dei più talentuosi ciclisti professionisti del mondo, può trasmettere questo messaggio?».

Canyon

Nuova Canyon Aeroad, ancora di più e ancora meglio

19.07.2024
7 min
Salva

CALPE (Spagna) – La nuova Canyon Aeroad è il risultato di un lavoro certosino mirato a non stravolgere una bici che dal 2011 (anno in cui venne lanciata la prima versione) è diventata un simbolo. Zero compromessi per un mezzo super prestazionale che vuole rimanere aero prima di tutto.

Una vera bicicletta aerodinamica che vince sul pavè, apprezzata in salita e ancora di più per la precisione di guida? La Canyon Aeroad. Si è lavorato molto sul cuore del progetto, meno sul design complessivo ed impatto estetico (che comunque prevedono aggiornamenti e migliorie) e proprio il design vuole essere ancora una volta distintivo e riconoscibile. Entriamo nel dettaglio del nuovo progetto Aeroad.

CFR o CF SLX l’impatto estetico non cambia (foto canyon)
CFR o CF SLX l’impatto estetico non cambia (foto canyon)

L’apporto dei corridori

«Perché non sfruttare le evidenze di una bici che nasce aerodinamica e che primeggia un po’ ovunque, anche sul pavè? Non ci siamo basati esclusivamente sui riscontri del wind tunnel e dei modelli CFD – racconta Lukas Birr, responsabile design ed engineering – non abbiamo solo pensato a quello che i corridori avevano bisogno, ma li abbiamo coinvolti direttamente nello sviluppo. Non siamo andati da un solo corridore, anche se aver ricevuto il contributo di Van der Poel è stato fondamentale. Abbiamo chiesto agli sprinter, ai passisti, ma anche a chi è più scalatore.

«E’ anche per questo motivo che l’impatto estetico della nuova Aeroad è del tutto accostabile a quello della generazione precedente. Le differenze principali si concentrano in un orizzontale più largo, ma con un carro posteriore più sfinato, tubazione per tubazione. Significa – continua Birr – avere una bici leggermente più confortevole, più leggera e con un maggiore controllo, più facile da guidare che non ha perso in efficienza aerodinamica.

Nel complesso ogni tubazione ha un impatto frontale ridotto, se messo a confronto con la generazione precedente.

«L’aerodinamica ha un senso – argomenta Birr – anche nella cura del dettaglio. Ad esempio abbiamo calottato completamente l’ingaggio filettato del perno passante, aggiungendo pulizia estetica. I volumi maggiori riguardano gli steli della forcella, che sono più grandi. Particolare attenzione è stata posta alla zona dello sterzo e alla base dello stelo della forcella, che presenta un anello in titanio con il chiaro obiettivo di rinforzare un punto notoriamente critico. Nel complesso la nuova Aeroad è stata ridefinita e rinforzata anche nel modulo di carbonio».

Viti con testa Torx25 per tutto

«I produttori, i meccanici e anche gli utilizzatori da sempre si confrontano con una giungla di viti e minuteria che obbliga a continui cambi degli attrezzi. Per fare manutenzione sulla nuova Aeroad – ci dice Birr – abbiamo applicato quella che ci piace definire smart solution. Cambiano le lunghezze ed i diametri delle viti necessarie, ma la sede d’ingaggio rimane la medesima per ogni vite, ovvero un Torx T25. Con una chiave sola si gestisce tutto».

Le peculiarità della nuova Canyon Aeroad

I moduli di carbonio sono due, CFR e CF SLX, non ci sarà più la versione CF. CFR, ovvero la stessa bici in dotazione al World Tour e la CF SLX (cambiano ovviamente gli allestimenti). Il valore dichiarato alla bilancia della CFR è di 2070 grammi (kit telaio completo), telaio (il solo frame ha un peso di 960 grammi, verniciato), forcella e serie sterzo, reggisella ed il nuovo manubrio integrato PaceBar. Utilizza il medesimo concetto del cockpit in dotazione alla Ultimate, una sorta di componibile dove le curve si possono estrarre, ma è stato migliorato e aggiornato. Aggiornato perché la disponibilità delle curve è doppia. Si può avere un manubrio con flare classico, oppure con svasatura che volge all’esterno.

Non è necessario smontare tutto il manubrio, è sufficiente cambiare la piega, senza neppure sfinale le guaine idrauliche. La zona anteriore dello stem integra il supporto frontale del device ed è una sorta di guida anche le estensioni per le prolunghe da crono (o per il triathlon). Con il passare degli anni abbiamo imparato che il manubrio integrato Canyon è parte di un ecosistema.

Doppia regolazione per il reggisella

Il reggisella è specifico ed ha una sorta di arretramento a zero. E’ stata aggiunta una vite superiore che facilità l’inclinazione della sella. La sezione posteriore (piatta) presenta due asole per posizionare la luce. Il passaggio delle gomme è garantito fino a 32 millimetri di sezione.

Sei allestimenti e prezzi aggressivi

I due allestimenti CFR top di gamma sono il Di2 Shimano Dura Ace (power meter incluso e 7 chilogrammi precisi nella misura S) a 9.999 euro e quello con il Red AXS (misuratore Quarq compreso) a 10.499 euro. Non sono bruscolini, ma se consideriamo questa categoria di bici siamo al di sotto della media.

Sono quattro invece i CF SLX (due le versioni 8 e due per la 7). Ultegra Di2 con misuratore 4iiii e Force AXS con misuratore Quarq, rispettivamente a 6.499 e 6.999 euro, per passare alle configurazioni 7 con 105 Di2 e Rival AXS, rispettivamente a 4.799 e 4.199 euro.

Canyon

Canyon e Van der Poel insieme per altri 10 anni

21.03.2024
3 min
Salva

La giornata di lunedì 18 marzo 2024 resterà una data da ricordare nella carriera di Mathieu Van der Poel. Il fuoriclasse olandese ha sottoscritto nello stesso giorno un doppio rinnovo di contratto. Per i prossimi 5 anni anni sarà ancora il capitano della Alpecin-Deceuninck. Questo numero, già di per sé importante, si raddoppia nel caso di Canyon. Tutto questo significa che fino al termine della sua carriera sportiva il campione del mondo di Glasgow gareggerà sulle biciclette dell’azienda di Coblenza. Si tratta del contatto più lungo fra un atleta e un marchio di biciclette mai sottoscritto in tutta la storia del ciclismo moderno. Tutto questo a 48 ore dalla conquista della Milano-Sanremo da parte del compagno di squadra Jasper Philipsen.

Van der Poel tra Nicolas de Ros Wallace, CEO di Canyon, e Ian Gallienne, CEO di GBL
Van der Poel tra Nicolas de Ros Wallace, CEO di Canyon, e Ian Gallienne, CEO di GBL

Un curriculum importante

Nel momento di apporre la sua firma sul nuovo contratto, Van der Poel ha portato in dote all’azienda tedesca un curriculum sportivo fatto di 163 vittorie fra strada, ciclocross e mountain bike, ottenute dalla fine del 2017, anno in cui è iniziata la sua collaborazione con Canyon.

Nicolas De Ros Wallace, Amministratore Delegato di Canyon, ha accolto con queste parole il prolungamento della collaborazione con l’asso olandese: «Alla base della collaborazione c’è il desiderio collettivo di spingersi continuamente oltre i limiti e di elevare le prestazioni. La ricerca del meglio da parte di Mathieu è una vera ispirazione per i nostri ingegneri e per i team di sviluppo dei prodotti».

Alle parole di De Ros Wallace hanno fatto seguito quelle del fuoriclasse olandese: «Canyon è stato un partner incredibile. Abbiamo sviluppato biciclette che mi hanno aiutato ad avere successo nelle Classiche, nei campionati del mondo e nei Grandi Giri. Ma sono ancora incredibilmente affamato di vittorie. Ci sono diverse pietre miliari sul mio radar, tra cui le Olimpiadi di Parigi quest’estate. Nel ciclismo su strada, nel ciclocross e nella mountain bike – ha aggiunto Van der Poel – i team di ricerca e sviluppo di Canyon dedicano tutto alla creazione di biciclette per vincere le gare e io sono orgoglioso di contribuire allo sviluppo di questi prodotti. Condividiamo la stessa mentalità vincente e, con questo nuovo contratto, siamo pienamente allineati sulle nostre ambizioni per la prossima fase della mia carriera».

Mathieu Van Der Poel si è laureato campione del mondo ciclocross a Tabor a inizio 2024
Mathieu Van Der Poel si è laureato campione del mondo ciclocross a Tabor a inizio 2024

Il meglio per i propri campioni

L’impegno di Canyon nei confronti di Mathieu Van der Poel è la conferma degli investimenti dell’azienda tedesca nel voler fornire ai propri campioni il miglior materiale possibile per continuare a vincere le gare più importanti. Roman Arnold e GBL (si tratta di una holding di investimento con settant’anni di quotazione in borsa, ndr), in quanto comproprietari dell’azienda, sono allineati su questa visione a lungo termine. A conferma di tutto ciò, lo stesso 18 marzo Camyon ha esteso i termini del suo rapporto di collaborazione con la Alpecin-Deceuninck.

Philip e Christoph Roodhooft, responsabili della formazione belga, hanno così commentato il prolungamento della partnership tecnica fra il loro team e Canyon: «Da quando abbiamo firmato con Canyon, abbiamo avuto una visione a lungo termine per creare la prima squadra multidisciplinare in assoluto, costruita con i migliori e più talentuosi corridori della loro generazione. Questo obiettivo è realizzabile solo con il supporto di partner che costruiscono prodotti ad alte prestazioni di livello mondiale e condividono la stessa fame di vittoria. Il nostro nuovo contratto con Canyon è una pietra miliare significativa per lo sviluppo futuro di tutti i corridori di talento che si uniranno ai corridori Alpecin-Deceuninck e Fenix-Deceuninck».

Una curiosità: Mathieu Van der Poel corre con una Canyon Aeroad CFR per le gare su strada, una Canyon Inflite CFR per il ciclocross e una Canyon Lux World Cup nelle gare di cross country. 

Canyon

Canyon Inflite CFR: la campionessa del mondo si rifà il look

07.10.2023
4 min
Salva

La bicicletta detentrice del titolo di campione del mondo di ciclocross, la Canyon Inflite CFR, si rifà il look. Si tratta di un modello iconico per la disciplina, con cinque titoli iridati alle spalle, ma il processo di innovazione non si ferma mai. Così Canyon ha portato degli importanti aggiornamenti: il più importante è il passaggio interno dei cavi. Una scelta che porta a un design estremamente pulito. 

Canyon ha vinto cinque titoli mondiali nel ciclocross, l’ultimo con Van Der Poel a inizio 2023
Canyon ha vinto cinque titoli mondiali nel ciclocross, l’ultimo con Van Der Poel a inizio 2023

Tante migliorie

Il segreto del successo è non fermarsi mai, Canyon non si è accontentata delle vittorie ottenute con la Inflite CFR. La forcella è stata revisionata, così come l’Aerocockpit CP0018, reso regolabile in larghezza e altezza. Queste migliorie aiutano a instradare tutti i cavi, consentendo di trasportare la bicicletta senza problemi per ottenere un chiaro vantaggio competitivo sul percorso da cross. I ciclisti possono quindi allargare o stringere l’aerocockpit a seconda del percorso: più stretto per guadagnare in aerodinamica, più largo per ottenere una maggiore leva. 

Nelle competizioni di massimo livello, dove sono i dettagli a fare la differenza, tutto dev’essere perfetto. Per questo Canyon per le Inflite CFR ha scelto i movimenti centrali Ceramic Speed, per prestazioni resistenti e veloci che durano nel tempo. 

Canyon e Van Der Poel hanno portato il loro dominio anche su strada nel 2023
Canyon e Van Der Poel hanno portato il loro dominio anche su strada nel 2023

Ispirazione mondiale

La collezione 2024 delle Inflite CFR di Canyon ha a disposizione una nuova gamma di colori tra cui scegliere. Tutte scelte ispirate al mondo dei professionisti, tra cui un’esclusiva colorazione Team Alpecin-Deceuninck sull’Inflite CFR Di2 Team. 

La guidabilità della Canyon Inflite CFR è senza eguali, rapida e scattante nello stretto, ma anche capace di grandi velocità quando il percorso lo richiede, come la lunghissima volata con cui Van Der Poel si è aggiudicato il mondiale a Hoogerheide. «La maneggevolezza della Inflite – ha detto il campione del mondo in carica – è estremamente prevedibile. Una cosa che apprezzo molto in una bici da corsa».

Le opzioni per Canyon sono cinque, tra cui la Inflite CFR Team LTD con gruppo monocorona SRAM
Le opzioni per Canyon sono cinque, tra cui la Inflite CFR Team LTD con gruppo monocorona SRAM

Diversi equipaggiamenti

Canyon offre per la Inflite CFR cinque scelte diverse di equipaggiamento: due di alta gamma e altre tre di media gamma

Il primo modello di alta gamma è la Inflite CGR Di2 Team. La scelta è ricaduta sulla trasmissione Shimano Dura Ace Di2 a 12 velocità con doppia corona 36-46 e cassetta 11-34. Le ruote, in carbonio, sono le CRC 1100 Spline della linea top di DT Swiss, con misuratore di potenza Rotor Aldhu 24 Inspider integrato nella pedivella. Prezzo 7.449 euro.

Il secondo modello di alta gamma è la Inflite Team LTD che utilizza un gruppo SRAM Red one-by, quindi monocorona da 40 denti e cassetta 10-36. Misuratore di potenza Quarq integrato nella pedivella e le stesse ruote DT Swiss CRC 1100 del modello sopra. Prezzo 7.449 euro. 

I modelli di riferimento per chi si affaccia per la prima volta a questa disciplina sono tre: CF SLX8 equipaggiato con gruppo SRAM Force, con misuratore di potenza Quarq e la CF SLX 8 Di2, che monta il gruppo Shimano Ultegra Di2, con misuratore di potenza Rotor. Entrambe montano ruote a sezione profonda CRC 1400 Spline di DT Swiss. I prezzi sono rispettivamente 4.999 e 5.499 euro. 

L’ultima proposta di Canyon è la Inflite CF SL 7 eTap da 3.999 euro, dotata di una configurazione SRAM Rival eTap AXS, di un misuratore di potenza Quarq, di un veloce sistema di scanalatura DT Swiss CRC 1600.

Canyon

A Glasgow è brillata la stella di Canyon

01.09.2023
3 min
Salva

La recente rassegna iridata di Glasgow è sicuramente destinata a lasciare un segno importante nella storia del ciclismo. Si è infatti trattato dei primi campionati del mondo multidisciplinari che hanno visto Glasgow e la Scozia per dieci giorni come centro del mondo a pedali.

I mondiali scozzesi saranno ricordati anche per le tante vittorie ottenute da atleti in sella a biciclette Canyon, a cominciare da Mathieu Van der Poel (foto di apertura Kramon), vincitore della gara regina con la sua Aeroad CFR.

Mathieu Van Der Poel è il primo atleta della storia ad essere campione del mondo sia su strada che nel ciclocross (foto Kramon)
Mathieu Van Der Poel è il primo atleta della storia ad essere campione del mondo sia su strada che nel ciclocross (foto Kramon)

Dalla strada alla pista

Anche se in Scozia non era prevista una competizione ufficiale fra i diversi costruttori di bici, Canyon può tranquillamente fregiarsi di una simbolica maglia di campione del mondo. Partendo dalla strada, passando per la mountain bike e terminando con la pista, gli atleti che hanno gareggiato su biciclette Canyon hanno vinto ben 12 medaglie d’oro e per ben 23 volte sono saliti sul podio. 

Questi risultati sono la conferma di come il brand tedesco sia da sempre altamente innovativo ma soprattutto vincente. Nel favorire lo sviluppo di modelli sempre più efficienti e innovativi un ruolo di primo piano l’ha svolto l’Innovation Lab presente all’interno della nuova sede Canyon di Coblenza.

Non solo VdP

Come detto, la vittoria che ha fatto maggiormente parlare è stata quella di Mathieu Van der Poel, che in un solo anno ha saputo conquistare il titolo di campione del mondo su strada e nel ciclocross. Accanto a lui ha brillato la giovane stella danese Albert Philipsen, capace in pochi giorni di conquistare nella categoria juniores il titolo di campione del mondo su strada e in mountain bike nel cross-country.

Al fianco degli atleti che hanno gareggiato su pista c’era la nuova Speedmax CFR Track

Una storia a parte la merita sicuramente l’americana Chloe Dygert in grado di trionfare sia nella prova a cronometro che in pista nell’inseguimento individuale. Al suo fianco la nuova Speedmax CFR Track, l’ultima novità di casa Canyon per le prove a cronometro e su pista.

Obiettivi raggiunti

La rassegna mondiale di Glasgow ha permesso a Canyon di raggiungere diversi obiettivi, e non solo da un punto di vista prettamente sportivo. A confermarlo è Nicolas de Ros Wallace, amministratore delegato dell’azienda tedesca.

«Il nostro obiettivo per gli investimenti nello sport professionistico – ha dichiarato de Ros Wallace – è supportare gli atleti nel loro viaggio verso il successo. Il prezioso contributo che forniscono ci consente di innovare e perfezionare continuamente la nostra serie CFR. Questo a sua volta ci aiuta a realizzare le migliori biciclette per i nostri clienti. I risultati ottenuti dagli atleti Canyon confermano il nostro impegno nel creare le bici migliori al mondo. Inoltre, i loro risultati rafforzano la nostra dedizione nel supportare imprese eccezionali e prestazioni di livello mondiale, aprendo la strada a innovazioni rivoluzionarie e ispirando nelle persone la passione per il ciclismo».

Canyon

La nuova casa di Canyon tra benessere e sostenibilità

22.08.2023
3 min
Salva

Canyon ha recentemente presentato il proprio nuovo quartier generale di Coblenza, città situata nella parte ovest della Germania, alla confluenza dei fiumi Reno e Mosella. La nuova “casa” del brand tedesco si presenta agli occhi del visitatore come un edificio estremamente innovativo, pulito e moderno. Innovazione, pulizia delle forme e modernità sono da sempre alcuni degli elementi che caratterizzano tutti i prodotti Canyon. 

La nuova sede di Coblenza diventa la casa della bici
La nuova sede di Coblenza diventa la casa della bici

Si respira ciclismo

Entrando nella nuova sede di Canyon il visitatore ha subito la sensazione di trovarsi in un ambiente che vive e respira ciclismo. Lo testimoniano le biciclette e le maglie esposte nell’atrio che ricordano la storia e i successi sportivi del brand.

All’interno dell’edificio trovano spazio uffici moderni con 300 postazioni di lavoro completamente attrezzate, aree open space e sale riunioni. Si tratta di luoghi pensati per favorire la collaborazione creativa e lo scambio di idee fra i dipendenti dell’azienda. Nell’Innovation Lab, gli sviluppatori di prodotti e gli ingegneri lavorano sulle ultime invenzioni tecniche. Non si tratta però di uno spazio chiuso, bensì aperto alle idee che possono arrivare da ogni singola persona che lavora in Canyon.

All’interno dell’edificio trovano spazio uffici moderni e aree open space e sale riunioni
All’interno dell’edificio trovano spazio uffici moderni e aree open space e sale riunioni

Obiettivo sostenibilità

In fase di costruzione si è lavorato perché la nuova sede avesse come obiettivo da raggiungere il rispetto per la sostenibilità ambientale. Per farlo Canyon si è affidata ai più recenti standard energetici e climatici. L’impianto di riscaldamento è dotato di pompe aria/calore che prelevano calore dall’ambiente esterno con il supporto di un impianto fotovoltaico e lo immettono all’interno dell’edificio. Tre sistemi di ventilazione di notevoli dimensioni garantiscono lo scambio di calore e il suo recupero. La nuova sede si rifornisce inoltre attraverso elettricità ottenuta al 100% da fonti rinnovabili.

Tutto è portato alla cura del personale, per un benessere collettivo
Tutto è portato alla cura del personale, per un benessere collettivo

Il benessere del personale

La qualità del lavoro di un’azienda passa anche attraverso il benessere delle persone che lavorano al suo interno. Ogni ambiente è stato pensato per questo a partire dal grande e moderno bistrot riservato al personale. Qui per cucinare vengono utilizzati prodotti biologici regionali. Esiste inoltre la possibilità per chi è vegetariano o vegano di pranzare a prezzi agevolati. Il bistrot stesso è concepito come un luogo di incontro dove i dipendenti possono scambiarsi le loro idee bevendo in tutta tranquillità un caffè.

Chiudiamo con il pensiero di Nicolas de Ros Wallace, CEO di Canyon: «La nuova sede Canyon è la fucina delle nostre grandi innovazioni. Nello sviluppo dei nostri prodotti soddisfiamo le esigenze e i desideri dei nostri clienti e perseguiamo costantemente l’obiettivo di ispirare i fan di tutto il mondo garantendo loro la migliore esperienza di guida possibile. L’ambiente moderno e stimolante ci consente di perseguire in modo ottimale i nostri ambiziosi piani futuri e la crescita globale sostenibile di Canyon. Inoltre, con il nuovo Canyon.HQ stiamo realizzando il nostro obiettivo di creare condizioni di lavoro attraenti per i nostri dipendenti e di promuovere una cultura aperta e stimolante».

Canyon