Intanto Milesi mette a punto la sua nuova Canyon

05.03.2024
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Nella crono di apertura di ieri della Tirreno-Adriatico c’era grande attesa per Lorenzo Milesi. Il campione del mondo under 23 era alla seconda prova a cronometro con la nuova squadra, la Movistar, e quindi con la sua nuova bici, la Canyon Speedmax. Non è stato super brillante, ma neanche è andato male: 28° a 31″ da Ayuso e alla pari con Caruso e Sheffield…

Milesi è passato da Scott a Canyon e in questa fase della stagione sta ancora lavorando parecchio sull’adattamento alla nuova belva.

Oggi sappiamo che ogni dettaglio, ogni aspetto deve essere curato al massimo. Ed è quello che ci ha detto Milesi.

La Canyon di Milesi e in particolare il suo nuovo manubrio personalizzato
La Canyon di Milesi e in particolare il suo nuovo manubrio personalizzato
Lorenzo, come sono le prime sensazioni che hai avuto in questo passaggio?

Direi buone tra posizionamento e nuove protesi. Ho trovato una bici molto scorrevole e non era facile visto che vengo comunque da una bella bici come la Scott.

Quando l’hai presa?

Non prestissimo a dire il vero. Ho iniziato a lavorarci per davvero a gennaio con dei test che abbiamo fatto in pista a Pamplona e poi l’ho utilizzata ovviamente anche in Italia, in allenamento. Solitamente ci esco due volte alla settimana, ma fra Oman, UAE Tour e ora la Tirreno ci sono uscito un po’ meno. E infatti devo recuperare. Per dire, alla crono negli Emirati, la prima che facevo, è stato anche il primo giorno in assoluto in cui ho utilizzato le nuove protesi. La posizione era un po’ in difficoltà.

Cosa hai cambiato di preciso?

Il cambiamento maggiore è stato sul manubrio, ora è totalmente su misura e adattato alla regole UCI. Un manubrio apposito per atleti più alti di 180 centimetri e siamo molto al limite per rispettare i parametri. Quel che è cambiato rispetto alla posizione precedente è che sono un po’ allungato e anche l’angolo delle protesi stesse è variato un po’. Ora è di 30°. Sono più efficiente, ma mi devo adattare muscolarmente. Qualche giorno fa per esempio ho fatto dei lavori e un’uscita lunga su questa bici. Ho fatto 2 ore e mezza, ma dopo un po’ avevo più di qualche dolore. 

E ti preoccupa?

No, alla fine è sempre stato così quando ho utilizzato nuove bici e cambiato posizione. L’anno scorso ci ho messo metà stagione per adattarmi. Comunque è tutto nuovo: telaio, ruote, sella, manubrio…

Beh, poi però è andata bene! Altri cambiamenti oltre alle protesi?

Quelle incidono molto e sono personalizzate, posso dire che mi sono anche abbassato un po’, sempre riguardo alle protesi. Per il resto l’altezza della sella è identica, mentre l’arretramento, tornando al discorso dei regolamenti e dei parametri per gli atleti più alti di 180 centimetri, è molto al limite. Sono a 5 centimetri.

Prima abbiamo parlato di scorrevolezza e invece riguardo alla guida, cosa ci puoi dire?

Non conosco di preciso gli angoli delle due bici (Scott e Canyon, ndr) ma anche questa si guida davvero bene. Sotto quel punto di vista sono alla pari. Non ho ancora pesato la Canyon, ma la sensazione che ho avuto subito è che nonostante sia una bici da crono fosse molto leggera. Ed è davvero scattante.

La nuova sella utilizzata da Milesi, la Fizik Transiro Aeris Short, posizionata al limite dei parametri UCI per sfruttare ogni minimo watt possibile
La sella utilizzata da Milesi, la Fizik Transiro Aeris Short, posizionata al limite dei parametri UCI per sfruttare ogni watt possibile
Quando si parla di cronometro, oltre a bici e posizione assumono sempre più importanza anche altri componenti come caschi (quello di ieri della Visma era l’esempio perfetto), body…

Anche su questo abbiamo lavorato. Ho fatto il bodyfitting chiaramente. Il mio body è una taglia L, ciò nonostante sulle cosce stringe abbastanza. In pista abbiamo fatto dei test che riguardavano proprio il body. Riguardo al casco non siamo messi male, però non è un punto di forza. Infatti so che ci stanno lavorando e presto potrebbero esserci delle novità. Insomma tutto è perfetto: c’è solo da pedalare forte!

Per questa crono della Tirreno-Adriatico cosa hai utilizzato?

Un 58×10, noi abbiamo Sram, con una classica lenticolare posteriore e una Zipp 858 da 85 millimetri all’anteriore. Le pedivelle erano da 170 millimetri, mentre su strada uso quelle da 172,5.