Mareczko 2022

Giro dimenticato, Mareczko è già in gara per vincere

26.05.2022
4 min
Salva

Mentre il Giro d’Italia va avanti, il resto del mondo ciclistico non sta con le mani in mano. Molte sono le gare in programma nel calendario e sabato scorso ne è andata in scena una particolare, la Veenendaal-Veenendaal in Olanda. Particolare perché, nata nel 1985, è una delle pochissime classiche rimaste riservata espressamente ai velocisti: gara senza asperità di rilievo, una lunga cavalcata verso la soluzione finale che quasi sempre è una volata di gruppo.

Scorrendo l’ordine di arrivo dell’ultima edizione si scopre che ai piedi del podio nella gara nella quale ha riassaggiato il sapore del successo Dylan Groenewegen, c’era Jakub Mareczko, lo sprinter dell’Alpecin-Fenix che al Giro d’Italia c’era, chiudendo la sua esperienza anzitempo. Una cosa del genere fino a qualche anno fa non sarebbe stata permessa. Chi si ritirava in un grande giro, doveva poi star fermo fino alla sua conclusione. Le pressioni dei team hanno però spinto l’Uci a rivedere questa regola.

Mareczko, che in questi giorni è in Belgio per seguire il calendario del Nord, applaude questa scelta che gli ha permesso di tornare in gara prima del previsto: «E’ un’opportunità in più che viene data ai corridori per fare semplicemente il loro lavoro. Oltretutto ho potuto trovare corse più adatte alle mie caratteristiche, più del Giro d’Italia».

Groenewegen Veenendaal 2022
La volata vincente di Groenewegen a Veenendaal: Mareczko è dall’altra parte della strada
Groenewegen Veenendaal 2022
La volata vincente di Groenewegen a Veenendaal: Mareczko è dall’altra parte della strada
Ripartiamo allora dalla corsa rosa. Non era nei tuoi programmi, vero?

Ho saputo che dovevo correrlo due giorni prima della partenza… Tim Merlier che era lo sprinter candidato alla gara si era fatto male al gomito e non aveva recuperato in tempo, così mi hanno chiamato come velocista della squadra, considerando che non avevamo un uomo per la classifica. Il fatto è che anch’io non ero nel pieno della condizione: in Turchia mi ero fratturato lo scafoide, il recupero è stato lento e questo mi ha un po’ condizionato.

Tu di fatto hai potuto gareggiare solo nella porzione ungherese…

Sì, perché il quarto giorno sull’Etna sono emersi tutti i miei problemi di tenuta. Oltretutto quest’anno sto soffrendo particolarmente l’allergia e in Sicilia non riuscivo proprio a respirare. La squadra mi aveva messo anche un compagno per aiutarmi a salire la montagna quando ho perso le ruote del gruppo, ma mi sentivo davvero male, così ho preferito mollare.

Eppure in Ungheria non eri andato male.

No, nell’unica volata disponibile, nella terza tappa ero giunto quinto. La squadra aveva lavorato benissimo e Mathieu era davanti per pilotarmi verso lo sprint finale, ma alla rotonda dell’ultima curva un avversario mi ha tolto dalla sua ruota. Ho dovuto a quel punto inventare la volata, ma con un po’ più di fortuna nella preparazione avrei potuto fare anche meglio. 

Mareczko Giro 2022
Mareczko in Ungheria: il Giro era iniziato abbastanza bene, con il 5° posto a Balatonfured
Mareczko Giro 2022
Mareczko in Ungheria: il Giro era iniziato abbastanza bene, con il 5° posto a Balatonfured
Anche se la tua esperienza è stata breve, com’è stato il primo Giro nell’Alpecin di Van Der Poel?

Da quel punto di vista non posso dirne altro che bene. La squadra corre per Mathieu e Mathieu corre per la squadra. In quello sprint si era messo volentieri a disposizione e con la sua potenza mi stava portando nella posizione ideale per lo sprint. Questo lo fa uno che tiene ai risultati di tutti, non corre solamente per sé.

E dopo il ritiro?

Sono rimasto fermo un paio di giorni, fatto le terapie possibili per l’allergia ma soprattutto poi ho potuto fare qualche allenamento giusto, mi sono sentito meglio. In Belgio oltretutto l’aria per me è più respirabile in questo periodo, così a Veenendaal ero un altro Mareczko.

Che corsa è quella olandese, è davvero una delle poche rimaste per voi velocisti?

Sì, anche se ha le sue difficoltà. E’ una gara nervosa, con stradine strette tipiche dell’Olanda, dove devi essere sempre attento alla guida. All’inizio ad esempio c’era molto vento e la Jumbo Visma ha fatto un ventaglio, noi per fortuna eravamo rimasti davanti ma il gruppo si è spaccato.

Mareczko Van Den Bossche 2022
In casa Alpecin l’atmosfera è buona, Jakub testimonia la disponibilità dei compagni ad aiutarlo
Mareczko Van Den Bossche 2022
In casa Alpecin l’atmosfera è buona, Jakub testimonia la disponibilità dei compagni ad aiutarlo
Dove ti vedremo ancora?

Continuo con le gare fra Belgio e Olanda, come detto qui respiro meglio e posso esprimermi. Oggi c’è il Circuito di Vallonia e domenica un’altra gara. Speriamo di portare a casa qualcosa, il quarto posto di sabato mi ha soddisfatto per com’è arrivato e quel che significava, ma voglio e valgo di più.

E poi?

Non so ancora quale sarà il programma, ma di sicuro non sarò al Tour.

Incidenti a parte, come giudichi questa prima parte di stagione?

Era partita bene, a febbraio con la vittoria di tappa e la conquista della classifica a punti al Giro di Turchia stava procedendo nel migliore dei modi, poi le cadute e l’allergia mi hanno un po’ frenato. Ora però sono in ripresa, vediamo come vanno le prossime corse ma io sono ottimista.