Il capolavoro di Mathieu Van der Poel alla E3 Saxo, al quale è seguito un altro assolo, quello di Mads Pedersen alla Gand-Wevelgem. Nel mezzo il terzo posto di Filippo Ganna proprio alle spalle dell’olandese e del danese della Lidl-Trek e la decisione del piemontese di mettersi in lista anche per il Fiandre. Tadej Pogacar che annuncia la partecipazione alla Parigi-Roubaix, una notizia che già era circolata dopo quel breve ma intenso assaggio al pavé della Foresta di Arenberg. Sempre lo sloveno che cambia i propri piani rinunciando a E3 Saxo e Gand. Infine la disfatta della Visma nella corsa che anticipa, per nome e per tempistiche, il Giro delle Fiandre.
Un menù ricco di sorprese, decisioni dell’ultimo momento che insaporiscono il calendario riservato alle Classiche del pavé. Questa mattina tocca ai muri delle Fiandre, mentre tra una settimana esatta saranno le pietre del nord della Francia a prendersi il centro della scena.
Rimescolamento
Se il gruppo fosse un mazzo di carte potremmo definire quello che è avvenuto nei giorni scorsi come un rimescolamento. Alla fine però, proprio come in un mazzo di carte, gli assi sono sempre quattro: Van der Poel, Pogacar, Ganna e Pedersen. Ma attenzione al jolly, figura che si addice perfettamente a Van Aert. Darlo per spacciato, a nostro avviso, è un azzardo. Della stessa idea è anche Filippo Pozzato, chiamato in causa per leggere le carte in vista di questi impegni.
«Diciamo che per il Fiandre ci sono due corridori su tutti – dice subito Pozzato – che sono Pogacar e Van der Poel. Penso che l’olandese quest’anno vada veramente forte, è arrivato in una condizione perfetta alle Classiche. Lo ha dimostrato alla Sanremo e alla E3-Saxo. Pogacar, in vista di oggi, può sicuramente far bene e lo ha già dimostrato. Rispetto al 2023, a mio modo di vedere, farà più fatica a staccare Van der Poel sui muri. Loro due possono partire a 100 chilometri dall’arrivo, senza alcun problema. Teniamo il podio della Sanremo e parliamo di Ganna. Non so cosa potrà fare al Fiandre, è una gara in cui c’è da limare e lui non è fortissimo sotto questo aspetto. Però ha una condizione esagerata e potrebbe essere l’anno giusto per essere davanti sui muri».
Cosa ne pensi della scelta di correre il Fiandre?
Fa bene. Ha una grande gamba e il suo obiettivo rimane la Roubaix. Però quando stai bene, correre aiuta a mantenere la condizione. I settori di pavé non sono paragonabili, ma stare a casa mentre i tuoi rivali corrono non è sempre un bene, per questo condivido pienamente la scelta di Ganna.
Anche alla luce della gara di mercoledì come vedi Van Aert?
Dispiace per quello che è successo, rimango convinto abbia un motore esagerato e possa essere davanti sia al Fiandre che alla Roubaix. Ha fatto una preparazione mirata saltando la Sanremo e quindi lo metto sempre tra i favoriti.
L’impressione è che abbia voluto attaccare da lontano per rispondere a quanto fatto da Van der Poel e Pedersen ma senza riuscirci, anzi…
Quando deve arrivarti la condizione non è che sei sempre al 100 per cento. Ha subito una bella batosta, però a livello di condizione ha avuto tutto il tempo per recuperare e arrivare pronto al Fiandre. C’è da capire la reazione mentale alla sconfitta della Dwars door Vlaanderen. Questo è l’aspetto fondamentale per capovolgere la situazione.
Anche Pedersen ha mostrato una grande condizione.
Ha vinto con una bellissima azione alla Gand-Wevelgem, ma è una gara con poco dislivello, il Fiandre è molto più impegnativo. Lui è super motivato perché non ha mai vinto una Classica Monumento, però oggi lo vedo un pelo sotto a Pogacar e Van der Poel. Poi, al contrario dello sloveno, Pedersen è avvantaggiato per la Roubaix.
Lo hai chiamato in causa, parliamo di Pogacar e della Roubaix, cosa ne pensi?
Per lo spettacolo, il fatto che il campione del mondo prenda parte a questa gara è tanta roba. Sinceramente vedo difficile che Pogacar possa fare qualcosa di buono alla Roubaix. La Sanremo e il Fiandre hanno delle salite sulle quali può fare la differenza, lo abbiamo visto sia quest’anno che in passato. Però per le pietre della Roubaix lo vedo tanto leggero rispetto agli altri, va bene il discorso del rapporto peso/potenza ma gli altri pretendenti hanno altri fisici. Ne parlavo in questi giorni con alcuni membri della UAE.
Cosa dicevate?
Loro sono gasati dal fatto che Pogacar sarà alla Roubaix. Lo sono anche io, mi piace. Dimostra di avere una grinta incredibile, poi lui è uno che si automotiva con questi appuntamenti. Però penso possa fare fatica contro i vari Van der Poel, Ganna, Pedersen e Van Aert.
Per il Fiandre hai detto sfida tra Pogacar e Van der Poel, gli altri guardano al terzo posto?
Direi di sì, difficile che qualcuno possa inserirsi. E tra i due pretendenti l’olandese ha più carte da giocarsi. Tatticamente è più forte, sa cosa fare per vincere. Basta guardare alla volata della Sanremo, quando ha abbassato il ritmo per poi fare la sparata negli ultimi trecento metri.
Qualche outsider?
Mi piace Jorgenson, spero possa essere davanti in entrambi gli appuntamenti. La Visma ha una squadra forte e possono sfruttare questa cosa, basta che non facciano come mercoledì…