Bianchi celebra il Giro con una Specialissima limited edition

29.11.2021
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Bianchi ha scritto pagine indelebili nella storia del Giro d’Italia. Basta pensare ai trionfi di Fausto Coppi che, ad eccezione di quello del debutto, ha vinto tutti i suoi Giri d’Italia in sella ad una bicicletta Bianchi. Dopo il Campionissimo sono stati tanti i corridori a legare il proprio nome al marchio di Treviglio. A partire da Felice Gimondi fino ad arrivare a Marco Pantani.

Per celebrare il forte legame con la corsa rosa, Bianchi ha deciso di creare un’edizione speciale e in numero limitato del telaio della Specialissima. Si tratta di uno dei modelli top di gamma della propria produzione che racchiude in sé il meglio del know-how di Bianchi Reparto Corse. Ecco così arrivare il telaio Specialissima Giro105. La scelta del numero non è casuale. Il prossimo maggio si celebrerà l’edizione numero 105 della corsa rosa e il nuovo telaio sarà disponibile in soli 105 esemplari.

Il telaio della Specialissima è verniciato a mano in Italia con il colore “bianco corsa”
Il telaio della Specialissima è verniciato a mano in Italia

Un’opera d’arte

Il nuovo telaio Specialissima Giro105 si presenta come una vera opera d’arte e, come tale, è destinato a diventare l’oggetto del desiderio degli appassionati. Ogni telaio sarà numerato sul tubo orizzontale da 001 a 105. In questo modo ogni possessore avrà la certezza di poter disporre di un pezzo unico ed esclusivo, come lo può essere una vera opera d’arte.

La cura nei dettagli

Nel progetto del telaio Specialissima Giro105 nulla è stato lasciato al caso a partire dalla verniciatura, rigorosamente fatta a mano in Italia. A dominare è il colore bianco, per l’occasione denominato “Bianco Corsa”, che richiama il colore della linea del traguardo e che fa da sfondo al rosa utilizzato per dare risalto ai dettagli. Le sezioni interne della forcella, del carro posteriore e dei loghi, anch’essi verniciati a mano, sono infatti realizzati in una speciale tonalità di rosa chiamata “Enrosadira”.

Si tratta del colore della luce che illumina le Dolomiti all’alba e al tramonto quando le cime sembrano brillare di rosso, oro e soprattutto rosa, il colore del Giro. Le Dolomiti sono state spesso teatro delle grandi imprese dei campioni del ciclismo in sella ad una Bianchi. A rendere ancora più tangibile il legame tra Bianchi e il Giro d’Italia sulla forcella della Specialissima Giro105 è stato previsto un tema grafico che richiama il Trofeo Senza Fine, il premio destinato al vincitore della corsa rosa.

Il rosa “Enrosadira” è ispirato alle Dolomiti, montagne mitiche del Giro d’Italia sulle quali si è scritta la storia di questa corsa
Il rosa “Enrosadira” è ispirato alla luce delle Dolomiti all’alba ed al tramonto

Disponibile da aprile

Il nuovo telaio della Specialissima Giro105 pesa solo 750 grammi e sarà disponibile sul sito ufficiale dell’azienda a partire dal 15 aprile 2022 e solo per un periodo limitato. Ad impreziosire quella che si annuncia come una vera opera d’arte sarà una confezione prestigiosa arricchita da un kit esclusivo che sarà svelato nelle prossime settimane.

Una volta acquistato il telaio, i 105 fortunati possessori potranno recarsi presso un rivenditore ufficiale Bianchi per allestire la propria bicicletta con la componentistica preferita.

www.bianchi.com

Bianchi spinge forte con la nuova Impulso Pro per il gravel

13.08.2021
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La professionalità e l’amore che Bianchi dimostra di avere per il ciclismo si manifestano nella nuova Impulso Pro un modello con freni a disco, pensato per esaltare le prestazioni degli appassionati del gravel. Il telaio è realizzato con tubazioni full carbon, che coniugano due aspetti importanti come leggerezza e resistenza. Proprio per garantire quest’ultimo aspetto il telaio è stato rinforzato nei punti dove si manifesta una maggiore concentrazione di carico come ad esempio la scatola del movimento centrale. Il peso finale è di 1,100 chilogrammi, prendendo in considerazione la taglia 55.

Leggera e resistente, ottima anche su strada
Leggera e resistente, ottima anche su strada

Guidabilità top

La guidabilità è uno dei punti di forza della Impulso Pro e questo ci spinge ad osservare attentamente le forme delle tubazioni per individuarne le ragioni. Iniziamo da quelle sottili del carro posteriore che grazie alla loro sorprendente rigidità trasferiscono nel migliore dei modi la potenza sull’asfalto. Il tubo obliquo invece presenta una struttura leggermente più solida al fine di garantire una doverosa resistenza alle sollecitazioni e una superiore rigidità. Merita una particolare attenzione la forcella che, grazie agli steli diritti e compatti, garantisce una reattività eccezionale all’avantreno andando inoltre ad aumentare il livello di rigidità, caratteristica principale della nuova Impulso Pro.

Passaggio interno

Soffermando sempre la nostra attenzione sulla forcella possiamo notare l’ampio passaggio interno ruota che può arrivare ad ospitare pneumatici larghi fino 38 millimetri. Tale larghezza impedisce inoltre l’accumularsi di fango in caso di uscite sotto la pioggia e su terreni particolarmente fangosi.

L’altro colore disponibile: verde mediterraneo che si mimetizza con la natura
L’altro colore disponibile: verde mediterraneo che si mimetizza con la natura

Design selezionato

La nuova Impulso Pro è disponibile in due differenti versioni, entrambe bicolori e con una grafica moderna che ben si sposa con l’ambiente naturale circostante. Nella prima versione abbiamo una prevalenza del tradizionale “Celeste Bianchi”. Nella seconda invece è presente un’alternanza chiaro-scuro del colore verde mediterraneo per una maggiore identificazione con l’ambiente circostante. In entrambe le versioni la forcella presenta una finitura in fibra di carbonio a vista con ben in evidenza su entrambi i lati il simbolo distintivo dell’aquila di Bianchi. La Impulso Pro è disponibile nelle seguenti taglie: 48, 50, 52, 54, 56, 58.

bianchi.com

Bianchi lancia un piano industriale da 40 milioni di euro

09.07.2021
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In una recente intervista concessa a Pierangelo Soldavini de Il Sole 24 Ore, Fabrizio Scalzotto, amministratore delegato di Bianchi, ha spiegato il piano industriale della propria azienda per i prossimi anni.

L’intervista si è aperta con un’affermazione dello stesso Scalzotto che definisce in maniera chiara i programmi futuri della casa di Treviglio: «Mai come in questo momento l’Europa ha di fronte la grande opportunità di riportare a casa la produzione e la tecnologia della bicicletta».

Fabrizio Scalzotto, alla guida di Bianchi
Fabrizio Scalzotto, alla guida di Bianchi

Un’opportunità di crescita

Nell’ultimo anno il settore della bicicletta ha conosciuto in tutto il mondo, Italia compresa, un vero e proprio boom che ha trovato molte aziende impreparate nel gestire una domanda superiore alla propria capacità produttiva. Poche fra loro hanno saputo fin da subito affrontare la difficoltà del momento, trasformandola in un’opportunità di crescita. Fra queste rientra sicuramente Bianchi. 

È lo stesso Fabrizio Scalzotto, sempre nella sua intervista a Il Sole 24 Ore, a fornire un quadro d’insieme della situazione in cui si sono venuti a trovare molti marchi di bici europei e ad anticipare i programmi futuri di Bianchi.

«I telai in carbonio non hanno mai attecchito in Italia, arrivano tutti dal lontano Est, come anche il grosso dei componenti. Questo ci porta a una dipendenza dall’estero ormai non più sostenibile: con tempi di ordini che ormai variano tra i 500 e i 700 giorni, è il momento adatto per recuperare una leadership anche tecnologica che potrebbe essere a portata di mano».

Michael Matthews con il telaio Oltre XR4 in una colorazione speciale per il Tour
Michael Matthews con il telaio Oltre XR4 in una colorazione speciale per il Tour

Nuovo impianto produttivo

Il primo passo verso il recupero di questa leadership Bianchi lo ha individuato nella realizzazione di un impianto produttivo. Un impianto da 10.000 metri quadrati che permetterà di portare la produzione giornaliera di bici dagli attuali 250-300 pezzi a 1.000-1.500, grazie anche ad una forte robotizzazione dell’intera fase di assemblaggio. Aspetto non secondario, è previsto un aumento anche della manodopera. Entro agosto 2022 si passerà da 180 a circa 300 dipendenti. Per questo primo step è previsto un investimento di circa 30 milioni di euro.

Il secondo passo riguarderà la produzione diretta di telai in carbonio che interesserà un’area di circa 6.000 metri quadrati e comporterà un investimento di ulteriori 10 milioni di euro. I tempi stimati per essere operativi sono decisamente più lunghi. Si parla del 2024, anche per la necessità di trovare competenze e mano d’opera specializzata. Nel breve periodo è inoltre previsto il ritorno in Italia di Bianchi Holding che entro fine anno andrà a riunirsi alla sede operativa di Treviglio.

Il mondo eBike rappresenta una fetta crescente di Bianchi
Il mondo eBike rappresenta una fetta crescente di Bianchi

La spinta delle e-bike

Bianchi ha saputo fin da subito credere nelle grandi potenzialità della bicicletta a pedalata assistita come testimonia il progetto E-Omnia lanciato lo scorso anno. Si tratta di una piattaforma di e-bike in grado di soddisfare al meglio le esigenze di ogni ciclista e che consente ad ogni utente di creare personalmente l’e-bike dei propri sogni.  

La bicicletta elettrica ha contribuito negli ultimi tre anni a far lievitare il giro di affari di Bianchi facendolo passare dai 50 milioni del 2018 ai 75 milioni del 2020. Per il 2021 si stima un volume di affari finale di 120 milioni a fronte di ordini già acquisiti che arrivano fino al 2023.

Bianchi

Bianchi Oltre XR4

Cambio in Australia: tutti su Bianchi

20.04.2021
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Da quest’anno le biciclette Bianchi saranno al fianco degli uomini del Team Bike Exchange. I modelli usati da Simon Yates e compagni saranno: Oltre XR4, Specialissima e Aquila CV. Le prime due sono dedicate alle gare in linea, mentre la terza è per le cronometro.

Una certezza

La Oltre XR4 è una bicicletta dai profili aerodinamici molto spiccati e adatta a tutti i terreni, non a caso nelle stagioni passate ha vinto gare come la Milano-Sanremo e corse a tappe come la Vuelta. Quest’anno la vedremo nella versione con i freni a disco. Il telaio è stato realizzato utilizzando la tecnologia Bianchi CV (Countervail) che cancella l’80% delle vibrazioni che provengono dalla strada. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’utilizzo di una resina speciale.
L’ottima efficienza aerodinamica della Oltre XR4 è dovuta anche al manubrio integrato firmato RC Reparto Corse e realizzato da Vision, che permette il passaggio interno dei cavi per la massima pulizia frontale.
Le ruote sono le Shimano C60 disc in carbonio con un profilo di 60 millimetri. Il mozzo a flange larghe e il cerchio disassato aiutano in termini di aerodinamica e di elevata rigidità. Saranno disponibili sia per pneumatici tubolari che tubeless.

Specialissima team bike exchange
La Bianchi Specialissima ha un telaio da 750 grammi
Specialissima team bike exchange
La Bianchi Specialissima ha un telaio da 750 grammi

La novità di Bianchi

La nuova Specialissima è la bicicletta adatta per affrontare gli arrivi in salita impegnativi, infatti il peso del telaio è di 750 grammi. Anche su questa bicicletta troviamo il freno a disco. Il telaio è stato realizzato con la tecnologia Bianchi CV di cui abbiamo parlato in precedenza. Le linee dei tubi sono meno generose rispetto alla sorella Oltre XR4, anche se la nuova versione strizza l’occhio all’aerodinamica.
Anche per la Specialissima c’è il manubrio firmato Reparto Corse, realizzato in collaborazione con Vision con il passaggio interno dei cavi. Le ruote sono sempre di Shimano, in questo caso le C40 in carbonio con un profilo di 40 millimetri.

Jack Bauer Bianchi Aquila CV
Jack Bauer sull’Aquila CV nella crono dell’UAE Tour
Jack Bauer Bianchi Aquila CV
Jack Bauer sull’Aquila CV nella crono dell’UAE Tour

Un’Aquila molto veloce

Per le prove contro il tempo i ragazzi della Bike Exchange avranno a disposizione l’Aquila CV. Un telaio che spicca per le sue doti aerodinamiche e garantisce la piena trasmissione di potenza alla ruota posteriore. Anche per l’Aquila CV è stata usata la tecnologia Countervail per ridurre le vibrazioni.
Per la bicicletta da cronometro le ruote sono di Vision, più esattamente la Metron 81 SL all’anteriore e la lenticolare Metron TFW al posteriore. Proprio su quest’ultima è stata usata una vernice ultraleggera che incrementa l’efficienza aerodinamica e mantiene il peso sui 945 grammi. Oltre alle ruote saranno di Vision anche il manubrio e le appendici.

Portaborraccia Tacx Ciro
Le Bianchi saranno equipaggiate con il portaborraccia Tacx Ciro
Portaborraccia Tacx Ciro
Le Bianchi saranno equipaggiate con il portaborraccia Tacx Ciro in carbonio

La scheda tecnica

GruppoShimano Dura Ace Di2
RuoteShimano e Vision per le cronometro
PneumaticiPirelli
ManubrioReparto Corse by Vision
Sella Reparto Corse by Vision
ReggisellaReparto Corse
PedaliShimano

Shimano, Fizik, Tacx e Pirelli

Tutte le biciclette sono equipaggiate con lo Shimano Dura Ace Di2 Disc, selle Fizik e portaborracce Tacx. Infine, i pneumatici sono i Pirelli PZero sia nella versione tubolare che tubeless.

Il coraggio di Bianchi sta dando i suoi frutti

13.02.2021
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Bianchi cambia passo. Anzi, l’ha cambiato prima che il Covid prendesse forma e ora benedice la scelta. Nell’inchiesta che bici.PRO sta conducendo per raccontare il mercato della bicicletta nel post lockdown, la sua esperienza assume tratti molto interessanti. Ne parla Fabrizio Scalzotto, Ceo dell’azienda, che nel 2020 la rivista Forbes ha inserito fra i 100 manager più influenti d’Italia.

«Rispetto a quello che avete raccontato finora – dice – qui lo scenario è dissimile, grazie al fatto che da un certo punto in poi, siamo partiti con due stili diversi. Da un lato il Reparto Corse in cui vive l’alta gamma sportiva, dall’altro Life-E che rilegge il ciclismo attraverso l’uso quotidiano e che in questo periodo è fortemente sotto pressione. Se dicessi che avevamo previsto tutto, ovviamente mentirei. Ma lo abbiamo fatto e siamo molto contenti».

Fabrizio Scalzotto è il Ceo di Bianchi (foto Bianchi)
Fabrizio Scalzotto, Ceo di Bianchi (foto Bianchi)
Questo vi ha permesso indubbiamente di gestire meglio la criticità.

Ci ha permesso di dare risposte diverse. Il muscolare ha avuto un’esplosione iniziale nel basso di gamma. Gruppi come il Tiagra e il 105 sono introvabili ed è impossibile per questo fare pianificazione. L’alto di gamma è ugualmente in sold out a causa dei componenti che non arrivano, ma è più gestibile. Sono saltati fuori clienti da ogni angolo del mondo e la nostra fortuna è stata il fatto che fossimo in fase crescente e abbiamo avuto il coraggio di non bloccare niente quando il mondo si è fermato. Avevamo i magazzini pieni, quindi i ritardi nelle consegne non ci hanno toccato e non ci toccano come sta accadendo ad altri.

Tornando per un istante al basso di gamma, qualcuno dice che i clienti della prima ora dopo l’estate abbiano già acquistato bici di livello superiore.

Credo sia difficile poter fare una statistica, è ancora presto. Diverso invece con le e-Bike, dove il consumatore sta diventando più sofisticato. In questo senso abbiamo richiesta crescente.

Dal 2021, Bianchi equipaggia il Team Bike Exchange (foto @greenedgecycling)
Dal 2021, Bianchi con il Team Bike Exchange (foto @greenedgecycling)
E’ possibile dividere le quote di mercato fra elettrico e bici tradizionale?

Bianchi è ancora fortemente legata alla sua base road, per cui si può dire che siamo 60-40 a favore delle bici tradizionali, ma l’elettrico si sta avvicinando.

Avere la squadra WorldTour, quest’anno la Bike Exchange, a cosa serve?

Il discorso ha due facce. Da un lato ci serve per avere i feedback dei professionisti sui nostri prodotti. Le bici hanno bisogno di essere collaudate al massimo livello per mettere alla prova le innovazioni. Contestualmente c’è il ritorno di immagine, che è molto potente e varia da Paese a Paese, in base alle sensibilità. Il fatto di aver puntato su un team australiano ovviamente ha alle spalle motivazioni commerciali, per il tipo di espansione che stiamo vivendo laggiù.

Il professionista è un buon veicolo anche per promuovere l’elettrico?

Si può provare a mettere un campione su una di queste bici per far vedere che la usa, ma di base non è un personaggio troppo adatto. Diverso in Nord Europa, dove si vince facile. Siamo brand di riferimento e per il lancio di e-Omnia abbiamo scelto Rosberg. Il fascino del pilota di Formula Uno, oltre al fatto che Nico è imprenditore e consulente nel settore della sostenibilità e della mobilità elettrica, ha dato ottimi frutti.

Per il lancio di e-Omnia, testimonial di eccezione è stato Nico Rosberg (foto Bianchi)
Per il lancio di e-Omnia, testimonial di eccezione è stato Nico Rosberg (foto Bianchi)
In Nord Europa si vince facile…

L’Italia invece è immatura, non gli italiani. Mancano totalmente le infrastrutture, altrimenti lo scenario sarebbe differente.

Il Bonus Bici è stato in qualche modo vantaggioso?

Di sicuro per i nostri punti vendita, dove ha portato gente e momenti di panico. Il click-day è stato a suo modo un evento.

A proposito di punti vendita, c’è chi auspica che il negozio di bici diventi un punto di aggregazione. In tempi non sospetti avete lanciato i Bianchi Cafè, ma…

Siamo stati visionari con quel tipo di operazione, ma è stato prematuro per il mercato italiano. Non siamo riusciti a far cogliere la portata del vivere la bicicletta in quel modo, il parlarne che di fatto nei negozi c’è sempre stato. Così prima abbiamo scisso gli ambienti, poi abbiamo parcheggiato l’iniziativa. Era un’operazione di marketing, che riprenderà.

Qual è quindi ad ora il quadro dei negozi?

E’ molto complesso. Si sta scavando la selezione fra l’imprenditore con investimenti, strumenti finanziari e capacità di rischio e il meccanico all’antica, che è in sofferenza e non riesce ad adeguarsi. Paradossalmente vanno meglio quelli entrati dopo. Ma la bottega non è condannata, semmai è destinata a specializzarsi. Ci saranno punti vendita e punti di servizio, con il piccolo indipendente che dovrà fare della riparazione il suo business. In questo momento di carenza di pezzi di ricambio, chi è capace di riparare fa la differenza.

Ai corridori del team, la Oltre Xr4 e la Specialissima (foto @greenedgecycling)
Al team, la Oltre Xr4 e la Specialissima (foto @greenedgecycling)
Un passo indietro: come mai la scissione fra Reparto Corse e Life-E?

Una soluzione caduta al momento giusto. Non volevamo inquinare il marchio Bianchi con l’elettrico. Quando si parla di noi, il primo riflesso è citare Coppi e Gimondi: la bici celeste. Pur restando legatissimo a quella storia, il nostro lavoro oggi è smantellare l’hard core del brand puntando alla modernità. Per questo, Reparto Corse Bianchi non poteva convivere con la spinta del nuovo mercato, perché il solo nome è un valore storico. Oggi come oggi siamo l’azienda che ha aderito ad Ancma da più anni. Forse quello che ci manca è la capacità di trasmettere il nostro valore. Non abbiamo niente da invidiare a Specialized, il nostro bacino a livello mondiale è superiore, siamo un brand radicato.

Quanto conta saperlo trasmettere nel mondo social?

Conta per il 99% di ogni campagna. Sui social affianchiamo alla comunicazione sui prodotti anche spunti di lifestyle, a livello di visibilità non siamo secondi a nessuno. Abbiamo creato un team di marketing che va ad intercettare un bacino enorme, in un momento in cui si deve prevalere ai più alti livelli. Ed è questo il motivo per cui stiamo incrementando la produzione italiana. Perché è vero che la proprietà è svedese, ma lo stesso Salvatore Grimaldi (titolare di Bianchi, ndr) vuole che il marchio resti ancorato all’eccellenza italiana e a Treviglio. Nel nuovo stabilimento produrremo centinaia di migliaia di nuove biciclette. Davvero questa fase non ci ha fatto tremare poi molto.

NELLE PUNTATE PRECEDENTI

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Bianchi e omnia X Type

Nasce la nuova divisione Bianchi Francia…e non solo

04.02.2021
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Non soltanto competizioni di alto livello: Bianchi non smette di investire su se stessa, sia da un punto di vista della qualità della propria offerta verso l’utente finale sia nel modo di organizzare al meglio la rete di vendita.

Rafforzamento manageriale

E’ di questi giorni la nascita di una divisione Bianchi Francia alla cui guida è stato nominato Christophe Soenen. Dopo una carriera di successo come direttore generale sempre nel settore ciclo, Soenen porta con sé un autorevole bagaglio di conoscenze sul piano manageriale e commerciale. Con il suo arrivo, Bianchi rafforza il suo team internazionale di manager, nella prospettiva di supportare l’azienda nelle prossime sfide imprenditoriali.
«La scelta di creare una nuova divisione Francia è figlia degli importanti sviluppi che Bianchi ha vissuto negli ultimi anni. E in considerazione dei piani di crescita presenti e futuri – spiega Fabrizio Scalzotto, Amministratore Delegato di Bianchi – auguriamo a monsieur Soenen grandi successi per il suo futuro con noi».

Christophe Soenen dirigente Bianchi Francia
Christophe Soenen guiderà Bianchi Francia
Christophe Soenen dirigente Bianchi Francia
Christophe Soenen guiderà la divisione Bianchi Francia

Rivoluzione elettrica

La nascita della divisione francese non è la sola novità che ha visto come protagonista negli ultimi giorni l’azienda di Treviglio.
Recentemente è stata presentata E-Omnia, una piattaforma di e-bike in grado di soddisfare al meglio le esigenze di ogni ciclista. Verrà fornita ad ogni tipologia di utente la possibilità di creare personalmente l’e-bike dei propri sogni in grado di rispondere ad ogni tipo di necessità.
Il progetto E-Omnia è un ulteriore passo nella rivoluzione nel mondo e-bike operato da Bianchi a partire dal progetto E-Suv, il modello di riferimento della casa di Treviglio in tema di pedalata assistita.

Per tutti i ciclisti

Nelle intenzioni del management del marchio italiano esiste una E-Omnia per ogni tipo di ciclista, basta soltanto scegliere come crearla. Le tipologie base sono le seguenti: C-Type con il suo look elegante e stiloso è pensata per gli spostamenti quotidiani;T-Type concepita per essere versatile e soddisfare le esigenze dei cicloturisti del fine settimana e dei city riders; X-Type (nella foto di apertura) dedicata a chi ama il divertimento e la sfida sui sentieri off-road.

Nico Rosberg su Bianchi E-Omnia
Nico Rosberg, ex pilota di Formula 1, testimonial E-Omnia
Nico Rosberg su Bianchi E-Omnia
Nico Rosberg, ex pilota di Formula 1, testimonial progetto E-Omnia

Configuratore 3D Bianchi

E’ stato inoltre sviluppato un configuratore online 3D. Questo permetterà a ciascun utente, partendo dai modelli base, di creare la propria personale e-bike in grado di soddisfare in pieno le proprie aspettative. Le variabili tra le quali muoversi sono davvero infinite. Sarà possibile scegliere tutte le caratteristiche della propria e-bike. Dalla trasmissione a catena o a cinghia all’opzione ABS, dalla predisposizione per le borse fino all’aggiunta del cavalletto o del portapacchi, oltre alle diverse colorazioni della Signature Collection.

bianchi.com/it/e-omnia/

bianchi.com

Van Aert Bianchi Zolder Pro

La Zolder Pro “mascherata” di Van Aert

04.01.2021
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Siamo in piena stagione di ciclocross e il mondiale si avvicina, con i due fenomeni della disciplina che continuano a suonarsele di santa ragione. Come ormai tutti sanno la Jumbo-Visma di Wout Van Aert ha cambiato biciclette passando da Bianchi a Cervélo. Ma siccome il marchio canadese non ha in gamma una bici da ciclocross, Van Aert continuerà la stagione con la sua nuova Bianchi Zolder Pro verniciata con i colori della Jumbo Visma (foto di apertura).

Configurazione unica

Recentemente Bianchi ha rimodellato la Zolder Pro seguendo anche i consigli che gli sono arrivati da Van Aert. Diciamo subito che il tre volte campione del mondo di ciclocross usa la Zolder Pro in una configurazione che non è disponibile sul mercato. Per noi comuni mortali amatori la Zolder Pro è disponibile con il gruppo Shimano GRX 600, ruote Vision Team 30 con pneumatici Vittoria e manubrio, attacco e reggisella firmati da Reparto Corse di Bianchi nella colorazione Celeste. Bianchi propone anche il solo kit telaio, oltre che Celeste, anche nella colorazione Nero Purple/Rainbow.

Wout Van Aert in azione a piedi con la Zolder Pro
Wout Van Aert in azione in un tratto a piedi con la Zolder Pro

La configurazione creata per Van Aert vede l’utilizzo dello Shimano Dura Ace Di2 come gruppo. Il campione belga usa spesso la combinazione 39-46 all’anteriore con un pacco pignoni 11-28. Van Aert è uno dei pochi che continua ad usare la doppia corona anteriore, come ci aveva fatto notare Enrico Franzoi in una intervista qualche tempo fa. Per quanto riguarda la misura delle pedivelle, Van Aert usa quelle da 172,5 millimetri: anche qui una conferma delle ultime tendenze tecniche del mondo professionistico, con pedivelle più corte rispetto ad alcune stagioni addietro. Per quanto riguarda i pedali vengono montati degli Shimano XTR di nuova generazione leggermente più sottili.

Manubrio integrato

A livello di manubrio la Zolder Pro di Van Aert monta il Vision Metron 6D. Anche il reggisella in carbonio è firmato Vision, mentre la sella è una Fizik Antares R1 con carro in carbonio. Passando alle ruote, ritroviamo Shimano con le C40 in carbonio sulle quali vengono montati dei tubolari Dugast da 33 millimetri di larghezza.

Van Aert in discesa in un tratto fangoso
Van Aert all’opera in discesa in un tratto fangoso

Nuovo carro

Come dicevamo all’inizio Bianchi ha rimodellato la Zolder Pro, migliorando alcuni aspetti. Partiamo dal carro posteriore che ora vede i foderi ribassati per una maggiore reattività e allo stesso tempo un comfort migliore. Inoltre, è stato rimosso il ponte fra i due foderi verticali. Questa scelta è stata fatta per migliorare l’eliminazione del fango, un aspetto fondamentale nel ciclocross.

Il movimento centrale è stato alzato per migliorare la distanza delle pedivelle da terra. In questo modo si ha un migliore scorrimento nei tratti tortuosi o con ostacoli sul terreno. Sempre generosa la misura del movimento centrale che rimane un Press Fit BB86.
Pochi ma significativi, i cambiamenti della forcella, che ora risulta più squadrata nella parte interna. Soluzione che permette di montare gomme fino a 40 millimetri di larghezza e di far passare meglio il fango.

Un ultimo aspetto che è stato proprio richiesto da Van Aert è il posizionamento del secondo portaborraccia. Questo è stato ribassato per permettere una più facile presa in spalla della bicicletta. Un dettaglio che però può fare la differenza in gara.

Stabile e performante

Per quanto riguarda le geometrie, la Zolder Pro presenta delle misure tipiche delle bici da ciclocross votate alle competizioni, con dei foderi posteriori bassi da 42,5 centimetri, un angolo sterzo abbastanza aperto e un angolo sella aggressivo per migliorare la spinta della pedalata sui terreni accidentati classici del ciclocross.

Lunghezza tubo sella (cm)Lunghezza tubo orizzontale (cm)Angolo sterzoAngolo sellaLunghezza foderi posteriori (cm)Altezza tubo sterzo (cm)
485170,5°75,5°42,510
5052,570,5°75°42,511,5
5253,571°74,5°42,512,5
5454,571,5°74°42,513,5
565672°73,5°42,514,5
5857,572,5°73°42,516
Le geometrie della Bianchi Zolder Pro

Il risultato è una bicicletta che favorisce la guidabilità e la stabilità ma con un’impostazione di pedalata votata alla ricerca della performance.

Vincenzo Nibali, Brent Copeland, vigilia Sanremo 2019

Il viaggio di Copeland dal Bahrain all’Australia

15.12.2020
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Brent Copeland era arrivato alla Bahrain-Merida alla nascita del team. Faceva parte della struttura voluta da Alex Carera per supportare Nibali. Le cose in un modo o nell’altro filavano bene, ma quando Vincenzo ha deciso di andarsene, il sudafricano ha visto arrivare in squadra un manager che non aveva bisogno di troppe presentazioni, avendo fatto la fortuna del Team Sky: Rod Ellingworth. Poco prima Merida era stata sostituita da McLaren e la ventata britannica ha iniziato a portare qualche cambiamento. Ellingworth è diventato il capo, mentre Copeland è stato assegnato ad altro incarico. Così, quando davanti gli si è aperta la porta di GreenEDGE Cycling, società cui fa capo la Mitchelton-Scott, non ci ha pensato due volte.

«E’ successo che Gerry Ryan, proprietario della squadra – spiega – ha deciso di lasciare andare Shayne Bannan e Alvaro Crespi, per dettagli che non ho capito, ma che potrebbero essere legati alla sponsorizzazione di Fundacion Manuela. Comunque, Gerry ha deciso di continuare per altri due anni, almeno fino ai mondiali di Sydney del 2022 e Shayne, che sta lavorando ancora con me per la transizione, gli ha fatto il mio nome. Avevo bisogno di una proposta così, per cui sono andato dal Bahrain e ho chiesto la risoluzione del contratto. Loro molto gentilmente l’hanno concessa. E dal primo luglio ho iniziato a lavorare con il gruppo australiano».

Rod Ellingworth, Tour de France 2020
Rod Ellingworth ha prima rifondato il Team Bahrain-McLaren poi lo ha lasciato
Rod Ellingworth, Tour de France 2020
Ellingworth ha lasciato la Bahrain-McLaren
Peccato però che con un gesto a sorpresa Ellingworth se ne sia andato a sua volta…

Quando sei abituato alle possibilità economiche di Sky, con la parola NO che non esiste perché hai i soldi per farla sparire, è difficile adattarti a un budget limitato e molto inferiore. Capisco la sua difficoltà, ma capisco anche che si dovrebbe lavorare facendo affidamento su quello che si ha. Quella era una squadra di sistema italiano, creata con Vincenzo. McLaren ha portato la cultura britannica che ha scombussolato tante cose. Poi anche McLaren è andata via.

Come si chiamerà l’attuale Mitchelton?

Arriverà un altro nome, di una delle aziende del grande capo. Lo annunceremo a breve, non posso dirlo. Per ora preferiamo tenere il nome GreenEDGE Cycling che è la società di gestione. Per il resto, ci saranno alcuni cambiamenti, a partire dalle biciclette Bianchi. Questa squadra non aveva mai lasciato le Scott, la svolta verso l’italianità è perché credo che qui ci sia la qualità migliore. Ad eccezione dei caschi Giro e qualcos’altro, avremo quasi solo sponsor italiani. Vision. Fizik. Giordana.

Michael Matthews, Plouay 2020
Matthews ha corso con il team australiano dal 2013 al 2016 e ora torna per due stagioni
Michael Matthews, Plouay 2020
Per Matthews due anni di contratto
Qualche corridore è andato, tanti sono rimasti…

E qualcuno è arrivato. Con la situazione difficile e il taglio degli stipendi durante il lockdown, Gerry ha voluto offrire un contratto a tutti quelli che erano in scadenza. Alcuni sono andati via lo stesso, come Jack Haig che era stato voluto al Bahrain proprio da Rod. Poi Adam Yates che è andato da Ineos. E Affini che ha firmato con Jumbo Visma. I progetti restano gli stessi, solo che con la partenza di Adam, non avremo più il doppio capitano per i Giri. Simon Yates è ancora con noi, mentre Chaves è ancora un gradino sotto. Vogliamo recuperarlo, ma nel 2020 ha sofferto e ad ora è difficile immaginarlo lottare per un podio.

E’ tornato Matthews, bel colpo…

La partenza di Yates aveva liberato un po’ di budget e Michael è stato contento di tornare, convinto anche dal progetto. Può vincere l’Amstel e la Liegi, al mondiale gli è mancato poco per restare con i migliori. Bisogna anche ringraziare la Sunweb che lo ha liberato prima. E poi ci sono parecchi giovani interessanti, che secondo noi possono fare molto bene.

Ti faccio un nome, perché da era U23 era il gemellino di Hindley: Lucas Hamilton.

Lui deve fare un grosso passo avanti, perché vale quanto Hindley. Sono convinto che se la squadra non fosse andata via dal Giro, avrebbe fatto una bella corsa anche lui. E sempre tra i giovani, occhio a Robert Stannard. Va forte dovunque, gli va trovata una dimensione.

Kevin Colleoni, Giovanni Aleotti, Aprica, Giro d'Italia U23 2020
Kevin Colleoni, qui alla fine del Giro U23 con Aleotti, ricorda a Copeland il primo Nibali
Kevin Colleoni, Giovanni Aleotti, Aprica, Giro d'Italia U23 2020
Colleoni, qui ad Aprica con Aleotti, è molto atteso
E allora un altro nome: Kevin Colleoni.

Un ragazzo molto educato e rispettoso, che viene da una famiglia di ciclisti, quindi è cresciuto ascoltando le parole giuste. Fisico perfetto per quello che cerchiamo. Per me somiglia molto a Vincenzo (Nibali, ndr), forse un po’ più alto. Se lo facciamo crescere bene, può andare molto lontano.

Il team dei tecnici resta lo stesso?

Con due innesti. Uno è Marco Pinotti, un patrimonio importantissimo per la squadra su fronte dei materiali e delle crono. Poi ci sarà anche l’allenatore di Matthews, che seguirà anche la squadra donne, dato che finora non avevano un allenatore tutto per loro.

Ti occuperai anche delle ragazze?

Certo, anche se non ne sapevo niente. Sono organizzate molto bene e con ragazze come Annemiek Van Vleuten, Amanda Spratt e Grace Brown che è stata seconda alla Liegi, abbiamo nomi per fare bene. Il loro medico, ma anche degli uomini quando servirà, sarà Carlo Guardascione che mi ha seguito dal Bahrain.

Copeland, comincerete dall’Australia?

Bè, mi sembra il minimo… Ad Adelaide ci sarà un festival del ciclismo che per quest’anno rimpiazzerà il Tour Down Under e là manderemo gli australiani che sono già a casa. Ne abbiamo a sufficienza. Gli altri faranno un ritiro di due settimane a Valencia per gennaio. Troveremo un hotel comune per uomini e donne e creeremo una sola, grande bolla per 70 persone. E poi si comincerà a correre fra Mallorca e la Valenciana e spero lo Uae Tour.

Lucas Hamilton, Tao Geoghegan Hart, Roccaraso, Giro d'Italia 2020
Lucas Hamilton, qui verso Roccaraso con Geoghegan Hart, può crescere tanto
Lucas Hamilton, Tao Geoghegan Hart, Roccaraso, Giro d'Italia 2020
Hamilton, qui con Geoghega Hart, atteso al salto di qualità
A guardare i nomi, pensi di cambiare qualcosa anche sul fronte marketing?

E’ venuto con noi Matteo Vitello, che si occuperà di marketing e comunicazione. E’ stato per 12 anni in MotoGp, fra Ducati e Yamaha. E’ un grande appassionato di bici e secondo me, portando dentro qualcuno con una visione diversa, forse riusciremo a far cambiare direzione alla squadra. Negli anni ci sono state vittorie e una buona visibilità, ma a parte Orica non c’è mai stato un grosso sponsor.

Pensi di fare la rivoluzione?

Questa squadra ha una cultura molto speciale creata da Shayne Bannan. Ma dopo 8 anni qualcosa può essere migliorata. Non si tratta di cambiare tutto, ma mi sembra perfettamente normale che se entri in una casa, provi a metterci i tuoi quadri per sentirla un po’ più tua…

Bianchi Specialissima 2021, GreenEdge

Ecco le nuove Bianchi per il team GreenEdge

12.12.2020
3 min
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Un nuovo approccio grafico ed un profondo rinnovamento nelle colorazioni segnano l’inizio della nuova partnership fra Bianchi e GreenEDGE Cycling per la stagione 2021.

Pur conservando l’eleganza dello stile italiano che contraddistingue la storia del brand, Bianchi ha infatti deciso di optare per una svolta estetica che nelle intenzioni dell’azienda di Treviglio renderà le biciclette del team ancora più visibili e riconoscibili in gruppo.

Fra tradizione e innovazione

All’iconico colore celeste che rappresenta la tradizione Bianchi, si affianca una nuova tonalità turchese in grado di conferire un tocco di modernità. Il nero del carbonio rappresenta simbolicamente l’approccio dell’azienda verso l’innovazione e la continua ricerca dei vantaggi marginali. Il risultato è un design dinamico, con un taglio diagonale di colori che risalta lungo l’intero telaio.

Claudio Masnata – Bianchi Marketing and Communication Manager – ha voluto sottolineare che «le nuove grafiche sono il risultato della stretta collaborazione fra Bianchi e GreenEDGE Cycling, con il preciso intento di creare un’immagine coordinata ed un look integrato tra l’atleta e la sua bicicletta».

Darach McQuaid – Chairman GreenEDGE Cycling – ha aggiunto che «per GreenEDGE Cycling il 2021 rappresenta una nuova era, un nuovo inizio, e correre con un brand iconico come Bianchi sarà un grande onore. Negli ultimi nove anni abbiamo ottenuto incredibili risultati nell’UCI WorldTour. Bianchi porterà all’interno della squadra l’unicità del loro stile italiano e tecnologie innovative, insieme alla voglia di conquistare nuovi grandi successi. Abbiamo lavorato duramente in questi ultimi mesi per creare il miglior team, con i migliori atleti e staff, e non vediamo l’ora che questa nuova avventura insieme a Bianchi abbia inizio».

Bianchi Oltre XR Disc 2021
A disposizione del team anche la Bianchi Oltre XR Disc 2021
Bianchi Oltre XR Disc 2021
Anche la Bianchi Oltre XR Disc 2021

Tre gioielli per Yates e compagni

Simon Yates, Michael Matthews, Amanda Spratt e tutto il team avranno a disposizione i seguenti modelli, per strada e cronometro.

Specialissima disc: la nuovissima all-rounder Bianchi ad alte prestazioni, in grado di primeggiare in ogni situazione di gara, in particolare nelle gare a tappe. I 750 gr del telaio con freni a disco esaltano le doti dei migliori scalatori.

Oltre XR4 disc: il modello aero racing per eccellenza di Bianchi, in grado di combinare rigidità e perfetta guidabilità. Progettata utilizzando la tecnologia Computational Fluid Dynamics, ogni dettaglio di Oltre XR4 con freni a disco è testato e ottimizzato in galleria del vento. E’ la bici ideale per gli sprint, le fughe e i percorsi collinari.

Aquila: il modello da cronometro di Bianchi che tutto il mondo del WorldTour ha imparato a conoscere grazie a costanti prestazioni al vertice. Un telaio estremamente aerodinamico e completamente integrato, dotato di una struttura leggera per garantire una marcia in più anche quando la strada sale. Controllo ed efficienza senza eguali nelle prove contro il tempo.

Le bici saranno equipaggiate con gruppo Shimano Durace Di2 disc, ruote Shimano C40 – C60 disc, attacco/manubrio Reparto Corse by Vision/Fsa cockpit, coperture Pirelli P Zero e selle Fi’zi:k.

Ricordiamo che Bianchi è stato il primo brand ciclistico a creare una divisione dedicata alle competizioni, il Reparto Corse, un nome legato ai più grandi successi agonistici fin dai tempi di Fausto Coppi.

bianchi.com/it