Bianchi lancia un piano industriale da 40 milioni di euro

09.07.2021
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In una recente intervista concessa a Pierangelo Soldavini de Il Sole 24 Ore, Fabrizio Scalzotto, amministratore delegato di Bianchi, ha spiegato il piano industriale della propria azienda per i prossimi anni.

L’intervista si è aperta con un’affermazione dello stesso Scalzotto che definisce in maniera chiara i programmi futuri della casa di Treviglio: «Mai come in questo momento l’Europa ha di fronte la grande opportunità di riportare a casa la produzione e la tecnologia della bicicletta».

Fabrizio Scalzotto, alla guida di Bianchi
Fabrizio Scalzotto, alla guida di Bianchi

Un’opportunità di crescita

Nell’ultimo anno il settore della bicicletta ha conosciuto in tutto il mondo, Italia compresa, un vero e proprio boom che ha trovato molte aziende impreparate nel gestire una domanda superiore alla propria capacità produttiva. Poche fra loro hanno saputo fin da subito affrontare la difficoltà del momento, trasformandola in un’opportunità di crescita. Fra queste rientra sicuramente Bianchi. 

È lo stesso Fabrizio Scalzotto, sempre nella sua intervista a Il Sole 24 Ore, a fornire un quadro d’insieme della situazione in cui si sono venuti a trovare molti marchi di bici europei e ad anticipare i programmi futuri di Bianchi.

«I telai in carbonio non hanno mai attecchito in Italia, arrivano tutti dal lontano Est, come anche il grosso dei componenti. Questo ci porta a una dipendenza dall’estero ormai non più sostenibile: con tempi di ordini che ormai variano tra i 500 e i 700 giorni, è il momento adatto per recuperare una leadership anche tecnologica che potrebbe essere a portata di mano».

Michael Matthews con il telaio Oltre XR4 in una colorazione speciale per il Tour
Michael Matthews con il telaio Oltre XR4 in una colorazione speciale per il Tour

Nuovo impianto produttivo

Il primo passo verso il recupero di questa leadership Bianchi lo ha individuato nella realizzazione di un impianto produttivo. Un impianto da 10.000 metri quadrati che permetterà di portare la produzione giornaliera di bici dagli attuali 250-300 pezzi a 1.000-1.500, grazie anche ad una forte robotizzazione dell’intera fase di assemblaggio. Aspetto non secondario, è previsto un aumento anche della manodopera. Entro agosto 2022 si passerà da 180 a circa 300 dipendenti. Per questo primo step è previsto un investimento di circa 30 milioni di euro.

Il secondo passo riguarderà la produzione diretta di telai in carbonio che interesserà un’area di circa 6.000 metri quadrati e comporterà un investimento di ulteriori 10 milioni di euro. I tempi stimati per essere operativi sono decisamente più lunghi. Si parla del 2024, anche per la necessità di trovare competenze e mano d’opera specializzata. Nel breve periodo è inoltre previsto il ritorno in Italia di Bianchi Holding che entro fine anno andrà a riunirsi alla sede operativa di Treviglio.

Il mondo eBike rappresenta una fetta crescente di Bianchi
Il mondo eBike rappresenta una fetta crescente di Bianchi

La spinta delle e-bike

Bianchi ha saputo fin da subito credere nelle grandi potenzialità della bicicletta a pedalata assistita come testimonia il progetto E-Omnia lanciato lo scorso anno. Si tratta di una piattaforma di e-bike in grado di soddisfare al meglio le esigenze di ogni ciclista e che consente ad ogni utente di creare personalmente l’e-bike dei propri sogni.  

La bicicletta elettrica ha contribuito negli ultimi tre anni a far lievitare il giro di affari di Bianchi facendolo passare dai 50 milioni del 2018 ai 75 milioni del 2020. Per il 2021 si stima un volume di affari finale di 120 milioni a fronte di ordini già acquisiti che arrivano fino al 2023.

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