Stefano Zanini

Zanini presenta i tre gioiellini dell’Astana

22.12.2020
4 min
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L’Astana come molte altre squadre ha deciso di non fare il ritiro di dicembre. Ma i lavori procedono ugualmente. Giusto ieri il preparatore dei turchesi, Maurizio Mazzoleni, aveva finito “il giro”. «Si è spostato lui – spiega Stefano Zanini, uno dei ds Astana – Maurizio ha iniziato dai Paesi Baschi, poi la zona di Montecarlo e infine ha finito gli ultimi test sulla Roncola ieri pomeriggio».

L’Astana aveva già iniziato la sua rivoluzione verde, ingaggiando diversi giovani e con Zanini proprio di loro vogliamo parlare, in particolare dei tre nuovi arrivi italiani: Samuele Battistella, Matteo Sobrero e Andrea Piccolo.

Andrea Piccolo
Andrea Piccolo, classe 2001, debutterà nel WorldTour
Andrea Piccolo
Andrea Piccolo, classe 2001, debutterà nel WorldTour

Il più… Piccolo

«E’ un ragazzo molto interessante Andrea. E’ il più giovane in assoluto del nostro gruppo. Gli servirà tempo per crescere e starà a noi tecnici metterlo nelle migliori condizioni per farlo. Per questo abbiamo deciso un percorso tutto suo, mirato proprio a questo obiettivo. I suoi programmi però, come quelli di tutti gli altri, non li sveleremo prima di gennaio, al momento opportuno. Diciamo che davanti a sé ha un buon calendario che gli lascerà spazio per crescere e per fare risultato. Ci saranno anche gare WorldTour.

«Mazzoleni è soddisfatto. Dice che Andrea sta bene e che ha margini ampi di crescita. Lui aveva già i suoi riferimenti, in quanto lo seguiva dallo scorso anno visto che era nella Colpack».

Matteo Sobrero
Matteo Sobrero, in azione nella crono di Monreale al Giro
Matteo Sobrero
Matteo Sobrero, in azione nella crono di Monreale al Giro

Sobrero, “l’esperto”

«Beh, lui viene dalla NTT e ha già un buon bagaglio – riprende “Zazà” – E’ il più esperto dei tre visto che ha fatto anche il Giro dove si è anche comportato bene. A crono Matteo spinge davvero forte e anche per lui si prospetta un buon futuro. Da quello che mi dicono si sta allenando molto bene ed è parecchio motivato.

«Se ha già la bici da crono? No, per il semplice fatto che prima di dare il materiale nuovo vogliamo aspettare i test che faremo in pista a Valencia, a gennaio. In quell’occasione sistemeremo le posizioni. Alla luce di tutto ciò sarebbe inutile dare la bici prima. No, no sulla crono ci lavoriamo. Ci dobbiamo adeguare ai tempi e agli altri. Nel ritiro spagnolo la useranno. Anche i capitani, Vlasov e Felline, ripeteranno il test».

Talento Battistella

«Premetto che Samuele l’ho solo intravisto in qualche corsa (mentre era alla NTT, ndr), ma è davvero motivato, deciso. In una parola: determinato. Anche di testa è il più “sgamato”. Parlo in base a quel che mi ha detto Mazzoleni.

Samuele Battistella
Battistella è alla seconda stagione nel WorldTour, ha vinto i mondiali U23 nel 2019
Samuele Battistella
Battistella è alla seconda stagione nel WorldTour, ha vinto i mondiali U23 nel 2019

«Io l’ho visto in Belgio, nelle classiche delle Ardenne non nel “Belgio mio” cioè quello del pavé. Si muove bene, sa il fatto suo. In più è veloce e tiene bene in salita. Lui, ma anche gli altri, saranno spesso affiancati dai veterani. Boaro, Izaguirre, Sanchez ma anche lo stesso Davide Martinelli. Per quanto posso vedere io dall’ammiraglia e parlargli, avere chi in gruppo ti spiega le cose dal vivo, da dentro la corsa, fa più effetto».

Pazienza: sì o no?

Zanini ha parlato di lasciare tempo ai ragazzi, di non mettergli fretta, ma visto quel che è accaduto quest’anno siamo sicuri che sia ancora il ciclismo dell’avere pazienza con i giovani?

«Viviamo in un’era in cui ti alzi la mattina e sei già in ritardo! C’è subito stress, così come nel ciclismo c’è bisogno di fare risultato subito. Però per certi corridori non è così. Guardate quello che abbiamo fatto con Miguel Angel Lopez: devi aspettarli, farli crescere per averli pronti e forti nel futuro… e sperare che non vadano via prima! Io però resto del pensiero che se hai dei talenti devi avere pazienza. E poi in squadra abbiamo già chi può vincere e organizzando bene il calendario puoi permetterti di far maturare gli altri senza chiedergli il risultato. 

«Questi tre ragazzi ci daranno belle soddisfazioni, qualcuno vincerà e qualcuno no, ma dovranno essere contenti delle esperienze fatte con il nostro team. Se poi il Piccolo della situazione vince subito, siamo contenti!»