Attraverso un comunicato ufficiale, rh+ ha annunciato nei giorni scorsi l’acquisizione di Rosti Maglificio Sportivo, dichiarando nel contempo la ferma volontà di rafforzare la propria offerta nel mercato ciclo. Nelle parole di Luigi Cagnoli, General Manager di rh+ troviamo il senso di questa importante operazione che porta Rosti, attraverso l’acquisizione da parte di rh+, all’interno di Carisma, Holding di partecipazioni industriali dedicata allo sviluppo di piccole e medie aziende italiane con obiettivi di lungo periodo.
«Questa acquisizione – ha dichiarato Luigi Cagnoli – testimonia l’ambizione di rh+ di creare una realtà al 100% italiana, che possa competere sul mercato internazionale portando il nostro know-how tecnico e stilistico in tutto il mondo».
rh+ ha pensato anche agli appassionati del gravelrh+ ha pensato anche agli appassionati del gravel
Funzionalità e stile
rh+ produce da oltre venti anni abbigliamento ed accessori per lo sci, l’outdoor e il ciclismo. Qualunque sia la disciplina sportiva praticata, ogni capo tecnico punta ad esaltare la performance sportiva senza mai rinunciare al fitting. Il design è infatti l’elemento distintivo di un brand che ha sempre creduto nella perfetta integrazione fra funzionalità e stile.
Ad oggi rh+ sviluppa e commercializza prodotti in quattro business unit: sci, outdoor, ciclismo ed eyewear. E’ attiva con una piattaforma e-commerce ed è presente a livello internazionale con una consolidata rete distributiva in Europa, Asia e Nord America.
Il progetto è di portare la realtà italiana dell’abbigliamento da ciclismo tra i vertici mondialiIl progetto è di portare la realtà italiana dell’abbigliamento da ciclismo tra i vertici mondiali
Il ciclismo nel DNA
A guidare oggi Rosti Maglificio Sportivo sono Giovanni e Maurizio Alborghetti, da sempre grandi appassionati di ciclismo. Grazie alla loro creatività e determinazione hanno trasformato l’azienda di famiglia, nata nel 1979, in una factory specializzata nella produzione di abbigliamento personalizzato bike con uno stile davvero unico e facilmente riconoscibile.
In questi anni Rosti ha saputo “vestire” con la stessa attenzione e cura campioni del calibro di Sagan, Bernal e Ganna, insieme a migliaia di semplici amatori. Grazie ad un esperienza lunga ben 45 anni, oggi il marchio Rosti si è meritatamente guadagnato un posto nel WorldTour grazie alla partnership tecnica con il team Decathlon AG2R, formazione rivelazione di questo inizio di stagione e che ha ottimamente figurato al recente Giro d’Italia.
A sinistra Luigi Cagnoli e a destra Giovanni Alborghetti: rispettivamente general manager e direttore creativo di rh+A sinistra Luigi Cagnoli e a destra Giovanni Alborghetti: rispettivamente general manager e direttore creativo di rh+
Appuntamento a IBF
rh+ e Rosti faranno il loro debutto ufficiale insieme a settembre in occasione di Italian Bike Festival dove saranno presentare tutte le novità delle rispettive collezioni 2025. Nell’attesa dell’evento di Misano, a Giovanni Alborghetti è stata affidata la direzione creativa di rh+ con l’obiettivo di lavorare all’offerta bike della prossima spring-summer 2026. La profonda conoscenza dei tessuti più performanti e delle tecnologie più innovative, che da sempre contraddistinguono rh+, si arricchisce oggi con il talento di Giovanni Alborghetti e con l’esperienza di Rosti nel mondo dell’abbigliamento race.
Chiudiamo con le parole dello stesso Giovanni Alborghetti, pronto a lanciarsi in questa nuova e stimolante avventura professionale: «Il progetto più intrigante di sempre! La contaminazione tra Rosti ed rh+ porterà nuovo valore al prodotto e alle idee esistenti, nuovi modi di pensare e nuove opportunità. Questa è una sfida che le due realtà sono pronte ad affrontare insieme per vincere».
Sarà sempre prodotta dal maglificio bergamasco Rosti la maglia da ciclismo ufficiale 2023 del Fisioradi Medical Center, il centro medico e diagnostico pesarese con da sempre la bicicletta nel cuore. L’azienda lombarda, coordinata da Giovanni Alborghetti, titolare assieme al fratello Maurizio, ha quest’anno disegnato una maglia e degli accessori estremamente moderni e accattivanti, rispettando in pieno le indicazioni di Maurizio Radi, fondatore di Fisioradi, e molto attento ai particolari tecnici e ai “match” cromatici delle divise del suo team.
I tessuti impiegati per il confezionamento di questa “cycling jersey” sono molto innovativi, traspiranti, antivento, termici ed idrorepellenti. La vestibilità del capo, garantita da una elasticità multidirezionale degli stessi tessuti, è davvero al top. La termoregolazione, la sicurezza batteriostatica e la protezione dai raggi UV completano le caratteristiche di quella che potrà essere considerata senza ombra di dubbio come la migliore maglia da ciclismo Fisioradi Medical Center mai realizzata.
Sarà possibile riceverla da metà aprile in avanti (prenotazioni via mail all’indirizzo federica@fisioradi.it). E ordinabile sarà appunto la maglia manica corta (75 euro), ma anche lo smanicato (55 euro), la maglia manica lunga (82 euro), i calzini (20 euro) ed i “preziosi” guantini (15 euro).
Il maglificio bergamasco Rosti ha disegnato la maglia 2023 del Fisioradi Medical CenterIl maglificio bergamasco Rosti ha disegnato la maglia 2023 del Fisioradi Medical Center
Scienza e salute del ciclista
Il Poliambulatorio Fisioradi Medical Center nasce nel 2001 a Pesaro grazie all’intuizione di Maurizio Radi (fisioterapista, osteopata, chiropratico, chinesiologo) con l’ambizioso obiettivo di strutturare il centro in maniera completa al fine di poter liberare dal dolore chiunque si affidasse alle sue mani, garantendo così alle persone di ritornare nel più breve tempo possibile al proprio ritmo di vita. Tutto ebbe inizio in un piccolo studio, ben presto frequentato da campioni del basket, del ciclismo e professionisti del calcio, del volley e del rugby. Spinto dalla volontà di creare qualcosa di importante, Radi crea in poco tempo un centro molto innovativo per l’epoca, che in questi ventidue anni ha subito una costante crescita e diverse ristrutturazioni per mantenersi sempre un passo avanti… Fino ad inaugurare, nel settembre 2021, il nuovissimo Fisioradi Medical Center: una struttura di oltre 1.000 metri quadrati con servizi di fisioterapia, riabilitazione, diagnostica, poliambulatorio e chirurgia ambulatoriale.
Maurizio Radi, titolare Fisioradi Medical CenterMaurizio Radi, titolare Fisioradi Medical Center
Fisioradi Medical Center è considerato un centro di alta specializzazione per il ciclismo, un vero e proprio punto di riferimento nazionale per ciclisti, sia amatoriali che professionisti: e questo grazie all’offerta di un metodo esclusivo di allenamento, di valutazione, di strategia di alimentazione, oltre a trattamenti e programmi di allenamento realizzati “su misura” per ciascun singolo cliente.
La frattura del bacino non è così rara ed è sempre abbinata a grosse cadute. Il caso Evenepoel. La rieducazione. Le accortezze prima di tornare in sella
In occasione di due prossimi ed importati eventi ciclistici che nei primi dieci giorni di luglio si svolgeranno sul territorio della provincia di Pesaro Urbino, Fisioradi Medical Center – che di entrambe riveste il ruolo di sponsor – ha disegnato e realizzato, in collaborazione con Rosti, un completo da ciclismo celebrativo ed in edizione limitata.
La divisa intende celebrare la prima edizione della corsa per Allievi Rossini-Raffaello Memorial Marco Ragnetti di domenica 3 luglio e il tentativo di record mondiale di “everesting” consecutivi da parte di Zico Pieri. Quest’ultimo è in programma la settimana successiva nel comprensorio Alte Marche. La maglia è il modello Giro, il top di gamma della collezione estiva Rosti. La stessa che il maglificio lombardo fornisce ai professionisti della Ag2r Citroen, Drone Hopper Androni Giocattoli e ai giovani della Colpack Ballan. Il tessuto utilizzato ha un modulo elastico multidirezionale per una vestibilità ottimale durante attività agonistiche intense. Le tasche sono ben sei (3 in rete aggiunte come optional), e sulla stessa maglia sono previsti degli inserti rifrangenti. La zip è lunga e nascosta, mentre le maniche sono realizzate a taglio vivo “cold cut”. I tessuti impiegati fanno parte tutti della serie “native”di Sitip, e sono composti da filati in poliestere ricalato.
Fisioradi ha voluto celebrare gli eventi che si terranno nella provincia di Pesaro-Urbino con una divisa dedicata
La divisa sarà prodotta e disegnata da Rosti in edizione limitata
Fisioradi ha voluto celebrare gli eventi che si terranno nella provincia di Pesaro-Urbino con una divisa dedicata
La divisa sarà prodotta e disegnata da Rosti in edizione limitata
C’è anche la salopette
La salopette abbinata a questa bellissima maglia è il modello Boost di Rosti. Un prodotto che rappresenta il massimo in termini di qualità e performance che il brand stesso propone per l’agonismo. Anche qui, gamba e bretelle (“ultralight” e personalizzate) sono a taglio vivo senza nessun silicone aggiunto. Il fondello è il modello Sky a densità multiple: il top per le lunghe distanze.
Zico Pieri tenterà una nuova impresa cercando di battere il record di “everesting” consecutivi Zico Pieri tenterà una nuova impresa cercando di battere il record di “everesting” consecutivi
Diventerà una classica
La prima edizione della Rossini-Raffaello Memorial Marco Ragnetti, organizzata dall’ASD Ciclo Ducale del presidente Gianfranco Fedrigucci, verrà disputata domenica 3 luglio. Partenza dalla piazza del Popolo a Pesaro ed arrivo fissato proprio sotto il Palazzo Ducale di Urbino. Ottanta saranno i chilometri, per una manifestazione ciclistica riservata alla categoria Allievi che ha la giusta ambizione di diventare col passare degli anni una vera e propria classica del calendario.
«Questo nostro nuovo evento – ha dichiarato Maurizio Radi, il titolare del Fisioradi Medical Center – vuole essere si un progetto prettamente agonistico, ma anche uno strumento di promozione territoriale e di corretto avviamento allo sport, alla cultura e ad uno stile di vita sano per ragazzi che, come Allievi, hanno una fascia di età compresa tra i 15 e 16 anni».
Gianfranco Fedrigucci, Presidente ASD Ciclo DucaleGianfranco Fedrigucci, Presidente ASD Ciclo Ducale
Zico sul Petrano
Dal 28 giugno fino a domenica 10 luglio sarà il momento delle Alte Marche. Nel corso di queste due settimane, tutto il territorio vivrà difatti un frangente di importante promozione e sinergia supportando il tentativo di record mondiale di Zico Pieri – iniziativa appunto denominata Alte Marche Unlimited – impegnato a scalare consecutivamente le impegnative asperità del Monte Petrano. Da battere sarà il primato assoluto al mondo di “everesting” consecutivi. Eventi sportivi, spettacoli e meravigliose escursioni faranno “compagnia” e saranno di contorno alla durissima impresa di Zico, con l’auspicio di poter festeggiare assieme a lui in piazza a Cagli la sera del 10 luglio la conquista di un altro fantastico record!
Altri tre anni con la AG2R Citroen, in casa Rosti hanno il loro bel da fare. In un mercato in continua evoluzione come quello dell’abbigliamento, dove nuovi produttori nascono e cercano la loro strada, realtà come quella di Brembate si distinguono per l’artigianalità, per essere un maglificio con radici ben fondate nel Made in Italy. Così quando la squadra WorldTour francese ha presentato la nuova maglia, che poco si discosta dalla precedente, c’è venuta la curiosità di capire come si svolga il processo creativo che porta a ridisegnare una tenuta da gara oppure a mantenere la precedente.
Look che vince non si cambia, verrebbe da dire. Ma il discorso è soltanto estetico e non vale per i materiali, rinnovati e aggiornati per la stagione alle porte. Abbiamo chiesto perciò a Giovanni Alborghetti, con il fratello Maurizio titolare di Rosti Maglificio Sportivo, che anno sia stato il 2021 e cosa si aspettano dal futuro.
Giovanni Alborghetti nella sede dell’aziendaGiovanni Alborghetti nella sede dell’azienda
Unione d’intenti
Giovanni Alborghettiha raccolto vari spunti nel tragitto percorso in bici daBrembate ad Amsterdam, che ha poi riportato nel Blog aziendale. Queste annotazioni incarnano alla perfezione la filosofia alla base di questa collaborazione.
«Noi facciamo i prodotti – dice – le squadre fanno le gare, i corridori le vincono. La foto a braccia alzate sul traguardo fa il giro del mondo. L’immagine vincente è tutta qui. Siamo un Paese che vende sogni. Made in Italy, va bene, ma allora cerchiamo grandi sognatori, capaci di sognare e vivere davvero, perché le due cose vanno insieme. Voglio che il mio marchio, il mio prodotto racing venga scelto non per apparire, ma al contrario, per gli stessi motivi di realtà per cui è scelto dai team. Per la sostanza, la funzione, perché nella vita, come nelle gare, serve la qualità vera, quando piove, quando tira vento».
Che anno è stato per voi al fianco di AG2R Citroen Team?
Non chiedo di meglio, facciamo parte delcircuito WorldTour. Per il resto non mi interessa, ci hanno fatto un contratto di tre anni. Loro sono contenti, ci tengono e io non chiedo altro. Non ho pretese nei loro confronti. Né di vittorie né d’immagine. L’importante è essere all’interno.
Ogni capo è realizzato interamente su misura per ciascun atletaOgni capo è realizzato interamente su misura per ciascun atleta
Tutto è nato dall’esclusione dell’Androni Giocattoli-Sidermec dal Giro d’Italia 2016. Cosa è cambiato da allora?
Sicuramente ci sentiamo cresciuti. Se riesci a fare l’abbigliamento alla AG2R, ai professionisti più importanti e ti mettono sotto contratto per sette anni, vuol dire che stai facendo qualcosa di buono, stai producendo del buon materiale. Se entri un anno o due, sei una meteora. Rimanerci per sette vuol dire che stiamo facendo le cose abbastanza bene. Comunque è sempre una sfida. Il brand Rosti si sta facendo conoscere sempre di più, comincia a uscire dall’Italia.
Prendendo come esempio quest’anno, avete dovuto affrontare delle difficoltà?
Mi verrebbe da dire di sì, ma non sarebbe la verità al cento per cento. Non parlerei di difficoltà. Noi seguiamo gli atleti in un modo particolare. Abbiamo sempre preso le misure a tutti. Un centimetro più corto uno più lungo, più stretto, più largo. Adattiamo tutto su misura. Ogni atleta ha cinquanta articoli. La squadra si affida a noi e ha massima fiducia. L’unica cosa su cui sono un po’ pretenziosi, sono i body da crono. Il nostro modello, a detta anche loro, è uno dei più performanti. Però vogliono migliorarlo ancora. In particolare ci hanno richiesto un body che li faccia guadagnare anche nei tratti ondulati, collinari, non solo alle alte velocità. Quindi ora stiamo lavorando in un paio di gallerie del ventoper fare studi approfonditi per cercare di migliorarlo ancora.
Sono tutti fuori catalogo i capi che fornite?
Molti articoli sì, perché essendo una realtà artigianale non abbiamo linee produttive mastodontiche. Molti amatori però ne richiedono versioni simili e non è raro che li produciamo anche al dettaglio. L’ispirazione è sempre al team professionistico. Per quanto riguarda il pantaloncino per esempio, il team è lo stesso che vendiamo. Ed è il nostro fiore all’occhiello per qualità del tessuto. Non perché sia qualcosa di innovativo, ma perché funziona. Basta provarlo per capire la qualità effettiva.
La vittoria (qui Vendrame a Bagno di Romagna all’ultimo Giro) fa girare l’immagine nel mondo
Van Avermaet, con i capi 2021 dell’AG2R Citroen
La vittoria (qui Vendrame a Bagno di Romagna al Giro) fa girare l’immagine
Van Avermaet, con i capi 2021 dell’AG2R Citroen
Avete interagito con il team per la divisa 2022?
Per il design decidono tutto in AG2R Citroen Team. Noi avremmo in testa altri tipi di design, ma su quel piano è sempre stato chiaro fin da subito che avrebbero deciso loro. Hanno le loro esigenze. Ci sono degli studi stilistici dietro a Citroen e AG2R, con almeno 10 figure in Franciache lavorano per la progettazione. Se mi avessero dato il foglio bianco, non nascondo che ci avrei messo un teschio (dice ridendo ndr). Ma non abbiamo voce in capitolo e a noi sta bene, anzi impariamo anche sotto questo aspetto. A livello di grafica c’è voluto molto tempo per metterla a punto, abbiamo fatto più di 30 campioni spostando di pochi millimetri ogni particolare prima di arrivare alla versione definitiva.
Quindi per l’anno prossimo hanno deciso loro di replicare lo stesso design?
Si, sotto il punto di vista estetico è stato confermato tutto. Però sono cambiati i tessuti. Abbiamo implementato delle nuove tipologie di materiali.
Cosa vi aspettate dal futuro?
Di vestire tutte le squadre (ride, ndr). A parte gli scherzi, in questi anni non nascondo che l’interesse nei nostri confronti, direttamente o indirettamente, sia cresciuto. Tre o quattro squadre WorldTour ci hanno cercato e questo vuol dire che il lavoro lo stiamo facendo bene e si parla bene di noi.
I pantaloncini forniti alla squadra sono gli stessi che poi vanno alla vendita
Ogni lavorazione del team è personalizzata, non esistono taglie standard
I pantaloncini forniti alla squadra sono gli stessi che poi vanno alla vendita
Ogni lavorazione del team è personalizzata, non esistono taglie standard
Questa esperienza al fianco del team francese vi sta dando consapevolezza e sicurezza…
Ci sono uno svariato numero di brand che fanno abbigliamento da bici, non è facile emergere. Per noi la strada delMade in Italy e della qualità è quella giusta. Stiamo lavorando per crescere sempre di più, investendo anche nel nostro organico interno. Con figure nuove, sotto l’aspetto commerciale, del brand e persone rilevanti del mondo del ciclismo, per ottimizzare questa crescita. Avere un contratto di tre anni da una parte ci permette di lavorare con la testa libera e una certa sicurezza, ma l’obbiettivo deve rimanere una crescita costante.
Guardate a quello che avete fatto in passato con uno sguardo attento sul futuro…
Il mio orgoglio per quest’anno, rimane aver vistodue squadre firmate Rosti al Giro d’Italia. Per un’azienda come la nostra hanno un peso davvero rilevante. Proprio ieri ho trovato una foto di Pogacar alla Radenska Ljublana, con la maglia Rosti. Inoltre abbiamo visto indossare il nostro abbigliamento per esempio a: Sagan, Wiggins, Bernal, Bardet, Van Avermaet e Ganna. Per il futuro, nessuno sa cosa ci possa riservare.
La Ag2R-Citroen vuole la vittoria di prestigio. Il 4° posto di O'Connor al Tour è un punto di partenza. Bene Cosnefroy. Attesa per Van Avermaet e Jungels
Dallo scorso 1° dicembre Marco Saggia è il nuovo brand&export manager di Rosti Maglificio Sportivo. L’annuncio è stato dato direttamente dall’azienda attraverso il suo blog ufficiale “Rosti bar”. Il nuovo arrivato è stato accolto con il seguente slogan: “un nuovo top rider nel team Rosti”.
Una forte passione
Marco Saggia ha alle sue spalle un’esperienza ultraventennale nel settore dell’abbigliamento dedicato al ciclismo. La sua passione per le due ruote ha però radici ancor più lontane, come ci ha raccontato lui stesso: «La mia prima bicicletta è stata una bmx. Quando avevo 12 anni l’azienda Latte Verbano di Novara organizzò una gara per bmx coinvolgendo i bambini delle scuole medie della zona. Partecipai e da lì si può dire che iniziò il mio cammino nel mondo del ciclismo. Successivamente ho corso da esordiente, allievo e infine juniores nel Velo Club Novarese, storica società della mia città. Smessa l’attività agonistica ho intrapreso il mio percorso professionale che mi ha portato poi ad occuparmi di abbigliamento dedicato al ciclismo».
Da sinistra, Penna e Manginella (responsabili commerciali), Saggia (brand manager), Giovanni e Maurizio Alborghetti, titolari RostiDa sinistra: Carmine Manginella, Marco Saggia, Giovanni e Maurizio Alborghetti
Empatia immediata
L’ingresso in Rosti è il risultato di un incontro di lavoro avvenuto qualche mese fra Giovanni Alborghetti, titolare insieme al fratello Maurizio di Rosti Maglificio Sportivo, e lo stesso Marco Saggia.
«Ci siamo incontrati a causa del mio precedente lavoro – racconta Saggia – grazie all’intermediazione di un fornitore comune la scorsa primavera. In due ore di incontro abbiamo parlato di tutto. Di tecnologia legata al nostro lavoro, dell’andamento del mercato e di possibili progetti futuri. Fra noi è scattata subito una forte empatia».
Alla fine dell’incontro ecco arrivare a sorpresa l’invito a Marco Saggia da parte di Giovanni Alborghetti a venire a lavorare in Rosti con una mission ben precisa: «Vieni qui a fare tutto!».
Marco Saggia e Giovanni Alborghetti, titolare insieme al fratello Maurizio del maglificio sportivo RostiMarco Saggia e Giovanni Alborghetti, titolare insieme a Maurizio di Rosti
Svolta internazionale
Per tenere fede alla proposta ricevuta, Marco Saggia andrà a ricoprire il ruolo di brand&export con il preciso scopo di mettere in atto tutte le iniziative necessarie a fare in modo che il marchio Rosti abbia la giusta riconoscibilità a livello internazionale. Un primo step sarà sicuramente la partecipazione il prossimo anno a Eurobike. Per l’azienda di Brembate costituirà il debutto ufficiale alla fiera tedesca e di conseguenza sul mercato internazionale. Seguirà poi la partecipazione a Italian Bike Festival, evento di riferimento per il mercato italiano.
L’obiettivo finale è quello di contribuire a far crescere il marchio Rosti e di farlo conoscere ed apprezzare in tutto il mondo. La chiosa finale è nel bel messaggio che ci ha lasciato Marco Saggia in merito al suo nuovo ruolo: «Con Rosti parto per un nuovo viaggio. Lo faccio portando con me il bagaglio della lunga esperienza che ho maturato nella mia precedente attività lavorativa e di cui ho fatto tesoro».
Torniamo a occuparci di Bmx. Fantoni si è infatti qualificato e volerà in Giappone con il Ct Lupi. E noi parliamo infatti con il tecnico della nazionale
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
Durante il Giro d’Italia è stato ufficializzato il rinnovo per altri tre anni dell’accordo di sponsorizzazione tecnica dell’AG2R – Citroën da parte di Rosti. Per farci raccontare qualcosa di più siamo andati a trovare Giovanni Alborghetti, titolare insieme al fratello Maurizio di Rosti Maglificio Sportivo, presso la sede dell’azienda a Brembate, in provincia di Bergamo.
Allora Giovanni, come è andato il rinnovo della sponsorizzazione?
Ci siamo incontrati con Vincent Lavenu, manager dell’AG2R – Citroën a Torino alla vigilia della partenza del Giro ed abbiamo raggiunto subito l’accordo per la conferma della nostra partnership. Si tratta di un rinnovo triennale e tenendo conto che quello in corso è già il quarto anno in cui lavoriamo con loro, alla fine arriveremo ad una collaborazione lunga sette anni. Un bel record!
Da sinistra, Giovanni Alborghetti, Vincent Lavenu e Maurizio AlborghettiDa sinistra, Giovanni Alborghetti, Vincent Lavenu e Maurizio Alborghetti
Come è nata la vostra collaborazione con il team francese?
Tutto nasce da una forte arrabbiatura (in realtà usa una espressione più colorita, ndr) provata nel 2018 a seguito del mancato invito al Giro del Team Androni di cui eravamo fornitore tecnico. Ne ho parlato allora con Michael Magnin, responsabile di Rosti Francia, dicendogli di trovarmi una formazione francese da poter sponsorizzare. Dal momento che lui in passato aveva gareggiato con la formazione under 23 dell’AG2R mi ha creato un contatto con Vincent Lavenu. Ci siamo così visti alla Parigi – Nizza. Nel frattempo lo stesso Lavenu aveva avuto dei riscontri positivi sulla qualità dei nostri prodotti da chi li stava già indossando. Purtroppo all’inizio non se ne è fatto nulla dal momento che le sue richieste e quanto noi proponevamo non combaciavano.
L’interno della sede di RostiL’interno della sede di Rosti rispecchia la creatività tipica del marchio bergamasco
Alla fine come si è arrivati all’accordo?
Eravamo a luglio e Magnin era qui da noi in azienda. Ad un certo punto l’ho visto agitarsi mentre stava telefonando. Non sapevo con chi stesse parlando e neppure il motivo della sua agitazione. Al termine della chiamata è venuto da me tutto euforico per dirmi che avevamo trovato l’accordo con Lavenu. Da lì è iniziato tutto.
E’ stata una collaborazione fin dall’inizio facile o ci sono stati dei problemi?
Per prima cosa abbiamo deciso di sottoscrivere un accordo annuale con opzione per il secondo anno. Volevamo essere sicuri che alla fine del primo anno sia noi che loro fossimo soddisfatti dell’accordo raggiunto. Devo dire che il primo anno è stato davvero difficile in quanto le pretese del team erano altissime costringendoci ogni volta a innumerevoli modifiche e correzioni. Alla fine però sono stati contenti del lavoro che abbiamo fatto per loro e lo stesso Lavenu è stato felice di far valere l’opzione per il secondo anno. Subito dopo è arrivato un ulteriore rinnovo per altri due anni fino all’accordo sottoscritto alla vigilia del Giro che porterà alla fine ad una sponsorizzazione di sette anni.
Giovanni Alborghetti nella sede dell’aziendaGiovanni Alborghetti nella sede dell’azienda
C’è qualche curiosità che ci puoi raccontare sulla divisa di quest’anno?
A essere sinceri, la divisa è stata disegnata dai vertici Citroën e noi ci siamo attenuti alle loro indicazioni. All’inizio non ero molto convinto dell’impatto che avrebbe avuto. Poi ho iniziato ad usarla anch’io nelle mie uscite in bicicletta e mi è piaciuta sempre più. Aggiungo una piccola curiosità che pochi hanno forse notato. Quando il team corre in Francia, sul pantaloncino viene riportato il logo AG2R. In tutte le altre corse troviamo invece al suo posto il logo Citroën. È il frutto di un accordo fra il team e la casa automobilistica.
Tra le tante squadre che vestite troviamo anche il team Colpack – Ballan…
Abbiamo collaborato con loro per nove anni. Con l’arrivo dell’AG2R avevamo deciso di interrompere la collaborazione perché temevamo di non poter soddisfare appieno le loro aspettative. Dopo tre anni di pausa siamo tornati a lavorare insieme.
Un’ultima domanda. C’è un corridore che ti piacerebbe veder gareggiare in maglia Rosti?
Come primo nome mi viene in mente Sagan, ma è un sogno. Sarei però contento che in una squadra vestita da Rosti corresse Giacomo Nizzoloche è un amico e qui da noi è uno di casa.
Ayuso con i pantaloncini rosa realizzati in tempi record da RostiAyuso con i pantaloncini rosa realizzati in tempi record da Rosti
Mentre ci stavamo salutando (n.d.r. erano le 11.00) è arrivata una telefonata dalla Colpack impegnata in quei giorni al Giro Under 23. Dal team chiedevano per le 17.00 un paio di pantaloncini rosa per Ayuso per la tappa del giorno dopo. Una saluto veloce e Giovanni Alborghetti si è messo subito all’opera per prepararli. Se avete fatto attenzione, erano i pantaloncini che lo spagnolo ha utilizzato nell’ultima tappa, quella che ha decretato il suo trionfo.
A prima vista si potrebbe pensare che la AG2R si sia indebolito per la partenza di Romain Bardet. Se però analizziamo le ultime stagioni, si noterà che una delle sue pecche è stata legarsi troppo ai destini del corridore di casa, che puntava tutto sul Tour lasciando così senza frecce il team anche in altre tipologie di gara. L’addio del campione di Brioude ha spinto il general Manager Lavenu a rivedere l’impostazione intera del team, che sulla carta appare maggiormente equilibrato e competitivo, anche se privo del corridore pronto per la classifica di un grande Giro.
Greg Van Avermaet, da quest’anno alla AG2R-Citroen 2021Greg Van Avermaet, da quest’anno alla AG2R-Citroen 2021
La squadra ruota innanzitutto intorno a due vecchie volpi del panorama professionistico, il campione olimpico Greg Van Avermaet e il lussemburghese Bob Jungels. Due corridori molto avvezzi alle Classiche del Nord e già questo dà alla squadra nuove ambizioni. La loro esperienza dovrà essere il puntello per l’ulteriore crescita di Benoit Cosnefroy. L’ex campione del mondo under 23 ha già dimostrato di avere notevoli capacità nelle prove d’un giorno, considerando la doppia piazza d’onore dello scorso anno alla Freccia Vallone e alla Parigi-Tours. Su Cosnefroy il progetto è a lungo termine, ma già ci si attende molto in questa stagione, anche se problemi a un ginocchio hanno influito molto sulla sua preparazione invernale.
Più libertà
Proprio l’assenza di Bardet potrebbe dare nuova spinta a corridori come Gallopin, Paret-Peintre, Peters, tutta gente capace di andare a cogliere traguardi di prestigio se lasciata libera di esprimersi. I bilanci si fanno a fine anno, non ci sarà da stupirsi se il numero di successi del team sarà più cospicuo che in passato.
La AG2R Citroen 2021 corre su bici BmcLa AG2R Citroen 2021 corre su bici Bmc
L’ORGANICO
Nome Cognome
Nato a
Naz.
Data di nascita
Pro’
Francois Bidard
Lonlay-l’Abbaye
Fra
19.03.1992
2016
Geoffrey Bouchard
Digione
Fra
01.04.1992
2019
Lilian Calmejane
Albi
Fra
06.12.1992
2016
Clément Champoussin
Nizza
Fra
29.05.1998
2021
Mikael Cherel
St.Hilaire
Fra
17.03.1986
2007
Benoit Cosnefroy
Cherbourg
Fra
17.10.1995
2017
Stan Dewulf
Stravele
Bel
20.12.1997
2019
Julien Duval
Evreux
Fra
27.05.1990
2013
Mathias Frank
Roggliswil
Sui
09.12.1986
2008
Tony Gallopin
Dourdan
Fra
24.05.1988
2008
Ben Gastauer
Dudelange
Lux
14.11.1987
2010
Dorian Godon
Vitry
Fra
25.05.1996
2017
Alexis Gougerard
Rouen
Fra
05.03.1993
2014
Jaakko Hanninen
Ruokolahti
Fin
16.04.1997
2019
Anthony Jullien
Givors
Fra
05.03.1998
2021
Bob Jungels
Rollingen
Lux
22.09.1992
2013
Lawrence Naesen
Berlare
Bel
28.08.1992
2015
Oliver Naesen
Ostenda
Bel
16.09.1990
2015
Ben O’Connor
Subiaco
Aus
25.11.1995
2017
Aurélien Peintre
Annemasse
Fra
27.02.1996
2018
Nans Peters
Grenoble
Fra
12.03.1994
2017
Nicolas Prodhomme
L’Aigle
Fra
01.02.1997
2021
Marc Sarreau
Vierzon
Fra
10.06.1993
2015
Michael Schar
Geuensee
Sui
29.09.1986
2006
Damine Touze
Iville
Fra
07.07.1996
2017
Greg Van Avermaet
Lokeren
Bel
17.05.1985
2007
Gijs Van Hoecke
Gent
Bel
12.11.1991
2012
Andrea Vendrame
Conegliano
Ita
20.07.1994
2015
Clement Venturini
Villeurbanne
Fra
16.10.1993
2013
Lawrence Warbasse
Detroit
Usa
28.06.1990
2013
DIRIGENTI
Vincent Lavenu
Fra
General Manager
Laurent Biondi
Fra
Direttore Sportivo
Alexandre Abel
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Stephen Barrett
Irl
Ass. Direttore Sportivo
Giuseppe Martinelli
Ita
Direttore Sportivo
Cyril Dessel
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Stephane Goubert
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Nicolas Guille
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Didier Jannel
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Julien Jurdie
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Arturas Kasputis
Ltu
Ass. Direttore Sportivo
Gilles Mac
Fra
Ass. Direttore Sportivo
Baptiste Quiclet
Fra
Ass. Direttore Sportivo
DOTAZIONI TECNICHE
Le novità in casa AG2R non si fermano al nuovo assetto organico del team, né al cambio di sponsor con la Citroen pronta a far affluire nelle casse della squadra risorse fresche, ma anche sul piano tecnico si è deciso di cambiare. Il sodalizio ha infatti stretto un accordo con la Bmc, che ha dotato la squadra della nuovissima Teammachine SLR01, dotata di gruppo e ruote Campagnolo e pneumatici Pirelli. Affascinante il design del “bolide” della casa elvetica, prevalentemente bianco con finiture rosse e nere.
Pirelli, ecco il nuovo tubolare P Zero Race Tube SL che i corridori dei team Trek-Segafredo, Bike Exchange, AG2R Citroen utilizzeranno al Giro d'Italia
Grandi novità in casa Androni Giocattoli Sidermec. Il nuovo anno ha infatti portato in dono alla formazione diretta da Gianni Savio e Marco Bellini un nuovo sponsor di assoluto prestigio. Si tratta di Work Service Group, realtà che riunisce un insieme di aziende specializzate nelle manutenzioni industriali, nell’edilizia e nelle attività logistiche.
Dai più piccoli ai professionisti
Come avevamo già avuto modo di raccontarvi in una nostra recente intervistaMassimo Levorato, Presidente e Amministratore unico dell’azienda padovana , il marchio Work Service è presente da diversi anni nel mondo del ciclismo giovanile. Lo scorso anno è stato fatto un primo passo nel mondo del professionismo con la Work Service Dynatek Vega, formazione con licenza Uci Continental. Ora è arrivato l’impegno accanto al Team Androni giocattoli Sidermec a dimostrazione che il ciclismo è uno sport ancora in grado di attrarre realtà imprenditoriali dinamiche e in continua ascesa, come appunto Work Service Group.
Fiducia nell’esperienza di Savio
Massimo Levorato ha voluto sancire l’accordo con il team Androni Giocattoli Sidermec con queste parole: «Ho una grande fiducia nei confronti di Gianni Savio che è un primattore del ciclismo nazionale. Ci piaceva l’idea di sperimentare in modo crescente l’ambiente professionistico, anche per offrire ai nostri ragazzi un ventaglio di opportunità importanti. Continueremo nell’ambito giovanile razionalizzandolo con l’intervento in una categoria superiore. In Androni Giocattoli Sidermec c’è una visione e un’ottima struttura. Da parte nostra c’era la volontà di non andare in cerca di attori improvvisati ma di trarre esempio da un senatore del ciclismo italiano come Savio. Per noi è un ingresso importante, con ancora più impegno, nel rispetto degli attuali partner e con l’auspicio che possa evolversi sulla scia della nostra storia».
Massimo Levorato, Presidente e Amministratore unico di Work Service GroupMassimo Levorato, Presidente e Amministratore unico di Work Service Group
Soddisfazione di Savio
Naturalmente soddisfatto il team manager di Androni Giocattoli Sidermec Gianni Savio: «Siamo orgogliosi che un’azienda importante come Work Service Group entri a far parte della nostra squadra e ringraziamo l’imprenditore Massimo Levorato, che ha scelto il nostro team per esordire nella categoria Pro Tour».
Rosti firma ancora la divisa
Il marchio Work Service Group sarà presente sulla maglia e sui calzoncini dei corridori, oltre che su tutti i mezzi del team. La realizzazione della nuova divisa e del relativo abbigliamento da riposo sarà nuovamente a cura di Rosti. L’azienda di Brembate affronta il sesto anno di partnership con un team come quello diretto da Savio nel quale, come racconta Giovanni Alborghetti che guida l’azienda con il fratello Maurizio, «Si respira aria di famiglia. E per noi è molto importante nel quadro di una collaborazione che prosegue a dare soddisfazioni a tutti». Il debutto per le prime foto in gara della nuova divisa avverrà in Venezuela alla Vuelta a Tachira poco dopo la metà gennaio.
Dal 2022 la Drone Hopper (ex Androni) userà integratori Ethic Sport. Gli atleti non conoscono i prodotti: domande, risposte, qualche criticità, soluzioni
Anno di grandi cambiamenti in casa Ag2r, uno dei team storici del ciclismo francese. Per prima cosa l’ingresso di un nuovo sponsor dal nome “pesante” come Citroen. Quindi l’arrivo del campione olimpico Greg Van Avermaet e di Bob Jungels chiamati a sostituire Romain Bardet e Pierre Latour per dar vita ad un team non più focalizzato sul far classifica al Tour de France ma che mira alla conquista di una Classica Monumento.
Una maglia rivoluzionata
La rivoluzione non poteva non toccare la maglia della squadra. Spariscono definitivamente infatti i famosi cubetti e si passa ad una tonalità bianca con le scritte Ag2R e Citroen a dominare la maglia. Lavenu, team manager della formazione transalpina, ha sottolineato che ci hanno lavorato per cinque mesi e che l’impatto avrebbe dovuto lasciare il segno: «Un cambio netto che si sposa con la rivoluzione della nostra squadra».
Realizzate da Rosti
Per farci raccontare qualcosa di più sulla nuova livrea della formazione francese abbiamo scambiato due chiacchere con Giovanni Alborghetti, titolare con il fratello Maurizio di Rosti Maglificio Sportivo che per il quarto anno consecutivo vestirà l’Ag2r. «La nostra è un’azienda che potremmo tranquillamente definire artigianale con una grande attenzione all’innovazione e alla creatività, uno dei nostri punti di forza – ha voluto sottolineare Alborghetti – e siamo davvero orgogliosi che due team professionistici come l’Ag2r Citroen e l’Androni Giocattoliabbiano deciso di affidarsi nuovamente a Rosti. In particolare siamo fieri di lavorare con un team come l’Ag2R-Citroen che gareggia nel WorldTour, il massimo che si possa aspirare nel ciclismo…e che naturalmente richiede il massimo del nostro impegno».
Il nuovo completo dell’Ag2R firmato da RostiLa nuova maglia dell’Ag2R vista da dietro firmata da Rosti
Tutti su misura
Il disegno della maglia 2021 è stato deciso dai grafici Citroen che poi si sono totalmente affidati a Rosti per la sua realizzazione. Alborghetti ci ha raccontato che ben 4 persone dello staff Rosti si sono recate in Francia per prendere le misure a tutti i componenti della squadra e poter così realizzare per ciascun atleta una divisa “sartoriale”. Partendo dai calzini, passando per i guanti fino ad arrivare a maglia e pantaloncino da gara, ciascun ciclista avrà a disposizione complessivamente 49 articoli tutti personalizzati.
La maglia di Oliver Naesen Un bel dettaglio della maglia di Oliver Naesen
Ogni capo avrà al suo interno un’etichetta con il nome del ciclista che dovrà indossarlo. Come ha voluto ben sottolineare Alborghetti «non esiste una taglia M o S uguale per tutti. Ciascun atleta avrà a disposizione la sua divisa totalmente su misura». Per la scelta dei tessuti sono stati confermati quelli dello scorso anno visto che gli atleti si erano trovati decisamente molto bene. Si è invece lavorato per migliorare ancora di più il pantaloncino, privo di parti in silicone, tagliato al vivo per una vestibilità perfetta e realizzato con un tessuto superleggero hitech. Tutto è stato fatto seguendo il motto presente nel sito ufficiale dell’azienda che dice: «Con umiltà e determinazione, senza compromessi, Rosti quel che Rosti».
Altro Giro per Vendrame, il secondo in maglia Ag2R. Il trevigiano prenota una tappa per lasciarsi alle spalle qualche sfortuna di troppo. Vanno bene tutte
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute