MISANO ADIRATICO – «Quest’anno c’è stato un bel ricambio di atleti – dice Mirko Testa – stanno entrando un po’ di nuove leve. Sta cambiando un po’ il giro della nazionale. Stanno cominciando a provare sempre più atleti giovani. E’ bello, è bello per il movimento, è bello per lo sport, si sta evolvendo tutto. Si alza il livello e stiamo cambiando anche maniera di vivere lo sport, secondo me siamo nella direzione giusta».
Italian Bike Festival è stato una centrifuga di incontri unici. Ed è stato così che sabato pomeriggio presso lo stand di Eevye abbiamo incontrato Mirko Testa, bronzo nella cronometro paralimpica di Parigi (foto Coni in apertura). Uno così ti dà i brividi per la grinta che ci mette. Correva nel motocross e proprio durante una gara cadde e riportò la lesione spinale che l’ha costretto sulla sedia. Eppure un mese e mezzo dopo essere uscito dall’ospedale fece la prima gara in hand bike e l’anno dopo vinse il Giro d’Italia. Lo scorso anno a Glasgow ha vinto il campionato del mondo e a Parigi, oltre al bronzo individuale, ha raggiunto l’argento nella staffetta.
Dopo il bronzo di Parigi, Mirko Testa con la compagna Sara Morottti, ex nuotatrice (foto Instagram)Il ritorno a casa del campione è stato una festa travolgente con due medaglie al collo (foto Instagram)Dopo il bronzo di Parigi, Mirko Testa con la compagna Sara Morottti, ex nuotatrice (foto Instagram)Il ritorno a casa del campione è stato una festa travolgente con due medaglie al collo (foto Instagram)
Mirko guarda fisso e sprigiona energia. La gente chiede la foto, i giganti delle Paralimpiadi stanno entrando sempre più forte negli orizzonti degli altri. E lo scintillare di una medaglia olimpica non è qualcosa di fronte cui si possa rimanere indifferenti.
Cosa rimane dopo Parigi?
Tanta emozione! Sinceramente non mi aspettavo una gara così, perché è andata veramente oltre le mie aspettative. Puntavo a fare bene, ci arrivavo da campione del mondo in carica, quindi una top 5 la volevo sicuramente. Mi sono preparato bene, però le Olimpiadi sono le Olimpiadi e non si sa mai cosa succede. Sono contento. Sono riuscito a ottenere un bel bronzo e i due francesi che mi sono arrivati davanti hanno fatto un bel gioco di squadra. E’ giusto che abbiano fatto primo e secondo. Più o meno, insomma… (ride, ndr). Io sono contento del mio bronzo e dell’argento nella staffetta, che è bello perché una medaglia di squadra.
Hai parlato di nuove leve e anche la staffetta a modo sua era tutta nuova…
Infatti siamo partiti un po’ sfavoriti, perché era una squadra nuova, mai provata. Però ci siamo divertiti ed è uscito anche un bel risultato.
Lo scorso anno a Glasgow, Mirko Testa ha conquistato il mondiale della cronometro H3 (foto FCI)Lo scorso anno a Glasgow, Mirko Testa ha conquistato il mondiale della cronometro H3 (foto FCI)
Sei arrivato da campione del mondo, quanto è più alto il livello olimpico rispetto a un mondiale?
E’ completamente diverso. Devo dire che io mi sono preparato molto di più che al mondiale dello scorso anno, stavo molto meglio, andavo molto più forte. Però ho visto che anche gli altri erano molto più veloci rispetto a Glasgow. Giustamente si arriva al top del top della forma, è un evento che capita una volta ogni quattro anni. Il livello è veramente alto.
La stagione non è ancora finita, c’è tanto per cui combattere…
Infatti fra pochi giorni c’è il mondiale a Zurigo. E’ bello perché corriamo con i pro’ come l’anno scorso in Scozia. Questa unificazione secondo me servirà anche per far crescere ulteriormente il movimento, servirà a far vedere anche noi. Vado da campione del mondo, le aspettative sono alte, farò il massimo. Il percorso è molto duro. Facciamo un primo pezzo sul percorso degli elite e poi usciamo e per fortuna facciamo un tratto un po’ più facile. Comunque saranno 1.200 di dislivello che, pedalando con le braccia, si faranno sentire.
Mirko Testa è un atleta delle Fiamme Oro, qui è con Vittorio Pisani, Capo della Polizia (foto Instagram)Mirko Testa con Ivano Pezzotta, che l’ha invitato e accolto nel suo stand a IBF (foto Instagram)Mirko Testa è un atleta delle Fiamme Oro, qui è con Vittorio Pisani, Capo della Polizia (foto Instagram)Mirko Testa con Ivano Pezzotta, che l’ha invitato e accolto nel suo stand a IBF (foto Instagram)
Poi andrai in vacanza?
Poi vacanze, esatto. Stacchiamo e la bici per un periodo non la voglio più vedere. Gli impegni del prossimo anno sono ancora in via di definizione. Le Coppe del mondo non credo siano ancora tutte fissate, se ne conosce al massimo un paio. L’unica cosa certa è il mondiale. Confido che per quando riprenderò ad allenarmi, se ne saprà di più.
MISANO ADRIATICO – Ivan Basso è circondato dai tifosi che chiedono firme e foto. Il richiamo del campione è immutato anche ora che ha smesso da quasi dieci anni. L’Italian Bike Festival è l’occasione per mostrare le Aurum Bikes, che ha ideato assieme a Contador e sono appena sbarcate sul mercato italiano. La Fundacion Contador, il cui organico costituisce la base del Team Polti-Kometa, ha annunciato una riorganizzazione: spariscono gli under 23 e si punta tutto sugli juniores. Oltre alle spiegazioni fornite con la comunicazione dei primi di agosto, è interessante sentire al riguardo il parere di Ivan. Quale futuro immagina per la sua squadra? Due sgabelli in un angolo dello stand sono il posto giusto per entrare nel discorso.
Giro d’Italia, Basso con Matteo Fabbro: per lui una stagione al di sotto delle atteseGiro d’Italia, Basso con Matteo Fabbro: per lui una stagione al di sotto delle attese
Perché questa decisione?
E’ stata presa dopo una riflessione molto lunga e profonda sul reclutamento dei nuovi talenti. Osservando i risultati che abbiamo avuto dall’ultima ondata di ragazzi, abbiamo capito che qualcosa sta cambiando, andando verso il potenziamento della categoria under 19. Questo ci ha fatto pensare che è meglio fare una squadra juniores potenziata e far passare gli under 23 più bravi direttamente tra i professionisti. Può essere un rischio per qualche ragazzo che non si sia ancora espresso nella categoria, ma in cui vediamo il potenziale necessario.
Anche per evitare che gli under 19 migliori vengano portati via da qualcun altro?
Da un paio d’anni c’è la tendenza per cui lo junior più forte e vincente va in una WorldTour. Quello un pochino sotto va nel devo team di una WorldTour. Mentre quello ancora un pochino sotto sceglie fra le due professional italiane. Questa cosa ci ha fatto capire che fosse giusto prendere una decisione e così abbiamo fatto.
Puoi dire di essere pienamente soddisfatto della stagione della squadra?
Siamo contenti perché la squadra ha espresso quasi sempre il massimo di quello che poteva. Abbiamo partecipato a un calendario di primissima fascia, in cui le gare principali sono finite alle stesse due, tre squadre, mentre ce ne sono altre 22 che non hanno vinto e tra queste ci siamo anche noi. Alcuni atleti sono andati meglio di quanto ci aspettassimo, altri hanno reso meno, per cui forse non sta andando esattamente come vorremmo. Sicuramente potevamo fare meglio.
Maestri è il leader del Team Polti: di recente ha vinto il titolo europeo del mixed team relayMaestri è il leader del Team Polti: di recente ha vinto il titolo europeo del mixed team relay
Cosa vorreste?
Vogliamo crescere, andare avanti, vogliamo fare meglio. Dobbiamo anche guardare il rapporto tra investimento e risultati, che non vale solo nel calcio. Quando lavori con corridori che devono crescere, fai un certo tipo di lavoro e hai un costo. Se devi prendere corridori che garantiscono vittorie, ne hai un altro.
Prendere corridori che garantiscono il risultato potrebbe diventare una necessità?
Lo è già. Il problema è che in questo momento non abbiamo le risorse sufficienti. Voglio ringraziare i miei sponsor e quelli che con ogni probabilità ci seguiranno, perché ci hanno permesso di mantenere i corridori che abbiamo. Non era assolutamente scontato riuscire a tenere Piganzoli(foto di apertura, ndr). Non era assolutamente scontato tenere Lonardi. L’alternativa sarebbe stata aprire un nuovo ciclo, sapendo che ci sarebbe stata una differenza.
Quale?
Nel ciclo aperto con Piganzoli, i migliori under 23 volevano venire con noi. Se aprissimo un nuovo ciclo adesso, probabilmente non prenderemmo i migliori under 23. Però vi chiedo: quante squadre WorldTour quattro anni fa avrebbero preso Piganzoli? Nessuna, probabilmente. Davide è arrivato al professionismo con due vittorie e altre due le ha vinte da professionista, quindi quattro vittorie in tutta la sua carriera. Cosa vuol dire? Vuol dire che stiamo lavorando per tirare fuori un corridore che con orgoglio siamo riusciti far passare, nonostante non avesse un palmares eccellente. Questo fa sperare che alcuni di quelli che abbiamo adesso in organico, magari domani potrebbero venire fuori bene. Poi, ovvio… di Nibali non ne nasce uno ogni biennio.
Per Lonardi, una vittoria per ora nel 2024, ma tanti piazzamenti in maglia Polti-KometaPer Lonardi, una vittoria per ora nel 2024, ma tanti piazzamenti in maglia Polti-Kometa
Piganzoli quest’anno ha fatto la prima altura in vita sua. E’ andato bene al Giro. Ci sta che nel 2025 spingiate di più sul gas?
Sì, sì, non c’è dubbio. “Piga” è un atleta che sa fare benissimo il mestiere del corridore che vince e può diventare un campione. Ha fatto un gran bel Giro d’Italia, diverso da quello di Pellizzari ad esempio, che reputo un atleta eccellente, ma il suo Giro è stato fatto di alti e bassi in cui ha potuto recuperare. Piganzoli invece ha tenuto duro tutti i giorni e noi da questo abbiamo capito che è un corridore da corse a tappe. Va forte in salita e va forte a cronometro, anche se dobbiamo lavorarci. Abbiamo un gioiellino che non è spremuto. Viene da realtà giovanili che l’hanno protetto e conservato: non sono molti gli juniores che non hanno fatto altura. Non sono molti gli juniores che si allenano 14-16 ore a settimana. Noi non sappiamo se tutta questa accelerazione precoce nelle categorie giovanili porterà lontano…
Cosa te ne pare?
La Mapei giovani e la Liquigas avevano un processo di crescita diverso rispetto ad ora e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nibali, Viviani, Oss, Sagan, Pozzato, Cancellara… Insomma, li conoscete meglio di me. Oggi c’è un sistema diverso e credo che qui in Italia ci sia qualcosa da mettere a posto. Non mi voglio aggiungere ai miei colleghi o ex colleghi secondo cui in Italia manca la squadra WorldTour. Non voglio essere l’ennesimo, però è un fatto che non ci sono le squadre WorldTour che dovrebbero esserci, una soltanto è anche poco. Ma le squadre WorldTour non nascono così. E allora forse la responsabilità è anche mia…
Il Team Polti-Kometa occupa la 29ª posizione del ranking UCI per i teamIl Team Polti-Kometa occupa la 29ª posizione del ranking UCI per i team
Di cosa?
Di non essere stato capace in questi anni di cogliere tutto quello che c’è dietro, non solo il risultato o il piazzamento. Non siamo stati capaci di raccontarlo e questa è la conseguenza. Ho due sponsor che l’anno scorso non erano sulla maglia. Facevano parte di un club con cui facevamo attivazione alle corse, vuol dire che portavano degli ospiti alle gare per vivere l’esperienza della corsa. Uno di questi due sponsor metterà cinque volte tanto, l’altro moltiplicherà il suo impegno per sei. Siamo stati capaci di far venire persone e farle entusiasmare con un tifo trasversale, che sostiene anche il ciclista che arriva per ultimo. Però dobbiamo ancora imparare dalle altre discipline…
Imparare cosa?
Ho tre amici allenatori di calcio e a novembre andrò a visitarli in forma strettamente riservata per capire e studiare. Vado a vedere il basket, vado a vedere la pallavolo. Mi piace capire a livello sportivo e manageriale. Voglio imparare perché il calcio ha una maglia d’allenamento con uno sponsor e quella da partita con un altro. Perché in Coppa giocano con una maglia e in campionato con un’altra. Perché sono bravi e quindi bisogna andare a imparare da quelli più bravi di noi.
Contador è parte del Team Polti, ma sembra spesso lontano dalla sua gestioneContador è parte del Team Polti, ma sembra spesso lontano dalla sua gestione
Ha senso rincorrere il calcio e altri sport?
Alcuni sono stati precursori. Il calcio è cambiato completamente, lo stesso la Formula Uno. Ci sono degli elementi su cui siamo stati molto disattenti, concentrati solo sulla performance o nel ripulire l’immagine di uno sport che si era parecchio contaminata. Però forse non siamo stato bravi a raccontare il contrario. Quando tu vai da un amministratore delegato di 50 anni e gli parli di ciclismo, magari lo vedi che è interessato. Però devi essere capace di raccontargli qualcosa per mandare via un’immagine che ha da quando 20 anni fa era all’università. Ha sentito e visto delle cose che gli sono entrate in testa e gli suggerirebbero di starci alla larga. Ma io dico che da più di un decennio questo mondo è completamente diverso. Per questo ho fiducia che la situazione cambierà e per questo bisogna essere pronti, con tutte le carte in regola.
MISANO ADRIATICO – E’ stato un weekend di lavoro intenso ed eccitante, reso ancora più frenetico dalla pioggia che ha dimezzato le attività del venerdì, costringendo tutti a comprimere le proprie attività nel tempo rimasto. La settima edizione di Italian Bike Festival, la terza nell’area dell’autodromo dedicato a Marco Simoncelli, ha battuto ancora una volta i suoi record. E se è vero che in apparenza l’affluenza di ieri è parsa leggermente inferiore rispetto a quella del sabato, resta il fatto che gli stand delle aziende sono stati presi d’assalto da un fiume di appassionati. I numeri diffusi dall’organizzazione parlano di 57.000 visitatori, il 7,5% in più rispetto allo scorso anno.
Il nostro team alla fine di IBF. Da sinistra: Alberto, Emiliano, Luciano, Teresina, Federica, Filippo, Enzo e StefanoIl nostro team alla fine di IBF. Da sinistra: Alberto, Emiliano, Luciano, Teresina, Federica, Filippo, Enzo e Stefano
Dai social al nostro salotto
Ci siamo accorti del fermento attraverso gli occhi dei social, che ci hanno invitato e spinto a realizzare un’attività più intensa del solito, per raccontare il tanto che avveniva intorno. Esibizioni. Incontri. Esperienze. Scoperte tecniche. E’ stata una fiera viva, non una semplice esposizione. Una… creatura gigantesca capace di accogliere la curiosità degli appassionati che sin dalle prime ore del mattino si ritrovavano assiepati fuori dai cancelli.
Ci siamo presentati a Misano con lo splendido pullman nero dai divanetti bianchi che sulla fiancata ha visto aggiungersi al logo di bici.PRO anche quello di bici.STYLE. Uno stand bellissimo e originale, costruito in collaborazione con Tresca Trasformer, con Marina Romoli Onlus e con il Caffè Gabelò. Una piccola oasi, in cui sedersi per scambiare opinioni, rivedere amici e campionie alzare i calici a fine giornata. E proprio con gli occhi degli agonisti e al contempo quelli degli appassionati di uno stile di vita silenzioso e salutare, i nostri giornalisti hanno macinato chilometri e parole per raccogliere il bello di IBF 2024.
Fasce di pubblico decisamente ampie, a curiosare davanti alla bici che potrebbe dare la svolta alla propria mobilitàL’abbigliamento è un fronte di notevole interesse e in fiera si fanno anche buoni affariCon Bici+ si stipulano anche assicurazioni per la tutela del ciclistaFasce di pubblico decisamente ampie, a curiosare davanti alla bici che potrebbe dare la svolta alla propria mobilitàL’abbigliamento è un fronte di notevole interesse e in fiera si fanno anche buoni affariCon Bici+ si stipulano anche assicurazioni per la tutela del ciclista
Un mercato eterogeneo
«L’Italian Bike Festival – ragiona Alberto Fossati – si conferma un’esposizione di riferimento non solo della bicicletta, ma anche del turismo. E’ un aspetto che riscontro ormai da tre anni. Prima era un evento molto più rivolto al mezzo meccanico e a tutto quello che vi ruota intorno. Ora c’è di più e non mi riferisco solo al cicloturismo, ma anche a quanto i comprensori delle varie regioni e dei vari territori investono proprio verso la bicicletta riconoscendola come un veicolo di promozione. Questo sicuramente è un primo discorso. A IBF si riconosce anche l’interpretazione europea dello sport outdoor per eccellenza.
«Per molte aziende infatti il ciclismo è un banco di prova importantissimo, perché ha tanti utenti di fasce diverse. A partire dall’agonista fino a chi è semplicemente appassionato e pedalicchia per diletto. Si nota una grande crescita di tutto quello che è legato alle cargo bike e le e-bike. Se queste hanno delle radici ormai profonde, le cargo bike invece stanno per arrivare in diverse formulazioni, che permettono diverse scelte e di riflesso diversi utilizzi.
«Quello che invece, a mio parere, forse manca all’Italian Bike Festival è un pizzico di internazionalità che forse meriterebbe, per allargare ulteriormente il parco dei visitatori. Credo che gli investimenti futuri che l’organizzazione dovrebbe prevedere, a mio parere ovviamente, dovrebbero vertere soprattutto sul dare internazionalità all’evento».
Gravel e borse: la vacanza e i weekend hanno sempre più il gusto dell’avventuraSe le bici sono tutte tecniche al top, allora anche l’abito vuole la sua parte: qui Guerciotti, questa fantasia messicana è stupendaGravel e borse: la vacanza e i weekend hanno sempre più il gusto dell’avventuraSe le bici sono tutte tecniche al top, allora anche l’abito vuole la sua parte: qui Guerciotti, questa fantasia messicana è stupenda
Di gravel e pubblico
«Avendo smesso ormai definitivamente di fare gare – spiega Filippo Lorenzon – la mia mente si è aperta e ha recepito tante differenze. Per me prima la bici era quella da strada per correre o la bici da mountain bike da cross country. Invece ho visto tante altre cose, su tutte la grande varietà di gravel e la voglia di provare qualcosa di diverso. Ad esempio, dopo tanti anni, una bici in acciaio con geometrie diverse e con disegni diversi.
«Mi è piaciuta la gente, tanta, che ho visto nei due giorni. Tante donne e tanti bambini e, soprattutto il sabato, un pubblico non solo tecnico. C’erano anche tanti curiosi, però forse dipende anche dal fatto che fossimo in Romagna, dove c’è grande movimento. Una cosa che mi è dispiaciuta? Non aver fatto i test in pista, che sono uno degli aspetti più interessanti di Italian Bike Festival».
All’Italian Bike Festival con papà: scene come questa erano molto frequenti: sempre più la bici è un affare di famigliaAll’Italian Bike Festival con papà: scene come questa erano molto frequenti: sempre più la bici è un affare di famiglia
La bici tutti i giorni
«Mi è piaciuto il clima di collaborazione – racconta Stefano Masi – che si respirava tra i vari stand. I sorrisi, lo scambio di opinioni, l’intrattenimento. Tutto quello che c’è stato è stato fatto sempre col sorriso, sia con gli utenti, ma anche tra gli stessi addetti ai lavori. Mi ha impressionato in positivo la presenza di tantissime declinazioni della bici, dalla strada al gravel, tantissimo fuoristrada, ma anche molte bici urban, elettriche e cargo.
«Questa diversità mi fa capire e anche sperare che ci sia atto una rivoluzione nel senso di usare sempre più la bici per ogni momento della giornata. Il popolo di Misano mi ha dato proprio l’impressione di voler far diventare la bici il centro dei suoi spostamenti e della sua mobilità».
La bici gialla e la maglia di Pogacar, che proprio ieri ha vinto a MontrealLa bici gialla e la maglia di Pogacar, che proprio ieri ha vinto a Montreal
I bastoni fra le ruote
Italian Bike Festival da una parte è il bello della bicicletta, coniugata e declinata in ogni splendore possibile. Dall’altra però è dover fare i conti con un momento di mercato che nell’estate, al netto di poche eccezioni, ha conosciuto un rallentamento. Tanti vorrebbero spingere sulla bici come mezzo di locomozione ecologico e silenzioso e si ri trovano invece davanti la proposta del Governo di cancellare anche le corsie ciclabili delimitate da una semplice riga di vernice.
La bicicletta, soprattutto quella a pedalata assistita, ha tutti i requisiti di legge per poter essere… affrontata con gli stessi parametri di un’auto o una moto. Può essere finanziata e anche noleggiata a lungo termine, con la possibilità di scaricare le spese del noleggio. Eppure gli incentivi statali continuano a concentrarsi sulle auto e le politiche del traffico tendono a privilegiare le quattro ruote, che uccidono le città e non risparmiano i ciclisti.
In casa Abus usano una moletta per tagliare un lucchetto, che però non cede. E quando cede, non si apre…In casa Abus usano una moletta per tagliare un lucchetto, che però non cede. E quando cede, non si apre…
Vietato tradire IBF
Servirebbe un cambio di civiltà, che negli stand di Italian Bike Festival è già scattato da un tempo, mentre giusto ieri al Salone dell’Auto di Torino, un pilota ha perso il controllo della sua auto da rally ed è finito tra la folla, provocando 12 feriti. Se non vi è chiara la differenza, forse non siamo abbastanza bravi nello spiegarla, oppure abbiamo di fronte persone che non vogliono ascoltare.
Un’ultima annotazione sulla formula di IBF. La pioggia ha rischiato di renderlo meno felice, ma mai e poi mai scambieremmo la festa di Misano conl’ipotesi che la stessa venga trasferita nei padiglioni coperti e ovattati di una fiera al coperto.
Italian Bike Festival è uno spettacolo di strada, perché il ciclismo è uno sport di strada. Portarlo via dal suo habitat significa perderlo. Lo sanno bene Francesco Ferrario e tutto il suo team: speriamo che resistano alla tentazione di mettere un tetto fra noi e lo splendido cielo del ciclismo.
MISANO ADRIATICO – Il sorriso di Giulio Pellizzari nel mezzo della confusione dell’Italian Bike Festival ti fa capire quanto siano vivi i suoi ventuno anni. Parla con tutti, nella musica e nel divertimento trova la sua dimensione. Tanti corridori quando passano da queste fiere, per incontrare sponsor e gente, hanno la faccia di chi non vorrebbe mai essere lì. Pellizzari invece ha l’entusiasmo della novità e della gioia di stare insieme a chi sta imparando a conoscerlo: il pubblico del ciclismo.
Lo stand di Wepere diventa, per una decina di minuti, il teatro di incontro con il giovane della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè. L’anno prossimo lascerà il nido di chi lo ha preso e fatto diventare grande, la famiglia Reverberi. Lui si gode le ultime gare di una stagione che fino ad ora è stata lunga e intensa.
«Il 2024 – dice ridendo – è partito presto e ancora deve finire, però è stato gestito a blocchi. Ho corso in maniera intensa fino al Giro d’Italia, poi ho fatto Slovenia, campionato italiano e Giro d’Austria. Al Limousin, ad agosto ho ripreso a correre ma alla terza tappa mi sono ritirato perché sono stato male. Il Giro del Friuli, corso a inizio mese serviva per mettere ritmo nelle gambe in vista del finale di stagione. Ora mi aspettano il mondiale under 23, Agostoni, Emilia e Lombardia».
All’IBF Pellizzari ha parlato e scambiato sorrisi con tutti coloro che lo fermavanoAll’IBF Pellizzari ha parlato e scambiato sorrisi con tutti coloro che lo fermavano
Hai corso spesso tra gli under 23 e poi tra i professionisti, com’è stato “salire e scendere”?
E’ stato bello. Sono uno che non si fa problemi a “tornare indietro”, non mi demoralizzavo perché andavo a correre con gli under. Anzi, per me era uno stimolo per provare a vincere, poi non ci sono ancora riuscito, ma è stato utile in vista della mia crescita.
Ti sei piazzato spesso nei primi 10, in corse diverse passando dall’ottavo posto del Recioto al secondo al Giro.
Al Giro d’Italia ho trovato davvero quello più forte di me. Nella altre corse mi è mancata la cattiveria nell’ultimo chilometro. Anche al Friuli ero il favorito, avevo staccato tutti in salita, ma poi negli ultimi mille metri manca l’istinto. Il problema è che quando arrivo a capire che mi gioco la vittoria vado nel “panico”. Al Giro non ci ho mai pensato, era quasi troppo grande come cosa.
La gare tra gli U23 (qui al Recioto) servivano per imparare a giocarsi la vittoriaLa gare tra gli U23 (qui al Recioto) servivano per imparare a giocarsi la vittoria
E’ un fattore mentale che negli anni ti è mancato?
Esattamente. Non sono mai stato abituato a vincere quindi da piccolo fino allo scorso anno avevo un solo obiettivo: dimostrare di essere il più forte, non di vincere.
Cosa cambia?
Per me la cosa più importante è stata dimostrare di essere il più forte, poi magari non vinco. Da piccolo ero scarso, per me l’obiettivo era far vedere di essere forte. Anche ieri (il riferimento è al Memorial Pantani, ndr) per me la gara finiva in cima alla salita. Andavo a tutta e quando mi sono girato e avevo tolto tutti i forti di ruota io ero a posto. Al Friuli uguale, volevo staccare in salita Torres che due settimane prima aveva vinto l’Avenir con grandi numeri.
Al Giro la dimostrazione che le qualità ci sono, ora serve lo step mentaleAl Giro la dimostrazione che le qualità ci sono, ora serve lo step mentale
Con il senno di poi non fare l’Avenir ti è dispiaciuto?
Ora sì. Prima no. La stagione sarebbe cambiata un poco, ma il fatto che Torres e Widar siano andati forte mi avrebbe stimolato molto. Correre tra gli under serve per imparare a vincere. Al Friuli mentre ero con Nordhagen la motostaffetta mi diceva: «Hai vinto, dai che è tua». Alla fine non ho vinto, sale la pressione e bisogna convivere con quella. Al Giro non c’era, ero esordiente.
Dall’anno prossimo crescerà la pressione, non sarai più il giovane da scoprire, gli altri ti guarderanno.
Sono contento di questo, è una sfida che mi stimola e mi piace.
Pellizzari vuole diventare l’idolo dei bambini, chissà se un giorno sarà lui a regalare la maglia rosa a un giovane promettentePellizzari vuole diventare l’idolo dei bambini, chissà se un giorno sarà lui a regalare la maglia rosa a un giovane promettente
Come ti senti nel lasciare la squadra che ti ha fatto diventare grande?
Alla Bardiani mi sono trovato bene, quindi non sarà facile lasciarla. Però credo sia un passo fondamentale, sarà tutto nuovo e vedremo come. In questi tre anni ho fatto tutto quello che dovevo fare, è il momento di aprire le ali.
Cosa ti mancherà di più?
La spensieratezza che c’è in squadra.
Con il senno di poi il marchigiano si è detto dispiaciuto di aver rinunciato all’Avenir dopo il 2° posto del 2023Con il senno di poi il marchigiano si è detto dispiaciuto di aver rinunciato all’Avenir dopo il 2° posto del 2023
Dall’altra parte qual è lo stimolo maggiore?
Provare a diventare il corridore che è l’idolo dei bambini. Dal 2025 mi sento di poter dire che da grande farò il ciclista, prima ci pensavo e non ci pensavo, ora ci credo.
Avevi l’occasione di fare il mondiale anche con i pro’?
Ero nella lista di Bennati, aspettavamo queste gare in Toscana per decidere cosa fare. Non sono andate come speravo, dalla Vuelta sono usciti tanti nomi forti. Ieri (sabato, ndr) mi ha chiamato Amadori, il cittì della nazionale under 23, e mi ha chiesto cosa volessi fare. Lui mi ha detto che se avessi scelto il mondiale under mi avrebbe messo sicuramente in squadra e avrei corso. E’ il primo mondiale, c’è emozione.
Un giro sul circuito di Misano scherzando con dei giovani fanIl tempo di due battute e si crea il “treno per Pellizzari”Un giro sul circuito di Misano scherzando con dei giovani fanIl tempo di due battute e si crea il “treno per Pellizzari”
Un giro tra i pensieri
Alla fine della chiacchierata chiediamo a Pellizzari di fare un giro di pista in sella alla sua De Rosa. I ragazzini lo riconoscono, lo fermano e gli chiedono se sia davvero lui. Giulio sorride e pedala con loro con la naturalezza che speriamo rimanga invariata. Il resto sono parole che scorrono, il mondiale, la stagione che finisce e cosa si aspetta dal confronto con la nuova realtà della RedBull-Bora-Hansgrohe. Pensieri che meritano forse un approfondimento, ma avremo tempo nei prossimi giorni, o mesi.
Incontrato a Misano Adriatico, il cittì spagnolo Valverde parla del mondiale e del ruolo di Ayuso nella sua prima nazionale. E di come ingabbiare Pogacar
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La bicicletta è il mezzo di trasporto ideale per chi cerca benefici fisici e mentali. Negli ultimi anni, milioni di persone l’hanno scelta come protagonista delle proprie vacanze all’insegna dello sport. Tuttavia, trasportare biciclette e attrezzature sportive può essere una sfida, ed è qui che entrano in gioco AmicoBlu e Maggiore, brand facenti parte dell’Avis Budget Group. Grazie alle loro soluzioni di noleggio, è difatti oggi possibile organizzare viaggi in totale sicurezza e comodità, scegliendo tra una vasta gamma di veicoli adatti a ogni esigenza.
Per chi deve affrontare manifestazioni sportive o viaggi di gruppo, il noleggio di un furgone si rivela la scelta perfetta. AmicoBlu offre diverse opzioni che permettono di trasportare più biciclette contemporaneamente, con la garanzia di protezione grazie all’abitacolo del furgone. I veicoli vanno dai modelli più piccoli fino a quelli di dimensioni maggiori, con anche soluzioni completamente elettriche. L’ampia flotta di AmicoBlu consente di selezionare il mezzo ideale in base alle proprie necessità, garantendo semplicità nell’organizzazione del trasporto.
Se invece si prevede un week-end fuori porta e si ha bisogno di trasportare un numero inferiore di biciclette, Maggiore propone opzioni altrettanto valide. Tra i veicoli a noleggio sono disponibili i minivan, perfetti per famiglie o gruppi di amici che desiderano viaggiare in compagnia delle proprie bici. Maggiore offre inoltre una flotta di SUV e auto più spaziose, per chi vuole unire la comodità dell’automobile alla praticità del trasporto di biciclette.
AmicoBlu sarà presente Italian Bike Festival per mostrare al pubblico tutte le sue soluzioni di noleggioAmicoBlu sarà presente Italian Bike Festival per mostrare al pubblico tutte le sue soluzioni di noleggio
Automobile più bicicletta
Il legame tra la bicicletta e i due brand di Avis Budget Group si rafforzerà ulteriormente quest’anno grazie alla partecipazione all’Italian Bike Festival, in programma dal 13 al 15 settembre presso il Misano World Circuit. AmicoBlu e Maggiore, Main Partner dell’evento, offriranno la possibilità di noleggiare veicoli per trasportare biciclette e attrezzature sportive in occasione di questo prestigioso appuntamento, che riunisce dal 2018 migliaia di appassionati di ciclismo. Inoltre, saranno presenti negli stand espositivi e nelle fasi salienti de “La Gialla Cycling”, una delle manifestazioni più importanti dell’Italian Bike Festival.
Per celebrare questa partecipazione, AmicoBlu e Maggiore hanno pensato a promozioni speciali per i propri clienti. AmicoBlu offrirà uno sconto del 10% sul noleggio di veicoli di segmento piccolo e medio fino al gruppo S, valido fino al 30 settembre utilizzando il codice promozionale IBF2024. Maggiore, invece, darà la possibilità di iscriversi gratuitamente al Maggiore Club, accedendo direttamente al livello Gold e beneficiando di uno sconto del 15% già dal primo noleggio.
Tante alternative a seconda delle esigenze di ogni ciclista Tante alternative a seconda delle esigenze di ogni ciclista
Avis Budget Group è un leader globale nel settore della mobilità, con oltre 10.000 uffici di noleggio in circa 180 Paesi e un vasto network di servizi, che include anche il car sharing tramite Zipcar, il più grande del mondo. Con le soluzioni di noleggio auto e furgoni offerte da AmicoBlu e Maggiore, gli appassionati di ciclismo possono pianificare con facilità i propri spostamenti, rendendo ogni viaggio un’esperienza sicura e confortevole.
Incontrato a Misano Adriatico, il cittì spagnolo Valverde parla del mondiale e del ruolo di Ayuso nella sua prima nazionale. E di come ingabbiare Pogacar
Dal 13 al 15 settembre 2024, l’Italian Bike Festival (IBF) diventa l’occasione imperdibile per testare la linea di integratori alimentari per lo sport Super Dextrin a un prezzo esclusivo. Presso lo stand (N15) di EthicSport si avrà difatti l’interessante opportunità di provare l’intera gamma di prodotti Super Dextrin per soli 10 euro: una offerta che sarà riservata esclusivamente ai partecipanti dell’IBF e che sarà disponibile solo fino ad esaurimento scorte.
Per approfittare di questa interessante occasione, sarà necessario rispondere correttamente a un originale quiz predisposto dall’ufficio marketing e comunicazione del brand tutto italiano. La prova deve essere completata prima di recarsi presso lo stand ufficiale di EthicSport, dove si potrà ritirare il kit Super Dextrin. E’ importante ricordare che il quiz dovrà essere completato durante il periodo dell’evento per ottenere il kit al prezzo speciale di appena 10 euro.
Il premio del quiz proposto al suo stand da EthicSport prevede come premio il kit Super DextrinIl premio del quiz proposto al suo stand da EthicSport prevede come premio il kit Super Dextrin
Gioca e… vinci!
La linea Super Dextrin, un autentico “best seller” di EthicSport, è composta da formule brevettate progettate per ottimizzare la performance sportiva. Presso lo stand all’Italian Bike Festival si avrà la possibilità di scoprire tutte le varianti di questo prodotto innovativo, che punta a migliorare le prestazioni attraverso una nutrizione mirata e avanzata.
È importante notare che questa iniziativa speciale non è un concorso a premi e non prevede alcuna estrazione. I premi, ovvero i kit Super Dextrin, saranno assegnati direttamente in base ai positivi risultati del quiz. L’assegnazione avverrà a discrezione del personale interno di ES Italia, senza supervisione notarile o altri controlli formali. La distribuzione dei premi è limitata a 1.000 kit e sarà effettuata fino a esaurimento scorte.
Super Dextrin è realizzato con formule brevettate studiate per migliorare la performance sportivaSuper Dextrin è realizzato con formule brevettate studiate per migliorare la performance sportiva
«Non perdere questa occasione unica di scoprire Super Dextrin e migliorare le tue performance sportive con prodotti di alta qualità – rilanciano con entusiasmo dal quartier generale EthicSport di Riccione – ti aspettiamo al nostro stand N15 all’’interno dell’area Italian Bike Festival».
Ecco il link ufficiale per poter partecipare al quiz “Che sportivo sei” di EthicSport: cliccate qui
In occasione dell’imminente Italian Bike Festival, in programma a Misano Adriatico (Rimini) dal 13 al 15 settembre prossimi, la commerciale reggiana Beltrami TSA avrà la responsabilità di rappresentare “sul campo” Muc-Off, il rinomato brand inglese specializzato nella produzione di specifici prodotti per la cura, la manutenzione e la pulizia delle biciclette. Come avvenuto nel 2023, la presenza di Beltrami TSA sarà notevole e ben articolata, con tre distinti punti di contatto per i visitatori.
Innanzitutto, il pubblico avrà l’opportunità di visitare lo stand di sola esposizione (P28) di Beltrami TSA, dove saranno messi in mostra i prodotti Muc-Off. Qui, appassionati e professionisti del settore potranno ammirare l’ampia gamma di articoli dedicati alla manutenzione e alla pulizia delle biciclette, tutti caratterizzati dall’innovazione e dall’efficacia che hanno reso famoso il marchio inglese.
In secondo luogo, Beltrami TSA ospiterà un’area dedicata al test delle bici Factor. Questa sezione permetterà ai visitatori di provare in prima persona le biciclette di alta qualità che si avvalgono delle migliori tecnologie e materiali, offrendo un’anteprima delle performance eccezionali delle due ruote in mostra. Il terzo punto d’incontro sarà lo spazio speciale Muc-Off, che, come l’anno scorso, offrirà il servizio di lavaggio ufficiale dell’evento: questo servizio esclusivo permetterà ai partecipanti di far pulire le loro biciclette con i prodotti Muc-Off, garantendo risultati impeccabili e dimostrando l’efficacia delle soluzioni proposte dal brand.
Allo stand sarà possibile acquistare una delle trenta idropulitrici portatili di Muc-OffIl marchio inglese è distribuito in Italia da Beltrami TSAAllo stand sarà possibile acquistare una delle trenta idropulitrici portatili di Muc-OffIl marchio inglese è distribuito in Italia da Beltrami TSA
Trenta idropulitrici portatili…
Una importante novità di quest’edizione è rappresentata dal fatto che, oltre ai consueti servizi e prodotti in esposizione, sarà possibile effettuare anche attività di vendita diretta al pubblico. Questo rappresenta un’opportunità imperdibile per i visitatori, che potranno acquistare direttamente sul posto articoli esclusivi, inclusa la nuova idropulitrice portatile di Muc-Off. Questo prodotto innovativo, solitamente disponibile solo ed esclusivamente attraverso il sito ufficiale del marchio, sarà offerto in una quantità limitata di soli trenta pezzi durante la tre giorni di evento: una circostanza eccezionale che rende l’acquisto della nuova idropulitrice portatile Muc-Off un’occasione davvero unica per i consumatori finali.
L’Italian Bike Festival 2024 si preannuncia come un evento ricco di opportunità per gli appassionati di ciclismo e per chiunque desideri scoprire le ultime novità nel settore della cura delle biciclette. La presenza di Beltrami TSA e Muc-Off non solo offrirà una panoramica completa delle innovazioni del settore, ma permetterà anche di approfittare di vantaggi esclusivi e di un servizio di qualità superiore.
Il marchio tedesco Rotwild, riferimento nel settore delle mountain bike a pedalata assistita, ha deciso di consolidare ed espandere la propria presenza nel mercato italiano. E’ di pochi giorni fa l’accordo raggiunto fra l’azienda tedesca e B-Factory, agenzia di rappresentanza, marketing ed eventi nel mondo degli action sports e outdoor, guidata da Pietro Colturi. Nota per la sua competenza nelle vendite e nel marketing, B-Factory ha stabilito in oltre vent’anni di attività solide relazioni con rivenditori e clienti. Questa collaborazione permetterà a Rotwild di sfruttare appieno le competenze di B-Factory per consolidare ed espandere la propria presenza in Italia.
«Siamo entusiasti di entrare a far parte della famiglia Rotwild – ha dichiarato Pietro Colturi – in un momento così cruciale per la loro crescita globale. Rotwild è un marchio costruito su anni di innovazione e su una profonda connessione con i suoi consumatori. Il nostro obiettivo comune è portare il marchio a nuovi livelli di successo in Italia, offrendo ai clienti prodotti di alta qualità e un servizio eccellente».
Il brand tedesco è un punto di riferimento per il mondo del fuoristradaIl brand tedesco è un punto di riferimento per il mondo del fuoristrada
Scopriamo Rotwild
Rotwild ha alle spalle una lunga storia di eccellenza e innovazione nel settore ciclistico. La sua sede centrale si trova a Dieburg, vicino a Francoforte. Dal lancio della prima mountain bike, avvenuto nel 1996, l’azienda tedesca ha costantemente lavorato allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Negli ultimi anni il marchio si è focalizzato nella realizzazione di telai in carbonio estremamente leggeri. Sono realizzati a mano e dotati di motori innovativi e altamente performanti.
Tutte le biciclette firmate Rotwild vengono assemblate presso la sede centrale a Dieburg e nelle altre sedi presenti sul territorio tedesco.
Rotwild vanta attualmente una serie di collaborazioni prestigiose con marchi, come Audi, Mercedes-AMG e Porsche.
Anni di ricerca intensiva e stretta collaborazione con partner tecnologici leader, insieme a rigorosi test con atleti internazionali, consentono oggi a Rotwild di implementare idee sempre innovative.
E’ evidente la ricerca di stile ed efficienza nella produzione di biciclette a pedalata assistitaE’ evidente la ricerca di stile ed efficienza nella produzione di biciclette a pedalata assistita
Debutto a IBF
Quanti ancora non conoscono il marchio Rotwild, potranno toccare con mano le ultime novità dell’azienda tedesca in occasione di Italian Bike Festival, in programma a Misano nel fine settimana del 13 – 15 settembre. Le bici del brand tedesco saranno esposte allo stand 06.1.
Con questa collaborazione Rotwild e B-Factory mirano a trasformarsi in un punto di riferimento multidisciplinare per molti rivenditori indipendenti in tutta Italia. La combinazione della forza creativa e dell’esperienza nel marketing di B-Factory, unita alla linea di prodotti innovativi di Rotwild, si propone di creare nuove opportunità e sinergie di cui beneficeranno entrambe le aziende e i loro clienti.
Se sei un appassionato di ciclismo e vuoi sfruttare al massimo l’esperienza offerta dall’Italian Bike Festival, non puoi perderti l’opportunità di testare in prima persona le nuove bici Aurum. Presso lo stand N2, saranno difatti disponibili tre modelli di punta del giovane marchio spagnolo: la Magma, la Essentia e la Manto, quest’ultima una gravel bike pensata per i percorsi più avventurosi. Questo evento expo & test in programma a Misano Adriatico tra pochissimi giorni, rappresenta un’occasione irripetibile per toccare con mano la qualità e le prestazioni delle bici Aurum, un brand nato dalla passione per il ciclismo e dalla competenza di due grandi campioni del settore: Alberto Contador e Ivan Basso.
I modelli che si potranno provare a Italian Bike Festival incarnano al meglio la filosofia del marchio Aurum, un brand che punta a combinare design, innovazione e performance. La nuova Magma è la bici da strada che unisce rigidità e leggerezza, pensata per chi cerca il massimo in termini di velocità e reattività. Essentia rappresenta invece una sintesi di eleganza e performance, perfetta per chi ama pedalare a lungo mantenendo un comfort ottimale. Infine, la Manto: una gravel bike ideale per chi desidera affrontare terreni più impegnativi senza rinunciare alla qualità di una bici da corsa.
Durante l’evento si avrà la possibilità di testare ciascuno di questi tre modelli su un percorso studiato appositamente per mettere alla prova le loro specifiche capacità, potendo così verificare direttamente la qualità dei materiali, la precisione dei componenti e la comodità in sella… così da trovare il modello che meglio si adatta alle esigenze più personali.
Alberto Contador, “motore” del progetto AurumAlberto Contador, “motore” del progetto Aurum
Un incontro con Ivan Basso
Un altro motivo per cui vale la pena visitare lo stand Aurum all’Italian Bike Festival è la presenza, nella giornata di sabato, di Ivan Basso. L’ex campione varesino, che insieme ad Alberto Contador è il fondatore del progetto Aurum, sarà presente per raccontare la nascita e lo sviluppo del marchio, oltre a presentare le bici delle quali ha seguito da vicino (meglio… “in sella” pedalandoci…) l’evoluzione. Per gli appassionati, sarà un’opportunità imperdibile non solo per conoscere uno dei più grandi campioni del ciclismo italiano, ma anche per ottenere un autografo e, perché no, poter pedalare insieme a lui.
Per assicurarsi un posto e per provare una delle bici Aurum disponibili per il test, è possibile prenotare la propria sessione in modo semplice e veloce. Basta difatti inviare una mail all’indirizzo marketingitaly@aurumbikes.comspecificando il modello che desidera provare tra Magma, Essentia e Manto, la taglia preferita (disponibili in 51, 54 o 56), il giorno e l’orario in cui si vuole effettuare il test. Organizzarsi in anticipo permetterà di evitare lunghe attese e garantirsi un’esperienza 100% su misura.
L’Italian Bike Festival non è solo un’occasione per gli appassionati di ciclismo, ma anche un momento importante per gli operatori del settore. Aurum approfitterà difatti di questo evento anche per presentare il nuovo assetto commerciale pensato specificamente per il mercato italiano. Partecipare all’Italian Bike Festival, e visitare lo stand Aurum, offrirà l’opportunità di scoprire biciclette di altissima qualità, testarle sul campo e incontrare uno dei più grandi campioni di ciclismo italiano, vincitore tra l’altro di due edizioni del Giro d’Italia.
Nel giorno in cui il Giro affronta il Mortirolo (il via alle 11), Ivan Basso ricorda le sue storie sulla salita della Valtellina. La prima volta a 11 anni...