Gobik Radiance: colori, tecnicità e l’estate addosso

06.07.2023
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Gobik riempie di colore l’ultimo lancio estivo. Si chiama Radiance, la collezione ricca di stile e una rigogliosa tavolozza di tonalità da indossare durante i mesi più caldi. Sei nuovi capi pronti ad animare ogni uscita in sella con estrosità e uno design unico. Con questo lancio si chiude la collezione Warm23 iniziata quattro mesi fa. Prodotti che vantano le performance e le tecnicità che Gobik ha dimostrato di saper mettere al servizio dei ciclisti di ogni livello.

Per l’estate

Radiance è il nome della capsule finale di Gobik per quest’estate. L’epilogo della Warm23 culmina una serie di lanci con un’ultima esplosione di colore in un’altra edizione che mostra la varietà di registri che il marchio spagnolo ha raggiunto in questa stagione.

«A differenza della precedente capsule Lunatic – afferma Angel Lencina, Product Manager di Gobik – ogni maglia è lavorata sulla stessa base concettuale, ma con colori diversi che creano un’armonia visiva per lasciare l’interpretazione del pezzo al giudizio di ogni ciclista. In definitiva, Radiance significa radiosità, cioè luce e luminosità. Una combinazione di colori vivaci che trasmettono ottimismo, molto in linea con il periodo in cui ci troviamo, all’inizio dell’estate».

I colori si mescolano in un design radioso
I colori si mescolano in un design radioso

Essere radiosi

Con Radiance, Warm23 diventa la collezione estiva più dinamica e innovativa della storia di Gobik, con il lancio di diverse capsule, la prima DYE, a fine febbraio, prima di UNITY, la collezione principale e le due successive, Dimension e Lunatic, e ora Radiance. «Possiamo dire che ne è valsa la pena – afferma Angel Lencina – è stata una scelta sostenuta nel tempo che ci ha fatto guadagnare in dinamismo e sorpresa per il ciclista».

Il portfolio comprende quindi sei referenze, tra cui cinque maglie nei modelli Attitude (uomo e donna), Carrera e CX Pro in versione unisex e Stark per le donne, oltre ai calzini aerodinamici Vortex. La combinazione di colori è stata realizzata in modo complementare alle precedenti capsule, dando al ciclista la possibilità di abbinarle a qualsiasi capo del suo guardaroba.

La collezione

Si apre con, Attitude, aerodinamica e ultraleggera, progettata per le corse su strada più impegnative. Questo modello all’avanguardia con uno stile inconfondibile è realizzato con un innovativo processo di costruzione senza cuciture. Disponibile con un prezzo di 89 euro. Carrera, altamente traspirante, per allenamenti intensi o gare in climi molto caldi o umidi. Il tessuto a rete e il taglio ultra aderente garantiscono un effetto seconda pelle che allontana e asciuga efficacemente il sudore. Disponibile a un prezzo di 82 euro.

CX Pro, un vero e proprio punto di riferimento della gamma, con una vestibilità slim che trova un ottimo equilibrio tra prestazioni e comfort. Questa versione 2.0 incorpora miglioramenti strutturali per un’aerodinamica avanzata e un look più sottile. Disponibile con un prezzo di 78 euro. Stark, taglio classico, con una vestibilità rilassata che si adatta a tutti i tipi di corpo e lo rende una scelta confortevole per l’abbigliamento quotidiano. Disponibile a un prezzo di 74 euro. 

Infine, i calzini Vortex, aerodinamici, leggeri e con un’altezza extra. Progettati per ottenere le massime prestazioni durante le competizioni o gli allenamenti intensi nelle giornate più calde. Disponibili al prezzo di 30 euro. 

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Gobik Dimension: fantasia anni ’80 e design tecnico

16.06.2023
3 min
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Gobik fa rivive la passione per i videogiochi anni ‘80 con la sua nuova collezione Dimension. Si tratta della terza capsule della Warm23 dedicata alla stagione estiva. Una serie di capi d’abbigliamento votati al ciclismo, che riuniscono concetti retrò e tecnologia, tutto sotto lo stesso stile anni ‘80. 

La maglia Carrera ha un taglio più aerodinamico, votato alle competizioni
La maglia Carrera ha un taglio più aerodinamico, votato alle competizioni

Divertimento e colore

«Prendiamo ispirazione dai videogiochi arcade e 8 bit degli anni Ottanta – ha detto Angel Lencina, Product Manager di Gobikper combinarli con aspetti tecnologici e ottenere una collezione divertente, ma soprattutto particolare». 

L’intento del marchio spagnolo di Yecla è quello di unire un’esperienza unica per i ciclisti che amano i capi tecnici affiancando al tutto ad un look particolare e caratteristico. Un modo innovativo e diverso di affrontare le vostre pedalate estive. 

Parità tra uomo e donna

La collezione Dimension si completa con un totale di 19 capi, tra maglie, pantaloncini e canottiere. Quello che colpisce maggiormente è la parità di proposte tra uomo e donna, con una grande uniformità di colori. 

Tra i capi proposti esclusivamente per le donne c’è la maglia Stark. Un prodotto cucito con un taglio classico ed una vestibilità comfort. Si adatta molto bene ad ogni tipo di corpo, adattandosi al meglio alle forme. Le maniche sono microforate, con tessuto leggero e traspirante. E’ un capo dal peso molto limitato, solo 120 grammi per la taglia M. Il prezzo al pubblico è di 82 euro. 

Una delle maglie unisex proposte da Gobik è la Carrera, capo studiato per sopportare le alte temperature e condizioni di umidità estreme. Questo perché il tessuto è altamente traspirante, in modo da dissipare al meglio il calore ed il sudore in eccesso. La vestibilità è ultra slim, con effetto seconda pelle. La combinazione dei tessuti utilizzati permette di combattere al meglio la resistenza aerodinamica, sia nella parte anteriore che sulle maniche. Il prezzo per questo capo è di 90 euro. 

Per la creazione della versione femminile del body Brooklyn Gobik ha preso ispirazione per la parte tecnica da quello per uomo
Il body Brooklyn è la prima tuta da competizione creata da Gobik per le donne

Novità body

Il modello Brooklyn è la prima tuta da competizione, maglia e pantaloncino in un unico pezzo, creata da Gobik per donne. Per farla si è preso come base il modello da uomo, quindi le caratteristiche tecniche sono le stesse: elevata traspirabilità e fit da competizione, estremamente aerodinamico. Il marchio spagnolo ha poi studiato e sviluppato questo body adattandolo alla fisionomia ed alle esigenze femminili.

Il prezzo per entrambe le versioni è di 185 euro.

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DNA Custom: Gobik sostiene il valore dei gruppi sportivi 

16.05.2023
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Si chiama “A unique kit for a unique team” ed è lo slogan ad effetto che caratterizza la nuova campagna di Gobik sviluppata per sostenere e promuovere al meglio il proprio servizio di abbigliamento team personalizzato. Una campagna, quest’ultima, che rappresenta la sintesi perfetta del DNA “custom” di Gobik, la parte più originale di questa famiglia che crea sogni ciclistici, che si tratti di una semplice maglia, di un pantaloncino o di un accessorio cycling wear. 

Il brand spagnolo ha a cuore le esigenze di ogni gruppo ciclistico
Il brand spagnolo ha a cuore le esigenze di ogni gruppo ciclistico

Gobik è noto per essere uno dei più grandi centri di produzione tessile per il ciclismo in tutta Europa, “forte” di oltre 8.000 proposte grafiche all’anno e 600.000 capi prodotti negli ultimi dodici mesi. Risultati questi ultimi resi possibili grazie al costante impegno per la qualità e per l’innovazione di Gobik in tutto il processo di produzione.

Ciascun ciclista, e con lui ogni singolo gruppo sportivo, è diverso e unico. Ognuno ha difatti i propri percorsi preferiti, i propri luoghi di sosta, il proprio modo di pianificare il percorso e il proprio orario di partenza. Un insieme di particolarità che Gobik raccoglie, amplifica ed asseconda attraverso il servizio “custom”, con l’obiettivo di rendere unico l’abbigliamento personalizzato per ogni singolo gruppo di ciclisti che quotidianamente incrociamo lungo strade, sentieri oppure sterrati.

Gobik pone l’accento sul collettivo, e con la campagna “A unique kit for a unique team” evidenzia i suoi valori e quella frase ad effetto – sempre valida – che ci ricorda che il ciclismo diversamente da quello che si possa pensare è uno sport di squadra

Il valore dell’appartenenza 

«Non dobbiamo mai dimenticare – ha affermato Albert Medrano, il responsabile marketing di Gobik – che ben la metà del nostro volume di lavoro proviene dal cosiddetto personalizzato. Ed è proprio in questa area del nostro lavoro e della nostra attività che si ritrovano le nostre origini, ma anche il nostro presente. In Gobik abbiamo un ottimo team di designer che aspetta di ideare le migliori grafiche per i gruppi sportivi per la prossima estate.

«Oltre al fatto di essere vestiti tutti uguali, noi vogliamo aggiungere altri fattori importanti ai nostri capi: come l’identità, in quanto l’abbigliamento parla di te e del gruppo a cui appartieni. Ma non solo, i nostri capi rendono riconoscibili agli altri ciclisti lungo il percorso, fornendo anche una componente di sicurezza al gruppo in quanto più omogenei».

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Il mondo Gobik, storia spagnola di lavoro e passione

26.04.2023
9 min
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YECLA (Spagna) – La città arriva all’improvviso dopo circa un’ora di guida fra paesi, montagne e spianate riarse dal sole. La stagione è secca, il termometro riporta 27 gradi e i notiziari parlano di penuria d’acqua, al pari di quello che avviene in Italia. Quando parcheggiamo davanti alla sede di Gobik ci guardiamo intorno, cercando di dare una dimensione all’azienda di abbigliamento che in così pochi anni ha scalato le gerarchie mondiali (apertura foto Victor Julian Restarts)

I titolari l’hanno voluta qui sin dalla fondazione nel 2010, nella cittadina di 35 mila abitanti alle porte delle salite su cui loro per primi si arrampicavano in bicicletta. Se ami a fondo la tua terra, lavorare per restituirle qualcosa viene da sé. Gobik è un’azienda di ciclisti che lavora per i ciclisti. Dopo qualche ora con Mariana Palao Ureña, responsabile delle vendite, e Alfonso Llorens Zabala, country manager, questa è la sensazione che se ne trae.

Mariana Palao Ureña e Alfonso Llorens Zabala sono stati le nostre guide alla scoperta di Hobik
Mariana Palao Ureña e Alfonso Llorens Zabala sono stati le nostre guide alla scoperta di Hobik

I giusti segreti

Dopo un rapido tour nella palazzina degli uffici, al cui pianterreno una volta si svolgeva la produzione mentre ora vi si affrontano le lavorazioni fuori programma per le squadre e gli eventi, la visita alla nuova sede lascia senza fiato. Nei poli industriali di Yecla si producono soprattutto mobili e Gobik ha rilevato proprio il capannone di un mobilificio e lo sta trasformando in un centro produttivo di 15 mila metri quadrati: ugualmente alle porte delle montagne e a distanza minima dalla sede centrale. Abbiamo camminato in mezzo alla produzione, ma non abbiamo potuto fotografare tutto: quel che abbiamo visto ci ha dato però il chiaro senso dello sviluppo.

«E’ come quando inviti qualcuno a casa – sorride in modo fermo Mariana – e tieni alcune porte chiuse. Vogliamo difendere la nostra intimità, non è necessario che tutti vedano tutto. Quello che facciamo viene pensato e studiato a fondo, non possiamo insegnarlo agli altri».

Quasi 200 famiglie

Attualmente i dipendenti Gobik sono circa 180, più altri 50 collaboratori che non vivono costantemente in azienda. I numeri sono raddoppiati, anche per rispondere alla crescita quasi incontrollata che si è scatenata dopo la pandemia. Ora che invece il ritmo ha ripreso un andamento gestibile, lo sviluppo prosegue secondo strategie definite.

«La pandemia ci ha colpito – spiega Mariana – ma non ci ha danneggiato. Quando tutto si fermò, noi pensammo che c’erano comunque 200 famiglie che contavano su Gobik. E visto che avevamo il necessario per andare avanti con la produzione, appena abbiamo avuto il via libera per ripartire, ci siamo fatti trovare pronti. Quando l’azienda è stata riaperta, il lavoro è ripreso forte. Non ci siamo fermati. In certi casi, si nuota o si va a fondo. E noi abbiamo nuotato».

L’obiettivo di vincere

La produzione per i team è su misura e dà vita alle varie collezioni. Il 50 per cento dei capi in vendita deriva infatti dai test eseguiti con gli atleti nelle situazioni più estreme: dal grande freddo al grande caldo.

«L’obiettivo di un professionista – prosegue Mariana – è vincere le corse. E quando non trova quello di cui ha bisogno, va a cercarsela altrove, anche fra marche non ufficiali. Noi siamo orgogliosi che con noi non accada. Il nostro motto è non essere conformisti e questo significa che ogni cosa deve essere perfetta, anche se significa far saltare gli schemi. Se un prodotto esce sul mercato, siamo sicuri che funziona bene. E’ un processo difficile, ma necessario».

Fra qualità e marketing

La collezione si affronta in media un anno e mezzo prima della sua uscita, affinché sia pronta nove mesi prima del lancio. Parliamo nella sala riunioni, con la linea dedicata alla Nove Colli sul tavolo ed è immediato capire che alla qualità del prodotto sia affiancata una sapiente azione di marketing: i due aspetti sono complementari.

«Qualità e marketing – dice Mariana – sono importanti, ma se non hai il prodotto, c’è poco da spingere. Agli inizi, quando lavoravamo su collezioni personalizzate, non avevamo un grande marketing: tutto si basava sul passaparola. Poi è arrivato il sito internet, sono arrivati i social e i testimonial. In quel momento alla qualità del prodotto si è affiancata un’azione di marketing, sempre difendendo la qualità del prodotto. Del resto, se fornisci i tuoi capi ai professionisti e testimonial come Contador e Basso, devi essere sicuro di dargli un ottimo prodotto».

Nonostante tutto sia molto industrializzato, l’azione dell’uomo è necessaria
Nonostante tutto sia molto industrializzato, l’azione dell’uomo è necessaria

Il ruolo dei pro’

Il rapporto con le squadre, per Gobik come per tutte le altre aziende che sviluppano i propri prodotti, è una importante chiave di volta. I professionisti richiedono flessibilità e hanno la grande capacità di individuare e comunicare quel che funzione e quello che non va. Ad oggi Gobik veste il Movistar Team, il Team Eolo-Kometa e la FDJ-Suez-Futuroscope di Marta Cavalli.

«Ci appoggiamo ai corridori più pignoli – spiega Alfonso, che parla un ottimo italiano avendo vissuto a lungo a Milano – quelli che chiedono sempre delle migliorìe. Con loro si lavora quasi esclusivamente su misura. Le taglie standard sono quelle, però poi bisogna fare caso alle aree di provenienza degli atleti. La taglia M in Belgio richiede una lunghezza superiore, perché mediamente i belgi sono più alti. Per cui a quel punto si va sul personalizzato. Il segreto per durare tanto con loro? Seguirli nelle corse. Stare con loro. Li accompagniamo nei ritiri e nelle gare più importanti e alla fine ci riconoscono, ci guardano in faccia e noi siamo lì per supportarli».

Si lavora alla cucitura dello smanicato della collezione gravel: la stessa usata da Valverde nei giorni di Berja
Si lavora alla cucitura dello smanicato della collezione gravel: la stessa usata da Valverde nei giorni di Berja

Tutto in casa

Nella nuova sede, come pure nella vecchia, i dipendenti hanno un rimessaggio per le bici e una serie di spazi relax: la dirigenza, spiegano, spinge verso la pratica sportiva, con la convinzione che uno sportivo ha più criterio e disciplina anche nel lavoro. Nascerà una ludoteca: il tutto nel giro di un anno, questa almeno la stima per la fine dei lavori.

«Siamo orgogliosi – riprende Mariana – di essere una marca spagnola che lavora in Spagna. Abbiamo il 95 per cento della produzione in casa e solo pochi articoli, pur progettati in sede, vengono affidati fuori ad aziende che dispongono di macchinari speciali. I guanti ad esempio li facciamo in Italia, ma l’obiettivo è avere tutto qui, perché ci dà più libertà. Producendo in casa, possiamo controllare tutto. Se producessimo in Bulgaria o in Cina, non avremmo la serenità giusta».

Il mercato italiano

Questa la sintesi di un viaggio molto interessante, nella casa di un’azienda che ha individuato anche negli eventi il modo per farsi conoscere. Sono prodotte da Gobik le maglie per la Nove Colli, per la Dolomiti Superbike, la Mallorca 312, la Mont Ventoux e le Gran Fondo Series di Specialized che si aprirà il prossimo fine settimana con la Fenix Bra Bra.

«In Italia stiamo crescendo – conclude Alfonso – anche grazie alle manifestazioni. E crediamo che una buona rete vendita sia necessaria, anche a prescindere dall’online. I numeri si fanno con gli amatori e le persone devono avere la possibilità di vedere il marchio Gobik, di toccarlo con mano. Va bene tutto quello che permette all’ecosistema di mantenersi. E i negozi a loro modo sono piccoli ambassador dell’azienda. Il punto di primo accesso».

Gobik svela la collezione speciale Nove Colli 2023

24.04.2023
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Arriva il mese di maggio e, come consuetudine, si accinge ad andare in scena quella che è considerata con ragione la Regina delle Gran Fondo. Parliamo della Nove Colli di Cesenatico, in calendario per domenica 21 maggio ed anche quest’anno supportata dal brand spagnolo Gobik in… “veste” – è proprio in caso di dirlo – di partner ufficiale per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico.

Gobik ha dunque disegnato e prodotto la maglia ufficiale per tutti i partecipanti all’evento romagnolo, giunto alla 52a edizione, aprendo al tempo stesso una linea di vendita esclusiva appositamente per la manifestazione. 

«La Gran Fondo Internazionale Nove Colli – ha dichiarato Gino Donà, il brand manager di Gobik – è a tutti gli effetti una delle migliori manifestazioni amatoriali d’Europa. Si svolge in Emilia Romagna, a Cesenatico, la città natale di Marco Pantani, ed è organizzata dal club in cui originariamente lo stesso Pantani è cresciuto.

«La Nove Colli è una grandissima festa del ciclismo, una festa che può avvalersi di circa 10.000 partecipanti. E proprio per un’occasione così importante, Gobik, oltre a disegnare e produrre la maglia che verrà regalata a tutti i partecipanti, ha già aperto una speciale linea di collezione in vendita su tutti i propri canali: una piccola capsule che comprende maglia, pantaloncino, intimo, calzini e cappellino».

Tre percorsi tra le colline

La Gran Fondo Nove Colli prevede tre percorsi. Il lungo misura 194 chilometri ed include le nove fatidiche salite che danno il nome all’evento (3.880 i metri di dislivello). Il percorso medio misura 130 chilometri per circa 1.800 metri di dislivello, concentrati principalmente in quattro salite. Il terzo percorso, quello corto, è invece di appena 60 chilometri per un dislivello di 650 metri. 

Oltre alla partnership con la Gran Fondo, Gobik è anche il “main sponsor” della Mini Nove Colli: un’iniziativa dedicata espressamente ai bambini e ai ragazzi di età compresa tra i 7 e i 14 anni che potranno pedalare a mezzogiorno di domenica 21 maggio lungo un percorso di 5,3 chilometri. La Mini Nove Colli si configura come una pedalata gratuita, durante la quale tutti i giovani partecipanti ciclisti potranno respirare l’atmosfera di una vera ed importante Gran Fondo… utile anche per trasmettere l’eredità della Nove Colli, nata nel 1971, alle nuove generazioni. 

Gobik sarà sponsor anche di tutte le manifestazione della Nove Colli
Gobik sarà sponsor anche di tutte le manifestazione della Nove Colli

«La Mini Nove Colli – ha aggiunto Donà – è uno degli eventi che danno maggiore prestigio al marchio, soprattutto se poi sei main sponsor del percorso per i bambini ed al tempo stesso uno degli sponsor principali della gara Gran Fondo».

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Parte il Giro di Sicilia: le maglie sono ancora Gobik!

11.04.2023
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Parte stamattina alle 11,15 da Marsala Il Giro di Sicilia Crédit Agricole edizione 2023, evento organizzato da RCS Sport in collaborazione con la Regione Sicilia. La gara si concluderà il 14 aprile a Giarre, dopo quattro tappe che toccheranno gran parte del territorio isolano.

Tra i nomi al via, il vincitore dell’edizione 2022, Damiano Caruso, che proverà a bissare il successo dello scorso anno, e poi Alexey Lutsenko, Louis Meintjes, Rafal Majka, Sébastien Reichenbach e George Bennett. Tra i velocisti focus su Elia Viviani, presente con la nazionale italiana di ciclismo su pista, Mark Cavendish, Juan Sebastian Molano, Matteo Malucelli, Niccolò Bonifazio, Filippo Fiorelli, Jhonatan Restrepo, Felix Engelhardt, Attilio Viviani, Giovanni Lonardi e Davide Persico. Folta anche la schiera dei cosiddetti cacciatori di tappe tra i quali vanno segnalati Vincenzo Albanese, Valerio Conti, Simone Petilli, Davide Gabburo, Alexis Guerin, Walter Calzoni, Simon Pellaud, Tsgabu Grmay e Antonio Nibali.

Tessuti SITIP

Così come è stato per lo scorso anno, le maglie dei leader di classifica del Giro di Sicilia Crédit Agricole sono disegnate e prodotte dal brand spagnolo Gobik mediante l’impiego di tessuti riciclati prodotti dalla italiana SITIP. Nello specifico, la maglia Giallo Rossa, indossata dal leader della classifica generale, è sponsorizzata dalla Regione Siciliana. Quella Ciclamino, sulle spalle del leader della classifica a punti, e “nominata” da Agenzia ICE con il brand Madeinitaly.gov.it La maglia Verde Pistacchio, riservata al miglior scalatore della corsa, è abbinata ad Enel Green Power, mentre quella Bianca che gratifica il leader della speciale classifica dei giovani (gli atleti nati dopo il 1° gennaio 1998) è sponsorizzata da Crédit Agricole.

Questo, invece, è il trofeo che andrà al vincitore del Giro di Sicilia
Questo, invece, è il trofeo che andrà al vincitore del Giro di Sicilia

«Il rapporto con la Regione Siciliana – ha affermato Paolo Bellino, Amministratore Delegato di Rcs Sport – è oramai a dir poco consolidato, e lo dimostrano proprio Il Giro di Sicilia e le altre iniziative organizzate di recente tra cui la Grande Partenza del Giro d’Italia del 2020 e la Palermo Sport Tourism Arena, manifestazione quest’ultima che ha avuto un grandissimo successo raccogliendo oltre 50.000 presenze al Foro Italico di Palermo nell’arco di appena tre giorni.

«Questi eventi hanno una ricaduta molto importante sul territorio, sia dal punto di vista turistico che dal punto di vista del ritorno d’immagine, in quanto questa bellissima regione, una terra straordinaria ricca di tradizione, storia e cultura, sarà visibile in tutto il mondo. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa un volano per l’economia stessa del territorio che le ospita». 

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Gobik per Movistar Team Gravel Squad, stile offroad con Valverde

08.04.2023
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Dallo spirito anticonformista di Gobik unito all’aurea del gravel, nasce il kit Movistar Team Gravel Squad. Il blu iconico della squadra si fonde con le tonalità della terra. Un design che rende onore allo spirito avventuroso e alla dedizione del ciclista gravel. A vestirlo saranno Iván García Cortina, Ana Dillana, Hayley Simmonds e Alejandro Valverde, nei principali eventi gravel del calendario internazionale.

Spirito avventuroso

E’ nato il Movistar Team Gravel Squad, un nuovo progetto in cui “il Bala” tornerà ad attaccare il numero sulla schiena. Gobik ha portato innovazione, sviluppo e design all’avanguardia in questo entusiasmante progetto.

La collezione per il Movistar Team Gravel Squad è composta da capi tecnici che rappresentano le performance e le caratteristiche tecniche appositamente studiate per la disciplina dal maglificio spagnolo. A partire dai pantaloncini Gritt e dalla maglia CX PRO 2.0, capi che hanno tutto ciò che serve per i percorsi di lunga distanza,combinando comfort e prestazioni professionali. La collezione comprende anche la maglia Volt, per le discipline off-road, il gilet e i calzini.

Le maglie

Un vero e proprio punto di riferimento nella gamma Gobik. La maglia a manica corta CX Pro 2.0 vanta una vestibilità snella che offre un buon equilibrio tra prestazioni e comfort. Questa versione 2.0 incorpora miglioramenti strutturali per un’aerodinamica avanzata e un look più sottile. Per migliorare le prestazioni aerodinamiche, la struttura è stata ridisegnata per dirigere il flusso d’aria verso la parte bassa della schiena. Il look è elegante e minimalista. Disponibile in sette taglie da 2XS a 2XL, ha un prezzo consultabile sul sito di 78 euro. 

Stile più rilassato per la t-shirt Volt. Per l’uso in discipline off-road, con un alto livello di traspirabilità, che garantisce un elevato comfort sui lunghi percorsi. Tipo Cargo, con un ampio spazio di stivaggio e un sistema di fissaggio supplementare con una cinghia interna regolabile. Il prezzo consultabile sul sito è di 80 euro. 

Infine il Gilet Plus 2.0, ultraleggero, aerodinamico e antivento. Completamente ripiegabile nella propria tasca laterale in rete. Ideale per la mezza stagione e giornate ventose. Protezione per le prime ore fredde del mattino o per la discesa da un passo di montagna. Un complemento perfetto per aumentare la gamma termica. Il prezzo consultabile sul sito è di 65 euro. 

I pantaloncini

A completare la nuova collezione Movistar Team Gravel Squad 23, ci sono i pantaloncini Gritt. Stile cargo, con ampio spazio di stivaggio grazie alle tasche laterali e posteriori. Per l’uso in discipline off-road come mountain bike, gravel, all-mountain, enduro, ebike e freeride. Sono ideali per lunghe pedalate senza assistenza. In queste sfide infatti, si ha bisogno di un grande comfort per le  molte ore in sella e soprattutto senza avere posti per rifornirsi. Questo modello consentirà di avere molto spazio in più per trasportare i gli effetti personali e i rifornimenti in tutta sicurezza.

Il fondello scelto è il K10, una delle migliori opzioni per le corse a lunga distanza, con due schiume a densità diversa con memoria elastica. Il canale centrale migliora il flusso sanguigno e riduce la pressione, mentre il tessuto EIT con filati di carbonio previene la crescita batterica e gestisce l’umidità in modo ottimale. Le gambe sono rifinite con un morbido nastro di poliammide con finitura a taglio laser. Vengono utilizzati inserti verticali minimalisti, che assicurano una vestibilità aderente alle cosce senza pressioni o fastidi. Le taglie selezionabili sono sette, da 2XS a 2XL. Il prezzo consultabile sul sito è di 115 euro. 

Chiudono la collezione i calzini Vortex, aerodinamici e leggeri, disponibili in due taglie S-M o L-XL ad un prezzo di 30 euro. 

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Gobik UNITY, la collezione minimal ed essenza dell’estate

04.04.2023
4 min
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Purezza, minimalismo e motivi monocromatici sono le caratteristiche che identificano la nuova  collezione. Gobik presenta la sua principale linea estiva chiamata UNITY, una nuova proposta di stili per sottolineare le caratteristiche identificative ed essenziali che hanno guidato il brand fino ad d’oggi. Ben 130 capi e accessori che spaziano tra maglie, pantaloncini, calzini, berretti, canottiere, gilet, top, guanti corti e persino nastri manubrio.

L’essenza di Gobik

Vi abbiamo presentato la collezione DYE, caratterizzata da design e colori audaci che aprivano una strada nuova, stimolante e inusuale per Gobik. Nella UNITY viene recuperata parte dell’essenza aziendale, grazie a capi monocromatici e tocchi geometrici aggiornati, che esplorano colori di tendenza.

UNITY presenta caratteristiche come i motivi geometrici, le tasche colorate e alcuni colori primari. Una selezione di capi che va da design più solidi e mono colore, ad altri basati su tonalitià di tendenza, come Seamint, Spectra, Rapture Rose ed Emerald. Una vasta scelta in grado di adattarsi ad ogni stile e design preferito.

Fulcro dell’estate

La collezione UNITY si fa protagonista del movimento R2C (Ride 2 cut), che rende visibile l’impegno di Gobik nel rispetto di ciò che ci circonda. Sia a livello sociale che ambientale, questo perché comprende capi confezionati con almeno il 60% di materiali riciclati. Una visione importante che rende il marchio spagnolo protagonista in tema di ecosostenibilità.

«UNITY è il minimo imprescindibile – spiega Ángel Lencina, Product Development Manager di Gobik – diventerà il fulcro della stagione, grazie ai capi e ai design essenziali della nostra marca. È una capsula che ci consente di parlare delle nostre origini, per la quale prestiamo la massima attenzione ai dettagli e al tatto dei tessuti».

Le novità

Tra le novità e i nuovi sviluppi tecnici, Gobik fa risaltare i suoi nuovi pantaloncini Matt, che presentano un aspetto opaco e una fascia siliconata. Disponibili in due nuovi colori, sia da uomo sia da donna, e persino con due lunghezze diverse nella versione da uomo. 

Prosegue l’evoluzione dei capi femminili, pertanto la collezione UNITY comprende i pantaloncini Ultralite e Revolution da donna, entrambi dotati di gambali più corti e un taglio adattato all’anatomia femminile. Fra altri dettagli, da notare la bretella dei pantaloncini Ultralite, che si incrocia per dare maggiori comodità e stabilità.

Arricchisce il catalogo anche la maglietta Cell Skin, ora senza maniche e di colore bianco, con in alternativa il modello nero disponibile solo con maniche.

Per l’offroad e il gravel rimangono le novità presentate nella capsula DYE, che incorporano i pantaloni Commuter da donna e l’ampliamento dei registri della maglietta Terrain, in quattro colori da donna e da uomo, sia a manica lunga che a manica corta.

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Gobik e l’impegno verso l’ambiente con “Ride to cut”

09.03.2023
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“Ride to cut”: è questo l’efficace slogan che sintetizza l’impegno a tutto tondo del brand spagnolo Gobik nei confronti dell’ambiente. A proposito, lo staff della comunicazione di Gobik ha ideato un logo identificativo, visibile su quasi tutti i capi della prossima collezione estiva.

Ma non solo attenzione e salvaguardia dell’ambiente. Con il motto “Ride to cut”, Gobik ha difatti voluto dare un nome ad un movimento che spazia in diverse direzioni. Non solamente l’ambiente, ma anche il prodotto e le aree, sia sociali che lavorative, strettamente legate all’attività dell’azienda. 

Gobik ha modificato i packaging per essere riciclabili e non pesare sull’ambiente
Gobik ha modificato i packaging per essere riciclabili e non pesare sull’ambiente

«L’essenza di questo nostro profondo impegno consiste nel dare valore a qualcosa che già da anni pratichiamo e che non avevamo comunicato in modo formale – ha dichiarato Alberto García, CEO e cofondatore di Gobik – e proprio attraverso questa comunicazione oggi vogliamo sensibilizzare la società su queste importanti e delicate tematiche».

«Questa rivoluzione, che nasce dall’interno di Gobik – ha replicato José Ramón Ortín, CEO e cofondatore di Gobik – vuole trasmettere in modo inequivocabile il concetto che il nostro marchio s’impegna sia nei confronti della società, sia nei confronti dell’ambiente, in un momento in cui tutti noi stiamo acquisendo sempre maggior consapevolezza in merito a queste sensibili tematiche».

Ride to cut vuole sensibilizzare le persone ed i consumatori sul tema della sostenibilità ambientale
Ride to cut vuole sensibilizzare le persone ed i consumatori sul tema della sostenibilità ambientale

Una missione a 360 gradi

Nell’ottica dell’imminente lancio della prossima collezione estiva Warm23, Gobik ha esteso le premesse di “Ride to cut” a quasi tutto il catalogo. Dando così vita ad un’ampia proposta di capi confezionati con almeno il 60% di materiali riciclati. Proprio in virtù di questo traguardo, tutti i capi “coinvolti” avranno un piccolo logo che ne identificherà l’origine, a partire da questi materiali riciclati, unitamente ad una piccola scritta che esprimerà l’impegno del  brand trasferendolo direttamente sul capo

Inoltre, anche la riduzione dell’etichettatura sarà altrettanto evidente. Sarà presente un unico “label” per capo, sul quale si riporteranno tutte le informazioni necessarie, e un codice QR che rimanderà alla pagina web di Gobik. Da aggiungere, e mettere in evidenza, anche il packaging: che sarà coerente con il messaggio, preferendo buste e carta di origine riciclata e riciclabile…

Nel 2023 sono Gobik le maglie del Team Movistar, sia maschile che femminile: qui Van Vleuten e Mas
Nel 2023 sono Gobik le maglie del Team Movistar, sia maschile che femminile: qui Van Vleuten e Mas

Il tema “Ride 2 cut” di Gobik ambisce ad espandersi realmente a 360 gradi, e pertanto non si limiterà solo ed esclusivamente al tema dell’abbigliamento. Proseguirà pertanto il percorso intrapreso, con azioni già avviate da tempo, per le omologazioni Standard 100 by OEKO-TEX per assicurare che fili, tessuti o materiali espansi non contengano alcun elemento nocivo per la salute. E proseguendo in questa direzione, va fatto notare che Gobik ha sempre dato e continuerà a dare precedenza a fornitori vicini che riducono l’impatto che comporta la logistica della fornitura, introducendo in modo parallelo il sistema “bluesing” che mette la sicurezza delle persone, e la riduzione dell’impatto ambientale, al centro delle priorità. In questo senso Gobik concentra la sua attività a Yecla, il suo luogo d’origine, all’interno di una sede il cui funzionamento si basa sull’autoconsumo grazie ad una generosa dotazione di pannelli solari.

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