Gobik riempie di colore l’ultimo lancio estivo. Si chiama Radiance, la collezione ricca di stile e una rigogliosa tavolozza di tonalità da indossare durante i mesi più caldi. Sei nuovi capi pronti ad animare ogni uscita in sella con estrosità e uno design unico. Con questo lancio si chiude la collezione Warm23 iniziata quattro mesi fa. Prodotti che vantano le performance e le tecnicità che Gobik ha dimostrato di saper mettere al servizio dei ciclisti di ogni livello.
Per lui e per lei la Radiance abbraccia ogni genereI dettagli tecnici arricchiscono la collezionePer lui e per lei la Radiance abbraccia ogni genereI dettagli tecnici arricchiscono la collezione
Per l’estate
Radiance è il nome della capsule finale di Gobik per quest’estate. L’epilogo della Warm23 culmina una serie di lanci con un’ultima esplosione di colore in un’altra edizione che mostra la varietà di registri che il marchio spagnolo ha raggiunto in questa stagione.
«A differenza della precedente capsule Lunatic – afferma Angel Lencina, Product Manager di Gobik – ogni maglia è lavorata sulla stessa base concettuale, ma con colori diversi che creano un’armonia visiva per lasciare l’interpretazione del pezzo al giudizio di ogni ciclista. In definitiva, Radiance significa radiosità, cioè luce e luminosità. Una combinazione di colori vivaci che trasmettono ottimismo, molto in linea con il periodo in cui ci troviamo, all’inizio dell’estate».
I colori si mescolano in un design radiosoI colori si mescolano in un design radioso
Essere radiosi
Con Radiance, Warm23 diventa la collezione estiva più dinamica e innovativa della storia di Gobik, con il lancio di diverse capsule, la prima DYE, a fine febbraio, prima di UNITY, la collezione principale e le due successive, Dimension e Lunatic, e ora Radiance. «Possiamo dire che ne è valsa la pena – afferma Angel Lencina – è stata una scelta sostenuta nel tempo che ci ha fatto guadagnare in dinamismo e sorpresa per il ciclista».
Il portfolio comprende quindi sei referenze, tra cui cinque maglie nei modelli Attitude (uomo e donna), Carrera e CX Pro in versione unisex e Stark per le donne, oltre ai calzini aerodinamici Vortex. La combinazione di colori è stata realizzata in modo complementare alle precedenti capsule, dando al ciclista la possibilità di abbinarle a qualsiasi capo del suo guardaroba.
La Attitude è pensata per un rendimento da garaAttitude è disponibile anche in versione femminile La Carrera unisce stile e performanceLa CX PRO fa della sua vestibilità un cavallo di battagliaLa Stark è ideale per chi cerca il massimo comfortLa Attitude è pensata per un rendimento da garaAttitude è disponibile anche in versione femminile La Carrera unisce stile e performanceLa CX PRO fa della sua vestibilità un cavallo di battagliaLa Stark è ideale per chi cerca il massimo comfort
La collezione
Si apre con, Attitude, aerodinamica e ultraleggera, progettata per le corse su strada più impegnative. Questo modello all’avanguardia con uno stile inconfondibile è realizzato con un innovativo processo di costruzione senza cuciture. Disponibile con un prezzo di 89 euro. Carrera, altamente traspirante, per allenamenti intensi o gare in climi molto caldi o umidi. Il tessuto a rete e il taglio ultra aderente garantiscono un effetto seconda pelle che allontana e asciuga efficacemente il sudore. Disponibile a un prezzo di 82 euro.
CX Pro, un vero e proprio punto di riferimento della gamma, con una vestibilità slim che trova un ottimo equilibrio tra prestazioni e comfort. Questa versione 2.0 incorpora miglioramenti strutturali per un’aerodinamica avanzata e un look più sottile. Disponibile con un prezzo di 78 euro. Stark, taglio classico, con una vestibilità rilassata che si adatta a tutti i tipi di corpo e lo rende una scelta confortevole per l’abbigliamento quotidiano. Disponibile a un prezzo di 74 euro.
Infine, i calzini Vortex, aerodinamici, leggeri e con un’altezza extra. Progettati per ottenere le massime prestazioni durante le competizioni o gli allenamenti intensi nelle giornate più calde. Disponibili al prezzo di 30 euro.
Gobik fa rivive la passione per i videogiochi anni ‘80 con la sua nuova collezione Dimension. Si tratta della terza capsule della Warm23 dedicata alla stagione estiva. Una serie di capi d’abbigliamento votati al ciclismo, che riuniscono concetti retrò e tecnologia, tutto sotto lo stesso stile anni ‘80.
La maglia Carrera ha un taglio più aerodinamico, votato alle competizioniLa maglia Carrera ha un taglio più aerodinamico, votato alle competizioni
Divertimento e colore
«Prendiamo ispirazione dai videogiochi arcade e 8 bit degli anni Ottanta – ha detto Angel Lencina, Product Manager di Gobik – per combinarli con aspetti tecnologici e ottenere una collezione divertente, ma soprattutto particolare».
L’intento del marchio spagnolo di Yecla è quello di unire un’esperienza unica per i ciclisti che amano i capi tecnici affiancando al tutto ad un look particolare e caratteristico. Un modo innovativo e diverso di affrontare le vostre pedalate estive.
Il fit della maglia Stark, invece, è più comodo: adatto per tutti i tipi di corpoHa una rande capacità di trasporto con 3 tasche in tessuto testurizzato e sistema GRSIl fit della maglia Stark, invece, è più comodo: adatto per tutti i tipi di corpoHa una rande capacità di trasporto con 3 tasche in tessuto testurizzato e sistema GRS
Parità tra uomo e donna
La collezione Dimension si completa con un totale di 19 capi, tra maglie, pantaloncini e canottiere. Quello che colpisce maggiormente è la parità di proposte tra uomo e donna, con una grande uniformità di colori.
Tra i capi proposti esclusivamente per le donne c’è la maglia Stark. Un prodotto cucito con un taglio classico ed una vestibilità comfort. Si adatta molto bene ad ogni tipo di corpo, adattandosi al meglio alle forme. Le maniche sono microforate, con tessuto leggero e traspirante. E’ un capo dal peso molto limitato, solo 120 grammi per la taglia M. Il prezzo al pubblico è di 82 euro.
Una delle maglie unisex proposte da Gobik è la Carrera, capo studiato per sopportare le alte temperature e condizioni di umidità estreme. Questo perché il tessuto è altamente traspirante, in modo da dissipare al meglio il calore ed il sudore in eccesso. La vestibilità è ultra slim, con effetto seconda pelle. La combinazione dei tessuti utilizzati permette di combattere al meglio la resistenza aerodinamica, sia nella parte anteriore che sulle maniche. Il prezzo per questo capo è di 90 euro.
Per la creazione della versione femminile del body Brooklyn Gobik ha preso ispirazione per la parte tecnica da quello per uomoIl body Brooklyn è la prima tuta da competizione creata da Gobik per le donne
Novità body
Il modello Brooklyn è la prima tuta da competizione, maglia e pantaloncino in un unico pezzo, creata da Gobik per donne. Per farla si è preso come base il modello da uomo, quindi le caratteristiche tecniche sono le stesse: elevata traspirabilità e fit da competizione, estremamente aerodinamico. Il marchio spagnolo ha poi studiato e sviluppato questo body adattandolo alla fisionomia ed alle esigenze femminili.
Si chiama “A unique kit for a unique team” ed è lo slogan ad effetto che caratterizza la nuova campagna di Gobik sviluppata per sostenere e promuovere al meglio il proprio servizio di abbigliamento team personalizzato. Una campagna, quest’ultima, che rappresenta la sintesi perfetta del DNA “custom” di Gobik, la parte più originale di questa famiglia che crea sogni ciclistici, che si tratti di una semplice maglia, di un pantaloncino o di un accessorio cycling wear.
Il brand spagnolo ha a cuore le esigenze di ogni gruppo ciclisticoIl brand spagnolo ha a cuore le esigenze di ogni gruppo ciclistico
Gobik è noto per essere uno dei più grandi centri di produzione tessile per il ciclismo in tutta Europa, “forte” di oltre 8.000 proposte grafiche all’anno e 600.000 capi prodotti negli ultimi dodici mesi. Risultati questi ultimi resi possibili grazie al costante impegno per la qualità e per l’innovazione di Gobik in tutto il processo di produzione.
Ciascun ciclista, e con lui ogni singolo gruppo sportivo, è diverso e unico. Ognuno ha difatti i propri percorsi preferiti, i propri luoghi di sosta, il proprio modo di pianificare il percorso e il proprio orario di partenza. Un insieme di particolarità che Gobik raccoglie, amplifica ed asseconda attraverso il servizio “custom”, con l’obiettivo di rendere unico l’abbigliamento personalizzato per ogni singolo gruppo di ciclisti che quotidianamente incrociamo lungo strade, sentieri oppure sterrati.
Gobik pone l’accento sul collettivo, e con la campagna “A unique kit for a unique team” evidenzia i suoi valori e quella frase ad effetto – sempre valida – che ci ricorda che il ciclismo diversamente da quello che si possa pensare è uno sport di squadra.
Il valore dell’appartenenza
«Non dobbiamo mai dimenticare – ha affermato Albert Medrano, il responsabile marketing di Gobik – che ben la metà del nostro volume di lavoro proviene dal cosiddetto personalizzato. Ed è proprio in questa area del nostro lavoro e della nostra attività che si ritrovano le nostre origini, ma anche il nostro presente. In Gobik abbiamo un ottimo team di designer che aspetta di ideare le migliori grafiche per i gruppi sportivi per la prossima estate.
«Oltre al fatto di essere vestiti tutti uguali, noi vogliamo aggiungere altri fattori importanti ai nostri capi: come l’identità, in quanto l’abbigliamento parla di te e del gruppo a cui appartieni. Ma non solo, i nostri capi rendono riconoscibili agli altri ciclisti lungo il percorso, fornendo anche una componente di sicurezza al gruppo in quanto più omogenei».
YECLA (Spagna) – La città arriva all’improvviso dopo circa un’ora di guida fra paesi, montagne e spianate riarse dal sole. La stagione è secca, il termometro riporta 27 gradi e i notiziari parlano di penuria d’acqua, al pari di quello che avviene in Italia. Quando parcheggiamo davanti alla sede di Gobik ci guardiamo intorno, cercando di dare una dimensione all’azienda di abbigliamento che in così pochi anni ha scalato le gerarchie mondiali (apertura foto Victor Julian Restarts)
I titolari l’hanno voluta qui sin dalla fondazione nel 2010, nella cittadina di 35 mila abitanti alle porte delle salite su cui loro per primi si arrampicavano in bicicletta. Se ami a fondo la tua terra, lavorare per restituirle qualcosa viene da sé. Gobik è un’azienda di ciclisti che lavora per i ciclisti. Dopo qualche ora con Mariana Palao Ureña, responsabile delle vendite, e Alfonso Llorens Zabala, country manager, questa è la sensazione che se ne trae.
Mariana Palao Ureña e Alfonso Llorens Zabala sono stati le nostre guide alla scoperta di HobikMariana Palao Ureña e Alfonso Llorens Zabala sono stati le nostre guide alla scoperta di Hobik
I giusti segreti
Dopo un rapido tour nella palazzina degli uffici, al cui pianterreno una volta si svolgeva la produzione mentre ora vi si affrontano le lavorazioni fuori programma per le squadre e gli eventi, la visita alla nuova sede lascia senza fiato. Nei poli industriali di Yecla si producono soprattutto mobili e Gobik ha rilevato proprio il capannone di un mobilificio e lo sta trasformando in un centro produttivo di 15 mila metri quadrati: ugualmente alle porte delle montagne e a distanza minima dalla sede centrale. Abbiamo camminato in mezzo alla produzione, ma non abbiamo potuto fotografare tutto: quel che abbiamo visto ci ha dato però il chiaro senso dello sviluppo.
«E’ come quando inviti qualcuno a casa – sorride in modo fermo Mariana – e tieni alcune porte chiuse. Vogliamo difendere la nostra intimità, non è necessario che tutti vedano tutto. Quello che facciamo viene pensato e studiato a fondo, non possiamo insegnarlo agli altri».
La fase della creatività è affiancata all’approfondimento tecnico (foto Victor Julian Restarts)Questi sono gli uffici centrali, in cui si lavora alla gestione commercialeL’ufficio marketing, come gli altri, si trova nella palazzina centraleLa realizzazione del disegno: ecco il reparto dedicatoAl pianterreno della sede centrale si fanno le lavorazioni per i team e gli eventiControllo qualità: ogni capo, prima di essere imbustato, viene verificato a manoLa fase della creatività è affiancata all’approfondimento tecnico (foto Victor Julian Restarts)Questi sono gli uffici centrali, in cui si lavora alla gestione commercialeLa realizzazione del disegno: ecco il reparto dedicatoL’ufficio marketing, come gli altri, si trova nella palazzina centraleAl pianterreno della sede centrale si fanno le lavorazioni per i team e gli eventiControllo qualità: ogni capo, prima di essere imbustato, viene verificato a mano
Quasi 200 famiglie
Attualmente i dipendenti Gobik sono circa 180, più altri 50 collaboratori che non vivono costantemente in azienda. I numeri sono raddoppiati, anche per rispondere alla crescita quasi incontrollata che si è scatenata dopo la pandemia. Ora che invece il ritmo ha ripreso un andamento gestibile, lo sviluppo prosegue secondo strategie definite.
«La pandemia ci ha colpito – spiega Mariana – ma non ci ha danneggiato. Quando tutto si fermò, noi pensammo che c’erano comunque 200 famiglie che contavano su Gobik. E visto che avevamo il necessario per andare avanti con la produzione, appena abbiamo avuto il via libera per ripartire, ci siamo fatti trovare pronti. Quando l’azienda è stata riaperta, il lavoro è ripreso forte. Non ci siamo fermati. In certi casi, si nuota o si va a fondo. E noi abbiamo nuotato».
Le lavorazioni dei capi per i pro’ passano dal fitting (foto Victor Julian Restarts)Le grafiche delle maglie vengono stampate su carta (foto Victor Julian Restarts)Una volta trasferita la stampa su tessuto, si passa alla cucitura (foto Victor Julian Restarts)Le lavorazioni dei capi per i pro’ passano dal fitting (foto Victor Julian Restarts)Le grafiche delle maglie vengono stampate su carta (foto Victor Julian Restarts)Una volta trasferita la stampa su tessuto, si passa alla cucitura (foto Victor Julian Restarts)
L’obiettivo di vincere
La produzione per i team è su misura e dà vita alle varie collezioni. Il 50 per cento dei capi in vendita deriva infatti dai test eseguiti con gli atleti nelle situazioni più estreme: dal grande freddo al grande caldo.
«L’obiettivo di un professionista – prosegue Mariana – è vincere le corse. E quando non trova quello di cui ha bisogno, va a cercarsela altrove, anche fra marche non ufficiali. Noi siamo orgogliosi che con noi non accada. Il nostro motto è non essere conformisti e questo significa che ogni cosa deve essere perfetta, anche se significa far saltare gli schemi. Se un prodotto esce sul mercato, siamo sicuri che funziona bene. E’ un processo difficile, ma necessario».
Visita Gobik, Yecla, aprile 2023, SpagnaVisita Gobik, Yecla, aprile 2023, SpagnaSu quei banchi vengono composte le maglieColpo d’occhio parziale sul magazzinto interno alla nuova sede GobikIl magazzino è interamente digitalizzatoLa caffetteria per il personale nella nuova sede di GobikVisita Gobik, Yecla, aprile 2023, SpagnaVisita Gobik, Yecla, aprile 2023, SpagnaSu quei banchi vengono composte le maglieColpo d’occhio parziale sul magazzinto interno alla nuova sede GobikIl magazzino è interamente digitalizzatoLa caffetteria per il personale nella nuova sede di Gobik
Fra qualità e marketing
La collezione si affronta in media un anno e mezzo prima della sua uscita, affinché sia pronta nove mesi prima del lancio. Parliamo nella sala riunioni, con la linea dedicata alla Nove Colli sul tavolo ed è immediato capire che alla qualità del prodotto sia affiancata una sapiente azione di marketing: i due aspetti sono complementari.
«Qualità e marketing – dice Mariana – sono importanti, ma se non hai il prodotto, c’è poco da spingere. Agli inizi, quando lavoravamo su collezioni personalizzate, non avevamo un grande marketing: tutto si basava sul passaparola. Poi è arrivato il sito internet, sono arrivati i social e i testimonial. In quel momento alla qualità del prodotto si è affiancata un’azione di marketing, sempre difendendo la qualità del prodotto. Del resto, se fornisci i tuoi capi ai professionisti e testimonial come Contador e Basso, devi essere sicuro di dargli un ottimo prodotto».
Nonostante tutto sia molto industrializzato, l’azione dell’uomo è necessariaNonostante tutto sia molto industrializzato, l’azione dell’uomo è necessaria
Il ruolo dei pro’
Il rapporto con le squadre, per Gobik come per tutte le altre aziende che sviluppano i propri prodotti, è una importante chiave di volta. I professionisti richiedono flessibilità e hanno la grande capacità di individuare e comunicare quel che funzione e quello che non va. Ad oggi Gobik veste il Movistar Team, il Team Eolo-Kometa e la FDJ-Suez-Futuroscope di Marta Cavalli.
«Ci appoggiamo ai corridori più pignoli – spiega Alfonso, che parla un ottimo italiano avendo vissuto a lungo a Milano – quelli che chiedono sempre delle migliorìe. Con loro si lavora quasi esclusivamente su misura. Le taglie standard sono quelle, però poi bisogna fare caso alle aree di provenienza degli atleti. La taglia M in Belgio richiede una lunghezza superiore, perché mediamente i belgi sono più alti. Per cui a quel punto si va sul personalizzato. Il segreto per durare tanto con loro? Seguirli nelle corse. Stare con loro. Li accompagniamo nei ritiri e nelle gare più importanti e alla fine ci riconoscono, ci guardano in faccia e noi siamo lì per supportarli».
Si lavora alla cucitura dello smanicato della collezione gravel: la stessa usata da Valverde nei giorni di BerjaSi lavora alla cucitura dello smanicato della collezione gravel: la stessa usata da Valverde nei giorni di Berja
Tutto in casa
Nella nuova sede, come pure nella vecchia, i dipendenti hanno un rimessaggio per le bici e una serie di spazi relax: la dirigenza, spiegano, spinge verso la pratica sportiva, con la convinzione che uno sportivo ha più criterio e disciplina anche nel lavoro. Nascerà una ludoteca: il tutto nel giro di un anno, questa almeno la stima per la fine dei lavori.
«Siamo orgogliosi – riprende Mariana – di essere una marca spagnola che lavora in Spagna. Abbiamo il 95 per cento della produzione in casa e solo pochi articoli, pur progettati in sede, vengono affidati fuori ad aziende che dispongono di macchinari speciali. I guanti ad esempio li facciamo in Italia, ma l’obiettivo è avere tutto qui, perché ci dà più libertà. Producendo in casa, possiamo controllare tutto. Se producessimo in Bulgaria o in Cina, non avremmo la serenità giusta».
Il Municipio di Yecla, nel centro storico della cittadina (foto Fabio Molina)C’è anche una plaza de toros, che si incontra all’ingresso in cittàIl Municipio di Yecla, nel centro storico della cittadina (foto Fabio Molina)C’è anche una plaza de toros, che si incontra all’ingresso in città
«In Italia stiamo crescendo – conclude Alfonso – anche grazie alle manifestazioni. E crediamo che una buona rete vendita sia necessaria, anche a prescindere dall’online. I numeri si fanno con gli amatori e le persone devono avere la possibilità di vedere il marchio Gobik, di toccarlo con mano. Va bene tutto quello che permette all’ecosistema di mantenersi. E i negozi a loro modo sono piccoli ambassador dell’azienda. Il punto di primo accesso».
Faccia a faccia con Leonardo Piepoli, allenatore e consigliere di Formolo. I due ora collaboreranno alla Movistar. Ecco perché il veronese può fare di più
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Arriva il mese di maggio e, come consuetudine, si accinge ad andare in scena quella che è considerata con ragione la Regina delle Gran Fondo. Parliamo della Nove Colli di Cesenatico, in calendario per domenica 21 maggio ed anche quest’anno supportata dal brand spagnolo Gobik in… “veste” – è proprio in caso di dirlo – di partner ufficiale per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico.
Gobik ha dunque disegnato e prodotto la maglia ufficiale per tutti i partecipanti all’evento romagnolo, giunto alla 52a edizione, aprendo al tempo stesso una linea di vendita esclusiva appositamente per la manifestazione.
«La Gran Fondo Internazionale Nove Colli – ha dichiarato Gino Donà, il brand manager di Gobik – è a tutti gli effetti una delle migliori manifestazioni amatoriali d’Europa. Si svolge in Emilia Romagna, a Cesenatico, la città natale di Marco Pantani, ed è organizzata dal club in cui originariamente lo stesso Pantani è cresciuto.
«La Nove Colli è una grandissima festa del ciclismo, una festa che può avvalersi di circa 10.000 partecipanti. E proprio per un’occasione così importante, Gobik, oltre a disegnare e produrre la maglia che verrà regalata a tutti i partecipanti, ha già aperto una speciale linea di collezione in vendita su tutti i propri canali: una piccola capsule che comprende maglia, pantaloncino, intimo, calzini e cappellino».
I pantaloncini sono parte della capsule ideata da GobikIl design e le colorazioni sono semplici ma estremamente efficaciA completare la collezione ci saranno anche calzini, intimo e cappellinoI pantaloncini sono parte della capsule ideata da GobikIl design e le colorazioni sono semplici ma estremamente efficaciA completare la collezione ci saranno anche calzini, intimo e cappellino
Tre percorsi tra le colline
La Gran Fondo Nove Colli prevede tre percorsi. Il lungo misura 194 chilometri ed include le nove fatidiche salite che danno il nome all’evento (3.880 i metri di dislivello). Il percorso medio misura 130 chilometri per circa 1.800 metri di dislivello, concentrati principalmente in quattro salite. Il terzo percorso, quello corto, è invece di appena 60 chilometri per un dislivello di 650 metri.
Oltre alla partnership con la Gran Fondo, Gobik è anche il “main sponsor” della Mini Nove Colli: un’iniziativa dedicata espressamente ai bambini e ai ragazzi di età compresa tra i 7 e i 14 anni che potranno pedalare a mezzogiorno di domenica 21 maggio lungo un percorso di 5,3 chilometri. La Mini Nove Colli si configura come una pedalata gratuita, durante la quale tutti i giovani partecipanti ciclisti potranno respirare l’atmosfera di una vera ed importante Gran Fondo… utile anche per trasmettere l’eredità della Nove Colli, nata nel 1971, alle nuove generazioni.
Gobik sarà sponsor anche di tutte le manifestazione della Nove ColliGobik sarà sponsor anche di tutte le manifestazione della Nove Colli
«La Mini Nove Colli – ha aggiunto Donà – è uno degli eventi che danno maggiore prestigio al marchio, soprattutto se poi sei main sponsor del percorso per i bambini ed al tempo stesso uno degli sponsor principali della gara Gran Fondo».
Parte stamattina alle 11,15 da Marsala Il Giro di Sicilia Crédit Agricole edizione 2023, evento organizzato da RCS Sport in collaborazione con la Regione Sicilia. La gara si concluderà il 14 aprile a Giarre, dopo quattro tappe che toccheranno gran parte del territorio isolano.
Tra i nomi al via, il vincitore dell’edizione 2022, Damiano Caruso, che proverà a bissare il successo dello scorso anno, e poi Alexey Lutsenko, Louis Meintjes, Rafal Majka, Sébastien Reichenbach e George Bennett. Tra i velocisti focus su Elia Viviani, presente con la nazionale italiana di ciclismo su pista, Mark Cavendish, Juan Sebastian Molano, Matteo Malucelli, Niccolò Bonifazio, Filippo Fiorelli, Jhonatan Restrepo, Felix Engelhardt, Attilio Viviani, Giovanni Lonardi e Davide Persico. Folta anche la schiera dei cosiddetti cacciatori di tappe tra i quali vanno segnalati Vincenzo Albanese, Valerio Conti, Simone Petilli, Davide Gabburo, Alexis Guerin, Walter Calzoni, Simon Pellaud, Tsgabu Grmay e Antonio Nibali.
La maglia giallo-rossa sarà indossata dal leader della classifica generaleQuella ciclamino è dedicata alla classifica a puntiIl colore bianco, come di consuetudine, sarà indossato dal miglior giovaneLa maglia dal caratteristico color pistacchio è per la classifica dei GPMLa maglia giallo-rossa sarà indossata dal leader della classifica generaleQuella ciclamino è dedicata alla classifica a puntiIl colore bianco, come di consuetudine, sarà indossato dal miglior giovaneLa maglia dal caratteristico color pistacchio è per la classifica dei GPM
Tessuti SITIP
Così come è stato per lo scorso anno, le maglie dei leader di classifica del Giro di Sicilia Crédit Agricole sono disegnate e prodotte dal brand spagnolo Gobik mediante l’impiego di tessuti riciclati prodotti dalla italiana SITIP. Nello specifico, la maglia Giallo Rossa, indossata dal leader della classifica generale, è sponsorizzata dalla Regione Siciliana. Quella Ciclamino, sulle spalle del leader della classifica a punti, e “nominata” da Agenzia ICE con il brand Madeinitaly.gov.it La maglia Verde Pistacchio, riservata al miglior scalatore della corsa, è abbinata ad Enel Green Power, mentre quella Bianca che gratifica il leader della speciale classifica dei giovani (gli atleti nati dopo il 1° gennaio 1998) è sponsorizzata da Crédit Agricole.
Questo, invece, è il trofeo che andrà al vincitore del Giro di SiciliaQuesto, invece, è il trofeo che andrà al vincitore del Giro di Sicilia
«Il rapporto con la Regione Siciliana – ha affermato Paolo Bellino, Amministratore Delegato di Rcs Sport – è oramai a dir poco consolidato, e lo dimostrano proprio Il Giro di Siciliae le altre iniziative organizzate di recente tra cui la Grande Partenza del Giro d’Italia del 2020 e la Palermo Sport Tourism Arena, manifestazione quest’ultima che ha avuto un grandissimo successo raccogliendo oltre 50.000 presenze al Foro Italico di Palermo nell’arco di appena tre giorni.
«Questi eventi hanno una ricaduta molto importante sul territorio, sia dal punto di vista turistico che dal punto di vista del ritorno d’immagine, in quanto questa bellissima regione, una terra straordinaria ricca di tradizione, storia e cultura, sarà visibile in tutto il mondo. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa un volano per l’economia stessa del territorio che le ospita».
Dallo spirito anticonformista di Gobik unito all’aurea del gravel, nasce il kit Movistar Team Gravel Squad. Il blu iconico della squadra si fonde con le tonalità della terra. Un design che rende onore allo spirito avventuroso e alla dedizione del ciclista gravel. A vestirlo saranno Iván García Cortina, Ana Dillana, Hayley Simmonds e Alejandro Valverde, nei principali eventi gravel del calendario internazionale.
Gobik ha unito lo stile minimalista ad una linea dedicata al gravelUna collezione unica che comprende calzini, maglia, gilet e pantalonciniGobik ha unito lo stile minimalista ad una linea dedicata al gravelUna collezione unica che comprende calzini, maglia, gilet e pantaloncini
Spirito avventuroso
E’ nato il Movistar Team Gravel Squad, un nuovo progetto in cui “il Bala” tornerà ad attaccare il numero sulla schiena. Gobik ha portato innovazione, sviluppo e design all’avanguardia in questo entusiasmante progetto.
La collezione per il Movistar Team Gravel Squad è composta da capi tecnici che rappresentano le performance e le caratteristiche tecniche appositamente studiate per la disciplina dal maglificio spagnolo. A partire dai pantaloncini Gritt e dalla maglia CX PRO 2.0, capi che hanno tutto ciò che serve per i percorsi di lunga distanza,combinando comfort e prestazioni professionali. La collezione comprende anche la maglia Volt, per le discipline off-road, il gilet e i calzini.
La maglia combina quattro tessuti diversi per ottenere un capo tecnico e molto efficaceTessuto monoelastico, leggero e ultraresistentePannello frontale con protezione dal vento e tessuto testurizzato che favorisce la dispersione dell’ariaLa maglia combina quattro tessuti diversi per ottenere un capo tecnico e molto efficaceTessuto monoelastico, leggero e ultraresistentePannello frontale con protezione dal vento e tessuto testurizzato che favorisce la dispersione dell’aria
Le maglie
Un vero e proprio punto di riferimento nella gamma Gobik. La maglia a manica corta CX Pro 2.0 vanta una vestibilità snella che offre un buon equilibrio tra prestazioni e comfort. Questa versione 2.0 incorpora miglioramenti strutturali per un’aerodinamica avanzata e un look più sottile. Per migliorare le prestazioni aerodinamiche, la struttura è stata ridisegnata per dirigere il flusso d’aria verso la parte bassa della schiena. Il look è elegante e minimalista. Disponibile in sette taglie da 2XS a 2XL, ha un prezzo consultabile sul sito di 78 euro.
Stile più rilassato per la t-shirt Volt. Per l’uso in discipline off-road, con un alto livello di traspirabilità, che garantisce un elevato comfort sui lunghi percorsi. Tipo Cargo, con un ampio spazio di stivaggio e un sistema di fissaggio supplementare con una cinghia interna regolabile. Il prezzo consultabile sul sito è di 80 euro.
Infine il Gilet Plus 2.0, ultraleggero, aerodinamico e antivento. Completamente ripiegabile nella propria tasca laterale in rete. Ideale per la mezza stagione e giornate ventose. Protezione per le prime ore fredde del mattino o per la discesa da un passo di montagna. Un complemento perfetto per aumentare la gamma termica. Il prezzo consultabile sul sito è di 65 euro.
Sono presenti due tasche davanti e due dietroUna fascia elastica situata nella zona dell’arco plantare fornisce un extra di comfortSono presenti due tasche davanti e due dietroUna fascia elastica situata nella zona dell’arco plantare fornisce un extra di comfort
I pantaloncini
A completare la nuova collezione Movistar Team Gravel Squad 23, ci sono i pantaloncini Gritt. Stile cargo, con ampio spazio di stivaggio grazie alle tasche laterali e posteriori. Per l’uso in discipline off-road come mountain bike, gravel, all-mountain, enduro, ebike e freeride. Sono ideali per lunghe pedalate senza assistenza. In queste sfide infatti, si ha bisogno di un grande comfort per le molte ore in sella e soprattutto senza avere posti per rifornirsi. Questo modello consentirà di avere molto spazio in più per trasportare i gli effetti personali e i rifornimenti in tutta sicurezza.
Il fondello scelto è il K10, una delle migliori opzioni per le corse a lunga distanza, con due schiume a densità diversa con memoria elastica. Il canale centrale migliora il flusso sanguigno e riduce la pressione, mentre il tessuto EIT con filati di carbonio previene la crescita batterica e gestisce l’umidità in modo ottimale. Le gambe sono rifinite con un morbido nastro di poliammide con finitura a taglio laser. Vengono utilizzati inserti verticali minimalisti, che assicurano una vestibilità aderente alle cosce senza pressioni o fastidi. Le taglie selezionabili sono sette, da 2XS a 2XL. Il prezzo consultabile sul sito è di 115 euro.
Chiudono la collezione i calzini Vortex, aerodinamici e leggeri, disponibili in due taglie S-M o L-XL ad un prezzo di 30 euro.
Purezza, minimalismo e motivi monocromatici sono le caratteristiche che identificano la nuova collezione. Gobik presenta la sua principale linea estiva chiamata UNITY, una nuova proposta di stili per sottolineare le caratteristiche identificative ed essenziali che hanno guidato il brand fino ad d’oggi. Ben 130 capi e accessori che spaziano tra maglie, pantaloncini, calzini, berretti, canottiere, gilet, top, guanti corti e persino nastri manubrio.
Equilibrio tra prestazioni e comfort per la maglia unisex CX PRO 2.0 SpectraUna collezione che utilizza per il 60% materiali riciclatiEquilibrio tra prestazioni e comfort per la maglia unisex CX PRO 2.0 SpectraUna collezione che utilizza per il 60% materiali riciclati
L’essenza di Gobik
Vi abbiamo presentato la collezione DYE, caratterizzata da design e colori audaci che aprivano una strada nuova, stimolante e inusuale per Gobik. Nella UNITY viene recuperata parte dell’essenza aziendale, grazie a capi monocromatici e tocchi geometrici aggiornati, che esplorano colori di tendenza.
UNITY presenta caratteristiche come i motivi geometrici, le tasche colorate e alcuni colori primari. Una selezione di capi che va da design più solidi e mono colore, ad altri basati su tonalitià di tendenza, come Seamint, Spectra, Rapture Rose ed Emerald. Una vasta scelta in grado di adattarsi ad ogni stile e design preferito.
Nuova struttura più aerodinamica, snella e minimalista per la MykonosIl pantaloncino Matt è sviluppato con lycra bielastica compressivaNuova struttura più aerodinamica, snella e minimalista per la MykonosIl pantaloncino Matt è sviluppato con lycra bielastica compressiva
Fulcro dell’estate
La collezione UNITY si fa protagonista del movimento R2C (Ride 2 cut), che rende visibile l’impegno di Gobik nel rispetto di ciò che ci circonda. Sia a livello sociale che ambientale, questo perché comprende capi confezionati con almeno il 60% di materiali riciclati. Una visione importante che rende il marchio spagnolo protagonista in tema di ecosostenibilità.
«UNITY è il minimo imprescindibile – spiega Ángel Lencina, Product Development Manager di Gobik – diventerà il fulcro della stagione, grazie ai capi e ai design essenziali della nostra marca. È una capsula che ci consente di parlare delle nostre origini, per la quale prestiamo la massima attenzione ai dettagli e al tatto dei tessuti».
L’Hakuba dispone di un tessuto a rete e taglio ultra aderenteI colori pastello e il design minimalista sono i tratti distintivi di questa lineaQuesta collezione incarna l’essenza delle origini di GobikI colori pastello e il design minimalista sono i tratti distintivi di questa lineaQuesta collezione incarna l’essenza delle origini di GobikL’Hakuba dispone di un tessuto a rete e taglio ultra aderente
Le novità
Tra le novità e i nuovi sviluppi tecnici, Gobik fa risaltare i suoi nuovi pantaloncini Matt, che presentano un aspetto opaco e una fascia siliconata. Disponibili in due nuovi colori, sia da uomo sia da donna, e persino con due lunghezze diverse nella versione da uomo.
Prosegue l’evoluzione dei capi femminili, pertanto la collezione UNITY comprende i pantaloncini Ultralite e Revolution da donna, entrambi dotati di gambali più corti e un taglio adattato all’anatomia femminile. Fra altri dettagli, da notare la bretella dei pantaloncini Ultralite, che si incrocia per dare maggiori comodità e stabilità.
Arricchisce il catalogo anche la maglietta Cell Skin, ora senza maniche e di colore bianco, con in alternativa il modello nero disponibile solo con maniche.
Per l’offroad e il gravel rimangono le novità presentate nella capsula DYE, che incorporano i pantaloni Commuter da donna e l’ampliamento dei registri della maglietta Terrain, in quattro colori da donna e da uomo, sia a manica lunga che a manica corta.
E' la maglia che ha vinto il nostro contest su Facebook. E' quella della Eolo-Kometa, realizzata dalla spagnola Gobik. La sua storia. E l'identità del team
“Ride to cut”: è questo l’efficace slogan che sintetizza l’impegno a tutto tondo del brand spagnolo Gobik nei confronti dell’ambiente. A proposito, lo staff della comunicazione di Gobik ha ideato un logo identificativo, visibile su quasi tutti i capi della prossima collezione estiva.
Ma non solo attenzione e salvaguardia dell’ambiente. Con il motto “Ride to cut”, Gobik ha difatti voluto dare un nome ad un movimento che spazia in diverse direzioni. Non solamente l’ambiente, ma anche il prodotto e le aree, sia sociali che lavorative, strettamente legate all’attività dell’azienda.
Gobik ha modificato i packaging per essere riciclabili e non pesare sull’ambienteGobik ha modificato i packaging per essere riciclabili e non pesare sull’ambiente
«L’essenza di questo nostro profondo impegno consiste nel dare valore a qualcosa che già da anni pratichiamo e che non avevamo comunicato in modo formale – ha dichiarato Alberto García, CEO e cofondatore di Gobik – e proprio attraverso questa comunicazione oggi vogliamo sensibilizzare la società su queste importanti e delicate tematiche».
«Questa rivoluzione, che nasce dall’interno di Gobik – ha replicato José Ramón Ortín, CEO e cofondatore di Gobik – vuole trasmettere in modo inequivocabile il concetto che il nostro marchio s’impegna sia nei confronti della società, sia nei confronti dell’ambiente, in un momento in cui tutti noi stiamo acquisendo sempre maggior consapevolezza in merito a queste sensibili tematiche».
Ride to cut vuole sensibilizzare le persone ed i consumatori sul tema della sostenibilità ambientaleRide to cut vuole sensibilizzare le persone ed i consumatori sul tema della sostenibilità ambientale
Una missione a 360 gradi
Nell’ottica dell’imminente lancio della prossima collezione estiva Warm23, Gobik ha esteso le premesse di “Ride to cut” a quasi tutto il catalogo. Dando così vita ad un’ampia proposta di capi confezionati con almeno il 60% di materiali riciclati. Proprio in virtù di questo traguardo, tutti i capi “coinvolti” avranno un piccolo logo che ne identificherà l’origine, a partire da questi materiali riciclati, unitamente ad una piccola scritta che esprimerà l’impegno del brand trasferendolo direttamente sul capo.
Inoltre, anche la riduzione dell’etichettatura sarà altrettanto evidente. Sarà presente un unico “label” per capo, sul quale si riporteranno tutte le informazioni necessarie, e un codice QR che rimanderà alla pagina web di Gobik. Da aggiungere, e mettere in evidenza, anche il packaging: che sarà coerente con il messaggio, preferendo buste e carta di origine riciclata e riciclabile…
Nel 2023 sono Gobik le maglie del Team Movistar, sia maschile che femminile: qui Van Vleuten e MasNel 2023 sono Gobik le maglie del Team Movistar, sia maschile che femminile: qui Van Vleuten e Mas
Il tema “Ride 2 cut” di Gobik ambisce ad espandersi realmente a 360 gradi, e pertanto non si limiterà solo ed esclusivamente al tema dell’abbigliamento. Proseguirà pertanto il percorso intrapreso, con azioni già avviate da tempo, per le omologazioni Standard 100 by OEKO-TEX per assicurare che fili, tessuti o materiali espansi non contengano alcun elemento nocivo per la salute. E proseguendo in questa direzione, va fatto notare che Gobik ha sempre dato e continuerà a dare precedenza a fornitori vicini che riducono l’impatto che comporta la logistica della fornitura, introducendo in modo parallelo il sistema “bluesing” che mette la sicurezza delle persone, e la riduzione dell’impatto ambientale, al centro delle priorità. In questo senso Gobik concentra la sua attività a Yecla, il suo luogo d’origine, all’interno di una sede il cui funzionamento si basa sull’autoconsumo grazie ad una generosa dotazione di pannelli solari.