Gobik per Eolo-Kometa, la regina del nostro contest

18.03.2021
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Un plebiscito di voti su Facebook a favore della maglia di Eolo-Kometa e di colpo la divisa del team di Basso e Contador si è ritrovata sul gradino più alto del podio. Il concorso era nato per far vedere i bellissimi disegni di Jeroen Annaert e in breve si è trasformato in un fiume di commenti. Perciò, essendo di parola, ecco la storia della maglia vincitrice, disegnata e realizzata dalla spagnola Gobik con il contributo decisivo di tutti gli sponsor coinvolti. A farci da guida in questo progetto azzurro, con tratti di rosso, verde e bianco è Gino Donà, madrileno di padre ligure che nell’azienda spagnola è responsabile dell’area commerciale.

Ecco il bozzetto realizzato da Jeroen Annaert, vincitore del nostro concorso
Ecco il bozzetto realizzato da Jeroen Annaert, vincitore del nostro concorso
Una maglia spagnola su un team italiano…

Il nostro rapporto con la Fundacion Contador, quindi con Alberto e suo fratello Fran, e con Ivan Basso è molto stretto. Si può parlare di vera amicizia, per cui c’è voluto poco per trovare un’identità forte. L’anno scorso, quando la squadra era Kometa, avevamo lavorato per un look che garantisse la miglior visibilità, ma in genere la nostra filosofia è produrre divise belle, visibili ed eleganti, anche seguendo le tendenze della moda.

La maglia di Eolo è insolitamente pulita.

C’è stata da subito grande affinità. Quando si devono mettere d’accordo più marchi, è importante che tutti concedano qualcosa per conciliare i vari loghi. Vedere che la nostra maglia ha vinto il vostro contest con tanto vantaggio su Bora e Trek è emozionante e gratificante.

Anche il colore della bici Aurum è coordinato con la maglia
Anche il colore della bici Aurum è coordinato con la maglia
Domina l’azzurro.

Un colore legato più a Eolo che a Kometa. L’idea ora è di mantenere la linea senza grossi cambiamenti. L’azzurro, il bianco, il rosso e il verde per una squadra che si è rinforzata con tanti corridori italiani sono la scelta più giusta. Ma non è mai facile, perché fino all’ultimo i team lottano per inserire nuovi sponsor e questa è la sfida più forte. Insieme a quella di coordinare tutto.

Coordinare cosa?

Non ci sono solo le maglie. Vanno abbinate alle ammiraglie, al pullman e a tutto ciò che è grafico, per creare l’identità della squadra, anche facendo leva sulla visibilità di due testimonial come Alberto e Ivan.

La linea Gobik va coordinata con le auto, il bus e le ammiraglie
La linea Gobik va estesa alle auto, al bus e alle ammiraglie
La maglia deve essere visibile.

Ti devi vedere dall’alto, per quando ti riprende l’elicottero, dalla moto, sull’arrivo e sul podio. E’ importante avere un colore riconoscibile da lontano e per questo è necessario capire come si muovono le altre squadre. Che brutto quando ci sono più squadre con lo stesso colore. Poi bisogna sapere che dall’elicottero non riuscirai a leggere il logo, ma deve in qualche modo diventare riconoscibile per la sua forma. Mentre deve essere perfettamente leggibile nell’inquadratura frontale, al traguardo e sul podio. Per cui una delle nostre attenzioni è dare delle raccomandazioni sulla misura dei loghi sulla maglia.

Gobik lo sa bene: la maglia deve esser visibile da ogni inquadratura
La maglia deve esser visibile da ogni inquadratura
Hai parlato dell’idea di mantenere la linea.

Se continueremo a lavorare insieme anche nei prossimi anni, lo sviluppo della grafica del team deve essere coerente alle idee da cui è nato. Ridisegnare ogni anno tutto quanto disperde l’identità della stessa squadra.