Alimentazione in gara, un tema molto complesso

10.05.2021
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L’alimentazione durante una tappa del Giro è un aspetto delicato, che può influire fortemente sul rendimento del corridore, praticamente costretto a seguire una precisa tabella oraria, per far sì che il serbatoio di energie non vada mai in rosso… Con la nutrizionista Erica Lombardi proviamo a studiare come è strutturata l’alimentazione dei “girini” sin dal mattino.

«Gli studi di fisiologia hanno stabilito da tempo un timing di riferimento che prevede la colazione 3 ore rima della partenza, anche se poi i tempi di digestione sono qualcosa di profondamente individuale. Nel ciclismo però può capitare, considerando gli spostamenti dall’hotel alla sede del via, che i tempi si allunghino, quindi si inserisce un altro minipasto».

Com’è strutturata la colazione?

Normalmente si prevede una colazione dolce e a distanza di un’ora riso o pasta, ma ultimamente si tende a unificare i due pasti facendo una colazione rinforzata, inoltre l’utilizzo della pasta va scemando proprio perché il riso viene ritenuto più abbinabile per gusto alla colazione dolce.

Prima della partenza i corridori sono soliti assumere qualcosa?

Dipende dai loro compiti: se saranno impegnati sin dall’inizio, ad esempio andando in fuga, avranno bisogno di un’integrazione di zuccheri, altrimenti vengono date proteine. Vanno privilegiati alimenti naturali: panini, banane, cercando sempre di variare, anche in corsa.

Alimentazione 2021
I ciclisti in una tappa mangiano spesso, il quando è determinato da come va la gara
Alimentazione 2021
I ciclisti in una tappa mangiano spesso, ma il quando è determinato da come va la gara
Durante la tappa com’è articolata l’alimentazione?

Si tende a rispettare un timing di cibi solidi ogni 30’ e liquidi ogni 15’, sempre in piccole quantità. Gli studi hanno dimostrato che l’assimilazione è fino a 120 grammi di carboidrati l’ora, considerate che un panino in media è di 25 grammi, quindi rientriamo abbondantemente. Il resto viene assunto tramite gel o maltodestrine in borraccia, ma il problema è che non sempre si può stabilire quando e dove mangiare, è l’evoluzione della corsa che lo prevede…

Dopo la tappa?

E’ una fase delicata, quella del recupero glicogeno recettivo. Inizialmente si reintegra con bevande zuccherine, anche sciroppi di frutta piuttosto che reintegratori, ma questo dipende anche dagli accordi di sponsorizzazione che ogni squadra ha. Poi si passa a 20 grammi di proteine in polvere che aiutano l’assorbimento dei carboidrati. Successivamente si passa alla Food room.

Che cos’è?

E’ un passaggio tra la gara e la cena per restituire quel che si è perso: sono piccoli pasti a base di carboidrati (riso, patate) e di proteine (prosciutto, yogurt). Un aspetto importante nella cena è l’assunzione di verdure il meno possibile fibrose, che potrebbero provocare problemi gastrointestinali anche in base al clima o allo stesso stress imposto dall’evoluzione della corsa.

Nizzolo Dorelan

Nizzolo: «Lo sprint comincia 30 chilometri prima»

09.05.2021
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Prima tappa in linea del Giro, nei pronostici la prima volata che metterà a confronto le frecce della corsa rosa. Quando inizia quel che Bruno Raschi chiamava “il lungo prologo di una coltellata”? Il lavoro delle squadre è lungo e intenso, come spiega uno che gli sprint li conosce da vicino, il campione europeo Giacomo Nizzolo: «Se hai ambizioni non puoi aspettare, già a 30 chilometri dalla conclusione devi essere ben attento e posizionarti nelle parti avanzate del gruppo».

La preparazione della volata è già iniziata?

Diciamo che sono le fasi preliminari, nelle quali devi evitare problemi e soprattutto devi essere vigile nel controllo della corsa senza spendere troppo e prendere vento, quindi bisogna rimanere coperti, mai in prima fila. Sfruttando magari anche il lavoro delle squadre avversarie.

La volata vera e propria quando inizia?

Normalmente il treno va a formarsi intorno ai 3 chilometri dal traguardo, ma molto dipende dalla conformazione stradale della fase conclusiva della tappa. Si segue un piano ideale stabilito in precedenza, ma bisogna essere attenti anche a quel che succede intorno e pronti a cambiare strategia, è fondamentale comunicare tanto.

Nizzolo 2021
Giacomo Nizzolo cerca al Giro la sua prima vittoria, dopo una primavera positiva
Nizzolo 2021
Giacomo Nizzolo cerca al Giro la sua prima vittoria, dopo una primavera positiva
Le strade vengono studiate prima, su carta?

Una volta si faceva così, adesso ne parliamo in squadra prima della partenza sfruttando le App che ci sono a disposizione e che ti permettono di visualizzare direttamente la sede stradale. A quel punto ognuno ha ben chiaro quel che deve fare, quando deve intervenire e quando potrà concludere il proprio lavoro fino al momento finale.

Per te questo è l’ottavo Giro d’Italia: come ci arrivi?

Con una condizione quantomeno discreta, mi sento libero da pressioni, ho fatto una buona primavera e una Campagna del Nord che mi ha dato riscontri positivi, non solo per la piazza d’onore alla Gand-Wevelgem. Mentalmente sono carico e questo è importante.

Qual è l’edizione che ricordi con più piacere?

Sicuramente la prima, perché era tutto nuovo per me, era il 2012 e portarlo a termine fu una soddisfazione enorme. Sono arrivato al traguardo finale 5 volte, ma voglio cancellare i due ultimi ritiri, nel 2017 e 2019. Inoltre non ho ancora potuto gustare la soddisfazione di vincere una tappa, farlo con la maglia di Campione d’Europa sarebbe bellissimo e tapperebbe questo piccolo buco…

Affini Dorelan 2021

Affini: «Quante emozioni nella prima giornata»

08.05.2021
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L’approssimarsi di un grande Giro è un caleidoscopio di sensazioni che si moltiplicano man mano che si avvicina il momento del primo colpo di pedale. Sensazioni amplificate quando il primo atto è un cronoprologo, come nella maggioranza dei casi e come avviene anche quest’anno al Giro d’Italia, nella sede imponente di Torino.

Quando si parla di cronometro, in Italia fra i nomi dei maggiori specialisti emerge quello di Edoardo Affini (Jumbo Visma) anche se la sua esperienza al Giro è relativa: «Ho partecipato solo lo scorso anno, ma è un’emozione enorme, soprattutto per un italiano al Giro sapendo di poterti giocare qualcosa d’importante. Un pensierino alla maglia rosa è naturale farlo, anche se poi tra il dire e il fare…».

Di solito che sapore ha una prima giornata di un viaggio lungo tre settimane?

Senti che stai per affrontare qualcosa d’importante, lungo, pieno di avventure che potranno essere belle come spiacevoli, c’è l’incertezza del futuro. Un viaggio affrontato in una carovana ampia e ricca di colori, persone, ma soprattutto tante speranze e ambizioni, penso che sia così per tutti.

Inoltre la prima giornata è l’unica teoricamente nella quale tutti partono davvero alla pari e la maglia può andare a chiunque…

E’ vero, anche se naturalmente già alla vigilia ci sono gerarchie abbastanza prestabilite. La grande giornata può però esserci per ognuno. La prima giornata dà poi anche un senso di liberazione, dopo tanti ritiri, allenamenti, sacrifici. E’ ora di mettere in pratica quello che hai fatto, senti dentro di te molto nervosismo, ma io dico sempre che è un nervosismo buono…

Affini crono 2021
Edoardo Affini è al suo secondo Giro d’Italia: nel 2020 si è ritirato prima dell’ottava tappa
Edoardo Affini è al suo secondo Giro d’Italia
Che cosa cambia rispetto a una qualsiasi corsa a tappe?

Tantissimo, innanzitutto perché sai che non stai affrontando la “corsa del campanile” ma un evento di primaria importanza, che non riguarda solo chi ama il ciclismo. Io non sono ancora arrivato alla fine di un grande giro, troppo poche le mie esperienze in tal senso, ma tutti mi hanno detto che in tre settimane ci sono giornate buone e meno buone, bisogna saperle miscelare nella maniera giusta.

In un viaggio così lungo quanto contano i rapporti umani?

Se non c’è una buona atmosfera in squadra è difficile raddrizzare il timone quando le cose vanno male. Riuscire a vivere in un ambiente sereno nell’arco di tutte e tre le settimane è un aspetto fondamentale per ottenere risultati.

Si parte con un prologo di 9 chilometri, è più vicino a quelli classici di semplice introduzione o una cronometro vera e propria?

Diciamo che siamo un po’ a metà, perché comunque devi affrontarlo a tutta, partire forte e aumentare man mano finché non è finito. Molto dipenderà dal vento, sapersi gestire se sarà frontale all’inizio o alla fine e poi sarà importante partire già abbastanza riscaldati, proprio per sparare tutto sin dall’avvio.

Assistenza tecnica Shimano

Dopo Giro e Vuelta Shimano si prende il Tour!

20.01.2021
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Prima il Giro d’Italia, e poi La Vuelta. Ma Shimano non si è fermata e per i propri (primi) cento anni di attività si è regalata anche il Tour de France! Si, avete capito bene. Quest’anno tutti e tre i grandi Gir potranno contare sul servizio ufficiale di assistenza tecnica fornito con grande competenza dall’azienda nipponica di cui vi abbiamo già parlato. Senza dimenticare che è “Made by Shimano” anche il supporto neutrale al Campionato del mondo.

Un accordo per le corse A.S.O

Forti di una partnership storica con La Vuelta, Shimano e Amaury Sport Organization (A.S.O), la società parigina che organizza il Tour de France, la corsa a tappe spagnola e moltissime altre Classiche come Roubaix, Liegi e Freccia Vallone, hanno esteso la propria collaborazione includendo dal 2021 tutte le gare organizzate, sia femminili che maschili.
Per celebrare degnamente il centenario dalla nascita, Shimano sarà dunque super presente sul campo e potrà sfruttare i suoi venti anni di “know-how” ed esperienza come servizio di assistenza neutrale ai ciclisti: e questo, va ricordato, indipendentemente dalla marca di trasmissione che montano sulla propria bicicletta.

Logo Tour de France
Quest’anno il Tour de France celebrerà l’edizione numero 108
Logo Tour de France
Quest’anno il Tour de France celebrerà l’edizione numero 108

Il ruolo e l’ispirazione Shimano

«Nel centesimo anno di vita dell’azienda – ha dichiarato Taizo Shimano, Vice Presidente Esecutivo del colosso giapponese – siamo molto entusiasti di iniziare un nuovo capitolo nella nostra storia sportiva. Siamo difatti estremamente orgogliosi di questa partnership per assistere gli eventi dell’A.S.O con un servizio di supporto neutrale. Ciò significa che forniremo un supporto di prima classe ai ciclisti impegnati negli eventi stessi per riportarli su strada e di nuovo in gara. Il ruolo di Shimano è quello di ispirare le persone per il tramite dei propri prodotti, e il servizio di supporto neutrale nelle gare di ciclismo più impegnative e prestigiose ci consente di dimostrarlo».

Gli uomini dell'Assistenza Shimano a lavoro
Gli uomini dell’Assistenza meccanica a lavoro
Gli uomini dell'Assistenza Shimano a lavoro
Gli uomini dell’Assistenza meccanica a lavoro

Si parte con la Parigi-Nizza

«Siamo incredibilmente lieti di aver esteso la nostra partnership con una realtà innovativa e leader come Shimano – ha dichiarato Yann Le Moënner, Amministratore delegato di Amaury Sport Organization – e dunque poter collaborare in tutti i nostri eventi di ciclismo professionistico e amatoriale con un’azienda pioniera nel mondo del ciclismo. Questo step testimonia il nostro impegno nell’offrire un eccellente supporto agli atleti, così come a tutti i ciclisti coinvolti nei nostri eventi. L’innovazione, e il costante livello di eccellenza fornito dal marchio nei suoi 100 anni di esistenza, rendono Shimano un attore cruciale nel ciclismo mondiale e un marchio a cui siamo davvero orgogliosi di essere associati».

Marco Cittadini, Marketing Officer di Shimano Italy
Marco Cittadini, Marketing Officer di Shimano Italy
Marco Cittadini, Marketing Officer di Shimano Italy
Marco Cittadini, Marketing Officer di Shimano Italy

Il primo impegno ufficiale di del marchio giapponese al servizio di A.S.O in questa stagione di gare è fissato per domenica 7 marzo a Saint-Cyr-l’École, in Francia, per l’avvio della prima tappa della tanto attesa Parigi-Nizza!

shimano.com

Dorelan sede

Dorelan, l’obiettivo è il benessere delle persone

19.01.2021
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L’azienda forlivese, leader nel settore del bedding, è specializzata da oltre 50 anni nella produzione 100% italiana di esclusive collezioni di materassi, letti, sommier, reti, guanciali e complementi d’arredo per la camera da letto. Ogni prodotto è ideato per garantire il massimo del comfort e del benessere del sonno per tutta la famiglia. Dorelan è un’azienda che ha davvero molto a cuore il tema della sostenibilità.

Ripartire con responsabilità

“La responsabilità sociale d’impresa per una ripartenza consapevole e sostenibile”. Questo è l’attualissimo titolo del prossimo webinar organizzato da Dorelan, in programma per giovedì 21 gennaio prossimo alle ore 17. Per maggiori informazioni sul panel di invitati e relatori al webinar Dorelan, e ovviamente per parteciparvi, è necessario iscriversi qui: https://www.dorelan.it/it/mondo-dorelan/responsabilita-sociale-impresa

Webinair Dorelan
I relatori del webinar sulla responsabilità sociale d’impresa
Webinair Dorelan
I relatori del webinar sulla responsabilità sociale d’impresa

Acceleratore di benessere

La CSR (Corporate Social Responsibility) è entrata formalmente nell’agenda dell’Unione Europea a partire dal Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, e nel 2001 è stata letteralmente definita come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate”.

Obiettivo di Dorelan è il benessere delle persone, ed è proprio a partire da questo obiettivo che l’azienda stessa ha deciso di istituire un programma di responsabilità sociale d’impresa partendo dal benessere dei propri dipendenti, occupandosi poi del benessere del territorio sul quale opera con l’obiettivo ambizioso di lungo termine di far star bene un pubblico sempre più ampio.

Dorelan ReActive
I vantaggi del materasso Dorelan ReActive
Dorelan ReActive
I vantaggi del materasso Dorelan ReActive

Il progetto I’M a DREAMER

Per Dorelan responsabilità significa impegno per l’ambiente, rispetto per il sociale e crescita del territorio. E proprio il progetto di I’M a DREAMER ha rappresentato il punto di partenza di questo cambiamento di pensiero. In un momento storico difficile che però fa capire quanto le azioni del singolo possano influenzare lo stato del benessere della società in cui viviamo. E per raggiungere questi obiettivi sono fondamentali le relazioni continue con i diversi interlocutori del territorio, e non solo tramite confronti, dibattiti e scambi di esperienze. Questo webinar è un esempio concreto di questo nuovo modo di pensare, di muoversi e di cercare di progredire nella società in cui viviamo.

dorelanreactive.com

Dorelan

L’importanza del sonno? Ce la spiega Dorelan

26.11.2020
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Non si finisce mai di scoprire e migliorare. Anche nel sonno. E’ questa la “mission” di Dorelan, marchio leader nel mondo dei materassi e dei prodotti per dormire. Da qualche anno il brand romagnolo si è concentrato molto anche nello sport, come ci spiega il partnership manager Ruben Tullio.

Buongiorno Ruben, come arriva Dorelan al ciclismo?

Siamo partiti da evidenze scientifiche sul ruolo del sonno nella vita di tutti i giorni. Abbiamo traslato queste evidenze nel mondo sportivo e colmato una lacuna nella letteratura scientifica. Però, la prima volta che ci siamo approcciati al mondo professionistico è stato nella pallavolo, serie A1, il Volley Monza, sia maschile che femminile. Abbiamo notato che il livello di cortisolo era migliore, così come la prevenzione dagli infortuni e le reazioni nel gioco. Quindi perché non estendere questo “esperimento” anche in altri sport meno “situazionali” e più di endurance?

Dorelan
La linea ReActive
Dorelan
La linea ReActive
E siete così arrivati al ciclismo, dove il gesto è molto più costante…

Il caso volle che il responsabile di Dorelan, Giulio Modanesi, si trovò a cena con il manager della Trek-Segafredo, Luca Guercilena, il quale non solo ascoltò Modanesi, ma rilanciò anche dicendo che i corridori passano la maggior parte dell’anno su letti diversi, tra ritiri, gare, trasferte… Da qui nacque l’idea non solo di avere un materasso specifico, ma anche di un secondo prodotto. Il topper.

Di cosa si tratta?

Il topper da viaggio è un former alto 3,5 centimetri fatto su misura in base a peso altezza e indice di massa corporea e ricalca la parte finale del materasso ReActive® che i corridori usano abitualmente. Il cervello riconosce il contatto e questo facilità il sonno. I punti di pressione sono gli stessi e si riducono le infiammazioni.

E il materasso che caratteristiche ha?

E’ un dual tecnology. La parte “bassa”, il box, è a molle. Quella superiore in memory foam con le stesse caratteristiche che poi riportiamo sul former da viaggio.

Durante un grande Giro come vi organizzate?

Un nostro addetto con un camioncino segue la squadra. Ogni giorno riprende i materassi dall’hotel in cui pernotta il team e li porta a quello successivo. I materassi sono anche per lo staff, non solo per i corridori. E’ davvero importante riposare sullo stesso materasso. Degli studi effettuati su dei triatleti in ritiro, hanno rivelato che servono dai 10 ai 15 giorni affinché il corpo si adatti e si ottenga la stessa qualità del sonno.

Quanto costano i materiali che ci hai nominato?

Il materasso ReActive® singolo 1.150 euro, quello matrimoniale 2.300 e il kit viaggio (former, cuscino e borsa da trasporto) 500 euro. Questo kit si usa molto nelle trasferte europee, nei ritiri.

Che reazione hanno avuto i corridori?

Beh, vi racconto questa. Una notte per vari motivi, non siamo riusciti a portare i materassi a destinazione. Guercilena per non condizionarli non disse niente. La mattina dopo a colazione si lamentavano tutti che non avevano dormito come sempre.

Dorelan
Nibali in partenza prima di un grande Giro con topper e cuscino Dorelan
Dorelan
Nibali in partenza prima di un grande Giro con topper e cuscino Dorelan
Insomma una sorta di effetto “principessa sul pisello”!

Eh sì! Non lo sapevano. Alcuni atleti lo hanno poi comprato anche per casa. I ragazzi percepiscono che dietro c’è qualità. Qualità dettata da studi scientifici, che hanno trovato riscontro in pubblicazioni ufficiali. Noi abbiamo seguito la Trek-Segafredo nei ritiri prestagionali. Lo abbiamo fatto per informarli, per ascoltarli. Gli diciamo che è importante rispettare una determinata routine prima di andare a dormire: rispettare gli orari, la durata del sonno, evitare il cellulare prima di addormentarsi… Dettagli importanti, che diventano fondamentali in gara.

Perché niente cellulare?

Diversi studi condotti sugli atleti dell’Nba hanno rivelato che aumentava la latenza da sonno. Gli atleti impiegavano più tempo ad addormentarsi. Basta poco per perdere 30-40 minuti a notte e le luci blu attivano il cervello.

Nibali non è solo un campione in bici, ma anche di sonno. Si dice che almeno da giovane dormiva ovunque…

Vero! Vincenzo ci è venuto a trovare in azienda e ci ha spiegato quanto sia importante il riposo. Ci ha spiegato che la preparazione è impostata in base ai momenti di recupero. Che se si può evitare una gara, una lunga trasferta, un impegno extra-ciclistico lo fa volentieri. Meno stress. Tanto più ora che non è più un ragazzino.