Alé maglia Campione Europeo

Alé con la UEC: accordo rinnovato fino al 2024

25.05.2021
3 min
Salva

Il brand Alé, una delle realtà di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda la produzione di abbigliamento tecnico per il ciclismo, ha recentemente rinnovato ed esteso fino al 2024 la propria partnership operativa con l’Unione Europea di Ciclismo (UEC), la più importante ed ovviamente prestigiosa tra le cinque confederazioni facenti parte dell’Union Cycliste Internationale (UCI) e deputata all’organizzazione dei campionati europei di ciclismo nelle differenti discipline: strada, Mtb, pista, Bmx, ciclocross e ciclismo indoor.

I prossimi Campionati a Trento

Proseguendo gli accordi in essere, e come già avvenuto negli anni passati, Alé continuerà a ricoprire il ruolo di partner ufficiale dell’ente europeo continuando letteralmente a “vestire” con le proprie maglie tutti i campioni che saliranno sul podio dei prossimi Campionati Europei di ciclismo, ricordando che la prossima rassegna continentale su strada si svolgerà proprio in Italia, a Trento.

La maglia è il bestseller PR-S

Le maglie espressamente disegnate da Alé per la UEC fanno parte della collezione PR-S. Studiata specificamente per l’impiego in competizione, questa linea è stata costantemente sviluppata sfruttando i feedback ricevuti dai moltissimi professionisti che nel passato e ancora oggi indossano Alé, come i team Bahrain Victorious, Movistar, Groupama FDJ, Bardiani CSF Faizanè e la femminile Alé BTC Ljubljana, unica italiana del “circus” World Tour. Tessuti leggeri e performanti, tagli ”race-fit” progettati in galleria del vento, massima traspirabilità grazie alla tecnologia del Body Mapping. Grazie a queste esclusive caratteristiche le maglie della collezione Alé PR-S vantano dei “plus” tecnici davvero di gran rilievo.

Anche per i granfondisti

La rinnovata collaborazione con la UEC si estende inoltre anche alla Gran Fondo Alé La Merckx. L’evento è in programma il prossimo 6 giugno a Verona, e di cui Alé è primo promotore, che per il secondo anno consecutivo sarà prova unica per l’assegnazione delle prestigiose maglie di Campione Europeo Gran Fondo.
«Personalmente è davvero un gran piacere poter annunciare il proseguo della partnership con la UEC – ha dichiarato Alessia Piccolo, Amministratore Delegato di APG la realtà a cui Alé fa capo – e pensare che i migliori ciclisti e le migliori cicliste d’Europa vestiranno le nostre maglie sul podio dei Campionati Europei di Ciclismo mi riempie di orgoglio. A pochi minuti dalla loro vittoria porteranno sul cuore, insieme alle stelle simbolo della bandiera europea, anche il logo Alé».

alecycling.com

Arnaud Demare in maglia Alé

Alé e le maglie dei campioni nazionali Groupama

26.03.2021
4 min
Salva

Alé è uno dei marchi italiani leader nel settore dell’abbigliamento tecnico per il ciclismo. Molto apprezzato da tutti i ciclisti per le sue ottime qualità tecniche e per le grafiche sempre molto ricercate e colorate. Proprio la grafica, che potremmo definire tradizionale, dei campioni nazionali di Francia, Svizzera e Lussemburgo ha attirato il favore di molti. Per capire come siano nate queste maglie abbiamo parlato con Alessia Piccolo, General Manager di Alé.

Boom di ordini

Non è un segreto che la situazione che si è creata nell’ultimo anno con il Covid-19 abbia dato una spinta molto forte al settore bici tanto da richiedere un impegno maggiore anche per le aziende.
«Siamo in un periodo di grande lavoro – esordisce Alessia Piccolo – pensate che nell’ultimo mese abbiamo prodotto e consegnato 99.000 capi contro gli 80.000 dello stesso periodo dello scorso anno, con la linea estiva che è già partita».

Un successo dovuto alla passione e alla qualità che Alé ha sempre dimostrato di avere, anche grazie alle collaborazioni con alcuni team professionistici come: Groupama-FDJ, Movistar, Bardiani CSF e la squadra femminile Alé BTC Ljubljana.

Kevin Geniets Groupama  FDJ maglia Alé
Kevin Geniets è il campione di Lussemburgo
Kevin Geniets Groupama  FDJ maglia Alé
Kevin Geniets con la sua maglia di campione nazionale di Lussemburgo

PRS o PRR?

Nell’ampia gamma del marchio veronese troviamo le linee R-EV, PRS e PRR. Di queste quella destinata ai team professionistici è da sempre la PRS, che sta per Pro Racing System, ma non è per tutti così.
«In realtà noi mettiamo a disposizione delle squadre tutte le nostre linee – ci spiega Piccolo – infatti la FDJ e la Bardiani usano la PRS, mentre la Movistar ha optato per la PRR». Una scelta che ha un suo fondamento: «Ci sono delle piccole differenze. Una linea ha le maniche con il taglio a vivo e l’altra con il silicone. Una ha una linea più sportiva, l’altra un po’ più elegante. La scelta dipende anche dalla disposizione degli sponsor, magari con una linea piuttosto che con l’altra il logo dello sponsor si vede meglio. In entrambi i casi parliamo di prodotti dotati di materiali tecnologici avanzati e di alta qualità».

Alejandro Valverde maglia Alé PRR
Alejandro Valverde con la maglia PRR di Alé
Alejandro Valverde maglia Alé PRR
Alejandro Valverde con la maglia della linea PRR di Alé

Modifiche ad hoc

Oltre a permettergli di scegliere la linea che preferiscono, abbiamo chiesto ad Alessia Piccolo se per i professionisti vengano prodotti tutti i capi su misura.
«In generale usiamo le taglie standard – ci dice – però i professionisti sono molto magri e capita che ci siano atleti molto alti che vestono la Xs. In quei casi apportiamo delle modifiche per allungargli un po’ le maniche o il pantaloncino, ma sono casi eccezionali».

Avere tante squadre di così alto livello porta una seri di vantaggi in termini di sviluppo dei prodotti: «Se facciamo delle modifiche per i professionisti, perché magari un body fa una piega che non deve fare o altre modifiche di taglio o materiali, dopo le rendiamo standard per tutta la linea. In questo modo tutti i praticanti possono avere gli stessi capi che forniamo ai professionisti. Teniamo molto a questo aspetto».

Stefan Kung maglia Alé
Il campione svizzero Stefan Kung
Stefan Kung maglia Alé
Stefan Kung con la maglia rosso crociata di campione svizzero

Immagine pulita

Arriviamo al tema delle maglie nazionali della Groupama FDJ, che potremo definire “tradizionali”. Per chi non lo sapesse la squadra francese ha in organico il campione nazionale francese Arnaud Demare, il campione svizzero Stefan Kung e il campione lussemburghese Kevin Geniets.
«La FDJ è una squadra che potrei definire molto tradizionale, rispettano le regole e gli piace avere un’immagine pulita. Da qui sono nate le maglie dei campioni nazionali su cui l’unico logo che si vede è il nostro, in quanto siamo i produttori. Ma non lo diciamo troppo forte, che non gli venga l’idea di toglierlo…» ci dice ridendo la Piccolo.

Alaphilippe Mondiali Imola
Alaphilippe ha portato Alé sul tetto del mondo
Alaphilippe Mondiali Imola
Alaphilippe impegnato a Imola dove ha portato Alé sul tetto del mondo

Si lavora per le Olimpiadi

A proposito di Francia, Alé ha rinnovato di recente la sua collaborazione con la Federazione Francese di Ciclismo per rifornire tutte le nazionali.
«Stiamo sviluppando tutta una serie di body, copri scarpe e altri capi in vista delle Olimpiadi. Non posso dire molto perché sono prodotti che possono fare la differenza. Per noi lavorare con la Federazione Francese è un grande stimolo e un piacere, la vittoria del mondiale di Alaphilippe è stato un regalo enorme, ci ha portato sul tetto del mondo»

Alé, definito l’accordo con lo Uae Tour

28.01.2021
3 min
Salva

Alé Cycling e Uae Tour: fatto l’accordo! La bellissima notizia è stata comunicata dal brand italiano specializzato nella produzione di abbigliamento per il ciclismo e già sponsor di team WorldTour del calibro di Movistar, Groupama FDJ e Alè BTC Ljubljana MCipollini.

Parata di stelle

La realtà coordinata da Alessia Piccolo, Amministratore Delegato di APG, la società cui appunto fa capo Alé, ha difatti siglato con RCS Sport un accordo esclusivo. La partnership vede il marchio veronese quale fornitore ufficiale delle maglie di leader del prossimo UAE Tour: la gara a tappe (6 complessive) in programma dal 21 al 27 febbraio, cui prenderanno parte alcuni dei più grandi nomi del ciclismo mondiale, come Tadej Pogacar, Adam Yates, Chris Froome, Filippo Ganna e Mathieu Van der Poel.

Comprensibile la soddisfazione di Alessia Piccolo per l’accordo raggiunto con Uae Tour
Comprensibile la soddisfazione di Alessia Piccolo

Le quattro maglie 

Partner di grandi team WorldTour, di eventi di spicco come i Campionati UEC e di federazioni di altissimo profilo come la Francia del campione del mondo Julian Alaphilippe, Alé metterà a disposizione del UAE Tour l’importante esperienza accumulata negli anni al lato delle corse professionistiche. Ad essa si somma la propria e avanzatissima ingegneria tessile, caratterizzata da una raffinata ed inconfondibile ricerca grafica. Le maglie di leader dello UAE Tour saranno complessivamente quattro. La Maglia Rossa verrà indossata dal leader della classifica generale. Quindi la Maglia Verde per la classifica a punti. Poi la Maglia Bianca dedicata al miglior giovane (nato dopo il primo gennaio 1995). Infine la Maglia Nera per la classifica dei traguardi volanti, indossata dal corridore che ha guadagnato più punti negli sprint intermedi.

Emozione Piccolo

«E’ una grande emozione vedere il logo Alé sulle maglie dello UAE Tour, la prova WorldTour che aprirà ufficialmente questa stagione ciclistica – ha commentato la stessa Alessia Piccolo – e questa importante partnership rappresenta un’altra bella soddisfazione per il nostro brand. Auguro a tutti gli atleti in partenza ed a tutti i team partecipanti una bellissima corsa. Sarà un vero onore per noi vestire i corridori che indosseranno le maglie di leader».

Parata di campioni allo Uae Tour. Nell’immagine c’è Dumoulin, che purtroppo nel frattempo si è fermato…
Parata di campioni allo Uae Tour. Nell’immagine c’è ancora Dumoulin…

La collezione Alè PR-R

Vale la pena ricordare che le maglie Alé disegnate e realizzate per lo UAE Tour fanno parte della collezione PR-R, ovvero quella super top di gamma che il brand dedica ai professionisti e ai team amatoriali più esigenti. Leggerezza, traspirabilità, ergonomia “fit race” abbinata a tecnologie innovative – come il J Stability System – sono solo alcune delle caratteristiche che la contraddistinguono. A tutto ciò, si aggiunge una grande attenzione ai dettagli, come i transfer puntinati rifrangenti per garantire una migliore visibilità su strada, una zip lunga completamente nascosta e tre capienti tasche posteriori di cui una “zippata”.

www.alecycling.com

Alé BTC Ljubljana completo 2021

Alé BTC Ljubljana, svelato il “race kit” 2021

24.12.2020
2 min
Salva

La stagione 2021 è veramente oramai alle porte e tutti i team professionistici sono in grande fermento per presentare – rigorosamente in rete – le proprie nuove divise gara. Ecco allora svelata la nuova “uniforme” che accompagnerà le dodici ragazze della Alé BTC Ljubljana, unica squadra italiana UCI WorldTour. Per il 2021 propone un bel restyling grafico sulle proprie tenute realizzate ovviamente da Alè.

Ecco la nuova divisa dell’Alé BTC Ljubljana per il 2021

I consigli dei pro’

L’ufficio stile del brand italiano diretto da Alessia Piccolo (che della squadra è anche la Presidente) ha dato continuità alla linea caratteristica del team, che si presenta sempre molto moderna e accattivante. E’ stato mantenuto il caratteristico fluo, ma al tempo stesso sono stati introdotti nuovi colori e nuove tonalità. Il rinnovato kit di Alé BTC Ljubljana è un prodotto della linea PRS – acronimo di Pro Racing System – e deriva direttamente dalla strettissima collaborazione che Alè mantiene da anni e quotidianamente con alcuni dei migliori team pro’ in circolazione, come la Movistar, la Groupama-FDJ, la Nazionale francese e la “nostra” Bardiani-CSF-Faizanè.

Alessia Piccolo Presidente di Alé
Alessia Piccolo, presidente della Alé BTC Ljubljana
Alessia Piccolo Presidente di Alé
Alessia Piccolo, presidente della Alé BTC Ljubljana

La linea PRS

La collezione PRS (Pro Racing System) rappresenta un vero e proprio concentrato di stile unito ad altissime prestazioni: ideale per gli atleti che vogliono competere ad un livello top. Dall’esperienza e dai feedback degli atleti professionisti si sono difatti raggiunti “benchmark” importanti per la soddisfazione di un consumatore sempre più esigente: come l’aerodinamicità – uno dei punti di forza della proposta PRS – dove la particolare costruzione anatomica è stata disegnata avvalendosi dei risultati ricavati dal Body Mapping System che prevede uno studio iniziale della funzione del capo in bici nelle diverse stagioni. Per non parlare poi dei tessuti: nuovi, innovativi e rigorosamente testati sia in sella che in galleria del vento per un risultato eccezionale.

alecycling.com

Anna Trevisi, Tatiana Guderzo, Tour Down Under 2020

Piccolo, il WorldTour e un’azienda da guidare

01.11.2020
3 min
Salva

Alessia Piccolo è la titolare dell’unica squadra italiana di WorldTour. E’ appassionata di ciclismo. Partecipa alle Gran Fondo. Della sua Alè Btc Ljubljana segue la parte logistica e quella dell’immagine. Di ciclismo, insomma, ne sa parecchio. Ma le piace anche giocare con la moda. Il suo altro lavoro, infatti, quello che altrove si definirebbe “più serio”, è dirigere la Alè Cycling, l’azienda che ha portato le sue note di colore nel vestire del ciclismo.

Alessia Piccolo, Ale Cycling
Alessia Piccolo, manager d’azienda e della squadra WorldTour (foto Alè Cycling)
Alessia Piccolo, Ale Cycling
Alessia Piccolo, manager a 360° (foto Alè Cycling)

Fra bici e azienda

In questo momento di pandemia e le comprensibili difficoltà che essa porta con sé, il discorso è un andare e venire tra il ciclismo e la vita quotidiana.

«Fino a metà ottobre – dice – non avevamo particolari limitazioni, se non le attenzioni rimaste dopo il lockdown. In azienda diamo la mascherina ogni giorno, igienizzante da tutte le parti, prendiamo la temperatura, si va in bagno uno per volta. Cerchiamo di stare attenti. Il rientro dopo la chiusura è stato uno choc. Il mondo reclamava le sue forniture, tanto che un giorno ho detto ai ragazzi che se fosse successo ancora, sarei scappata a Tenerife per tornare quando fosse tutto finito. E mentre stai attenta a tutto questo, scopri che la squadra resta bloccata in Belgio per un tampone positivo. Ci credo che Tatiana (Guderzo, ndr) non sia contenta, sono rimaste su per 20 giorni. Ma alla fine, sono cose che possono succedere…».

Gaudu ha vinto alla Vuelta vestito Alè Cycling
Gaudu alla Vuelta, vestito Alè Cycling
Perché il ciclismo femminile?

Non solo perché mi piace pedalare, anche perché vedo una forte crescita. Siamo ancora ai primi passi, ma la soddisfazione di essere arrivate nel WorldTour è enorme. Prima le straniere non si avvicinavano, adesso vogliono venire a correre da noi. Prima eravamo poco credibili.

Anche l’immagine del ciclismo femminile è cambiata.

Vero, non sono più solo maschiacci, ma si vedono in giro delle belle ragazze che tengono al loro aspetto. Prima si puntava solo sul ciclismo come sport di fatica. Oggi la fatica è sempre quella, ma se prima metti un filo di trucco, perché dovrebbe essere un problema?

Facile produrre per le ragazze?

Facilissimo (si fa una risata, ndr). In azienda siamo un gruppo di donne e andiamo tutte in bici. Però ce la caviamo bene anche col maschile. Abbiamo la Movistar e anche la Groupama (nel giorno dei campionati italiani di Breganze, in cui si è svolta l’intervista, Gaudu ha vinto alla Vuelta e Kung ha vinto il campionato svizzero. Vestiti Alè Cycling, ndr). Disegno io i capi, sono molto esigente.

Ma la moda è un’altra cosa?

Ci si diverte di più a disegnarla e seguirla. Fai colori inusuali, puoi spaziare e osare di più.

In che modo le vostre atlete sono testimonial del brand?

A parte vestire Alè Cycling in gara e allenamento, spesso le coinvolgo come tester di prodotti, anche se qualche altro sponsor mugugna. Bastianelli, Trevisi e Guderzo a volte escono con capi nuovi da provare, perché è molto importante avere chi ti dà una mano e pareri obiettivi.

Tatiana correrà anche il prossimo anno.

Uno dei regali del Covid. Avrebbe voluto smettere quest’anno con le Olimpiadi, proverà a farlo nel 2021. Poi potrebbe anche pensare di diventare direttore sportivo, perché vede bene la corsa ed ha un’esperienza infinita. Affiancata agli altri tecnici, può far crescere la squadra e restare un riferimento per le più giovani.

Passerà la tempesta?

Passera quando troveranno un vaccino. E nel frattempo spero che il Governo capisca che la salute è importante, ma l’economia è alla base di tutto il resto.