Gruppi militari, chi resta e chi si congeda

24.01.2021
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Il rapporto tra lo sport italiano e i gruppi militari è sempre stato strettissimo, molte discipline olimpiche, nella loro eccellenza agonistica, quasi sopravvivono solamente grazie alle società militari. Esse infatti garantiscono agli atleti uno stipendio, consentendo loro di praticare sport come una professione pur non essendo professionisti. Da qualche anno questo accade anche nel ciclismo, anche se non tutte le Forze Armate hanno deciso di aprire una loro sezione dedicata alle due ruote.

Fra gli atleti militari, Vania Rossi ha corso nel cross ed ora è in servizio nell’Esercito a Rimini
Vania Rossi ha corso nel cross ed ora è in servizio a Rimini

Esercito per sette 

Per molti anni, chi faceva il militare (nel senso del servizio di leva) e voleva contemporaneamente continuare a pedalare doveva entrare nell’Esercito, che dal 1960 ha una sua società sportiva. Ciò è andato avanti fino al 2000, poi nel 2002 l’accesso all’Esercito è diventato professionale e sono iniziati i concorsi.

«Attualmente la squadra è composta da 7 atleti – spiega il Tenente Colonnello Rino Minissale, direttore tecnico del gruppo – per Mtb e ciclocross abbiamo Martina Berta, Eva Lechner, Chiara Teocchi e Gioele Bertolini, per la strada Valentina Scandolara, per la pista Miriam Vece e Giada Capobianchi. Loro, come tutti gli altri che sono passati nel gruppo, prendono un regolare stipendio. E a fine carriera agonistica potranno decidere se rimanere e assumere incarichi d’ufficio oppure lasciare, ma finora è avvenuto solamente una volta, con il ciclocrossista Marco Bianco. Vania Rossi, ad esempio, pluricampionessa italiana sui prati, ora è Maggiore Capo in servizio a Rimini».

Roberto Chiappa, Pechino 2008
Roberto Chiappa è in servizio a Bergamo come Carabiniere: quanto ai corpi militari, ha corso nella Forestale
Roberto Chiappa, Pechino 2008
Roberto Chiappa fa oggi il Carabiniere a Bergamo

Il team Carabinieri

Sempre agli anni Sessanta risale l’inizio di attività di un altro gruppo militare, quello del Corpo Forestale, accorpato dal primo gennaio 2017 ai Carabinieri. Da allora sono stati gli stessi Carabinieri tramite il Centro Sportivo esistente a gestire l’attività ciclistica attraverso un gruppo di 4 corridori, tutti dediti all’attività offroad.

«Fanno parte del gruppo – afferma il Maresciallo Maggiore Gianluca Macchini, responsabile tecnico del gruppo – Daniele Braidot, Nicholas Pettinà, Filippo Fontana e l’ultimo arrivato Emanuele Huez. Mentre il campione italiano Mtb Luca Braidot ha deciso di lasciare l’Arma congedandosi. Precedentemente aveva chiuso gli impegni con la squadra l’altro tricolore Mirko Tabacchi, che dal 2019 è impiegato presso l’Ufficio Investigativo Nipaaf di Treviso (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, ndr)».

Il gruppo Carabinieri ha da qualche anno un rapporto collaborativo con un’azienda ciclistica, la Cicli Olympia.

«E’ una collaborazione con un partner tecnico scaturita dal fatto che i Carabinieri, a differenza degli altri gruppi, gareggiano ufficialmente col proprio team e la propria divisa anche all’estero, i corridori sono tesserati solamente con noi».

Campionati italiani ciclocross Lecce 2021, Gioele Bertolini vince in maglia Esercito
Tricolori ciclocross Lecce 2021, Bertolini in maglia Esercito

Guderzo tecnico?

E’ un fatto non da poco, perché per gli altri gruppi sportivi militari è invece concesso il doppio tesseramento, con la società militare e un gruppo sportivo civile, una regola che è propria del ciclismo.

«Noi mettiamo a disposizione degli atleti le strutture logistiche e professionali – interviene l’Ispettore Superiore Augusto Onori, direttore sportivo delle Fiamme Azzurre – lavorando a stretto contatto con la Fci e le società civili. Diamo agli atleti la possibilità di esprimersi ai massimi livelli sotto il controllo dei nostri tecnici Carlo Buttarelli e Fabio Masotti, ex ciclisti delle Fiamme Azzurre. I ragazzi gareggiano con le insegne delle Fiamme Azzurre nei campionati nazionali su strada e nell’attività nazionale e internazionale su pista.

«I ciclisti entrano in Polizia Penitenziaria sulla base di un concorso pubblico. Possono parteciparvi se sono atleti d’interesse nazionale certificato dal Coni e dalla Fci. Quando l’attività ciclistica termina, possono entrare in servizio attivo. Finora l’hanno fatto quasi tutti, ma vi è la possibilità in alcuni casi di poter accedere ai quadri tecnici all’interno del G.S. stesso (un’eventualità che ad esempio starebbe prendendo in considerazione Tatiana Guderzo, ndr). Sono attualmente tesserati Michele Scartezzini, Francesco Lamon, Francesco Ceci e le ragazze Marta Bastianelli, Tatiana Guderzo, Letizia Paternoster, Simona Frapporti, Elena Cecchini e Rossella Ratto».

Anche chi si è congedato al termine della carriera ha fatto tesoro dell’esperienza nelle FF.AA., come ad esempio Cristiano Valoppi, che ha trovato nuove prospettive come Direttore Tecnico di squadre nazionali estere.

Filippo Fontana, Giro d'Italia Ciclocross, Porto Sant'Elpidio
Filippo Fontana primo a Porto Sant’Elpidio in maglia Carabinieri
Filippo Fontana, Giro d'Italia Ciclocross, Porto Sant'Elpidio
Fontana 1° a Porto Sant’Elpidio in maglia Carabinieri

Polizia sugli scudi

Se il Gs Fiamme Azzurre ha aperto la sezione ciclistica nel 1992, molto più recente l’inizio dell’avventura su due ruote per le Fiamme Oro, gruppo della Polizia di Stato, risalente al 2015.

«La prima tesserata fu Elisa Longo Borghini – ricorda l’Ispettore Superiore Nicola Assuntore – era giovanissima ma vedevamo in lei tutte le possibilità per raggiungere il podio olimpico, come effettivamente è stato. Le medaglie olimpiche sono da sempre l’obiettivo delle FF.OO. e non per niente i cinque cerchi sono nel nostro stemma. Con lei ora sono l’azzurro di inseguimento Davide Plebani e altre 9 ragazze. Sofia Bertizzolo e Maria Giulia Confalonieri, entrate nello stesso anno di Elisa, poi Elena Pirrone, Alice Maria Arzuffi che ci ha dato nel ciclocross il terzo titolo tricolore che si è aggiunto a quello di strada e crono della Longo Borghini. E ancora le ragazze plurimedagliate agli europei su pista: Elisa Balsamo, Marta Cavalli, Vittoria Guazzini, Rachele Barbieri e Martina Fidanza. L’unica che in questi anni ha smesso è Beatrice Bartelloni che ora è agente di Pubblica Sicurezza a Trieste. Chi entra nel gruppo, per concorso pubblico, svolge infatti un corso come chiunque entri in Polizia. Terminata l’attività viene effettuato un corso di aggiornamento e poi hanno ogni possibilità di carriera all’interno della Polizia.

Giorgia Bronzini ha lasciato i corpi militari quando la Forestale è stata assorbita dai Carabinieri
Giorgia Bronzini al passaggio nei Carabinieri

Ritiro estivo

«Come gruppo sportivo lasciamo le ragazze disponibili per l’attività internazionale con altre società. Ai campionati nazionali però gareggiano con la nostra divisa. E anche agli europei su pista le ragazze ad esempio avevano il nostro caschetto. Ogni anno, salvo nel 2020 per il Covid, svogliamo anche un ritiro estivo, tra maggio e giugno, presso le nostre strutture a Moena. Come gruppo sportivo seguiamo molto da vicino le ragazze. A Rachele Barbieri, ad esempio, ho consigliato di effettuare parte della stagione ciclocrossistica per tenersi in forma e ai tricolori di Lecce, con la sua partenza fulminea, ha aiutato Alice Arzuffi nelle fasi di avvio che da sempre non sono il suo forte…».