Parliamo con Chiara Teocchi quando sta per partire in direzione di Aprilia, per la 6ª tappa del Lazio Cross. La lombarda, uscita da un “annus horribilis”, finalmente ha un tono squillante. L’ex atleta del Team Santa Cruz, nonché ex campionessa europea di ciclocross ha subito due interventi al cuore. Questo problema cardiaco l’aveva anche allontanata dal sogno olimpico. Poi l’okay dopo la seconda operazione arrivato in piena estate. Qualche settimana di allenamento e il podio ai campionati italiani in Mtb. Ce n’è di che sorridere!
Ripartire dal cross
Dopo l’uscita dal tunnel è nata la “querelle” con la sua squadra.
«Terminata la stagione di cross country le strade tra me e il Team Santa Cruz si sono separate consensualmente in quanto avevamo progetti differenti. Io ci tenevo molto a fare il cross. Mi serviva anche per riprendere il ritmo e così mi sono rivolta a Specialized che ha sposato questo mio progetto. Il ponte per la casa americana? E’ stata Mara Fumagalli, mia amica (e biker), ma io già conoscevo Ermanno Leonardi (il grande capo di Specialized Italia, ndr). Adesso mi ritrovo un supporto tecnico totale: bici, scarpe, casco, gomme, ruote… davvero tutto. Finalmente potrò correre».
Il top da Specialized
Per adesso la bici, Teocchi l’ha provata solo in allenamento, ma le sensazioni sono già più che positive.
«In Santa correvo con una Cervelo Aspero, che però non nasce propriamente per il cross, la nuova Specialized Crux Carbon invece sì. L’ho trovata super rigida, scattante e leggerissima. Ma davvero leggera, mi ha fatto impressione! Però attutisce bene le vibrazioni. Un’altra cosa che mi è piaciuta sono state le ruote, le Roval, che hanno un canale piuttosto largo, ideale per il fango. L’unica cosa del pacchetto che ancora non ho provato sono i tubolari. Con la questione del covid ci hanno messo un po’, ma presto arriveranno».
Fiducia ritrovata
«Siamo molto contenti di aver portato Chiara Teocchi nella sfera degli atleti Specialized – ha dichiarato Leonardi – lei contribuirà ad accrescere la nostra presenza sui campi di gara, ma non escludiamo in futuro eventuali altri possibili scenari».
Eh sì, perché Chiara sarà supportata dal brand californiano, ma correrà con i colori dell’Esercito, mentre è in fase di sviluppo la questione legata alla stagione in Mtb, dove ancora non ha un team.
«Il mio sogno è quello di partecipare alle Olimpiadi e tutto è ancora aperto. Intanto riparto dal cross e riparto da qui, in Italia. Non sono voluta andare all’estero perché sarebbe stato un impegno troppo grande. Se vai in Belgio o da quelle parti, di questi tempi corri anche tre volte a settimana, ti alleni lì, finisce che sei fuori tre mesi. Io vengo comunque da due operazioni. E davanti c’è appunto la stagione della Mtb, non volevo esagerare. Qui ho sentito la fiducia e questa cosa mi mancava da un po’».